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Notiziario quotidiano dal carcere
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Edizione di mercoledì 10 settembre 2025
di Damiano Aliprandi
Il Dubbio, 10 settembre 2025 Mentre, dopo la pausa estiva, oggi il Parlamento riapre, il sistema carcerario italiano sta attraversando una delle crisi più gravi della sua storia recente. È quanto emerge dalla consueta analisi condotta da Rita Bernardini dell’associazione Nessuno Tocchi Caino sui dati ufficiali del ministero della Giustizia aggiornati al 31 agosto scorso, che fotografano una situazione drammatica e in continuo peggioramento. I numeri parlano chiaro: nei 190 istituti penitenziari italiani sono rinchiuse 63.167 persone detenute a fronte di soli 46.658 posti regolamentari effettivi. Questo significa un sovraffollamento medio nazionale del 135,38%, con una carenza di ben 16.509 posti letto. In pratica, ogni tre detenuti uno risulta di troppo.
di Ivana Barberini
rendsanita.it, 10 settembre 2025 Scarsa formazione, servizi disomogenei, assenza di coordinamento e numeri crescenti di suicidi: la sanità penitenziaria resta ai margini del SSN. Medici e Polizia penitenziaria chiedono un modello unico, nazionale e integrato. Dalle patologie psichiatriche alla scabbia, dalle dipendenze alle cure odontoiatriche inesistenti, nelle carceri italiane il diritto alla salute resta spesso un’utopia. Medici e Polizia penitenziaria denunciano la frammentazione territoriale, l’assenza di coordinamento e il vuoto formativo per chi opera in questi contesti. E mentre i numeri dei suicidi aumentano, la sanità penitenziaria continua a essere la “parente povera” del Servizio Sanitario Nazionale. Servirebbe un modello unico, nazionale e strutturato, ma anche una riforma culturale, prima ancora che organizzativa.
di Elisabetta Andreis
Corriere della Sera, 10 settembre 2025 L’ex direttore di San Vittore: “La politica rischia di usarlo come discarica sociale, per nascondere invece che per educare”. “La situazione raramente è stata felice, ma oggi temo che il carcere si stia piegando a una logica di ordine pubblico: si rinchiudono tossicodipendenti, malati psichiatrici, borseggiatori, spacciatori. Figure che danno fastidio alla gente più che rappresentare un pericolo reale”. Luigi Pagano, 70 anni, che nel 2019 era andato in pensione lasciando il posto di comando al Dap regionale, è stato nominato dal sindaco Beppe Sala come Garante delle persone private della libertà personale per il Comune del capoluogo lombardo.
di Giovanni Maria Jacobazzi e Errico Novi
Il Dubbio, 10 settembre 2025 Nel giorno della notizia sull’iscrizione di Bartolozzi a registro indagati, una fonte parlamentare di FdI rivela: se la consultazione confermativa sulla separazione delle carriere si tenesse oggi, la vittoria sarebbe in bilico. Chi dava per scontato un viaggio in discesa verso l’agognato Sì al referendum sulle carriere separate ora è servito. Chi pensava che la riforma Nordio, l’epocale divorzio fra giudici e pm con tanto di sorteggio ammazza-correnti, fosse una pura formalità, dovrà ricredersi.
di Angela Stella
Il Dubbio, 10 settembre 2025 La responsabile giustizia del Pd: “Dall’inizio della legislatura gli poniamo l’emergenza nazionale delle carceri: sovraffollate, fatiscenti, senza spazi trattamentali, con carenze di organico. Abbiamo denunciato la piaga dei suicidi in carcere, quattro volte superiori alla media dei suicidi fuori dal carcere, e lui ha avuto la sfrontatezza di dire che i suicidi non c’entrano con il sovraffollamento e anzi che è positivo, una specie di prevenzione del suicidio”.
di Simona Musco
Il Dubbio, 10 settembre 2025 La Giunta per le autorizzazioni della Camera al lavoro per stabilire se il reato contestato alla dirigente di via Arenula sia connesso a quello del guardasigilli. Il caso Almasri si abbatte di nuovo su via Arenula. E questa volta con l’iscrizione sul registro degli indagati di Giusi Bartolozzi, capo di Gabinetto del ministro Carlo Nordio, indagata per false dichiarazioni davanti al Tribunale dei ministri. Il reato ipotizzato dalla Procura di Roma, guidata da Francesco Lo Voi, è il 371 bis del codice penale, e prevede una pena fino a quattro anni di reclusione.
