Direttore: Ornella Favero

Redazione: Padova, Via Citolo da Perugia 35

Telefax 049.654233. Mail: redazione@ristretti.it 

Sito internet: www.ristretti.org  

 

Notiziario quotidiano dal carcere

--> Rassegne Tematiche <--

Edizione di giovedì 11 settembre 2025

di Silvia Grilli

Grazia, 11 settembre 2025 Un’altra donna si è uccisa nel penitenziario di Sollicciano, a Firenze. È il 61° suicidio in una cella italiana dall’inizio dell’anno. Dobbiamo capire che questi non sono episodi isolati, ma la prova dell’indifferenza del nostro Paese. Una giovane donna di 26 anni, una detenuta nel carcere di Sollicciano, a Firenze, si è suicidata. Dall’inizio dell’anno è il terzo suicidio nello stesso carcere, uno dei peggiori d’Italia, dei più abbandonati, tranne che per l’ostinazione dei volontari.

 

romasette.it, 11 settembre 2025 A fine agosto le carceri italiani ospitavano 63.167 detenuti. Fra questi, finora a togliersi la vita nel 2025 sono stati in 61 detenuti, 23 dei quali da quando è iniziata l’estate, tre mesi nei quali si sono registrati i suicidi di tre donne (quattro in totale quest’anno, numeri che difficilmente in passato si erano registrati) e quello di un ragazzino di 17 anni recluso in un Istituto penale per minorenni. A stilare il bilancio di fine estate, stagione drammatica per i suicidi in carcere quando molte attività si fermano, comprese quelle scolastiche e di volontariato, e le ...

 

di Luca Borioni

ideawebtv.it, 11 settembre 2025 Gherardo Colombo a Cuneo per parlare di giustizia: “Le riforme tecniche non bastano, serve educare”. Il suo volto resta indissolubilmente legato a “Ma­ni pulite”, l’inchiesta che incise profondamente sul sistema della corruzione esistente al tempo, strettamente legato al finanziamento occulto dei partiti politici. A distanza di trent’anni, però, l’ex magistrato Gherardo Colombo è costretto a ripetere una constatazione amara: “Mani pulite è finita da tempo. Non è finita la corruzione. Il vero problema è che la cultura dell’illegalità è rimasta, in forme più o meno evidenti. È un fenomeno diffuso, difficile da scalfire. Per questo insisto sul nodo culturale: senza una consapevolezza condivisa, nessuna riforma sarà davvero efficace”.

 

di Alexia Delzenne

L’Opinione, 11 settembre 2025 “Il carcere non è vendetta” non è stata un’attenuante emotiva, ma la domanda politica e culturale messa al centro dall’incontro che si è svolto il 4 settembre al Palazzo San Sebastiano, nell’ambito del Festivaletteratura, con Marcello Bortolato, presidente del Tribunale di Sorveglianza di Firenze e la moderatrice Verdiana Benatti. Il confronto ha spostato l’asse dal castigo alla responsabilità, dalla punizione alla riparazione del danno e della fiducia sociale. L’Italia ha scolpito nella Costituzione che la pena deve “tendere alla rieducazione”: un principio spesso evocato e troppo raramente valutato nei suoi esiti.

 

di Alessandro Cannavò

Corriere della Sera, 11 settembre 2025 I lavori di consapevolezza a Bollate: “I reati di natura sessuale sono quelli con il più alto tasso di negazione”. Quanto vorrei essere utile per rintracciare e fermare qualcuno che sta per commettere il mio reato “. In 25 anni di lavoro, per Roberto Bezzi, responsabile dell’Area educativa del carcere di Bollate, questa frase pronunciata da più detenuti condannati per femminicidio, resta una delle più belle e potenti nel dimostrare i segni di un cambiamento. Bezzi partecipa a “L’educazione affettiva degli InVisibili”, l’incontro in programma sabato 13 settembre alle 16.3o, che avrà come ospiti anche il direttore generale della Fondazione Reggio Children Christian Fabbri e Martina Fuga, presidente di Coordown.

 

di Errico Novi

Il Dubbio, 11 settembre 2025 L’apertura della questione dinanzi alla Consulta per la dirigente di via Arenula può disinnescare la “trappola libica” solo se si arriva al referendum in pochi mesi. Come uscirne? Ecco il quesito che costringe Palazzo Chigi a scervellarsi: come sfuggire alle sabbie mobili in cui si è tramutata, nella migliore tradizione degli incubi, la marcia trionfale verso la separazione delle carriere.

