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Notiziario quotidiano dal carcere
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Edizione di mercoledì 1 ottobre 2025
APPUNTAMENTI DI RISTRETTI
di Katia Poneti e Riccardo Girolimetto
Il Manifesto, 1 ottobre 2025 Parlare di salute mentale in carcere è parlare di un ossimoro, tanto è inconciliabile la detenzione con il benessere fisico e mentale. Come funziona il sistema sanitario in carcere per la prevenzione nel campo della salute mentale e per la presa in carico delle patologie psichiatriche? È garantito il diritto dei malati più gravi ad essere curati - di regola - fuori dal carcere? A questi interrogativi ha provato a rispondere la ricerca “Salute mentale in carcere dopo la chiusura degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari” realizzata dalla Società della Ragione in collaborazione con l’Ufficio del Garante dei diritti dei detenuti della Regione Toscana, grazie al finanziamento dell’Otto per Mille della Chiesa Valdese.
di Angela Stella
L’Unità, 1 ottobre 2025 “La Russa è la seconda carica dello Stato, nonostante ciò e l’impulso che aveva avuto la sua proposta in estate, dalla maggioranza non è arrivata nessuna apertura. Noi insistiamo con proposte concrete”, dice la senatrice dem Anna Rossomando, vice presidente del Senato.
di Guido De Liso
Giornale di Brescia, 1 ottobre 2025 Sono un condannato all’ergastolo, detenuto da oltre 24 anni e da 2 ammesso al regime di semilibertà, almeno lo sono stato fino a prima del mio arrivo a Verziano, a Brescia. Non nascondo che i miei primi anni di carcere sono stati abbastanza turbolenti, fino a quando non ho fatto un incontro speciale che man mano mi ha mostrato un punto di vista totalmente diverso. Ho incontrato la cultura! Sono entrato in carcere che non sapevo né leggere né scrivere. Ho incontrato persone molto speciali: persone che non dovrebbero mai mancare nelle carceri: gli insegnanti, portatori di speranza e salvezza.
di Flavia Landolfi
Il Sole 24 Ore, 1 ottobre 2025 Terza cabina di regia a Palazzo Chigi sull’edilizia penitenziaria. Il ministro Nordio: “Entro il 2026 sovraffollamento risolto”. L’associazione Antigone: “Piano inutile”. Si è svolta ieri a Palazzo Chigi la terza riunione della cabina di regia per l’edilizia penitenziaria, appuntamento ormai periodico per dare gambe al Piano carceri varato a luglio con il dettaglio degli interventi da attuare. Alla riunione, promossa anche dal ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini, hanno partecipato il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano, il ministro della Giustizia Carlo Nordio, i sottosegretari alla Giustizia Andrea Delmastro delle Vedove e Andrea Ostellari, il commissario straordinario per l’edilizia penitenziaria Marco Doglio.
di Valentina Stella
Il Dubbio, 1 ottobre 2025 “Andremo avanti sulla riforma della giustizia e non contro la magistratura ma per liberare la magistratura dalla malapianta delle correnti politicizzate: la vogliamo liberare dalla politica”: lo ha detto ieri la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, al comizio elettorale a Lamezia Terme a sostegno di Roberto Occhiuto. Ancora presto per dire se questo sarà lo slogan della campagna del referendum. Certo è che più passano i giorni, più aumentano le occasioni e più la premier incalza sulla riforma della giustizia. E dall’altra parte dell’emiciclo che succede?
di Edmondo Bruti Liberati
Il Dubbio, 1 ottobre 2025 La riforma di Nordio potrebbe indebolire il Consiglio superiore, vero pilastro dell’indipendenza giudiziaria. “Spiacente di deludervi, ma la notizia della mia morte è grandemente esagerata.” Così Mark Twain in un telegramma all’Associated Press, dopo aver appreso che era stato pubblicato il suo necrologio. Si parva licet la stessa impressione mi ha destato il titolo “Ma è antico il no dell’Anm al diritto penale liberale” che Il Dubbio di ieri l’altro ha posto ad un contributo del prof. avv. Oliviero Mazza. Una volta tanto non si può dire che il titolista abbia forzato il contenuto dell’articolo.
di Alberto de Sanctis e Lorenzo Zilletti
Il Riformista, 1 ottobre 2025 Le definisce “affermazioni che, se sono state effettivamente rese, lasciano sconcertati”, Guido Piffer, magistrato già presidente di sezione penale della Corte d’Appello di Milano e autore di prestigiose pubblicazioni giuridiche. Stiamo parlando dell’uscita di Martina Semenzato, presidente della Commissione parlamentare d’inchiesta sul femminicidio, all’indomani della sentenza torinese sul caso Regna. L’onorevole di Coraggio Italia ha infatti tenuto a far sapere ai media di aver “già provveduto alla richiesta degli atti del procedimento”, con l’intenzione di portare in ufficio di presidenza la richiesta di audizione dell’estensore del provvedimento.
