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Notiziario quotidiano dal carcere
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Edizione di martedì 21 ottobre 2025
APPUNTAMENTI DI RISTRETTI
Percorso di formazione: "Volontari per la Giustizia di Comunità" (Padova, fino al 10 novembre 2025)
di Nicola Boscoletto*
Corriere della Sera, 21 ottobre 2025 Un anno fa abbiamo lanciato un appello: “Rendiamo umane le carceri”. Chiedevamo con urgenza di spegnere il fuoco con un po’ di umanità e amore, invece di alimentarlo con odio e vendetta. Oggi è evidente a tutti (per chi vuol vedere) che è stata versata solo benzina: tutto è peggiorato e l’appello è rimasto inascoltato. Ciò che più mi addolora è constatare che non ci si ascolta, non ci si guarda, non ci si tende la mano, non si affronta insieme un problema che riguarda tutti, anche chi pensa di esserne estraneo o di sapere già tutto. La cosa più triste è che ogni episodio e ogni circostanza si usano per rafforzare la propria parte: e questo non fa altro che incentivare e incrementare ulteriormente l’odio e la contrapposizione.
di Damiano Aliprandi
Il Dubbio, 21 ottobre 2025 Joseph Luki, cittadino nigeriano di circa quarant’anni e padre di due bambini, è stato trovato senza vita nella sua cella. Il Garante campano Samuele Ciambriello: “Condizioni inammissibili e indifferenza della politica”. Nella notte tra il 19 e il 20 ottobre, nel carcere di Ariano Irpino (Avellino), è avvenuta un’altra tragedia. Si chiamava Joseph Luki: cittadino nigeriano, circa quarant’anni, padre di due bambini piccoli. È stato trovato privo di vita nella sua cella. Le prime indagini parlano di suicidio, la salma è stata trasferita all’ospedale “Ospedale San Pio” di Benevento per l’autopsia, disposta dalla Procura della Repubblica di Benevento.
di Lidia Baratta
linkiesta.it, 21 ottobre 2025 Entro la fine di ottobre, le imprese o le cooperative italiane che l’anno prossimo vogliono assumere lavoratori detenuti devono presentare la richiesta d’accesso ai benefici fiscali previsti, indicando il numero di assunzioni e la somma (del credito d’imposta) di cui intendono usufruire. Ma prima di farlo, devono stipulare una convenzione con gli istituti penitenziari di riferimento. I quali, poi, una volta ricevuta la domanda delle aziende, la trasmettono ai provveditorati regionali. Che, a loro volta, la inoltrano al Dap (Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria) entro il 15 novembre. Poi, il Dap entro il 15 dicembre decide l’importo che spetta a ogni impresa richiedente e trasmette l’elenco all’Agenzia delle entrate con l’ammontare degli sgravi concessi. La lista viene infine pubblicata sul sito del ministero della Giustizia.
di Fabrizio Pomes*
bandieragialla.it, 21 ottobre 2025 C’è una verità che fa comodo a molti: la sicurezza si costruisce con il cemento e il filo spinato. Che una condanna più lunga, un ergastolo, un carcere sovraffollato, siano sinonimo di giustizia forte e, quindi, di società più sicura. È un’equazione semplice, rassicurante. Ma è una bugia tragica e costosa, che paghiamo in dolore umano e in insicurezza cronica. Come se chiudere un uomo in una cella fosse la soluzione, come se una porta che si chiude dietro di lui potesse cancellare il dolore, il rimorso, il gelo che ha nel cuore.
di Damiano Aliprandi
Il Dubbio, 21 ottobre 2025 Agitare lo spettro dei corrotti o degli spacciatori “in libertà” oscura l’uso distorto del carcere preventivo come anticipazione della pena. Quando l’allora ministro della Giustizia Andrea Orlando propose la sacrosanta ma naufragata riforma del sistema penitenziario, Il Fatto Quotidiano titolò: “Spacciatori in libertà!”. Non solo. Più di recente, di fronte all’intenzione dell’attuale ministro Nordio di limitare la carcerazione preventiva, lo stesso giornale ha denunciato un presunto tentativo di “salvare i colletti bianchi indagati”. Questa retorica - secondo cui i colletti bianchi non finirebbero mai in carcere - finisce paradossalmente per danneggiare tutti gli altri, impedendo qualsiasi riforma seria del sistema.
