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Notiziario quotidiano dal carcere
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Edizione di lunedì 5 maggio 2025
corteconti.it, 5 maggio 2025 A dieci anni dalla conclusione della gestione commissariale, l’analisi sullo stato di attuazione del “Piano Carceri” evidenzia situazioni critiche di sovraffollamento carcerario che - soprattutto in Lombardia, Puglia, Campania, Lazio, Veneto e Sicilia - assumono contorni ai limiti dell’emergenza, anche alla luce dei dati del Ministero della Giustizia. È quanto sottolinea la Corte dei conti nella relazione “Infrastrutture e digitalizzazione: Piano Carceri”, approvata dalla Sezione centrale di controllo sulla gestione delle amministrazioni dello Stato con Delibera n. 42/2025/G. Accanto alla necessità legata alla creazione di nuovi posti detentivi, si legge nel documento, emergono la mancata realizzazione di numerosi interventi e l’urgenza di completare quelli di manutenzione straordinaria già avviati, per migliorare le condizioni ambientali, igienico-sanitarie e di trattamento all’interno degli istituti.
GIUSTIZIA
di Daniele Zaccaria
Il Dubbio, 5 maggio 2025 Dal 1991 gli omicidi e i reati violenti sono diminuiti del 75 per cento ma i Governi (di destra e sinistra) hanno moltiplicato i dispositivi repressivi trasformando il giustizialismo in consenso. In Italia l’insicurezza cresce. Ma solo nella testa degli italiani. I numeri, invece, raccontano un’altra storia: quella di un Paese sempre più sicuro, tra i più virtuosi d’Europa per tassi di criminalità, con una percentuale di omicidi di 0,55 ogni 100.000 abitanti, decisamente inferiore alla media comunitaria che è di 0,9.
di Simona Musco
Il Dubbio, 5 maggio 2025 Il governo ha approvato un nuovo decreto Sicurezza, scatenando forti polemiche per l’adozione della forma d’urgenza, considerata da molti una forzatura istituzionale. La premier Giorgia Meloni ha difeso la scelta come necessaria per onorare gli impegni presi con i cittadini e per rafforzare le tutele verso le forze dell’ordine. Il decreto (39 articoli) introduce nuovi reati, aggrava pene esistenti e prevede misure contro terrorismo, criminalità, occupazioni abusive e disordini pubblici. Le opposizioni e alcune associazioni parlano di norme sproporzionate, repressive e di dubbia efficacia, che rischiano di ledere diritti civili e aggravare il sovraffollamento carcerario.
di Nicola Canestrini
Il Dubbio, 5 maggio 2025 Invece di rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, lo stato li crea, colpendo in modo sproporzionato le categorie più vulnerabili della società. Negli ultimi anni, in molti ordinamenti democratici anche europei, si è assistito a un incremento dell’adozione di misure legislative che privilegiano un approccio securitario e populista, attribuendo un potere crescente alle forze dell’ordine e al contempo restringendo diritti e libertà fondamentali. In Italia, la legislatura attuale ha consolidato questa tendenza con l’introduzione di nuove fattispecie penali, l’inasprimento delle pene e la marginalizzazione di specifiche categorie sociali.
di Emilio Minervini
Il Dubbio, 5 maggio 2025 Le politiche securitarie sono sempre di moda e la politica (tutta) investe ogni anno in pacchetti e decreti legge che riducono spazi di libertà. L’attuale esecutivo, in continuità con i precedenti anche d’opposti schieramenti, ha fatto della sicurezza una bandiera da sventolare ai comizi, nelle aule del parlamento, nei talk show e sui social. Tema dalla forte presa mediatica e sociale, viene spesso declinato con tomi allarmisti e annunci altisonanti per giustificare l’introduzione di misure “autoritarie” e l’applicazione di politiche securitarie, come il recente decreto sicurezza. Ma sotto le cortine di fumo del dibattito politico qual è la situazione concreta?
