Giornalismo dal carcere

 

Liberarsi dalla necessità del carcere

Agenzia d’informazione dell’Associazione Pantagruel – Firenze

Numero di dicembre 2004

 

Riprendiamo…

La poesia delle bambole

Presentazione del progetto: 1° dicembre

Due cartoline per i laboratori

Percorsi di innovazione

Progetto per Diyarbakir

Luoghi senza tempo

Talenti, capacità

Assemblea pubblica

Giornali del carcere in toscana

Biblioteca informacarcere

Adesione all’associazione

 

Riprendiamo…

 

Riprendiamo a far circolare la nostra testata "Liberarsi dalla necessità del carcere" con un taglio che non è quello di un giornale ma piuttosto di una agenzia che informa partendo dalle cose più vicine, quelle che riguardano i progetti e gli impegni che ci coinvolgono direttamente.

Queste pagine verranno inviate via e-mail ma anche per posta ordinaria ai nostri amici dentro e fuori dal carcere che conosciamo da tempo e con cui riprendiamo un dialogo.

Fatevi vivi! Il taglio di questo strumento e il ritmo da dargli dipende molto dalle lettere, dagli scritti, dai documenti che riceveremo.

Augurandovi e augurandoci un 2003 positivo, con amicizia

l’Associazione Pantagruel

 

La poesia delle bambole

 

Da oltre un anno il progetto che ci ha più coinvolto e che vediamo crescere con maggiore vitalità è quello che riguarda nelle sezioni femminili del carcere di Sollicciano di Firenze, un corso di formazione e successivamente un laboratorio di bambole.

Com’è nata questa iniziativa?

Perché le bambole e perché questo tipo di bambole sono create all’interno del carcere?

Chi volesse saperne di più ci scriva e volentieri invieremo il nostro progetto e ulteriori informazioni.

Aggiungiamo che dall’interno del carcere questa iniziativa sta sviluppandosi all’esterno con la creazione di un laboratorio nella nostra sede di Firenze che prenderà il via "speriamo" a gennaio 2003 e che è stata presentata lo scorso 1° dicembre.

Riprendiamo dal documento che abbiamo preparato in occasione di questa presentazione:

"A tutti quelli che leggeranno queste pagine chiediamo di aiutarci nel modo che riterranno più valido:

 

a livello personale dando alcune ore al progetto, o facendo conoscere ad altri quello che cerchiamo di fare, o dando suggerimenti, o dando una piccola donazione (anche 5/10 euro sono importanti), o facendo la prenotazione di una bambola o di un altro dei nostri prodotti…

se fate parte di un soggetto collettivo (associazione, scuola, circolo, parrocchia, sindacato, cooperativa, ente pubblico, ecc.) perché non cercate di coinvolgere questo soggetto?

Noi siamo disponibili a venire a parlare del progetto "La poesia delle bambole" e della situazione e della vita nel carcere; e quando diciamo "noi" ci riferiamo ai volontari, agli operatori, alle donne di Sollicciano.

Scriveteci, telefonateci, chiedeteci materiali informativi…"

 

Presentazione del progetto

 

Il 1° dicembre il nostro centro "Il Ramo in Fiore" è stato aperto dalle 10,00 del mattino alle 19,00 della sera e ha accolto circa 100 persone, venute a vedere le bambole di cui abbiamo parlato, e altri personaggi quali gli gnomi, gli angeli, i presepi che hanno parlato con i responsabili dell’iniziativa: Giuliano Capecchi, Beatrice Dall’Olio, Rossella Gruppioni, Maria Cristina Bimbi.

