Detenuti: volontari per i ciechi

 

Detenuti: volontari per i ciechi

Un progetto per garantire ad alcuni condannati la possibilitą

di reinserirsi nella societą e di rendersi utili alla collettivitą

 

Gazzetta del Mezzogiorno, 24 ottobre 2002

 

Un protocollo d'intesa tra il Centro di servizio sociale per adulti di Potenza e l'Unione italiana ciechi è stato firmato, ieri, nella sala consiliare del Palazzo della Provincia. Erano presenti, tra gli altri, l'onorevole lucano Giuseppe Molinari, l'assessore regionale alla Sicurezza e alla solidarietà sociale, Gennaro Straziuso, Antonio Mecca, presidente dell'Unione italiana ciechi di Potenza, Domenico Paonessa, direttore del centro servizi sociali per adulti di Potenza, Francesco Sapia, responsabile delle attività promozionali del "Libro parlato" e Vito Santarsiero, presidente della Provincia di Potenza. La firma del protocollo è stata l'occasione per avviare una discussione intorno al tema, "Dalle misure alternative alla detenzione; un aiuto ai non vedenti" e spiegare che esistono misure alternative alla detenzione. Alla luce di questa considerazione, infatti, l'Unione ciechi consentirà ai detenuti "senza sbarre" la possibilità di assistere, attraverso attività di volontariato, i propri associati. Gennaro Straziuso ha sottolineato che iniziative come queste dimostrano che in alcuni casi "la società può superare anche le istituzioni e che nonostante la violenza sia ormai dilagante esistono persone che fanno della solidarietà una bandiera. Questa iniziativa è importante perché ad incontrarsi sono due fragilità". Dello stesso avviso si è mostrato il parlamentare lucano, Giuseppe Molinari: "La firma di questo protocollo indica che siamo sulla strada giusta per garantire ad alcuni condannati la possibilità di reinserirsi nella società. Le misure alternative alla detenzione sono anche un modo per limitare il sovraffollamento delle carceri". Antonio Mecca ha ripercorso le tappe che hanno portato alla nascita del braille. "Sono 64 segni, compreso lo spazio tra una parola e l'altra, risultanti da sei punti e in base alla disposizione di questi punti nascono le lettere. Grazie al braille abbiamo scoperto il piacere della lettura personale". Il direttore del centro servizi sociale per adulti, Domenico Paonessa, ha ricordato le attività che svolgono i detenuti "senza sbarre" e ha ribadito che questo progetto rappresenta un momento fondamentale per una vera integrazione dei condannati sottoposti a misure di sicurezza non detentive. Durante la tavola rotonda, Francesco Sapia, responsabile delle attività promozionali del "Libro parlato", ha spiegato che si tratta di un servizio gratuito messo a disposizione dal Centro nazionale del libro parlato. Il servizio fornisce libri registrati su audiocassette. Il catalogo contiene numerose opere di vario genere. Si va dalla narrativa alle materie scientifiche, dall'arte alla letteratura. Per avere ulteriori informazioni basta rivolgersi alla sezione dell'Uic provinciale. La firma del protocollo ha avuto anche il patrocinio della Provincia. Il presidente, Vito Santarsiero, ha spiegato che "le due strutture hanno dato una lezione di grande civiltà esaltando la loro azione di volontariato".

 

 

 

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