di Errico Novi
Il Dubbio, 5 maggio 2025 È di pochi giorni fa il “successo” rivendicato dal governo italiano per la gestione dei funerali di Papa Francesco. La presenza improvvisa, e concentrata in poche ore, di gran parte dei leader mondiali a Roma ha messo alla prova l’efficienza di forze dell’ordine e servizi di d’intelligence. In Italia, si ricorda spesso, corpi dello Stato e apparati di sicurezza hanno fronteggiato per anni minacce per lo più sconosciute nel resto delle nazioni progredite. Paese di frontiera durante la guerra fredda, lo Stivale è stato teatro di tensioni violentissime per una presenza di forze politiche filosovietiche, e di gruppi extraparlamentari in alcuni casi armati, sconosciuta al resto d’Europa.
di Valentina Stella
Il Dubbio, 5 maggio 2025 “Viviamo un’epoca nella quale molti Governi cercano di liberarsi dei limiti fissati dalle Costituzioni”. La professoressa Tania Groppi, ordinaria di Istituzioni di diritto pubblico presso l’Università di Siena e membro dell’Associazione Italiana Costituzionalisti, è tra gli oltre 250 giuspubblicisti che hanno sottoscritto un documento per stigmatizzare fortemente il dl sicurezza, nel merito e nel metodo, e che ha unito avvocatura, magistratura accademia.
di Irene Famà
La Stampa, 5 maggio 2025 Le Camere Penali hanno indetto l’astensione da udienze e altre attività per il 5, 6 e 7 maggio. Il motivo: “Grave offesa dei principi costituzionali”. Le Camere penali protestano contro il Decreto Sicurezza, entrato in vigore il 12 aprile. Così l’avvocatura penalista ha indetto tre giornate di sciopero nazionale il 5, 6 e 7 maggio con astensione dalle udienze e da ogni attività. Il decreto, sostengono gli avvocati, rappresenta un grave offesa ai principi costituzionali e alle garanzie fondamentali dei cittadini. E l’obiettivo della protesta è uscire dalle aule di tribunale per sensibilizzare la società civile.
vocididentro.it, 5 maggio 2025 Voci di dentro aderisce alla battaglia contro il Decreto Sicurezza lanciata da un ampio fronte di organizzazioni della società civile, tra cui A Buon Diritto, Acli, Antigone, Arci, Cgil, Cnca, Forum Droghe, L’Altro Diritto, La Società della Ragione, Ristretti Orizzonti, Forum Disuguaglianze e Diversità e Sbilanciamoci. E parteciperà alla manifestazione nazionale del 31 maggio a Roma.
di Silvia Pogliaghi
trendsanita.it, 5 maggio 2025 C’è un paradosso che si ripete nei penitenziari italiani: per molte persone, l’ingresso in carcere rappresenta il primo vero accesso alle cure. Un dato che interroga il sistema sanitario e rafforza la necessità di un’integrazione strutturale tra carcere e territorio. Dal 2008, con il passaggio della sanità penitenziaria dal Ministero della Giustizia al Servizio Sanitario Nazionale, questo obiettivo è diventato norma. In Lombardia, dove si contano tra gli 8.800 e i 9.000 detenuti - circa la metà negli istituti milanesi - il modello di erogazione si distingue: non è in capo alle ASL, ma ad Aziende Ospedaliere come l’ASST Santi Paolo e Carlo.
di Nicoletta Gigli
Il Messaggero, 5 maggio 2025 Il compagno di cella dorme, lui mette in atto il proposito di chiudere con la vita impiccandosi con un lenzuolo. Sulla tragedia costata la vita a un romano di 55 anni, da una vita residente a Terni, in carcere a Sabbione da un paio di settimane dopo l’aggravamento del divieto di avvicinamento a sua madre, sta indagando il pm, Giorgio Panucci. A dare l’allarme, nel pomeriggio del primo maggio, il compagno di cella della sezione destinata all’accoglienza del penitenziario ma per il 55enne purtroppo non c’era più nulla da fare.
di Massimo Solani
rainews.it, 5 maggio 2025 Dietro l’ennesimo gesto estremo, avvenuto nel penitenziario di Terni, c’è la grande questione del disagio psichiatrico dei detenuti in Italia. Massimiliano si è impiccato in una cella del carcere di Terni il primo maggio, senza che nessuno si accorgesse di lui. E, senza che nessuno si accorgesse di lui, aveva praticamente vissuto gli ultimi mesi della sua vita. Dal novembre scorso, da quando cioè il tribunale lo aveva allontanato dalla casa popolare che divideva con l’anziana madre perché accusato di maltrattamenti in famiglia.
