Ruzzante

 

CONVEGNO

"Difesa di ufficio e gratuito patrocinio: una difesa effettiva?"

21 settembre 2001 ore 9.00 presso la Casa di Reclusione di Padova, via Due Palazzi, 35/A

 

Avv. Luigi Pasini

 

Ringrazio Michele Godina per la sua esauriente relazione e, prima di dare la parola ad Annamaria Alborghetti, io ho visto tra il pubblico l’Onorevole Piero Ruzzante, il che mi fa molto piacere perché testimonia l’attenzione anche della società civile rispetto a questa iniziativa. Peraltro un’attenzione che, per quanto riguarda l’Onorevole Piero Ruzzante, che era volontario in questo carcere, mi pareva in qualche modo doverosa. Se crede, l’Onorevole Ruzzante, di dirci due parole di saluto, visto che è venuto fin qua.

 

On. Piero Ruzzante (Deputato dei Democratici di Sinistra)

 

Sì, un brevissimo saluto. Ringrazio, anzi, la Camera Penale di Padova e la direzione del carcere di Padova per aver pensato questo convegno. Anche l’Ordine degli Avvocati. Penso sia stata coinvolta anche la rivista Ristretti Orizzonti.

Credo sia importante, come segno di attenzione rispetto a una legge che il Parlamento ha approvato, che il convegno si svolga all’interno del carcere, dove sono ospiti e presenti i soggetti che dovranno, in qualche modo, confrontarsi sui contenuti di questa legge.

Anche se non potrò fermarmi fino alla fine del convegno, perché purtroppo sono a Padova uno o due giorni alla settimana e quindi gli impegni sono molteplici, però ho voluto essere presente come segno di attenzione rispetto ai contenuti, soprattutto, di questo convegno.

Mi dispiace, sinceramente, che non ho visto altri parlamentari presenti: immagino che arriveranno nella seconda fase. Perché credo sia estremamente importante riuscire a raccogliere quelle che possono essere le indicazioni che emergeranno da questo convegno e poi dall’applicazione concreta della legge.

Desidero anche ringraziare in particolar modo il direttore, dottor Cantone, e il provveditore del Triveneto. Perché vedete, io credo che uno degli elementi fondamentali è ritenere il carcere non come corpo separato rispetto alla società. Questo convegno poteva benissimo tenersi in una sala pubblica vicino al tribunale, come spesso avviene per la maggior parte dei convegni che riguardano i temi della giustizia. Io credo che sia stato un segno di grande sensibilità e di grande attenzione portare il convegno dentro al carcere, cioè non ritenere il carcere come corpo separato ma ritenere il carcere come uno dei quartieri della nostra città, dove realizzare momenti sportivi, momenti culturali, iniziative come questo convegno, o anche su temi che non necessariamente riguardano in maniera stretta l’aspetto del carcere.

Per esempio, io più volte ho partecipato alle attività, alle iniziative di un circolo degli alcolisti, di un club degli alcolisti, che si occupa di tematiche che non riguardano il carcere, o non riguardano solo il carcere, ma riguardano complessivamente tutta la società.

Per quel che riguarda la legge che discutete oggi, la questione del gratuito patrocinio, innanzitutto è stata sicuramente una legge fortemente voluta ma che purtroppo è arrivata all’ultimo minuto e, come tutte le leggi (io sono contento che sia arrivata all’ultimo minuto, è meglio che abbiamo portato a casa questa legge piuttosto che non averla portata a casa) che arrivano all’ultimo minuto, nonostante ci siamo accorti e avevamo anche segnalato alcuni elementi che potevano essere ripensati rispetto al contenuto della legge, viene prima l’approvazione della legge, perché il rischio era quello di rinviare alla legislatura successiva una legge che ritenevamo invece molto importante.

Quindi io credo che sia comunque, nei suoi contenuti, nei suoi principi, una legge utile, una legge importante, una legge positiva. Una legge che ci fa fare qualche passo in avanti rispetto a un concetto di giustizia più giusta, di una giustizia che soprattutto tutela i soggetti più deboli. Penso sia una delle prime volte che, in una legge, viene affrontato in maniera esplicita l’aspetto della presenza degli extracomunitari, degli stranieri, nell’ambito della situazione carceraria e comunque del "sistema giustizia".

Credo che alcune modifiche si potevano effettivamente fare, adesso cito l’intervento che mi ha preceduto: rispetto alle questioni del reddito, è evidente che diciotto milioni… ma soprattutto se quel reddito in qualche modo prevede una presenza famigliare multipla. Credo che avere soggetti a carico, rispetto ai diciotto milioni, prevedere un incremento di soli due milioni per ogni soggetto a carico, non è un segnale di attenzione rispetto alla famiglia, o alle famiglie più numerose. Un conto è avere diciotto milioni in un reddito monofamigliare, un conto è avere diciotto, o venti, o ventidue milioni, con due figli a carico. C’è molta differenza, voglio dire, da questo punto di vista.

Quindi, probabilmente, poteva essere rivista in incremento la parte relativa ai soggetti a carico. Credo sia una legge ancora aperta, però: lo prevede la legge stessa, il fatto che in uno degli ultimi articoli si preveda una relazione al Parlamento entro mi pare il 30 giugno del 2003, è il segno d’attenzione che è una legge che vuole andare ad una verifica.

Dopo un anno – un anno e mezzo di applicazione, andremo a vedere, a verificare, sulla base anche dei suggerimenti che deriveranno da quanti la utilizzeranno, da quanti la applicheranno, da quanti ne vedranno gli effetti, io credo che dovremo forse andare ad alcuni elementi in qualche modo di modifica dei contenuti della legge, o ad alcune correzioni, insomma.

Lo prevede la legge stessa, una legge che ha già indicato un percorso eventuale di verifica e di correzione. La relazione al Parlamento io credo sarà uno di questi passaggi estremamente importanti. Io vi ringrazio ancora per l’invito.

Eventuali suggerimenti che emergeranno… mi auguro che l’avvocato Pasini, il direttore Cantone, o l’Associazione "Antigone", con la quale io in qualche modo tento di collaborare nell’ambito del lavoro parlamentare… mi auguro che questi suggerimenti, non tanto solo questa mattina, ma sulla base dell’applicazione poi della legge, potranno arrivare in qualche modo ad una proposta, ad un progetto, che potremmo in qualche modo presentare e supportare nell’azione parlamentare.

Anche se io credo che la fase politica, da questo punto di vista, inviti a una certa prudenza. L’impressione che abbiamo in questi primi mesi è che l’attenzione della nuova maggioranza sia più legata ad aspetti molto marginali, come possono essere il reato e la depenalizzazione del falso in bilancio, che non a un’applicazione di un garantismo effettivo per tutti. Ecco, io quindi invito alla prudenza, prima di affrontare una modifica legislativa di una legge che comunque è, secondo me, un importante passo in avanti, però invito tutti ad aiutarci nel nostro lavoro parlamentare con suggerimenti. Da parte mia assicuro, come sempre, la massima attenzione. Grazie.

 

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