Direttore: Ornella Favero

Redazione: Padova, Via Citolo da Perugia 35

Telefax 049.654233. Mail: redazione@ristretti.it 

Sito internet: www.ristretti.org  

 

Notiziario quotidiano dal carcere

--> Rassegne Tematiche <--

Edizione di venerdì 22 dicembre 2023

di Jonathan Piccinella

Il Riformista, 22 dicembre 2023 Dati, storie, fatti e leggi alla mano, l’Italia ha un problema che andrebbe risolto cercando di non identificare i detenuti come il problema, ma tutto il sistema nel suo insieme. Le carceri sono sempre più il luogo dove poniamo i nostri problemi: risolvere la struttura significa salvare i detenuti. Il fine (della pena e del carcere) dunque non è altro che d’impedire il reo dal far nuovi danni ai suoi cittadini e di rimuovere gli altri dal farne uguali. Questo scriveva Cesare Beccaria tra il 1763 e il 1764 nel trattato sulla giustizia “Dei Delitti e delle pene”.

 

di Andrea Oleandri*

rossetorri.it, 22 dicembre 2023 Il 2023 si chiude con uno sguardo preoccupante sul carcere. La fine dell’anno è anche un momento per fare dei bilanci e, almeno quello sul carcere, è totalmente negativo. A fine novembre le persone detenute erano tornate ad essere oltre 60.000. Da prima dello scoppio della pandemia di Covid-19 non si registravano numero così alti. I posti disponibili, invece, sono sempre 48.000. A destare preoccupazione, però, non è solo l’aumento della popolazione reclusa, quanto le politiche penali che il governo sta portando avanti da quando si è insediato e che sono ben rappresentati da due degli ultimi atti: il decreto Caivano e il pacchetto sicurezza.

 

di Silvia Perdichizzi

L’Espresso, 22 dicembre 2023 L’associazione fondata da Flavia Filippi trova aziende disposte ad assumere chi sta in carcere o ne è uscito. Perché lavoro e formazione sono la via maestra per ridare un futuro. “Ho trovato lavoro a oltre 200 tra detenuti ed ex detenuti”. Quando pronuncia quel numero e ripercorre la strada compiuta, Flavia Filippi, giornalista del TgLa7, è ancora incredula. Grazie alla sua associazione, queste persone che rischiavano di restare “segnate” per sempre hanno un lavoro e possono credere in una seconda possibilità.

 

di Niccolò Carratelli

La Stampa, 22 dicembre 2023 Alla Camera arriva un altro stop per la riforma del ministro Nordio, l’esame slitta a gennaio. Parte la mobilitazione di categoria sul divieto di pubblicare le ordinanze di custodia cautelare. Mobilitazione, presidi, fino allo sciopero generale. I giornalisti preparano la battaglia contro l’emendamento “bavaglio”. La norma firmata dal deputato di Azione, Enrico Costa, approvata martedì sera dalla Camera, che introduce il divieto di pubblicare il testo (anche solo brevi stralci) delle ordinanze di custodia cautelare fino all’udienza preliminare. Una forma di “censura”, dicono dalla Federazione nazionale della stampa, che ieri ha riunito la Giunta esecutiva, un modo per “limitare il diritto dei cittadini a conoscere le notizie”.

 

di Alessandro Barbano

Il Dubbio, 22 dicembre 2023 Un’ordinanza di custodia cautelare è uno dei provvedimenti più gravi che un giudice può adottare. Per questo non può essere sottratto al controllo democratico. Il garantismo, quello autentico, è una passeggiata a piedi nudi su una fune sospesa nel vuoto e unta di sapone. Non è stare da una parte, ancorché la parte del più debole, ma è piuttosto un proibitivo esercizio di equilibrio tra diritti contrapposti. Il divieto di pubblicazione “integrale o per estratto” delle ordinanze cautelari fino al termine dell’udienza preliminare è, per restare in metafora, una maldestra scivolata sulla fune. Di cui la Camera si è resa protagonista.

 

di Mario Di Vito

Il Manifesto, 22 dicembre 2023 L’emendamento sulla presunzione d’innocenza tra allarmismi e propaganda. Tra le conseguenze più nefaste della lunga era berlusconiana c’è l’impossibilità di avere un dibattito sano, o quantomeno decente, sulla giustizia: ogni indagine viene vista come un agguato, ogni legge viene considerata come un tentativo di ingabbiare la magistratura. Il tutto genera problemi che coinvolgono il giornalismo, tra libertà di espressione, dovere di cronaca e rapporti talvolta sin troppo stretti tra certe redazioni e certi uffici giudiziari, con annesso abbondante traffico di carte più o meno segrete e divisione del mondo in due metà, da una parte i cosiddetti giustizialisti, dall’altra i sedicenti garantisti.

