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Notiziario quotidiano dal carcere

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Edizione di mercoledì 21 maggio 2025

CARCERI

L’osceno ossimoro delle nostre prigioni

di Tullio Padovani*

L’Unità, 21 maggio 2025 Qualcosa sembra finalmente muoversi sul tetro fronte del sovraffollamento carcerario, sin qui animato solo dall’iniziativa di Rita Bernardini che, qualche settimana fa, aveva iniziato, per sollecitare un intervento risolutore, uno sciopero della fame, che ora ha sospeso in presenza di qualche segnale positivo. C’è da augurarsi che sia così, perché, fra tutti i nodi che affliggono l’istituzione carceraria, quello del sovraffollamento è il più intollerabile. L’affermazione può stupire: tali e tanti sono gli orrori dell’esecuzione penitenziaria, che attribuire un primato negativo al sovraffollamento esige una spiegazione. Com’è noto, il carcere è un’istituzione totale, e cioè un universo disciplinare capace di includere, assorbire e definire ogni aspetto della vita dei detenuti, e si caratterizza ulteriormente per essere marginale ed emarginante: marginale, perché costituisce, in un contesto sociale dato, la peggiore condizione possibile, ed emarginante, perché determina e perpetua una condizione di esclusione.

 

Il fallimento non è solo del carcere

di Riccardo De Vito

Il Manifesto, 21 maggio 2025 Gli ordinamenti democratici nazionali e internazionali hanno perso la loro capacità di essere bussola del mondo. Tra poco più di due mesi l’ordinamento penitenziario compirà cinquant’anni. Chiamiamo così la legge del 1975 che aveva dato vigore e prospettiva all’articolo 27, comma 3, della Costituzione, per il quale le pene devono tendere alla rieducazione del condannato. Il compleanno di mezzo secolo, però, si è macchiato di sangue e quel sangue si è tinto di strumentalizzazioni. Tutto accade in pochi giorni, tra il 9 e l’11 maggio, quando Emanuele De Maria, in espiazione della pena per l’omicidio di una donna, esce dal carcere per recarsi a svolgere attività lavorativa all’esterno. Sono due giorni di tragedia: Emanuele torna a uccidere una donna, Chamila; ferisce quasi mortalmente un collega di lavoro; infine, si toglie la vita lanciandosi dalle terrazze del Duomo di Milano.

 

La speranza nelle celle divampa: riusciranno La Russa, Bernardini e Giachetti a fare il miracolo?

di Gianni Alemanno*

Il Dubbio, 21 maggio 2025 Un fulmine ha percorso le nostre celle, un passa parola così rapido come solo in carcere può avvenire: La Russa ha aperto sulla proposta Giachetti di una ‘ liberazione anticipata speciale’. Rita Bernardini, Presidente di ‘ Nessuno tocchi Caino’, ha interrotto il suo sciopero della fame in favore dell’indulto. Per farla semplice, potrebbe arrivare finalmente un provvedimento di clemenza per ridurre significativamente il sovraffollamento carcerario.

 

È ora di intervenire sul carcere: il diario di Alemanno sveglierà i politici?

di Gabriele Elia

L’Edicola del Sud, 21 maggio 2025 In un clima di crescente attenzione e sensibilità verso la questione carceraria, il presidente del Senato, Ignazio La Russa, ha finalmente accolto la risolutiva proposta di legge di Roberto Giachetti e Rita Bernardini sul sovraffollamento carcerario. Dopo gli appelli di papa Francesco e del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, insieme all’iniziativa estiva di Forza Italia con il deputato Alessandro Cattaneo in prima linea, si è giunti a un importante riconoscimento della necessità di interventi concreti. Un ruolo fondamentale in questo dibattito lo sta giocando Gianni Alemanno, attualmente in carcere, il quale, attraverso un diario quotidiano, sta illuminando con la sua voce le problematiche emergenziali del sistema penitenziario italiano.

 

GIUSTIZIA

Nordio promette sanzioni ai giudici che lo criticano

di Mario Di Vito

Il Manifesto, 21 maggio 2025 L’affondo del ministro dopo un commento sulla sentenza Open Arms. Per il ministro della Giustizia Carlo Nordio, la libertà d’espressione di un magistrato è in contrasto con la terzietà che la sua funzione giurisdizionale impone. Lo apprendiamo leggendo la risposta del Guardasigilli a un’interrogazione del forzista Maurizio Gasparri, che sollevava questioni di opportunità su un commento scritto su Avvenire dal giudice Luigi Patronaggio - pg alla Corte d’appello di Cagliari - sul tema della sentenza di Palermo per il caso Open Arms, quella che ha assolto Matteo Salvini dall’accusa di sequestro di persona.

