IN-VENETO: INFORMAZIONE TRA IL CARCERE E IL TERRITORIO

Edizione n° 48, del 5 dicembre 2008

 

Notizie da Padova

Incontro di Ristretti Orizzonti con il Presidente dell’Ordine dei giornalisti del Veneto

Corso di applicazioni informatiche per l’ufficio e il magazzino nella Casa di reclusione

Agende 2009 della cooperativa Altracittà

Giornata Internazionale del Volontario

Notizie da Venezia

Avvocato per senza dimora: serata spritz

Notizie da Verona

Verona: i reati diminuiscono, gli arresti aumentano

La cronaca di Verona offre spunti in materia di sicurezza

Missione Diocesana Francescana a Montorio

Veneto terra d’integrazione?

Notizie da Vicenza

Incontrautore

Appuntamenti

Verona: tre mercoledì di incontri per l’Avvento 2008

Notizie da Padova

 

Incontro di Ristretti Orizzonti con il Presidente dell’Ordine dei giornalisti del Veneto

 

"Noi siamo degli attenti lettori dei giornali, e ci accorgiamo ogni giorno di più che in Italia ormai prende sempre più piede il giornalismo sensazionalistico, quello basato sulla emotività del lettore e che si disinteressa della qualità dell’informazione. E intanto il legislatore si trova a produrre leggi emergenziali che invece di garantire sicurezza limitano ulteriormente le libertà dei cittadini". Hanno esordito così i detenuti-redattori di Ristretti Orizzonti nell’incontro che si è svolto il 4 dicembre in carcere con Gianluca Amadori, presidente dell’Ordine dei giornalisti del Veneto.

La discussione in redazione si è poi incentrata sulle notizie che raccontano "mezze verità". Fare i conti dicendo che un condannato all’ergastolo, dopo otto-dieci anni di galera, potrà uscire in permesso è una mezza verità perché non c’è alcun automatismo in questo. Dire che Pietro Maso è già libero è una notizia non vera perché semilibertà non significa essere libero. Dire che una persona scarcerata in attesa di giudizio è già fuori, è una mezza verità poiché alla fine del processo, se condannata, quella persona dovrà rientrare in carcere.

Da qui è arrivata la proposta di organizzare un seminario di formazione sui temi del carcere, delle pene, dell’esecuzione penale nella redazione di Ristretti Orizzonti, all’interno del carcere di Padova, con i giornalisti di cronaca giudiziaria del Veneto.

Questa è stata la proposta dei detenuti che Gianluca Amadori ha accolto con grande interesse, aggiungendo che è importante sensibilizzare non solo i giornalisti, ma anche i direttori dei giornali e impegnandosi come presidente dell’Ordine dei giornalisti a promuovere questa iniziativa. La data è ancora da stabilire, ma le premesse ci sono tutte perché la redazione di Ristretti Orizzonti porti avanti con successo un progetto innovativo nell’ambito dell’informazione e della sensibilizzazione sulle tematiche del carcere.

 

Corso di applicazioni informatiche per l’ufficio e il magazzino nella Casa di Reclusione

 

Presso la casa di reclusione di Padova volge verso il termine un corso di formazione rivolto a undici detenuti, che ha avuto la finalità sia di gettare le basi dell’informatica (pacchetto Office, applicazioni Windows e altri software) che di sperimentare l’uso di programmi più complessi come quelli di gestione d’impresa. In totale 230 ore, con rilascio di attestato al termine delle lezioni.

Il corso è promosso dal C.I.O.F.S. Veneto, e la finalità ultima è anche quella di poter impiegare qualche detenuto presso l’amministrazione penitenziaria in attività come la gestione del sopravvitto e della biblioteca. Durante il corso, vista la motivazione degli allievi, gli insegnanti hanno pensato di impostare (sperimentalmente) alcune lezioni sulla "simulazione d’impresa": cioè si è voluto simulare la gestione informatica di alcune attività che avvengono in un’impresa come l’amministrazione delle fatture, degli ordini, dell’erogazione degli stipendi.

Gli allievi sono inseriti in una realtà lavorativa nella quale possono apprendere e realizzare i diversi compiti richiesti con una visione globale dell’attività d’ufficio, con una pratica vicina all’esperienza lavorativa, con la possibilità di acquisire polivalenza e cultura d’impresa. Questa simulazione è stata utile per mettere alla prova le competenze acquisite durante il corso e anche per pensare di sviluppare, in futuro, un corso incentrato su queste tematiche, che di sicuro avrebbe un’ottima spendibilità nel mondo del lavoro.

