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Notiziario quotidiano dal carcere

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Edizione di lunedì 20 ottobre 2025

APPUNTAMENTI DI RISTRETTI

Percorso di formazione: "Volontari per la Giustizia di Comunità" (Padova, fino al 10 novembre 2025)

 

di Damiano Aliprandi

Il Dubbio, 20 ottobre 2025 Salute mentale in carcere: un’emergenza ignorata tra psicofarmaci e burocrazia. Un’indagine di quindici mesi condotta in tre istituti italiani (Prato, Udine e Rebibbia femminile) rivela l’assenza di dati coerenti e la frammentazione dei servizi per la salute mentale nelle strutture penitenziarie. La ricerca denuncia l’uso eccessivo di psicofarmaci, spesso come risposta a disagi legati alla detenzione stessa. “La salute mentale in carcere è trattata come un problema di ordine pubblico”. Quindici mesi di indagine in tre istituti penitenziari rivela una “babele di definizioni” che impedisce di conoscere i veri numeri del disagio. “Salute mentale e carcere è già un po’ un ossimoro”.

 

di Diego Paciello e Serena Uccello

Il Sole 24 Ore, 20 ottobre 2025 Il 31 ottobre la scadenza per presentare agli istituti richiesta di credito d’imposta, entro il 15 novembre atti al Dap. Dopo un mese definiti gli importi. Tre scadenze: il 31 ottobre, la prima, e poi 15 novembre e 15 dicembre. Si rinnova così attraverso queste date l’appuntamento annuale per le aziende che intendono assumere lavoratori sottoposti a carcerazione. Una possibilità introdotta dalla “legge Smuraglia” (legge n. 193 del 2000) che prevede alcune agevolazioni fiscali e contributive rivolte alle imprese che scelgono di assumere detenuti o internati negli istituti penitenziari, nonché soggetti ammessi al lavoro all’esterno secondo quanto previsto dall’articolo 21 dell’ordinamento penitenziario, e persone in semilibertà.

 

di Giulia Poetto

La Stampa, 20 ottobre 2025 Fondazione Industriali e le visite nelle case di reclusione. Sottoscritto un protocollo dalla natura “rivoluzionaria”. Portare il lavoro in carcere, e i detenuti fuori dal carcere per lavorare, è forse la sfida più difficile, e al tempo stesso più stimolante, della Fondazione Industriali. Il grado di complessità la Fondazione l’ha percepito nei mesi scorsi, in cui si è prodigata affinché il protocollo d’intesa sottoscritto il 25 febbraio nella casa circondariale di Cuneo diventasse operativo. Quel giorno Mario Antonio Galati, provveditore regionale dell’amministrazione penitenziaria, aveva sottolineato la natura rivoluzionaria del protocollo: “Noi finora abbiamo offerto delle opportunità lavorative importanti nei nostri istituti, ma il protocollo porterà con sé un’abitudine nuova, quella a rendere la propria giornata attiva in funzione di calcoli imprenditoriali, non assistenziali”.

 

di Orazio Abbamonte

Il Roma, 20 ottobre 2025 È davvero segno dei tempi che vengano invitate delle scolaresche in tribunale per sensibilizzarli sulla posizione politica della magistratura associata nei confronti di una riforma costituzionale dello Stato. L’adunata era stata convocata per lo scorso sabato pomeriggio dalla sezione distrettuale napoletana dell’Associazione nazionale dei magistrati per discutere, nella cornice della prestigiosa sede dell’Arengario presso il Palazzo di giustizia, della riforma costituzionale in atto - ormai si è all’ultimo passaggio, previsto per il 28 ottobre in Senato.

 

di Andrea Camilleri

Corriere della Sera, 20 ottobre 2025 Camilleri nella prefazione al libro di Gian Carlo Caselli aveva analizzato con lucidità disarmante la crisi della giustizia italiana, tra leggi ad personam e attacchi sistematici all’ordine democratico. Pubblichiamo, per gentile concessione dell’autore Gian Carlo Caselli, parte della prefazione al suo libro “Assalto alla giustizia” (Melampo editore) a firma di Andrea Camilleri. Il grande scrittore siciliano è nato cent’anni fa, nel settembre il 6 settembre del 1925, ed è morto il 17 luglio del 2019.

