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Notiziario quotidiano dal carcere

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Edizione di sabato 6 aprile 2024

di Susanna Marietti*

Il Fatto Quotidiano, 6 aprile 2024 Li arrestiamo, li ammassiamo in celle sovraffollate, li rendiamo numeri e corpi che nessuno guarda mai in faccia, li lasciamo in isolamento, li priviamo dei contatti famigliari ma poi paghiamo gli psicologi affinché facciano in modo che non si ammazzino. L’annuncio del ministro Nordio di stanziare cinque milioni di euro per la prevenzione dei suicidi in carcere, da usarsi per assumere personale dell’area psicologica e trattamentale, è senz’altro da accogliere con favore, ma non è certo una soluzione che dimostra vedute ampie e consapevolezza della complessità della situazione.

 

di Damiano Aliprandi

Il Dubbio, 6 aprile 2024 Se da un lato vengono stanziati fondi per migliorare l’assistenza psicologica nelle carceri, dall’altro il governo tenta nuovamente con la vecchia ricetta simile al mantra della costruzione di nuovi penitenziari: stringere accordi bilaterali con gli Stati africani per far scontare la pena nei loro paesi d’origine agli stranieri detenuti nelle carceri italiane. Questa mossa è stata presentata come una soluzione per affrontare il sovraffollamento carcerario. Eppure, dietro questa strategia si nascondono questioni critiche dovute dal sacrosanto rispetto dei diritti umani.

 

di Angela Stella

L’Unità, 6 aprile 2024 La Corte europea dei diritti umani sul caso di due reclusi al carcere duro dal 1997: “ci sono ragioni valide per l’estensione del regime speciale?”. Le avvocate: “Dignità annichilita”. “I ricorrenti sono stati sottoposti ad un trattamento vietato dall’articolo 3 (Proibizione della tortura - Nessuno può essere sottoposto a tortura né a pene o trattamenti inumani o degradanti, ndr) della Convenzione a causa dell’applicazione prolungata delle restrizioni del regime carcerario speciale del 41 bis?”: è questa la domanda che la Corte Europea dei diritti dell’Uomo ha posto al Governo italiano a seguito del ricorso presentato da due detenuti al regime speciale.

 

di Raffaele Stolder

L’Unità, 6 aprile 2024 Sono un detenuto napoletano e scrivo anche come “giornalista diversamente libero” di Cronisti in Opera, il periodico che viene realizzato nella Casa di Reclusione di Opera. Partecipo mensilmente ai laboratori di Nessuno tocchi Caino. Nell’ultimo del mese scorso è intervenuto anche il mio ex compagno di cella Alfredo Petrosino, anch’egli napoletano e come me cresciuto senza un padre. Era stato condannato a trent’anni quando Alfredo era poco più che un bambino. Da allora non è riuscito più a vederlo. È stato come un rincorressi, cercarsi, desiderarsi. Più volte era stato richiesto il ricongiungimento familiare in carcere quando anche Alfredo nel frattempo più volte vi era finito … Si sa, “senza guida sovente si sbanda”.

 

di Valentina Stella

Il Dubbio, 6 aprile 2024 Stamane l’Associazione nazionale magistrati riunirà il proprio “parlamentino” a Roma per decidere se rispondere con una qualche iniziativa (e di che tipo) all’introduzione dei test psico- attitudinali varata dal governo per chi parteciperà, a partire dal 2026, ai concorsi in magistratura. La norma ancora non è pubblicata in Gazzetta ufficiale. E in proposito, il deputato e responsabile Giustizia di Azione Enrico Costa ha dichiarato: “Sono passati 10 giorni dal Consiglio dei ministri che ha approvato le norme sui test per i magistrati, sui fuori ruolo, sulle valutazioni di professionalità e non c’è ancora il testo ufficiale. Lo hanno rimaneggiato per giorni. È troppo chiedere di leggere l’articolato?”.

 

di Mario Ajello

Il Messaggero, 6 aprile 2024 L’ex giudice della Consulta: i magistrati non devono fare i legislatori né i politici. Professor Cassese, è un principio liberale a difesa dei cittadini o è un torto di lesa maestà alla magistratura quello secondo cui vanno valutate le capacità di giudizio dei giudici?

 

di Tiziana Maiolo

Il Dubbio, 6 aprile 2024 Dalle ultime vicende pugliesi alle mozioni di sfiducia nei confronti dei ministri indagati, la presunzione d’innocenza si rivela un vacuo proclama, che tutti sono pronti a rinnegare non appena l’indagine di un pm offre su un piatto d’argento la testa del nemico. Se il garantismo è morto a Bari, anche in Parlamento non si sente molto bene. Abbiamo assistito in questi giorni, in contemporanea, alla tarantella del “siamo garantisti però” sia per vicende giudiziarie e di sicurezza che si sono sviluppate in Puglia, sia a causa dei tentativi illiberali di sfiducia individuale nei confronti di due ministri in Parlamento.