AFFARI SOCIALI
di Enza Plotino
Il Fatto Quotidiano, 5 maggio 2025 Ci siamo. Dopo due anni in cui il governo Meloni ha fatto strame di ogni regola e ha calpestato diritti e libertà fondamentali, colpendo con l’accetta il sistema democratico su salute, lavoro, sicurezza sociale, alloggio, cittadinanza, libertà di riunione, diritti dei detenuti e tortura e sulla protezione dei migranti, l’8 e il 9 giugno abbiamo la possibilità di dire la nostra e di modificare alcune norme in materia di cittadinanza, licenziamento e sicurezza sul lavoro. I poveri sempre più poveri, i ricchi sempre più ricchi e i migranti… in fondo al mare.
di Concita De Gregorio
La Repubblica, 5 maggio 2025 Diamo spazio e voce anche ai ragazzi che non si accoltellano ma si abbracciano. Che non si ammazzano sulle supercar ma prendono l’85 per andare a scuola. E che se sono ubriachi non guidano, se qualcuno aggredisce una ragazza intervengono, se un amico sta male lo aiutano. I ragazzi, i giovani non esistono. Che categoria sarebbe quella che accomuna le persone della medesima età in un mazzo solo? Voi, che abbiate 42 anni, 54 o 61, vi sentite una sola comunità con i vostri coetanei? Frequentate, fate amicizia, amate e vivete in sintonia solo o meglio con le persone del vostro stesso anno di nascita? Non credo proprio. Esistono geni e idioti, benefattori e criminali, eredi di fortune familiari e nullatenenti, esistono menti ispirate e menti all’ammasso, tra coetanei.
di Giusi Fasano
Corriere della Sera, 5 maggio 2025 “Tutte le sere il corpo mi parla e mi dice che è ora. I giorni stanno diventando sempre più una tortura”. Due anni per avere una risposta dalla sua Asl di riferimento. Due anni di denunce, diffide, un ricorso d’urgenza, un reclamo… E alla fine la Asl, a novembre 2024, ha detto che sì, Laura Santi - consumata da una forma progressiva e avanzata di sclerosi multipla - ha tutti i requisiti per accedere al suicidio assistito. Peccato che fra novembre e oggi non siano stati fatti gli ultimi due passi: individuare il farmaco e stabilire la modalità di esecuzione della dolce morte. Quindi il via libera c’è ma senza quei due passi non vale niente: è di nuovo tutto fermo.
di Isabella De Silvestro
Il Domani, 5 maggio 2025 “Abbiamo chiamato ambulanze, ma non sono state fatte entrare”. La rete pugliese No Cpr ha organizzato un presidio dopo il decesso di un migrante nella struttura tenuta nascosta anche a un deputato in visita. Secondo le testimonianze raccolte sarebbe morto con la schiuma alla bocca: “Potrebbe indicare un’overdose da farmaci”. Un uomo nigeriano di 35 anni è morto tra l’1 e il 2 maggio all’interno del cpr di Brindisi, in circostanze ancora da chiarire. La notizia del decesso, avvenuto poche ore prima della visita del deputato del partito Democratico Claudio Stefanazzi, non è stata comunicata neppure al parlamentare, che è stato accolto “in un clima sereno” dagli operatori che poche ore prima avevano gestito la morte di una delle persone trattenute.
