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Notiziario quotidiano dal carcere
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Edizione di sabato 18 ottobre 2025
APPUNTAMENTI DI RISTRETTI
Percorso di formazione: "Volontari per la Giustizia di Comunità" (Padova, fino al 10 novembre 2025)
di Giuseppe Ariola
L’Identità, 18 ottobre 2025 La giustizia si conferma terreno di scontro sia politico che istituzionale. Il continuo botta e risposta tra i partiti, i dibattiti parlamentari a tratti infuocati e le accuse reciproche tra la maggioranza e la magistratura, sembrano aver riportato le lancette al periodo berlusconiano. Tra proposte divisive, su tutte quella della separazione delle carriere dei magistrati prevista dalla riforma costituzionale, indagini che colpiscono esponenti di primo piano del governo e toghe che inscenano proteste fuori e dentro i tribunali, sembra riproporsi proprio quello stesso clima che ha accompagnato la stagione del leader di Forza Italia.
di Vitalba Azzollini
Il Domani, 18 ottobre 2025 Quando, lo scorso aprile, il governo aveva adottato il decreto legge Sicurezza trasfondendovi il testo dell’omonimo disegno di legge, era apparso subito evidente che si trattava di una forzatura giuridica Forzatura che ora è stata messa nero su bianco in un ricorso per conflitto di attribuzione, presentato alla Corte costituzionale dal deputato Riccardo Magi. Il ricorso contesta una serie di profili: dalla distorsione della decretazione di urgenza alla compressione del ruolo delle Camere. In sintesi, un decreto “fotocopia”, identico a un disegno di legge in discussione da oltre un anno, ha scavalcato il normale dibattito parlamentare senza un’emergenza evidente, mettendo a rischio l’equilibrio istituzionale.
di Valentina Stella
Il Dubbio, 18 ottobre 2025 Il guardasigilli annuncia una “revisione totale”, ma il testo per ora non andrà avanti, come per la custodia cautelare. “Il nostro intendimento è quello di procedere a una revisione totale di questo istituto. Quindi, dobbiamo riprendere il percorso riformatore già avviato necessariamente e - per quanto possiamo esprimerci in termini molto sintetici oggi (mercoledì, ndr) - riportare la forma della prescrizione alla sua originaria natura di estinzione sostanziale del reato, non quella di estinzione dell’azione penale, quindi dal campo procedurale a quello sostanziale”.
di Angiola Petronio
Corriere di Verona, 18 ottobre 2025 Oggi manifestazione nazionale dalla stazione. “Bisogno profondo di giustizia”. “Questo silenzio, con gli atti secretati, sta diventando un po’ troppo lungo”. Le parole sono dell’avvocato Fabio Anselmo, riferite all’uccisione, il 20 ottobre del 2024, di Moussa Diarra. “Francamente non abbiamo la minima idea di cosa stia accadendo, perché ormai sono passati tanti, tanti mesi. E questo silenzio, con gli atti secretati, sta diventando un po’ troppo lungo...”. Le parole sono dell’avvocato Fabio Anselmo. Il silenzio, assordante, è quello di un’indagine di cui - a un anno di distanza dai fatti - non è dato sapere nulla. Taciturnità a cui fa da contraltare il “rumore”.
di Roberto Saviano
Corriere della Sera, 18 ottobre 2025 L’esplosione di un fenomeno che fino a pochi anni fa apparteneva solo alla camorra. Negli anni 80 la Mafia condannava a morte i piccoli criminali, ora li lascia fare, anzi se ne serve, sapendo di poterli eliminare quando vuole. Il vero motivo per cui Gaetano Maranzano ha ucciso Paolo Taormina è che non voleva essere messo in cattiva luce davanti agli altri. Palermo si sta “paranzizzando”: un neologismo che descrive la trasformazione del crimine in paranze, gruppi di giovani, giovanissimi, che si uniscono per vincoli di amicizia, parentela e, soprattutto, di territorio, e iniziano a delinquere.