di Giovanni Bianconi
Corriere della Sera, 10 settembre 2025 I giudici: le tesi della dirigente contraddittorie e insostenibili. Come all’inizio di questa storia, quando il procuratore della Repubblica di Roma Francesco Lo Voi trasmise al Tribunale dei ministri l’esposto contro la premier Meloni, i ministri Nordio e Piantedosi e il sottosegretario Mantovano, è ancora un atto dovuto dello stesso magistrato a riaccendere conflitti e polemiche tra l’amministrazione della giustizia e la politica. Perché dopo la denuncia del Tribunale sulla “versione inattendibile e anzi mendace” da lei fornita sulla vicenda Almasri, difficilmente il procuratore Lo Voi poteva fare altro che iscrivere il nome di Giusi Bartolozzi sul registro degli indagati. Per un reato commesso il 31 marzo scorso, quando fu sentita come testimone dallo stesso Tribunale.
di Ermes Antonucci
Il Foglio, 10 settembre 2025 I magistrati non hanno chiesto l’autorizzazione a procedere anche per la capo di gabinetto, nonostante abbiano definito centrale il suo ruolo nella vicenda Almasri. I costituzionalisti Ceccanti e Curreri: “Decisione dei giudici incoerente”. Il trappolone. A servirlo è stato il Tribunale dei ministri, che ha chiesto al Parlamento l’autorizzazione a procedere nei confronti di Nordio, Piantedosi e Mantovano per il caso Almasri, ma non ha fatto lo stesso con il capo di gabinetto del ministro della Giustizia, Giusi Bartolozzi, pur sottolineando il ruolo centrale ricoperto da quest’ultima nell’intera vicenda. Risultato: la procura di Roma ieri ha iscritto Bartolozzi nel registro degli indagati per false dichiarazioni rese al Tribunale dei ministri. Una mossa che appare irrazionale a diversi costituzionalisti.
di Vitalba Azzollini*
Il Domani, 10 settembre 2025 L’iscrizione nel registro degli indagati della capo di gabinetto di Nordio, Giusi Bartolozzi, rischia di avere ripercussioni sul piano politico, facendo emergere le responsabilità di ministri e sottosegretari, anche se salvati dal Parlamento. Per questo la maggioranza cercherà di sottrarla al percorso ordinario della giustizia. Ci si aspettava che anche la capo di gabinetto del ministro Carlo Nordio, Giusi Bartolozzi, fosse chiamata a rispondere del ruolo svolto nel caso di Osama Njeem Almasri, il comandante libico arrestato e poi rimpatriato con volo di Stato nel gennaio scorso, e così è stato. Bartolozzi è stata iscritta nel registro degli indagati dalla procura di Roma per il reato di cui all’art. 371-bis del codice penale, che punisce chiunque, tra l’altro, “rende dichiarazioni false ovvero tace, in tutto ...
di Antonio Alizzi
Il Dubbio, 10 settembre 2025 Ribadita la legittimità delle captazioni ambientali in case già monitorate, anche se riattivate da remoto. Un principio che ha impatti cruciali per le indagini antimafia. La Corte di Cassazione torna a pronunciarsi su un tema cruciale per le indagini antimafia e di criminalità organizzata: l’utilizzabilità delle intercettazioni ambientali effettuate in un domicilio già monitorato con microspie installate in precedenza. Con la sentenza n. 29735 del 26 agosto 2025, depositata dalla Sesta sezione penale, i giudici hanno respinto la gran parte dei ricorsi proposti nel processo contro il cosiddetto clan Silenzio, radicato nell’area di Napoli, fissando un principio destinato a fare giurisprudenza.
TERRITORIO
di Gabriella De Rosa
byoblu.com, 10 settembre 2025 Suicidi in aumento, caldo asfissiante e violenze all’ordine del giorno. La situazione nelle carceri in Italia resta preoccupante nonostante il decreto svuota-carceri di Nordio. I detenuti vivono in condizioni di sovraffollamento estremo dove i loro diritti sono spesso messi da parte. Ne abbiamo parlato con Riccardo di Antigone Campania, l’osservatorio regionale dell’associazione Antigone, che tutela sul territorio i diritti e le garanzie del sistema penale, per constatare anche se ci sono maggiori problematiche nelle carceri del sud.
di Luca Fazzo
Il Giornale, 10 settembre 2025 Il Garante: “Ci sono più spazi umani a Opera o Bollate che ospitano i detenuti definitivi”. “Chi dice che San Vittore deve in ogni caso restare lì dove si trova non fa i conti con la realtà. Anzi, fa i conti sulla pelle degli altri”. Da una manciata di ore Luigi Pagano ha saputo di essere il nuovo Garante per i detenuti del Comune di Milano. Pagano, che è stato direttore del carcere di San Vittore per quindici anni, ha ricevuto la notizia con l’entusiasmo di chi si accinge a un compito che sa di poter svolgere bene. E spiega le sue linee proprio partendo da una delle questioni più annose: la sorte di San Vittore.