 

di Edmondo Bruti Liberati

La Stampa, 22 dicembre 2023 Contro la demagogia delle buone intenzioni, servirebbe la valutazione di impatto pratico. Poiché si tratta di una legge delega, c’è da sperare che il governo non vada fino in fondo. Bavaglio alla stampa? No, perché nessuna legge insensata può mettere il bavaglio alla libera stampa in un Paese democratico. Legge insensata sì, anzi, poiché si tratta di una legge-delega, vi è la speranza che il governo non eserciti la delega, girata la pagina della demagogia e delle buone intenzioni, cui una saggezza popolare da sempre attribuisce il ruolo di lastricare le vie dell’inferno. Per le proposte di leggi di spesa vi è la valutazione della copertura, altrimenti niente “bollinatura” della Ragioneria dello Stato.

 

di Paolo Pandolfini

Il Riformista, 22 dicembre 2023 Il provvedimento non è stato ancora approvato in via definitiva dal Parlamento. Enrico Costa precisa: “Ciò che si vieta è la riproduzione dell’atto processuale - spesso centinaia di pagine zeppe di testi di intercettazioni - prima ancora che l’indagato possa difendersi”. “La Federazione nazionale della stampa dichiarando che ‘è pericolosissimo che non si sappia se una persona viene arrestata o meno’ dimostra di non aver neanche letto l’emendamento approvato, in cui non c’è nessun divieto di dare la notizia degli arresti, né di riportare il contenuto dell’atto”, ha affermato ieri il deputato e responsabile giustizia di Azione Enrico Costa, rispondendo alle critiche dei rappresentanti dei giornalisti che avevano invece parlato di “bavaglio”.

 

di Valentina Stella

Il Dubbio, 22 dicembre 2023 Con il divieto di pubblicare le ordinanze c’è il rischio di sottrarre il lavoro delle procure al controllo democratico? Parla il deputato di Azione, autore dell’emendamento al centro delle polemiche. Dopo l’approvazione del suo emendamento che vieta la pubblicazione dell’ordinanza di custodia cautelare non si placano le polemiche su Enrico Costa, responsabile giustizia di Azione. Ne parliamo direttamente con lui.

 

di Giuseppe Pipitone

Il Fatto Quotidiano, 22 dicembre 2023 Intervista a Marina Castellaneta, ordinaria di Diritto internazionale alla facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Bari: “L’ultimo provvedimento approvato dal Parlamento è in contrasto con una serie di regole di diritto internazionale. Il nostro legislatore non sta rispettando obblighi Ue. La situazione è allarmante, si potrebbe sollevare la questione di costituzionalità”. Il divieto di pubblicazione delle ordinanze di custodia cautelare? Con la presunzione d’innocenza “non c’entra nulla” ed è “in contrasto con una serie di regole di diritto internazionale”. Anzi, nell’emendamento approvato dal Parlamento la citazione della direttiva Ue è “fuori luogo”.

di Francesco La Licata

La Stampa, 22 dicembre 2023 Diceva Giovanni Falcone che per battere la mafia, intesa come organizzazione criminale, sarebbe bastato schierare un buon esercito. Più difficile, se non impossibile sarebbe stato sconfiggere la mafiosità, cioè quella sottocultura medievale (contro cui lo scrittore Gesualdo Bufalino invocava l’intervento di un esercito, ma di maestri elementari) che in gran parte del nostro Meridione fa da supporto al potere arrogante delle cosche con un colpevole assoggettamento “ideologico” che finisce per tramutarsi, con i silenzi, l’omertà e l’indifferenza, in vero e proprio favoreggiamento.