di Patrizia Maciocchi
Il Sole 24 Ore, 18 ottobre 2025 Pesa il ruolo sovraordinato rispetto agli altri sodali della famiglia di Corleone e l’assenza di una volontà reale di recidere i legami con il sodalizio. Giovanni Riina, figlio del “capo dei capi Totò”, resta al 41-bis. Sul no al suo ricorso contro la proroga del regime speciale pesano, oltre ai gravi reati commessi, il ruolo sovraordinato rispetto agli altri sodali della famiglia di Corleone e l’assenza di una volontà reale di recidere i legami con il sodalizio di provenienza.
di Paola Tissile
friulioggi.it, 18 ottobre 2025 La pet therapy in carcere a Udine e Tolmezzo. Il Dipartimento di Salute Mentale (DDSM) di Udine lancia un progetto innovativo nelle carceri del Friuli per contrastare il disagio psicologico legato alla detenzione: a partire dal 22 ottobre, la pet therapy verrà introdotta negli istituti penitenziari di Udine e Tolmezzo come strumento alternativo e preventivo alla somministrazione di farmaci. La gestione sanitaria in carcere e il ruolo del Ddsm - Dal 2015, la normativa in Friuli Venezia Giulia stabilisce che le Aziende Sanitarie competenti debbano garantire la continuità delle cure ai detenuti. In questo quadro, il Ddsm si occupa non solo di assistere le persone che manifestano problematiche psicopatologiche, ma anche di promuovere iniziative che favoriscano il benessere psicologico generale dei ristretti.
di Serena Uvale
metropolisweb.it, 18 ottobre 2025 Nelle carceri italiane si continua a morire. Lo conferma la nota di Samuele Ciambriello, Garante Campano delle persone private della libertà personale, relativa alle ultime morti di due detenuti, una delle due per cause ancora da accertare. Solo nel carcere di Poggioreale dall’inizio dell’anno si contano 2 suicidi, 25 tentativi di suicidio, 202 atti di autolesionismo, 3 decessi per cause da accertare e 9 decessi per cause naturali, come ricorda la stessa nota.
di Vinicio Marchetti
avellinotoday.it, 18 ottobre 2025 Nella notte, all’ospedale “Moscati”, è morto Paolo Piccolo. Aveva 26 anni. Da quasi un anno viveva in stato vegetativo, dopo il pestaggio subito nel carcere di Bellizzi Irpino nell’ottobre del 2024. Piccolo aveva trascorso la maggior parte del tempo proprio al “Moscati”, dove era stato ricoverato sin dai giorni immediatamente successivi all’aggressione. Era stato trasferito alla struttura “Don Gnocchi” di Sant’Angelo dei Lombardi, ma un improvviso peggioramento lo aveva costretto a tornare subito in ospedale. “Non possiamo accudirlo”, dissero. Nella notte tra il 17 e il 18 ottobre il suo cuore ha smesso di battere.
di Dario Crippa
Il Giorno, 18 ottobre 2025 Nel fascicolo i nomi del compagno di cella e quelli dei sanitari che lo hanno visitato. Ci sono tre indagati per la misteriosa morte di un detenuto nel carcere di Monza. L’uomo, 63 anni, italiano, soffriva già di svariate gravi patologie, ma il suo decesso non sembrerebbe dovuto a cause naturali. A insospettire gli inquirenti, la lite avuta il giorno prima con un compagno di cella, finita in infermeria. La vittima infatti avrebbe chiesto aiuto ai medici della casa circondariale per un dolore intenso al costato, conseguenza a suo dire del colpo infertogli dal rivale. Il caso sarebbe stato affrontato con la somministrazione di un antidolorifico e l’uomo sarebbe poi stato riaccompagnato in cella e separato dal compagno.
