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Notiziario quotidiano dal carcere

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Edizione di lunedì 22 settembre 2025

APPUNTAMENTI DI RISTRETTI

Percorso di formazione: "Volontari per la Giustizia di Comunità" (Padova, 6 ottobre - 10 novembre 2025)

 

di David Allegranti

publicpolicy.it, 22 settembre 2025 Domenica mattina una detenuta si è suicidata, impiccandosi, nella sezione femminile del carcere di Perugia. È il 62esimo suicidio in carcere (l’anno scorso sono stati 91, cifra record, persino superiore agli 84 del 2022), secondo i calcoli di Ristretti Orizzonti da sommarsi ai 3 suicidi tra gli operatori. “Numeri inconcepibili per un paese che voglia dirsi civile, ma che tuttavia non riescono a smuovere le coscienze di quanti dovrebbero intervenire compiutamente sull’emergenza penitenziaria, a cominciare dal ministro della Giustizia, Carlo Nordio”, osserva Gennarino De Fazio, segretario generale della Uil-Pa Polizia Penitenziaria.

 

di Camilla Malatino

L’Opinione, 22 settembre 2025 La presenza crescente di detenuti stranieri negli istituti penitenziari italiani pone con urgenza il problema della mediazione linguistica. La Costituzione, all’articolo 24, garantisce a tutti il diritto di difesa in ogni stato e grado del procedimento, mentre l’articolo 6 della Convenzione europea dei diritti dell’uomo sancisce il diritto dell’imputato a essere informato nella lingua che comprende e ad avvalersi gratuitamente di un interprete. Tuttavia, la fase esecutiva della pena - quella vissuta dietro le mura carcerarie - rimane spesso in una “zona grigia” di tutele effettive, dove la traduzione e l’interpretariato non sono garantiti con la stessa incisività che nelle aule di giustizia.

 

di Marco Calvarese

ancoraonline.it, 22 settembre 2025 Marcella Reni, notaio calabrese, è stata una delle pioniere della giustizia riparativa in Italia. Fondatrice di Prison fellowship Italia, ispirata dalla sua fede cristiana, da oltre quindici anni promuove percorsi di riconciliazione tra detenuti e vittime attraverso il “Progetto Sicomoro”. In occasione del Giubileo degli operatori di giustizia, condivide con il Sir la sua esperienza e il significato di un cammino che unisce fede, diritto e umanità. La sua testimonianza mostra che la giustizia riparativa non è teoria astratta ma esperienza concreta di riconciliazione e rinascita. In un tempo segnato da conflitti, paure e rancori sociali, il suo lavoro ricorda che “nessuno è solo il suo errore” e che dalla forza del perdono può scaturire una nuova vita. Un messaggio che il Giubileo degli operatori di giustizia è chiamato a raccogliere e rilanciare.

 

di Gualtiero Parisi

La Sicilia, 22 settembre 2025 La testimonianza raccolta nell’ambito del progetto di UniCt e dell’associazione Seconda Chance. Quando la lezione arriva da dietro le sbarre e il mondo accademico plaude. Per tre giorni all’Università di Catania si è discusso su esperienze e buone pratiche per costruire una sostenibilità sociale concreta, capace di ridurre le disuguaglianze promuovendo una crescita inclusiva. Un programma vasto e profondo, che ha riunito a Catania decine di ricercatori provenienti da parecchi atenei italiani, sotto la regia attenta del prof. Roberto Cellini del

 

di Caterina Ceccuti

lanazione.it, 22 settembre 2025 Dopo la fuga dal Paese di origine la disperata ricerca di un lavoro, i furti, il carcere a Bologna e infine la rinascita, anche grazie all’aiuto delle Ancelle dei Poveri. Dochka ha attraversato un matrimonio di dieci anni segnato dalla violenza. Il marito aggressivo, la suocera ostile. In Bulgaria ha lasciato un figlio ancora piccolo, scappando, costretta ad un silenzio forzato. Non le è concesso neppure di sentirne la voce del suo bambino al telefono. Ha scelto la fuga, con un progetto semplice e immenso.

 

di Giorgio Spangher

Il Dubbio, 22 settembre 2025 Al centro del riassetto costituzionale, l’organizzazione di due Consigli Superiori della Magistratura, uno per i soli giudici e un altro riservato ai pm, l’individuazione per sorteggio dei relativi componenti e l’istituzione di un’Alta Corte disciplinare. La legge di riforma costituzionale dell’Ordinamento giudiziario si avvia ad affrontare la seconda fase di deliberazione che, pur approvata, richiederà per la sua entrata in vigore il passaggio referendario. In questa prospettiva, i due “campi” che si contrappongono - dato che l’esito, pur ritenuto favorevole ai riformatori, non può ritenersi scontato - si organizzano sia mediaticamente (attraverso il ricorso anche a società ed esperti di comunicazione), sia strutturalmente (attivando i comitati destinati a supportare il confronto pubblico), sia politicamente (cercando i necessari supporti nei diversi punti di riferimento: partiti, corpi intermedi, organi di informazione).