di Andrea Joly e Diego Molino
La Stampa, 10 settembre 2025 La Garante delle persone private della libertà personale termina il secondo mandato: l’intervento del Sindaco alla relazione finale. “Colpisce l’età sempre più giovane di queste persone in carcere, quando cammino per i corridoi durante le mie visite il giorno di Natale mi chiedo cosa ho avuto di meglio per non essere anche io qui”. Parole del sindaco di Torino, Stefano Lo Russo, intervenuto alla relazione decennale della Garante delle persone private della libertà personale, Monica Gallo, che ha concluso i suoi due mandati iniziati nel luglio del 2015.
di Giuseppe Fin
Il Dolomiti, 10 settembre 2025 L’allarme della Camera Penale: “Situazione preoccupante”. Ci sono 347 uomini e 43 donne, ai detenuti si aggiungono 10 internati per misure di sicurezza nella Rems di Pergine Valsugana. Una percentuale altissima di stranieri che sfiora il 55%. “Resta preoccupante l’alto tasso di disagio psicologico e psichiatrico in carcere. Sul titolale dei detenuti, ben 119 sono collocati nelle sezioni per protetti o promiscue”. Sovraffollamento, disagio psichiatrico e mancanza di prospettive restano nodi irrisolti al carcere di Trento.
di Maggie Celine Musone
informareonline.com, 10 settembre 2025 In Italia il carcere è un luogo che punisce più di quanto rieduchi, che isola più di quanto risani. Ma la questione non riguarda solo i detenuti: riguarda lo Stato, la giustizia, la comunità. Ne abbiamo parlato con Don Salvatore Saggiomo, Garante dei diritti delle persone detenute e private della libertà personale della Provincia di Caserta. “Il carcere oggi è considerato una discarica sociale. Le condizioni di vita sono al limite, i diritti fondamentali vengono spesso calpestati. In celle pensate per cinque persone se ne trovano anche quindici. Non c’è spazio, non c’è dignità”.
agi.it, 10 settembre 2025 Un “manicomio criminale” che scoppia, con camere assediate dalle cimici e dalla scabbia e per questo chiuse, detenuti che si fanno mettere in isolamento, in teoria la situazione peggiore che possa capitargli, pur di ‘conquistare’ un piccolo spazio che non hanno nelle celle zeppe, agenti della polizia penitenziaria più volte aggrediti negli ultimi tempi da reclusi con malattie psichiatriche che dovrebbero stare in luoghi di cura. È la situazione nella casa circondariale di Monza secondo il racconto di avvocati e sindacati dei poliziotti penitenziari.
ternitoday.it, 10 settembre 2025 La camera penale di Terni ha aderito alla iniziativa “Ristretti in agosto”, proposta dall’osservatorio carcere dell’unione delle camere penali italiane e ha organizzato, prima della ripresa dell’attività professionale, per oggi - 10 settembre - una visita all’istituto penitenziario di Terni, e ciò nel periodo in cui si stanno di nuovo manifestando, in termini di assoluto peggioramento, le già drammatiche condizioni di vita dei detenuti nel nostro Paese. “Purtroppo - spiegano in una nota dalla camera penale di Terni - non si arrestano né le agitazioni, né i disordini dovuti alle condizioni di persistente disagio e alla carenza strutturale di personale e di assistenza sanitaria e psichiatrica, così come non rallentano né la drammatica scia dei suicidi, né il costante aumento del sovraffollamento”.
di Simona Poggianti
urbanlivorno.it, 10 settembre 2025 Presentato a Palazzo Comunale il protocollo d’intesa tra la Direzione della Casa Circondariale di Livorno-Gorgona ed il Garante dei diritti delle persone private della libertà del Comune di Livorno. Le finalità del protocollo, della durata di due anni, sono di realizzare la più ampia collaborazione rivolta alla tutela dei diritti dei detenuti e al miglioramento degli standard di qualità della vita e il rispetto della legalità nell’istituto penitenziario con l’obiettivo del reinserimento sociale dei detenuti condannati. Gli articoli che compongono il protocollo sono otto e riguardano: l’accesso del Garante e dei suoi collaboratori all’istituto, l’attività all’interno dell’istituto penitenziario, le azioni del Garante, le azioni della Direzione dell’Istituto, le azioni congiunte, le verifiche, il trattamento dei dati e la validità.
