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Notiziario quotidiano dal carcere
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Edizione di martedì 7 ottobre 2025
APPUNTAMENTI DI RISTRETTI
Percorso di formazione: "Volontari per la Giustizia di Comunità" (Padova, fino al 10 novembre 2025)
di Maria Cristina Ornano
giustiziainsieme.it, 7 ottobre 2025 Con la maratona oratoria “Al centesimo catenaccio” Area Dg., in occasione del suo 5° Congresso nazionale, ha voluto portare ancora una volta l’attenzione sulla questione del sovraffollamento carcerario, punta dell’iceberg di un sistema, quale quello penitenziario, che versa in una crisi drammatica e ingravescente. Le statistiche ministeriali al 31.1.2025 restituiscono numeri sconvolgenti: 63.167 sono le persone recluse, oltre 11.800 in più oltre la capienza regolamentare, questa stessa stimata in eccesso, perché è noto che, al di là del dato ufficiale, la capienza effettiva è pari 46.706 posti disponibili, di talché in questo momento sono recluse nelle nostre carceri 16.000 persone in più rispetto al limite massimo regolamentare.
di Ilaria Dioguardi
vita.it, 7 ottobre 2025 Sono circa 70 le persone Lgbtqia+ presenti negli istituti di pena italiani e sei le sezioni riservate a donne trans. Valentina Calderone, garante dei detenuti di Roma: “Queste persone possono trovarsi in situazioni particolarmente vulnerabili, esposte a discriminazioni, violenze e mancanza di adeguate misure di protezione”. E sottolinea che “l’esiguità dei numeri fa sì che vivano una condizione di maggiore separazione, spesso non ci sono molte attività, è difficile organizzarle per un numero di persone così ristretto: si ritrovano spesso a vivere una condizione di isolamento dentro l’isolamento”.
di Stefano Consiglio*
Corriere del Mezzogiorno, 7 ottobre 2025 Otto nuovi progetti sostenuti da Fondazione Con il Sud con 3 milioni di euro per dare una seconda possibilità alle persone detenute con formazione, qualifiche e lavoro. Sempre più spesso ci troviamo davanti a notizie di persone che nelle carceri compiono gesti con cui esprimono un profondo malessere: da inizio 2025 sono già più di 60 i suicidi negli istituti penitenziari italiani. Alcune cause, come il sovraffollamento e le condizioni di vita interne, richiedono certamente interventi istituzionali rispetto ai quali i cittadini da fuori possono fare poco.
di Elisabetta Moro
cosmopolitan.com, 7 ottobre 2025 A settembre la scuola è ricominciata anche in carcere per gli oltre 500 ragazzi detenuti negli IPM e non solo. Il mese dove tutto lentamente ricomincia è appena finito. Settembre è passato, la scuola è iniziata, si è di nuovo faccia a faccia con i doveri e gli impegni. Ad ottobre si ha già ripreso il ritmo, l’abbronzatura è sbiadita e ci sono le prime interrogazioni. Il rientro a scuola è un ricordo come le giornate al mare di agosto. C’è, però, un gruppo di alunni che ogni anno vive il back to school in modo diverso, inverso, rallentato e a singhiozzo. Non come un ritorno né come la fine di un periodo di svago. Si tratta dei 597 minori, di cui 26 ragazze, (i dati sono della fine di marzo 2025) detenuti negli Istituti Penali per i Minorenni (IPM).
di Valentina Stella
Il Dubbio, 7 ottobre 2025 Il sondaggio commissionato dai magistrati di “AreaDg” dà in testa i voti favorevoli alla riforma voluta da Nordio. Che il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi sia in una “relazione complicata” con la magistratura è ormai noto a tutti. I lettori sicuramente ricorderanno le polemiche scaturite dopo che alcuni giudici, in diversi tribunali d’Italia, avevano smontato di fatto il protocollo Italia Albania, ricevendo poi il placet anche dalla Corte di Giustizia Ue.