 

Il Sole 24 Ore, 20 ottobre 2025 Rinnovati i 55 componenti dell’Organismo Congressuale Forense (OCF) per il triennio 2025-2028. Prossimo appuntamento nel 2028 a Milano. Si è chiuso il XXXVI Congresso Nazionale Forense, che per tre giorni ha riunito nel capoluogo piemontese circa 2.500 delegati e congressisti per discutere di giustizia, riforme e intelligenza artificiale. Un confronto ad alta intensità, con la partecipazione di istituzioni, politica e accademia, culminato nella votazione delle mozioni e nel rinnovo dei 55 componenti dell’Organismo Congressuale Forense (OCF) per il triennio 2025-2028.

 

di Fabio Fiorentin

Il Sole 24 Ore, 20 ottobre 2025 Vanno alla Corte costituzionale i dubbi sulla competenza ad applicare la liberazione anticipata sulla pena sostitutiva del lavoro di pubblica utilità introdotto dalla riforma Cartabia (decreto legislativo 150/2022). A sollevare la questione di costituzionalità, in un caso di condanna a pena detentiva per detenzione di stupefacenti convertita nel lavoro di pubblica utilità, è il magistrato di sorveglianza di Napoli con l’ordinanza del 9 settembre 2025.

 

di Gianni Vigoroso

ottopagine.it, 20 ottobre 2025 Indagini in corso, salma trasferita in obitorio a Benevento. Un detenuto di nazionalità nigeriana è stato rinvenuto cadavere in cella all’interno del carcere Pasquale Campanello di Ariano Irpino. La scoperta è stata fatta all’alba dagli agenti. Il giovane, di 29 anni si è tolto la vita impiccandosi. Quando sono stai allertati i soccorsi, non vi era ormai più nulla da fare. Sul posto il personale di polizia penitenziaria che ha subito allertato la direzione. Sconosciuti i motivi del tragico gesto. Indagini in corso da parte degli inquirenti. La salma recuperata dall’impresa di onoranze funebri Lo Conte, è stata trasferita nell’obitorio dell’ospedale Rummo di Benevento su disposizione della magistratura per gli accertamenti medico legali. Un bilancio drammatico nel 2025. 66 suicidi nelle carceri italiane. Elenco aggiornato allo scorso 11 ottobre. Una “carneficina”, come l’ha definita più volte il garante campano dei detenuti Samuele Ciambriello. 

 

di Antonio Musella

fanpage.it, 20 ottobre 2025 Avs presenta una interrogazione al Ministro Nordio sul caso del giovane morto di tubercolosi in ospedale e che era detenuto a Poggioreale. Il garante dei detenuti Ciambriello visita la struttura carceraria. Il Movimento rifugiati e migranti prepara un presidio per Alhagie. Aumenta la pressione intorno al caso di Alhagie Konte, un ragazzo di 27 anni originario del Gambia, detenuto nel carcere di Poggioreale a Napoli, e morto all’ospedale Cotugno per una tubercolosi. Il Movimento rifugiati e migranti di Napoli, di cui Alhagie era stato attivista chiede verità sul decesso del loro compagno.

