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Notiziario quotidiano dal carcere
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Edizione di sabato 4 ottobre 2025
APPUNTAMENTI DI RISTRETTI
di Maurizia Campobasso*
Il Sole 24 Ore, 4 ottobre 2025 Lo Stato che nel punire non impedisce che il condannato muoia perde parte delle funzioni che giustificano la sua potestà punitiva”. Il monito del costituzionalista Carlo Ferruccio Ferrajoli deve essere un imperativo categorico per tutti coloro che quotidianamente hanno la responsabilità della cura e del sostegno delle persone, anche detenute. L’Istituto superiore di sanità afferma che i suicidi sono la tragica conseguenza di più fattori non del tutto prevedibili - individuali, biologici, genetici, sociali e ambientali - e non a caso l’Organizzazione mondiale della sanità evidenzia che il disturbo psichiatrico è uno dei fattori di rischio suicidario ma non il solo, quindi le politiche di prevenzione non possono essere limitate al piano sanitario ma devono farsi carico delle vulnerabilità ambientali, di contesto sociale, economico e relazionale della persona.
di Filippo Femia
La Stampa, 4 ottobre 2025 La lezione dell’ex presidente della Corte costituzionale al Lorusso e Cutugno di Torino: “Il giudice decide delle vite altrui. La rieducazione? Sa di totalitarismo”. “Parla come se fosse uno di noi”. È sorpreso, quasi incredulo, Daniele quando si alza ad applaudire nella saletta del padiglione E del carcere di Torino. Sta scontando una pena di 16 anni per omicidio e ha appena assistito alla lectio di Gustavo Zagrebelsky. Titolo (provocatorio): “Se sono lì, se lo sono meritato”. Una iniziativa delle Giornate della Legalità, organizzate dalla Città di Torino con Fondazione per la Cultura. Tra citazioni dei Fratelli Karamazov (“Un libro che dovete assolutamente leggere”), rudimenti di diritto penale e ricordi della sua carriera speziati da qualche battuta, l’ex presidente della Corte Costituzionale strega i detenuti.
di Valentina Alberta e Maria Brucale*, Stefano Celli e Marta Zavatta**
L’Unità, 4 ottobre 2025 La nonviolenza non si arresta, anzi si rafforza proprio ora che la popolazione carceraria ha superato le 63.000 unità, a fronte di una capienza regolamentare inferiore di ben 16.000 posti. In queste condizioni, il rispetto della legalità e della Costituzione viene gravemente compromesso. Nessuno tocchi Caino invita tutti coloro che leggono questo messaggio ad aderire allo sciopero della fame a staffetta, promosso dagli avvocati Valentina Alberta e Maria Brucale, insieme ai magistrati Stefano Celli e Marta Zavatta. Questo sciopero collettivo raccoglie il testimone da Rita Bernardini, che per 30 giorni - durante la pausa estiva dei lavori parlamentari - ha portato avanti il suo digiuno, per denunciare il colpevole silenzio delle istituzioni di fronte alla drammatica realtà vissuta da detenuti e operatori penitenziari.
di Oliviero Mazza*
Il Dubbio, 4 ottobre 2025 Quali sono le cause della drammatica situazione carceraria italiana, che vede in costante aumento tanto il sovraffollamento quanto il numero dei suicidi a esso certamente correlati? Quesito impegnativo, al quale è difficile dare risposta univoca. Si potrebbe fare riferimento al sempiterno e massiccio ricorso alla custodia cautelare, alle politiche penali sempre più repressive, che fanno registrare vertiginosi aumenti di pena oltre a nuove incriminazioni, ai reati molto diffusi, come quelli in materia di stupefacenti, per i quali si è scelta la sola risposta punitiva carceraria, ai tempi dei processi, alla mancanza di alternative reali al carcere, al fallimento della rieducazione e alla conseguente recidiva, alle ostatività, all’innalzamento dei minimi edittali, per finire con i criteri bloccanti nel calcolo della pena.
