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Notiziario quotidiano dal carcere

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Edizione di mercoledì 22 novembre 2023

di Pino Corrias

Vanity Fair, 22 novembre 2023 Diceva un vecchio giurista che tutti i magistrati, prima di prendere servizio, dovrebbero passare qualche giorno (e qualche notte) nella cella di un carcere. Sperimentare cosa vuol dire avere le sbarre addosso al punto da respirarle. Dormire in sei in una cella da due. Avere un lavandino di acqua fredda e un cesso alla turca di fianco al cibo, con le blatte che escono dal buco nero. Ascoltare di giorno e di notte il rumore delle serrature, le urla nei reparti, la puzza del rancio che ristagna. Imparerebbero quanto brucia il fuoco di una condanna. E quanta responsabilità occorre nel comminarla.

 

di Susanna Ronconi*

Il Manifesto, 22 novembre 2023 Già molto si è scritto sul ddl governativo “recante disposizioni in materia di sicurezza pubblica, di tutela del personale in servizio, nonché di vittime dell’usura e di ordinamento penitenziario”, capolavoro di populismo penale che mette insieme le figure del più stereotipato immaginario securitario per compiacere l’anima più forcaiola del paese a colpi di nuovi reati, vecchi reati riformulati e pene aggravate. Un’orgia di anni e decenni di galera a colpire detenuti, occupanti di case, cittadini che manifestano, persone che fanno la questua, immigrati e richiedenti asilo. Quell’esercito di “nemici perfetti” sociali della cui repressione penale da sempre si pasce la destra, con buona pace di due ovvietà: che il deterrente rappresentato da pene più alte non funziona a prevenire alcunché ...

 

di Ettore Di Bartolomeo

La Discussione, 22 novembre 2023 Il 60% dei detenuti è tossicodipendente. Servono dati e analisi per intervenire meglio. Il carcere è da sempre un luogo di situazioni difficili e relazioni umane al limite oltre che limitate. La Società italiana di medicina e sanità penitenziaria (Simspe) per fronteggiare droga, violenza e suicidi propone un nuovo modello organizzativo incentrato sull’istituzione dell’infermiere di Comunità per la Sanità Penitenziaria e di certificazione dei soggetti che si occupano della salute nelle carceri italiane. Simspe rimarca che il 2022 è stato “un anno record” per il numero di suicidi in carcere (84), mentre nel 2023, a metà novembre, sono già 62 le persone che si sono tolte la vita.

 

di Sergio D’Elia

Il Riformista, 22 novembre 2023 Ricorre quest’anno il trentennale della fondazione di Nessuno tocchi Caino, che con Marco Pannella e Mariateresa Di Lascia abbiamo costituito per disarmare la giustizia della spada e affermare stato di diritto, libertà, democrazia. Lo celebreremo il 14, 15 e 16 dicembre nella Casa di reclusione di Opera, nel X Congresso dell’associazione radicale che in questi trent’anni è stata la casa della nonviolenza e dell’amore, della tolleranza e della accoglienza. E anche il refugium peccatorum: dei reietti, degli irredimibili, condannati a rimanere tali per tutta la vita. In questi trent’anni, l’eterna lotta tra il bene e il male ha letteralmente mortificato il diritto penale.

 

di Tiziana Barillà

italiachecambia.org, 22 novembre 2023 Dai diritti dei migranti nei centri di detenzione a quelli di chi è detenuto negli istituti penitenziari, fino alle campagne per l’abolizione dell’ergastolo ostativo e del regime detentivo speciale 41 bis. Dal 2006 l’associazione cosentina Yairaiha si occupa della tutela dei diritti umani delle persone private della libertà personale. Ne parliamo con la fondatrice Sandra Berardi. “Speriamo in un mondo senza più carcere”. Con questa speranza è nata a Cosenza nel 2006 l’associazione Yairaiha, che da allora si occupa e preoccupa della tutela dei diritti umani, in particolare delle persone private della libertà personale.

