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Notiziario quotidiano dal carcere

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Edizione di domenica 4 maggio 2025

CARCERI

Nordio sfida Mattarella: a capo del Dap vuole Lina Di Domenico, gradita al sottosegretario Delmastro (FdI)

di Giacomo Salvini

Il Fatto Quotidiano, 4 maggio 2025 Il ministro della Giustizia conferma l’indicazione della reggente al Dipartimento per l’amministrazione penitenziaria. Il Colle deve firmare la nomina, ma non sarebbe stato consultato. È il ministro della Giustizia Carlo Nordio, e non il sottosegretario Andrea Delmastro, a nominare il nuovo capo del Dap, il Dipartimento per l’Amministrazione penitenziaria. Lo fa proponendo un nome al Consiglio dei ministri, senza condizionamenti. E l’attuale responsabile facente funzione, Lina Di Domenico, scelta senza consultare preventivamente il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, sta dando prova da mesi di “maturata competenza e affidabilità”. Ergo: sarebbe lei il nome migliore per succedere a Giovanni Russo come responsabile dell’amministrazione penitenziaria.

 

GIUSTIZIA

L’oscurità delle leggi ci fa male

di Sabino Cassese

Corriere della Sera, 4 maggio 2025 Troppe leggi e di cattiva qualità inceppano la macchina dello Stato e producono un effetto negativo sull’economia. Il “Reader’s digest”, per iniziativa di Tullio De Mauro, promosse circa quaranta anni fa, un convegno sulla chiarezza delle leggi. Il male è antico e si è ora aggravato. Se le leggi dei trent’anni passati fossero state chiare, il prodotto interno lordo italiano sarebbe ora più alto di almeno il 10 per cento. Questa è la stima, per ora provvisoria, fatta da un gruppo di valenti economisti del Politecnico di Milano e dell’Istituto Einaudi per l’economia e la finanza guidati da Luigi Guiso e da Claudio Michelacci, che hanno misurato la qualità della scrittura delle leggi e ne hanno stimato gli effetti economici.

 

“Se il Governo scrive i Decreti, noi scriveremo un’altra storia”

di Giuliano Santoro

Il Manifesto, 4 maggio 2025 A Roma l’assemblea nazionale contro il dl sicurezza. Verso il grande corteo del 31 maggio. Dopo la forzatura del governo, la rete “A Pieno Regime” si prepara alla mobilitazione. Questa mattina alle 10, all’Arci nazionale di via dei Monti di Pietralata a Roma, si riunisce la rete A Pieno Regime, che si batte ormai da quasi un anno contro il disegno di legge sulla sicurezza. Il testo è stato poi trasformato con una forzatura istituzionale in decreto proprio per evitare i rilievi delle opposizioni e per cercare di depotenziare il peso delle mobilitazioni. L’accelerazione ha motivato collettivi, associazioni, organizzazioni e centri sociali nell’andare avanti e a indire un corteo nazionale per il 31 maggio.

 

Anni di carcere ingiusto. Un rimborso mensile

di David Allegranti

La Nazione, 4 maggio 2025 La proposta di legge “Zuncheddu e altri” merita la dovuta attenzione. È promossa dal Partito Radicale, che sta raccogliendo le firme online (basta lo Spid; per ora hanno firmato solo 2.427 persone su 50 mila). La proposta punta a garantire una provvisionale economica a chi alla fine di un processo è stato assolto. “Ci sono persone che si sono viste distruggere l’esistenza: la giustizia, in qualche modo, ha sottratto loro anni di vita e non solo perché sono state in carcere, ma a volte anche per poter sopravvivere dopo l’errore giudiziario o l’ingiusta detenzione.