E’ stata una giornata positiva: molte le persone in semilibertà che ci hanno conosciuto attraverso il nostro lavoro svolto in carcere, e numerose le amiche e gli amici delle nostre due associazioni, e Barbara Antoni e Patrizia Tellini del giornale "Ragazze Fuori" della casa circondariale femminile di Empoli, e ancora alcuni dei soggetti che hanno, sin dall’inizio, sostenuto l’iniziativa: l’assessore del comune di Firenze Marzia Monciatti e Pasquale Abatangelo, presidente del Cral della Scaf. Sono venute la direttrice del carcere Margherita Michelini, l’educatrice Antonella Benucci, Sandro Margara, Vanna Bechelli, Nadia Mantovani della cooperativa "Verso Casa" di Bologna, Maria Pia Passigli del giornale "Fuori Binario", Beppe Banchi, Gabriella Bertini, Roberto Amabile ecc…

Una nota negativa e stonata, quella che ha impedito a tre ragazze del laboratorio interno di essere presenti a causa del Dott. Bocciolini, della Procura della Repubblica che ha impugnato l’ultimo giorno i permessi concessi dal magistrato di sorveglianza.

E dire che solo una sbloccava in questa occasione il primo permesso, le altre due erano uscite varie volte anche per venire al laboratorio esterno delle bambole e in queste precedenti occasioni la Procura della Repubblica non aveva fatto opposizione. Ottima coerenza!?

 

Due cartoline per i laboratori

 

Abbiamo stampato due belle cartoline che riproducono alcune delle bambole create dalle nostre amiche di Sollicciano. Un modo per sostenere il progetto è quello di acquistarle. Le invieremo a chi ci farà avere 4 francobolli di posta prioritaria o sei di posta normale da €0,42.

Anche questo è un modo per sostenere il progetto!

 

Percorsi di innovazione

 

In luglio avevamo presentato il progetto "La Poesia delle Bambole" (per quanto riguarda il laboratorio esterno), al 1° Bando di Concorso "Percorsi di Innovazione: Progetti di intervento sociale del volontariato toscano" e siamo lieti di essere stati selezionati; avremo quindi il finanziamento richiesto di € 15.000,00.

Il Progetto era presentato dalle Associazioni "Pantagruel" e "Il Ramo in Fiore", con partners istituzionali quali l’Assessorato Politiche del Lavoro e Immigrazione del Comune di Firenze, il Centro Servizio Sociale per Adulti (C.S.S.A.), il Quartiere 4 di Firenze e con altri partners: l’Associazione "La Strada" di Milano e il Cral della cooperativa SCAF.

E’ una risposta positiva ed importante che ci indica che stiamo percorrendo un giusto cammino.

 

Progetto per Diyarbakir

 

Le due associazioni che propongono il progetto "Sviluppare i propri talenti, laboratori artigianali per adolescenti", sono: l’associazione Pantagruel e il Comitato Kurdistan di Firenze.

La nostra associazione ha una storia più lunga legata al Centro di documentazione di Pistoia e ad altre esperienze portate avanti in questa città nel settore sociale (doposcuola in un quartiere periferico, il Centro stranieri del Comune e soprattutto l’impegno da quasi trent’anni nelle carceri).

Il Comitato Kurdistan nato nel 2001, è formato da giovani, studenti e lavoratori e da meno giovani che hanno conosciuto il Kurdistan turco ed iracheno tramite viaggi ed incontri, ed hanno organizzato numerosi dibattiti e convegni in Toscana.

Ci ha legati la drammatica situazione nelle carceri della Turchia , la presenza i 12.000 prigionieri politici e di opinione, lo sciopero della fame dei familiari che ha portato già alla morte di circa 100 persone. Abbiamo insieme cercato di far conoscere questa realtà e di dare una prima risposta attraverso l’adozione di alcuni familiari dei detenuti inviando un sostegno finanziario mensile. Sono in atto dieci adozioni, un segno tangibile della nostra solidarietà.

L’obiettivo generale del progetto è di intervenire nel campo del disagio economico-sociale. In modo più specifico vogliamo dare una formazione professionale ed una prospettiva lavorativa ad un gruppo di ragazze adolescenti per facilitare il loro inserimento lavorativo.

Accanto ad una formazione professionale vogliamo anche proseguire nella crescita culturale generale e nell’approfondimento della lingua inglese e del computer, strumenti necessari per comunicare con le diverse realtà del mondo di oggi.