 

di Jacopo Storni

Corriere della Sera, 22 dicembre 2023 Sono centinaia i parenti delle vittime delle stragi naziste che hanno fatto richiesta dei risarcimenti, in virtù del fondo da 61 milioni istituito dal Governo Draghi. L’Avvocatura italiana in quasi tutti i casi si sta opponendo. Il senatore Pd Parrini: “Atteggiamento vergognoso”. Ogni giorno, dalla finestra di casa, Mirella Lotti vede il bosco dove suo padre è stato fucilato insieme ad altre undici persone. Quel bosco, tra erba e vigneti, si chiama Pratale, così come l’eccidio nazista che si è consumato qui. È il 23 luglio del 1944. Al podere Pratale abitano le famiglie contadine dei Gori, dei Cresti e dei Raspollini, alle quali si aggiunge la famiglia Lotti, sfollati dalla vicina località di Fabbrica.

 

di Alessio Di Sauro

La Repubblica, 22 dicembre 2023 Il tribunale di Milano ha accolto il ricorso per ottenere la Naspi di un uomo che nel 2021 in carcere aveva fatto l’imbianchino e l’aiuto cuoco: “È in regola con tutti i requisiti”. Ha lavorato per otto mesi come imbianchino e inserviente di cucina all’interno del carcere di San Vittore fino a quando è stato scarcerato per la concessione degli arresti domiciliari a Milano; ora ha diritto a ricevere l’indennità di disoccupazione Naspi.

 

di Paola Rossi

Il Sole 24 Ore, 22 dicembre 2023 La Corte Ue in tema di mandato di arresto europeo chiarisce quando lo Stato si può rifiutare di procedere alla consegna in ragione del motivo fondato sull’interesse del minore figlio della persona ricercata. Con la sentenza sulla causa C-261/22 la Cgue risolve il rinvio pregiudiziale sottoposto ai giudici europei dalla Corte di cassazione italiana, affermando in primis che la consegna di una persona ricercata in base a un mandato d’arresto europeo non può essere rifiutata per il solo motivo che si tratta della madre di minori in tenera età. È, infatti, soltanto in caso di carenze sistemiche o generalizzate nello Stato membro emittente e qualora i diritti fondamentali degli interessati rischino di essere violati che tale consegna può essere “eccezionalmente” rifiutata.

 

Il Mattino, 22 dicembre 2023 Nella giornata di ieri un detenuto ucraino di 51 anni, sposato con figli, si è impiccato nel carcere di Santa Maria Capua Vetere a Caserta. Era accusato di omicidio. Il giorno prima aveva partecipato ad un’udienza. È il terzo suicidio nel 2023 nello stesso istituto. “I motivi per cui i detenuti si suicidano afferma il Garante campano delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale Samuele Ciambriello sono tanti.

 

di Andrea Aversa

L’Unità, 22 dicembre 2023 Ha 48 anni ed è affetto da diverse patologie. Nelle lettere alla sorella Paola la sua sofferenza. Ha sporto denuncia per trattamenti degradanti e disumani. La perizia medica di parte ha evidenziato la sua incompatibilità con il regime carcerario. Invece, per i sanitari del penitenziario milanese e per il magistrato di sorveglianza, può restare in cella.

 

di Elisa Sola

La Repubblica, 22 dicembre 2023 “Pensavamo che fosse tutto risolto quando hanno portato via dalla cella il compagno che stava male. Stavamo per andare a dormire. Dopo 15 minuti sono arrivati in 25. L’ispettore ha aperto senza bussare. Ha detto: “Buonasera”. Hanno picchiato prima quelli che erano di fronte alla porta. Poi gli altri. Ci picchiavano come animali. Uno, mentre lo faceva, diceva: Guardami negli occhi”. Comunque andrà l’indagine e in qualunque modo finirà il processo, i racconti dei detenuti che avrebbero subito le presunte torture nel carcere di Cuneo sono un pugno nello stomaco. Centotrenta pagine di verbali. Parole cristallizzate con l’incidente probatorio, perché potrebbero passare mesi prima di arrivare davanti a un tribunale.

 

Il Centro, 22 dicembre 2023 Assoluzione per la direttrice del carcere di Vasto Giuseppina Ruggero. Lo ha chiesto la pubblica accusa rappresentata dalla pm Silvia Di Nunzio nell’udienza tenutasi oggi davanti al Gup del tribunale di Vasto, Fabrizio Pasquale, per il caso del suicidio di Sabatino Trotta, dirigente medico della Asl di Pescara, avvenuto il 7 aprile del 2021 dopo il suo arresto.

