Giornalismo dal carcere

 

Innocenti evasioni

Giornale dell’Istituto Penale per Minori di Treviso

Numero 5 – aprile 2005

 

Per me cos’e’ il razzismo

Tolleranza

Razzismo ordinario

La vita di uno straniero in Italia

Cosa penso degli stranieri

La mia speranza

Parliamo di musica

Inventiamoci una storia

Quel giorno con il vescovo

 

 

Per me cos'è il razzismo

 

Ciao io mi chiamo L. e ho 15 anni e vengo dal Marocco per me il razzismo è una cattiveria contro gli altri, ecco sa è :

la persone contrarie a vivere in comunità con gente che viene da un altro paese o gente che è di razza diversa.

La gente che non tratta le persone in modo uguale.

La gente che ti fissa dovunque vai

Non affittare appartamenti a persone immigrate e quando facevi domanda al comune dovevi aspettare circa un anno se non di più e forse alla fine ti dicevano no

Quando cerchi lavoro non te l'ho danno o perché sei straniero o perché non si fidano , secondo me ci sono i ladri e i spacciatori perché le persone non hanno scelta se non spacciano o non rubano muoiono di fame .

Ai super mercati o nei negozi non viene mai inseguita gente italiana solo gente straniera ,anche negli autobus quando sale
un immigrato tutti lo guardano male e tengono stretta e ben in vista la loro borsa .

Ci sono certi genitori che non fanno avvicinare i loro bambini ad altri bambini stranieri non vogliono nemmeno che si
siedano in banco oppure giocare con loro.

In certe discoteche non fanno entrare gli stranieri oppure ti chiedono i documenti prima di entrare

Ce gente che se sei vestito male ti guardano e pensano che sei un barbone e se sei vestito bene ti guardano sempre male , qualsiasi cosa fai ti odiano lo steso .

 

R.P.

TOLLERANZA dialogo a tre


S: Sento che ci sono problemi nei luoghi frequentati da tante persone (supermercati, negozi di abbigliamento ecc.), tutti mi iniziano a guardare. Non so se si tratta di uno sguardo razzista o di semplice curiosità ma mica ci sono solo io nel supermercato??? Per quanto riguarda il rapporto con gli altri ragazzi, ho alcuni amici italiani (anche se è bene precisare che provengono dal meridione). Sento (nonostante abbia trascorso circa 7 anni in Italia- sono venuto qui all'età di 8 anni) di appartenere alla mia terra, se siamo qui è perché ci sono maggiori opportunità lavorative. Penso che se ognuno di noi potesse vivere dignitosamente nella propria terra, nessuno sceglierebbe mai di andarsene.

B ho tanti amici italiani, mi trovo bene con loro perché condividiamo le stesse idee. Non mi piace di loro il fatto che quando si arrabbiano iniziano ad offendere pesantemente. In particolar modo quando bestemmiano. Sarebbe bello se il fenomeno dell'intolleranza sparisse e vi fosse più eguaglianza tra gli esseri umani. Per esempio io non tollero molto gli ungheresi, non mi piace come parlano. Loro vorrebbero riprendersi la Transilvania (appartenente in passato all'impero austro ungarico). Vede diversamente anche i Moldavi perché nonostante appartengano alla regione (MOLDAVA- divisa tra la Moldavia e la Romania) e condividono la stessa storia, cultura, si sono spostati con le abitazioni oltre il confine (tra le due guerre mondiali) sperando di poter migliorare le proprie condizioni di vita.
S. L'integrazione raggiunta attraverso l'adozione di uno stile di vita del tutto simile a quella dei ragazzi italiani
(frequentazione insieme ad amici di discoteche, bar, un certo tipo di abbigliamento e di capigliatura ecc..) ha
creato, all'interno della famiglia, delle dinamiche conflittuali dovute al fatto che i familiari siano legati alle
tradizioni del Paese di provenienza. Italia e non posso esprimere un giudizio di valore sugli italiani o sulla mia
presenza in Italia.
E Sente un odio particolare per i Russi, perché se ti prendono a Moscha e sei una persona di colore ti
ammazzano di botte. (l'ho visto in televisore) Sono appena da un mese in In Moldovia ho subito molte aggressioni razziste (mi hanno picchiato, ecc…) solo perché sono una persona di colore. Il razzismo è una cosa inaccettabile. Credo debbano esistere con questi sentimenti.

G.E.S.