di Giovanni M. Jacobazzi
Il Dubbio, 1 ottobre 2025 “Mai come questa volta l’incertezza è massima”, afferma un consigliere del Consiglio superiore della magistratura, interpellato ieri per avere qualche delucidazione su quello che è diventato ormai a tutti gli effetti il classico “tormentone”. Ed in effetti, dopo giorni di discussioni interminabili, ancora ieri pomeriggio non si conoscevano i nomi dei futuri componenti delle Commissioni di Palazzo Bachelet. “È evidente che le correnti continuano ad esercitare un forte potere di condizionamento delle attività consiliari”, afferma Antonio Leone, ex laico del Csm.
di Errico Novi
Il Dubbio, 1 ottobre 2025 Forse le argomentazioni del centrosinistra sul caso Almasri sono deboli. Tali appaiono anche dopo il voto con cui ieri la Giunta per le autorizzazioni a procedere di Montecitorio ha respinto (grazie ai 13 “no” del centrodestra contro i 6 “sì” delle opposizioni) la richiesta di mandare a giudizio i tre componenti dell’Esecutivo accusati dal Tribunale dei ministri: Carlo Nordio, Matteo Piantedosi e Alfredo Mantovano. La conta nel “tribunalino” della Camera ha decretato la non approvazione del documento con cui il relatore Federico Gianassi, del Pd, aveva appunto chiesto che ministri e sottosegretario finissero alla sbarra.
GIURISPRUDENZA
altalex.com, 1 ottobre 2025 Pronunciandosi su un ricorso proposto avverso l’ordinanza con cui il Tribunale di sorveglianza aveva respinto l’istanza proposta nell’interesse di una donna, detenuta in espiazione della pena dell’ergastolo, in regime differenziato ex art. 41 bis ord. pen, volta ad ottenere il differimento pena per ragioni di salute, la Corte di cassazione penale, Sez. I, con la sentenza 23 settembre 2025, n. 31812 - nell’accogliere la tesi difensiva che si doleva del fatto di non aver avuto tempo di esaminare la relazione sanitaria, su cui era fondato il diniego, in quanto pervenuta lo stesso giorno dell’udienza e dell’illogicità della motivazione che aveva ritenuto adeguata l’assistenza nel carcere ordinario anziché ammetterla in un centro clinico penitenziario esterno.
di Gigi Sosso
Corriere delle Alpi, 1 ottobre 2025 Un 35enne detenuto nella sezione “Protetti” del carcere di Baldenich si è tolto la vita e il corpo è stato rinvenuto all’alba di ieri mattina dagli agenti della Polizia penitenziaria, allertata dai compagni. Un reparto destinato a reclusi, che non possono essere alloggiati nelle sezioni comuni a causa di condizioni personali, processuali o detentive, che li rendono esposti ad aggressioni o discriminazioni da parte della restante popolazione carceraria. È di nazionalità italiana e, secondo le prime informazioni, stava scontando una condanna definitiva per un reato a sfondo sessuale.
di Damiano Aliprandi
Il Dubbio, 1 ottobre 2025 I garanti Ciambriello e Saggiomo chiedono verità su una tragedia annunciata: in 24 ore l’arresto, in evidente stato di alterazione psichiatrica, la detenzione a Santa Maria Capua Vetere e il decesso. Ventiquattro ore. Questo il tempo che intercorre tra l’arresto di Sylla Mamadou Khadialy e la sua morte nella cella del carcere “Francesco Uccella” di Santa Maria Capua Vetere. Un lasso di tempo brevissimo che racchiude una tragedia umana e istituzionale, l’ennesima morte in custodia dello Stato che getta ombre inquietanti sulle condizioni del sistema penitenziario italiano e sulla capacità delle istituzioni di tutelare la vita di chi entra in carcere.
di Raffaele Strocchia
viterbotoday.it, 1 ottobre 2025 “Andrea non si è suicidato, è stato ucciso. Giustizia per lui e per tutti i detenuti vittime della squadretta di Mammagialla”. Tonino Lazzarini, fratello di Andrea Di Nino, al sit-in davanti al tribunale di Viterbo insieme agli altri familiari e amici. Una manifestazione pacifica ma ferma, contro la richiesta di archiviazione dell’inchiesta per omicidio volontario sulla morte del 36enne di Roma, avvenuta il 21 maggio 2018 in carcere. Secondo la versione ufficiale, Di Nino si sarebbe tolto la vita nella cella d’isolamento. Una ricostruzione che la famiglia non ha mai accettato.
di Nicoletta Tempera
Il Resto del Carlino, 1 ottobre 2025 Al padiglione che ospitava i “giovani adulti” torneranno i detenuti del Penale. L’assessore Conti: “No a trasferimenti da fuori, alleggeriamo il sovraffollamento”. Si è conclusa definitivamente ieri, alla Dozza, l’esperienza della sezione ‘giovani adulti’. Gli spazi liberati sono già tornati nella disponibilità dell’amministrazione penitenziaria: e adesso dovranno di nuovo essere riempiti. Stando a quanto trapela, si prospetta una riorganizzazione degli spazi alla casa circondariale: stante che probabilmente le due sezioni temporaneamente ‘prestate’ al minorile torneranno a ospitare i detenuti del Penale (ossia con condanne definitive) che già le vivevano, la novità dovrebbe riguardare, invece, il terzo piano del padiglione giudiziario.