 

Il Csm bacchetta Nordio sul caso Uss: “Contraddittorio punire le toghe”

di Conchita Sannino

La Repubblica, 4 maggio 2025 Secondo il Consiglio superiore della magistratura, il ministro avrebbe potuto impugnare la decisione dei domiciliari prima di avviare l’azione disciplinare. I giudici della Corte d’Appello di Milano, “se proprio si vuole spaccare il capello in quattro”, furono soltanto “troppo sintetici” nel motivare la concessione degli arresti domiciliari (seppur rafforzati da braccialetto elettronico e divieto assoluto di comunicazione) per Artem Uss, il potente imprenditore e figlio di un oligarca russo poi evaso, dal milanese, nel marzo 2023. Ma il ministro Nordio - osserva invece la sezione disciplinare del Consiglio superiore - che avrebbe potuto impugnare quella decisione, la difese anche in una missiva di risposta inviata agli Usa. E attese la fuga di Uss, e la successiva ispezione ministeriale, per agire contro le toghe.

 

“Le carceri italiane sono degradanti”. L’Olanda non consegna il presunto killer

Il Giornale, 4 maggio 2025 Consegna di un presunto omicida negata per “inumanità” delle carceri italiane. Capita nel caso dei tre ragazzi rimasti uccisi nell’incendio dello show room di via Cantoni (nella foto, le tre vittime). Per gli inquirenti, ad appiccare il fuoco è stato Washi Laroo, 26 anni, olandese di origini nordafricane. Laroo è destinatario di un mandato di arresto europeo eseguito ad Amsterdam lo scorso dicembre. Ma l’Olanda non l’ha fin qui consegnato all’Italia. Il motivo è che nelle carceri italiane, per sovraffollamento, numero di suicidi e inadeguatezza delle strutture, si vivono condizioni inumane e degradanti.

 

TERRITORIO

Abruzzo. Ok alla cabina di regia per l’inclusione e l’assistenza dei detenuti

ilnuovoonline.it, 4 maggio 2025 Sarà una cabina di regia inter istituzionale a fissare i servizi socio-sanitari e di inclusione socio-lavorativa delle persone sottoposte a provvedimenti limitativi o privativi della libertà personale. È quanto stabilisce un provvedimento della Giunta regionale che su proposta dell’assessore alle Politiche sociali, Roberto Santangelo, ha approvato la costituzione della cabina di regia che “dovrà essere il raccordo istituzionale con funzioni operative in grado di programmare e stabilire strumenti di inclusione lavorativa e socio sanitaria per i detenuti”.

 

Terni. Suicidio nel carcere, il sindaco Bandecchi chiama in causa la Regione

umbria.tag24.it, 4 maggio 2025 “Avevamo chiesto aiuto alla Asl ma non ci ha risposto”. Una lettera con richiesta di intervento inviata alla Asl con all’oggetto la “richiesta di sistemazione residenziale per un soggetto con difficoltà”. A scriverla, nel mese di aprile scorso ai vertici tecnici e amministrativi dell’azienda sanitaria ternana è stata l’assessore al welfare del Comune di Terni Viviana Altamura. E ora a mostrarla in diretta sui social con tanto di video di denuncia è il sindaco Stefano Bandecchi. Già, perché quella lettera riguarda il detenuto che lo scorso primo maggio si è tolto la vita nel carcere di Terni. Un suicidio, l’ennesimo, che si verifica in ambiente carcerario dove il sovraffollamento, il disagio psichico e il rischio suicidario sono diventati ormai un’emergenza nazionale.

 

Lecce. “Tbc, assenza di citofoni e decessi”, esposto in Procura di ventinove detenuti

lecceprima.it, 4 maggio 2025 Alcuni ospiti della sezione infermeria, lati B e C, lamentano una serie di deficit in un documento inoltrato alle autorità. Chiedono chiarezza e verifiche sulla questione sanitaria in carcere. Sui problemi sanitari nel carcere di Lecce non ci sono solo le rimostranze dell’associazione Antigone, che di recente ha svolto un controllo nell’istituto penitenziario di Borgo San Nicola, ma anche un esposto che ha raggiunto, fra gli altri organi, la Procura di Lecce. A firmarlo sono stati ventinove detenuti, nelle vesti di pazienti dei lati B e C del reparto d’infermeria. Nel documento sono citati, fra l’altro, con nomi e cognomi, tre recenti episodi di decesso nel tato C che, a loro avviso, si sarebbero potuti evitare.