IL RAZZISMO ORDINARIO

 

COSA E'?


Quelli che odiano gli altri
Gente che ama se stessa
Quelli che odiano una razza diversa dalla lor
Quelli che odiano i neri
Quelli che ti mettono in prigione
Non lo so!
L'odio verso altre nazionalità e culture

COME NASCE?


Perché ha avuto qualche problema in passato
Dall'odio!!!
Dalla guerra
Perchè ha qualche problema con il mondo
Dall'ignoranza
Amare troppo se stessi

VERSO CHI SI MANIFESTA?

Verso tutto il mondo

Verso gli stranieri
Nelle guerre /un'altra razza / i più deboli

M.E.

 

IL RAZZISMO ORDINARIO

 

Un pomeriggio in città con gli amici avevo visto una ragazza bellissima che stava seduta su una panchina dei
giardinetti, era con un'altra sua amica, ma non era bella come lei.
L'ho vista e decisi di volerla conosce a tutti i costi, mi allontanai dai miei amici e mi avvicinai a lei, il cuore mi
batteva forte ma ormai non potevo più tornare indietro.
Lei mi guardava fisso ma non capiva.
“Ci possiamo conoscere?”
le domandai.
“Si”
“io mi chiamo S.
Vuoi fare un giro con me?”
“No, con un marocchino no mai!”
Io ci rimasi male e la mandai a quel paese.
Lei mi rispose a tono.
Dopo una settimana, siamo diventati amici ma non di più
Lei non voleva una storia d'amore con un marocchino, ma solo amicizia.
Io questo non l'ho capito

 

M.P.

LA VITA DI UN STRANIERO IN ITALIA


La vita di un straniero in Italia non e facile, per tanti motivi. Uno dei motivi principali e il razzismo. Il razzismo e il frutto del ignoranza. Perché e da stupiti giudicare le persone in base alla loro religione colore o nazionalità. Il razzismo nasce perché e nella natura degli umani abbracciare sempre le soluzioni più facili. E molto più facile dire che i Marocchini sono tutti
spacciatori, invece di cercar di capire cosa spinge queste persone a commettere reati. E molto più facile per un Italiano del nord giustificarsi dicendo che gli Italiani non sono mafiosi, sono quelli che vengono dal sud che commettono reati.
Lo stato Italiano decreta sempre leggi più severe verso i stranierei che rendono la vita più difficile di quella che è. Sarebbe più facile per tutti se lo Stato facesse le leggi più dure solo per quelli che commettono reati. In questo modo la mano dura dello
Stato si farebbe sentire solo su le persone che commettono reati, e abbasserebbe drasticamente il numero dei reati, facilitando la vita alla maggioranza dei stranieri che viene qui per lavorare. Un altro problema e che speso gli stranieri vengono accusati di
rubare il lavoro agli Italiani. Questa cosa non e assolutamente vera, perché come sia giusto che sia, uno straniero per venire assunto deve dimostrare la sua bravura un po' di più di un Italiano e anche da considerare che la maggior parte dei lavori che fanno i stranieri sono lavori che gli Italiani non vogliono più fare.

 

G.B.

LA MIA SPERANZA


Ciao, mi chiamo S. ho 15 anni e provengo dalla Romania. Sono giunto in Italia sperando di trovare un posto di lavoro, ma il destino ha deciso per me cose diverse. Il periodo trascorso in Italia (ormai un anno) mi ha fatto conoscere molte persone… Alcune delle quali non si sono comportati molto bene con me solo perché sono straniero…Ho notato di come molti mi guardavano quando sentivano il mio accento straniero. I frequenti controlli da parte delle forze dell'ordine solo perché
vivevo in case abbandonate. Alcune volte è stata chiamata la polizia solo perché parlavo con alcuni connazionali.
Senza parlare poi della ricerca di un appartamento. Il rifiuto di affittarmi una casa solo perché straniero.
Oggi mi trovo in carcere…anche qui ci sono persone buone e chi continua a pensare che gli stranieri meritano meno degli altri. In uno Stato come esistono condanne per i ladri così dovrebbero esistere condanne per quelle che hanno atteggiamenti razzisti.

