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Notiziario quotidiano dal carcere

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Edizione di sabato 13 settembre 2025

APPUNTAMENTI DI RISTRETTI

Percorso di formazione: "Volontari per la Giustizia di Comunità" (Padova, 6 ottobre - 10 novembre 2025)

 

di Ilaria Dioguardi

vita.it, 13 settembre 2025 Sono quattro le donne detenute che si sono suicidate in carcere dall’inizio dell’anno. L’ultima aveva 26 anni e si è tolta la vita impiccandosi nella sua cella a Sollicciano (Firenze). Pochi giorni prima un’altra detenuta si era suicidata a Rebibbia. Daniela De Robert, giornalista e vice presidente dell’associazione Volontari in carcere: “Le donne detenute sono il 4% della popolazione detenuta: per questo hanno maggiori difficoltà nelle carceri. Non esiste un pensiero di genere sulla realtà della detenzione femminile”.

 

di Federica Olivo

huffingtonpost.it, 13 settembre 2025 Per il centrodestra l’intesa è fondamentale per “il reinserimento sociale”. L’opposizione: “Siamo preoccupati, non ci sono le condizioni”. Al momento è applicabile ad appena quattro condannati in via definitiva, due per parte. Servirebbe il loro consenso, ma è aggirabile. Tra qualche mese l’Italia potrà mandare i detenuti libici a scontare la pena “a casa loro”. In quelle strutture che i report internazionali denunciano per la violazione dei diritti umani dei detenuti. Potrà succedere anche il contrario: gli eventuali detenuti italiani in Libia, se condannati in via definitiva, potranno tornare in Italia. L’accordo, firmato dai ministri della Giustizia di Roma e Tripoli nel 2023, è stato approvato l’11 settembre dal Senato. La discussione è stata veloce ed è passata in sordina.

 

di Fabio Falbo*

L’Unità, 13 settembre 2025 Quando ho letto il Diario di Cella n. 17 scritto da Gianni Alemanno, ho provato una commozione profonda. Non perché mi abbia raccontato, ma perché l’ha fatto con verità, con rispetto, con coraggio, in un sistema che spesso ci riduce a numeri, a etichette, a reati. Gianni ha scelto di raccontare l’uomo, la storia, il cammino, e l’ha fatto dopo aver conosciuto mia moglie Maria, i miei figli Francesco, Denise, Marco Aurelio, mia sorella Isabella e sentito parlare di mio padre Francesco, che a 92 anni continua a vivere con un solo desiderio: rivedermi libero. Li ha incontrati nell’area verde di Rebibbia, durante i colloqui, ha guardato negli occhi la mia famiglia, quella che ha resistito con me in tutti questi anni, fuori dalle mura, giorno dopo giorno.

 

di Paolo Frosina

Il Fatto Quotidiano, 13 settembre 2025 “Confido di non aver bisogno del giubbotto antiproiettile”. Il viceministro Francesco Paolo Sisto, peso massimo di Forza Italia alla Giustizia, si presta con ironia al corpo a corpo con Piercamillo Davigo sulla separazione delle carriere - la riforma totem del suo partito - di fronte al pubblico non certo amico della festa del Fatto. Il confronto, moderato da Antonio Massari e Giuseppe Pipitone, è duro ma mantiene il fair-play: Davigo precisa di stimare Sisto, a differenza di “altri” (e qui ognuno può farsi un’i de a del riferimento), lui ricambia e dice di “arricchirsi” ascoltando l’ex pm di Mani Pulite.

 

di Simona Musco

Il Dubbio, 13 settembre 2025 È corsa alle posizioni chiave. Pinelli punta su pluralismo e trasparenza, per ridisegnare la mappa del potere senza cedere alle logiche correntizie. Palazzo Bachelet si avvia verso un rinnovo della geografia consiliare. Il prossimo 9 ottobre, infatti, scadranno le Commissioni e sarà necessario procedere con nuove nomine, rispetto alle quali i consiglieri possono indicare, entro il 18 settembre, la propria preferenza, sia per quanto riguarda la Commissione di destinazione sia per quanto riguarda le presidenze. A decidere sarà il Comitato di Presidenza, presieduto da Fabio Pinelli e rinnovato dopo la nomina del nuovo primo presidente Pasquale D’Ascola e del nuovo procuratore Pietro Gaeta.