 

Verona. “Il Decreto Sicurezza aggrava il sovraffollamento”

di Beatrice Branca

Corriere di Verona, 4 maggio 2025 Da domani a mercoledì l’astensione dei penalisti dalle udienze per le condizioni dei detenuti. Il nuovo decreto sicurezza, entrato in vigore tre settimane fa, ha favorito l’introduzione di nuove ipotesi di reato e l’inasprimento delle pene.Misure che porteranno quindi a un aumento della popolazione carceraria. Gli avvocati veronesi, preoccupati delle consequenze del nuovo decreto, aderiscono da domani fino a mercoledì all’astensione dalle udienze e da tutte le attività giudiziarie, promossa dell’Unione delle Camere Penali Italiane. “Il decreto sicurezza segna un ulteriore aggravio del fenomeno del sovraffollamento che cresce progressivamente - fa sapere la Camera Penale scaligera - oltre a essere insufficiente nel prevenire il tragico fenomeno dei suicidi in carcere che ha raggiunto nel 2024 il numero record”.

Bologna. I penalisti in sciopero. Tre giorni senza udienze: “No al Decreto Sicurezza”

di Nicholas Masetti

Il Resto del Carlino, 4 maggio 2025 Domani, martedì e mercoledì gli avvocati penalisti di Bologna si asterranno da udienze e processi. Tre giorni di sciopero per dire no al ‘Decreto sicurezza’ e per protestare contro la drammatica situazione delle carceri. “Ci aspettiamo l’astensione da parte della totalità dei colleghi”, spiegano il professor Nicola Mazzacuva (nella foto), presidente del Consiglio delle Camere Penali Italiane e presidente della Camera Penale di Bologna, e l’avvocato Carlo Machirelli, segretario della Camera Penale di Bologna. Una protesta deliberata a livello nazionale dalla giunta dell’Unione delle Camere Penali che prevede “l’astensione dalle udienze e da ogni attività giudiziaria nel settore penale”, recita un passaggio della delibera che porterà mercoledì a una manifestazione nazionale a Roma.

 

Bologna. “Carcere minorile nel caos, comandante rimosso”

di Federica Nannetti

Corriere di Bologna, 4 maggio 2025 Dopo le tensioni e la rivolta dei giorni precedenti la Pasqua, la situazione del carcere minorile del Pratello è ancora al limite. E lo è su più fronti, a partire dall’ormai cronico sovraffollamento, dalla carenza di personale e dagli spazi non del tutto adeguati. E lo è anche perché, dopo la rimozione del dirigente della giustizia minorile regionale, Antonio Pappalardo, in seguito all’indagine del ministero della Giustizia partita da alcuni post pubblicati sul suo canale Telegram contro Papa Francesco, ora in vista ce ne sarebbe un’altra, ovvero quella del comandante della polizia penitenziaria dell’istituto penale minorile bolognese e, allo stesso tempo, della sezione dei giovani adulti aperta a marzo scorso alla Dozza.

 

Viterbo. Detenuto impiccato in cella di isolamento, l’ex direttore assolto anche in appello

di Silvana Cortignani

tusciaweb.eu, 4 maggio 2025 Morte in carcere di Andrea Di Nino, per i giudici d’appello che lo scorso 21 gennaio hanno confermato anche in secondo grado la sentenza di assoluzione dell’ex direttore Pierpaolo d’Andria: “La sentenza di primo grado appare caratterizzata da un significativo rigore logico ed espositivo e fa piena luce in ordine a tutti i profili controversi, fornendo una ricostruzione chiara e pienamente condivisibile di quanto avvenuto”. Si legge nelle motivazioni.

