Consiglio Nazionale C.A.S.G.

 

Coordinamento Assistenti Sociali Giustizia

 

Oggetto: Proposta di legge n.1184 approvata al Senato il 14/07/04. Legge Meduri - progetti di riforma del personale dirigente dell'Amministrazione Penitenziaria

 

Il Coordinamento degli Assistenti Sociali della Giustizia (CASG) ribadisce la propria contrarietà all’approvazione del disegno di legge 1184/S ( primo firmatario Sen. Meduri),: proposta che, a nostro parere dà spazio esclusivamente a spinte di natura corporativa e apre prospettive diverse solo ed esclusivamente per alcuni pezzi dell’Amministrazione Penitenziaria senza essere inserita in un quadro organico e generale di intervento.

Il Ddl "Meduri" prefigura un assetto istituzionale estremamente gerarchizzato e un carcere con un instabile equilibrio fra le diverse finalità istituzionali (controllo - trattamento) che la legge affida all’Amministrazione Penitenziaria.

Una dirigenza così predominante nei numeri e individuata, ancora una volta, senza meccanismi di reale verifica e selezione, rischia seriamente di svilire l’importante ruolo di garanzia di cui i direttori di istituto penitenziario sono portatori nell’attuale normativa..

Totalmente contrari ci trova in particolare l'art. 3 del testo di legge approvato al Senato lo scorso 14/07/04.

La nostra contrarietà a tale proposta di legge si basa sulle seguenti motivazioni:

dà per acquisito che tutto il sistema penitenziario intra ed extramurario, debba rispondere esclusivamente ad un mandato di controllo e di ordine pubblico, senza pensare che ciò è in netto contrasto con il dettato dell’art. 27 della Costituzione.

fa sparire completamento ogni riferimento all’attività di collaborazione interna agli Istituti penitenziari, che giustamente continua e continuerà ad esserci anche in futuro, anche in considerazione della tipologia di persone, che popolano attualmente le carceri italiane, appartenenti prevalentemente a settori della marginalità sociale.

fa passare in modo del tutto estemporaneo e scollegato, dal contesto della proposta di legge in questione, la modifica dell’art. 72 dell’Ordinamento Penitenziario.

modifica la denominazione dei Centri di Servizio Sociale per Adulti (C.S.S.A.), servizi che, per mandato istituzionale, dal 1976 intervengono nella gestione e nell'attività di trattamento e inclusione sociale intra ed extramuraria.

modifica, quindi, il ruolo di tali servizi attraverso la loro denominazione, Uffici Locali Esecuzione Penale Esterna (U.L.EPE) dalla quale sparisce il riferimento al servizio sociale e centra l’attenzione sul mandato istituzionale del "controllo dei programmi trattamentali" assumendolo a mandato principale di tali servizi.

L’Ordinamento Penitenziario pone invece il servizio sociale come soggetto centrale nella gestione delle misure alternative, in particolare dell’affidamento al Servizio Sociale e nella collaborazione per progetti di inclusione sociale a favore dei cittadini che devono scontare una condanna.

Non si può pensare che una modifica, che se letta superficialmente può sembrare una semplice questione estetica, sia fine a se stessa e non vada ad incidere su nulla perché se così fosse non avrebbe ragione di essere agita.

Già in passato erano stati fatti tentativi di porre modifiche passando attraverso una differente denominazione dei CSSA, ma il 3/5/2000 la stessa Commissione Giustizia del Parlamento aveva espresso parere negativo a quello che era solo un D.M., dichiarando che "la modifica del nome poteva far sorgere fraintendimenti sulla modifica della natura del mandato istituzionale ai CSSA".

Oggi con questo emendamento si fa di più, si modifica direttamente l’art. 72. dell’O.P. che istituisce i CSSA e se ne rimodulano i compiti, cambiando sicuramente (senza fraintendimenti) la natura del loro mandato istituzionale.

Nell’esprimere la nostra opposizione a queste manovre subdole e strumentali che utilizzano qualsiasi mezzo per modificare, semplificandole forzatamente, norme e scelte legislative ben più articolate e complesse, chiediamo ai componenti della I° commissione che non venga approvato il disegno di legge 1184/S.

 

A nome del Consiglio Nazionale del Coordinamento Assistenti Sociali della Giustizia, Anna Muschitiello (Segret. Naz.)

 

Segreteria nazionale

via Guarnerio, 26

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02.90.93.89.32

e-mail: assocasg@virgilio.it; casg@casg.it

web: www.casg.it

 

 

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