Convegno "Carcere e territorio"

Percorsi di recupero e di reinserimento sociale delle persone detenute

Galliera Veneta (Pd) - 28 novembre 2003

 

Comune di Galliera Veneta

 

Superficie: ha. 904

Altitudine: mt. 45

Prefisso telefonico: 049

Cap: 35015

Popolazione: 6.737 abitanti (aggiornato al 30.06.2003).

Provincia: Padova.

Confini: Nord -Rossano Veneto Sud-Tombolo Est, San Martino di Lupari, Loria Castello di Godego Ovest, Cittadella. Centri abitati: Galliera Veneta (capoluogo), Maglio, Mottinello Vecchio e Mottinello Nuovo.

 

Cenni Storici

 

Il Comune di Galliera Veneta, la cui superficie è di circa 9 kmq., si estende nell'Alta Padovana all'incrocio con le province di Treviso e Vicenza, sul territorio segnato dalla centuriazione romana; confina a nord con Rossano Veneto (VI), a est con Loria e Castello di Godego (TV), a ovest con Cittadella e a sud con Tombolo. Controverse sono le origini del nome: secondo alcuni deriverebbe da Gens Galeria, famiglia del basso impero romano, secondo altri dal tedesco "galerìa" col significato di fortificazione militare. L'unico fatto certo è la romanità del territorio, poiché Galliera Veneta fa parte dell'agro centuriato di Cittadella la cui probabile datazione potrebbe essere al I secolo d.C.; è attraversata da est ad ovest dalla via Postumia (ora strada comunale a nord del paese) decumano massimo della centuriazione e importante via consolare, costruita nel 148 a.C. dal console Spurio Postumio Albino per congiungere i capisaldi della Cisalpina Genova e Aquileia.

Diverse strade del paese seguono ancora il tracciato della centuriazione romana ed è ipotizzabile che i primi agglomerati urbani come Olivari, Borgo, Strà, Corte e i due centri principali Galliera e Crefanesco (toponimo ora scomparso) siano sorti sugli incroci delle strade. Con la caduta dell'Impero Romano d'Occidente nel 476 d.C. iniziano le discese dei barbari, che esercitano il loro dominio sul territorio. Da questo momento e fino all'epoca dei Comuni, di Galliera non si hanno notizie.

Si sa che nei secoli XII e XIII l'abitato subì ripetuti saccheggi per le scorrerie vicendevoli di trevigiani e vicentini, ai quali davano mano gli Ezzelini. Dal XIII secolo seguì la sorte del vicino castello di Cittadella (innalzato nel 1220 dai padovani per opporlo come fortezza a Castelfranco Veneto fondata dai trevigiani nel 1199) e nel 1405 con essa passò sotto la Repubblica di Venezia. In questo periodo vengono costruite le case del centro attorno alla chiesa di San Giacomo e viene edificata la Villa Cappello.

La presenza della nobile famiglia veneziana inizia intorno al 1530 quando si documenta un loro acquisto di terre; a circa un secolo dopo si fa risalire la costruzione della villa, vanto del paese per la sua imponenza degna di essere avvicinata a quella di Strà (VE), ormai conosciuta come Villa Imperiale perché dimora estiva dal 1858 a metà del 1860 dell'imperatrice Maria Anna di Savoia, moglie di Ferdinando I d'Austria. Intorno al 1600 sono incanalate verso il paese, con la Roggia Cappella, le acque del Brenta; tale opera favorisce lo sviluppo dell'agricoltura e il sorgere di numerosi opifici legati allo sfruttamento delle acque della roggia: filande, molini, segherie e magli per il ferro. All'inizio del secolo scorso vi erano 7 setifici, 1 pastificio, 1 stabilimento frigorifero, 3 molini e 3 officine febbrili che occupavano circa 900 operaie e 200 operai, mentre il resto della popolazione si dedicava all'agricoltura e al commercio. Un'eredità, dell'operosità artigianale ed industriale, che ha arricchito e continua ad arricchire il tessuto produttivo di Galliera.