 

Bari. I volontari e un gruppo di detenuti puliscono il giardino Princigalli: “Un momento di libertà”

di Erika Cuscito

La Repubblica, 4 maggio 2025 A Mungivacca l’iniziativa dell’associazione Plastic Free onlus in collaborazione con Seconda chance organizzazione impegnata nel reinserimento socio-lavorativo di chi sta scontando una pena in carcere. Coinvolte 13 città in tutta Italia. Prendersi cura delle persone, attraverso la cura dell’ambiente. Anche Bari è stata tra le protagoniste della raccolta di rifiuti nazionale organizzata dall’associazione Plastic Free, in collaborazione con Seconda Chance, impegnata da anni nel reinserimento socio-lavorativo dei detenuti. Grazie a un permesso speciale, infatti, adulti e ragazzi che scontano una pena nel carcere di Bari hanno preso parte al clean up del giardino Giacomo Princigalli, a Mungivacca.

 

Palmi (Rc). Volontari e detenuti insieme a pulire la spiaggia: “Momento di costruzione e libertà”

di Giuseppe Mancini

lacnews24.it, 4 maggio 2025 Alla sua terza edizione l’iniziativa nata dalla sinergia tra “Plastic free” e “Seconda Chance”. Coinvolti gli istituti penitenziari di Vibo Valentia, Locri e Laureana di Borrello. Per cambiare il mondo, bisogna prima di tutto cambiare la percezione di se stessi. Prendere consapevolezza delle proprie risorse interiori, di riflesso, gradualmente, conduce a una serie di effetti positivi, che si innescano uno dopo l’altro, nella realtà circostante. Questa convinzione ha condotto a un’iniziativa simbolo di riscatto, inclusione, condivisione di sani principi.

 

Padova. I detenuti a fianco dell’associazione Plastic free: raccolti 220 chili di rifiuti

di Leandro Barsotti

Il Mattino di Padova, 4 maggio 2025 Volontari di Plastic Free e quindici detenuti del carcere Due Palazzi hanno ripulito l’area attorno allo stadio Euganeo e lungo la strada che collega l’istituto penitenziario: raccolti 220 chili di rifiuti. “Ragazzi, qui c’è di tutto!”. Un volontario chiama gli altri nel fossato vicino all’ingresso Est dello stadio Euganeo: bottiglie di vetro, alcune rotte, lattine di birra, plastica varia (confezioni, sacchetti scatolette alimentari). È un sabato speciale intorno allo stadio: l’associazione Plastic Free ha messo in campo i suoi volontari per fare pulizia.

 

Frosinone. I detenuti ripuliscono il Circeo, iniziativa promossa da Plastic Free e Seconda Chance

ciociariaoggi.it, 4 maggio 2025 Una mattinata all’insegna dell’impegno civile e della tutela ambientale. È quella che ieri ha visto protagonisti dieci detenuti della casa circondariale di Frosinone, impegnati nella pulizia della spiaggia della Bufalara, all’interno del Parco nazionale del Circeo.

 

Roma. Il teatro per evadere dalla detenzione: vanno in scena “Le Donne del Muro Alto”

di Gabriele Ciraolo

Il Domani, 4 maggio 2025 Allo Spazio Rossellini di Roma lo spettacolo Olympe della compagnia attiva nel carcere di Rebibbia. Su 150 donne che in 12 anni hanno partecipato, solo due sono rientrate nell’istituto penitenziario, registrando un livello di recidiva vicino allo zero: “Il teatro ha un potere trasformativo su queste ragazze”. Le loro testimonianze.

 

CULTURA

La giustizia è degli ultimi

di Gustavo Zagrebelsky e Virginio Colmegna

La Repubblica, 4 maggio 2025 “In un mondo di grandi disuguaglianze, i problemi si possono impostare partendo dai potenti o dai deboli. Papa Francesco è stato rivoluzionario perché ha indicato la necessità di guardare i nostri problemi a partire dai deboli. Purtroppo la separazione tra deboli e potenti è stata ben rappresentata in piazza San Pietro, nell’”evento” in cui è stato trasformato il suo funerale: in prima fila i governanti e lo schieramento dei cardinali, il “popolo” tenuto lontano, oltre le transenne” commenta Gustavo Zagrebelsky. Replica don Virginio Colmegna: “Il grande insegnamento di papa Francesco è che dalla povertà viene un richiamo alla carità in rapporto con la giustizia, che chiede la conversione degli stili di vita, sull’esempio dei Vangeli.