 

di Mauro Favaro

Il Gazzettino, 20 ottobre 2025 Il racconto di un carcerato a Santa Bona nella giornata del Giubileo dei detenuti. “A 15 anni ho ucciso un uomo. So di aver sbagliato, mi sono pentito. E adesso continuo a coltivare la speranza di poter riprendere in mano la mia vita nel migliore dei modi una volta fuori da qui”. È stata questa, in sintesi, la toccante testimonianza di un uomo che si trova nel carcere di Santa Bona. Ieri ha preso il coraggio a due mani e in occasione del Giubileo dei detenuti, davanti al vescovo Michele Tomasi, al direttore Alberto Quagliotto e al sindaco Mario Conte, ha letto una lettera nella quale ha ripercorso la sua vita, tra cadute e tentativi di rialzarsi.

di Selvaggia Bovani

La Provincia Pavese, 20 ottobre 2025 Al carcere dei Piccolini è stata abbattuta una parte del muro di cinta per permettere l’ingresso agli automezzi della Tecnoedi Costruzioni s.r.l. di Cirié (Torino). È il segno della nuova fase dei lavori per riconvertire la casa di reclusione di via Gravellona 240. La struttura sarà infatti riconvertita in sezione 41-bis, il cosiddetto “carcere duro”. Per permettere agli operai di lavorare senza continui controlli, è stato innalzato un secondo muro interno: gli automezzi varcheranno quindi il varco realizzato sulla cinta originale - che rimarrà comunque perennemente sorvegliato - e lasceranno gli automezzi tra le due mura. Da lì si occuperanno dei lavori di manutenzione straordinaria e adeguamento, indispensabili per accogliere i detenuti sottoposti al regime speciale previsto dall’articolo 41 bis dell’ordinamento penitenziario.

 

La Nazione, 20 ottobre 2025 Un percorso durato 50 ore e condotto in estate al termine del quale sono stati rilasciati 14 attestati. L’iniziativa è stata portata a termine in collaborazione tra il Cpia 1 di Massa e l’agenzia Master formazione. Un’iniziativa che si proietta verso il futuro, accendendo più di una luce. Al termine dell’anno scolastico 2024-2025, durante il periodo estivo, grazie alla collaborazione tra il CPIA 1 di Massa Carrara, diretto dal professor Emilio Di Felice, l’area educativa della casa di reclusione di Massa, rappresentata dalla dottoressa Elena Ghiloni, e l’Agenzia Formativa Master Formazione, è stato possibile attivare un corso di barbiere all’interno del carcere, su richiesta di alcuni detenuti.

 

di Giulia Ghirardi

fanpage.it, 20 ottobre 2025 “La mia doppia prigionia, tra pena e identità negata”. Il carcere Bassone di Como è uno dei pochi in Italia ad avere una sezione dedicata alle persone che stanno affrontando un percorso di transizione di genere. Tra queste c’è anche Elisa, detenuta trans alla quale non è permesso lavorare all’esterno. Attraverso la sua storia Fanpage.it vuole evidenziare quanto, ancora oggi, il sistema penitenziario italiano sia arretrato e, di fatto, inadeguato nella tutela dei diritti delle persone trans.

 

di Roberta Barbi

vaticannews.va, 20 ottobre 2025 Cinque gioielli tra bracciali e collane realizzati dagli studenti della sezione carceraria del liceo artistico Bertoni della cittadina in provincia di Cuneo, da quattordici anni attiva nella casa di reclusione, hanno vinto un premio al concorso di Arte orafa della prestigiosa Mostra dell’Artigianato di Guardiagrele. La dirigente scolastica: “Per i ristretti la scuola è seconda occasione di vita”. Non poteva esserci tema più azzeccato dell’”intreccio”, per gli studenti ristretti del corso di Design dei metalli interno alla casa di reclusione di Saluzzo, che grazie alla loro fantasia e sapienza nel gestire forme e colori, hanno ottenuto un riconoscimento alla 21.ma edizione del Concorso di Arte orafa nell’ambito della 55.ma Mostra dell’Artigianato di Guardiagrele, in provincia di Chieti.

 

di Goliarda Sapienza

Il Dubbio, 20 ottobre 2025 Pubblichiamo di seguito un estratto de “L’università di Rebibbia” di Goliarda Sapienza (Einaudi, Super Et). in questo romanzo autobiografico, la scrittrice racconta la sua esperienza nel carcere romano, dove ha passato circa tre mesi nel 1980 per un furto di gioielli.