 

di Sandro De Nardi

Corriere Veneto, 22 novembre 2023 Talvolta le parole pesano come macigni, anche per l’autorevolezza (personale e) istituzionale di chi le pronuncia: tali sono senz’altro quelle proferite da Bruno Cherchi, nell’intervista - pubblicata ieri dal Corriere del Veneto - rilasciata nella sua veste di dirigente della Procura della Repubblica che conduce le indagini sull’omicidio di Giulia Cecchettin. Cosa ha detto, il Procuratore, di così “pesante”? Muovendo dalla premessa che, purtroppo, Giulia è stata ritrovata morta, e che l’indagato è stato arrestato in Germania, ora bisogna consentire alla giustizia di fare il suo corso e proprio a tal proposito ha stigmatizzato il “clima” non positivo, facile alla suggestione, che si è venuto a creare intorno a questa vicenda, stante l’eccessiva morbosa? - partecipazione emotiva dell’opinione pubblica.

 

di Francesca Spasiano

Il Dubbio, 22 novembre 2023 “Invocare “pene esemplari” forse può soddisfare l’esigenza di dare un segnale rispetto all’emergenza legata alla violenza di genere. Ma difficilmente l’inasprimento delle pene potrà arginare o addirittura porre fine al fenomeno dei femminicidi. Ciò che serve è un cambiamento culturale e sociale”. Ne è convinto Francesco Greco, presidente del Consiglio nazionale forense, che dopo i recenti fatti di cronaca chiama a raccolta l’avvocatura per sollecitare un impegno maggiore sul fronte dell’educazione. Proprio da qui, dalle scuole, bisogna partire per scardinare una cultura basata sulla sopraffazione.

 

di Leandro Del Gaudio

Il Mattino, 22 novembre 2023 Il ministro al San Carlo di Napoli: “Separazione carriere è in programma, ma prima viene il premierato”. “La separazione delle carriere è nel nostro programma politico, ma occorre cambiare la Costituzione. Al momento però la priorità politica è il cosiddetto premierato, che porterà ad una riforma della Costituzione e probabilmente ad un referendum”. È quanto ha affermato questa sera a Napoli il ministro della Giustizia Carlo Nordio intervenendo all’iniziativa “Dialoghi con il ministro” organizzato da Polo Sud, nei locali del teatro San Carlo.

 

di Giovanni Negri

Il Sole 24 Ore, 22 novembre 2023 Un questionario, per far emergere le buone pratiche organizzative e le esigenze degli uffici giudiziari rispetto alla gestione dei procedimenti per reati di violenza di genere e domestica. E’ quanto ha elaborato l’”Osservatorio permanente sull’efficacia delle norme in tema di violenza di genere e domestica”, istituito con decreto del ministro della Giustizia, in collaborazione con il “Gruppo di lavoro sulla violenza di genere” costituito presso il Consiglio Superiore della Magistratura (CSM).

 

di Massimiliano Di Pace

Il Dubbio, 22 novembre 2023 Il caso più eclatante è quello degli ufficiali giudiziari, per i quali le 1.563 caselle sono effettivamente coperte per meno del 30%, visto che nel nostro Paese, alla data del 9 novembre, ne risultavano operativi solo 457. Vi è un evidente squilibrio nella pianta organica del ministero della Giustizia, secondo i dati comunicati dal dicastero ai sindacati nei recenti incontri per il rinnovo contrattuale, pervenuti al Dubbio. Infatti, per molti profili vi sono percentuali di scopertura rispetto alle posizioni previste a dir poco inquietanti. Il caso più eclatante è quello degli ufficiali giudiziari, per i quali le 1.563 caselle sono effettivamente coperte per meno del 30%, visto che nel nostro Paese, alla data del 9 novembre, ne risultavano operativi solo 457.

di Damiano Aliprandi

Il Dubbio, 22 novembre 2023 La testimonianza shock del magistrato Salvatore Pilato è emersa per la prima volta, dopo 31 anni, nel nuovo libro di Vincenzo Ceruso dal titolo “La strage. L’agenda rossa di Paolo Borsellino e i depistaggi di via D’Amelio”. “Sono stati apposti i sigilli alla stanza d’ufficio del procuratore Borsellino, dove era collocata un’agenda rossa che nella fase iniziale delle indagini è stata ritenuta l’agenda contenente gli appunti personali di natura riservata”. A riferirlo è Salvatore Pilato, il quale il giorno della strage di Via D’Amelio era in servizio come magistrato di turno. Testimonianza shock emersa per la prima volta, dopo 31 anni, dal nuovo libro di Vincenzo Ceruso dal titolo “La strage. L’agenda rossa di Paolo Borsellino e i depistaggi di via D’Amelio” edito da Newton Compton Editor.