 

di Giuseppe Sottile e Riccardo Lo Verso

Il Foglio, 6 aprile 2024 Finirà? No, non finirà. I predicatori della “Cosa nostra eterna e invincibile” non cedono. Pentiti, pataccari, tavoli ovali: gli strumenti di scena per tenere in vita un’emergenza che non c’è. Sono trent’anni, o forse più, che ci affliggono con le trame oscure e le regie occulte, con i servizi deviati e le verità inconfessabili, con i tavoli ovali e le complicità sottintese. E sono trent’anni che vagano per giornali e televisioni predicando teoremi che nulla hanno a che fare con un’indagine, con un’istruttoria, con un processo, con lo stato di diritto, con la giustizia. La mafia delle stragi non c’è più e i boss di quella stagione maledetta sono già morti o murati vivi nelle carceri di massima sicurezza.

 

di Edoardo Corasaniti

Il Riformista, 6 aprile 2024 Vittorio Manes è uno dei più noti penalisti italiani. Professore ordinario di diritto penale nell’Università di Bologna e avvocato in processi di caratura nazionale. Come avvocato, insieme ai colleghi Milio e Romito, ha difeso il generale Mori e il colonnello De Donno davanti alla Corte di Cassazione, nel processo concernente la cosiddetta Trattativa Stato-Mafia (oggetto del convegno che si terrà venerdì e sabato 12-13 aprile ad Avellino su iniziativa della Camera Penale Irpina): un tema ritornato in ballo pochi giorni fa quando, alla notizia della collaborazione di Francesco Schiavone detto “Sandokan”, boss dei Casalesi, qualcuno ha alzato di nuovo il tiro. Di fatto, c’è chi sembra affascinato dall’idea che Sandokan possa raccontare la verità sulle stragi mafiose del 1992-1993.

 

di Riccardo Tripepi

Il Dubbio, 6 aprile 2024 La lettera del presidente del Consiglio regionale e del Garante a Nordio e al Capo del Dap. L’emergenza carceri continua ad aggravarsi nell’indifferenza generale e i dati sui suicidi sono fortemente allarmanti: 28 detenuti (a cui va aggiunto il ragazzo che si è tolto la vita nel Cpr di Ponte Galeria all’inizio dell’anno) e 3 guardie penitenziarie. Nel corso dell’iniziativa “Articolo 27. I diritti in carcere” organizzata dalla Cgil è stato tracciato un quadro complessivo che descrive un tasso di sovraffollamento medio pari al 119%.

 

di Angiola Petronio

Corriere di Verona, 6 aprile 2024 “È assolutamente necessario che il carcere, non solo quello di Montorio, venga alleggerito nei numeri, perché così non reggiamo”. È nelle parole del garante dei detenuti don Carlo Vinco l’amarezza per la situazione di quella casa circondariale che - come gli altri penitenziari italiani - paga lo scotto di un sovraffollamento a cui da contraltare fa una serie di carenze, a partire da quella del personale della polizia penitenziaria. E dopo un periodo tranquillo l’altra sera a Montorio si è rivissuta la tensione che si dipanava tra le celle tra novembre e febbraio, quando furono cinque i detenuti che si tolsero la vita. L’altra sera a provarci è stato un tunisino di 35 anni, sposato e padre di una bambina di otto mesi.

 

di Giuseppe Baldessarro

La Repubblica, 6 aprile 2024 I giudici scrivono a Roma: “Insostenibile”. La presidente del Tribunale di Sorveglianza Maria Letizia Venturini: “Le persone detenute sono a noi affidate, dobbiamo garantire loro almeno la tutela dei diritti minimi. Gli istituti sono invece sovraffollati, persino oltre ogni margine di tolleranza, sono degradati e privi di risorse”. Il carcere della Dozza e gli altri istituti penitenziari dell’Emilia-Romagna dovranno fare i conti con nuovi tagli. Questa volta la sforbiciata, che ha provocato la reazione della presidente del Tribunale di Sorveglianza Maria Letizia Venturini, riguarda gli psicologi, figure indispensabili per la macchina della giustizia.

