Cooperativa sociale "Oasis"

 

La cooperativa sociale "Oasis" come alternativa al carcere

 

Alto Adige, 9 settembre 2003

 

Sessantaquattro dipendenti (16 impiegati e 48 operai), otto sezioni produttive (grafica, serigrafia, ricamo, mailing service, giardineria, pulizia condomini), 13 anni di attivitā. Sono i numeri della cooperativa Oasis di via di mezzo ai Piani, una struttura nata per dare occasioni di inserimento nel mondo del lavoro alle persone con passato legato alla dipendenza di droga o di alcol.

La cooperativa presieduta dalla professoressa Miranna Finotti ha in Ulderico Micocci il suo coordinatore e punto di riferimento. L'Oasis lavora in stretta collaborazione con i servizi (Ser.T., Ssm, Assb, Cssa, Hānds, Sil) che inviano le persone ritenute adatte al recupero attraverso un progetto di inserimento lavorativo.

"La cooperativa Oasis - spiega Micocci - rappresenta un'alternativa al carcere per quelle persone che possono essere reinserite nel tessuto sociale dopo aver appreso un lavoro. Ogni persona che entra a far parte del progetto della nostra cooperativa segue un programma ben preciso predisposto dagli esperti in base alle caratteristiche personali e alle attitudini lavorative di ciascuno. Periodicamente vengono anche effettuati delle verifiche sul programma svolto".

La durata dei progetti che interessano le persone coinvolte nei lavori della cooperativa variano dai 18 ai 24 mesi. "Le persone coinvolte nel nostro progetto - spiega Micocci - se rimanessero in carcere sarebbero un peso economico per l'intera comunitā. Qui, invece, lavorando per la nostra cooperativa producono ricchezza a tutti gli effetti". La cooperativa Oasis in questi anni ha contribuito al recupero di molte persone. Un motivo in pių per puntare sui suoi progetti.

 

 

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