 

Agende 2009 della Cooperativa Altracittà

 

Anche quest’anno c’è molto lavoro all’interno del laboratorio di cartotecnica e legatoria gestito dalla cooperativa Altracittà; con l’arrivo del 2009 c’è anche il bisogno di una nuova agenda e presso il laboratorio sono impiegati tre detenuti, che con un meticoloso servizio artigianale, creano questi diari che sono personalizzati all’interno con le vignette del popolare Dado, personaggio ormai famoso sia nelle pagine della rivista "Ristretti Orizzonti" che nelle magliette e altri prodotti in vendita presso la cooperativa in via Teofilo Folengo 13 a Padova.

Un importante ordine di queste agende è stato rinnovato dal Centro Servizi Volontariato provinciale di Padova, che ha chiesto alla cooperativa la preparazione di 1.000 articoli che saranno poi regalati e inviati alle associazioni di volontariato padovane e ad altri enti nazionali per Natale; un buon modo per far conoscere la realtà del carcere e anche un buon impegno da parte del CSV, che dà così la possibilità di lavorare a queste persone. Rossella Favero, la presidente della cooperativa, ci ha raccontato che sono state ordinate anche molte agende personalizzate. Se qualcuno fosse interessato a ordinare le agende o altri articoli, lo può fare anche attraverso internet all’indirizzo http://www.altravetrina.it/linee_prodotti/linea_agende.html .

Oltre alla produzione delle agende, all’interno del laboratorio di legatoria da quest’anno è stato impiegato un altro detenuto (in borsa lavoro) affiancato da un’operatrice della cooperativa, grazie a una convenzione con l’Archivio Generale di Padova per il restauro dei libri. Segnaliamo inoltre che AltraCittà sarà presente al tradizionale mercatino di Natale in Piazza Capitaniato dal 6 al 24 dicembre dalle 9.00 alle 18.00.

 

Giornata Internazionale del Volontario

 

Anche Padova, il 5 dicembre, celebra questa importante giornata e l’azione rivolta alla sensibilizzazione del territorio in funzione della cittadinanza attiva vuole che le associazioni di volontariato padovane portino la propria testimonianza all’interno di un istituto scolastico.

L’associazione Granello di Senape sarà presente a un’assemblea d’istituto a Este per un incontro di presentazione assieme a tutti gli studenti dell’Itis Euganeo, poi ci sarà un confronto con quattro singole classi (che hanno fatto specifica richiesta) con le quali si affronterà un loro tema d’interesse legato all’ambito della giustizia, della controinformazione, del volontariato penitenziario o dei percorsi d’inclusione sociale.

Questa è una delle scuole non ancora toccate dal progetto nelle scuole promosso dall’associazione ed è una buona occasione anche per presentarsi e magari coinvolgere insegnanti e studenti l’anno prossimo nei percorsi di sensibilizzazione alla legalità.

 

Notizie da Venezia

 

Avvocato per senza dimora: serata spritz

 

"Siamo contenti di come è andata la serata! Così ci ha risposto Litiana Zago, responsabile per "Avvocatixsenzadimora" che aveva organizzato per venerdì 28 novembre la serata Musica per..., per raccogliere fondi al fine di finanziare il servizio di consulenza legale gratuita per senza fissa dimora.

"La leggenda del pianista nel furgone - concerto spettacolo per pianoforte e viaggiatori" è il titolo della performance di Stefano Cortese, la storia di tre personaggi legati da una storia di viaggio. Uno spettacolo di cabaret presentato al centro Civico di via Sernaglia a Mestre, divertente e emozionante, con momenti musicali intensi dati dalla maestria con cui Cortese muove le mani sulla tastiera. La serata che, oltre allo spettacolo, offriva aperitivi e buffet, ha visto la partecipazione di una trentina di persone, ma mancavano tutti gli operatori che si occupano dei senza fissa dimora. Iniziata in anticipo l’emergenza freddo infatti, gli operatori hanno dovuto occuparsi di questo e non hanno potuto partecipare alla serata di "divertimento".

Infine, giriamo una comunicazione che ci è stata recapitata, e cioè che a seguito di una riorganizzazione interna alla Coop. Soc. Gea, Sara cessa la sua collaborazione con lo Sportello. Pertanto il numero di cell. 3287178297 non è più attivo. Restano attivi i seguenti numeri: cell. 3287178296 (Sportello Avvocati x Senza Dimora) tel. 0415381479 (sede della coop. soc. Gea e dell’Assoc. Decimo Binario) fax. 0415388190 e l’e-mail: avvocatixsenzadimora@geacoop.it

 

Notizie da Verona

 

Verona: i reati diminuiscono, gli arresti aumentano

 