 

di Valentina Stella

Il Dubbio, 11 settembre 2025 Valerio Spigarelli, già presidente dell’Unione Camere Penali. Secondo lei esiste un asse politico Anm/ Pd per fronteggiare insieme il referendum per la separazione delle carriere? L’Anm si difende sostenendo che vanno ovunque li invitano, anche da Atreju. Se sostengono questo, difficile contestare la loro posizione. Il problema sono invece gli argomenti che usano contro la riforma e che svieranno il dibattito dall’oggetto del referendum al suo presunto significato politico. Mi spiego meglio.

 

di Francesco Grignetti

La Stampa, 11 settembre 2025 La presidente uscente della Cassazione: “Autonomia e indipendenza vanno praticate in concreto”. Margherita Cassano è appena uscita dall’organico della magistratura dopo una carriera lunga e strepitosa. Prima donna ad essere stata Presidente della Cassazione. L’avevano accolta con grandi applausi forse perché qualcuno si aspettava in lei una figura malleabile, ma non è stato così. “Non penso che quando si parla di una donna la si possa necessariamente identificare con un essere fragile e indifeso, no? Ognuno ha la sua formazione. Io devo ringraziare dei maestri che mi hanno insegnato non soltanto a tentare di esercitare al meglio la professione, ma anche che non basta declamare l’autonomia e l’indipendenza. Bisogna praticarle in concreto”.

 

di Simona Musco

Il Dubbio, 11 settembre 2025 Al via i lavori in Giunta: lunga relazione del dem Gianassi sul caso nato dal rimpatrio del generale libico. Trentaquattro omicidi, 22 violenze sessuali documentate, torture sistematiche e detenzioni arbitrarie. È questo il ritratto del generale libico Njeem Osama Almasri, capo della Polizia giudiziaria di Tripoli liberato dal governo italiano lo scorso gennaio, dopo l’arresto avvenuto a Torino su ordine della Corte penale internazionale. Un ritratto tracciato da Federico Gianassi, deputato del Pd, nella relazione letta in Giunta per le Autorizzazioni sulla richiesta di procedere nei confronti dei ministri Carlo Nordio (Giustizia) e Matteo Piantedosi (Interno), e del sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano.

 

di Ermes Antonucci

Il Foglio, 11 settembre 2025 Secondo i tecnici che assistono la maggioranza, Bartolozzi dovrà sottoporre autonomamente alla Camera la richiesta di essere “scudata” dal Parlamento, attraverso la sollevazione di un conflitto di attribuzione con il Tribunale dei ministri. Proprio quest’ultimo potrebbe sollevare un secondo ricorso alla Consulta. Uno o due conflitti di attribuzione davanti alla Corte costituzionale. Sarà questa la logica conseguenza giudiziaria del caso Almasri, come riferiscono al Foglio diverse fonti autorevoli della maggioranza.

di Gian Antonio Stella

Corriere della Sera, 11 settembre 2025 Gli 80 anni del fondatore di Libera e del Gruppo Abele: “Entrai in seminario già 20enne non con l’idea di fare il prete ma per spendermi per gli altri”. Il nipotino del mugnaio, la faccia scavata, fa oggi ottant’anni. E continua a macinare. Macina chilometri, macina incontri, macina preghiere e battaglie e sfuriate contro le ingiustizie. E nella canonica di Pieve di Cadore, tra i monti dove tutto iniziò e dove ha chiesto di farsi riportare “quando verrà il momento, con una tomba rivolta agli Spòute de Tór”, il gruppo dolomitico sullo sfondo del borgo natio, ricostruisce la sua storia di poveri, Calabrie, occhialerie, baracche, vocazioni, eresie... Partendo dal nonno del quale ereditò il nome: Pio Luigi Ciotti.

 

di Tiziana Roselli

Il Dubbio, 11 settembre 2025 Il caso di un detenuto a cui è non è mai stato recapitato il plico con gli atti: per la Suprema Corte la violazione dei diritti sanciti dalla Cedu deve avere un impatto concreto sul processo. Con la sentenza n. 30182 della sezione penale, la Corte di Cassazione ha tracciato un confine netto e rigoroso, adottando un approccio più stringente e meno garantista: le violazioni dei diritti del detenuto accertate dalla Corte Edu contano solo se dimostrano un impatto reale, diretto o indiretto, sul processo e sulla condanna.