di Alessia Candito
La Repubblica, 5 maggio 2025 Nonostante la legge Zampa preveda un accertamento multidisciplinare, una radiografia del polso è bastata per spedirlo dietro le sbarre a Trapani: “Aiutatemi ad andare in comunità”. “Sono partito dalla mia terra solo per aiutare mia madre nelle sue sofferenze. Per favore, aiutatemi”. La scrittura è quella stentata di chi da poco tiene la penna in mano, l’italiano quello zoppo di chi da solo ha imparato a riconoscere parole e suoni, ma inciampi grammaticali e sintattici non nascondono lo smarrimento che traspare da ogni riga. Mouad, nome di fantasia, ha fatto diciott’anni da poco più di due mesi, ma per lui non c’è stata nessuna festa.
di Maurizio Ferrera
Corriere della Sera, 5 maggio 2025 Una democrazia liberale può prendere provvedimenti contro chi si propone di minarne i fondamenti? I fascismi novecenteschi si affermarono sulla scia dell’inazione dei governi in carica, che consentirono loro di sfruttare le garanzie liberali e le elezioni democratiche per impadronirsi del potere. Per la seconda volta in pochi mesi, gli uomini di Trump hanno accusato l’Europa di tendenze autoritarie. Venerdì scorso Marc Rubio si è scagliato contro le autorità tedesche, colpevoli di aver definito Alternative für Deutschland un partito di estrema destra, pericoloso per la democrazia: un caso di “tirannide sotto mentite spoglie”.
di Francesco Gesualdi
Avvenire, 5 maggio 2025 Nonostante gli altolà posti dalla magistratura americana, l’Amministrazione Trump sta andando avanti imperterrita col suo progetto di rottamazione dell’Usaid. Nonostante gli altolà posti dalla magistratura americana, l’Amministrazione Trump sta andando avanti imperterrita col suo progetto di rottamazione dell’Usaid, l’agenza di cooperazione statunitense creata nel 1961 per iniziativa di John Fitzgerald Kennedy. Una riforma che nelle intenzioni del Governo dovrebbe anche comportare la sottrazione all’Usaid di una serie di linee di finanziamento che entro il 1° luglio 2025 dovrebbero passare sotto la competenza di altre strutture governative. Fra le attività in predicato di trasferimento sono citate anche l’assistenza sanitaria e umanitaria, due attività appartenenti alla ragion d’essere dell’Usaid.
di Iacopo Luzi
La Stampa, 5 maggio 2025 Il progetto per modernizzare la prigione, chiusa negli anni 60, sarebbe però estremamente costoso. Al Capone, il celebre boss della mafia di Chicago, e il gangster George “Mitragliatrice” Kelly non saranno più gli unici personaggi famosi associati alla prigione di Alcatraz. Il presidente Donald Trump ha appena ordinato la riapertura ed espansione del rinomato ex-carcere, situato su un’isola difficile da raggiungere al largo di San Francisco, in California. La struttura è chiusa da oltre sessanta anni. Attualmente è un museo e una delle attrazioni turistiche da non perdere nella città del Golden Gate Bridge.
DOCUMENTI
Articolo. "Detenuto anziano e invalido: la restrizione carceraria è incompatibile", di Anna Larussa
Deliberazione della Corte dei conti: analisi sullo stato di attuazione del "Piano Carceri"
Scheda di presentazione del volume: "Diritto penitenziario", di Carlo Brunetti"
APPUNTAMENTI DI RISTRETTI
APPUNTAMENTI
La Newsletter di Liberi dentro – Eduradio & Tv. Programmazione dal 5 all'11 maggio 2025
Incontro-dibattito: "Sogna ragazzo, sogna. Mai solo all'IPM, per ripartire" (Rovigo, 8 maggio 2025)
Performance teatrale e successivo dibattito: "Genitorialità in carcere" (Arezzo, 9 maggio 2025)
"Taccuino degli eventi in carcere". Fino al 9 maggio 2025, a cura di Antonella Barone
Convegno: "Emergenza carcere tra realtà locale e prospettive europee" (Milano, 19 maggio 2025)
Convegno: "La funzione rieducativa della pena. Biblioteche in carcere" (Nuoro, 3 e 4 ottobre 2025)
PODCAST
"Dialoghi abolizionisti". Ogni settimana un nuovo intervento di riflessione sulla prospettiva del superamento del carcere. (qui l'indice degli episodi)
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