Secondo i dati elaborati da un’inchiesta del Sole 24 Ore, nel primo semestre 2008 il totale dei delitti accertati a Verona ammonta a 20.304, in calo del 17,9 per cento rispetto a quelli registrati nei primi sei mesi del 2007. Sono diminuiti di circa un terzo i furti con destrezza, i furti d’auto sono calati del 35 per cento, quelli con "strappo" sono passati da 74 a 54 e le rapine da 219 a 166. Viceversa aumentano le persone arrestate: 1.236 nel primo semestre 2007, 1.458 in quello del 2008. In questo Verona non teme confronti, è assolutamente e costantemente la prima in Veneto (mentre va ancora a Padova il primato per numero di reati). Si spiega così anche il numero impressionante di quasi 3 mila ingressi annui nel carcere di Montorio e una presenza di detenuti che oggi supera le 850 unità, sul filo del massimo tollerabile.

 

La cronaca di Verona offre spunti in materia di sicurezza

 

Un normale commercialista compila un modulo di autocertificazione in cui afferma di non soffrire di turbe psichiche, di non avere malattie del sistema nervoso, di non fare abuso di alcol e droghe. Una firma, il timbro di un medico e un’arma diventa sua. La stessa arma con cui, il 20 novembre scorso, Filippo Mariacci ha ucciso la moglie e i tre figli, per poi togliersi la vita nella loro casa di San Felice Extra a Verona.

Una tragedia che - a detta del segretario dell’Associazione nazionale dei funzionari di polizia Enzo Marco Letizia - dovrebbe "sollecitare l’attenzione del ministro dell’Interno sull’esigenza di dare una svolta concreta sulla politica delle armi fino ad oggi praticata". Prosegue Letizia: "mentre cadono anche mamme e bambini sotto i colpi di folli armati, sulle esigenze collettive prevale il limite insormontabile dell’interesse economico degli armieri". Rispetto alla legge sulla legittima difesa fortemente voluta dalla Lega nel 2006, Letizia propone "una presa di coscienza della necessità di un cambiamento radicale, di un’inversione di tendenza con la quale si torni a considerare la circolazione e la detenzione delle armi con la serietà che la materia richiede e la severità più volte invocata dalle associazioni delle vittime mietute da criminali e folli".

Non è la prima volta che le dichiarazioni del segretario dell’Anfp trovano riscontro nei recenti fatti della cronaca veronese. Proprio nel giorno precedente alla strage di San Felice, Letizia si era espresso sulle ronde civiche adottate da molti Comuni per garantire la sicurezza nelle proprie città, definendo gli assistenti civici come "dilettanti allo sbaraglio". Con i milioni di euro investiti in queste misure che non fanno che delegittimare le forze di polizia, secondo Letizia "si potrebbero invece assumere 3000 nuovi e giovani agenti ausiliari di polizia con cui rafforzare professionalmente ed effettivamente il controllo del territorio".

Tentare di legittimare le ronde perché diventino l’incontrollabile braccio armato degli organi di polizia locale per il presidio del territorio - come pure il facile ottenimento del permesso per il possesso di armi - sono, conclude Letizia, "il frutto di una scarsa ponderazione sui reali problemi del Paese".

 

Missione Diocesana Francescana a Montorio

 

A partire dall’8 dicembre e fino al 21, si terrà la Missione Diocesana Francescana nella Casa Circondariale di Montorio, che verrà inaugurata e conclusa dal Vescovo di Verona, proposto dalla comunità dei Frati Minori di S. Bernardino e dalle Associazioni di volontariato che operano dentro e fuori il carcere. Un’occasione, preziosa per tutti, di ascolto, dialogo e reciproca accoglienza tra le persone detenute e coloro che sono impegnati nel campo della solidarietà.

Una settantina i volontari coinvolti e due settimane per creare vicinanza e per testimoniare nel concreto - attraverso incontri personali nelle varie sezioni, nei cortili e nelle celle - l’attenzione e l’interesse di una parte di Verona per la popolazione carceraria. Sarà questo il contenuto soprattutto della seconda settimana, attraverso incontri di riflessione e preghiera comunitaria nelle tre cappelle dell’Istituto.

 

Veneto terra d’integrazione?

 

Il diffuso pregiudizio secondo cui in Veneto - malgrado dichiarazioni e atti di sapore razzista di alcuni pubblici amministratori - l’integrazione degli stranieri sia particolarmente avanzata, si basa su un banale errore metodologico. L’indice di integrazione non si misura sul rapporto tra tenore di vita medio degli stranieri nell’una o nell’altra regione, ma sul divario tra la condizione dello straniero e dell’italiano nello stesso territorio. "Non bisogna chiedersi se l’immigrato che vive in Veneto sta meglio di quello che vive in Basilicata, ma piuttosto come sta rispetto al suo vicino di casa italiano". Lo spunto è arrivato dal Referente Dossier Statistico Immigrazione, Paolo Attanasio, durante il seminario di formazione della Caritas veronese con la rete Citt. Imm svoltosi di recente a Verona.

