|
|
Telefax 049.654233. Mail: redazione@ristretti.it Sito internet: www.ristretti.org |
Notiziario quotidiano dal carcere
--> Rassegne Tematiche <--
Edizione di lunedì 6 ottobre 2025
APPUNTAMENTI DI RISTRETTI
di Vincenzo Roppo*
Il Dubbio, 6 ottobre 2025 I fenomeni di anti-garantismo derivano da fattori istituzionali: gli interventi del legislatore e l’azione della magistratura. Ma il garantismo è minacciato anche da fattori socio-culturali: a partire dalle modalità con cui l’informazione cartacea o elettronica copre i fatti della giustizia penale. Parlo del fenomeno per cui i mass media si impadroniscono di alcuni processi, particolarmente golosi al palato popolare, e ne fanno materia di processi paralleli celebrati sulle pagine dei giornali o sugli schermi delle televisioni, processi-spettacolo offerti a un pubblico di lettori o spettatori avidi di coinvolgersi nelle vicende processuali non solo come osservatori distaccati ma più spesso con l’animus dei tifosi di curva.
di Francesco Malfetano
La Stampa, 6 ottobre 2025 Giovedì in aula il voto su Nordio, Piantedosi e Mantovano. L’appuntamento è fissato per giovedì mattina alle nove. Poche ore più tardi scatterà il voto, che a Montecitorio assume già i contorni di un mezzogiorno di fuoco per la maggioranza. Giorgia Meloni ha deciso di non mancare: la premier dovrebbe infatti sedersi tra i banchi del governo e - salvo imprevisti d’agenda - seguire dall’inizio alla fine la discussione sulla relazione della Giunta per le Autorizzazioni a procedere. Poi, al pari dei suoi ministri, potrà esprimere il proprio voto. Segreto nella forma, ma politico nella sostanza.
di Nello Trocchia
Il Domani, 6 ottobre 2025 Venti reclusi più del previsto, centinaia di ore di straordinario per gli agenti e l’ombra delle violenze. Il Beccaria racconta lo stato degli istituti minorili e delle etichette (“maranza”) che distruggono. La rete nuova si alza lungo il muro di cinta. Serve per evitare le evasioni. Il campo di calcio, invece, è chiuso per evitare i lanci delle palline di fumo. L’erba è cresciuta, la pioggia ha nutrito la gramigna, toccherà ai ragazzi rimettere in ordine ogni angolo. “A volte sembra di spostare il mare con una forchetta, sembra che cambi poco, quasi niente. L’impegno non è commisurato all’esito, ma è il nostro quotidiano, il nostro mestiere”, dice Elvira Narducci, a capo dell’area educativa.
milanopost.info, 6 ottobre 2025 Fissato per il prossimo 30 ottobre l’inizio del maxi incidente probatorio richiesto dalla Procura di Milano nell’inchiesta sui presunti pestaggi e le torture avvenute nel carcere minorile Beccaria. L’obiettivo è cristallizzare le testimonianze delle 33 presunte vittime (ex detenuti) in vista dell’eventuale processo. L’udienza del 30 ottobre, ammessa dalla gip Nora Lisa Passoni, servirà principalmente a definire il calendario e il programma dei successivi appuntamenti, necessari per l’ascolto delle vittime.
gnewsonline.it, 6 ottobre 2025 Dopo l’inaugurazione avvenuta lo scorso 4 agosto, l’Istituto Penale per i Minorenni de L’Aquila sarà ufficialmente intitolato a San Francesco d’Assisi. La cerimonia si terrà lunedì 6 ottobre alle ore 11,45 presso l’Ipm (via Giuseppe Mezzanotte), alla presenza del Sottosegretario alla Giustizia Andrea Ostellari, del poeta e scrittore Davide Rondoni, Presidente del Comitato Nazionale per le celebrazioni dell’ottavo centenario della morte di San Francesco d’Assisi, e dei rappresentanti delle istituzioni locali.
ansa.it, 6 ottobre 2025 Al via, con il console Popescu, il progetto “Un libro per tutti”. Secondigliano, il progetto “Un libro per tutti”, che vede in prima linea il console generale della Romania a Roma, Marian Popescu e, nel capoluogo partenopeo, la direttrice istituto, Giulia Russo, e il vicario della Prefettura di Napoli Franca Fico. Alla presentazione del progetto, destinato ad estendersi in tutti penitenziari, hanno preso parte anche le istituzioni romene, con i rappresentanti dei consigli regionali delle città Sibiu, Tulcea, Calarasi, Suceava e Neamt ognuna delle quali ha fatto delle donazioni. “Un libro per tutti” nasce a Napoli perché è la città dalla quale, per la prima volta, proprio un cittadino rumeno detenuto ha inviato al capo dell’ufficio consolare una lettera con cui ha chiedeva supporto per avere un libro da leggere che fosse nella sua lingua.
