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Notiziario quotidiano dal carcere
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Edizione di sabato 3 maggio 2025
di Errico Novi
Il Dubbio, 3 maggio 2025 In un’intervista al direttore dell’AdnKronos Davide Desario, la premier non cambia linea sul sovraffollamento e insiste con l’edilizia, cioè l’ampliamento dei posti. Ma almeno cita le parole di Bergoglio: “Perché loro e non io?”. Sembra poco. Ma un piccolo segno c’è. E riguarda il linguaggio. Giorgia Meloni risponde sul carcere. Lo fa nell’ambito di un’intervista al direttore dell’AdnKronos Davide Desario. Conclude con la consueta affermazione di intransigenza: “Non ho mai creduto che la strada per ridurre il sovraffollamento siano indulti e svuota-carceri”. E giù con l’altrettanto ricorrente teoria della “capienza” da adeguare alle “necessità”, cioè al numero dei detenuti.
di Angela Stella
L’Unità, 3 maggio 2025 “Non ho mai creduto che la strada per ridurre il sovraffollamento siano indulti e svuota-carceri”: così ieri in una intervista all’Adnkronos la premier Giorgia Meloni ribadisce la sua netta contrarietà a qualsiasi forma di atto clemenziale nei confronti dei detenuti. Lo fa nei giorni in cui anche all’interno della sua maggioranza si sta allargando il fronte a favore di una proposta di legge trasversale, a cui sta lavorando Nessuno Tocchi Caino, per un anno di riduzione di pena per tutti i detenuti, in memoria di Papa Francesco.
di Riccardo Tripepi
Il Dubbio, 3 maggio 2025 Paolo Barelli, capogruppo di Forza Italia alla Camera, ha partecipato al congresso del Ppe a Valencia e ha raccontato al Dubbio la discussione sulla futura linea in un momento così delicato per il futuro dell’Ue, affrontando anche il dibattito italiano in tema di indulto e sovraffollamento delle carceri.
di Giuseppe Ariola
L’Identità, 3 maggio 2025 Rita Bernardini, lei è presidente di Nessuno tocchi Caino. Già solo il nome dell’associazione esprime un concetto fondamentale e troppo spesso ignorato rispetto all’universo delle carceri … Quanto incidono le attività di rieducazione dei detenuti sul loro effettivo reinserimento sociale? “Molto poco perché con il sovraffollamento che c’è, con gli organici ridotti all’osso di agenti penitenziari, educatori, psicologi, mediatori culturali, assistenti sociali, magistrati di sorveglianza, medici e infermieri, la detenzione è un incubo. Pochissimi svolgono lavori qualificanti o accedono a percorsi scolastici di vera riabilitazione. I dati parlano chiaro: i reclusi che scontano l’intera pena in carcere al 60% tornano a delinquere”.
vocididentro.it, 3 maggio 2025 Voci di dentro aderisce alla battaglia di Rita Bernardini affinché venga ripristinata la legalità nelle carceri, quantomeno mediante il riconoscimento di un indulto per coloro che devono espiare una pena residua di 12 mesi. Sono giorni convulsi e carichi di significato per chi si occupa di carcere. Soprattutto per noi di Voci di dentro che dal 2008 ci immergiamo come palombari nella torbida realtà delle prigioni d’Italia, spesso trattenendo il respiro per non essere sopraffatti dall’odore e dai rumori della disperazione che ormai conosciamo bene. Lo facciamo come volontari, qualcuno da ex detenuto, altri per formazione, e non perché siamo “buoni” o, peggio, “buonisti”, bensì perché crediamo che solamente con il contributo della società civile si possa superare il bisogno di vendetta alimentato dal populismo ...
di Davide Varì
Il Dubbio, 3 maggio 2025 “Perché loro e non io?”, ha detto Papa Francesco uscendo, per l’ultima volta, da un carcere. Una frase decisiva nella sua “semplicità”. Un rovesciamento di ruoli, un ribaltamento di visione tra chi è dentro e chi è fuori, capace di aprire una fenditura nel muro del securitarismo, lì dove trionfa la pena come punizione, vendetta. Una frase ripresa ieri l’altro dalla premier Meloni. Forse non è molto, eppure è pur sempre una crepa nel linguaggio, nella narrazione securitaria e nella retorica punitiva che tiene il carcere incatenato a se stesso come a un destino irredimibile. Un’occasione da prendere al volo - di più al momento non abbiamo - per provare a bandire il termine “edilizia penitenziaria” che richiama alla mente i capannoni in cui si allevano polli da batteria.