In questo modo risulta che nell’accogliente Veneto l’indice di sovraffollamento abitativo per gli stranieri è 29 volte superiore a quello degli italiani; la dispersione (abbandono) scolastica è 10 volte più elevata per i bambini stranieri, la disoccupazione degli stranieri 3 volte maggiore, mentre la retribuzione annua pro capite è circa la metà. Ma il dato più significativo è l’andamento degli infortuni sul lavoro. Tra il 2001 e il 2006 in Veneto sono diminuiti del 23 per cento per i lavoratori italiani, mentre sono aumentati del 46 per cento per quelli immigrati. Il che dice molto sul presunto avvicinamento delle rispettive condizioni di vita.

 

Notizie da Vicenza

 

Incontrautore

 

Incontrautore è la proposta dell’Associazione Rete Famiglie Aperte di incontri con gli scrittori di libri dal contenuto educativo, come occasione di formazione sulle problematiche che le famiglie incontrano nell’esperienza di crescere i figli e come sensibilizzazione ai temi dell’accoglienza e della solidarietà familiare.

Nel primo incontro, lunedì 1 dicembre 2008 presso i locali della Cooperativa sociale Insieme (via Dalla Scola 255, Vicenza), Paola Schiavi (psicologa psicoterapeuta presso il Ser.T di Legnago, scrive per "Animazione Sociale" e collabora come docente presso il CeRP - Centro di Ricerca in Psicoterapia - di Trento), ha presentato il suo libro "Solo un momento. Adolescenti e droghe", edizioni La Meridiana.

Si tratta di un libro che racconta, attraverso storie di adolescenti che si ritrovano nella spirale delle dipendenze, le tensioni e i conflitti, la solitudine e il gruppo, l’insicurezza e la paura, la voglia di farcela e la paura do non riuscirci, la fuga dalla famiglia e il bisogno di genitori, le corazze e le fragilità, l’abisso delle droghe e la ricerca di se stessi.

Il metodo scelto dall’autrice per presentarlo è un po’ particolare: quattro persone, rappresentanti di diverse "categorie" – un adolescente, un preside, un parroco, un genitore – ai quali era stato fatto leggere il libro, ne hanno riletto le parti da cui erano stati maggiormente colpiti. Di lì è iniziato uno scambio con la dottoressa Schiavi che ha risposto ai quesiti delle circa 40 persone presenti. C’erano soprattutto genitori e educatori di alcune cooperative. Un libro per offrire agli adulti (genitori, insegnanti, educatori) nuovi stimoli per esplorare, comprendere e accompagnare i passaggi evolutivi dei ragazzi. E favorire le capacità di dialogo con loro.

 

Appuntamenti

 

Verona: tre mercoledì di incontri per l’Avvento 2008

 

"Sono forse io il custode di mio fratello?". Tre incontri d’Avvento nella Chiesa di S. Bernardino di via Provolo a Verona, con inizio alle 21. Dopo quello che si è tenuto il 3 dicembre con il cantautore Massimo Bubola; mercoledì 10 dicembre si parlerà di "Diritti e Legalità" con Don Luigi Ciotti, fondatore del gruppo Abele e dell’associazione Libera.

Mercoledì 17 dicembre la parola andrà invece al Sostituto Procuratore di Verona, Fabrizio Celenza, insieme a Rosa Alba Casella, Direttore della Casa Circondariale di Forlì e Livio Ferrari, Garante nel Carcere di Rovigo. Tema dell’incontro: "Ascoltare, accogliere, giudicare un fratello". Nella stessa serata sarà presentato il libro "40 anni tra i lupi", una raccolta di testimonianze di volontari curata dalla giornalista Emanuela Zuccalà, in occasione dei 40 anni trascorsi dalla nascita dell’associazione veronese La Fraternità.

Direttore: Ornella Favero

Redazione: Chiara Bazzanella, Francesca Carbone, Livio Ferrari, Vera Mantengoli, Paola Marchetti, Maurizio Mazzi, Francesco Morelli, Riccardo Munari, Franco Pavan, Paolo Pasimeni, Jaouhar Redouane, Daniele Zanella.

Iniziativa realizzata nell'ambito del Progetto "Il Carcere dentro le Città", realizzato grazie al contributo del "Comitato di Gestione del Fondo speciale per il Volontariato del Veneto"

 

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