 

di Alvise Wollner

trevisotoday.it, 6 aprile 2024 L’annuncio di Andrea Ostellari, Sottosegretario alla Giustizia, in visita a Treviso: “Trasferimento possibile già tra due anni. Il carcere minorile sarà utilizzato per ampliare gli spazi del carcere per adulti di Santa Bona”. “La chiusura del carcere minorile di Treviso sarà fatta”. A confermarlo, venerdì 5 aprile, è Andrea Ostellari, Sottosegretario di Stato al Ministero della Giustizia in visita a Treviso. “La richiesta ci è arrivata proprio dal personale che lavora all’interno della struttura” ha aggiunto Ostellari.

 

di Valentina Marotta

Corriere Fiorentino, 6 aprile 2024 Doveva ritornare in libertà, ma solo con il controllo del braccialetto elettronico anti-stalking. Peccato che il tecnico indicato per attivare il dispositivo non si sia presentato all’appuntamento. Così il detenuto marocchino accusato di maltrattamenti in famiglia, a quasi un mese dalla decisione del giudice, resta ancora nel carcere di Pistoia. A denunciare la vicenda è l’avvocato Dario Fiorentino difensore del detenuto che non solo ha diffidato nei giorni scorsi la compagnia telefonica Fastweb a provvedere al più presto alla installazione dell’apparecchio, ma è pronto a fare causa al dicastero al fine di ottenere il risarcimento per ingiusta detenzione a favore del suo assistito, un venditore ambulante di 28 anni.

 

di Patrizia Maciocchi

Il Sole 24 Ore, 6 aprile 2024 Potrebbe essere l’11 febbraio, giorno della liberazione di Nelson Mandela. All’evento dedicato al tema, organizzato da Libra, anche l’ex ministra Marta Cartabia. Solo un detenuto su 200, secondo i dati dell’Associazione Antigone, torna in carcere dopo essere stato sottoposto a misure alternative alla detenzione. Il rischio di recidiva per chi ha scontato la pena dietro le sbarre è del 67% rispetto al 17% che riguarda chi ha potuto espiare restando, quando è possibile, nella comunità.

 

di Emanuele Salvato

Gazzetta di Mantova, 6 aprile 2024 L’intervento del presidente del Tribunale, Massimo De Luca: “Da noi un solo caso di accesso”. A Mantova c’è stato finora un solo caso di richiesta di accesso alla giustizia riparativa e il centro di mediazione penale di Brescia, a oggi, ha preso in carico una trentina di programmi di questo strumento in tutto il distretto. “Anche perché lo strumento di mediazione lamenta carenze di fondi e personale per svolgere i suoi compiti. Problemi, questi, che avvolgono anche i nostri uffici”. A dirlo è il presidente del tribunale di Mantova, Massimo De Luca, intervenuto il 5 aprile al convegno organizzato nell’aula magna universitaria di via Scarsellini e dedicato all’approfondimento sullo strumento legislativo della giustizia riparativa ...

 

di Manuel Colosio

Corriere della Sera, 6 aprile 2024 Realizzata nel carcere più sovraffollato d’Italia dal regista bresciano Nicola Zambelli, sarà presentata al Nuovo Eden e poi pubblicata su Instagram. Spesso i documentari vengono presentati come speciali, dei quali si sente il bisogno ed evidenziano problemi reali. Non sempre lo sono, purtroppo. Nel caso di “11 giorni” invece, ultima fatica del regista bresciano Nicola Zambelli, la qualità e i contenuti esprimono davvero elementi unici, innovativi ed indispensabili: girato nel carcere Nerio Fischione, il più sovraffollato d’Italia, dà voce solo ai detenuti che raccontano la loro condizione di privazione della libertà in un format inedito di 33 episodi da un minuto, pubblicati nell’arco di 11 giorni su una pagina Instagram (@11.giorni).

 

di Dario Crippa

Il Giorno, 6 aprile 2024 Sandra Piacentini, Miss Simpatia, lavora coi detenuti: “Penso a Jordan, morto in cella. Avrei voluto conoscerlo”. “Quando ho letto di Jordan Jeffrey Baby, il trapper di 26 anni di Bernareggio morto in carcere a Pavia, non ho potuto fare a meno di pensare: se fosse stato uno dei “miei” ragazzi forse non sarebbe andata a finire così”. Sandra Piacentini, in arte Miss Simpatia, sa di cosa parla. Perché i “suoi ragazzi” sono rapinatori, ladri, pusher, assassini, qualche volta innocenti, ma hanno tutti qualcosa in comune: sono in carcere. E lei, atipica mamma di 38 anni, per vocazione dà speranza e un senso alla loro vita. Con lezioni di rap.