 

Il successore di Papa Francesco. Perché questa elezione parla a tutta l’umanità

di Anna Foa

La Stampa, 4 maggio 2025 Si aprirà a breve il conclave che darà un successore a papa Francesco. Quasi tutti i cardinali sono già a Roma dove sono impegnati nelle discussioni preliminari al vero e proprio conclave. Per Roma, città dove fino al 1870 il governo della Chiesa si sovrapponeva a quello civile, il conclave, come tutto quello che tocca la Chiesa e il Papa, è un argomento coinvolgente. Ecco quindi i pettegolezzi che circondano i suoi preparativi, il fatto che per potervi partecipare un cardinale abbia addirittura falsificato la sua data di nascita, posticipandola, o che un altro cardinale, degradato da Francesco per pedofilia, si sia presentato in veste cardinalizia, come se la morte del papa avesse annullato subito anche le sue decisioni.

 

AFFARI SOCIALI

Votare ai referendum è una scelta di civiltà. E l’astensionismo la mette a rischio

di Mauro Biani

L’Espresso, 4 maggio 2025 L’8 e il 9 giugno gli italiani sono chiamati al voto per esprimersi su cinque referendum abrogativi, in materia di lavoro e cittadinanza. Prima ancora di pensare a quale potrebbe essere l’esito di questa tornata referendaria, è necessario che le consultazioni popolari siano valide, superando il quorum. La tendenza degli ultimi anni fa temere che sarà questo lo scoglio: convincere più della metà degli aventi diritto a esprimere il proprio voto. Alle elezioni europee dello scorso anno, l’affluenza è stata del 48,31%, quasi due punti percentuali al di sotto della soglia del 50%. Ma se la crisi delle urne per le elezioni è figlia della sfiducia dei cittadini verso politica e istituzioni, il voto referendario parla della (s)fiducia che la società ha in se stessa.

 

Mai dire referendum. La nota dei prefetti è un caso politico

di Daniela Preziosi

Il Domani, 4 maggio 2025 Il comitato per il Sì al quesito sulla cittadinanza denuncia che per la Rai “i referendum sono fantasmi” e lancia la petizione “Rompiamo il silenzio”. L’informazione pubblica sul voto dell’8 e 9 giugno è quasi nulla, secondo Riccardo Magi di Più Europa, la “scusa” ufficiosa è che in tv è difficile trovare rappresentanti del No, ma l’effetto “è che il regolamento per l’informazione sui referendum è diventato un regolamento per l’astensione”. Perfetto per la destra di governo che, con rare eccezioni, ignora l’appuntamento e scommette sull’astensione per farlo fallire. E non è solo la Rai a latitare.

 

Dalla strage di Monreale al neomelodico in diretta dal carcere, quali modelli per i nostri ragazzi?

di Manlio Viola

blogsicilia.it, 4 maggio 2025 “Non ci fidiamo dello Stato, non sappiamo se avremo mai giustizia”. Sono parole forti quelle pronunciate da alcuni parenti delle vittime della strage di Monreale. Parole che potrebbero sembrare figlie del dolore, di una emozione forte e devastante ma che in realtà rischiano di essere molto di più dello sfogo di un momento drammatico. La denuncia che ha avuto particolare eco a margine dei funerali di Salvatore, Massimo e Andrea, le cui giovani vite sono state spezzate da quella sparatoria, deve, però, farci riflettere oltre il singolo fatto, ancorché drammatico e inaccettabile.

