Corso di giornalismo

 

Corso di giornalismo e di scrittura creativa

 

 

Lezione introduttiva al corso di giornalismo

 

Alcune nozioni di retorica: distinzioni tra inventio (il reperimento delle idee e dei fatti su cui basare il proprio testo: è la raccolta delle idee), dispositio (la disposizione delle idee, l’ordine con cui si sceglie di raccontare la storia, la notizia, la questione: è la scaletta), elocutio (la forma linguistica finale che assumerà il testo: è il pezzo così come alla fine sarà pubblicato).

   

   Lezione

 

Tipologie di titolo giornalistico. L’incipit (come si comincia) e l’excipit (come si finisce).         Il lead giornalistico, quello classico e quello impostato su un particolare. Sia l’uno che l’altro possono essere basati: su una enunciazione, ad una dichiarazione, ad un interrogativo.

La paragrafazione ovvero la divisione di un testo in paragrafi (la tipologia dei paragrafi.

 

 

   Lezione

 

Come proseguire un articolo. Il focus (per focus si intende un contenuto o un aspetto della notizia sui quali costruire l’impianto dell’intero articolo). La struttura (per struttura s’intende il modo con cui le varie parti di una notizia vengono sistemate nell’articolo). Un gioco per farsi la mano: La cronaca immaginaria.

Questioni di punteggiatura.

 

   Lezione

 

Articolo basato solo sul commento o sull’interpretazione della notizia.

Lo stile coeso e lo stile segmentato. L’ipotassi (il discorso costruito con le subordinate) e la paratassi (il discorso costruito da tante proposizioni autonome e parallele).

 

   Lezione

 

L’intervista. L’intervista tematica e l’intervista personale. Le regole fondamentali dell’intervista. L’auto - intervista. Un gioco per farsi la mano: l’intervista immaginaria.

L’uso dei verbi. (Modi, tempi, etc. etc.).

 

   Lezione

 

L’inchiesta. L’inchiesta investigativa e l’inchiesta conoscitiva. L’inchiesta a forma di ipertesto “che si apre per scatti successivi, come un ipertesto: ogni finestra sulla realtà allarga un cono che ci mostra aspetti inediti, non indagati dai giornali; un cono che getta nuove ombre sulla vicenda” (Nadia Tarantini). Un gioco: testi stranianti..

Gli errori tipici: accenti, apostrofi, etc. etc. Avvertenze  tipografiche fondamentali (corsivi, uso delle virgolette, divisione delle parole in fin di riga, etc. etc.)

 

   Lezione

 

Il resoconto di un convegno, di un dibattito, etc. etc. La sintesi del fatto e l’organizzazione della notizia secondo grandi gruppi di idee in campo eventualmente adoperando la tecnica della drammatizzazione del confronto, piuttosto che quella della pura esposizione asettica. Distinzione tra narrare ed esporre. Distinzione tra mostrare e spiegare.

Sullo stile burocratico e in genere sulle tentazioni esercitate dal burocratese, Sull’uso dei termini stranieri. Sull’uso delle sigle.

 

   Lezione

 

La recensione. Regole fondamentali d’una buona recensione (divisione tra riassunto del libro o del film, l’interpretazione ed il commento). Un gioco: la recensione immaginaria.

Le frasi fatte. Le metafore e le analogie goffe. Gli aggettivi ridondanti  etc. etc.

 

   Lezione

 

La distinzione tra “cronaca” e “storia” (il giornalista che scrive “storie” non interroga la realtà con gli strumenti del giornalista, ma con quelli del romanziere). Il new journalism: la notizia trattata come fiction. Scompare la voce del reporter (si tratta di raccontare i fatti di una notizia non più attraverso la voce del reporter, ma sempre attraverso il punto di vista di terze persone coinvolte nelle vicende, quindi si tratta di impadronirsi della cultura, del modo di parlare e di pensare dei soggetti attraverso i quali un storia viene vissuta). (I quattro artifizi di Tom Wolfe: 1. La costruzione degli avvenimenti scene – by - scene, attraverso un montaggio di scene che esclude interventi di raccordo e spiegazione da parte del narratore. 2. L’impiego dei dialoghi che riproducano il parlato dei personaggi di una storia. 3. Il punto di vista in terza persona, o un punto di vista interno alla storia, arrivando anche ad alternare molteplici punti di vista. 4. Descrizioni realistiche fin nei termini dettagli). La scrittura oggettiva e soggettiva.

Test di leggibilità. La revisione del testo: evitare gli incisi, girare dal passivi all’attivo, scrivere frasi in forma affermativa piuttosto che negativa, evitare l’uso delle doppie negazioni, evitare frasi troppo lunghe, usare parole concrete e dirette, evitare perifrasi e complesse, usare pochi termini specialistici ed eventualmente spiegati, usare poche sigle ed abbreviazioni, controllare l’ordine degli elementi, evitare preposizioni vicine, (tipo “con sulle”), avvicinare elementi logisticamente correlati, eliminare le parole superflue, là dove possibile sostituire le proposizioni relative con i complementi corrispondenti, levare le espressioni burocratiche, evitare i suoni ripetuti, eliminare le asimmetrie, etc. etc.

 

   Lezione

 

Il lavoro di correzione in classe. L’esempio concreto di un testo intero riscritto.

 

Le lezioni consisteranno prevalentemente in esempi pratici di rielaborazione di testi scritti dai redattori di Ristretti Orizzonti.

 

Gli “ospiti” in redazione

 

Uno dei limiti, col quale dovrete misurarvi, è l’impossibilità di andare “a caccia di notizie” fuori dal carcere e, spesso, anche all’interno i vostri movimenti saranno ridotti al minimo, quindi saranno “le notizie” a dover venire in redazione.

Quando volete informarvi su un certo argomento, invitate al giornale le persone che sono competenti e discutete con loro; servirà anche per far conoscere la vostra attività, oltre che a documentarvi.

Potete iniziare con le varie componenti della comunità carceraria: direzione, educatori, agenti, medici, assistenti sociali.

Dall’esterno, invitate i rappresentanti degli enti locali, di associazioni di volontariato, cooperative, strutture attive nel recupero sociale degli ex detenuti, oppure nei settori dell’emarginazione e della tossicodipendenza.

Questi incontri vanno preparati con cura, predisponendo le domande da rivolgere agli ospiti ed i temi da discutere con loro.

Trascrivete, o meglio ancora, registrate, tutto ciò che viene detto; in seguito avrete tempo per rivedere il materiale raccolto e ricavarvi le informazioni utili.

Approfittate di ogni occasione per proporre una collaborazione duratura, che preveda scambi di notizie e ulteriori incontri, ma anche la realizzazione di progetti in comune: le iniziative promosse in consorzio, hanno la priorità nell’accesso ai finanziamenti pubblici e, comunque, maggiore credibilità presso le istituzioni.

 

 

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