 

di Valentina Reggiani

Il Resto del Carlino, 22 dicembre 2023 Gli avvocati dei parenti di Couchane, deceduto nel 2020 durante la rivolta al Sant’Anna: “Per il governo non ci furono negligenze, abbiamo già presentato ricorso alla Corte europea”.. Secondo il Governo non ci furono negligenze e non si sarebbe potuto fare di più in una situazione emergenziale come quella: Chouchane morì perché partecipò alla rivolta, rubando e assumendo volontariamente il metadone. Non la pensano così i parenti della vittima che, attraverso i propri legali, hanno “replicato” al Governo.

 

torinoggi.it, 22 dicembre 2023 Il Comune di Torino incalza il Governo chiedendo un aumento di stipendio per i professionisti che lavorano con i detenuti. Ci sono pochi psicologi e stipendi troppo bassi per chi lavora nelle carceri. Questa è la preoccupazione del Comune di Torino, che deve fare i conti con soli 4 psicologi per i circa 1400 detenuti (oltre al centinaio di donne del reparto femminile) reclusi alle Vallette. Questi professionisti, poi, ricevo una retribuzione oraria di 17,98 euro lordi contro i 40 euro pagati per gli psicologi che lavorano negli istituti scolastici. Ed allora l’Amministrazione cerca di incalzare il Governo per arrivare a trovare una soluzione al problema ...

di Gaia Papi

La Nazione, 22 dicembre 2023 “Lavori da fine 2024”. Cambio della guardia alla guida di San Benedetto tra Renna e Monacelli. Il giovanissimo direttore dovrà subito affrontare l’annoso problema. dell’ala inutilizzabile: “Così tutto il sistema toscano va in sofferenza”. Dopo cinque anni il direttore reggente della casa circondariale aretina, Giuseppe Renna lascia il suo posto ad un giovane direttore, Alessandro Monacelli classe 1992 fresco fresco di concorso. Gli lascia in eredità un istituto con troppee crepe che di certo non dipendono da lui.

 

di Tiziano Grottolo

Corriere del Trentino, 22 dicembre 2023 L’idea lanciata dal procuratore Raimondi: “Per questo importante progetto c’è il mio impegno personale”. Anche al tribunale di Trento è tempo di auguri, ieri le autorità si sono ritrovate per un momento convivale, condiviso con il personale della Procura. Lo speciale buffet offerto per l’occasione è stato preparato da degli chef d’eccezione, cioè i detenuti della casa circondariale di Spini di Gardolo.

 

di Fulvio Fulvi

Avvenire, 22 dicembre 2023 L’avventura letteraria e umana del “Laboratorio di scrittura autobiografica” nell’istituto emiliano: un modo per far uscire dalle mura emozioni e sentimenti iniziando un percorso di recupero. Togliersi un peso significa stare meglio. E se a farlo sono i detenuti scrivendo ciò che per timore o vergogna avrebbero voluto tenere nelle segrete dell’anima, l’effetto catartico è evidente. Il progetto si chiama “Genitori comunque” e da tre anni coinvolge alcuni reclusi della Casa circondariale delle Novate di Piacenza: chi vuole racconta, scrivendola, la propria esperienza di padre e di figlio condividendo il testo con i compagni e gli educatori del gruppo.

 

di Sandro Cappelletto

Avvenire, 22 dicembre 2023 Parla Gabriella Corsaro, la direttrice del Coro maschile del carcere di Parma: 20 elementi che fanno parte di un progetto di inclusione che ha avviato la collaborazione con il Teatro Regio. Alla fine di ogni nostro incontro, sento di avere vissuto tre ore di felicità; di aver fatto, in semplicità, una cosa bella. Ai miei coristi piace venire considerati anzitutto come persone. La nostra evasione si chiama bellezza”.

 

di Damiano Aliprandi

Il Dubbio, 22 dicembre 2023 Poca attenzione sui diritti umani dei migranti, delle donne e sull’uguaglianze di genere, ma anche nei confronti della questione legata alla libertà di espressione a causa della mancata riforma volta a garantire che le cause legali non siano utilizzate come azioni intimidatorie nei confronti dei giornalisti. Tutto è aggravato dalla mancanza di una istituzione nazionale dedicata alla vigilanza sui diritti umani. È ciò che emerge dal rapporto del Consiglio d’Europa stilato a seguito della visita effettuata dalla delegazione guidata da Dunja Mijatovic, la Commissaria per i Diritti Umani.

