Indagine carceri E. Romagna

 

Un'indagine sulla carcerazione in Emilia Romagna

promossa dalla Regione e realizzata da Antigone

 

Bologna, 12 marzo 2003 – dal Sito dell’Assessorato ai Servizi Sociali dell’Emilia Romagna

 

Parte uno screening a tappeto sulle condizioni di detenzione in tutte le carceri dell'Emilia Romagna. Una ricerca, la più approfondita mai avviata in regione, che durerà circa due anni ma produrrà i primi risultati già a metà percorso.

I risultati di questa radicale analisi permetteranno di entrare in profondità nell'universo dell'esecuzione penale e della detenzione, ed eventualmente daranno modo di rielaborare le politiche della Regione in questo problematico ambito sociale.

Per svolgere la ricerca, la Regione ha affidato un incarico di consulenza all’associazione Antigone, la più accreditata struttura italiana attiva nello studio e ricerca sui temi del diritto, della giustizia e dell'applicazione delle pene nella realtà carceraria.

"È l’avvio - dice l'assessore regionale alle Politiche sociali Gianluca Borghi - di un percorso inedito non solo per la nostra regione, di una lettura critica che analizzerà l'intero universo dell’esecuzione penale. Ci attendiamo già nei primi mesi del prossimo anno i primi riscontri in grado di condizionare ed eventualmente modificare le già attive politiche sociali della Regione in questo campo, con il coinvolgimento dell'amministrazione penitenziaria, degli enti locali e del volontariato".

Il lavoro di ricerca di Antigone si svolgerà nelle strutture carcerarie e nell’area penale esterna dell'Emilia Romagna, e si articolerà in tre fasi. Il monitoraggio negli istituti di pena partirà già a fine aprile. In via preliminare saranno acquisiti, catalogati e classificati dati e norme che incidono sulle condizioni di detenzione e sulla realtà carceraria dell’Emilia Romagna. La seconda fase della ricerca sarà dedicata all’acquisizione di valutazioni, attraverso interviste e questionari, volti all’individuazione dei bisogni della popolazione carceraria.

Tali questionari saranno rivolti ad operatori penitenziari, sanitari, volontari e familiari di detenuti nelle carceri dell’Emilia Romagna. La fase conclusiva sarà riservata all’elaborazione dei dati raccolti ed alla redazione di un rapporto conclusivo, contenente la valutazione delle politiche e degli investimenti pubblici e del privato-sociale nella realtà penitenziaria dell’Emilia Romagna. Il rapporto prospetterà anche nuove soluzioni d’intervento, attraverso la comparazione con esperienze pilota di altre realtà regionali e locali, sia italiane che europee.

 

 

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