 

di Vittorio Pelligra*

Il Sole 24 Ore, 20 ottobre 2025 Quando Peter Singer approda a Oxford nel 1969, è un giovane studente australiano con l’aria distratta e le tasche vuote. Non immagina che da quella città grigia e austera prenderà forma una delle rivoluzioni morali più influenti del secolo. Figlio di ebrei viennesi scampati al nazismo ma cresciuto in una terra lontana dalle tragedie europee, Singer sentirà sempre forte la tensione tra distacco e responsabilità. L’eco dell’orrore non lo abbandona e, maturando, si tradurrà in una domanda che giocherà un ruolo centrale nella sua filosofia: come possiamo giustificare l’indifferenza verso la sofferenza altrui?

 

di Paolo Foschini

Corriere della Sera, 20 ottobre 2025 La costituzionalista Lorenza Violini sulle riforme: “Serve un salto di qualità per rispondere ai bisogni”. Più decisi su coprogettazione e gestione condivisa. Un corso alla Cattolica di Milano. “Coprogettazione”. “Coprogrammazione”. “Amministrazione condivisa”. Certo, in teoria sono concetti che dovrebbero essere patrimonio comune almeno dal 2017 in cui venne pubblicato il Codice del Terzo settore. Concetti riaffermati con più forza dalla Corte costituzionale con la sentenza 131 del 2020: il perseguimento del bene comune non è pertinenza esclusiva del sistema pubblico ma può/deve essere progettato in collaborazione con il privato sociale. Eppure la traduzione in pratica è un’altra cosa. 

 

di Daniele Zaccaria

Il Dubbio, 20 ottobre 2025 La legge che porta il nome di Franco Basaglia, con cui l’Italia decise di chiudere per sempre i manicomi, resta una delle più alte conquiste della Repubblica. Una norma unica nel panorama mondiale, che fece del nostro Paese il primo - e ancora oggi l’unico - ad abolire per legge gli ospedali psichiatrici. Un atto di giustizia civile e umana, nato dal coraggio di chi seppe guardare dentro l’orrore. Si diceva, e si dice ancora, “matto da legare”. Prima di Basaglia, quell’espressione non era una figura retorica: nei manicomi si veniva legati davvero. Con catene, corde, cinghie di cuoio. Al letto, a una sbarra di ferro, perfino a un termosifone.

 

di Gennaro Grimolizzi

Il Dubbio, 20 ottobre 2025 La legge 13 maggio 1978 n. 180 in materia di “Accertamenti e trattamenti sanitari volontari e obbligatori”, meglio conosciuta come “Legge Basaglia”, ha rappresentato una svolta per l’Italia. Parole e locuzioni come “manicomi”, “pazzi”, “camicie di forza” per decenni sono state associate alla malattia mentale. Come avviene oggi con le carceri, delle quali si preferisce non parlare e relegarle mentalmente e fisicamente sempre più lontane da noi, anche in passato i manicomi venivano considerati luoghi da tenere a debita distanza con tutto il loro carico di disperazione e dolore. Nel 1978 la legge n. 180, presentata in Parlamento da Bruno Orsini, psichiatra e politico democristiano, ha dato vita ad una vera e propria rivoluzione culturale. Una legge che ha fatto voltare pagina alla materia riguardante la cura dei malati psichiatrici.

 

di Marika Ikonomu

Il Domani, 20 ottobre 2025 Presentata come soluzione per la gestione dei flussi migratori, si è rivelata un’operazione di propaganda. Per farlo rimanere in piedi, il Governo ha cambiato leggi, portato allo stremo diritti e spesa pubblica. Se non è riuscito ad affermarsi come modello, occorre almeno mantenerlo in vita. A tutti i costi, umani ed economici. Il protocollo Italia-Albania in materia di flussi migratori, a un anno dal primo giorno della sua messa a terra, e a quasi due anni dalla firma dell’intesa, ha come risultato quello di un enorme investimento pubblico che non è andato nella direzione sperata dal governo di Giorgia Meloni. “Funzioneranno”, aveva detto la premier ad Atreju.