agenzianova.com, 3 maggio 2025 “La funzione rieducativa della pena si attua tramite due elementi: il lavoro e l’attività fisica”. Le persone tossicodipendenti “sono più dei malati da curare che dei criminali da punire” e “possono e devono essere detenuti in modo differenziato”. Lo ha detto il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, nel corso di un’intervista all’emittente Padre Pio Tv. “La funzione rieducativa della pena - ha spiegato - si attua tramite due elementi: il lavoro e l’attività fisica. Puntare sull’attività lavorativa per chi sconta una pena significa diminuire le tensioni in carcere, imparare una professione e individuare aziende pronte ad assumere i detenuti appena liberati”.
di Conchita Sannino
La Repubblica, 3 maggio 2025 Lettera di Alemanno da Rebibbia. L’ex sindaco di Roma nel penitenziario della capitale da quasi 5 mesi, scrive con un altro detenuto al ministro della Giustizia per lanciare proposte contro il sovraffollamento negli istituti. Caro ministro Nordio, nelle celle si muore. Cinque pagine. L’emergenza sovraffollamento nei penitenziari italiani è così grave che non bastano né i moduli prefabbricati, né il riutilizzo degli edifici demaniali. Tantomeno si può attendere “la costruzione delle nuove strutture”. A riaccendere i fari, al di là della retorica governativa pro-carceri seguita alla morte di Papa Francesco, sono due detenuti da Rebibbia, due profili (diversamente) noti: Gianni Alemanno, l’ex ministro ed ex sindaco di Roma per An, e Fabio Falbo, lo “scrivano” di Rebibbia, che si è laureato in Giurisprudenza, sette anni fa ...
di Concita De Gregorio
La Repubblica, 3 maggio 2025 L’ex sindaco di Roma Gianni Alemanno è detenuto perché deve scontare una condanna a 1 anno e 10 mesi. È molto istruttiva la lettera che Gianni Alemanno insieme a Fabio Falbo, che in carcere si è laureato in giurisprudenza, scrive al ministro della Giustizia Nordio. Non solo per quello che dice: il contenuto è sì interessante e drammatico ma chi di noi non sa che le galere italiane sono sovraffollate, che le condizioni di vita in cella sono spesso insostenibili e che difatti i suicidi sono all’ordine del giorno, letteralmente. Avvengono ogni giorno. Persone del calibro di Luigi Manconi ne hanno fatto una missione di vita, deputati e senatori hanno presentato negli anni interrogazioni e proposte, associazioni di familiari e i detenuti stessi hanno denunciato portando evidenze. Pochissimo è cambiato.
di Paolo Doni
laprovinciaunicatv.it, 3 maggio 2025 La protesta degli avvocati, che per tre giorni si asterranno dalle udienze per contestare il nuovo Decreto Sicurezza, non solo alza il velo su una condotta funambolica, sulla quale giuristi e professori di diritto hanno rilevato profili di incostituzionalità, ma punta anche il faro su una concezione della pena sempre più “carcerocentrica” e sempre più distante dalla realtà. Molto si è scritto sulla spregiudicatezza di procedere per Decreto su un tema così delicato, cancellando di fatto mesi di iter parlamentare (durante i quali non erano mancate le critiche, anzi). Meno si è detto sul merito del dispositivo, che introduce una serie di nuovi reati e, rispetto ad alcuni già esistenti, aumenta i termini della detenzione in carcere.
di Agnese Pellegrini
Famiglia Cristiana, 3 maggio 2025 Anche tre giorni prima di morire, papa Francesco ha voluto raggiungere i detenuti di Regina Coeli, proseguendo una tradizione che ha segnato tutto il suo pontificato. Dal lavaggio dei piedi nel 2013 alla Porta Santa nel carcere di Rebibbia, fino alla proposta di condono nel Giubileo della Speranza: il suo è stato un magistero che ha restituito dignità a chi è rinchiuso, invocando misericordia e giustizia riparativa contro ogni vendetta.