COSA PENSO DEGLI STRANIERI


Io non conosco le motivazioni dell'emigrazioni di persone straniere, se provenissi dai loro Paesi potrei conoscere meglio le ragioni che li spinge a lasciare la propria terra… Sono a conoscenza che alcuni di loro provengono da Paesi in guerra…Conosco, infatti, una persona della Serbia Montenegro che ha vissuto una situazione analoga.
Non ho mai avuto fino ad ora amici stranieri, quando ero in libertà ho frequentato solo ragazzi italiani. Dove abito io non ci sono famiglie straniere ed io sono circondato dai miei parenti. In istituto ho frequentato ragazzi stranieri provenienti da tanti stati diversi, sia europei sia nordafricani. Il rapporto è stato sempre corretto sul piano formale, non ci sono mai stati motivi di litigio. Le difficoltà d'incontro e di conoscenza sono state dovute soprattutto al problema della lingua e, quindi, della comunicazione. Comunque i rapporti più stretti li ho sempre avuti con ragazzi italiani. Non escludo di poter avere un rapporto di amicizia con persone straniere. L'amicizia è un sentimento importante, per instaurare una relazione di fiducia, bisogna conoscere bene la persona che ti sta di fronte indipendentemente dalla razza, dall'etnia e dal colore della pelle.

 

N. V.

 

PARLIAMO DI …..MUSICA!!!


Per C. è bella un po' tutta la musica, ascolta un po' di tutto ma preferisce la musica TECHNO non ci sono titoli di canzoni in particolare, gli piace tutta la musica del programma M2O (O non zero!!) sulle frequenze 90,30. B. ascolta la musica House JANGLES che è diversa perché è più lenta nei ritmi ed anche per questa musica sono usate poche parole in lingua inglese, al massimo sono due o tre pronunciate una sola volta e con tanta musica quasi un rumore molto forte. Questa musica per lui è rilassante, lo fa ballare, gli fa muovere i piedi e soprattutto lo diverte. Il DJ preferito è ROGERS SANCES spagnolo .
V. ascolta la musica HOUSE da quasi due anni perché è una bella musica, lo fa sentire bene e gli fa venire voglia di ballare!
Il suo DJ preferito è DEEP DISH. Gli piace molto ascoltare anche REGGAE - BOB MARLEY in particolare “Could you be love, No woman non cry, One love” sono le sue canzoni preferite

S. ascolta musica HIP HOP gli piace in particolare EMINEM, 50 CENT. Ha ascoltato 2 PAC e gli è dispiaciuto molto quando è morto dopo aver scritto solo due canzoni di grande successo. Dopo il primo attentato il cantante ha composto una nuova canzone ove diceva ai suoi aggressori “non avrete più fortuna se mi ucciderete” ma purtroppo è stato ucciso.

Ci piace la musica HIP HOP con i cantanti JA RULE, EMINEM, 50 CENT, ASHANTI, THE GAME, BYONCE e la musica REGGAE in particolare ci piacciono i cantanti CHEB MAMI e CHEB BILAL. Ci piacciono le parole che dicono perché parlano dei problemi dei giovani, dei ragazzi che vivono per le strade e di quelli che da giovanissimi hanno vissuto in carcere.Il cantante dei 50 CENT ha vissuto l'esperienza del carcere in America all'età di 13 anni per reati di droga. Ora ha quasi trent'anni ed è ancora vivo il ricordo dell'esperienza vissuta. E' diventato famoso per la canzone In da Club, 21 Questions, P.I.M.P. e If I can't. Ci piace anche il ritmo, la tonalità ed il modo di fare musica propongono.
Per la musica araba piacciono ad A. i cantanti NANCY AGREM, ELISSA, KARIM. Le loro canzoni parlano di amore di quando i due innamorati sono lontani uno dall'altro. Quando ascolto queste canzoni mi ritornano in mente bei
ricordi di quando ero in Tunisia con la mia ragazza. Mi dispiace di non poterle ascoltare ancora. Per J. Il cantante preferito è CHEB BILAL perché parla della vita, dell'amore, dice che oggi tutti chiedono solo “Dammi, dammi” E' difficile però poter tradurre il significato di alcune parole del testo perché non si riesce ad esprimerlo bene. Per esempio “Dammi, dammi” significa che tutte le persone non ti aiutano, anzi ti “mangiano”. Dalla sua stessa esperienza di vita ha tratto le canzoni perché anche lui, come molti emigranti ha vissuto l'esperienza del carcere in Italia a Bari, poi è andato in Francia dove ha iniziato la carriera di cantante.

 

M.J.