Chiunque sia interessato può scriverci o telefonarci per maggiori informazioni e per ricevere materiale riguardante il progetto.

 

Luoghi senza tempo

 

Abbiamo presentato all’Assessorato del Comune di Firenze un progetto per portare anche nel capoluogo della Regione Toscana la mostra itinerante "Luoghi senza tempo e senza forma" raccolta ed organizzata dalla Cooperativa "Sensibili alle Foglie" già presentata per la prima volta a Roma nel 1995 e successivamente in molte altre città italiane.

Il materiale selezionato è interessantissimo ed è stato raccolto dai carceri, dai manicomi criminali e da altre istituzioni totali.

La nostra associazione avrà soprattutto il compito di collegare "Luoghi senza tempo e senza forma" con il territorio fiorentino e toscano facendo appoggiare questa iniziativa da altre associazioni locali e raccogliendo alcune testimonianze artistiche provenienti dai luoghi di reclusione della nostra regione.

 

Talenti, Capacità e Risorse

 

L’Associazione Il Ramo in Fiore organizza nelle date del 16, 17, 18 e 19 Gennaio 2003 un incontro di lavoro sull’autobiografia per riconoscere e realizzare i propri talenti. In questi giorni si affronteranno vari temi:

 

Le leggi spirituali dei talenti, come esse lavorano nei vari periodi della biografia, come si sono manifestati nella mia biografia

L’autobiografia: i talenti del passato e i talenti del futuro

La crisi dei talenti

Il tema sociale: i miei talenti e i tuoi bisogni, ovvero i miei bisogni e i tuoi talenti

Lavoro: espressione del talento o bisogno di denaro?

Tutto il lavoro verrà sviluppato attraverso specifici esercizi biografici individuali e di gruppo e tecniche artistiche (disegno, carboncino, acquarello, creta). L’età minima per partecipare è di 28 anni e non sono richieste precedenti esperienze artistiche.

Responsabile del lavoro: Maria Cristina Bimbi.

Il costo dell’incontro comprensivo di materiali e di iscrizione è di € 250,00; il numero massimo di partecipanti è di 10 persone. L’incontro si terrà presso il centro "Il Ramo in Fiore" Tel./fax. 055.47.30.70 E-mail: asspantagruel@virgilio.it

 

Assemblea Pubblica

 

Il 27 dicembre alle ore 15,00 si terrà l’Assemblea pubblica: "Dentro e fuori le mura" presso la Casa del Popolo 25 Aprile in Via Bronzino a Firenze.

Al rinnovato appuntamento saranno presenti un gruppo di detenuti appoggiato dall’

Associazione Pantagruel, il Centro Popolare Autogestito, ARCI, l’Associazione l’Altro Diritto, Fuori Binario, Comunità dell’Isolotto, l’Associazione Papa Giovanni XXIII, Gruppo Istituzioni Totali del Social Forum, Comunità delle Piagge e il Quartiere 4.

La discussione verterà su alcuni punti quali tra gli altri la funzione sociale del carcere, la situazione delle carceri in Toscana, il rilancio del lavoro e del reinserimento.

E’ importante la partecipazione a questo incontro, è l’occasione di confronto con "i diretti interessati". Nel prossimo numero parleremo del dibattito e delle conclusioni di questa assemblea.

 

Giornali del carcere in Toscana

 

In Toscana e non solo, prosegue il lavoro di numerosi giornali del carcere.

Ricordiamo per quanto riguarda la nostra regione:

 

"Ragazze Fuori", presso la Casa a Custodia Attenuata Femminile, Via Valdorme – Pozzale 50053 -Empoli (FI) il più importante giornale nazionale scritto in un carcere femminile.