di Errico Novi
Il Dubbio, 7 ottobre 2025 Li si potrebbe definire dettagli. Ma non lo sono. La legge attuativa sulla separazione delle carriere è in fase di elaborazione. Non c’è ancora un testo che possa definirsi almeno prossimo alla firma del guardasigilli Carlo Nordio. Ma l’Ufficio legislativo di via Arenula è già impegnato a realizzare una prima bozza. Soprattutto per mettere a fuoco tutte le variabili di alcuni aspetti delicati e inediti, a cominciare dalle modalità del sorteggio. Com’è noto, la riforma costituzionale della magistratura ormai vicina all’ultimo sì del Parlamento prevede l’estrazione casuale per i laici e soprattutto per i togati sia nei due eventuali futuri Csm (uno per i giudicanti, l’altro per i pm) sia nell’altra assemblea che la riforma istituirebbe, vale a dire l’Alta Corte disciplinare.
di Francesca Spasiano
Il Dubbio, 7 ottobre 2025 Al Senato la presentazione del libro di Simona Musco sul caso Bibbiano con la senatrice dem Valeria Valente, il sociologo Luigi Manconi e l’avvocato Luca Bauccio. Nel circo mediatico-giudiziario tutto si tiene: politica, informazione e giustizia sono tre ingranaggi che si incastrano perfettamente allo scopo di offrire una certa narrazione su un fatto di cronaca. Ma che succede, se uno di questi tre “bracci” si stacca? Il teorema si sgretola, o quantomeno si apre al dubbio, perché c’è qualcuno disposto a guardarlo senza la lente dei pregiudizi e delle condanne già emesse.
di Jessica Castagliuolo
Il Giorno, 7 ottobre 2025 Il primo anno della Fondazione che porta il nome della figlia Giulia uccisa dall’ex “Ma nel caso specifico il percorso di reinserimento è un orizzonte a lungo termine”. Il primo anno della Fondazione che porta il nome della figlia Giulia uccisa dall’ex “Ma nel caso specifico il percorso di reinserimento è un orizzonte a lungo termine”. Il tempo del lutto si imbroglia nei giorni. “Allora sembra di non potersi più permettere la felicità”. Finché, “il silenzio crea uno spazio di pace, un rifugio. Il posto giusto per chi non c’è più”. Poi, la cicatrice cerca luce: “Se il dolore si trasforma in amore, si può essere liberi”.
GIURISPRUDENZA
di Paola Rossi
Il Sole 24 Ore, 7 ottobre 2025 Si tratta di misure restrittive incidenti sulla libertà personale che impongono cautela nella loro adozione e che perciò non possono essere decise omettendo qualsiasi forma di contraddittorio. Il Daspo è nullo se il giudice lo convalida senza che siano decorse 48 ore e prima del deposito delle memorie difensive effettuato comunque entro il medesimo termine di legge. In tal caso non va provata la lesione del diritto di difesa perché sussiste in re ipsa data la totale pretermissione delle ragioni della persona cui viene imposto il divieto di accesso alle manifestazioni sportive e l’obbligo di presentarsi in questura in loro concomitanza, misure restrittive incidenti sulla libertà personale che impongono cautela nella loro adozione e che perciò non possono essere decise omettendo qualsiasi forma di contraddittorio ...
di Angiola Petronio
Corriere del Veneto, 7 ottobre 2025 Terzo suicidio dall’inizio dell’anno. B.M., albanese di 52 anni, era in attesa di giudizio per maltrattamenti. Un metronomo. La cui nota monotona scandisce una situazione la cui fragilità ormai sembra non scalfire più nessuno. Ha suonato anche domenica, il metronomo del carcere di Montorio. Cadenzando quella che, per gli amanti delle classifiche, è la terza morte volontaria dall’inizio dell’anno nella casa circondariale. Un altro grano su quel rosario dei suicidi che questa volta racconta di un detenuto che a Montorio c’era arrivato per l’”aggravamento della misura”.
di Marta Randon
Il Mattino di Padova, 7 ottobre 2025 Da ieri, lunedì 6 ottobre, la sperimentazione al carcere Due Palazzi di Padova: i detenuti, con l’ok del magistrato di sorveglianza, potranno incontrare la compagna in totale privacy. La testimonianza di Elton Kalica, in cella per 14 anni: “Intimità fondamentale. Avere bisogno di carezze è umano”. “Si facevano i turni, uno rimaneva in cella, il resto scendeva per consentire al compagno di rimanere da solo con il giornalino pornografico, si creavano dinamiche infantili. Ma non c’era alternativa”. Per Elton Kalica, 49 anni, ricercatore universitario di origini albanesi che ha trascorso 14 anni al Due Palazzi, la “stanza dell’affettività è la più grande conquista che un detenuto possa ottenere”.