 

di Maria Giovanna Faiella

Corriere della Sera, 6 aprile 2024 Secondo l’Organizzazione mondiale della sanità 4,5 miliardi di persone non ricevono servizi sanitari essenziali. Il diritto alla salute è minacciato in tutto il mondo. Anche in Italia: dalle lunghe attese nel Pubblico, al mancato accesso alle nuove prestazioni Lea (Livelli essenziali di assistenza). In tutto il mondo il diritto alla salute di milioni di persone è sempre più minacciato. Secondo l’Organizzazione mondiale della Sanità (Oms), almeno 140 Stati riconoscono la salute come un diritto umano nella loro Costituzione, tuttavia molti non stanno mettendo in pratica le leggi per garantire a tutti il diritto ad accedere ai servizi sanitari di cui hanno bisogno e quando ne hanno bisogno.

 

di Micol Sarfatti

Corriere della Sera, 6 aprile 2024 Nel libro “Dieci lezioni sul male” analizza le storie di ragazzi che hanno commesso reati, come gli stupri di gruppo. “Vivono la sensazione di rimanere bloccati in un mondo che va avanti”. Il male non risparmia nessuno, non ha età e non ha sesso. Chiunque, improvvisamente, può esserne sedotto e metterlo in atto. Sono tanti, alcuni celeberrimi, i casi di cronaca nera che coinvolgono adolescenti e giovani. Ragazze e ragazzi nella primavera della vita, spesso provenienti da famiglie solide e con un buon livello di istruzione, che si macchiano con crimini e delitti.

di Giansandro Merli

Il Manifesto, 6 aprile 2024 È stata una “discussione molto articolata sulle questioni di legittimità costituzionale”, dicono gli avvocati di Sos Mediterranée Dario Belluccio e Francesca Cancellaro. Ieri a Brindisi si è tenuta la seconda udienza del procedimento civile in cui la Ong ha impugnato il fermo amministrativo della sua nave Ocean Viking disposto il 9 febbraio scorso. Nel confronto aleggia la possibilità che la norma finisca davanti alla Corte costituzionale o alla Corte di giustizia Ue. La giudice ha concesso 60 giorni per il deposito delle memorie riepilogative delle parti, poi deciderà se procedere con l’istruzione della causa di merito o interpellare un tribunale superiore.

 

di Valerio Fioravanti

L’Unità, 6 aprile 2024 La California è quasi per definizione uno dei posti più belli del mondo, ma negli ultimi anni è diventata un “caso di studio”, perché sembra che non ci si viva più tanto bene. È lo stato più popoloso degli Usa, 40 milioni di abitanti, e il più ricco. Il suo Pil, da solo, vale quasi il doppio di quello Italiano. Gli eccessi del politicamente corretto e dell’ecologismo stanno creando delle rigidità amministrative che inducono diverse società a trasferirsi in altri Stati.

 

di Manuela Cavalieri e Donatella Mulvoni

L’Espresso, 6 aprile 2024 Dieci anni fa il paese degli Stati Uniti ha depenalizzato commercio e uso di cannabis. Risultato? L’erario ci ha guadagnato e la criminalità è diminuita. E ora il tema potrà essere decisivo nelle elezioni. Quando Charles apre la porta blindata della serra, una zaffata tiepida e dolciastra invade le narici: l’odore è inconfondibile. Le rigogliose piante di cannabis sono in fiore e tra qualche tempo saranno pronte per la lavorazione nei laboratori di Seed & Smith, tra le prime aziende a coltivare e distribuire marijuana in Colorado.

 

di Rossella Tercatin

La Repubblica, 6 aprile 2024 Medico israeliano denuncia il trattamento dei prigionieri da Gaza nell’ospedale dell’Idf. Il sanitario ha scritto una lettera ai ministri di Sanità e Difesa spiegando che nell’ospedale da campo della base militare di Sde Teinam le conseguenze di questa detenzione violenta prevedono spesso l’amputazione degli arti a causa delle ferite dovute alle manette. Prigionieri da Gaza tenuti ammanettati e bendati 24 ore su 24, nutriti tramite cannuccia, costretti a defecare in pannolini. Condizioni che spesso causano danni irreparabili alla salute, come la perdita degli arti.

 

di Marta Serafini

Corriere della Sera, 6 aprile 2024 Licenziati due ufficiali per i missili sull’Ong. “Di notte i loghi non erano visibili dai droni”. La Ong dice che all’indagine israeliana “manca credibilità”. Due ufficiali israeliani licenziati e altri due formalmente rimproverati per l’attacco al convoglio umanitario di World Central Kitchen in cui sono morti 7 operatori. La decisione è stata comunicata dal capo di stato maggiore dell’Idf, il generale Herzi Halevi, dopo un briefing alla stampa in cui è stata fornita una ricostruzione dell’accaduto.