 

di Antonio Alizzi

Il Dubbio, 11 settembre 2025 La Corte d’Appello di Lecce si rivolge alla Corte Costituzionale: al vaglio del giudice delle leggi la sospensione del regime sui reati commessi tra il 2017 e il 2018. La prescrizione torna al centro del dibattito giudiziario. Con un’ordinanza, la Corte d’appello di Lecce ha deciso di sospendere il processo a carico di un imputato e di rivolgersi direttamente alla Corte costituzionale. In discussione non c’è solo il destino del singolo procedimento, ma un nodo che riguarda centinaia di fascicoli in tutta Italia: la sorte dei reati presuntivamente commessi tra il 3 agosto 2017 e il 31 dicembre 2019, gli anni della cosiddetta “legge Orlando”.

 

di Paola Rossi

Il Sole 24 Ore, 11 settembre 2025 La previsione di aggiuntive prescrizioni è imposta dalla legge in chiave social preventiva quando viene sostituita la pena detentiva breve e anche in caso di patteggiamento. La Corte di cassazione penale - con la sentenza n. 30440/2025 - ha respinto il ricorso di un condannato con pena sostitutiva che lamentava l’applicazione del divieto di espatrio di cui sosteneva l’illegittimità qualificandola come pena accessoria che il giudice aveva a suo avviso erroneamente stabilito nei suoi confronti al di là di una giustificazione fondata su un accertamento della sua pericolosità.

 

di Andrea Carboni

indip.it, 11 settembre 2025 Un’inchiesta sulle condizioni delle persone detenute in carcere Sardegna, tra sovraffollamento, strutture inadeguate e percorsi di reinserimento insufficienti. Esistono detenuti di serie B? Questa è la domanda che sorge spontanea analizzando i dati della popolazione carceraria, composta principalmente da uomini adulti che scontano la loro pena in condizioni spesso insostenibili. Oltre a questo nutrito gruppo, esistono altre fette della popolazione detenuta che meritano particolare attenzione, soprattutto perché si scontrano con un sistema detentivo originariamente concepito solo per i maschi adulti.

 

di Damiano Aliprandi

Il Dubbio, 11 settembre 2025 Il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, ha risposto all’interrogazione parlamentare presentata dalla deputata del Partito Democratico Debora Serracchiani e altri colleghi lo scorso 28 maggio. La richiesta, già trattata su queste pagine, riguardava le gravi carenze sanitarie denunciate nel carcere Francesco Uccella di Santa Maria Capua Vetere. La risposta del Ministro conferma ufficialmente quanto riportato Come spiegato da Monica Bizaj, presidente dell’associazione, il 27 maggio scorso, dopo aver ricevuto la lettera dei detenuti, ci si è rivolti all’onorevole Serracchiani, che ha presentato un’interrogazione a risposta scritta al Ministro.

 

di Dario Crippa

Il Giorno, 11 settembre 2025 Alcuni detenuti cercano di andare in isolamento pur di avere più spazio. Violenze all’ordine del giorno. Ora anche cimici e scabbia. Benvenuti all’inferno, un “manicomio criminale”, dove nel 2024 si sono registrati 13 casi di aggressione al personale e 23 di lesioni tra detenuti, e un’altra decina si sono contati negli ultimissimi mesi (5 ad agosto, 1 suicidio a luglio). Questa la situazione alla casa circondariale di via Sanquirico a Monza. L’ultima aggressione, il 31 agosto al reparto psichiatrico dell’ospedale San Gerardo di Monza, “rappresenta l’ennesima manifestazione di un sistema allo sfascio”.

 

corrieretoscano.it, 11 settembre 2025 La Procura di Firenze ha aperto un fascicolo per omicidio colposo in merito alla morte di una detenuta rumena di 26 anni, trovata impiccata nella sua cella nel carcere di Sollicciano. Al momento non risultano indagati. La pm Ester Nocera ha delegato la polizia scientifica per effettuare rilievi dettagliati nell’area del decesso.

