Rassegna stampa 9 dicembre

 

Benevento: carcere, scuola di arte e di futuro

 

Il Mattino, 9 dicembre 2005

 

Detenuti all’interno di un carcere ma protagonisti della loro autoformazione, dei loro desideri e delle loro aspettative. Nasce così il programma di interventi culturali, sociali e artistici all’interno della casa circondariale di Capodimonte. È stato presentato un vero e proprio piano pedagogico che investe molte attività che si terranno all’interno del carcere di Benevento nel corso dell’anno. Il direttore Liberato Guerriero ha esposto le varie iniziative realizzate affinché i detenuti possano avere nuovi interessi per una migliore qualità della vita all’interno della struttura. "La condizione irrinunciabile per realizzare queste attività sono la sicurezza e la tranquillità - ha detto Guerriero -. Lavorare bene è possibile grazie alla polizia penitenziaria che ha un ruolo importantissimo per garantire l’ordine". Guerriero, affiancato da Antonio Intorcia, Francesco Capozzi e don Nicola De Blasio, ha poi illustrato le numerose iniziative: corsi di livello di scuole elementari, medie e superiori; formazione professionale per operatori personal computer e addetti alla raccolta differenziata; arte presepiale e decorazioni su vetro. Per la sezione femminile del carcere è stato concretizzato il progetto "Il volo della fenice" che vede le detenute impegnate in corsi sul diritto, arte orafa e yoga. È stato creato quest’anno anche un corso per l’informazione giornalistica denominato "Dentro la notizia" e curato dalla società Video Team. Inoltre, con il progetto "Libro forum intra mura" gli insegnanti portano all’attenzione del detenuto un libro che verrà poi commentato con l’autore del testo. L’iniziativa è a cura della Alfredo Guida Amici del libro. Le attività sono state realizzate grazie al contributo della Regione Campania, della Provincia con il patrocinio del Comune di Benevento. Nelle attività culturali è presente anche il laboratorio teatrale curato dalla Solot e quello musicale curato da Francesco Capozzi. Domani, 10 dicembre, alle ore 17, si terrà il concerto dei detenuti presso l’auditorium del carcere, e il 15, 16 e 17 dicembre, alle ore 15 in replica alle 17, andrà in scena la compagnia "Ragazzi dentro" con l’ultimo lavoro dal titolo "Giorno di visita". I detenuti sono protagonisti ed autori dei testi messi in scena. Lo spettacolo è nato come un viaggio attraverso i vari modelli della follia visti con dissacrante ironia dai registi Michelangelo Fetto e Antonio Intorcia e, naturalmente, dagli interpreti stessi. Per potervi assistere sarà necessario munirsi dell’invito da ritirare presso la Solot Mulino Pacifico (tel. 0824.47037) o presso la Chiesa San Modesto di Benevento. Gli spettatori attraverso un contributo minimo (a partire da € 10,00) potranno dare una mano alla costruzione dell’Asilo Nido del rione Libertà, un progetto perseguito da don Nicola De Blasio che viene affiancato in questo caso dai detenuti, dalla struttura carceraria beneventana e, sicuramente, da tutta la città.

Napoli: Nisida in foto e versi, con Mauro e Fabiana Abate

 

Il Mattino, 9 dicembre 2006

 