 

di Simona Musco

Il Dubbio, 22 settembre 2025 Pregiudizi e semplificazioni mediatiche rischiano di ribaltare il senso delle sentenze: non solo i verdetti, ma il linguaggio con cui vengono scritti può ferire la giustizia e i suoi protagonisti. Sentenze imbevute di giudizi morali, commenti, sermoni. Giornalisti che tagliano, estrapolano e trasformano frasi in armi di opinione. E una giustizia che sempre più diventa vittima di parole che, come macigni, appesantiscono la verità. La storia di Lucia Regna, brutalmente picchiata dal suo ex marito, condannato per le lesioni, ma assolto dall’accusa di maltrattamenti, è stata messa in prima pagina per una sola frase: “L’uomo andava compreso”.

 

di Iacopo Benevieri*

Il Dubbio, 22 settembre 2025 Il processo penale è una civiltà di parole. L’aforisma, nella sua epigrammatica chiarezza, vorrebbe manifestare il complesso rapporto tra linguaggio e processo penale. Su tale tema si è costretti a registrare una diffusa inconsapevolezza, soprattutto tra gli operatori del diritto. Storicamente la rilevanza del ruolo della parola, che ha concrete conseguenze nella quotidiana attuazione giustizia penale, era già nota fin dall’antichità. Il processo penale nasce come reazione a una giustizia praticata tramite faide, vendette, duelli. La reazione ha sostituito la giustizia privata a un dialettico confronto di parole.

 

di Francesca Spasiano

Il Dubbio, 22 settembre 2025 Le parole sono importanti, anche nelle sentenze. E non si stanca di ripeterlo chi lavora nei tribunali e nei centri antiviolenza, come la penalista Elena Biaggioni, già vicepresidente della rete D.i.Re (Donne in Rete contro la violenza): la contattiamo per commentare la sentenza del tribunale di Torino, che ha fatto parecchio rumore per alcune espressioni usate nelle motivazioni.

 

di Luca Fiorucci

La Nazione, 22 settembre 2025 L’avvocato Giuseppe Caforio: “Si sono moltiplicati in queste settimane episodi di autolesionismo e di violenza nei confronti della polizia”. La presidente della Regione, Proietti: “Una sconfitta collettiva”. Continua a essere drammatica la situazione delle carceri umbre. Tensioni, personale insufficienza, carenze strutturali, una percentuale estremamente elevate di detenuti psichiatrici che non hanno adeguata assistenza e che rendono la convivenza tra la popolazione reclusa estremamente critica. E un altro suicidio. La seconda morte nelle case circondariali dell’Umbria dopo il recente decesso di un detenuto a Spoleto, presumibilmente che complicazioni legate all’uso di stupefacenti. Ieri mattina, invece, a morire, per un atto volontario, è stata una detenuta trentacinquenne della sezione femminile del ...

perugiatoday.it, 22 settembre 2025 Lettera indirizzata a tutte le donne che scontano la pena nella casa circondariale del capoluogo. Nella mattinata di domenica 21 settembre una detenuta di 30 anni, originaria di Taranto, si è suicidata nel carcere di Capanne. Una notizia drammatica diffusa dal garante dei detenuti. La sindaca di Perugia, Vittoria Ferdinandi, ha voluto scrivere e inviare una lettera indirizzata a tutte le donne che scontano la pena nella casa circondariale del capoluogo.

 

di Elisa Sola

La Stampa, 22 settembre 2025 Il giovane torinese si era impiccato a Novara, aveva già provato due volte. Il pm chiede l’archiviazione: “Non c’è un divieto esplicito sulle stringhe”. Si chiamava Michael Monsolino. Si è tolto la vita in cella a 29 anni, impiccandosi con i lacci delle scarpe. Era arrivato nel carcere di Novara quattro giorni prima, il primo luglio 2023. Era un ragazzo fragile. Una vita passata a Torino, nel quartiere Barriera di Milano. È finito dietro le sbarre la prima volta a 20 anni, per rapine, ricettazioni e porto di armi. Detenuto a Torino, e poi a Vercelli, ha provato due volte a suicidarsi, nel 2021. Nel penitenziario di Novara il terzo tentativo, finito in tragedia.