di Christian Donelli
parmatoday.it, 7 ottobre 2025 Una donna, della mia stessa età, mi parla seduta ad un tavolino in un locale all’aperto. Reggio Emilia che finalmente ha ripreso a respirare dopo il caldo rovente dell’estate emiliana. Intorno a noi giovani studenti con l’espressione piacevole di chi ha tempo e non ha orizzonti vicini. Da diverso tempo questa madre mi chiedeva un incontro, la proposta è stata quella di vederci vicino al suo luogo di lavoro. Si presenta minuta, un corpo asciutto, muscoli nervosi allenati da una carriera umile nel mondo delle pulizie. Parla in modo preciso come chi ha per molte volte ripetuto a se stessa la triste vicenda che le ha spezzato la vita. Il racconto diventa una litania consolatoria fatta di date, fatti, nomi del personale del vicino carcere della città. Il figlio, uomo adulto, è morto in carcere tre anni fa.
di Simonetta Ieppariello
ottopagine.it, 7 ottobre 2025 Carcere sovraffollato, lavori di restauro in corso e disagi che restano per i detenuti a Bellizzi Irpino. Ieri il Garante regionale dei detenuti Samuele Ciambriello è tornato a guardare da vicino una realtà che troppo spesso resta ai margini del dibattito pubblico. Con lui c’erano l’avvocato Alessandro Gargiulo, membro dell’Osservatorio regionale sulla vita detentiva, e Carlo Mele, garante provinciale dei detenuti. “Mi aveva comunicato Carlo Mele che qui erano arrivati detenuti di alta sicurezza. Io confermo che c’è la permanenza di 34 di loro”, ha spiegato Ciambriello. “Ci sono ancora dei lavori, però con mio piacere ho visto un’organizzazione delle stanze, delle docce, del bidet. Ho detto: “Loro, guardate, state meglio degli uomini”. Ma siamo per l’uguaglianza: in altri reparti maschili questo tipo di vivibilità dignitosa non c’è”.
di Sandro Marotta
La Stampa, 7 ottobre 2025 Anche il carcere “Marassi” non è attrezzato per accogliere obesi o diabetici. Da un ospedale non attrezzato a un carcere sovraffollato: questo l’aggiornamento sul caso del detenuto che per più di un mese è stato ospitato all’ospedale Santa Croce di Cuneo perché gravemente obeso e diabetico. “Continua la diaspora del mio assistito - dice Roberto Puce, avvocato del 50enne - dieci giorni fa è stato trasferito al carcere Marassi di Genova, a quanto pare è l’unico che si è reso disponibile ad accoglierlo per un periodo. Anche lì però mi ha detto che si trova male e che vorrebbe tornare a Lecce”.
di Rita Rapisardi
Il Manifesto, 7 ottobre 2025 Sull’uomo, in stato confusionale, è stato usato prima lo spray al peperoncino e poi le scariche. Quattro morti sospette da taser in meno di tre mesi e tutte con un copione molto simile. L’ultimo ieri a Napoli, deceduto mentre veniva trasportato in ospedale dopo l’utilizzo della pistola elettrica da parte dei Carabinieri. Al 112 era giunta in mattinata la segnalazione di una lite in famiglia: un uomo di 35 anni all’arrivo degli agenti si è presentato nudo davanti alle forze dell’ordine e in forte stato di agitazione. Secondo quanto riferiscono i Carabinieri, non è stato possibile calmarlo mentre provava ad aggredire i presenti così è stato colpito prima con lo spray al peperoncino e poi con il taser. È stata aperta un’inchiesta per chiarire le cause del decesso.
freepressonline.it, 7 ottobre 2025 Seconda Chance è una giovane associazione del terzo settore, nata a Roma tre anni fa grazie all’iniziativa della giornalista de La7 Flavia Filippi. Il suo obiettivo è chiaro: favorire il reinserimento lavorativo di detenuti e persone che hanno da poco lasciato il carcere, offrendo loro una reale possibilità di ricominciare nel segno della legalità. In soli mille giorni, l’associazione ha attivato quasi 700 opportunità di lavoro per persone private della libertà o da poco reintegrate nella società. Un risultato straordinario, frutto di una rete di volontari e sostenitori attivi su tutto il territorio nazionale.