Contribuire al recupero dei ragazzi di Nisida attraverso la poesia e le arti visive. Questo il senso pratico di una mostra fotografica in versi che si è appena conclusa all’Aula Centro Europeo di Studi minorili, dal titolo "Nesis: ritratti dell’Isola in bianco e nero con accenti di versi". Un suggestivo albero di Natale, composto da quaranta foto a colori prodotte dai ragazzi, ha fatto da sfondo ad una mostra di immagini in bianco e nero di Mauro Abate, accompagnate dalla loro trasposizione nei versi di Fabiana Abate. Un’originale sinergia tra immagini, versi e sentimenti che ha consentito un intenso coinvolgimento dei ragazzi di Nisida ed ha profondamente colpito i numerosi visitatori. I versi di Fabiana Abate hanno dimostrato come un’immagine non resta mai una decisione isolata ma coinvolge chi la osserva e ne dà una libera interpretazione emotiva ed evocativa. Così come nella precedente raccolta "il mio amare orizzontale", la Abate esprime sentimenti, sensazioni ed impressioni che coinvolgono profondamente anche per la loro associazione ad immagini che, per l’assenza del colore, meglio si offrono ad una lettura individuale. Un accostamento quindi originale ed in un contesto unico, sia dal punto di visto paesaggistico che emotivo. Un’esperienza che andrebbe ripetuta e consolidata così come suggerito da Antonio Grieco che ha sottolineato l’importanza di influire attraverso l’arte sulla vicenda umana ed ha auspicato la costituzione a Nisida di una fondazione permanente per le arti visive e compositive. C’è da sperare che alla mostra faccia seguito una raccolta dei testi e delle immagini che ne consenta una più ampia diffusione. Restano ancora fissate nella mente le immagini delle suggestive fotografie dei particolari di Nisida, ed ancor più nell’animo le immagini interiori espresse intensamente dai versi di Fabiana Abate, che ancora una volta, e forse ancora più suggestivamente dell’altra sua precedente raccolta di poesie ("il mio amare orizzontale"), ha scoperto attraverso i suoi versi altre emozioni ed altri orizzonti di quelle immagini fotografiche, ampliandone il senso comunicativo. Una lettura acuta, intensa, profonda e coinvolgente. Poesie che evocano tra gli altri, un forte sentimento di condivisione con i ragazzi del carcere.

Viterbo: alla casa circondariale il musical "Le porte d’oro"

 

Viterbocittà, 9 dicembre 2005

 

Il musical "Le Porte d’oro di Ellis Island" interamente ideato e realizzato dall’associazione Euro Ars Omnia di Tarquinia varcherà le porte della Casa circondariale di Viterbo lunedì. Questo avvenimento, proposto durante una visita al carcere Mammagialla dell’Assessore alle politiche sociali Mauro Mazzola, è stato subito colto positivamente dal responsabile del reparto trattamentale del carcere dott. Fabio Vanni che si è prodigato per ottenere le autorizzazioni necessarie. Il musical scritto e musicato dal Presidente dell’associazione tarquiniese Pietro Pacini insieme con l’attore Enzo Scamponi, realizzato con la regia di Paolo Cortesi, tratta una storia di corruzione ambientata sull’isola in cui venivano fermati i nostri connazionali agli inizi del novecento che chiedevano il permesso di soggiorno per emigrare in America. Il presidente Pietro Pacini ha accolto la richiesta dell’Assessore riportando gli entusiasmi degli attori per questo importante evento di grandissimo rilievo sociale . Sono lieto di poter iniziare una collaborazione con il carcere di Mammagialla con questa importante iniziativa - dice l’assessore Mazzola - in poco tempo grazie alla grande disponibilità del dott. Vanni ma anche della Cooperativa Zaffa che si occupa del reinserimento sociale dei detenuti, siamo riusciti a gettare le basi su importanti progetti che a poco a poco stanno prendendo forma. Ieri durante lo spettacolo di fine corso del laboratorio di scrittura a cui erano presenti anche il presidente Alessandro Mazzoli e l’assessore alla formazione professionale Giuseppe Picchiarelli, al termine delle canzoni e della lettura delle poesie che perforavano, come tagliata da una lama, la parte più profonda della coscienza, un detenuto ha detto "noi stiamo scontando la nostra pena ma non per questo dobbiamo buttare il tempo nell’inerzia, le giornate scontate a lavorare passano più velocemente e allo stesso tempo ci permettono di imparare una professionalità che ci sarà molto utile una volta usciti". È compito di Amministratori ma anche di normali cittadini aiutare a realizzare questa richiesta affinché il carcere abbia una reale funzione di recupero e non di sterile permanenza. La realizzazione del musical oltre che avere la finalità di sensibilizzare ai problemi dell’immigrazione in un carcere la cui percentuale di stranieri è molto alta, è uno degli input di cui parlavo: un incentivo ai detenuti a migliorare, un punto di confronto per quelle persone che lavorano nei laboratori di canto e di recitazione. Nel carcere ci sono gia molti laboratori di canto, teatro, di scrittura, di meccanica, scultura, lavorazione del cuoio etc. dobbiamo solo dare loro un input, un mezzo attraverso il quale incentivare i detenuti a produrre con il premio di un compenso che può essere quello di vedere realizzata una pubblicazione con le loro poesie,mettere in scena il proprio spettacolo davanti ad una platea o vendere i propri prodotti ricevendone un guadagno. A questo proposito uno dei progetti che il mio assessorato sta portando avanti gia da tempo è quello di creare negozi dislocati nella nostra provincia per la vendita dei molteplici prodotti realizzati all’interno della casa circondariale come marmellate, miele, prodotti sott’olio e quant’altro, abbiamo gia stretto una collaborazione in questa direzione con la regione e con altri importanti enti ma per portare avanti questo progetto a livello sociale che coinvolgerà molti istituti della nostra regione, servirà una sinergia da parte di tutte amministrazioni locali che operano sul territorio. Occorre creare una cooperazione con gli Enti locali ma soprattutto con l’assessorato alle politiche sociali del comune di Viterbo al fine di convogliare le energie per un unico scopo : il bene comune della nostra società.