 

di Laura Tedesco

Corriere Veneto, 22 novembre 2023 Il terzo caso in tre mesi nella struttura detentiva cittadina. L’associazione Sbarre di zucchero: “Altra morte taciuta”. Era detenuto dal 28 ottobre. Il 9 agosto Christian Mizzon, veronese di 44 anni, vittima (pare) di una overdose di farmaci. Dieci giorni fa, un detenuto afghano con cittadinanza austriaca e status di rifugiato: si è impiccato nonostante il tentativo delle guardie di salvarlo; di lui, sono tuttora rimasti ignoti nome ed età. Domenica 19 novembre, l’altro ieri, Giovanni di 34 anni, nato in India, italiano di seconda generazione dopo essere stato adottato insieme alla sorella da una coppia veronese: anche lui, morto impiccato in cella.

 

di Laura Tedesco

Corriere Veneto, 22 novembre 2023 “Non riesco ancora a credere che mio fratello abbia potuto togliersi la vita in carcere”. Giulia Polin scuote la testa con gli occhi rigati dalle lacrime: “Giovanni - sospira - è sempre stato contrario al suicidio e per di più stava per ottenere i domiciliari. Non aveva motivo di ammazzarsi, era dentro da venti giorni e la sua convivente, che lo aveva denunciato per averla picchiata, voleva ritirare la querela. Lui non l’aveva aggredita, il loro era stato il litigio di una coppia il cui amore era purtroppo giunto al capolinea. Mio fratello non era un delinquente ma solo troppo fragile, era un buono e un gran lavoratore, e soprattutto era ancora innamorato di lei, non le avrebbe mai fatto del male, con lei sognava addirittura di mettere su famiglia e costruire un futuro insieme”.

 

di Maria Egizia Fiaschetti

Corriere della Sera, 22 novembre 2023 L’Ue ha stabilito il criterio di un posto letto ogni 10mila abitanti. Scarse anche le risorse destinate ai centri: 67mila euro l’anno in media per ogni struttura. A Roma sono soltanto una cinquantina i posti letto nelle case rifugio per accogliere le donne vittime di violenza: numeri lontanissimi dagli standard indicati dall’Ue, un posto letto ogni 10mila abitanti (su una popolazione di quasi 3 milioni dovrebbero essere 300 mentre sono appena un sesto). Un altro elemento di criticità è l’esigua disponibilità di fondi, in media 67mila euro l’anno a struttura anche a causa del meccanismo sempre più diffuso delle gare al massimo ribasso.

 

di Pietro Mecarozzi

La Nazione, 22 novembre 2023 A Sollicciano i percorsi di lavoro sulla violenza di genere. Qualcuno si pente, piange, si sfoga. Altri rimangono impassibili, non proferiscono parola, lo considerano una perdita di tempo. C’è anche, però, l’uomo che argomenta, giustifica e minimizza l’aggressione che ha perpetuato nei confronti di sua moglie, della sua fidanzata, di una sconosciuta o peggio ancora di sua figlia o di una bambina. Accade tutta in una stanza isolata dentro alle carceri di Firenze, Prato e Pistoia: i detenuti maschi che hanno commesso violenze (fisiche o sessuali) nei confronti di una donna - o di minori - vengono divisi in gruppi, secondo la gravità del reato, e approcciati a un percorso terapeutico che ha l’obiettivo di analizzare e approfondire quanto hanno commesso.

 

ansa.it, 22 novembre 2023 Pranzi, aperitivi, eventi con i prodotti realizzati dai detenuti. È stato inaugurato ad Alessandria il nuovo Bistrò Fuga di Sapori, un ulteriore risultato della cooperativa sociale Idee in Fuga, che sostiene la formazione professionale dei detenuti per creare reali opportunità di lavoro. Ha aperto lungo la cinta muraria della casa circondariale di piazza Don Soria, nell’area occupata in precedenza dalla bottega di Fuga di Sapori, chiusa negli ultimi mesi per la ristrutturazione in vista di questa nuovo spazio.