di Maurizio Pizzuto
Il Riformista, 4 ottobre 2025 Come sarà il penitenziario del futuro? A questa domanda ha risposto l’ingegnere Sergio Minotti, Presidente della Commissione Codice Appalti dell’Ordine degli Ingegneri di Roma ed esperto internazionale di edilizia penitenziaria, autore di una relazione dal titolo “Il Penitenziario di domani. Superare l’emergenza per garantire una vivibilità sostenibile e il rispetto dei diritti umani”. Minotti parte da un concetto chiave: la realtà carceraria è complessa e spesso ignota ai cittadini. “È possibile che l’osservatore poco esperto sottovaluti le dinamiche e i processi che regolano le attività di ristretti, operatori e chiunque viva all’interno di un penitenziario. Quel muro di cinta non è solo una delimitazione fisica, ma una barriera sociale e culturale difficile da abbattere”, ha spiegato.
di Tullio Camiglieri
Il Riformista, 4 ottobre 2025 Questa battaglia non è una suggestione di scuola leghista o berlusconiana. Anzi, ha radici ben piantate nel pensiero di personalità insospettabili. Come in quella di Giovanni Falcone. Il tema della separazione delle carriere tra giudici e pubblici ministeri torna ciclicamente, come un pendolo che oscilla tra riforma e conservazione. Ma è davvero una battaglia “di destra”? Nel 2019, in occasione delle primarie del Partito Democratico, l’attuale responsabile giustizia Debora Serracchiani - insieme a figure di peso come Graziano Delrio, Matteo Orfini, Vincenzo De Luca e Lorenzo Guerini - sottoscriveva la mozione a sostegno di Maurizio Martina. In quel documento si affermava chiaramente: “Il tema della separazione delle carriere appare ineludibile per garantire un giudice terzo e imparziale”.
di Giovanni M. Jacobazzi
Il Dubbio, 4 ottobre 2025 “La libertà di espressione è insopprimibile anche per i magistrati, ma se le loro critiche si trasformano in protesta, chiamata alle armi, lutto al braccio, o scioperi, non le ritengo legittime”, afferma il professor Pieremilio Sammarco, ordinario di diritto comparato all’Università di Bergamo.
TERRITORIO
amicodelpopolo.it, 4 ottobre 2025 L’appello rivolto alla società e alle istituzioni: “Stiamo facendo davvero tutto il possibile per l’accompagnamento, la rieducazione ed il reinserimento di chi è ristretto?”. A Zelarino, alle porte di Venezia, si sono riuniti l’1 ottobre 2025 i cappellani delle carceri del Nordest insieme all’arcivescovo di Gorizia, monsignor Carlo Maria Redaelli, responsabile della pastorale penitenziaria per il Triveneto. L’incontro è stato l’occasione per fare il punto sulla situazione degli istituti penitenziari del territorio, in un anno segnato da diverse iniziative legate al Giubileo ma anche da numerosi episodi drammatici.
di Alessandro Fulloni
Corriere del Veneto, 4 ottobre 2025 Il ricorso vinto dal detenuto, la sperimentazione che inizia lunedì. Che c’entra il ricorso all’Ufficio di Sorveglianza di un detenuto condannato per omicidio con l’apertura, dopodomani, di una “stanza dell’amore” al carcere di Padova? Il legame è pressoché diretto. E ora vediamo il perché. Partiamo però dal gennaio del 2020, quando quest’uomo - oggi 34enne - uccide volontariamente un parente, travolgendolo con un’auto in una città del Nord. Il seguito è l’arresto e una condanna a 15 anni. Ma è anche, una volta affidato al carcere Due Palazzi, la storia di un carcerato - che ha quattro figli, tutti minorenni, dalla compagna con cui è legato dal 2010 - animato dal desiderio di redimersi ed essere recuperato. Ha ammesso la colpa più volte, si dichiara pentito. Grazie alla buona condotta, in parlatoio vede regolarmente i familiari.