Giustizia: amnistia, crescono adesioni alla "Marcia di Natale"

 

Agenzia Radicale, 9 dicembre 2005

 

L’appello di Marco Pannella rivolto ai segretari delle principali organizzazioni politiche e sindacali perché dicano se intendono mobilitarsi per la convocazione a Roma a Natale di una grande manifestazione per l’amnistia, la giustizia, la libertà, non ha avuto ancora risposta. Per ottenerla, martedì scorso, nel corso della trasmissione di Radio Radicale "Radio carcere", Marco Pannella ha annunciato tre giorni di sciopero della fame a partire dalla mezzanotte di domenica prossima, sciopero che Pannella ha dichiarato voler essere "di amicizia e di dialogo" innanzitutto con Romano Prodi, Piero Fassino e i tre segretari confederali.

Su questo Sergio D’Elia, Segretario di Nessuno tocchi Caino, una delle associazioni che sostengono l’iniziativa di Marco Pannella, ha dichiarato: "Sessantamila detenuti nelle carceri italiane sono un numero mai raggiunto nella storia repubblicana. A questi sessantamila vanno aggiunte almeno altre 120 mila persone che sono in una situazione di semidetenzione o di affidamento ai servizi sociali. Bisogna considerare poi che ci sono milioni di processi pendenti, sei dei quali penali, ciò significa che tra autori e parti lese si parla di almeno diciotto milioni di persone coinvolte. Si tratta di numeri che, come segnala Pannella, danno la dimensione di una grande questione sociale. È possibile che la sinistra e i sindacati ancora una volta - come accadde negli anni settanta per le grandi questioni sociali costituite da milioni di fuorilegge del matrimonio e di donne costrette all’aborto clandestino - non colgano subito e non manifestino di fatto sensibilità a questa realtà delle carceri e della giustizia?"

Un appello per l’amnistia e una grande Marcia di Natale a suo sostegno, è stato promosso nei giorni scorsi da Francesco Cossiga, Cesare Salvi, Giuliano Pisapia, Alfonso Pecoraro Scanio, Gad Lerner, Don Luigi Ciotti, Lucia Annunziata, Don Antonio Mazzi, Ferdinando Imposimato e numerosi esponenti del mondo politico e del volontariato sociale. Alla Marcia di Natale hanno intanto preannunciato la partecipazione numerose associazioni del terzo settore e comunità, tra cui Gruppo Abele, Comunità di Sant’Egidio, Arci, Antigone, Coordinamento Nazionale Comunità di Accoglienza (Cnca), Forum Droghe, Lila, Exodus, Saman.

 

 

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