 

di Andrea Casadio

Il Domani, 22 dicembre 2023 Negli ospedali pubblici mancano psichiatri, psicologi e infermieri, e i pochi che ci sono sono sottopagati. I pazienti sono soprattutto giovani. Chi se lo può permettere ricovera i figli in una clinica privata convenzionata. La sanità italiana è in crisi, ma certi settori lo sono più di altri: quello messo peggio probabilmente è la psichiatria. Eppure una volta il sistema di cura psichiatrica italiano - universalistico e pubblico - veniva preso a modello da molti paesi del mondo. Avevamo approvato una legge - la 180 del 1978, chiamata legge Basaglia dal nome dello psichiatra Franco Basaglia che l’aveva ispirata - che prima al mondo considerava il paziente psichiatrico non un pazzo ma una persona bisognosa di cure, con diritti e doveri uguali a quelli di ogni cittadino.

 

di Daniela Fassini

Avvenire, 22 dicembre 2023 L’Associazione italiana per gli studi giuridici sull’immigrazione punta il dito contro l’accordo a Bruxelles: “I parlamentari europei possono (e dovrebbero) bloccare questa deriva”. “Per fortuna l’articolo 10 della Costituzione italiana ci garantisce la possibilità di continuare a sostenere il diritto di asilo delle persone”. Non ha dubbi Anna Brambilla, legale dell’Associazione studi giuridici sull’immigrazione, impegnata a difendere i diritti di chi attraversa il Mediterraneo e approda sulle nostre spiagge, il Patto europeo su asilo e migrazione rappresenta “una deriva” delle politiche migratorie.

 

di Rocco Vazzana

Il Dubbio, 22 dicembre 2023 Il nuovo Patto europeo sull’immigrazione introduce regole più severe ma di difficile attuazione. Il governo esulta: il nuovo Patto europeo su migrazione e asilo è un “grande successo”. E a fermarsi ai titoli dei temi concordati con Bruxelles, la destra italiana avrebbe tutte le sue ragioni storiche per accogliere con entusiasmo il nuovo Patto figlio dell’intesa raggiunta tra Consiglio, Commissione e Parlamento Ue: più controlli, ripartizione tra Paesi, procedure d’espulsione accelerate. Una sorta di decreto Cutro europeo. Ma a guardare nel dettaglio dei provvedimenti proposti sembra che le cose non stiano esattamente così e che Giorgia Meloni abbia ben poco da esultare, se non per un oggettivo spostamento ideale a destra dell’Europa.

 

di Roberto Maggioni

Il Manifesto, 22 dicembre 2023 Il gip ha disposto anche il divieto per la Martinina, la società che gestiva la struttura, di contrattare con la pubblica amministrazione per un anno. Ora è ufficiale: arriverà un commissario, il commercialista Giovanni Falconieri, a gestire temporaneamente il Cpr di via Corelli a Milano. Il giudice per le indagini preliminari Livio Cristofano ha accolto la richiesta dei pm Paolo Storari e Giovanna Cavalleri che indagano sulla gestione della struttura da parte della società Martinina srl. L’inchiesta della Procura per frode e turbativa ha mostrato a tutti le condizioni di detenzione disumane dei migranti.

 

di Franz Baraggino

Il Fatto Quotidiano, 22 dicembre 2023 Asgi: “Ma in quel centro ce ne sono decine”. “La legge internazionale prevede che il minore debba avere un trattamento differenziato. È un principio giusto e sano, ma l’escalation di arrivi e l’assenza di strutture dedicate portano, a volte, all’impossibilità di rispettare questi paletti”, ha detto alcune settimane fa in un’intervista il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi. A ribadire come stanno le cose è arrivata l’ennesima condanna dalla Corte Europea per i Diritti Umani e le Libertà Fondamentali, che il 19 dicembre ha emesso una sentenza cautelare contro l’Italia.

 

di Giansandro Merli

Il Manifesto, 22 dicembre 2023 La maggioranza avrebbe voluto eliminare anche le audizioni nelle commissioni competenti. Oggi Tajani vola in Albania per incontrare Rama e visitare il porto di Shengjin. Con 161 voti favorevoli e 110 contrari la Camera dei deputati ha approvato ieri la dichiarazione d’urgenza presentata dal governo per l’esame del disegno di legge necessario a ratificare il protocollo Roma-Tirana. L’accordo prevede la realizzazione di tre centri di trattenimento dei migranti al di là dell’Adriatico.