 

di Errico Novi

Il Dubbio, 13 settembre 2025 Il costituzionalista ed esponente del Pd parla del caso Almasri che agita la maggioranza di centrodestra. Si ripete, senza fortuna, che sulla giustizia servirebbe un confronto tecnico, anziché una guerra di religione. A offrire un paradigma di “civiltà possibile” nel dibattito è un esponente del Pd come Stefano Ceccanti, che da costituzionalista non esita a chiedersi “come evitare una richiesta di autorizzazione anche per Giusi Bartolozzi”, a proposito della mancata estensione, alla capo Gabinetto di Nordio, dello “scudo” riconosciuto al guardasigilli, a Piantedosi e a Mantovano.

 

di Paola Rossi

Il Sole 24 Ore, 13 settembre 2025 Respinto il ricorso del pubblico ministero che contestava l’estinzione del primo reato oggetto del beneficio di non esecuzione immediata della pena per chi rientra nel limite di cumulo dopo la seconda condanna. Se la doppia concessione della sospensione condizionale della pena si conclude con esito positivo cioè senza commissione di un altro reato della stessa indole del primo non scatta solo l’estinzione della pena ma anche l’estinzione del reato.

 

di Antonio Ferrero

La Stampa, 13 settembre 2025 Iniziata ieri la parte pubblica della terza edizione del festival “Art.27 - Expo”, tre-giorni dedicata a scoprire le buone pratiche legate all’economia carceraria. Dopo il tavolo di lavoro di ieri, con la partecipazione di una “rete” di addetti ai lavori, da oggi a domenica si alterneranno discussioni, talk, spettacoli e mostre mercato dedicati al progetto di rendere il carcere un luogo di riscatto (come prevede l’articolo 27 della Costituzione) e di produzione economica. Non a caso, da quest’anno l’organizzazione dell’evento è gestita dalla neonata Associazione Articolo 27 che vede tra i fondatori “Panatè Società benefit”, la “Fondazione Industriali Ets” e “La Gemma Venture Srl”.

 

di Marco Turco

unionemonregalese.it, 13 settembre 2025 Quando Massimiliano è uscito, dopo otto anni, avrebbe potuto fare la cosa più ovvia: lasciarsi quelle mura alle spalle. Ne aveva tutto il diritto: aveva scontato la sua pena, era libero. Nessuno lo avrebbe biasimato per questo. Ne aveva il diritto e persino la possibilità: “Avevo l’occasione di andare a lavorare altrove, in un’azienda edile”. Invece? “Invece mi hanno chiesto di tornare nel carcere, per restare nella cooperativa che fa lavorare i detenuti” dice, sorridendo. Quanto ci hai pensato su? “Io? Ho accettato immediatamente”. È diventato un amico, non solo un collega. Uno che può portare un messaggio alla famiglia che ti aspetta fuori, magari a un genitore malato. E un esempio: di chi ce l’ha fatta, ma non si è dimenticato di chi è ancora dentro.

 

di Peppe Aquaro

Corriere della Sera, 13 settembre 2025

Accade sia a chi è dentro, in carcere, sia a chi è fuori. Può capitare a chiunque che un testo di una canzone coinvolga talmente tanto da trasformarsi in qualcosa che semplicemente ci fa stare meglio. Sperando che qualcosa possa cambiare. Nasce anche da queste sensazioni il festival musicale, “Per chi crea. Parole liberate” in programma il 12 e 13 settembre a Cuneo, nella centralissima via Roma. Le due serate, organizzate dall’etichetta Baracca & Burattini di Paolo Bedini con il sostegno del Ministero della Cultura e della Siae, si svolgono all’interno della terza edizione di “Art. 27 Expo”, l’unico evento in Italia (dall’11 al 14 settembre) interamente dedicato alla valorizzazione delle produzioni carcerarie, e che vedrà la partecipazione, tra gli altri, di Gherardo Colombo nel corso della manifestazione, “Giustizia e democrazia: il senso del carcere”.

 

di Massimo Iritano

vita.it, 13 settembre 2025 Un professore racconta l’esperienza vissuta con sei studentesse del liceo classico Galluppi di Catanzaro all’interno dell’Istituto penale per minorenni cittadino: un gruppo di lettura, che ha coinvolto una decina di ragazzi. Un percorso di Pcto non scontato, che ha lasciato il segno. “Vi vorremmo ringraziare perché ci avete regalato una bellissima esperienza. Ci avete permesso di conoscervi attraverso le vostre parole ed emozioni. Ci avete arricchito di tante piccole cose che allo stesso tempo sono molto importanti. I vostri insegnamenti sono stati preziosi e ci auguriamo di avervi lasciato anche noi qualcosa”.