 

di Francesco Patanè

La Repubblica, 22 novembre 2023 Una cooperativa di reclusi sta per aprire accanto al penitenziario Cavadonna un laboratorio di pasticceria grazie ai fondi europei. “Costruiamo inclusione”. Vent’anni fa nasceva a Siracusa la cooperativa L’Arcolaio con il primo laboratorio per la realizzazione di pane e dolci tipici siciliani all’interno del carcere Cavadonna. Oggi sta nascendo il primo stabilimento di produzione dolciaria accanto all’istituto di pena grazie al progetto Small2Big dell’Unione europea, gestito in Italia da Cooperazione finanza impresa (Cfi). Una struttura dove lavoreranno detenuti ed ex detenuti e andrà a completare la filiera di L’Arcolaio che gestisce oltre al laboratorio di dolci anche 13 ettari di campi coltivati ad erbe aromatiche.

 

Giornale di Sicilia, 22 novembre 2023 L’obiettivo è il reinserimento dei reclusi attraverso percorsi di educazione sportiva e di orientamento professionale. Si chiama “Play for the Future” ed è un progetto che mira al reinserimento dei giovani detenuti attraverso percorsi di educazione sportiva e di orientamento professionale. E i primi risultati con la sinergia di Fondazione Ac Milan, Fondazione Cdp e Ministero della Giustizia, a nove mesi dal suo avvio, sono confortanti evidenziando una maggiore autostima e apertura al dialogo dei ragazzi coinvolti.

 

di Michele Andreucci

Il Giorno, 22 novembre 2023 11 detenuti del carcere di Bergamo porteranno uno spettacolo teatrale su un palcoscenico cittadino, per la prima volta, con l’obiettivo di superare il confine tra dentro e fuori. Un’iniziativa che ha richiesto caparbietà e che spera di spiegare il perché non si deve sbagliare.

di Roberta Barbi

vaticannews.cn, 22 novembre 2023 La star inglese ha donato la clip del concerto che ha tenuto sei mesi fa nella casa circondariale di Secondigliano, a Napoli, alla Casa dello Spirito e delle Arti che farà partire una raccolta fondi per il progetto in favore di detenuti e migranti. In quell’occasione aveva suonato la prima chitarra prodotta nella nuova liuteria in carcere.

 

di Ilaria Dioguardi

vita.it, 22 novembre 2023 L’associazione Antigone dal 2010 cura Jailhouse Rock, con storie di musica e di carcere che si attraversano le une con le altre. Alla trasmissione radiofonica collaborano detenuti del carcere romano di Rebibbia Nuovo Complesso e del carcere milanese di Bollate, che realizzano il giornale radio e suonano le cover degli artisti. Da 14 anni ogni settimana va in onda Jailhouse Rock, su Radio Popolare e altre radio italiane. Curato dall’Associazione Antigone e realizzato con la collaborazione di detenuti delle carceri di Rebibbia e di Bollate, è la prima esperienza del genere.

 

di Francesco Damato

Il Dubbio, 22 novembre 2023 Per quanto bipartisan lo sciacallaggio politico e la sua appendice mediatica della tragica fine di Giulia Cecchettin è stato, anzi è di uno squallore certamente prevedibile ma non per questo accettabile. Chi abbia cominciato per prima è difficile dire. Forse la sinistra cavalcando certe reazioni internettiane della sorella, Elena, della giovane assassinata da quell’aguzzino che alla fine si è rivelato il fidanzato Filippo Turetta. La congiunta, in particolare, facendo per me un po’ di confusione fra potere, al minuscolo, e Stato, con la maiuscola, ha definito l’assassinio di Giulia un omicidio di un potere, appunto, ancora patriarcale nella concezione dei rapporti sociali, affettivi e familiari e quindi di uno Stato rivelatosi incapace di prevenire, educare e quant’altro.

 

di Daniele Zaccaria

Il Dubbio, 22 novembre 2023 Quella smania di trovare un responsabile che inquina il dibattito sui femminicidi. Lo spietato omicidio di Giulia Cecchettin sta suscitando un’ondata di empatia e un dibattito pubblico come raramente si era visto per un fatto di cronaca nera. È segno che la nostra società, anche a fronte della diminuzione dei crimini violenti, è oggi molto più evoluta e sensibile alla piaga dei femminicidi, ritenuti ormai socialmente intollerabili.