Corriere del Veneto, 1 ottobre 2025 La richiesta del direttore del carcere per finire le bonifiche. L’infestazione delle cimici dei letti non è ancora debellata e il direttore del carcere maschile di Venezia Enrico Farina alla scadenza del periodo di moratoria per nuovi ingressi dovuto alle necessità di disinfestazione, ieri ha chiesto altri due mesi di tempo per bonificare le celle. Sovraffollate, quasi il doppio dei detenuti rispetto alla capienza. Le cimici dei materassi muoiono con disinfestazioni che portano le temperature a livelli estremi e l’esigenza primaria è liberare le celle e spostare i detenuti per somministrare la cura di caldo o freddo. Ma con 270 persone a fronte di una capienza di 170, si procede a rilento. E la moratoria a nuovi ingressi, avviata il 28 agosto, finiva ieri.
di Marco Belli
gnewsonline.it, 1 ottobre 2025 Un nuovo volto per gli spazi interni della Casa circondariale di Frosinone. Grazie all’associazione Seconda Chance e alla collaborazione con IKEA Roma, sono stati inaugurati ieri i nuovi ambienti dedicati alle persone in regime di semilibertà e ammesse al regime del lavoro all’esterno. Alla cerimonia di inaugurazione sono intervenuti, fra gli altri, il Provveditore regionale dell’Amministrazione Penitenziaria per il Lazio, Abruzzo e Molise Giacinto Siciliano, il Direttore reggente della Casa Circondariale di Frosinone Anna Del Villano, la Presidente di Seconda Chance Flavia Filippi, il Market Manager di IKEA Porta di Roma Ivan Gardini e il Sustainability Leader IKEA Roma Mimma Pecora, oltre a una piccola rappresentanza di detenuti del reparto.
di Lorenzo Nicolao
Corriere dell’Alto Adige, 1 ottobre 2025 Monti: presto la convenzione per impiegare i detenuti in lavori socialmente utili. Il nodo degli alloggi e la proposta di coinvolgere i detenuti in attività socialmente utili, possibilmente focalizzate sulla pulizia pubblica e sulla cura del verde urbano. Sono il problema, ormai annoso, e l’iniziativa elaborata dai vertici della casa circondariale di Bolzano per favorire un percorso di integrazione e restituzione sociale. L’occasione migliore per parlarne, la visita del sindaco Claudio Corrarati e dell’assessora alle Politiche sociali Patrizia Brillo. “Un supporto che ci trasmette coraggio e motivazione - ha esordito il direttore del penitenziario Gianni Monti. La visita del primo cittadino è per noi segno di vicinanza da parte delle istituzioni.
rainews.it, 1 ottobre 2025 Incontro fra il sindaco Corrarati e il direttore della struttura Monti. Tra gli impieghi ipotizzati, la manutenzione e pulizia di spazi verdi e giardini pubblici o interventi di decoro urbano come la rimozione di graffiti. Massima attenzione al lavoro degli agenti, a percorsi di recupero e ad un progetto di impiego esterno dei detenuti in attività socialmente utili alla comunità. Ieri mattina (30 settembre) il Sindaco Claudio Corrarati e l’assessore alle politiche sociali Patrizia Brillo hanno effettuato una visita alla casa circondariale di Bolzano accompagnati dal direttore Giovanni Monti.
palermotoday.it, 1 ottobre 2025 Mille paia di occhiali sono state donate ai detenuti degli istituti penitenziari Pagliarelli e Ucciardone di Palermo e Piazza Lanza di Catania. L’iniziativa è della Fondazione OneSight Essilor Luxottica Italia, nell’ambito del progetto “Rivedere la vita”, elaborato dalla fondazione Myra con il patrocinio dell’assessorato regionale della Famiglia e delle politiche sociali e la partecipazione delle associazioni “Un nuovo giorno” e “Koinè”.