 

di Fabio Luongo

Il Giorno, 13 settembre 2025 L’iniziativa dell’ensemble di Villasanta con la Casa circondariale di via Sanquirico nell’area verde dell’istituto. A suonare saranno anche alcune persone recluse che hanno partecipato al corso di ottoni ideato dal Cmv. Musica per liberare gli orizzonti. Un concerto in carcere per e con i detenuti, per viaggiare tra le colonne sonore di film celebri. È l’iniziativa che si terrà oggi alle 15 nell’area verde della Casa circondariale di Monza: a suonare saranno gli strumentisti del Corpo Musicale di Villasanta, che con la struttura di via Sanquirico hanno un legame speciale. La banda villasantese, che giusto quest’anno ha tagliato il ragguardevole traguardo dei 140 anni di vita e attività, dallo scorso anno porta infatti avanti un importante progetto che coinvolge un gruppo di persone recluse nell’istituto di pena monzese.

 

di Maurizio Crippa

Il Foglio, 13 settembre 2025 “Scuola sotto inchiesta” di Guido Calogero è stato pubblicato sessant’anni fa e oggi riproposto da Ibl. Rileggere dopo cinquant’anni gli articoli per il Mondo di Guido Calogero, grande filosofo e umanista. E scoprire che ci fu un tempo (perduto?) in cui l’Italia sapeva pensare all’istruzione, ai giovani, alla libertà. Un libro per l’oggi. L’anno era il 1955, dieci dalla nascita dell’Italia liberata, e Guido Calogero, filosofo, docente universitario e saggista di prima grandezza dibatteva sul Mondo di Mario Pannunzio, con competenza e (allora) con qualche ragionevole speranza, della annunciata e imminente (allora) riforma dell’esame di Maturità. Che il liberale e pragmatico Calogero si augurava più aderente al percorso di studi, liberato dalle “anticaglie”.

 

di Damiano Aliprandi

Il Dubbio, 13 settembre 2025 Più di un miliardo di persone nel mondo convivono con un disturbo mentale. Quasi la metà dei ricoveri psichiatrici avviene in forma involontaria. Lo rivela il nuovo rapporto dell’Organizzazione mondiale della sanità sulla salute mentale pubblicato nel 2025. Non è l’unico numero che racconta un sistema sbilanciato: i dati mostrano che nei servizi psichiatrici di base prevale nettamente il ricorso ai farmaci, mentre i percorsi psicosociali restano marginali. Solo il 18 per cento dei Paesi offre in modo strutturato tutti i servizi essenziali: casa, lavoro, istruzione, assistenza legale. E in molti contesti, negli ospedali psichiatrici permangono condizioni degradanti, maltrattamenti e degenze che si prolungano per mesi o anni.

 

di Emilio Minervini

Il Dubbio, 13 settembre 2025 Un occhio senza palpebre, sempre vigile, a captare e analizzare ogni singolo messaggio, tra i miliardi che ogni giorno vengono scambiati all’interno dell’Unione Europea. È questa la sostanza del Regulation to Prevent and Combat Child Sexual Abuse (Csam), meglio noto come Chat Control, il cui voto è previsto per il 14 ottobre al Consiglio europeo, dopo numerosi slittamenti. La proposta di regolamento è in discussione a livello europeo dalla primavera del 2022, quando è stata avanzata dall’allora Commissaria europea per gli affari interni, la svedese Ylva Johansson, al fine di contrastare la pedofilia e i crimini ad essa connessi su internet, come la pedopornografia e l’adescamento di minori.

 

di Paolo Ferrario

Avvenire, 13 settembre 2025 Il ministro fa il punto delle riforme al via con il nuovo anno scolastico. Che dovrà essere caratterizzato da “rispetto, responsabilità e gentilezza”. “Riportiamo al centro della società il rispetto e la gentilezza, a partire dalle scuole. Che possono essere il grande antidoto nei confronti della violenza, dell’odio, della maldicenza e della prevaricazione che spesso vengono alimentati dai social”. All’alba del nuovo anno scolastico, prima ancora di parlare della nuova Maturità, del voto in condotta, del divieto di smartphone e delle altre novità che attendono gli studenti al ritorno tra i banchi, il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, vuole porre l’accento sul valore aggiunto rappresentato dalla scuola, in un momento in cui violenza, volgarità e prepotenza riaffiorano in diversi ambiti della società.

