Vita - 19 aprile

 

Sesso, amore ma soprattutto fantasia. In carcere

 

Sulla sessualità negata in carcere, e sugli effetti di questa negazione, si parla e si teorizza molto. Per una volta alcune donne detenute alla Giudecca hanno deciso di non portare una testimonianza saggia e "riflessiva" su questo tema, di non raccontare esperienze e sofferenze, ma di lasciare via libera ai sogni… e i sogni sono tutti su come sarà il loro primo giorno di libertà dopo il carcere. Su questo tema è prevista una Giornata di studi sull’affettività e le relazioni famigliari nella vita delle persone detenute, che si svolgerà a Padova, nella Casa di Reclusione, venerdì 10 maggio. È prevista la partecipazione di 100 detenuti e di 200 ospiti, operatori sociali, rappresentanti di associazioni, psicologi, magistrati, famigliari dei detenuti. Chi è interessato a intervenire può chiamare gli organizzatori al 349.2603475 oppure via e mail al mio indirizzo. È consigliabile farlo al più presto, perché per l’ingresso in carcere serve l’autorizzazione.

 

Ornella Favero (e-mail: ornif@iol.it)

 

Per noi gli uomini sono belli, dolci. Mi ricordo la pubblicità che diceva: magari cascasse qui tra noi una bottiglia di champagne! Invece noi diciamo: volesse il cielo che cascasse qui tra noi un uomo… ma qui un uomo non lo abbiamo mai visto cadere. Così viviamo di fantasie. Quando uscirò, come sarà la mia prima notte? La stanza deve essere illuminata solo dal lume delle candele, con sottofondo di musica soft, le lenzuola di seta verde perché porta speranza, l’uomo deve essere bellissimo, dolcissimo, coccolissimo.

Forse non lo guarderò negli occhi, forse sarò la prima a baciarlo ed accarezzarlo, ma mi piacerebbe che l’iniziativa la prendesse lui. O forse non facciamo niente, forse saremo imbarazzati, o forse la passione avrà il sopravvento.

La mia prima notte sarà sicuramente con Raul Bova, ma ho qualche dubbio, perché è sposato. Ma chi se ne frega… mica sono gelosa. Con lui, visto la sua predilezione per l’acqua, mi piacerebbe farlo… nel mare, magari facendo prima un giro in pedalò, stavo pensando anche a cosa mangiare, ma non me ne importa niente, ho passato anni in cucina.

Quando uscirò voglio un uomo sensibile, che mi conquisti con la dolcezza. Prima una cenetta, qualche carezza e poi un po’ di champagne per sciogliere la situazione. Deve farmi sentire ancora valida… perché è un po’ di tempo che mi sento in…valida.

La prima cosa che farò quando uscirò è un bagno lungo in una vasca piena di schiuma, devo avere birra, vino, qualcosa da mangiare e musica... poi… un uomo, anzi il mio uomo, perché andrò a casa sua (visto che lui ha la vasca).

Quando uscirò voglio un uomo tutto per me e che duri finché la luna non tramonta di giorno ed il sole non tramonta di notte.

 

Gena, Svetlana, Sandra, Licia

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