di Natalino Benacci
La Nazione, 18 ottobre 2025 È una storia terribile quella di Elena. Una storia di abbandono, sfruttamento e solitudine, fino al suicidio, a 26 anni, nel carcere di Sollicciano a Firenze. Originaria della Romania, aveva lasciato la sua famiglia a 14 anni. Una vita segnata dalla violenza e dalla detenzione. Elena era finita due volte in carcere: prima all’Istituto penale minorile di Pontremoli poi a Sollicciano. Quando è arrivata a Pontremoli, qualche anno fa, Elena non aveva nulla se non un grande bagaglio emotivo, affettivo, umano. La ricordano Mario Abrate, ex direttore dell’Istituto e le educatrici Manuela Ribolla e Alessia Leonardi.
di Raffaele Palumbo
Corriere Fiorentino, 18 ottobre 2025 No, non ci siamo. La gravità della situazione nelle nostre carceri si mescola e si intreccia alla situazione che riguarda la governance del sistema penitenziario e passa da un livello a un altro, da un carcere a un altro, da un provvedimento a un altro, come in un groviglio vizioso e senza un comprensibile bandolo della matassa. A Firenze il potenziamento degli organici della Polizia Penitenziaria finisce in farsa. Nonostante le promesse degli organismi preposti dal governo, alla fine sembra di assistere al gioco delle tre carte.
di Paolo Aresi
primabergamo.it, 18 ottobre 2025 Non solo è stato toccato il record del sovraffollamento (605 reclusi su 319 posti), ma è sempre più difficile accedere ai laboratori e alle attività. Il carcere è un quartiere della città, con mille abitanti. Seicento sono detenuti. Il carcere è il quartiere peggiore della città, non soltanto perché gran parte di quelli che ci vivono sono privati della libertà, ma anche perché le condizioni abitative sono al limite del sopportabile. E le prospettive per le persone si sono fatte via via più anguste nell’ultimo anno. Risulta sempre più difficile accedere alle misure alternative e alle possibilità di lavoro e di educazione. Per quali motivi?
di Sandro Marotta
La Stampa, 18 ottobre 2025 Da un carcere sovraffollato a un altro, cambia solo la città: il detenuto che soffre di diabete e obesità è stato trasferito di nuovo, questa volta dal carcere di Genova a quello di Torino. L’ultimo aggiornamento sull’odissea del cinquantenne, che ora pesa tra i 230 e i 260 kg, risale a una settimana fa. “A Torino gli hanno preparato una stanza con un letto bariatrico, su cui sta sdraiato tutto il giorno - spiega Roberto Testi, direttore della Medicina legale dell’Asl Città di Torino - ha anche delle operatrici sanitarie a curarlo”.
di Ludovica Lopetti
Corriere di Torino, 18 ottobre 2025 Il primo agosto 2024 i detenuti appiccarono il fuoco e distrussero celle, uffici, aule e palestra a colpi di sedie e tavoli. Le rivolte scoppiate contemporaneamente al carcere minorile Ferrante Aporti e al Lorusso e Cutugno di Torino la sera del 1 agosto 2024 non furono collegate. O almeno, così la pensano magistrati e polizia giudiziaria che hanno indagato per ricostruire i fatti di quella notte. Lo si legge nelle motivazioni della sentenza con cui il Tribunale minorile a luglio ha inflitto 35 anni di carcere a 9 minorenni, processati per devastazione, saccheggio, violenza e resistenza. Le pene per coloro che hanno scelto il rito abbreviato vanno da 3 a 4 anni e 8 mesi di carcere, mentre per l’unico che ha scelto il dibattimento la sentenza è attesa l’11 novembre.
gnewsonline.it, 18 ottobre 2025 Rimodellare le aiuole poste all’ingresso del carcere è stato il proposito di un progetto realizzato nella casa circondariale di Spini di Gardolo, organizzato in collaborazione con il Comune di Trento e il Liceo Antonio Rosmini. L’iniziativa, collegata alla manifestazione Fiori in centro, inaugurata a giugno di quest’anno nelle zone centrali della città, e proseguita con la conquista di luoghi periferici, ha previsto che quattro detenuti ammessi al lavoro all’esterno partecipassero a un laboratorio volto ad abbellire gli spazi tramite il verde.