 

Migranti. Forzare il diritto non è una soluzione

di Vitalba Azzollini*

Il Domani, 4 maggio 2025 Il decreto, in corso di conversione, che destina i centri albanesi anche a Cpr, presenta profili di illegittimità che probabilmente saranno rilevati pure dai giudici. E c’è il rischio di danno erariale, anche per i costi derivanti dal fatto che i migranti devono comunque tornare in Italia prima di essere rimandati al loro Paese. Mentre la gestione delle strutture in Albania avviene nell’opacità, sottraendo alla conoscenza pubblica quanto accade ai migranti, è in discussione alla Camera la legge di conversione del decreto (37/2025) che destina tali strutture anche a centri di permanenza per il rimpatrio (Cpr).

 

Migrante muore al Cpr di Brindisi, disposta l’autopsia

di Eliana Riva

Il Manifesto, 4 maggio 2025 Un 35enne nigeriano forse colto da infarto. Presentata un’interrogazione. Il deputato Pd Stefanazzi: “Sono stato lì in visita ma non mi hanno detto nulla”. Era al Cpr di Restinco (Brindisi) dallo scorso gennaio e, nella notte tra l’1 e il 2 maggio, è morto nel suo letto apparentemente per cause naturali. La storia di un 35enne nigeriano filtra così, senza ulteriori spiegazioni, da uno dei centri di detenzione amministrativa in cui vengono trattenuti cittadini stranieri in attesa di espulsione. Sul corpo dell’uomo verrà eseguita un’autospia e solo allora si saprà di più su quanto è accaduto. Le prime testimonianze parlano di un infarto fulminante arrivato nel cuore della notte: inutili i soccorsi arrivati sul posto, inutili i tentativi di rianimazione.

 

Migrante morto. Stefanazzi: “Ero in visita, nessuno mi ha informato. Cosa c’è da nascondere?”

di Isabella De Silvestro

Il Domani, 4 maggio 2025 Il politico annuncia un’interrogazione parlamentare: “Credo che questo cortocircuito dell’informazione sia peculiare del Cpr di Brindisi e di quello di Bari, città dai cui porti partono i trasferimenti verso l’Albania. I ragazzi detenuti in questi Cpr vengono spostati senza alcun preavviso, e solo una volta arrivati scoprono dove sono. Da lì dovrebbero contattare i loro legali che si trovano in Puglia: è indegno Quando si omette una morte, le ipotesi sono due: o c’è qualcosa da nascondere, oppure si ritiene che quella vita non conti. È difficile stabilire quale delle due motivazioni abbia prevalso nel caso del Cpr di Brindisi Restinco, dove il 2 maggio il deputato del Partito Democratico Claudio Stefanazzi, in visita alla struttura, non è stato informato del decesso di un uomo nigeriano di 35 anni avvenuto la notte precedente.

 

Migranti. La nave “Conscience” alla deriva dopo l’attacco. Malta nega l’approdo

di Eliana Riva

Il Manifesto, 4 maggio 2025 Nonostante la nave abbia subito un gravissimo attacco armato in acque internazionali, la Guardia costiera le ha vietato l’entrata in un porto sicuro. Rimane in acqua al largo di Malta la Conscience, la nave della Freedom Flotilla bombardata nella notte tra giovedì e venerdì da due droni che hanno gravemente danneggiato i motori e il sistema elettrico. La falla causata dal raid è sotto controllo anche se la nave potrebbe riprendere a imbarcare acqua. Gli attivisti a bordo sono riusciti a far ripartire uno dei due generatori e hanno chiesto alle autorità di Malta un ingresso di emergenza. Ma, nonostante la nave abbia subito un gravissimo attacco armato in acque internazionali, la Guardia costiera le ha vietato l’entrata in un porto sicuro.