 

di Flavia Perina

La Stampa, 20 ottobre 2025 L’eccesso rancoroso altro non è che una moda americana di successo la riprova di una egemonia Usa mai tramontata sotto il profilo culturale. L’ultimo video Donald Trump, con la corona da re, che pilota un caccia e sgancia letame sul corteo dei dimostranti “No King”, dovrebbe aprirci gli occhi sul dibattito sull’odio che si è da tempo acceso in Italia. Questa tanto indagata politica dell’odio, questo flusso dell’eccesso rancoroso e vendicativo, forse altro non è che una moda americana di successo, la riprova di una egemonia Usa mai tramontata anche sotto il profilo culturale. Quando c’era Barak Obama la tendenza era essere piacevoli, giovanili, se possibile bravi ballerini, oratori impeccabili, e ci provarono un po’ tutti a risultare obamiani anche se nessuno c’è riuscito mai fino in fondo.

 

di Mattia Feltri

huffingtonpost.it, 20 ottobre 2025 L’irresistibile paradosso della Giustizia che - davanti a Putin ospite a Budapest, in Ue, nonostante il mandato d’arresto - non farà nulla: perché non è in grado di fare nulla e, se facesse qualcosa, ne andrebbe di mezzo la pace. Un fallimento nato a Norimberga. È stupefacente l’affidamento totemico delle nostre società alla Giustizia, fregiata della maiuscola, per rispetto istituzionale che trascende nel sacrale. La giustizia interna di un paese, diciamo il nostro, anche con il suo corredo di toghe e ermellini e tocchi e cordoniere, un armamentario che non per niente ha il pari soltanto nel clero, conserva però una sua necessità innegabile.

 

di Franco Vaccari

Avvenire, 20 ottobre 2025 Dobbiamo rifiutare la narrazione dell’inevitabile: un virus che ci sta infettando le coscienze. Possiamo decidere come parlare, come pensare, come agire. Ineluttabile. Ecco la parola che si sta insinuando, silenziosa e vischiosa, nei nostri pensieri. Prima come una paura indistinta, poi come dubbio sussurrato nei discorsi, infine come una certezza cupa che ci sembra ragionevole accettare: “La guerra è inevitabile”. È questo il virus che sta infettando le nostre coscienze. Lo si dice sottovoce, tra una sigaretta e un caffè: “Hai visto? Sta succedendo di nuovo…”. “Eh, temo proprio di sì”, risponde l’altro. E quel cenno, quel consenso mormorato, è il primo mattone di una resa. Poi, alla conversazione successiva, la voce si alza, l’opinione si fa posizione, e la posizione si trasforma in fatalismo cinico.

 

di Lorenzo Vita

Avvenire, 20 ottobre 2025 Il ritorno nella Striscia per i prigionieri è stato traumatico: molti hanno trovato solo una tenda. Sono tornati in pullman mentre Israele festeggiava il rientro degli ostaggi. Portati nella Striscia di Gaza dal carcere di Ketziot, nel deserto del Negev, da quello di Sde Teiman o dalla prigione di Ofer. Un viaggio che per qualcuno è stato atteso anche più di un anno e mezzo: perché tutti loro, in migliaia, erano stati arrestati dalle forze israeliane subito dopo l’inizio della guerra. Per mesi sono stati tenuti all’oscuro di tutto, isolati dal mondo. C’è chi ha raccontato di abusi fisici, torture psicologiche, maltrattamenti.

 

DOCUMENTI

Appello per la immediata messa al bando della "pistola taser"

Le osservazioni della Giunta dell’Unione delle Camere Penali Italiane sul delitto di femminicidio

Articolo. "Decreto sicurezza e scippo del disegno di legge al Parlamento: alla Consulta il conflitto di attribuzioni sollevato dall'On. Magi. Le ragioni di una difficile ammissibilità", di Andrea Pugiotto