Il Gazzettino, 4 ottobre 2025 I consiglieri comunali Bavasso e Noro: “Serve un garante dei detenuti”. “La dottoressa Maria Losito si è dimessa nel dicembre scorso e che ad oggi non è stata individuata ancora una figura in grado di sostituirla”, affermano i consiglieri. Un detenuto di 35 anni due giorni fa è stato trovato nel bagno della sua cella, nella casa circondariale di Baldenich. Si è impiccato. Sul caso intervengono la consigliera comunale Ilenia Bavasso (Insieme per Belluno Bene Comune) e Davide Noro (segretario Pd città di Belluno). Un episodio, ricordano i due, “che non possiamo ignorare” e che arriva a 9 anni di distanza dall’ultimo in una struttura che altri presentano come “ottimale”. “La società si sta lentamente abituando alle morti in carcere.
di Dario Crippa
Il Giorno, 4 ottobre 2025 Parla Claudia Farina, punto di riferimento per i nuovi ingressi in struttura: “Ho imparato che si tratta prima di tutto di persone, non sta a me giudicare. Mi occupo anche delle prime necessità, dalla felpa alla mamma da chiamare”. Quando i nuovi detenuti entrano in carcere, i primi volti che incontrano, dopo quello del medico, sono quelli di persone come Claudia, 30 anni. Agenti di rete - si chiamano - un progetto nato in Lombardia che serve per accogliere i detenuti e spiegare tutto quello che occorre per orientarsi nella nuova realtà in cui si troveranno a vivere.
Corriere di Bologna, 4 ottobre 2025 Anche i detenuti del carcere bolognese della Dozza, quelli che lavorano per “Fare Imprese in Dozza”, l’azienda metalmeccanica interna all’istituto detentivo di via del Gomito, hanno deciso di aderire allo sciopero generale indetto dalla Cgil per Gaza e per la Global Sumud Flotilla. “Preso atto di quello che sta avvenendo a Gaza, noi dipendenti della Fare Impresa in Dozza abbiamo deciso di scioperare il 3 ottobre - hanno scritto in una lettera che ha letto nel corso della manifestazione in segretario della Camera del Lavoro di Bologna, Michele Bulgarelli.
di Emilio Gioventù
Italia Oggi, 4 ottobre 2025 Quattro reclusi della casa circondariale di Benevento hanno iniziato un percorso di reinserimento sociale grazie al Protocollo firmato tra Webuild e il Dap. Altri 5 detenuti arriveranno da Avellino. Dalle sbarre delle celle alle traversine dei binari. Per quattro detenuti della Casa Circondariale di Benevento il reinserimento corre veloce sulla la linea ferroviaria alta velocità/alta capacità Napoli-Bari. Una vita fuori grazie a un contratto di lavoro all’interno di uno dei progetti infrastrutturali più ambiziosi del Sud Italia.
di Vinicio Marchetti
avellinotoday.it, 4 ottobre 2025 Al Circolo della Stampa focus sulle principali emergenze del sistema penitenziario italiano: “Da troppi anni non si è avuta la possibilità né la capacità di rivedere organicamente l’intero sistema giudiziario”. Questa sera, presso il Circolo della Stampa di Avellino, in Corso Vittorio Emanuele, si è tenuto il convegno dal titolo “Le problematiche carcerarie attuali”, un appuntamento che ha riunito rappresentanti del mondo politico, giuridico e dell’associazionismo per discutere delle condizioni del sistema penitenziario italiano e delle prospettive di riforma. A introdurre i lavori è stata Sonia Lombardo, mentre a moderare l’incontro la dottoressa Rosa Criscuolo.
comune.alba.cn.it, 4 ottobre 2025 Coinvolge tutti gli attori che si occupano della Casa di Reclusione albese ed ha l’obiettivo di condividere conoscenze e competenze sul tema specifico per lo sviluppo di iniziative concrete. Ad Alba è stato attivato il Tavolo Territoriale Carcere per la Casa di Reclusione “G. Montalto” promosso dal CSV Società Solidale ETS in collaborazione con il Comune di Alba, attraverso l’Assessorato alle Politiche Sociali guidato dall’assessora Donatella Croce ed il Garante comunale delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale Emilio De Vitto.