La Repubblica, 7 ottobre 2025 Per i due autori, “fare l’avvocato richiede non solamente una competenza tecnica, ma anche una profonda capacità di ascolto”. “La giustizia raccontata. Le sfide dell’avvocato tra presente e futuro” è il titolo del libro a quattro mani degli avvocati Luca Ponti e Luca De Pauli, presentato in Senato su iniziativa di Assocomunicatori e racconta le sfide odierne della professione forense e il ruolo imprescindibile dell’avvocatura nella tutela dei diritti dei cittadini.
di Alessandro Salemi
Il Giorno, 7 ottobre 2025 Al Teatro Manzoni il pubblico ha tributato una standing ovation ai detenuti della Casa circondariale di via Sanquirico e all’associazione Geniattori, protagonisti di uno spettacolo che ha già conquistato il Premio nazionale Maurizio Costanzo come miglior pièce teatrale realizzata nelle carceri italiane. Sul palco, dieci detenuti hanno raccontato - senza una parola, ma con la forza del gesto e dello sguardo - una giornata tipo dietro le sbarre: dal risveglio alla notte, passando per il lavoro, i colloqui, la palestra. A fare da filo conduttore, la voce fuori campo di Mauro Sironi, direttore artistico dei Geniattori. “Un glossario emotivo per sensibilizzare chi spesso del carcere conosce solo i titoli dei giornali”, spiega Paolo Piffer, volontario dell’associazione.
CULTURA
di Elisabetta Bolondi
sololibri.net, 7 ottobre 2025 Attraverso i diciannove capitoli del libro, l’autore ha raccontato aneddoti, atmosfere, personaggi, interventi terapeutici, incontri con un mondo, quello dei “ristretti”, come vengono denominati i detenuti, che apre uno squarcio nella società. Nuova stagione di letture e di incontri alla libreria indipendente Koob di Roma. Sabato 4 ottobre è stato presentato il libro Il Gabbio. Storie di umanità reclusa di Gianluca Biggio, psicologo e psicoterapeuta, che per anni ha lavorato nella Casa circondariale di Regina Coeli, il più antico e noto carcere romano.
di Franco Vaccari
Avvenire, 7 ottobre 2025 Due anni dopo la strage di Hamas. Finché la memoria sarà solo un’arma e non una ferita di cui prendersi cura, nessun futuro sarà possibile. Sette ottobre 2023. Una svolta tragica nel violento conflitto israelo-palestinese, un giorno che rimarrà scolpito nella memoria di entrambi i popoli. Una immediata e incontenibile moltiplicazione di odio che nella società globale ha infettato il mondo. Due anni dopo è difficile dire qualche parola che non accenda altro odio, perché è una data impregnata di odore di morte e non risolta ancora nel suo esito primo: gli ostaggi, i civili morti che continuano a morire. Ancora attendiamo la restituzione di persone e corpi.
di Leonardo Coen*
Il Fatto Quotidiano, 7 ottobre 2025 Il 7 ottobre segna due tragedie: l’omicidio della giornalista russa nel 2006 e il pogrom di Hamas nel 2023, entrambi simboli di repressione. Quello del 7 ottobre è un doppio drammatico ed emblematico anniversario: 19 anni fa, l’assassinio della giornalista russa Anna Politkovskaja nell’androne di casa sua, a Mosca. Due anni fa, il pogrom di Hamas che ha provocato la morte di 1200 civili e militari israeliani e il rapimento di oltre 250 ostaggi, scatenando la spietata reazione di Israele, la devastazione di Gaza, la morte di 70mila palestinesi di cui oltre 50mila civili, molti, troppi dei quali bambini, oltre ad aver costretto alla fuga gli abitanti della Striscia, afflitti da malattie, carestia, fame. Azioni che hanno fatto accusare (a cominciare dall’Onu) il premier israeliano Netanyahu di genocidio.
di Chiara Cruciati
Il Manifesto, 7 ottobre 2025 Le piazze piene sono la forma assunta da un movimento spontaneo, che non sappiamo se e quanto durerà. Di certo, però, da quella consapevolezza non si torna indietro. Il 25 dicembre 2023, dal pulpito della Chiesa della Natività a Betlemme, il reverendo palestinese Munther Isaac tenne un’omelia per il mondo: “Noi palestinesi ci riprenderemo. Ci rialzeremo di nuovo dalla distruzione come abbiamo sempre fatto come palestinesi. Ma coloro che sono complici, mi dispiace per voi. Vi riprenderete mai da tutto questo?”.