 

umbriacronaca.it, 22 settembre 2025 Avviato nel 2024, prosegue il progetto della Caritas diocesana di Perugia-Città della Pieve “Semi di Carità”, finanziato dall’8xMille, finalizzato a promuovere sul territorio i valori, i principi e le pratiche generative della “Giustizia Riparativa” e della “Giustizia di Comunità”. Tra gli interventi già avviati, i percorsi di accompagnamento all’inclusione sociale e lavorativa per persone detenute, city farm e laboratori di ecologia integrale per studenti di scuole dell’infanzia, primarie e del catechismo, di sensibilizzazione della comunità scolastica sulla “Giustizia Riparativa” e campagna di advocacy su “Giustizia Riparativa” e “Giustizia di Comunità”.

 

di Raffaella Tallarico

gnewsonline.it, 22 settembre 2025 Una storia d’amore infinito che si infrange su un muro di sofferenza. È l’estrema sintesi del romanzo scelto per la nona tappa di “Libri Liberi” nei penitenziari, rassegna di fondazione De Sanctis patrocinata dal ministero della Giustizia. Lo scorso venerdì nella biblioteca della casa circondariale di Bari, l’attore Lino Guanciale ha letto e commentato con i detenuti “Génie la matta”, romanzo postumo della scrittrice francese Inès Cagnati, con l’introduzione della scrittrice Donatella Di Pietrantonio. “Non mi stare tra i piedi”. Marie se lo sente dire spesso dalla madre Eugénie, detta Génie. L’etichetta di ‘matta’ gliela dà la comunità da cui resta esclusa, condannata dalla sua famiglia e dall’intero paese per uno stupro subito. Da quella violenza nasce Marie, la voce narrante del romanzo, affamata d’amore.

 

di Gianni dal Magro

cronacamilano.it, 22 settembre 2025 Una stagione, intitolata Persona, per celebrare il 30ennale del lavoro svolto da Puntozero Beccaria - struttura sostenuta dal Ministero della Giustizia (Dipartimento per la giustizia minorile e di comunità) e riconosciuta dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, patrocinata dal Comune di Milano e inserita nel progetto Per Aspera ad Astra - Acri/Fondazione Cariplo - all’interno dell’Istituto Penale per Minorenni Cesare Beccaria, e per rilanciare sul futuro, proponendo un cartellone che prevede, oltre al meglio delle produzioni della compagnia, anche ospitalità, presentazioni, concerti.

 

di Cristina Pastore

La Stampa, 22 settembre 2025 Successo per la sfilata organizzata nel carcere di Pallanza. Il progetto è stato sostenuto dal Comune di Omegna. Scroscio di applausi per Michele al termine di una sfilata che ha avuto come protagonista la sua creatività e la voglia di ricominciare. Attorniato da modelle di tutte le età, e di nazionalità diverse, con gli occhi pieni di gioia trasmetteva l’entusiasmo che ha coinvolto altri due detenuti. Con lui sono i sarti del laboratorio “L’ago della libertà”, iniziativa di rieducazione e inclusione del carcere di Verbania.

 

di Conchita Sannino

La Repubblica, 22 settembre 2025 Un numero zero che via Arenula ambirebbe ad esportare in altre carceri. Tommaso, vincitore con un rap: “Aver potuto alzare una coppa qui dentro è una cosa che non dimenticherò mai più nella vita”. Un titolo che occhieggia ai talent show del mondo di fuori, Prison got talent. Un esperimento che serve a muovere e a calmare l’aria immobile, dentro. Più l’emozione di un giovanissimo vincitore, il 38enne Tommaso, sezione “reati comuni” con i suoi compagni di detenzione a contatto con artisti e membri della giuria. Scene che dal carcere di Velletri per qualche ora sospendono - senza poter cancellare - il fardello delle condizioni inumane in cui versano i penitenziari italiani.

 

di Maddalena Messeri

La Repubblica, 22 settembre 2025 L’inchiesta di Raffaella Di Rosa nelle carceri minorili tra “maranza”, sogni infranti e nessuna idea di futuro. Soli, arrabbiati e senza futuro, sono questi i giovani reclusi che popolano gli istituti di pena per minorenni in Italia. Quello che un tempo si chiamava il “riformatorio” e che doveva riabilitare i ragazzi alla vita in società, è invece diventato un luogo di dolore e violenze come testimonia il libro Vite minori di Raffaella Di Rosa, edito da il Millimetro. La giornalista affronta a passo di cronaca la situazione della detenzione minorile dopo il decreto Caivano - norma che prevede l’ampliamento della custodia cautelare e la limitazione di misure alternative - mettendone in luce tutti i limiti, a partire dal sovraffollamento.