di Francesca Spasiano
Il Dubbio, 4 ottobre 2025 A che punto sono i diritti civili in Italia? Se c’è un luogo adatto a stilare un bilancio, quello è il Congresso dell’Associazione Luca Coscioni. Che da anni porta le sue battaglie nelle piazze e nei tribunali, mantenendo un filo diretto con i cittadini che chiedono spazi di autodeterminazione nel campo dei temi etici. La due giorni prenderà il via domani ad Orvieto, in Umbria: la Regione di Luca Coscioni e anche di Laura Santi, protagonista nell’ultimo anno della campagna sul fine vita. Affetta da una forma progressiva e avanzata di sclerosi multipla, la giornalista 50enne è morta lo scorso luglio nella sua casa di Perugia dopo aver ottenuto il via libera al suicidio assistito.
di Damiano Aliprandi
Il Dubbio, 4 ottobre 2025 L’arresto, la scarcerazione e il rimpatrio lampo del torturatore libico Osama Elmasry Njeem - noto nelle cronache come Almasri - rappresentano il sintomo più evidente del cortocircuito tra obblighi internazionali, interessi di sicurezza nazionale e rapporti di cooperazione costruiti su scala diplomatica e operativa con Tripoli. Da una parte le indagini della magistratura che hanno coinvolto ministri dell’attuale governo; dall’altra la gestione politica e i vincoli pratici con le autorità libiche, nati attraverso il Memorandum d’intesa del 2 febbraio 2017 firmato dal governo di centrosinistra. È inevitabile pensare che il rimpatrio di Almasri sia legato al mantenimento di questi equilibri con un’area strategica come la Libia. A novembre 2025, salvo una discussione a sorpresa in Parlamento, come di consueto il Memorandum sarà rinnovato.
di Vincenzo Imperitura
Il Dubbio, 4 ottobre 2025 Minorenne al momento della traversata dalla Libia, il giovane ha trascorso quasi due anni in carcere per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Nessun contatto con gli organizzatori del viaggio, nessuna mansione da svolgere sul battello scassato e pieno di quasi trecento disperati in fuga dalla Libia che attraversava il Mediterraneo fino alle coste della Calabria, nessun collegamento diretto con il gruppo a capo dell’ennesimo viaggio della speranza: Ahmed Albahlawan non era uno scafista ma solo un ragazzino di 17 anni in fuga.
di Giulio Cavalli
Il Domani, 4 ottobre 2025 Solo nel 2025 i morti e dispersi sono stati 1.293, che diventano 1.646 se si include anche la rotta atlantica verso le Canarie. Dal naufragio di Lampedusa del 2013 a oggi, le promesse disattese sono il ritornello che accompagna, puntualmente, le nuove bare allineate sulle coste. Nella Giornata della memoria e dell’accoglienza, i numeri ufficiali inchiodano la cronaca. Secondo l’Organizzazione internazionale per le migrazioni, dal 2014 al 24 settembre 2025 sono morte o scomparse quasi 33mila persone lungo le rotte del Mediterraneo. Solo nel 2025 i morti e dispersi sono stati 1.293, che diventano 1.646 se si include anche la rotta atlantica verso le Canarie, sempre più battuta e sempre più letale. Il 78% delle vittime riguarda il Mediterraneo centrale, la rotta che dalle coste libiche tenta di raggiungere l’Italia. È il mare che separa, ma soprattutto il mare che inghiotte.
di Flavia Amabile e Edoardo Venditti
La Stampa, 4 ottobre 2025 Cento cortei venerdì hanno paralizzato le città, manifestanti bloccano porti, stazioni e autostrade. Cariche e lacrimogeni a Bologna e Milano. Per il Viminale circa 500 mila le presenze. “E ‘mo menace pe’ du’ ova!”, urlano. Non sono due le uova che hanno appena lanciato, saranno una ventina, vanno a infrangersi sui blindati della polizia schierati davanti al ministero dei Trasporti. Poco dopo scoppia un petardo e ci sono alcuni pugni battuti sul portone dell’ambasciata tedesca. Le tensioni a Roma finiscono qui.