di Simona Musco
Il Dubbio, 21 ottobre 2025 Giudici in camera di consiglio per decidere sull’ammissibilità della questione sollevata dal deputato: contestata la violazione dell’iter ai danni del Parlamento. La Corte costituzionale deciderà nei prossimi giorni sul conflitto di attribuzioni tra poteri sollevato dal segretario di + Europa Riccardo Magi. Al centro della questione il dl Sicurezza, approvato ad aprilo scorso dal Consiglio dei ministri. I giudici si sono riuniti ieri in camera di consiglio e si attende ora una decisione sull’ammissibilità della questione. Nel caso in cui si superasse questo primo vaglio - sarebbe la prima volta per un conflitto sollevato da un singolo parlamentare - la questione verrà discussa nel merito in un’altra udienza nei prossimi mesi.
di Claudio Cerasa
Il Foglio, 21 ottobre 2025 L’appello del presidente della Consulta contro il processo mediatico: “Una barbarie”. Il principio di non colpevolezza violato, la solidità della democrazia in Italia, le nuove sfide per la Costituzione. Elly Schlein dice che la democrazia è a rischio, in Italia, e che con la destra al potere “le libertà sono a rischio”. Il centrosinistra dice che il nostro paese ha avviato una pericolosa torsione autoritaria. Massimo Cacciari dice, nientemeno, che “stiamo vivendo in uno stato di eccezione”. Abbiamo incontrato pochi giorni fa Giovanni Amoroso, presidente della Corte costituzionale, alla Festa dell’ottimismo del Foglio.
GIURISPRUDENZA
di Antonio Alizzi
Il Dubbio, 21 ottobre 2025 Cassazione: dopo la riforma Cartabia, il giudice dell’udienza preliminare non può più intervenire d’ufficio sull’imputazione o sulle aggravanti nel decreto di rinvio a giudizio. La sesta sezione penale della Cassazione ha annullato senza rinvio il decreto che disponeva il giudizio nei confronti di un imputato calabrese, al quale vengono contestati reati che avrebbe commesso tra il 2018 e il 2019 nei territori di Bianco, San Luca e Rose, i primi due comuni in provincia di Reggio Calabria e il terzo in provincia di Cosenza. Il provvedimento, emesso dal giudice dell’udienza preliminare di Reggio Calabria il 7 aprile 2025, è stato impugnato dal procuratore della Repubblica di Reggio Calabria, che ne aveva denunciato il carattere abnorme.
TERRITORIO
di Alessandra Montalbetti
Il Mattino, 21 ottobre 2025 “Chiediamo l’intervento del ministro della Giustizia affinché non si ripeta ancora quanto accaduto a Paolo”. A chiederlo è il fratello di Paolo Piccolo, Giorgio che non si dà pace per il brutale pestaggio che ha subito suo fratello in una cella del carcere di Bellizzi. “Paolo era un ragazzo pieno di vita, pieno di amici. Un ragazzo di soli 26 anni, padre di due bambini e dal 2019 era in carcere per scontare la sua pena. Aveva quasi terminato di espiare la condanna inflitta e da un mese era stato trasferito a Bellizzi Irpino”. Era tranquillo. I familiari lo sentivano ogni settimana e quando era possibile si recavano a colloquio.
di Floriana Rullo
Corriere di Torino, 21 ottobre 2025 Francesco De Leo, 51 anni è deceduto nel carcere Lorusso Cutugno dove l’amministrazione penitenziaria era riuscito a sistemarlo creando un ambiente adatto. Era stato condannato per reati di truffa. È morto in carcere a Torino Francesco De Leo, 51 anni, il detenuto pugliese obeso che stava scontando una pena fino al 2040 per reati di truffa. Per mesi, era rimasto in ospedale a Cuneo perché non c’erano celle disponibili in cui ospitarlo. Alla fine era stato portato a Torino dove avevano creato una cella adatta per lui. L’uomo pesava ben 265 chili e, per lui, sono stati inutili i tentativi di rianimazione, da parte dei sanitari dal 118.
di Sandro Marotta
La Stampa, 21 ottobre 2025 Pesava 260 chili e soffriva di diabete: “Tutti conoscevano la sua situazione, sto pensando di sporgere denuncia”. “Stava male e lo sapevano tutti. L’ultima volta che l’ho sentito, due giorni fa, mi ha detto che nessuno lo accudiva e che dormiva su una branda pur pesando 260 kg”, inizia così la denuncia di Domenico De Leo, fratello del detenuto obeso e diabetico deceduto in carcere a Torino questa mattina. Si chiamava Francesco De Leo, è spirato a 51 anni.