di Marina Lomunno
La Voce e il Tempo, 3 maggio 2025 Tra le rose bianche lasciate accanto alla tomba di “Franciscus”, nella Basilica di Santa Maria Maggiore da senza fissa dimora, migranti e transessuali ci sono quelle di alcuni detenuti, tra coloro che sentiranno più la mancanza di papa Bergoglio. È nel carcere romano di Regina Coeli, che lo scorso 24 aprile, Giovedì della Settimana Santa, il Papa, 5 giorni prima della sua morte, in carrozzella, il volto provato dalla malattia, ha stretto la mano ai reclusi, ha firmato la Bibbia a chi gliela porgeva, ha consegnato a tutti un rosario, per tutti ha avuto una parola di consolazione. L’unico suo rimpianto - ha confessato uscendo - non aver potuto celebrare la Lavanda dei piedi come fece altre volte ha fatto durante le sue visite dietro le sbarre nella Settimana Santa.
di Cataldo Intrieri
Il Domani, 3 maggio 2025 Se le leggi riflettono lo spirito del tempo e la psicologia della politica il messaggio sotteso all’idea del decreto non è semplicemente quello di suggerire una reazione decisa al crimine quanto quello di incutere timore. Scrive lo storico statunitense Timothy Snyder che “gran parte del potere dell’autoritarismo è ceduto volontariamente. In tempi come questi, le persone anticipano ciò che un governo più repressivo vorrà, e si offrono spontaneamente, senza che venga loro chiesto. Un cittadino che si adatta in questo modo sta insegnando al potere ciò che può fare”. Non ce ne accorgiamo ma progressivamente, non solo nell’America di Donald Trump ma anche nell’Italia governata da Giorgia Meloni, anche se può sembrare impercettibilmente, si restringono spazi importanti di libertà.
di Elton Kalica*
Il Riformista, 3 maggio 2025 Negli ultimi mesi il Decreto Legge Sicurezza non solo ha suscitato critiche e preoccupazioni dal punto di vista sociale, ma ha anche mobilitato ampie fasce della società, convergendo su un fronte unitario di critica e resistenza. Un punto particolarmente preoccupante è costituito dalle disposizioni che mirano a criminalizzare le forme di dissenso all’interno delle carceri e dei centri di permanenza per i migranti, realtà già segnate da tensioni, conflitti e profonde diseguaglianze. Si tratta di luoghi che alimentano rabbia e reazioni, ambienti che in passato mi hanno visto per anni direttamente coinvolto come detenuto e che oggi continuo a frequentare in veste di ricercatore e volontario.
di Angela Stella
L’Unità, 3 maggio 2025 Intervista al presidente di Antigone, Patrizio Gonnella. Il passaggio dal ddl al decreto? “Dal Governo disprezzo per il Parlamento”. “Il dl ha enormi profili di incostituzionalità, spinge verso una criminalizzazione delle lotte sociali, sono norme che si ispirano a un modello di dubbia consistenza democratica. È il più grande attacco alla libertà di protesta nella storia repubblicana”.
di Francesco Petrelli*
Il Riformista, 3 maggio 2025 Il “giro di vite” procura consenso facile. Mettere in competizione libertà e sicurezza è l’effetto più grave del provvedimento. Dietro l’ennesimo abuso della decretazione d’urgenza nella materia penale, restano così svelate le finalità strumentali, puramente “acceleratorie”, dell’iniziativa del Governo. Ma la censura, oltre che il metodo, deve attingere anche il merito. L’Unione, infatti, già nel novembre dello scorso anno aveva indetto un’altra astensione e riunito a Roma per la prima volta l’Accademia dei costituzionalisti e dei sostanzialisti, proprio per denunciare la grave violazione da parte delle norme penali contenute nel “pacchetto sicurezza” dei princìpi costituzionali di ragionevolezza, offensività, determinatezza, eguaglianza e proporzionalità ed il totale tradimento dei valori fondamentali del diritto penale liberale.