 

di Barbara Stefanelli

Corriere della Sera, 22 dicembre 2023 Ci sentiamo sovraesposti alle crisi. Anche le immagini dei bimbi generano solo liti o rimozioni. Ma il nostro sguardo conta. Nelle immagini raccolte dai primi soccorritori israeliani, il 7 ottobre, i bambini uccisi dai terroristi di Hamas sono in pigiama. Stesi per terra, i volti pixellati, indossano per l’ultima volta la tutina con la faccia di Topolino sul petto o la camicia da notte estiva con le farfalle blu. Su ciascuno, un cerotto rosa per l’identificazione e la conta finale. Come per le ragazze stuprate, una parte consistente e robusta di mondo si è subito predisposta a rimuovere il massacro, compreso quello dei più deboli: non ha lasciato trascorrere neppure una giornata intera e ha cominciato a dubitare, soppesare, divagare tra contesti.

 

di Stefano Mauro

Il Manifesto, 22 dicembre 2023 La denuncia. Il Guardian e le Ong: è trasferimento forzato di civili. Le immagini di palestinesi seminudi che circolano da diversi giorni hanno sollevato preoccupazioni sulle procedure di arresto israeliane a Gaza e sulle violazioni dei diritti umani, oltre all’accusa di “trasferimento forzato di civili”. Come riporta il quotidiano The Guardian le immagini non rappresentano “la resa di alcuni guerriglieri di Hamas a seguito di uno scontro”, ma il risultato “dei rastrellamenti condotti casa per casa dai militari di Tel Aviv nel nord della Striscia di Gaza, a Beit Lahia”. Non vengono dunque dall’area meridionale di Khan Younis dove Tel Aviv sostiene si trovi una roccaforte della leadership di Hamas. Quegli arresti sarebbero il tentativo degli israeliani di “obbligare i civili con la forza ad abbandonare le proprie abitazioni”.

 

PRODUZIONI "RISTRETTE"

Acquistate il calendario del Dado Galeotto 2024 e sostenete la nostra attività 25ennale. Grazie!

DOCUMENTI

Podcast di Milano Invisibile: "Uccidere la Bestia. Il Carcere e le sue Alternative"

Radio Carcere, di Riccardo Arena. Puntata del 21 dicembre 2023: "Il Natale in carcere raccontato da tre detenuti"

"Prospettiva Esse". Periodico delle persone detenute nella Casa Circondariale di Rovigo. N. 3 - 4 Autunno - Inverno 2023

Articolo. "L’accanimento dell’istituzione carceraria sul corpo di Marco Leandro Bondavalli", di Luna Casarotti (Yairaiha ETS)

Articolo. Recensione di Marcello Pesarini al libro "Narcocapitalismo", di Laurent de Sutter  (Edizioni Ombre corte)

APPUNTAMENTI

La Newsletter di Liberi dentro – Eduradio & Tv. Programmazione dal 25 al 31 dicembre 2023

"Carcere in Piemonte: criticità vecchie e nuove". Presentazione del VIII Dossier delle criticità strutturali e logistiche delle carceri piemontesi (Torino, 29 dicembre 2023)

Mostra fotografica: "Ritratti in carcere", di Margherita Lazzati (Milano, fino al 7 gennaio 2024)

"5° Convegno Nazionale dei Cappellani e degli Operatori della Pastorale penitenziaria" (Assisi-PG, dal 24 al 27 aprile 2024)

CORSI E MASTER

Master di II livello in "Diritto penitenziario e Costituzione" dell'Università degli Studi Roma Tre (Domande di ammissione fino al 19 gennaio 2024)

Winter School Università Insubria: "Victims' rights in the light of the Council of Europe Recommendation CM/Rec 2023(2)" (Como, 29 gennaio - 2 febbraio 2024)

Percorso formativo di Verso Itaca APS: "La scrittura che ripara" (7 incontri online e incontro finale in presenza a Milano, dal 15 febbraio al 20 aprile 2024)

BANDI E CONCORSI

Concorso letterario "Adotta l’orso. Per uscire dall’Isolamento o dall'Auto-reclusione" (Scadenza 15 marzo 2023)

 

 

 

Questo notiziario è registrato al Registro Stampa del Tribunale di Padova (n° 1964 del 22 agosto 2005)
e al Registro Nazionale degli Operatori della Comunicazione (n° 12772 del 10 dicembre 2005).
Ha ottenuto il Marchio di Certificazione dell'Osservatorio A.B.C.O. dei Beni Culturali