Il carcere entra a scuola

 

Questionario anonimo sulla legalità e la devianza

rivolto agli studenti delle scuole medie superiori di Padova

 

Il questionario attraversa i temi dei valori nel mondo giovanile, delle interpretazioni e delle rappresentazioni del crimine e delle sue cause, dei sentimenti di insicurezza e dell’allarme sociale, dell’orientamento verso la legalità, dell’immaginario verso il carcere, delle alternative alla pena, del sostegno o meno verso punizioni estreme.

Un insieme di aspetti tra loro oggettivamente collegati, dei quali si tratta di verificare la congruenza e le reciproche interrelazioni, ai fini di analizzare i livelli di elaborazione e di consapevolezza raggiunti dai ragazzi intervistati.

 

Famiglia di provenienza, interessi sociali e orientamenti politici (domande dalla I alla XV)

 

Prima di entrare nella trattazione del tema specifico della ricerca, appare utile ricostruire, almeno a grandi linee, il quadro sociale di provenienza e l’impostazione culturale nella quale gli studenti sembrano riconoscersi.

 

Orientamenti verso la legalità e la devianza (domande dalla XVI alla XVIII)

 

L’orientamento verso la legalità e la devianza viene indagato nelle due dimensioni dell’orientamento verso la legge e della valutazione dei comportamenti. La prima domanda, relativa all’orientamento verso il sistema normativo, intende indagare non solo l’atteggiamento più o meno legalitario dei giovani, ma anche il tipo di motivazioni (utilitaristiche o di principio) ad esso sottese. La domanda misura, comunque, il grado dell’adesione astratta alle norme, mentre la domanda successiva, relativa alla valutazione dei singoli comportamenti, vuole investigare ad un livello più concreto il grado di conformismo degli studenti.

 

Rappresentazione e cause della criminalità (domande dalla XIX alla XXIII)

 

Viene chiesto agli studenti di esprimere un parere sui maggiori problemi della nostra società, sulla natura dei reati più frequenti nella città e sul livello di allarme, verso la criminalità, presente nel quartiere nel quale abitano.

Rispetto alle cause e ai motivi dei comportamenti criminali, gli studenti sono chiamati a rispondere circa che cosa, a loro avviso, può spingere un ragazzo e un adulto a violare la legge.

 

Rappresentazione del carcere (domande dalla XXIV alla XXVI)

 

Gli studenti sono chiamati a confrontarsi con alcune tra le opinioni più diffuse sul tema del carcere, luoghi comuni dell’immaginario collettivo facilmente assimilabili attraverso l’esposizione ai discorsi comuni, ma anche ai film che affrontano il tema della vita negli istituti penitenziari con un taglio di spettacolarizzazione, situazione peraltro circondata da un vuoto pressoché totale di informazione documentata.

 

Benefici, misure alternative, punizioni estreme (domande dalla XXVII alla XXIX)

 

Agli studenti viene chiesta la propria opinione in merito all’opportunità di concedere ai detenuti adulti dei benefici (permessi, sconti di pena, etc.) e punire i minorenni colpevoli di reati con misure diverse dal carcere. Infine viene chiesto un parere sull’ergastolo e sulla pena di morte.

 

 

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