 

di Antonella Palermo

vaticannews.va, 13 settembre 2025 In occasione della presentazione della candidatura del progetto “Gesti dell’accoglienza”, di Lampedusa, alla lista del Patrimonio culturale immateriale dell’Unesco, nel videomessaggio di Leone XIV il ringraziamento per i tanti operatori di speranza: “baluardo di quell’umanità che le ragioni gridate, le paure ataviche e i provvedimenti ingiusti tendono a incrinare”. Il Pontefice, che spera di incontrare presto gli isolani, esorta a “diventare esperti di riconciliazione”.

 

di Giulio Cavalli

Il Domani, 13 settembre 2025 Il Tribunale di Trento ha affermato che produrre e vendere cannabis light è legale, smontando l’articolo 18 del decreto sicurezza approvato in aprile dal governo Meloni. Nell’ordinanza depositata il 5 settembre, il giudice scrive che “allo stato dei dati scientifici” un contenuto di THC inferiore allo 0,3% non comporta rischi tali da giustificare un divieto assoluto di commercializzazione. Un passaggio che rovescia l’impianto normativo voluto dai ministri Piantedosi e Lollobrigida, che avevano equiparato tutte le infiorescenze a stupefacenti, a prescindere dalla percentuale di principio attivo. Pur dichiarando inammissibile per motivi procedurali il ricorso presentato da Canapa Sativa Italia e Imprenditori Canapa Italia, il tribunale ha fissato principi cardine: prevalenza del diritto europeo, proporzionalità ...

 

di Claudio Cerasa

Il Foglio, 13 settembre 2025 La notizia che farà più scalpore in Italia, rispetto all’arresto dell’uomo accusato di aver ucciso con un colpo di fucile Charlie Kirk, è quello slogan inciso sul proiettile usato per freddare il famoso attivista conservatore americano, morto due giorni fa in diretta streaming: “Bella ciao, bella ciao ciao ciao”. Per i professionisti della zizzania permanente, del complottismo perpetuo, della violenza verbale, quello slogan, unito alle altre parole incise sulle altre pallottole - “fascista beccati questa” - non può che essere il simbolo di un fatto preciso: la sinistra, quando attacca la destra, è violenta, è liberticida, e la violenza delle parole a volte può trasformarsi in un fatto.

 

di Ruben Razzante

Avvenire, 13 settembre 2025

La vicenda è un segnale d’allarme, lo specchio di un sistema comunicativo che ha smarrito il gusto per la complessità, la pazienza dell’analisi, la responsabilità della parola. Era prevedibile che la vicenda di Charlie Kirk, l’influencer Maga ucciso in Utah, accendesse reazioni forti, ma la rapidità con cui il dibattito è degenerato nei soliti schemi polarizzati lascia ancora una volta l’amaro in bocca. Nessuna sorpresa, forse, ma molta amarezza. Perché, più del caso in sé, colpisce ciò che rivela del modo di discutere sui social. Anche in Italia la dinamica del confronto ha seguito un copione ormai familiare: la corsa a estremizzare, semplificare, schierarsi.

 

di Cristina Di Silvio

Il Dubbio, 13 settembre 2025 Nel contesto attuale, il carcere ha cessato di essere solo un presidio penale per divenire un nodo strategico di controllo sociale. Non più semplice luogo di esecuzione della pena, ma strumento di guerra ibrida: neutralizzazione preventiva, disciplinamento collettivo e repressione del dissenso. La detenzione si configura come spazio giuridico sospeso, dove il diritto viene sistematicamente eluso. Trattati e convenzioni internazionali - come l’art. 7 del Patto sui Diritti Civili e Politici, l’art. 3 della Cedu e la Convenzione Onu contro la tortura - vietano trattamenti inumani, ma gli organismi di monitoraggio continuano a denunciare abusi sistemici, anche in Paesi democratici.

 

di Domenico Bilotti

L’Unità, 13 settembre 2025 Dopo quattordici anni la preghiera della cristiana keniota Dorothy Kweyu ha realizzato il più laico dei “miracoli”: il figlio Stephen Munyakho non è più nel braccio dei condannati a morte. L’uomo avrebbe ucciso con un’arma da taglio il collega di lavoro Makrad Saleh per una questione d’affari. La famiglia aveva suggerito l’ipotesi della legittima difesa, ma potevano sussistere gli estremi per un “omicidio nonostante (oltre) l’intenzione”, commesso, cioè, senza volere cagionare l’evento fatale.

 

DOCUMENTI

Articolo: "Leggere per vivere mille vite, anche oltre le sbarre", di Donatella Gasperi

Articolo: "Se non ora quando? Cambiare la legge istitutiva del Garante nazionale delle persone private della libertà personale", di Desi Bruno