 

di Luca Rondi 

altreconomia.it, 11 settembre 2025 La Garante delle persone private della libertà personale del Comune di Torino lascia l’incarico dopo oltre dieci anni di attività. In questa intervista racconta da dentro la “frustrazione” nel vedere l’immobilismo della politica rispetto alla “fallimentare e irriformabile” situazione degli istituti di pena. Con particolare riferimento alla condizione di abbandono dei giovani adulti a cui ha dedicato un libro. “Un sistema fallimentare e irriformabile”. Monica Cristina Gallo non usa mezzi termini: la frustrazione è il sentimento che prevale in conclusione del suo secondo mandato da Garante dei diritti delle persone private della libertà personale del Comune di Torino. Il 15 settembre, dopo dieci anni, lascia l’ufficio di via Palazzo di città.

 

La Repubblica, 11 settembre 2025 Sarà Diletta Berardinelli la nuova Garante dei diritti delle persone private della libertà personale della Città di Torino. Il sindaco Stefano Lo Russo ha firmato l’atto di nomina. Nata a Roma, 51 anni, Berardinelli vanta oltre vent’anni di esperienza in contesti nazionali e internazionali, con particolare attenzione alla tutela dei diritti umani e alla promozione di percorsi educativi e inclusivi in ambito penitenziario. “In questi anni il lavoro della Garante è stato prezioso e determinante - sottolinea Lo Russo - ringrazio della disponibilità tutte le persone estremamente qualificate che si sono rese disponibili a ricoprire l’incarico.

cgm.coop, 11 settembre 2025 “Un ponte di umanità e riscatto”. Prendiamo una bella storia di rete dal nuovo numero di Vita sulla città più bella del mondo, Venezia. Nella complessità delle sue contraddizioni, tra l’assalto dei turisti e lo spopolamento, il magazine racconta anche chi la sceglie e si impegna per renderla più sostenibile e viva. Tra questi, la nostra cooperativa socia NoiGroup che da novembre 2024 ha attivato un call center per il Cup dell’Usl presso il carcere di Santa Maria Maggiore. Ci lavorano una decina di detenuti che ogni giorno rispondono a circa mille telefonate. Ci siamo fatti racconatare il progetto dal presidente di NoiGroup Fabio Panizzon.

 

cuneodice.it, 11 settembre 2025 Il festival articolato in tre concerti si terrà nell’ambito di Art. 27 Expo a Cuneo nel fine settimana. “Per Chi Crea - Parole Liberate” è un festival musicale articolato in tre concerti e organizzato dall’etichetta Baracca & Burattini di Paolo Bedini con il sostegno di MIC e SIAE, che si terrà nella cornice della manifestazione Art.27 Expo (Cuneo, 11/14 settembre), l’unico evento in Italia interamente dedicato alla valorizzazione delle produzioni carcerarie. Sul palco, si alterneranno sei gruppi musicali under 35 tra i più interessanti emersi negli ultimi anni. 

 

provincia.le.it, 11 settembre 2025 Oggi, giovedì 11 settembre, alle ore 10.30, a Palazzo Adorno, la Provincia di Lecce ospita la conferenza stampa di presentazione di “One Step Outside”, il progetto dedicato ai detenuti che si trovano attualmente presso l’Istituto di pena del capoluogo salentino, di età compresa tra 20 anni e 45 anni, sia uomini che donne, e che promuove lo sport come strumento ed opportunità di rieducazione, attraverso il potenziamento dell’attività sportiva.

 

di Paola Mariano

La Stampa, 11 settembre 2025 Un mega test spiega una tendenza collettiva più diffusa di quanto previsto: si seguono le norme anche se non c’è una specifica pressione sociale che le giustifichi. Un grande esperimento sociale dimostra che il rispetto è del tutto incondizionato e viene dall’interno di ciascuno di noi per almeno un individuo su quattro. E, comunque, per la stragrande maggioranza vince l’obbedienza. Anche quando non conviene. Rispettare le regole è nella natura umana anche quando trasgredire non danneggerebbe nessuno, anche quando nessuno scoprirebbe che le abbiamo infrante, addirittura anche quando nessuna pressione sociale ci spinge all’obbedienza: in poche parole, siamo ligi e rispettosi.