di Graziano Arancio
Il Dubbio, 3 maggio 2025 Una recente ordinanza della Corte di Cassazione, la n. 14833 del 2025, depositata lo scorso 28 marzo, ha rinviato avanti le Sezioni unite la questione dell’impugnabilità del rigetto della richiesta di ammissione ad istituti di giustizia riparativa. Solo in apparenza la questione è di natura “meramente” tecnica ed è senz’altro riduttivo confinarla al solo ambito processuale. Essa tocca in realtà il cuore della riforma Cartabia e la sua visione di una giustizia “più umana”, che non rinunci al dialogo tra vittima e autore del reato. È noto che l’articolo 129- bis del codice di procedura penale, introdotto nel 2022 e modificato nel 2024, consente - su richiesta delle parti o d’ufficio - l’invio a un centro per la giustizia riparativa. Ma cosa succede se il giudice rigetta questa richiesta?
di Frank Cimini
L’Unità, 3 maggio 2025 All’anarchico al 41bis vietato l’acquisto dei vangeli apocrifi e di libri di fisica e fantascienza. I libri sono pericolosi. Nel caso specifico parliamo di un testo sui vangeli apocrifi, uno di fisica quantistica e due di fantascienza. La direzione del carcere di Sassari Bancali ne ha vietato l’acquisto all’anarchico Alfredo Cospito adducendo un parere negativo dell’autorità giudiziaria che non vi sarebbe stato secondo i difensori, i quali hanno presentato ricorso. Sarà celebrata un’udienza per stabilire se Cospito può avere quei libri perché evidentemente la giustizia ha tempo da perdere.
di Alessandro Antonini
Corriere dell’Umbria, 3 maggio 2025 “Di fronte all’ennesima tragedia avvenuta in un carcere tutti abbiamo il dovere di fare qualcosa, non è più possibile far finta di niente. La Regione vuole fare, e sta facendo, la sua parte chiedendo risposte al Governo”. Interviene così la presidente della Regione Stefania Proietti che, appresa la notizia del suicidio di un detenuto avvenuto nell’istituto penitenziario di Terni, si è sentita con il direttore del carcere Luca Sardella a cui ha espresso il cordoglio per la ennesima dolorosa perdita di una vita e la vicinanza e la solidarietà al personale tutto dell’istituto che è sempre più provato dalla insostenibilità della situazione.
di Gianpaolo Sarti
Il Piccolo, 3 maggio 2025 Il triestino trovato morto in una cella del carcere di Gorizia si chiamava Denis Battistuti Maganuco, 30 anni, residente a Opicina. Il cadavere è stato rinvenuto ieri sera, giovedì primo maggio, attorno alle 19.45. L’uomo sarebbe rimasto vittima di un malore: escluso l’omicidio e non ci sono elementi per poter dire si sia trattato di un suicidio. Il giovane era una persona con problemi di tossicodipendenza; era stato arrestato dai Carabinieri nei giorni scorsi per un furto all’esterno di una farmacia di Staranzano, dove era stato sorpreso assieme a un complice - un altro giovane triestino di Muggia - mentre rubava medicinali usati e scaduti.
Il Centro, 3 maggio 2025 Si chiamava Rita De Rosa la quarantunenne di origini campane deceduta ieri pomeriggio nel carcere di Castrogno, a Teramo. La garante dei detenuti Monia Scalera ha visionato il fascicolo della De Rosa e parlato con gli organi interni di pertinenza. La detenuta doveva scontare una pena per furto, era benvoluta da tutto il corpo della polizia penitenziaria e dalle compagne recluse. Recentemente aveva completato con successo un corso di sartoria. La De Rosa era affetta da numerose patologie, tra cui un tumore. La donna aveva accusato un malore alcuni giorni fa ed era stata trasportata all’ospedale di Teramo, dove le era stata diagnosticata una bronchite, per poi fare rientro a Castrogno con la conseguente terapia farmacologica. Le compagne però hanno riferito che Rita stava sempre più male ...
quotidianocanavese.it, 3 maggio 2025 Il Garante dei diritti dei detenuti Raffaele Orso Giacone ha tracciato un quadro aggiornato sulla situazione della casa circondariale di Ivrea durante la seduta del consiglio comunale del 29 aprile. Sovraffollamento, carenza di volontari adeguatamente formati, mancanza di risorse, pochi medici e, soprattutto, infermieri disposti e capaci di svolgere un servizio tanto importante quanto delicato. Il garante dei diritti dei detenuti Raffaele Orso Giacone ha tracciato un quadro aggiornato sulla situazione della casa circondariale di Ivrea durante la seduta del consiglio comunale del 29 aprile, evidenziando criticità, ma anche qualche segnale più incoraggianti.