cuneocronaca.it, 10 settembre 2025 Uno dei fondatori delle comunità Emmaus (attualmente alcune centinaia in varie parti del mondo) era un ex ergastolano che anche tramite il suo lavoro e il suo impegno, insieme ad altri, ha dato vita ad un movimento in cui molte persone hanno ritrovato speranza e ragioni di vita, recuperando dignità e restituendo agli altri e alla collettività solidarietà e impegno civile, sociale ed ambientale. Emmaus Cuneo collabora da moltissimi anni con l’Associazione Ariaperta di Cuneo, una realtà importante a livello locale che offre sostegno umano e materiale a chi è incarcerato, cercando di alleviarne sofferenze e fragilità.
di Marina Verdenelli
Il Resto del Carlino, 10 settembre 2025 Live nel carcere grazie al progetto voluto dal garante Giancarlo Giulianelli. I reclusi hanno ballato e saltato per due ore, noncuranti anche della pioggia. “Lo scopo è far capire che chi sta dentro può avere un futuro davanti a sé”. Un concerto dal vivo a Barcaglione per i detenuti. La musica live è tornata di nuovo nel carcere anconetano grazie a Musicultura e al progetto, voluto dal garante Giancarlo Giulianelli, “La casa in riva al mare” che rappresenta anche un premio speciale dato ai cantanti da una giuria composta da 20 detenuti. Ieri pomeriggio, a partire dalle 17, si sono esibiti nel piazzale interno alla casa di reclusione, sette degli otto finalisti del festival della canzone popolare e d’autore che si tiene d’estate a Macerata e che è arrivato alla 36esima edizione.
di Giulia Melani
Il Manifesto, 10 settembre 2025 Rileggendo gli scritti di Alessandro Margara contenuti nell’antologia “La giustizia e il senso di umanità”, curata da Franco Corleone e edita dalla Fondazione Michelucci Press, ci possiamo imbattere in un saggio intitolato “A proposito delle leggi razziste e ingiuste”. Il testo è del 2009, di poco successivo all’approvazione del pacchetto sicurezza Maroni: un’acuta analisi della normativa di quel tempo e un invito appassionato a praticare una “resistenza giudiziaria alle leggi ingiuste e razziste”.
di Marco Damilano
Il Domani, 10 settembre 2025 È nato il 10 settembre 1945 a Pieve di Cadore, ha la stessa età della nostra democrazia. Appartiene alla generazione del Concilio e della Repubblica. La migliore gioventù cattolica, sulla frontiera tra la disubbidienza e la fedeltà. “Studiavo per diventare prete nel seminario per vocazioni adulte di Rivoli, ma avevo già il mio gruppo da seguire, non potevo lasciarli soli. Tutte le notti uscivo di nascosto da una finestra, un amico mi aspettava giù con la motoretta per portarmi a Torino. Alle sei del mattino tornavo ed ero pronto per la messa. Una mattina, al ritorno, si accendono le luci nel corridoio e mi ritrovo davanti il rettore. Avevo ritagliato una sagoma di cartone illuminata dall’abat-jour per far vedere dalla porta a vetri che ero in camera a studiare.
di Stefano Milano*
Il Sole 24 Ore, 10 settembre 2025 Dimenticata la sofferenza psichica correlata a gravi malattie organiche, oncologiche, o alle disabilità sopravvenute a causa di traumi o gravi patologie. Il Coordinamento nazionale psicologi direttori di struttura complessa del Sistema sanitario pubblico entra nel dibattito sul Piano di azioni nazionale per la salute mentale elaborato dal Tavolo dedicato, istituito presso il ministero della Salute ed in attesa di approvazione da parte della Conferenza Stato Regioni. La nota prodotta, contenente puntuali osservazioni, è stata inviata ai diversi attori istituzionali: Tavolo Tecnico per la Salute Mentale, ministro della Salute, presidente della Conferenza Stato Regioni.
di Redazione Salute
Corriere della Sera, 10 settembre 2025 L’indagine di Laboratorio Adolescenza. I risultati della ricerca annuale sugli stili di vita dei ragazzi (12-19 anni) che vivono in Italia Sempre più dipendenti dai social network, che sono il termometro della loro “popolarità” ma anche la fonte primaria di informazioni, pessimisti rispetto al futuro, a causa delle guerre e dei cambiamenti climatici, scettici rispetto all’intelligenza artificiale, vista con molto più timore che fiducia. A tracciare un profilo degli adolescenti di oggi è l’indagine annuale sugli stili di vita degli adolescenti che vivono in Italia realizzata da Laboratorio Adolescenza e Istituto di ricerca IARD su un campione nazionale rappresentativo di 3160 studenti (fascia di età 12-19 anni), con il patrocinio della Società Italiana di Pediatria e della Società Italiana di Ginecologia dell’infanzia e dell’adolescenza.