di Claudio Bottan
vocididentro.it, 21 ottobre 2025 Era malato, obeso e diabetico: spostato da un istituto all’altro nonostante i suoi 260 chili rappresentassero una evidente disabilità incompatibile con il carcere. Questa mattina il cuore di Francesco De Leo, 51 anni, ha smesso di battere al carcere Lorusso Cotugno di Torino. Lo hanno spostato da un carcere all’altro finché il suo cuore ha ceduto. Per dieci giorni nessuno gli ha dato un letto adatto. Quel letto bariatrico che, ironia della sorte - o cartina di tornasole di un sistema malato di inefficienza-, è arrivato solo qualche ora dopo la sua morte.
deputatipd.it, 21 ottobre 2025 “Le condizioni in cui versano le donne incinte detenute nella Casa circondariale femminile di Rebibbia sono allarmanti e non più tollerabili”. Lo dichiara la deputata Michela Di Biase (Pd), che ha presentato un’interrogazione al Ministro della Giustizia e al Ministro dopo la visita ispettiva effettuata presso l’istituto romano. “Durante la visita - spiega Di Biase - ho potuto constatare personalmente la presenza di otto donne in stato di gravidanza, alcune affette da gravi patologie incompatibili con la detenzione, tra cui diabete gestazionale e tromboflebiti. In tre casi la situazione sanitaria è apparsa particolarmente critica. Si tratta di condizioni che mettono a rischio non solo la salute delle detenute, ma anche quella dei nascituri”.
Il Resto del Carlino, 21 ottobre 2025 Emergono nuovi dettagli nella vicenda del transgender che denunciò di essere vittima la scorsa estate di una violenza sessuale all’Arginone. A fornirli è il ministro della Giustizia Carlo Nordio, che venerdì ha risposto ad una serie di interrogazioni presentate da Movimento 5 stelle, Azione, Pd e Avs. La persona coinvolta, poco più che 40enne, era stata trasferita nel carcere ferrarese a marzo, dalla sezione speciale per detenuti trans “Orione” di Reggio Emilia (una delle sei esistenti in Italia). Qui aveva però creato “problematiche che ne hanno via via reso incompatibile la sua permanenza”, ha spiegato il ministro.
csvcuneo.it, 21 ottobre 2025 Nell’ambito di Art. 27 Expo, il CSV Società Solidale ETS, ha partecipato al tavolo di lavoro “Il carcere visto dai volontari”, nel corso del quale vi è stato un interessante confronto tra i volontari che operano nelle quattro strutture carcerarie della nostra provincia. L’incontro, moderato da Paolo Romeo di Ariaperta ODV, ha visto la partecipazione di Alberto Valmaggia, garante delle persone detenute Città di Cuneo, Stefano Mana, Cascina Pensolato (Fossano), Silvano Cravanzola, CEC - Comunità Educandi con i Carcerati (Piasco), Domenico Albesano, Associazione Arcobaleno (Alba), Giorgio Borge, Associazione Liberi dentro (Saluzzo), Carla Vallauri, Sesta Opera (Cuneo), Franco Monnicchi, Emmaus (Cuneo), Mario Tretola, Ariaperta (Cuneo)e del CSV Società Solidale ETS, Progetto Liberi Legami (Cuneo).
Corriere del Veneto, 21 ottobre 2025 Attivare un processo di dialogo e di mediazione tra la vittima e l’autore del reato con l’obiettivo di superare la contrapposizione, al di là della pena da scontare, dando centralità alla prima e promuovendo un’assunzione di responsabilità da parte del secondo. È la finalità della giustizia riparativa che prevede un percorso per “riparare”, appunto, i danni umani causati dal reato e sarà protagonista in città, da domani a venerdì. Tre giornate proposte nella dimensione di “festival”, di scena a Villa Angaran San Giuseppe su iniziativa di Rete Pictor.
di Alvise Wollner
trevisotoday.it, 21 ottobre 2025 La casa circondariale di Treviso, domenica 19 ottobre, ha aperto le porte per vivere insieme ai rappresentanti delle Istituzioni e alla Diocesi un momento di riflessione e preghiera sulla speranza. Il Vescovo: “Abbattiamo i muri dell’indifferenza”. Tre porte da attraversare, come sono quelle che varcano loro quando entrano in carcere per scontare una pena e, poi, per uscire: sono stati i detenuti della casa circondariale di Treviso ad “accompagnare” le tante persone arrivate per celebrare con loro, domenica pomeriggio, 19 ottobre, il Giubileo della speranza.