 

DOCUMENTI

Il Riformista-PQM: "L'inganno securitario. Non una sola delle norme introdotte addirittura in via di urgenza dal Decreto Sicurezza avrà a che fare con la sicurezza dei cittadini"

 

APPUNTAMENTI DI RISTRETTI

Giornata Nazionale di Studi: "DISINNESCARE..." - iscrizioni CHIUSE (Casa di Reclusione di Padova, 23 maggio 2025)

Assemblea Nazionale Conferenza Nazionale Volontariato Giustizia ETS: "La meglio o la peggio gioventù"? (Napoli, 10 maggio 2025)

 

APPUNTAMENTI 

"Taccuino degli eventi in carcere". Settimana dal 3 al 9 maggio, a cura di Antonella Barone

La Newsletter di Liberi dentro – Eduradio & Tv. Programmazione dal 5 all'11 maggio 2025

Incontro-dibattito: "Ogni prigione è un'isola". Riflessioni sul volume di Daria Bignardi (Urbino, 5 maggio 2025)

Seminario: "È possibile modificare il procedimento previsto per la concessione dell'amnistia e dell'indulto?" (Roma, 5 maggio 2025)

"Curae Festival". Teatro, Giustizia minorile, Mediazione e Giustizia Riparativa (Pontremoli-MS, dal 6 al 10 maggio 2025)

Cineforum Giuristi Democratici. "I diritti al cinema: la detenzione" (Padova, varie date fino al 7 maggio 2024)

Presentazione libro: "Chiusi dentro. I campi di confinamento nell'Europa del XXI secolo" (Padova, 7 maggio 2025)

Incontro-dibattito: "Sogna ragazzo, sogna. Mai solo all'IPM, per ripartire" (Rovigo, 8 maggio 2025)

Incontro-dibattito. "Il carcere delle famiglie: le voci inascoltate di chi è rimasto fuori" (Milano, 8 maggio 2025)

Performance teatrale e successivo dibattito: "Genitorialità in carcere" (Arezzo, 9 maggio 2025)

Convegno. "La doppia pena delle donne in carcere. Quale genere di detenzione?" (Chieti, 9 maggio 2025)

Presentazione libro: "Manuale di Giustizia riparativa e lavoro sociale", di Isabella Mastropasqua (Matera, 9 maggio 2025)

Presentazione libro: "Decostruire la pena. Per una proposta abolizionista", di Giuseppe Mosconi (Verona, 10 maggio 2025)

Incontro-dibattito: "Speranza di reinserimento: alternativa alle carceri" (Chioggia-VE, 10 maggio 2025)

Seminario Consiglio Superiore Magistratura: "REMS, stato dell'arte e prospettive di intervento" (Roma, 15 maggio 2025)

Tavola rotonda. "Il bilanciamento tra esigenze di custodia e di trattamento: il coinvolgimento della comunità esterna nella vita del carcere" (Firenze, 16 e 17 maggio 2025)

Convegno: "Emergenza carcere tra realtà locale e prospettive europee" (Milano, 19 maggio 2025)

Incontro-dibattito: "In carcere non si finisce... si ricomincia. Il caso della Casa di Reclusione di Vigevano" (Milano, 19 maggio 2025)

"Sulla scena del crimine". Ciclo di incontri che pongono al centro le persone detenute e i loro diritti (Pescara, fino al 29 maggio 2025)

XII Programma Nazionale di Promozione del Teatro e della Danza in Carcere (Varie città, fino al 31 maggio 2025)

Serata di presentazione del giornale "Mabul", con partita di calcio e spazi di discussione (Milano, 5 luglio 2025)

Convegno: "La funzione rieducativa della pena. Biblioteche in carcere" (Nuoro, 3 e 4 ottobre 2025)

 

PODCAST

"Dialoghi abolizionisti". Ogni settimana un nuovo intervento di riflessione sulla prospettiva del superamento del carcere. (qui l'indice degli episodi)

 

CORSI E MASTER

Incontri di Formazione: "Dialoghi riparativi sul modello della community group conferencing" (Padova, fino al 4 giugno 2025)

 

CONCORSI  E BANDI

Associazione Museo Nazionale del Cinema. Concorso nazionale "LiberAzioni Festival 2025" (Scadenza 15 giugno 2025)

Associazione Artisti Dentro: premi "Scrittori Dentro" (Scadenza 20 marzo 2025), "Cuochi Dentro" (Scadenza 31 maggio 2025), "Pittori Dentro" (Scadenza 20 giugno 2025)