INVENTIAMOCI UNA STORIA

 

In un piccolo villaggio,c'erano due innamorati AMINE è YOUSSRA ,la ragazza era orfana è sfortunata in amore ,e aveva trovato un amico con cui viveva. In quel piccolo villaggio, c'era poco da vivere , però vicino c'era un'isola molto ricca ed inesplorata. L'unico problema era che per andarci bisognava affrontare molte difficoltà ,t ra cui un mostro marino, tanti provarono ad andarci ma morivano tutti. Finche il giovane SAMIR si stufò della solita povera vita e decise di provare con una ciurma di dieci persone , incominciò in silenzio è di nascosto a costruire una grande barca con l'aiuto di i due suoi cari amici.
Verso la fine del lavoro decise di confidarsi con la sua ragazza YOUSSRA lei si dimostrò subito preoccupata ,e piangendo gli disse che aveva solo lui e nessun altro. Aveva paura di rimanere di nuovo sola ,ma AMINE la convinse rassicurandola sul successo dell'impresa. YOUSSRA gli dono le lenzuola bianche del corredo nuziale fatte da lei, da utilizzare come vele per il ritorno .Alla partenza YOUSSRA gli disse che lei lo avrebbe aspettato dalla collina più alta del villaggio, quella di fronte al mare. Lui le disse che se avesse visto le lenzuola di colore bianco come vele sarebbe stato ancora vivo mentre se erano di un altro colore sarebbe stato morto. Durante il viaggio AMINE si raccomandò con i suoi due amici fraterni che qualsiasi cosa gli sarebbe successo avrebbero dovuto mettere le lenzuola bianche come vele. Dopo cinque giorno di mare ecco il mostro marino inizia la battaglia muoiono i due suoi cari amici e altri sei della ciurma AMINE valoroso ferì mortalmente il mostro, ma improvvisamente il mostro riapparve e con un colpo di coda colpi AMINE stordendolo e schizzando sangue sulle
vele bianche. AMINE dopo quella lotta persi i sensi. La barca con i sopravissuti tornò al villaggio ma nessuno sapeva della storia delle vele bianche! YOUSSRA dalla collina vide la barca di AMINE con le vele sporche. I dolore fu cosi tanto che si gettò dalla rupe in mare, AMINE sentì un colpo al cuore rinvenne improvvisamente e si accorse delle vele sporche guardò verso la collina ,vide la scene atroce di YOUSSRA che cadeva. Però durante la caduta un albero la salvò AMINE corse a prenderla è lei tra le sue braccia piangendo gli sussurrò. “Non ho mai avuto fortuna nella mia vita , ma con la forza del nostre amore ce l'abbiamo fatta.” I due innamorati vissero felice e contenti nella ricca isola.

 

A.

QUEL GIORNO CON IL VESCOVO

 

Il giorno 24 dicembre è venuto a farci visita il vescovo di Treviso. Per riceverlo avevamo fatto dei festoni e dei
cartelloni di benvenuto e con questi abbiamo addobbato l'atrio e la palestra. L'ho abbiamo accolto con questo canto inventato da me… .La vista del vescovo è concisa con le feste natalizie molto importanti per i cristiani. Dopo aver cantato ci siamo presentati; abbiamo parlato della nostra situazione qui in istituto, e lui ha detto che farà tutto il possibile per aiutarci promettendoci che ci rivedremo il prossimo anno. Mi ha colpito quando ha detto che ci ricorda sempre nelle sue preghiere mi ha chiesto cosa faro quando uscirò e gli ho risposto che andrò a lavorare(ma era una bugia). Un
ragazzo ha presentato il nostro giornalino illustrandogli il contenuto, e poi tutti noi gli abbiamo chiesto del suo
operato.Il vescovo ci ha chiesto la nostra provenienza e cosi abbiamo colto l'occasione per parlare di noi.
Il vescovo a cercato di lasciarci un piccolo messaggio per il nostro futuro che è seguente : “nella vita bisogna essere convinti di voler raggiungere qualcosa di positivo e gli obiettivi che abbiamo in mente bisogna perseguirli e raggiungerli con determinazione e convinzione, nella vita ci possono essere difficoltà e si possono commettere errori dai quali ci si può riscattare” . Mi e piaciuto questo incontro perché ho avuto la possibilità per la prima volta nella mia vita di incontrare una persona cosi importante e di sapere che esistono altre realtà religiose oltre alla mia.

 

C.

 

Precedente Home Su Successiva