di Giacomo Locci
ferraratoday.it, 6 ottobre 2025 In occasione di Internazionale un confronto con la redazione del giornale Astrolabio. “Non è da tutti entrare in galera di venerdì pomeriggio e fare anche la fila per accedere”. Con queste parole, ammantate da quell’ironia che aiuta sempre a sciogliere momenti di tensione, è iniziato l’appuntamento promosso da Arci Ferrara ‘La città incontra il carcere’ previsto all’interno del programma del festival Internazionale a Ferrara. Le parole sono state pronunciate da Mauro Presini, maestro elementare in pensione e curatore di ‘Astrolabio’, il giornale del carcere di Ferrara. All’incontro era presente anche Maria Martone, direttrice del carcere, insieme alla comandante della polizia penitenziaria, alle operatrici dell’area educativa e di quella sanitaria, oltre a Vito Martiello, direttore responsabile del periodico.
tuttomondonews.it, 6 ottobre 2025 “Giustizia in carcere. Dalle parole di De Andrè alla realtà penitenziaria”. Al momento in cui scriviamo sono 63 i suicidi avvenuti nelle carceri italiane dal 1 gennaio 2025. Una vera emergenza. Dalle parole di De André alla realtà, questo sarà il filo conduttore dell’incontro dibattito “Giustizia in carcere”. Mercoledì 8 ottobre alle ore 17:30 in piazzale dei Pini - o parterre - nell’ambito del settembre sangiulianese si terrà l’incontro “Giustizia in carcere” organizzato dall’Associazione Periphèria in collaborazione con la Camera Penale di Pisa.
di Riccardo Ferrante
giustiziainsieme.it, 6 ottobre 2025 Lunedì 6 ottobre prossimo Area avvierà le iniziative che porteranno al suo congresso annuale. Presso la sala di rappresentanza del Comune di Genova, dalle 17.00, si parlerà di La riforma Nordio: una riforma della magistratura che non serve alla giustizia. A chi scrive sarà affidata una (breve, come di norma si precisa) introduzione, di taglio storico. E anticipo qui le linee generali.
CULTURA
imgpress.it, 6 ottobre 2025 “Che valore ha la libertà? Ce lo siamo mai chiesti? E se lo è mai domandato chi oggi sta scontando una condanna dietro le sbarre un attimo prima di compiere il reato?”. Questi e mille altri quesiti hanno spinto Francesca Ghezzani, nota giornalista e conduttrice televisiva e radiofonica, a percorrere un viaggio dentro e fuori i penitenziari per raccogliere, attraverso decine di interviste, le testimonianze di carcerati, ex detenuti oggi reinseriti nel tessuto sociale e nomi autorevoli del panorama istituzionale e associazionistico, esperti di criminologia e psichiatria forense, giornalisti e addetti alla comunicazione, esponenti del clero, sociologi, senza tralasciare i concetti di finanza e imprenditoria sociali, economia carceraria e circolare, upcycling presenti all’interno del sistema penitenziario e il delicato rapporto ...
corriereirpinia.it, 6 ottobre 2025 Un libro che è frutto dell’esperienza maturata nel progetto “Versi Liberi”, laboratorio di poesia ideato e organizzato dall’associazione sportiva-culturale no profit Nazionale Italiana Poeti appositamente per gli Istituti Penitenziari. Un laboratorio promosso con successo in numerose case circondariali, dalla casa di reclusione Bollate di Milano al Cutugno di Torino. È il volume “Mi costituisco a Modena”, di Michele Gentile e Francesco Pasqual. Sarà presentato sabato 11 ottobre, alle 18, presso Palazzo Vescovile nell’ambito della rassegna “Avellino letteraria”.
