Ridotti gli Psicologi

 

Carceri: ridotti a cinque gli

psicologi del carcere di Torino

 

La Stampa, 26.02.2004

 

Sono rimasti solo in cinque gli psicologi penitenziari addetti al servizio sulle tossicodipendenze del carcere "Lo Russo e Cotugno" di Torino. È quanto è emerso oggi a Torino in occasione dell’audizione davanti alla IV Commissione sanità e assistenza presieduta da Domenico Gallo. I 27 psicologi penitenziari addetti al servizio sulle tossicodipendenze nel carcere torinese, il 24 dicembre 2003, hanno ricevuto una comunicazione: un fax dell’Asl 3 informava che terminava il loro servizio di assistenza psicologica ai detenuti. Contemporaneamente il loro monte ore di impegno annuale sarebbe passato da 1370 a 603.

"La continuità del servizio, il rapporto interpersonale, la competenza professionale - ha detto Felice Tagliente, presidente dell’associazione psicologi e criminologi Piemonte e Valle d’Aosta - hanno permesso l’azzeramento dei suicidi nel periodo 2001-2003, mentre nel solo 2000 erano stati 12. Per altro l’attività degli psicologi aveva dato buoni risultati per l’inserimento sociale degli ex detenuti dopo la pena detentiva". "È estremamente grave il fatto che sia stato violato da parte della Regione l’art. 2 del decreto del ministero della Salute e della Giustizia del 10 aprile 2002 - ha affermato Gallo - che prevedeva il trasferimento delle risorse finanziarie e del personale all’Asl. Inoltre la conseguenza di questo provvedimento è stata la cancellazione di un servizio rilevante per i tossicodipendenti detenuti alle Vallette e la perdita del posto di lavoro per 27 psicologi. Auspico che l’Asl 3 e l’assessore regionale alla sanità Valter Galante riflettano, ripristinando una funzione fondamentale e salvaguardando il posto di lavoro degli operatori, così come previsto dal decreto".

 

 

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