di Paolo Foschini
Corriere della Sera, 21 ottobre 2025 Vanessa Pallucchi, quattro anni come portavoce del Forum nazionale del Terzo settore. Attraversando i due governi Draghi e Meloni, lo scoppio di due (nuove) guerre, lo sconquasso della geopolitica mondiale, l’aumento costante di emergenze divenute ordinarie, dalla povertà ai disastri ambientali: e ora che il suo mandato è finito l’assemblea del non profit italiano eleggerà oggi pomeriggio a Roma chi avrà il compito di continuare il suo lavoro.
di Marco Piuri*
Corriere della Sera, 21 ottobre 2025 L’iniziativa, che da 29 anni unisce milioni di persone, quest’anno parte dalla casa di reclusione di Milano Opera. Appuntamento il 15 novembre. La Colletta Alimentare parte quest’anno dalla casa di reclusione di Milano Opera, un luogo che all’apparenza potrebbe sembrare lontano dalla generosità che vogliamo raccontare. In realtà è proprio qui che il gesto semplice di donare assume un valore ancora più profondo. Da 29 anni la Colletta unisce milioni di persone in un atto di solidarietà: donare parte della propria spesa a chi è in difficoltà. La scelta di lanciare l’iniziativa in carcere non è casuale: testimonia il potere educativo e rigenerativo di un gesto che coinvolge tutti, senza eccezioni.
di Tavolo Nazionale per la Scuola Democratica
Il Domani, 21 ottobre 2025 Le Indicazioni nazionali per il curricolo 2025, dalla loro comparsa a oggi, hanno avuto hanno un iter a dir poco travagliato. E il mondo della scuola, della pedagogia democratica, dell’associazionismo professionale e sociale contro. Perché? Per l’impianto complessivo che volge lo sguardo a una scuola del passato, dai tratti identitari, classisti, occidentocentrici e lontani dalle pratiche didattiche che mettono al centro l’apprendimento. Uscite in prima bozza a marzo. Redatte in stesura definitiva a luglio. Al momento sospese, in attesa di un parere definitivo del Consiglio di Stato che ha evidenziato limiti importanti del testo definiti addirittura strutturali.
di Stefano Gallo
Il Domani, 21 ottobre 2025 Sabato 18 ottobre, in quaranta città italiane, i docenti si sono mobilitati in opposizione al progetto del governo Meloni, ma soprattutto a favore di un diverso sistema d’istruzione, che “guardi al futuro e non al passato”. Se pur in sordina, senza troppa enfasi, molti docenti scolastici ieri, sabato 18 ottobre, si sono mobilitati in tutta Italia contro le Nuove indicazioni nazionali del Ministero dell’Istruzione e del Merito. Nell’arco della giornata sono state numerose le iniziative promosse in quaranta città in opposizione al progetto del governo Meloni e a favore di una “scuola democratica”. La giornata è stata lanciata da un’aggregazione sorta nella scorsa primavera su impulso di organizzazioni professionali come il Movimento cooperazione educativa, la Flc-Cgil, i Cobas scuola e altri, ma anche delle associazioni ...
di Niccolò Nisivoccia
Corriere della Sera, 21 ottobre 2025 Nel 2015 Alaa aveva vent’anni, e si imbarcò per l’Italia; all’arrivo, vengono trovati 49 morti nella stiva; nonostate molti dubbi Alaa viene condannato a trent’anni di reclusione perché ritenuto uno degli scafisti. La storia di Alaa Faraj è nota, anche se magari non a tutti: è lui stesso a raccontarla in un libro pubblicato di recente da Sellerio, Perché ero ragazzo, attraverso una serie di lettere ad Alessandra Sciurba, docente di filosofia del diritto a Palermo; e ne hanno già parlato, ad esempio, Luciana Castellina e Gustavo Zagrebelsky.
di Ibrahima Lo*
Il Manifesto, 21 ottobre 2025 Lettera a Mattarella. Pubblichiamo il testo di Ibrahima Lo, 26enne originario del Senegal e in Italia da dieci anni, inviato al presidente della Repubblica. Mi chiamo Ibrahima Lo, sono un ragazzo di 26 anni originario del Senegal e vivo in Italia da 10 anni. Ho deciso di scrivere questa lettera a Lei perché, in quanto Presidente della Repubblica Italiana, credo che potrà comprendere le mie riflessioni riguardo l’umanità in generale e la popolazione Italiana, nonché considerare insieme delle ipotesi operative che possano portare beneficio a tutti coloro che vivono nella nostra Nazione.