AFFARI SOCIALI
di Paola D’Amico
Corriere della Sera, 6 ottobre 2025 Cooperative, associazioni, fondazioni e imprese sociali coinvolgono oltre 6 milioni di persone. Oggi la sfida è la sostenibilità economica. Nuovi bisogni: ambiente, abitare, giustizia. È un “ecosistema” così composito che anche chi lo studia fatica a trovare una definizione univoca. I numeri dell’economia sociale elaborati da Euricse documentano un vivace e dinamico scenario che, solo nel nostro Paese, è fatto di quasi 400 mila tra cooperative, mutue, associazioni, fondazioni e imprese sociali e coinvolge oltre 6 milioni di persone tra chi vi lavora (1,5 milioni) e volontari.
di Sabino Cassese
Il Foglio, 6 ottobre 2025 Sfiducia e disinteresse. In Italia non è in calo solo l’affluenza alle urne, è diminuita anche la partecipazione invisibile, fatta di informazione e discussione. Che cosa si può fare per aumentare il senso di appartenenza alla collettività? Tra il 2003 e il 2024, si è osservato un calo generalizzato della partecipazione invisibile (informarsi e discutere di politica). Questo trend riguarda uomini e donne, ma con intensità diverse, contribuendo a ridurre le ampie differenze di genere. Nel 2003, a informarsi con regolarità di politica era il 66,7 per cento degli uomini a fronte del 48,2 per cento delle donne. Nel 2024 questi valori calano di 12,6 punti percentuali per gli uomini e di 5,7 punti per le donne. La differenza tra uomini e donne passa da 18,5 a 11,6 punti percentuali”.
di Luciano Violante
Corriere della Sera, 6 ottobre 2025 Molte migliaia di cittadini hanno voluto manifestare non solo solidarietà nei confronti delle vittime della guerra di Gaza, ma anche fiducia in un mondo dove i bambini non debbano morire per fame, le popolazioni non siano costrette con la violenza a spostarsi da una tendopoli all’altra. I seggi sono vuoti e le piazze sono piene. L’apparente contraddizione permette di riflettere sul rapporto tra i cittadini e i valori nei quali crediamo. Molte migliaia di cittadini hanno voluto manifestare non solo solidarietà nei confronti delle vittime della guerra di Gaza, ma anche fiducia in un mondo dove i bambini non debbano morire per fame, le popolazioni non siano costrette con la violenza a spostarsi da una tendopoli all’altra, dove gli ospedali non siano bombardati e i feriti non siano operati senza anestesia ...
di Vittorio Barosio e Gian Carlo Caselli
La Stampa, 6 ottobre 2025 Eman Abu Zayed, scrittrice palestinese, ha inviato questa lettera: “A Gaza le scelte della solidarietà in Italia si sono diffuse da un telefono all’altro, portando un barlume di speranza tra le macerie, la fame e le bombe. Le persone inoltravano i video sulle chat guardando riconoscenti le folle italiane. Queste immagini hanno suscitato sorrisi, ormai rari, sui volti di tanti palestinesi”. La lettera è uno splendido commento sulla marea di gente che è scesa nelle strade, formando un fiume lungo mille chilometri da Nord a Sud del Paese, per sostenere il popolo palestinese contro la follia di Netanyahu. Persone di ogni età, ma soprattutto giovani, capaci di mobilitarsi per una causa sacrosanta, vincendo l’indifferenza che troppo spesso li frena.
di Flavia Amabile
La Stampa, 6 ottobre 2025 Il sociologo: “Landini guida una rivolta non sua. I giovani non conoscono il conflitto”. “La manifestazione di sabato? Un corteo di preti”, provoca Giuseppe De Rita, 93 anni, sociologo, fondatore e presidente del Censis. Questo concetto dei preti poi lo spieghiamo. Intanto però sabato a Roma c’era un milione di persone in piazza per Gaza. Più di venti anni fa Sergio Cofferati, all’epoca segretario generale della Cgil, di persone ne radunò tre milioni ma per l’articolo 18. Ora, invece, gli italiani si mobilitano per Gaza, che cosa sta accadendo? “Se lo sapessi farei il capo del governo. È tutto così labile: ci sono milioni di persone in piazza ma non si capisce perché. Dichiarano di manifestare per Gaza ma che cos’è Gaza? È un sentimento collettivo? Un’indignazione collettiva? Una paura collettiva? Un conflitto collettivo?”.