Il Resto del Carlino, 3 maggio 2025 Una sede inedita per il Consiglio comunale di Reggio che si riunisce lunedì. L’assemblea di sala del Tricolore, per la prima volta nella storia della città, svolgerà infatti propri lavori nel carcere di via Settembrini, in una seduta “aperta” per fare conoscere la realtà carceraria a tutte le forze politiche e capire come migliorare le condizioni sia dei detenuti che degli operatori. L’iniziativa, che ha pochi precedenti in Italia, è stata voluta dal presidente del Consiglio comunale Matteo Iori che già il 10 luglio dell’anno scorso, partecipando alla “maratona oratoria” contro i suicidi in carcere organizzata dalla Camera Penale di Reggio, aveva annunciato che si sarebbe impegnato per realizzarla.
di Anna Grazia Stammati*
tecnicadellascuola.it, 3 maggio 2025 Lunedì 19 maggio, dalle ore 14:15 alle 16:15 il “CESP-Rete delle scuole ristrette” presenterà, nell’ambito di un seminario che si svolge al Salone Internazionale del Libro di Torino, Biblioteche innovative, un modello che si diffonde, presso la Sala Book Lab del Lingotto Fiere. Il 2024 è stato per le carceri, un anno particolarmente difficile che ha registrato più di 90 suicidi e altrettanto problematici sono stati questi primi mesi del nuovo anno, nei quali sono stati già segnalati 29 suicidi. Proprio per tale motivo il CESP e la Rete delle scuole ristrette, hanno deciso, nonostante le tante difficoltà interne ai penitenziari, di perseguire con tenacia il proprio obiettivo: fare di istruzione e cultura gli elementi centrali dell’esecuzione penale.
ilpescara.it, 3 maggio 2025 Appuntamento sabato 3 maggio iniziativa promossa dall’associazione Stella del Mare e dalla casa circondariale di Pescara con il patrocinio del Comune di Pescara. Sabato 3 maggio in diverse librerie di Pescara si svolgerà la nona edizione della “Colletta del Libro”, iniziativa promossa dall’associazione Stella del Mare e dalla casa circondariale di Pescara con il patrocinio del Comune di Pescara, e la collaborazione del Centro servizi per il volontariato. Verrà chiesto di acquistare uno o più libri e poi donarli all’uscita ai volontari; tutti i libri raccolti sono destinati ai detenuti del carcere o a minori in affido.
padovaoggi.it, 3 maggio 2025 Protagonisti della giornata saranno alcuni detenuti della Casa di Reclusione “Due Palazzi”, coinvolti nell’iniziativa grazie alla collaborazione con la Magistratura di Sorveglianza e all’impegno condiviso per la costruzione di percorsi di responsabilizzazione e inclusione. Oggi, sabato 3 maggio, Padova sarà una delle tredici città italiane coinvolte nell’iniziativa nazionale promossa da Plastic Free Onlus e Seconda Chance, che vedrà impegnati fianco a fianco detenuti in permesso premio e volontari nella pulizia del territorio. In Veneto, l’appuntamento sarà in viale Gino Cappello a Padova. Protagonisti della giornata saranno alcuni detenuti della Casa di Reclusione “Due Palazzi”, coinvolti nell’iniziativa grazie alla collaborazione con la Magistratura di Sorveglianza e all’impegno condiviso per la costruzione di ...
di Cristina Lacava
Io Donna - Corriere della Sera, 3 maggio 2025 Francesca De Stefano, 55 anni, avvocata, è la moglie di Santo Versace e vicepresidente della fondazione intitolata al marito. Scivoli, altalene, un angolo picnic con tavoli e panchine e tanto verde: là dove c’era uno spazio esterno abbandonato, nel carcere di Bollate (MI), verrà inaugurata la settimana prossima, a pochi giorni dalla Festa della mamma, un’area riqualificata per far passare alle detenute un po’ di tempo in tranquillità con i figli. Un posto bello, dove i bambini e le madri abbiano voglia di tornare per condividere momenti preziosi. Il progetto “Abbracci in libertà” è della Fondazione Santo Versace, che l’ha realizzato con il supporto di Banca del Fucino.
