Privati e businnes penitenziario

 

Con i privati sarà "business penitenziario"

 

LA NAZIONE, 21 aprile 2002

 

Si è conclusa ieri nell'auditorium del centro Maccarrone (struttura di via Pellico che afferisce all'amministrazione provinciale), con la seconda giornata di lavori, la dodicesima assemblea nazionale di «Antigone», l'associazione "per i diritti e le garanzie nel sistema penale". Tema centrale della discussione della mattina, introdotta da Patrizio Gonnella, è stato quello che viene chiamato "business penitenziario". 

Si è cioè parlato della proposta d'introdurre la privatizzazione anche nelle carceri. Dopo l'intervento del direttore del carcere di Pisa Vittorio Cerri, sono stati dunque messi in evidenza vantaggi e svantaggi che potrebbero derivare da un ingresso dei privati nella gestione delle prigioni. 

Il tutto grazie anche al contributo di relatori stranieri che hanno parlato, fra le altre cose, dell'esperienza anglo-americana, dove il business penitenziario, fino a qualche anno fa impensabile, è divenuto volano nelle economie di alcune aree depresse, creando un gran numero di posti di lavoro, ma nello stesso tempo rendendole irreversibilmente dipendenti da esso. Da segnalare in negativo, infine, le preoccupazioni di «Antigone» circa la riabilitazione dei detenuti.

 

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