 

Toghe “militanti”, ecco il giro di vite del ministro Nordio

di Valentina Stella

Il Dubbio, 21 maggio 2025 Il Guardasigilli annuncia l’intervento sugli “illeciti” da parte di magistrati che assumono posizioni politiche. Bilanciare i diritti in gioco è sempre molto complesso. E ciò emerge chiaramente quando si parla della libertà delle toghe di sostenere le loro idee in pubblico. Problema antico ma sempre attuale che può essere introdotto con le parole del ministro Nordio in una risposta ad un’interrogazione parlamentare: si tratta, in pratica, scrive il Guardasigilli della “annosa questione del delicato equilibrio tra la libertà di manifestazione del pensiero, che deve essere riconosciuta anche ai magistrati in quanto cittadini, ed il valore, anch’esso di rilievo costituzionale, dell’imparzialità e terzietà della funzione giurisdizionale”.

 

Caso Almasri: cosa non torna nella memoria difensiva inviata dall’Italia alla Cpi

di Ermes Antonucci e Luca Gambardella

Il Foglio, 21 maggio 2025 Il Foglio ha visionato la risposta inviata dal governo italiano alla Corte penale internazionale sul mancato arresto del comandante libico. Restano gli interrogativi. La mancata interlocuzione con l’Aia, il mistero sull’estradizione, il ruolo delle milizie e il futuro incerto della Libia. Sono due le ragioni principali con cui il Governo italiano, nella memoria inviata alla Corte penale internazionale (Cpi), visionata dal Foglio, ha giustificato la mancata esecuzione lo scorso gennaio del mandato di arresto per crimini contro l’umanità che era stato emesso dalla Corte dell’Aia nei confronti di Osama Njeim Almasri, capo della Polizia penitenziaria libica, fermato in Italia il 19 gennaio e poi rimpatriato in Libia due giorni dopo. Entrambe le giustificazioni italiane risultano essere poco convincenti sul piano fattuale e giuridico.

 

Lavoro, imprese, sindacato: l’insegnamento di D’Antona

di Adalberto Perulli*

Corriere del Veneto, 21 maggio 2025 L’anniversario della morte del professore ucciso dalle Br. Dalla precarietà alla flessibilità fino al Nordest delle piccole imprese. I più deboli e il no alla società dei conflitti. Oggi ricorre l’anniversario della morte del professor Massimo D’Antona, assassinato dalle Brigate rosse in via Salaria, a Roma, la mattina del 20 maggio 1999. Ricordare la sua memoria è importante per molte ragioni. Anzitutto perché porta al cuore l’immagine della mitezza: di un uomo mite e di un diritto mite, capace di trovare soluzioni ai problemi delle persone, in sintonia con la capacità di creare ponti, di cercare di pacificare piuttosto che di creare conflitti. È una lezione che va ben al di là del diritto del lavoro, il suo campo d’azione, per riguardare tutti i settori della vita in comune e in particolare l’aspirazione alla giustizia sociale e quindi alla pace, universale e duratura. E poi perché quasi tutti gli insegnamenti che D’Antona ci ha trasmesso sono più che mai attuali e attendono ancora risposte.

 

GIURISPRUDENZA

“Imputato” al posto di “indagato”, per il giornalista scatta la diffamazione a mezzo stampa

di Francesco Machina Grifeo

Il Sole 24 Ore, 21 maggio 2025 Le Sezioni unite della Cassazione (sentenza n. 13200/2025) hanno chiarito, sciogliendo un contrasto con le sezioni penali, che non è configurabile l’esimente del diritto di cronaca giudiziaria. Attribuire in un articolo, su carta o online, la qualifica di “imputato” invece che “indagato” integra il reato di diffamazione a messo stampa. Così come attribuirgli un “reato consumato” rispetto ad uno soltanto “tentato”. Con una lunga e argomentata sentenza (35 pagine), le Sezioni unite della Cassazione (n. 13200/2025) sciolgono un contrasto tra giurisprudenza civile e penale e procedono ad una accurata ricognizione della responsabilità civile del giornalista nell’ambito della cronaca giudiziaria.

 

TERRITORIO

Torino. Suicida in cella, tra le ipotesi c’è l’istigazione

di Ludovica Lopetti

Corriere di Torino, 21 maggio 2025 Sarà svolta l’autopsia sul corpo di Hanid Bodoui, 42 anni, trovato cadavere nella sua cella del “Lorusso e Cutugno” all’alba di lunedì mattina. Lo ha stabilito la Procura, che ha aperto un fascicolo d’indagine contro ignoti (pubblico ministero Paolo Scafi) con l’ipotesi di istigazione al suicidio. L’apertura del dossier e l’ipotesi di reato sono una conditio sine qua non per poter svolgere l’autopsia, che verrà effettuata questo giovedì. L’incarico al medico legale verrà formalizzato oggi. La sorella del defunto, cittadina italiana residente a Torino, risulta come persona offesa e potrà assistere alle operazioni tramite il suo avvocato Luca Motta o un consulente nominato ad hoc.