 

di Massimo Nava

Corriere della Sera, 6 aprile 2024 Ma il Paese guidato da Kagame è tra i più vivaci del Continente. Per uno di quei paradossi della Storia, è accaduto che la tragedia di un popolo, inimmaginabile per dimensione e atrocità, abbia prodotto, a distanza di una generazione, una società progredita, ordinata, soprattutto pacifica. Parlando di Africa, addirittura un modello. È la storia del Ruanda, trent’anni dopo il genocidio nel dolcissimo scenario del Paese delle Mille Colline, un milione di esseri umani trucidati in una primavera. La corrente del fiume Kagera, fino al confine con l’Uganda, trascinava migliaia di corpi. Mucchi di cadaveri erano sparsi davanti alle chiese, sulle piazze polverose dei villaggi, lungo le strade. Non ci fu pietà nemmeno per i bambini.

 

DOCUMENTI

"11 giorni": i detenuti si raccontano in una web-serie documentaristica, un viaggio nel carcere più sovraffollato d'Italia

Radio Carcere, di Riccardo Arena. Puntata del 4 aprile 2024: "Carceri Minorili. La realtà dell’Istituto Penale per Minorenni "Meucci" di Firenze, dove i ragazzi vivono in celle fatiscenti e dove molti fanno uso di psicofarmaci

APPUNTAMENTI DI RISTRETTI

Giornata nazionale di studi "Io non so parlar d'amore…" (Venerdì 17 maggio 2024, ore 9.00-17.00 - Casa di reclusione di Padova)

APPUNTAMENTI

La Newsletter di Liberi dentro – Eduradio & Tv. Programmazione dall'8 al 14 aprile 2024

Incontro-dibattito. "L’istituzione dei Garanti: 20 anni di tutela per le persone private della libertà" (Torino, 9 aprile 2024)

"Dialoghi in libertà. Racconti dal carcere". Ciclo di seminari organizzato dal Polo Universitario Penitenziario (C.C. Siena, dal 9 aprile al 4 giugno 2024)

Università di Foggia. Seminario di studi sul libro di Stefano Anastasia "Le pene e il carcere" (Foggia, 10 aprile 2024)

Mostra "Evasioni". Opere realizzate nei laboratori di pittura, "Teliamo", e di scultura, "Scolpiamo" nel carcere di Padova (Padova, dal 10 al 28 aprile 2024)

Presentazione del libro "Il carcere in Italia oggi. Una fotografia impietosa", di Livio Ferrari (Rovigo, 11 aprile 2024)

Incontri, dibattiti e sit-in organizzati dall'Associazione "Sbarre di Zucchero" (Varie città, dall'11 al 20 aprile 2024)

Seminario: "Una cultura dell'incontro, oltre il conflitto. Il ruolo delle comunità territoriali nella Giustizia riparativa" (Trento, 12 aprile 2024)

Seminario: "Recidiva zero. Studio, formazione e lavoro in carcere: dalle esperienze progettuali alle azioni di sistema" (Roma, 16 aprile 2024)

Seminario: "Il valore dell’istruzione in carcere: presentazione del Protocollo di intesa tra USR, PRAP e CGM (Milano, 16 aprile 2024)

"Curae Festival". Teatro, giustizia minorile, mediazione, giustizia riparativa (Pontremoli-MS, dal 16 al 20 aprile 2024)

Presentazione del libro: "Processo al carcere", a cura di Aristide Donadio (Milano, 20 aprile 2024)

"5° Convegno Nazionale dei Cappellani e degli Operatori della Pastorale penitenziaria" (Assisi-PG, dal 24 al 27 aprile 2024)

XI Giornata Nazionale del Teatro in Carcere. "Due mesi di Promozione del Teatro e della Danza in Carcere: dal 27 marzo al 31 maggio 2024"

Ordine degli Avvocati di Firenze e Università di Firenze: "Ciclo di incontri sui diritti umani" (Firenze, fino al 10 luglio 2024)

CORSI FORMAZIONE

Percorso formativo di Verso Itaca APS: "La scrittura che ripara" (7 incontri online e incontro finale in presenza a Milano, fino al 20 aprile 2024)

"La vita si cerca dentro di sé. Lessico autobiografico", laboratorio con lectio magistrale di Duccio Demetrio (Milano, 20 aprile 2024)

BANDI E CONCORSI

Premio "Carlo Castelli, concorso letterario riservato ai ristretti delle carceri italiane e degli istituti per minori" (Scadenza 10 giugno 2024)

 

 

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