"Il Ponte"periodico dei detenuti della Casa di Reclusione di Massa, Via P. Pellegrini, 17 54100-Massa

"Spiragli" rivista dell’ospedale psichiatrico giudiziario, Viale Umberto I°, 64 – 50056 Montelupo Fiorentino (FI)

"Taita" presso la Casa Circondariale "La Dogaia", Via C. Montagnola, 76 – Maliseti 59100 Prato

"Orti Oricellari, 18" giornale dell’Istituto Penale Minorile G.P. Meucci, Via Orti Oricellari, 18 - 50123 Firenze

"Kasanzababbà" il cui ultimo numero è uscito con positive modifiche sia grafiche che strutturali, derivanti dalla collaborazione con Candida Virgole, vicedirettrice del "Tirreno" di Pisa. Verrà presentato a gennaio 2003 all’interno del carcere. Richiederlo ad ARCI Pisa Corso Italia, 156 – 56125 Pisa.

All’Isola d’Elba procede il cammino de "La Grande Promessa", Via Forte S. Giacomo, 1 Porto Azzurro (LI), il giornale carcerario più "anziano" d’Italia che ha superato tranquillamente i 50 anni di vita!

A S. Gimignano è al suo secondo numero "IdeeLibere" che sviluppa l’esperienza del precedente periodico "Informatutto" ma con un notevole salto di qualità, essendo ora il giornale di 24 pagine stampato in 1000 copie diffuse ad un indirizzario selezionato (prima era a diffusione interna). Direttore responsabile è il giornalista senese Senio Sensi. "Idee Libere", Casa Reclusione Ranza – 53037 S. Gimignano (SI)

In difficoltà il giornale interno del carcere fiorentino di Sollicciano: "Gutemberg".

E’ veramente un fatto particolare e negativo che una realtà penitenziaria così importante non abbia un suo mezzo di informazione che la colleghi con la società esterna. Sarebbe un progetto da appoggiare quello che rivitalizzi "Gutemberg"o crei un nuovo strumento secondo l’esempio di S. Gimignano.

 

Biblioteca Informacarcere

 

Da quattro anni la nostra Associazione cura la Biblioteca Informacarcere (che ha dato in comodato gratuito alla Regione Toscana) insieme al centro di Documentazione Culturale Legalità Democratica.

La biblioteca è composta da libri, riviste, giornali del carcere, atti di convegni, articoli di giornali, ecc…

Vi è un catalogo provvisorio consultabile in internet al sito: www.regione.toscana.it/cld.index.informacarcere

Potete chiederci il catalogo che vi faremo avere per posta e contattarci al seguente indirizzo: Biblioteca Informacarcere, presso Centro Cultura Legalità – Regione Toscana, Via Verdi, 16 – 50122 Firenze E-mail: informacarcere@regione.toscana.it  Tel. 055.43.82.246

 

Adesione all'Associazione Pantagruel

 

Iniziamo una campagna (si fa per dire) di adesione alla nostra Associazione.

Per mandare avanti i nostri progetti e per far fronte ai molti bisogni di detenute e detenuti di Sollicciano i soldi non sono mai sufficienti. Molte sono le spese fisse che da qualche parte devono arrivare (affitto della sede, telefono, segreteria).

Cosa ti chiediamo? Di diventare socio della nostra Associazione per il 2003 facendoci avere da un minimo di 10 € a qualcosa di più /se puoi).

Della quota che ci sarà inviata il 50% sarà destinato per le spese generali dell’Associazione, e l’altro 50% per un progetto che tu potrai indicare tra quelli portati che portiamo avanti e a cui vorrai dare un concreto appoggio: 1) La poesia delle Bambole, 2) Laboratori a Diyarbakir, 3)Luoghi senza Tempo, 4)Solidarietà e carcere (aiuti economici per detenute e detenuti), 5) Biblioteca Informacarcere.

Ti ricordiamo che abbiamo anche un conto corrente postale: 10019511 intestato ad Associazione Pantagruel, casella postale 360 – 51100 Pistoia

Potrai se no usare vaglia postali inviati all’Associazione all’indirizzo di Firenze o inviare francobolli (questo soprattutto per facilitare adesioni di detenute e detenuti).

 

 

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