 

di Giusi Fasano

Corriere della Sera, 22 settembre 2025 Marco Malvaldi si chiede: possono giudici e magistrati permettersi di ignorare la statistica nel decidere per una condanna o un’assoluzione? “Una condanna viene disposta quando la colpevolezza dell’imputato è dimostrata “al di là di ogni ragionevole dubbio”; ma il significato della parola “ragionevole” non è univoco”. Ecco. Comincia da qui il viaggio di Marco Malvaldi nella costruzione, chiamiamola così, della colpevolezza e dell’innocenza. Proprio lui, il chimico scrittore che ha firmato i fortunati Romanzi del BarLume, si prende la briga di entrare nel territorio della Giustizia e inoltrarsi, armato di calcolo probabilistico, lungo i percorsi accidentati delle prove, degli indizi, delle testimonianze, della credibilità.

 

di Angelo Panebianco

Corriere della Sera, 22 settembre 2025 La polarizzazione della politica rischia di esasperare le posizioni fino all’odio mettendo a rischio la democrazia. L’assassinio di Charlie Kirk ha scatenato sia in America sia in Italia scontri verbali feroci. Il fanatismo che conduce alla violenza fisica è responsabilità soprattutto della destra o della sinistra? Che rapporto c’è fra la violenza verbale e la violenza fisica? O fra il fanatismo che si manifesta attraverso messaggi di odio e quello che passa all’azione picchiando colui che si considera il “nemico” oppure uccidendolo?

di Raffaella Romagnolo

La Stampa, 22 settembre 2025 Nell’era dell’odio essere onesti non basta. Cosa succederebbe se ogni persona ne portasse in piazza un’altra e poi un’altra? Il popolo dei disarmati deve farsi sentire. Gaza (ma anche Ucraina): come reagire a quello che sta accadendo? Non intendo come dovrebbero reagire i politici o gli alti funzionari con responsabilità decisionali, dico la gente comune, quella che studia, lavora o magari è in pensione. Come dovrebbe reagire la gente comune allo scandalo di altra gente comune affamata e scacciata di casa? Ai bambini ammazzati? Alla distruzione di abitazioni per farne resort? A leader che praticano la violenza e la chiamano diplomazia? Come dovrebbe reagire la gente comune allo scandalo indicibile di leader che si candidano a boia?

 

La Stampa, 22 settembre 2025 I sindacati di base protestano per l’intera giornata. Escluso il trasporto aereo. Oltre 70 cortei nelle città. Dai treni alle scuole, dai porti al trasporto locale alla sanità. Lo sciopero generale indetto per oggi lunedì 22 settembre dalle sigle sindacali di base, in segno di solidarietà con la popolazione palestinese nella Striscia di Gaza e a sostegno della Global Sumud Flotilla, sta fermando varie piazze italiane. Tutti i comparti aderiscono alla mobilitazione e le manifestazioni si svolgono in almeno 75 città, a cominciare da Roma, Milano e Napoli.

 

di Ileana Sciarra

Il Messaggero, 22 settembre 2025 Dopo l’assassinio di Kirk, i toni si sono accesi tra maggioranza e opposizione. C’è chi ricorda gli anni di piombo e rievoca le Brigate rosse, chi ha citato la morte del commissario Calabresi. Il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi invita alla calma, perché il pericolo di un “salto di qualità” dalla protesta all’azione violenta esiste. 

 

di Elena Molinari

Avvenire, 22 settembre 2025 Dopo il “sì” di Gran Bretagna, Australia, Canada e Portogallo, sono quasi 150 i Paesi che riconoscono la Palestina. Il “no” degli Usa, l’ira di Israele. Una cerimonia dedicata all’80° anniversario delle Nazioni Unite oggi a New York apre la nuova sessione dell’Assemblea Generale dell’Onu, ed al centro della riunione si troveranno subito le tensioni che circondano la questione palestinese e la guerra a Gaza.

 

di Davide Mattiello*

Il Fatto Quotidiano, 22 settembre 2025 Due morti sotto bandiera Onu, nessuna verità. La credibilità delle Nazioni Unite passa dalla giustizia per Paciolla e Attanasio. Oggi entra nel vivo l’ottantesima sessione dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ed è bene sottolineare che il futuro dell’Onu passa necessariamente dalla ricerca della verità per la morte di Mario Paciolla e di Luca Attanasio, quest’ultimo assassinato insieme al carabiniere di scorta Vittorio Iacovacci e all’autista Mustapha Milambo.

 

DOCUMENTI

Articolo: "Teatro nello spazio degli scontri. Ricominciare da Marco Cavallo", di Daniela Morandini