gnewsonline.it, 18 ottobre 2025 L’iniziativa dei penalisti bolognesi “La vita dietro le sbarre: una cella al centro della città”, che avrà luogo questo fine settimana, 18 e 19 ottobre, porterà una cella carceraria nel centro cittadino con l’obiettivo di avvicinare le persone alla vita dei detenuti e sarà una ricostruzione a grandezza reale e fedele nei dettagli. La possibilità di visitare questa installazione, anche se per pochi minuti, permetterà a chiunque di sperimentare in prima persona la spazialità con la quale si rapporta la vita del “ristretto”.
adnkronos.com, 18 ottobre 2025 Lancio dell’iniziativa che si terrà in oltre 12.000 supermercati in tutta Italia il prossimo 15 novembre. Parte dalla Casa di reclusione di Milano Opera il cammino verso la Giornata nazionale della colletta alimentare, che si terrà il prossimo sabato 15 novembre in tutta Italia. Un luogo simbolico per lanciare un’iniziativa che, da 29 anni, coinvolge milioni di persone in un gesto semplice e condiviso di solidarietà: donare parte della propria spesa per chi è in difficoltà. La scelta del carcere di Opera come sede dell’evento di lancio non è casuale: rappresenta il valore educativo e rigenerativo della Colletta, capace di raggiungere e coinvolgere tutti, anche chi vive situazioni di fragilità e restrizione.
di Paolo Foschini
Corriere della Sera, 18 ottobre 2025 Il mondo del Terzo settore lo aspettava da una vita, e tra poco sarebbero passati due anni da quando l’Europa stessa lo aveva sollecitato con una specifica “Raccomandazione” nel 2023. Adesso almeno il primo passo è fatto: anche l’Italia ha un Piano nazionale dell’economia sociale. Il testo è contenuto all’interno della manovra finanziaria 2026 approvata dal Governo. Il mondo del Terzo settore lo aspettava da una vita, e tra pochi giorni sarebbero passati due anni da quando l’Europa stessa ne aveva sollecitato la creazione con una specifica “Raccomandazione” del Consiglio europeo datata 27 novembre 2023. Adesso almeno il primo passo è fatto: anche l’Italia ha un “Piano nazionale dell’economia sociale”.
di Giuseppe Notarstefano
Avvenire, 18 ottobre 2025 Dal Terzo settore arriva una risposta di cura e attenzione verso i bisogni reali della società che esalta i principi di accoglienza, solidarietà e condivisione. La narrazione della situazione economica e finanziaria, soprattutto a livello macro, continua a proporre scenari di crisi e previsioni di ulteriore riduzione del benessere complessivo del Paese. Rimane spesso messo in ombra il valore economico e sociale generato e distribuito, in gran parte gratuitamente e volontariamente, da un’ampia gamma di settori quali sanità, sport, assistenza agli anziani e alle persone con diversa abilità.
di Chiara Lalli
Il Dubbio, 18 ottobre 2025 Al tempo spesso non ci facciamo caso. È il privilegio di chi sta bene. Poi basta una influenza o un malanno superficiale e passeggero a cambiare quella distrazione. A me basta un mal di denti o una puntura di zanzare per avvertire che cinque minuti non sono più solo cinque minuti. Per essere intollerante al dolore e al fastidio, per sentire quel dente o quel centimetro di pelle che prima ignoravo. Ci penso spesso quando leggo e conto le attese di tutte le persone che hanno chiesto di esercitare un loro diritto.
di Federico Capurso ed Elisa Forte
La Stampa, 18 ottobre 2025 L’emendamento contestato sarà rivisto: “Ma no a teorie gender”. Il ministro Nordio insiste: “Spetta alle famiglie”. L’opposizione: così si torna al Medioevo. Medici, psicologi, associazioni, sindacati, al fianco delle opposizioni, protestano contro l’emendamento della Lega al Ddl Valditara che, di fatto, introduce uno stop ai corsi di educazione sessuale nelle scuole medie, mentre nelle scuole superiori impone il consenso delle famiglie per far partecipare lo studente a queste attività.