di Sveva Scocco
lurlo.news, 1 ottobre 2025 La giornalista e scrittrice, Katya Maugeri ha scelto di occuparsi di un tema scomodo e spesso lasciato a sé stesso: il carcere. Con libri come “Liberaci dai nostri mali” e “Storie dal silenzio”, ha raccontato le vite di uomini e donne reclusi, trasformando le loro testimonianze in una lente sociologica capace di mostrare non solo la condizione dei detenuti, ma anche le fragilità della società che li giudica. Il suo lavoro nasce dall’esigenza di comprendere: “Quando entrai per la prima volta nel carcere di Augusta, durante uno spettacolo teatrale dei reclusi mi chiesi che tipo di padre potesse essere quell’uomo sul palco. Da lì è iniziata la mia ricerca: capire cosa c’è dietro una vita segnata dal reato”.
gnewsonline.it, 1 ottobre 2025 Carcere e musica, l’arte per costruirsi una nuova vita. È la storia di Alex Simbana, in arte El Simba, che dopo anni passati nel carcere minorile Beccaria è tornato per il videoclip della sua canzone rap. “Una speranza, mille sentimenti” è stato girato nel penitenziario milanese grazie al progetto “La Statale al Bekka”, il laboratorio teatrale nato dalla collaborazione tra l’Università Statale di Milano, la compagnia teatrale Puntozero e l’istituto Cesare Beccaria. “Una speranza, mille sentimenti che è stato girato dentro l’Istituto e che spero diventi spunto di riflessione per raccontare anche in altri modi il mondo carcerario”, afferma il rapper venticinquenne nato in Ecuador.
di Lucio Caracciolo
La Repubblica, 1 ottobre 2025 Il piano di Trump per la pace in Medio Oriente era appena stato annunciato dall’autore con la sobria retorica che lo distingue e già cominciava il festival delle interpretazioni. Ognuno vi legge quel che preferisce. Normale. Ovvio che il testo, frutto di centinaia di consultazioni, revisioni ed emendamenti necessari a ottenere il via libera di Israele e della pletora di Stati arabi e islamici chiamati a rinverdire la prospettiva degli accordi di Abramo, sia assai raffazzonato. Ridotto, fra l’altro, da 21 a 20 punti con l’esclusione della promessa israeliana di non ribombardare il Qatar dopo la fallita strage del politburo di Hamas riunito il 9 settembre a Doha. Netanyahu se l’è cavata con una telefonata di scuse al leader qatarino, testimone Trump.
di Flavia Amabile
La Stampa, 1 ottobre 2025 Gravi disagi per la popolazione: voli cancellati, servizi fermi, aree del terremoto irraggiungibili, diritti a rischio. L’Onu chiede una ripresa immediata delle comunicazioni. L’Afghanistan è totalmente isolato. Dopo giorni di interruzioni parziali in diverse province, lunedì l’Emirato Islamico ha bloccato Internet e ogni comunicazione a livello nazionale. Decine di milioni di persone che vivono nel Paese non hanno più contatti con il resto del mondo, privi di accesso ai social, della possibilità di comunicare con mail, applicazioni di messaggistica e anche alcune linee fisse. L’isolamento sta creando enormi problemi. Le famiglie colpite dal terremoto del 31 agosto non possono comunicare con le organizzazioni che hanno il compito di coordinare gli aiuti.
di Arzu Geybullayeva
balcanicaucaso.org, 1 ottobre 2025 A partire dal novembre 2023 in Azerbaijan sono stati arrestati una trentina di giornalisti. Da dietro le sbarre, questi hanno rivelato le pessime condizioni del sistema penitenziario, cosa prima impossibile per lo scarso accesso alle informazioni sul sistema penitenziario. Un tempo, la corruzione nelle carceri azere era quasi impossibile da denunciare per i giornalisti, poiché l’accesso alle informazioni era severamente limitato. La situazione è cambiata dopo che le autorità hanno incarcerato circa 30 giornalisti indipendenti a partire da novembre 2023. Da dietro le sbarre, questi giornalisti hanno rivelato le condizioni del sistema penitenziario: per un governo così preoccupato della propria immagine, il quadro che emerge da queste storie è tutt’altro che lusinghiero.
DOCUMENTI
Articolo. "Modelli della giustizia e ruolo del carcere", di Luciano Eusebi
APPUNTAMENTI
Convegno. "Risanare le ferite: la giustizia come cura" (Cagliari, 2 ottobre 2025)
Convegno: "La funzione rieducativa della pena. Biblioteche in carcere" (Nuoro, 3 e 4 ottobre 2025)
La Newsletter di Liberi dentro – Eduradio & Tv. Programmazione fino al 5 ottobre 2025
Festival della Giustizia Riparativa (Bassano del Grappa-VI, dal 23 al 25 ottobre 2025)
56° Convegno nazionale SEAC: "Le pena e le leggi" (Bologna, 24 e 25 ottobre 2025)
"L'ipocrisia del carcere". Assemblea del Movimento No Prison (Assisi-PG, 13 e 14 novembre 2025)
CORSI DI FORMAZIONE
BANDI E CONCORSI