di Diego Motta
Avvenire, 6 ottobre 2025 Viaggio a Novellara, dove l’adolescente pachistana venne uccisa dalla violenza del suo clan. Qui la lotta per l’emancipazione femminile non si ferma. L’ex sindaca Carletti: denunciare resta difficile. Nella terra in cui è morta Saman, la lotta per l’emancipazione femminile resta la vera battaglia da combattere. Lo era prima, a Novellara, Comune del reggiano di 13.500 abitanti, che da trent’anni ospita comunità di stranieri provenienti dal Pakistan, dall’India, più recentemente dalla Turchia. Lo è adesso, che i processi per la morte della giovane pachistana uccisa a seguito di un piano ordito dalla sua stessa famiglia, hanno svelato al resto d’Italia i contorni di un fenomeno già conosciuto da queste parti: quello della segregazione della donna, vittima di clan familiari che rispondono alle regole arcaiche di culture lontane ...
di Lorenzo Mantignoni
Il Giorno, 6 ottobre 2025 “Partiranno domani con un volo charter per Atene”. Con queste parole il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, nella tarda serata di ieri ha annunciato (a sorpresa, almeno per le tempistiche) l’imminente rientro dei quindici attivisti italiani che non avevano firmato il foglio di via. “Saranno assistiti - continua - dalla nostra ambasciata nel trasferimento verso l’Italia”. Una buona notizia, dunque, che conclude una giornata, quella di ieri, caratterizzata dai racconti che gli attivisti della Global Sumud Flotilla hanno reso pubblici a proposito della detenzione. Una vera e propria denuncia. “Siamo stati trattati come le vecchie scimmie dei peggiori circhi degli anni Venti”, ha detto il giornalista di Fanpage, Saverio Tommasi, appena rientrato in Italia.
di Gian Guido Vecchi
Corriere della Sera, 6 ottobre 2025 Il cardinale e patriarca di Gerusalemme: “Il cessate il fuoco sarebbe il primo passo”. Come vede, eminenza, il piano Trump? C’è la possibilità che si arrivi a un’intesa? “Un clima di speranza si percepisce. Anche i media locali qui si mostrano speranzosi, ma con misura. Il fatto è che ci sono tante difficoltà, tanti punti interrogativi. C’è ancora tanto da fare. Tanto. Però questa è una possibilità che non si era mai vista prima”.
di Pier Luigi Vercesi
Corriere della Sera, 6 ottobre 2025 La religiosa comboniana si è raccontata alla rassegna Poeti sociali a Verona. Nata nell’Eritrea in guerra, ha vissuto per 14 anni tra Israele, Cisgiordania e Gaza. “Sono nata in guerra, ho seguito la mia vocazione in guerra, ho pregato tanto per la pace. Poi, vivendo per 14 anni tra Israele, Cisgiordania e Striscia di Gaza, ho smesso di pregare per la pace. Perché ho capito che quella è una guerra diversa da tutte le altre sperimentate sulla mia pelle. Scaturisce dall’assurdo desiderio di due popoli fratelli di eliminarsi a vicenda: io devo vivere e tu no. Così ho cominciato a pregare per la coesistenza. Un rabbino con cui lavoravamo mi ha detto: “Sister, non arriveremo a nulla fino a quando non riscriveremo i nostri libri di scuola, noi ebrei e loro musulmani, perché nella gran parte di quei testi instilliamo la paura dell’altro, da cui sgorga l’odio che ci uccide”.
di Giusi Fasano
Corriere della Sera, 6 ottobre 2025 Per 48 ore in tutto il Paese il capo supremo dei talebani ha ordinato di “prevenire il vizio” e favorire la “moralità pubblica” tagliando completamente la connessione Internet. per le donne la Rete è l’unica possibilità per seguire lezioni online; l’unico sguardo aperto sul mondo; l’unica possibilità di comunicare con più persone contemporaneamente attraverso i gruppi di WhatsApp.
DOCUMENTI
Radio Radicale. "Osservatorio Giustizia, conversazione con l'avvocata Veronica Manca"
APPUNTAMENTI
La Newsletter di Liberi dentro – Eduradio & Tv. Programmazione dal 6 al 12 ottobre 2025
Convegno. "Salute mentale e carcere" (Roma, 10 ottobre 2025)
Festival della Giustizia Riparativa (Bassano del Grappa-VI, dal 23 al 25 ottobre 2025)
Convegno nazionale SEAC: "Le pena e le leggi" (Casa circondariale di Bologna, 24 e 25 ottobre 2025)
"L'ipocrisia del carcere". Assemblea del Movimento No Prison (Assisi-PG, 13 e 14 novembre 2025)
CORSI DI FORMAZIONE
BANDI E CONCORSI