di Fulvio Ervas
Il Domani, 10 settembre 2025 Sono due gli obiettivi: avvicinare i giovani al mondo del lavoro e togliere i cellulari in aula. Pare arduo riuscire a convincere un adolescente, mentre sta seduto, a non sbirciare mai uno schermo. Scrivendo di istruzione, c’eravamo lasciati con le polemiche suscitate dai rifiuti di svolgere la prova orale dell’esame di Stato. Riparte, fra poco, il nuovo anno scolastico e si annunciano tante novità. Inevitabilmente si parla di una ristrutturazione dell’esame finale, a riprova che questa presunta macchina per sfornare cittadini formati e responsabili contenga tante e tali vibrazioni d’assetto che deve essere revisionata regolarmente.
di Alessandro Perissinotto
La Stampa, 10 settembre 2025 La storia di Yosif, precipitato in un cantiere a Torino, è quella di tanti emigranti italiani del passato, sospesi tra due terre senza appartenere a nessuna. Morti lontano da casa. Dopo esserci riempiti la bocca per decenni con espressioni come “Villaggio globale” o “Mondo interconnesso”, comprendiamo che certe parole, certi concetti valgono solo per chi se li può permettere; per tutti gli altri il mondo è rimasto quello di 150 anni fa. A ricordarci che il mondo è a due velocità (altro vieto luogo comune, ma difficile da contestare) è, in questi giorni, la morte, a Torino, di Yosif Abdel Malak Gamal, l’operaio egiziano precipitato da un cestello elevatore.
di Giansandro Merli
Il Manifesto, 10 settembre 2025 Ha pubblicato la “fotografia del richiedente asilo apparentemente ammanettato, manifestamente inconsapevole dello scatto e con il volto non oscurato, con il seguente commento “preso uno dei due evasi da Poggioreale”. Con questa accusa undici associazioni che si occupano di immigrazione e carcere hanno segnalato alcuni post che il deputato di Europa Verde Francesco Emilio Borrelli ha diffuso sulle sue pagine Facebook e Instagram lo scorso 19 agosto.
di Giansandro Merli
Il Manifesto, 10 settembre 2025 Mediterraneo Due vittime, cinque ricoverati: hanno inalato idrocarburi. Detenuta l’Aurora Sar. La Sea-Eye 5 a Brindisi, costretta a un viaggio di 40 ore: “Disumano”. Aumentano gli arrivi via mare (+5%), ma diminuiscono le richieste d’asilo (-25%). Dalla scorsa domenica a ieri in Italia sono arrivate via mare circa 2.400 persone. La gran parte ha toccato terra sull’isola di Lampedusa. Il viaggio più drammatico è stato quello di un barcone di otto metri che trasportava 44 persone di nazionalità egiziana, eritrea, etiope, gambiana e algerina: a bordo, nella notte tra lunedì e martedì, i militari della guardia di finanza hanno trovato due morti, probabilmente a causa dell’inalazione di idrocarburi, e tre intossicati.
di Giulio Cavalli
La Notizia, 10 settembre 2025 Caracas: “Roma non ci ha mai chiamati” per il caso Trentini. 300 giorni senza negoziato tra silenzi e missione a vuoto. L’accusa è nitida, e oggi ha un nome e una data: un funzionario diplomatico venezuelano sostiene che “il governo Meloni non ha mai chiamato Caracas” per discutere del dossier di Alberto Trentini, cooperante italiano detenuto in Venezuela da novembre 2024. La scrive nero su bianco Il Fatto Quotidiano, spiegando come l’anonimo funzionario venezuelano ritenga questo atteggiamento “infantile”, nonché segno di “distacco e mancata volontà politica”.
DOCUMENTI
Articolo. "Diritti e castighi", di Michele Passione
Articolo. "Donne e carcere: diritti, famiglia e rieducazione", di Federica Longo
APPUNTAMENTI
La Newsletter di Liberi dentro – Eduradio & Tv. Programmazione fino al 14 settembre 2025
Convegno: "La funzione rieducativa della pena. Biblioteche in carcere" (Nuoro, 3 e 4 ottobre 2025)
56° Convegno nazionale SEAC: "Le pena e le leggi" (Bologna, 24 e 25 ottobre 2025)
"L'ipocrisia del carcere". Assemblea del Movimento No Prison (Assisi-PG, 13 e 14 novembre 2025)
CORSI DI FORMAZIONE
CONCORSI E BANDI