di Fabrizio Pomes*
bandieragialla.it, 21 ottobre 2025 Da decenni assistiamo a un aumento esponenziale di arresti, detenzioni e repressione nelle periferie e nelle comunità più fragili, tutti legati allo spaccio di sostanze stupefacenti. Ma cosa è cambiato realmente? Le strade non sono più sicure, la criminalità organizzata prospera, i consumatori restano marginalizzati e il mercato clandestino continua a espandersi senza freni. La sicurezza promessa si è trasformata in una spirale di violenza e insicurezza.
di Riccardo Redaelli
Avvenire, 21 ottobre 2025 Serve un piano di training e trasferimento di capacità alle forze di sicurezza dell’Autorità Nazionale Palestinese. Inglobando il più possibile i miliziani di Hamas in unità di polizia sotto stretto controllo. La fragile tregua di Gaza in questo fine settimana ha ondeggiato, poi sbandato paurosamente con la decisione di Israele di bombardare nuovamente e di interrompere il flusso di aiuti umanitari, e infine - grazie alle pressioni americane - sembra essere tornata in carreggiata. Verso dove stia andando è ancora difficile capirlo, in realtà. Ogni giorno, stiamo toccando con mano i tanti limiti dell’Accordo in 20 punti di Trump, celebrato dal grande meeting di Sharm el-Sheikh come l’attesa “pace eterna”, quando è ancora solo un fragile e nebuloso armistizio.
di Mario Di Vito
Il Manifesto, 21 ottobre 2025 L’attivista La Piccirella denuncia i maltrattamenti israeliani. Il fascicolo cresce: sono in arrivo altre decine di testimonianze. Tra le ipotesi tortura e sequestro di persona. Ma serve anche l’ok di via Arenula. Poco alla volta, il fascicolo aperto dalla procura di Roma sulla Global Sumud Flotilla comincia a prendere forma. Al primo esposto, presentato all’inizio del mese dal team legale della missione e che arriva fino al momento dell’intervento israeliano, si è aggiunto ieri quello firmato dall’avvocato Flavio Rossi Albertini per conto di Antonio La Piccirella, che pure faceva parte dell’equipaggio delle 45 navi che hanno provato a rompere il blocco davanti alla Striscia di Gaza.
di Concita De Gregorio
La Repubblica, 21 ottobre 2025 È una tecnica nota, consueta, abusata eppure efficacissima. Ci lasciamo facilmente sviare dalla rotta. Non perdete il fuoco. Non perdiamolo mai. Non lasciamoci distrarre dal rumore, dalle polemiche di un giorno fatte apposta per questo, per durare un giorno e in quel giorno far perdere di vista quello che di più importante, grave, urgente sta accadendo. È una tecnica nota, consueta, abusata eppure efficacissima. Come i tori col panno rosso, come certi animali al richiamo di un fischio ci lasciamo facilmente accecare, sviare dalla rotta da un rumore, un colore, un abbaglio. Ogni giorno, tutti i giorni.
di Luciano Violante
Corriere della Sera, 21 ottobre 2025 Il modello americano del Ceo di Stato rischia di mettere in pericolo valori per noi fondamentali. Tre principi da applicare. Migliaia di persone hanno sfilato nelle grandi città americane gridando “No king”, non vogliamo un re. Non esageravano. Trump governa il suo Paese come se ne fosse il sovrano. Molti pensatori a lui vicini ritengono che la democrazia sia inidonea a governare e propongono di sostituirla con un sistema di governo tecnocratico ed elitario. Curtis Yarvin, uno degli intellettuali più citati dal vice presidente J.D.Vance, presenza fissa nei media repubblicani, in un’intervista al New York Times del 18 gennaio 2025 ha teorizzato che il modello da seguire è quello delle grandi aziende che sono “monarchie in miniatura: funzionano perché qualcuno comanda e gli altri eseguono” ...
DOCUMENTI
Appello per la immediata messa al bando della "pistola taser"
Le osservazioni della Giunta dell’Unione delle Camere Penali Italiane sul delitto di femminicidio
APPUNTAMENTI
Festival della Giustizia Riparativa (Bassano del Grappa-VI, dal 23 al 25 ottobre 2025)
Convegno nazionale SEAC: "Le pena e le leggi" (Casa circondariale di Bologna, 24 e 25 ottobre 2025)
La Newsletter di Liberi dentro – Eduradio & Tv. Programmazione fino al 26 ottobre 2025
Incontro-dibattito: "Salute delle persone vulnerabili e carcere" (Milano, 28 ottobre 2025)
"L'ipocrisia del carcere". Assemblea del Movimento No Prison (Assisi-PG, 13 e 14 novembre 2025)
CORSI DI FORMAZIONE
BANDI E CONCORSI