Statuto dell'Associazione Papillon

 

Associazione culturale "Papillon Rebibbia" Onlus

Sede legale: Piazza S. Maria Consolatrice n° 13 - 00159 Roma

Sede operativa: Via dei Pivieri n° 55 - 00169 Roma

Tel. 03280213759 - 3343640722; Fax: 0622799801

Web www.papillonrebibbia.org

Mail papillonrebibbia@katamail.com - vittorioantonini@tiscalinet.it

 

 

Lo statuto dell'associazione

 

Articolo 1

 

La diffusione della cultura nelle carceri, in tutte le sue forme di espressione, ha per noi lo scopo di contribuire alla formazione di una coscienza critica della popolazione detenuta. Noi vogliamo facilitare lo sviluppo di una piena consapevolezza sulle profonde ragioni sociali che costituiscono la principale causa della continua reiterazione dei reati e sulle infondate argomentazioni che "giustificano" l'uso del carcere come strumento praticamente esclusivo di pena.

 

Articolo 2

 

L'Associazione Culturale Papillon ha criticato e critica aspramente l'assurda pretesa di "risocializzare recludendo". Essa rifiuta quindi anche l'arcaico metodo pedagogico fondato sul rapporto premio/punizione, normalmente utilizzato per l'addestramento degli animali, e tutto il suo inevitabile corollario di particolari "lottizzazioni" e "clientelismi" che caratterizzano anche l'Istituzione Carcere.

Articolo 3

 

 

Perseguendo il suo scopo principale, l'Associazione Papillon organizza tutte le iniziative che possono facilitare l'avvicinamento di migliaia di detenuti ed ex detenuti alla cultura e alla lotta. Essa è convinta che in tal modo si può facilitare la formazione di una capacità critica in grado di descrivere e spiegare al mondo esterno il sostanziale fallimento dell'Istituzione Carcere (anche rispetto allo stesso dettato costituzionale) e soprattutto in grado di ricercare nella realtà gli strumenti e i metodi più idonei per "superarla" costruendo un diverso rapporto tra il reato e la pena.

Articolo 4

 

L'Associazione Culturale Papillon è convinta che la personalità e la coscienza di ogni persona sono anzitutto la risultante della quantità e della qualità delle relazioni che si vivono. Essa si prefigge quindi di aiutare i detenuti e gli ex detenuti a "risocializzarsi" attraverso un reale arricchimento delle loro relazioni, stabilendo a tal fine i migliori rapporti possibili con i movimenti sociali di lotta e con quanti nelle Istituzioni Pubbliche dimostrino praticamente di essere a loro vicini.

Articolo 5

 

L'Associazione riconosce l'indubbia difficoltà dei suoi propositi e si avvale quindi di tutte le risorse umane disponibili ad aiutarla gratuitamente. In particolare, essa fa affidamento su quell'enorme ricchezza costituita dai giovani dei Centri Sociali e dalle donne e gli uomini di Cultura che hanno già più volte manifestato l'intelligenza e la sensibilità necessarie per misurarsi con tutti i problemi inerenti la diffusione della Cultura e della lotta nel pianeta carcere.

 

 

Precedente Home Su Successiva