 

di Emanuele Lauria

La Repubblica, 22 novembre 2023 Intesa in salita per introdurre in classe lezioni per sensibilizzare alle relazioni. Nel piano Valditara psicologi e influencer in classe. Al Senato l’ok al ddl femminicidi. Voci di contatti Meloni-Schlein. La disperata ricerca di unità, sulla lotta ai femminicidi, vivrà stamattina l’ultimo tentativo: un ordine del giorno unitario — maggioranza e opposizione insieme — sulla soglia minima dell’educazione affettiva nelle scuole. Ma che si arrivi a questo traguardo, al Senato, sono in molti a dubitare. Di certo, il clima che precede l’ultimo miglio del dibattito politico è contraddittorio.

 

di Graziella Balestrieri

L’Unità, 22 novembre 2023 “L’educazione affettiva? Mi piacerebbe che la scuola si occupasse del rispetto per l’altro: donna, omosessuale...” “Le donne spesso non vengono credute, anche le forze dell’ordine hanno bisogno di una formazione”. In Italia dal 2 gennaio ad oggi sono 102 le vittime di femminicidio. Il femminicidio è l’apice di una violenza che parte da lontano. Ne parliamo con Emma Bonino.

 

di Graziella Balestrieri

L’Unità, 22 novembre 2023 “Questo è un post patriarcato: ferito dalla libertà femminile, reagisce in modo efferato. È ovvio che in paesi come la Svezia i femminicidi sono più che da noi, perché lì le donne sono più emancipate”. L’uccisione di Giulia ha riaperto una ferita politica, sociale e culturale. Di femminicidio, di patriarcato e di come il patriarcato si è adattato e si adatta ci parla Ida Dominijanni, giornalista, scrittrice, femminista.

 

di Giacomo Puletti

Il Dubbio, 22 novembre 2023 La svolta dopo le comunicazioni di Tajani Il testo tornerà in Parlamento per il via libera. L’accordo tra Italia e Albania sui migranti firmato dalla presidente del Consiglio Giorgia meloni e dal premier albanese Edi Rama si trasformerà in un ddl che sarà ratificato in Parlamento. È quanto spiega la risoluzione di maggioranza approvata ieri dalla Camera con 189 sì e 126 no dopo le comunicazioni, in mattinata, del ministro degli Esteri Antonio Tajani. Comunicazioni dalle quali è subito emersa la necessità del passaggio parlamentare e dopo le quali le opposizioni hanno parlato di “giravolta” da parte del governo. Da due punti di vista differenti, però.

 

di Federica Rossi

Il Manifesto, 22 novembre 2023 “L’Italia chiede a paesi come Tunisia, Libia e adesso anche Albania di cooperare nella gestione delle sue frontiere, sostenendo strumentalmente di non potercela fare da sola. Ma l’accordo con Tirana è contrario al diritto internazionale”, afferma Filippo Miraglia, di Arci immigrazione. L’occasione è una conferenza stampa sulla recente intesa tra la premier Giorgia Meloni e il suo omologo d’oltre Adriatico Edi Rama che il Tavolo immigrazione e asilo, rete delle principali organizzazioni italiane che si occupano di immigrazione, ha tenuto ieri nel centro di Roma.

 

DOCUMENTI

Riflessioni e preoccupazioni dei Garanti delle persone private della libertà sul Decreto sicurezza. Appello alle forze politiche e sociali

"Più carcere, meno diritti, meno democrazia". Comunicato di Voci di dentro ODV

Radio Carcere, di Riccardo Arena. Puntata del 21 novembre 2023 "Il Disegno di legge del Governo sulle carceri: "Servirà o no a migliorare le condizioni detentive?"... e altro... 

Tesi di laurea. "L’Antropologia, il Covid-19 e la detenzione a confronto. L’impatto della pandemia sui detenuti dal punto di vista antropologico", di Emanuela Musaio

APPUNTAMENTI DI RISTRETTI

Giornata nazionale di studi: "Narrazioni altre. Le narrazioni del male che fanno bene alla società" (Casa di Reclusione di Padova, 27 novembre 2023)

APPUNTAMENTI

"Agorà penitenziaria 2023. XXIV Congresso nazionale SIMSPe" (Napoli, 22 novembre 2023)

Presentazione libro: "Legislazione antimafia 'doppio binario' e modello differenziato di giustizia penale", di Veronica Manca (Trento, 22 novembre 2023)