di Monica Lanfranco*
Il Fatto Quotidiano, 18 ottobre 2025 Ragionare insieme di corpi, relazione, rispetto è una questione di buon senso. Oppure vi sta bene che l’altra scuola, quella del porno online, sia il riferimento primario dei ragazzini? Nel 2007 il Financial Times criticò l’utilizzo dell’immagine femminile in tv in voga in Italia da oltre 20 anni, durante l’impero mediatico delle emittenti berlusconiane (e non solo). Il giornalista Adrian Michaels scrisse, nella sua inchiesta, che in Italia era comune “l’uso di vallette seminude in ogni genere di programma televisivo, gli spot pubblicitari dominati da allusioni sessuali, il prevalere della donna come oggetto”.
di Flore Murard Yovanovitch
Il Manifesto, 18 ottobre 2025 Il documento include un database di oltre 500 funzionari europei che erano in carica durante il periodo esaminato e un elenco di 122 persone sospettate di aver commesso tali crimini. Gli avvocati della Corte penale internazionale Omer Shatz e Juan Branco hanno presentato ieri alla Corte penale internazionale una memoria legale di 700 pagine rivelando tutti gli organi e le agenzie dell’Ue e degli Stati membri coinvolti in crimini contro l’umanità commessi contro i “migranti” in transito lungo la rotta del Mediterraneo centrale.
di Amira Hass
L’Unità, 18 ottobre 2025 Una grande giornalista israeliana scrive che gli ottimisti sperano che “verrà un giorno”. Un giorno nel quale le nuove generazioni chiederanno conto degli orrori commessi a Gaza. Tra tutti i giornalisti, non solo israeliani, che in questi decenni hanno raccontato la tragedia palestinese, Amira Hass, storica firma di Haaretz, conosciuta e apprezzata a livello internazionale, è la più coraggiosa, capace. La più brava. Amira Hass la vita dei palestinesi non l’ha solo raccontata in centinaia di reportage, e in libri, che hanno fatto il giro del mondo e che le sono valsi, più che meritatamente, premi e riconoscimenti internazionali; quella vita Amira l’ha vissuta in prima persona, quando ha deciso di trasferirsi per un lungo periodo in Cisgiordania, attirandosi, anche per questo, l’odio, condito da minacce di morte ...
di Sergio D’Elia
L’Unità, 18 ottobre 2025 La mossa del presidente Bola Ahmed Tinubu pareggia i piatti della bilancia. E non solo per il presente. In una mossa senza precedenti il Presidente della Nigeria, Bola Ahmed Tinubu, ha graziato 175 persone. Assecondando una legge fondamentale della fisica, in un solo atto, la freccia del tempo è scattata sia in avanti che all’indietro: passato, presente e futuro sono stati colti di sorpresa in un momento di amore per la vita oltre la morte. La grazia ha fatto i conti con la storia della nazione, ha onorato la memoria delle vittime dell’ingiustizia passata, ha riconosciuto l’innocenza rinata nell’uomo della pena cancellando la colpa di quello del delitto, ha seminato la speranza tra i condannati alla pena di morte, a vita e fino alla morte.
DOCUMENTI
APPUNTAMENTI
La Newsletter di Liberi dentro – Eduradio & Tv. Programmazione dal 20 al 26 ottobre 2025
Convegno. "Da stranieri a nuovi italiani: come cambia l’immigrazione" (Venezia, 20 ottobre 2025)
Festival della Giustizia Riparativa (Bassano del Grappa-VI, dal 23 al 25 ottobre 2025)
Convegno nazionale SEAC: "Le pena e le leggi" (Casa circondariale di Bologna, 24 e 25 ottobre 2025)
"L'ipocrisia del carcere". Assemblea del Movimento No Prison (Assisi-PG, 13 e 14 novembre 2025)
CORSI DI FORMAZIONE
BANDI E CONCORSI