Ama Tbini

 

La morte di Ama Tbini (Potenza, 17 aprile 2001)

 

Procedimenti avviati

Reati ipotizzati

A carico di

Esito

Procura di Potenza

Lesioni, maltrattamenti, falso

Direttore, medici e agenti

Sconosciuto

 

 

3 agosto 2000: Ama Tbini, tunisino, si arrampica sul tetto del carcere e chiede di parlare con un magistrato. Arriva il Procuratore di Potenza Henry John Woodcock e il Ama Tbini denuncia 15 dipendenti del carcere, tra agenti e funzionari, per averlo percosso e maltrattato.

20 febbraio 2001: Il procuratore Woodcock conclude le indagini preliminari, partite dalla denuncia di Ama Tbini, e ipotizza i reati di lesioni, maltrattamenti, falso il atto pubblico, a carico di 15 operatori penitenziari.

17 aprile 2001: Ama Tbini viene ritrovato morto, dai primi accertamenti sembrerebbe un suicidio. Il procuratore Vincenzo Montemurlo ha aperto un fascicolo sulla vicenda.

 

Rassegna stampa sul caso di Ama Tbini

 

Aggredito in carcere si impicca. Potenza, un giovane tunisino è stato trovato morto in cella: aveva denunciato le guardie per lesioni. Aperta un’inchiesta

 

L’Unità, 18 aprile 2001

 

Il 20 febbraio 2001 dieci fra agenti di polizia penitenziaria e operatori sanitari, sono indagati dal sostituto procuratore della Repubblica Henry John Woodcock per i maltrattamenti inferti ad un detenuto tunisino. L’inchiesta era cominciata il 3 agosto 2000 quando Ama Tbini, un giovane tunisino di 21 anni era salito sui tetti del carcere per protestare contro le percosse subite il giorno prima. Un consulente nominato dal PM avrebbe accertato la compatibilità delle lesioni riportate dal detenuto con i maltrattamenti denunciati. Le ipotesi di reato contestate sono: lesioni gravi e gravissime, falsa certificazione medica. Il giovane tunisino si suicida il 17 aprile 2001. Per due mesi è rimasto nello stesso carcere e con le stesse guardie che lui aveva denunciato per maltrattamenti.

 

 

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