di Francesco Malfetano
La Stampa, 4 ottobre 2025 Ipotesi sanzioni fino a un milione di euro per le mobilitazioni sindacali senza preavviso. Spaccare il fronte sindacale. È l’ossessione che attraversa da ore i palazzi della maggioranza. Non si tratta solo di gestire l’ennesima piazza difficile, ma di indebolire l’avversario considerato in questa fase più temibile: Maurizio Landini. A Palazzo Chigi lo guardano ormai come a un leader del centrosinistra più che a un capo sindacale, accusandolo di aver messo in piedi una “campagna politica” mirata a logorare l’esecutivo. E la risposta che Giorgia Meloni e i suoi stanno preparando è di quelle muscolari: sanzioni più pesanti in caso di scioperi dichiarati illegittimi dalla Commissione di garanzia e una narrazione tutta incentrata sullo smascherare il segretario Cgil davanti all’opinione pubblica.
di Gennaro Grimolizzi
Il Dubbio, 4 ottobre 2025 Gli avvocati della missione denunciano la violazione del diritto di difesa. ll legale belga Alexis Deswaef si è rifiutato di firmare una falsa ammissione di colpevolezza. Abbordaggio delle imbarcazioni, trasferimento in un centro di detenzione ed espulsione. Sono queste le fasi che hanno caratterizzato il tentativo (fallito) degli attivisti della Global Sumud Flottilla di raggiungere via mare Gaza e consegnare aiuti umanitari alla popolazione palestinese. Dopo essere stati condotti nel porto di Ashdod per gli adempimenti davanti alla polizia e alle autorità di frontiera (identificazione e dichiarazioni sulle condizioni di salute), gran parte dei partecipanti alla missione della Flotilla - in tutto 473 persone di varie nazionalità - hanno raggiunto in autobus il carcere di Saharonim, nella città di Kziot (nel deserto del Negev) ...
di Nello Scavo
Avvenire, 4 ottobre 2025 L’annuncio su Telegram dopo il nuovo ultimatum Usa. Il gruppo armato: “Pronti a discutere i dettagli con i mediatori sul futuro della Striscia”. Incertezza sui tempi. “Apprezziamo gli sforzi del mondo arabo, di quello islamico e quelli internazionali, così come il richiamo del presidente Trump per far finire la guerra nella Striscia di Gaza”. Quando oramai nessuno ci sperava, alle ore 23 di Gerusalemme è arrivata la nota con cui una fonte di Hamas riferiva che l’organizzazione armata accetta il piano per la liberazione degli ostaggi, una tregua duratura, e la cessione del potere a un organismo palestinese indipendente.
di Anna Foa
Avvenire, 4 ottobre 2025 La reazione corale di un Paese all’attacco terroristico del 7 ottobre 2023 ha passato il segno. Ricostruiamo quel che è successo, cercando di capire quali sono stati i punti di non ritorno. Gli eventi si susseguono senza sosta nelle tragiche vicende mediorientali. Mentre continuano la distruzione della Striscia di Gaza e il massacro dei suoi abitanti; mentre il governo israeliano minaccia l’annessione della Cisgiordania per impedire per sempre la creazione di uno Stato palestinese e intanto appoggia con l’esercito i coloni che ne attaccano e distruggono i villaggi; mentre continua il blocco dei rifornimenti alimentari e medicinali, essenziali alla vita, e a Gaza si continua a morire di fame, un gran numero di Stati, non ultimi il Canada, l’Australia e la maggior parte dei Paesi dell’Unione Europea riconoscono ...
DOCUMENTI
Articolo. "Il sovraffollamento in carcere dà diritto ai domiciliari?", di Angelo Greco
APPUNTAMENTI
Convegno: "La funzione rieducativa della pena. Biblioteche in carcere" (Nuoro, 4 ottobre 2025)
La Newsletter di Liberi dentro – Eduradio & Tv. Programmazione fino al 5 ottobre 2025
Convegno. "Salute mentale e carcere" (Roma, 10 ottobre 2025)
Festival della Giustizia Riparativa (Bassano del Grappa-VI, dal 23 al 25 ottobre 2025)
Convegno nazionale SEAC: "Le pena e le leggi" (Casa circondariale di Bologna, 24 e 25 ottobre 2025)
"L'ipocrisia del carcere". Assemblea del Movimento No Prison (Assisi-PG, 13 e 14 novembre 2025)
CORSI DI FORMAZIONE
BANDI E CONCORSI