 

di Fabrizia Giuliani

La Stampa, 11 settembre 2025 Le sentenze non si discutono, dice l’adagio. Ma le sentenze sono parole pubbliche, discorso pubblico che accompagna la storia di un Paese. Sono espressione della sua cultura e al contempo fattore di condizionamento: influenzano la politica, il senso comune, la comunicazione. Dunque, se ne può parlare, a volte se ne deve. La premessa è necessaria quando si affronta un terreno delicato come quello della violenza contro le donne, nel quale lo sviluppo legislativo degli ultimi vent’anni è stato impetuoso. Non è retorica: il corpus di misure approvato negli ultimi quindici anni, anche su impulso delle sollecitazioni sovranazionali, ha trasformato profondamente il nostro sistema normativo.

 

di Luciana Cimino

Il Manifesto, 11 settembre 2025 La giornata del ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi è stata piena e l’unica cosa che è emersa è la strumentalizzazione della sicurezza per portare avanti politiche ai limiti del razzismo e le torsioni per giustificare la condotta di Israele e sminuire quello della Global Sumud.

 

di Gianfranco Schiavone

L’Unità, 11 settembre 2025 È nota l’assoluta opacità che avvolge il sistema dei Centri per il rimpatrio. Chiunque abbia cercato di accedere per qualunque legittima ragione a questi luoghi si è scontrato con un muro alzato dall’Amministrazione. Ciò risponde a una strategia per limitare la conoscenza delle condizioni interne: degrado strutturale, condizioni inumane, uso massiccio di psicofarmaci. Ad aprile il Ministero dell’Interno ha emanato una circolare dal testo incredibile nella quale si cerca in tutti i modi di ostacolare il monitoraggio dei CPR persino per coloro che possono accedervi senza autorizzazione.

 

di Alex Corlazzoli*

Il Fatto Quotidiano, 11 settembre 2025 Il comune desiderio di sensibilizzare i nostri studenti per “costruire la pace” è un segnale importante per comprendere che è sempre possibile cercare di trovare soluzioni insieme. “È giusto fare un minuto di silenzio nelle scuole per le vittime di tutti i conflitti”. È la dichiarazione che il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara ha rilasciato nel pomeriggio di ieri all’agenzia Ansa. L’inquilino di viale Trastevere ha sostanzialmente raccolto il mio appello lanciato dal blog de ilfattoquotidiano.it. In queste ore in Piemonte, dove è già suonata la prima campanella, in molte scuole hanno iniziato a farlo.

 

di Eleonora Ardemagni

Avvenire, 11 settembre 2025 Siglati nel 2020 per normalizzare le relazioni tra Israele e parte del mondo arabo, sembravano il segno di una riconciliazione sotto la regia Usa. Ora è saltato tutto: vanno comprese le responsabilità. Rileggendo oggi il testo degli Accordi di Abramo, con cui gli Emirati Arabi e il Bahrein normalizzarono le relazioni con Israele nel 2020, non si può che provare l’amaro in bocca delle opportunità svanite. Almeno per parecchio tempo. I firmatari si impegnavano a “lavorare per l’avanzamento della causa della pace, della stabilità e della prosperità in Medio Oriente”. Parole forse un po’ retoriche, che sicuramente celavano forti interessi nazionali, ma che trasmettevano le tante speranze che quell’accordo storico schiudeva per la regione.

 

di Flavia Perina

La Stampa, 11 settembre 2025 Bloquons tout, Blocchiamo tutto, è la nuova frontiera della protesta senza bandiere. Debutta oggi in Francia e compie un ulteriore passo avanti verso la smaterializzazione della politica: non ha capi riconoscibili, non ha divise come i vecchi Gilet Gialli, non nasce contro specifici provvedimenti come successe nel 2018 per l’aumento dei carburanti. Persino le sue origini sono avvolte dalla nebbia. Sono mesi che la stampa di Parigi cerca di venirne a capo: chi sono, da dove vengono, come ce l’hanno fatta?

 

DOCUMENTI

Articolo. "Diritti e castighi", di Michele Passione

Articolo. "Decreto sicurezza e cannabis sativa: dal Tribunale civile di Trento una prima lettura conforme al principio di offensività"

Articolo. "41 bis e limitazione della corrispondenza: la CEDU condanna l’Italia per carenza di una motivazione adeguata"

Articolo. "Medesimo potere, medesima funzione o nessuna delle due? Riflessioni sull’annullamento d’ufficio come strumento di tutela (nota a Corte Costituzionale, 26 giugno 2025, n.88)", di Francesco Volpe