Tony Egbuna Ford

 

Il caso di Tony Egbuna Ford

recluso nel braccio della morte di Livingston, Texas

 

Tony E. Ford è nato il 19 giugno 1973 in un ghetto di Detroit, Michigan. Nella sua infanzia ha conosciuto la violenza e la povertà della vita nel ghetto, la discriminazione che spesso viene attuata nei confronti dei bambini neri e delle persone di colore, l’inevitabile contatto con le "gang" e la violenza di strada; si è poi trasferito in Texas, sperando di poter ricominciare una vita migliore; invece nel dicembre 1991, poco più che diciottenne, viene arrestato con l’accusa di omicidio. Non avendo i mezzi per pagare un avvocato, vede il suo caso affidato ad un avvocato d’ufficio, che comunque si accorge che non sussistono prove contro di lui, e che l’arresto e la successiva condanna a morte dipendono dalla testimonianza di un uomo di pessima reputazione, il quale molto probabilmente cercava di coprire il vero colpevole. Tony Ford si è sempre dichiarato innocente, ma non gli è mai stata garantita una difesa adeguata: molte procedure illegali si sono susseguite durante il processo, tra cui l’identificazione mediante delle foto in cui i volti degli indiziati non erano del tutto visibili. Tony ha compilato, con l’aiuto di persone all’esterno del carcere, un fascicolo informativo sul suo caso, dal quale risulta chiaro come si sia verificata un’ingiustizia nei suoi confronti. Recentemente due avvocati famosi hanno deciso di occuparsi del suo caso, prendendolo in carico d’ufficio. Hanno compilato una petizione nella quale descrivono tutte le procedure illegali che sono state messe in atto nei suoi confronti, e come non ci siano prove che dimostrino il suo legame con quel crimine: Tony è stato accusato di un omicidio capitale e di 3 tentati omicidi durante una rapina.

In tutti questi anni di prigionia Tony non è mai arreso. Scrive "è duro essere neri, e vivere in America… vivere in un mondo che vede questo colore come qualcosa di negativo, da disprezzare e perfino da odiare. Ma io non posso abbassare la testa, e non amare ciò che sono, non amare di essere nero. Il dono più grande che mi sia stato dato è la pelle nera, da mia madre. Lei mi ha insegnato ad apprezzare e amare me stesso, nonostante ciò che gli altri pensano di me".

E riguardo al suo caso: "per favore non pensate che io sia l’unica persona innocente tra tante. Io sono innocente, e ci sono anche molti altri che lo sono. Bisogna porre fine a questa ingiustizia contro di me… contro di NOI, qui, e lo si può fare solo con l’aiuto vostro, della gente".

Tony ritiene molto importante che la gente sia informata riguardo alla pena di morte, che è ingiusta in senso assoluto, e alla quale il sistema giudiziario aggiunge ulteriore vessazione, per il modo in cui viene comminata e per le dure condizioni di carcerazione.

Tony è arrivato nel braccio della morte il 14 ottobre 1993. Tuttavia, nei lunghi anni passati in carcere, non si è mai arreso: oltre ad istruirsi, ha iniziato a scrivere articoli di denuncia contro il sistema giudiziario americano e contro il giro di interessi delle multinazionali nell’ambito dell’amministrazione carceraria. Il suo nome africano, Egbuna, significa "guerriero portatore di pace", ed è questo che Tony ha scelto di essere, portando avanti questa coraggiosa battaglia non solo per salvare la sua vita, ma in nome di una giustizia vera di cui possano beneficiare tutti coloro che sono stati condannati a morte.

Tony disegna e scrive poesie: sono state organizzate varie mostre a Genova e in Liguria per far conoscere non solo la sua situazione, ma anche la sua arte. Una parte dei suoi disegni e poesie è disponibile sul suo sito web. Seguono poesia, disegno e commento, di Tony E. Ford.

 

Recapiti

 

E-mail: tony_ford@libero.it - (risponde l’ass.ne Nazim Hikmet, che segue il suo caso, e se richiesto inoltra a lui).

 

Sito web: http://digilander.libero.it/tonyford

 

Telefono: 347-42.77.925 opp. 339-58.78.739 (Gabriella Giuliari, dell’Ass.ne Nazim Hikmet)

Indirizzo: Associazione Nazim Hikmet, Piazza Campetto 8a/4-5, 16123 Genova

 

Indirizzo di Tony Ford

 

Tony Egbuna Ford, 999-075

Polunsky Unit

3872 FM 350 South

Livingston, Texas

77351 U.S.A.

Anime perdute (Lost Souls)

 

Sentenza di assoluta condanna

Trascinateli via, neri e dannati

Tolleranza zero! Più prigioni!

Un’accusa da adulti a 12 anni!

Prendeteli quando sono giovani,

biglietto di sola andata per l’inferno

Trascinateli via, neri e dannati

Generazioni perdute…

Chi guarderà attraverso i nostri occhi?

Generazioni perdute…

Chi guarderà attraverso i nostri occhi?

Generazioni perdute!!!

Chi guarderà attraverso i nostri occhi!

 

Anime perdute

 

L’idea di base è che le persone si perdono nell’industria della prigione, ma dice anche di più sulla difficile situazione dei neri in questo paese, dove più della metà della popolazione maschile è dietro le sbarre o sottoposta a qualche tipo di controllo da parte delle istituzioni. Ciò significa forse che i neri sono geneticamente criminali??? Non penso proprio!!! Ma quando un sistema decide di prendersela con un particolare gruppo, allora si hanno delle statistiche denigratorie di questo tipo! Quindi sì, "qualcosa è stato pianificato". Il piano è completo.

Il "piano" è stato messo in atto centinai di anni fa quando i neri sono stati portati via dall'Africa e resi schiavi in America. È solo che questo poi ha preso molte forme, su molti fronti: dal genocidio sistematico, sì, il genocidio, a mezzi più nascosti per tenere i neri giù e "al loro posto". Questo è ciò che molti neri sentono; e allora, chi vedrà qualcosa nei nostri occhi? Quando si parla di questo, ai neri vengono ricordati tutti i progressi fatti negli ultimi 40 anni, eppure il ghetto dal quale provengo diventa sempre peggio, e la polizia spara ai neri nelle strade e dice "pensavo avesse un’arma" e questo viene accettato, ma succede troppo spesso!

Io spesso venivo picchiato dalla polizia, quando mi prendevano!!! E perché? Perché scappavo! Io non credo nella polizia, e non mi hanno mai dato un solo motivo per credere in loro, e sebbene anche mia madre fosse una poliziotta, è molto diverso il modo in cui la polizia protegge un bianco, o la gente delle classi più agiate, rispetto ai neri che devono difendersi dal crimine. Ci sarebbe così tanto da dire su questo argomento, sul fatto che il crimine viene circoscritto e non fermato. Quando delle persone sono sistematicamente prese di mira, dalla legge e dalla polizia, allora sì che il piano è completo, ed è stato concertato da tempo.

 

Sempre, nella Forza e Nello Spirito!

 

Tony E. Ford

 

 

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