AFFARI SOCIALI
di Walter Veltroni
Corriere della Sera, 3 maggio 2025 Si ripetono tra i più giovani le manifestazioni di disagio, di ansia - parola chiave del nostro tempo - le forme di depressione o di disperazione che si tramutano in comportamenti autolesionistici. Davvero c’era bisogno di Adolescence per capire che quello che sta accadendo, da tempo, nell’animo dei ragazzi che oltrepassano la “linea d’ombra” della vita? Davvero si resta sorpresi, a bocca aperta, di fronte a quello che è accaduto a Monreale dove un ragazzo di diciannove anni ha sparato diciotto colpi di pistola, per colpire giovani rei solo di aver raccomandato ad alcuni guidatori spericolati di scooter di andare più piano per non investire i frequentatori di un luogo affollato? Da anni, almeno dall’inizio del Covid, su questo giornale si richiama l’attenzione su quella che non esito a definire un’emergenza.
di Franz Baraggino
Il Fatto Quotidiano, 3 maggio 2025 Il Governo si concentra sulle espulsioni, ma ogni 100 sbarcati ne rimpatriamo 8. Mentre chi rimane finisce sulla strada anche se ha diritto all’asilo: il caso del Cara di Bari. Nel 2025 sono sbarcati più migranti che nello stesso periodo del 2024. Il trend ribassista che il governo vedeva confermato anche per quest’anno è stato cancellato dagli arrivi delle ultime settimane. Dal 25 aprile al primo maggio sono sbarcate 2.659 persone. Un anno fa, stesse date, gli sbarchi erano stati 106. Mentre nel cpr di Gjader, in Albania, ci sono una ventina di irregolari in attesa di rimpatrio, nell’hotspot di Lampedusa si contano 1.052 ospiti.
di Luciana Cimino
Il Manifesto, 3 maggio 2025 Il rapporto delle dem Rachele Scarpa e Cecilia Strada a Strasburgo. Nell’ultimo mese le dem Rachele Scarpa (deputata) e Cecilia Strada (europarlamentare) hanno visitato il cpr di Gjader 10 volte, assieme ad altri membri delle opposizioni e con il supporto del Tavolo asilo e immigrazione (Tai). Scarpa e Strada hanno tratto dalle loro ispezioni un rapporto dettagliato sulle condizioni di vita a cui sono costretti i migranti trattenuti in Albania. Lo scorso 30 aprile il testo è stato trasmesso al Comitato europeo per la prevenzione della tortura e delle pene o trattamenti inumani o degradanti del Consiglio d’Europa.
DOCUMENTI
APPUNTAMENTI DI RISTRETTI
APPUNTAMENTI
"Taccuino degli eventi in carcere". Settimana dal 3 al 9 maggio, a cura di Antonella Barone
La Newsletter di Liberi dentro – Eduradio & Tv. Programmazione dal 5 all'11 maggio 2025
Incontro-dibattito: "Sogna ragazzo, sogna. Mai solo all'IPM, per ripartire" (Rovigo, 8 maggio 2025)
Performance teatrale e successivo dibattito: "Genitorialità in carcere" (Arezzo, 9 maggio 2025)
Convegno: "Emergenza carcere tra realtà locale e prospettive europee" (Milano, 19 maggio 2025)
Convegno: "La funzione rieducativa della pena. Biblioteche in carcere" (Nuoro, 3 e 4 ottobre 2025)
PODCAST
"Dialoghi abolizionisti". Ogni settimana un nuovo intervento di riflessione sulla prospettiva del superamento del carcere. (qui l'indice degli episodi)
CORSI E MASTER
CONCORSI E BANDI