di Nello Scavo
Avvenire, 7 ottobre 2025 Sul tavolo aperto per la tregua c’è anche la sconfessione della Gaza Humanitarian Foundation, con riabilitazione delle agenzie delle Nazioni Unite per la consegna degli aiuti. I veterani delle trattative si tramandano un vecchio adagio: “Gli accordi si firmano sul tavolo, ma si formano sotto il tavolo”. E da Sharm el-Sheik già sul piano umanitario si ascoltano bisbigli da “sotto al tavolo”. A cominciare dalla restituzione all’Onu delle operazioni umanitarie a Gaza. Netanyahu deve aver ingoiato un grosso rospo se, come si legge al “punto 8” dei 20 in discussione, si sconfessa l’operazione israelo-americana della controversa Gaza Humanitarian Foundation.
di Luca Doninelli
Avvenire, 7 ottobre 2025 Il movimento nato dopo lo scoppio della guerra non ha mai cercato di far parlare di sé: non di noi, dicono i suoi membri, ma di coloro che restano e soffrono. Soccorritori ucraini lavorano sul luogo di un attacco russo nel villaggio di Lapoivka vicino a Leopoli, la notte del 5 ottobre 2025. La notizia dello scampato pericolo dei 110 volontari del Mean (Movimento Europeo di Azione Nonviolenta) alle porte di Leopoli porta con sé una luce nuova e per tanti aspetti strana, che sarebbe un delitto ignorare. La bella notizia, in questo caso, è di gran lunga più importante della brutta - il solito vile attacco con droni -: così importante che non basta dire “per fortuna”, no.
di Vincenzo Voltarelli
L’Espresso, 7 ottobre 2025 Umberto Eco, nella sua Bustina “Impiccagione in diretta, ora di cena”, immagina come sia assistere, con i propri occhi, al momento in cui un detenuto esala il suo ultimo respiro. Chissà cosa ha provato Prometeo, il titano incatenato ed esposto alle intemperie più turbolente. È stato Zeus a imprigionarlo, accecato dalla rabbia per un furto imperdonabile: Prometeo ruba il fuoco agli dei per consegnarlo agli esseri umani, affinché possano vivere degnamente. Chissà cosa prova un condannato, scorgendo una sedia o una corda in grado tanto di torturare quanto di uccidere. Umberto Eco, nella sua Bustina “Impiccagione in diretta, ora di cena”, immagina come sia assistere, con i propri occhi, al momento in cui un detenuto esala il suo ultimo respiro.
di Cecilia Perino
Il Domani, 7 ottobre 2025 L’attacco di Hamas e la successiva guerra tra Tel Aviv e Teheran hanno offerto al regime un pretesto per attuare politiche repressive che colpiscono i dissidenti. L’Iran sta portando avanti la più grande ondata di esecuzioni degli ultimi decenni. In un solo giorno, sabato 4 ottobre, sono stati giustiziati sette uomini, di cui sei accusati di aver operato per Israele conducendo attacchi armati nel sud-ovest del paese. Le esecuzioni sono avvenute a meno di una settimana dall’impiccagione di Bahman Choobiasl, definito dalle autorità iraniane “una delle spie più importanti di Israele in Iran”.
DOCUMENTI
Radio Radicale. "Osservatorio Giustizia, conversazione con l'avvocata Veronica Manca"
APPUNTAMENTI
Convegno. "Salute mentale e carcere" (Roma, 10 ottobre 2025)
La Newsletter di Liberi dentro – Eduradio & Tv. Programmazione fino al 12 ottobre 2025
Festival della Giustizia Riparativa (Bassano del Grappa-VI, dal 23 al 25 ottobre 2025)
Convegno nazionale SEAC: "Le pena e le leggi" (Casa circondariale di Bologna, 24 e 25 ottobre 2025)
"L'ipocrisia del carcere". Assemblea del Movimento No Prison (Assisi-PG, 13 e 14 novembre 2025)
CORSI DI FORMAZIONE
BANDI E CONCORSI