Progetto "A scuola di libertà". Incontri per gli insegnanti, organizzativi e di formazione (varie date fino al 22 novembre 2023)

Convegno: "La scrittura come strumento di cura" (Casa di Reclusione di Milano Opera, 23 novembre 2023)

Seminario di formazione: "Giustizia Riparativa: di cosa stiamo parlando?" (Venezia, 24 novembre 2023)

Convegno Caritas Diocesana Ancona-Osimo: "La giustizia che ripara" (Ancona, 24 novembre 2023)

Tavola rotonda. "Donne: un mondo sommerso tra vittimizzazione, reato e discriminazione lavorativa" (Verona, 24 novembre 2023)

Incontri di formazione: "Spargere semi di giustizia per crescere come comunità riparativa" (Fossano-CN, fino al 24 novembre 2023)

Comunità del Villaggio e Gruppo Carcere-Città: "Un incontro e una riflessione sulla Giustizia riparativa" (Modena, 24 novembre 2023)

41° Congresso nazionale A.I.M.M.F.: "Il Tempo del Diritto e il Tempo dei Bambini" (Matera, 24 e 25 novembre 2023)

Ciclo di seminari di Studio IRIS: "Restorative Justice in Italia dal cuore della Basilicata" (Potenza e Matera, fino al 24 novembre 2023)

Laboratorio e seminario: "Quale carcere? La pena e il ruolo della bellezza" (Piazzola sul Brenta-PD, 25 novembre 2023)

La Ginestra cooperativa sociale e Teatro liquido: "Dar voce. Tra teatro e giustizia riparativa" (Padova, 25 novembre 2023)

Balamos Teatro: "La giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne alla Casa di Reclusione Femminile di Giudecca" (Venezia, 25 novembre 2023)

La Newsletter di Liberi dentro – Eduradio & Tv. Programmazione fino al 26 novembre 2023

Incontro-dibattito: "Giustizia riparativa. Una grande sfida culturale" (Bologna, 28 novembre 2023)

"Della mia anima ne farò un'isola". Lettura scenica tratta dal libro "Fine pena ora", di Elvio Fassone (Casa Circondariale di Ivrea-TO, 30 novembre e 2 dicembre 2023)

Terzo convegno di Giustizia Insieme: "100 anni di leggi sugli stupefacenti" (Roma, 1 dicembre 2023)

Convegno: "Carcere e lavoro: opportunità, realtà e doveri costituzionali. Lo stato dell'arte in Emilia Romagna" (Reggio Emilia, 1 dicembre 2023)

Seminario: "Segni di presenza. La collaborazione del volontariato al miglioramento del clima ambientale negli istituti penitenziari" (Roma, 2 dicembre 2023)

Presentazione "Redeemed Italia Aps". Associazione formata solo da ex detenuti che hanno dato una svolta alla loro vita (Roma, 2 dicembre 2023)

Incontri-dibattiti online a altre iniziative dell'Associazione "Sbarre di Zucchero (Varie date, fino al 4 dicembre 2023)

Mostra fotografica: "San Vittore quartiere della città", di Margherita Lazzati (Milano, fino all'8 dicembre 2023)

Mostra fotografica: "Ritratti in carcere", di Margherita Lazzati (Milano, fino al 7 gennaio 2024)

"5° Convegno Nazionale dei Cappellani e degli Operatori della Pastorale penitenziaria" (Assisi-PG, dal 24 al 27 aprile 2024)

CORSI E MASTER

Università "Aldo Moro" di Bari. Corso di Alta Formazione: "Mediatore esperto in programmi di Giustizia Riparativa" (Domande ammissione fino al 13.12.2023)

Master Interateneo di Primo Livello in "Criminologia Critica e Sicurezza Sociale" (Padova, da novembre 2023 a settembre 2024)

A.S.G.I. e Ordine Avvocati Padova: "Corso annuale di formazione in Diritto degli stranieri - IV Edizione (Online, fino al 15 dicembre 2023)

Corso formazione promosso dal Garante detenuti Emilia Romagna: "Il permesso di soggiorno per cittadini stranieri presenti in carcere" (Bologna, fino a dicembre 2023)

Master di II livello in "Diritto penitenziario e Costituzione" dell'Università degli Studi Roma Tre (Domande di ammissione fino al 19 gennaio 2024)

 

 

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