Foggia. Detenuto affetto da tetraparesi spastica in coma dopo caduta in cella, aperta un’inchiesta

pugliapress.org, 21 maggio 2025

Un disabile cade nel carcere di Foggia e finisce in coma. L’uomo, un 51enne barese affetto da tetraparesi spastica, è stato ricoverato in gravi condizioni dopo una caduta avvenuta all’interno dell’istituto penitenziario. L’episodio ha spinto la Procura ad aprire un’inchiesta per chiarire le responsabilità. L’uomo è stato trasferito dal carcere di Bari a quello di Foggia nel luglio 2024, dopo una condanna definitiva a 4 anni e 8 mesi. Nonostante la grave disabilità, la richiesta del suo legale, Federico Straziota, di accedere a misure alternative alla detenzione è stata respinta. Nel penitenziario foggiano è stato assegnato a una cella con sette detenuti, senza supporti adeguati per le sue condizioni.

 

Salerno. L’inferno carcere: “Dignità calpestata”

di Eleonora Tedesco

La Città di Salerno, 21 maggio 2025 Nei tre istituti della provincia ben 200 detenuti in più rispetto ai limiti. La crisi di Fuorni: in aumento eventi critici e suicidi. Duemila detenuti in più rispetto alla capienza massima prevista nelle carceri campane: di questi, 210 sono in sovrannumero nelle case circondariali di Salerno e provincia. Sono gli inquietanti dati emersi ieri mattina al Comune nel corso della presentazione della relazione annuale del garante per i detenuti della Regione Campania, Samuele Ciambriello, che hanno messo ancora una volta in evidenza le sofferenze delle strutture detentive dell’intera “terra felix” e, in particolare, del Salernitano.

 

Firenze. Giancarlo Parissi è il nuovo Garante comunale dei detenuti

nove.firenze.it, 21 maggio 2025 Prende il posto di Eros Cruccolini. Funaro: “Quello del carcere è un tema prioritario e urgente”. Il Consiglio comunale ha eletto Giancarlo Parissi come nuovo Garante delle persone private della libertà del Comune di Firenze. Parissi, che va a sostituire Eros Cruccolini, è tra i fondatori del C.I.A.O., Centro Informazione Ascolto Orientamento, associazione costituita a Firenze nel 1992 con l’obiettivo di promuovere una possibilità di accesso a un ruolo di cittadinanza anche per le persone ai margini della comunità. Parissi è stato eletto, a scrutinio segreto, con 19 voti alla seconda votazione.

 

Rovigo. Pavarin è il nuovo Garante dei detenuti, l’avvocato scelto dal sindaco fino al 2030

di Elisa Barion

La Voce di Rovigo, 21 maggio 2025 I detenuti della Casa circondariale hanno un nuovo garante dei loro diritti. Si tratta dell’avvocato rodigino Paolo Pavarin. La sua nomina è stata formalizzata martedì dal sindaco Valeria Cittadin attraverso un apposito decreto. Nato nel 1957, Pavarin, che resterà in carica per i prossimi cinque anni, fino al 19 maggio 2030, assume l’incarico che fino a domenica scorsa è stato detenuto dall’architetto rodigino Guido Pietropoli, nominato a sua volta il 19 maggio 2020 dall’allora sindaco Edoardo Gaffeo.

 

Milano. L’arte vi farà (un po’) liberi. Storia di un bel murale nel carcere di Opera

di Maurizio Crippa

Il Foglio, 21 maggio 2025 Grandi onde che provano a far uscire sogni interiori, mondi nascosti e nuove possibilità. Un grande progetto con un artista e sei detenuti, sostenuto da Brera. Destinato a ripetersi, strutturarsi e stringere migliori rapporti tra il dentro e il fuori. Appunti per il Governo. La prima impressione visiva evoca il fluttuare delle onde, le onde del destino forse, che nella vita di ognuno possono prendere le curve più indecifrabili. L’artista visuale Carlo Galli, che ha immaginato questa grande opera murale e l’ha chiamata Superfici dell’Immaginazione, parla però del fluire del tempo. Un tempo che procede per onde, scava solchi, ma non è mai un tempo perduto, ha un senso da ritrovare. Intuizione molto vera, e molto reale, per il luogo in cui siamo, la Casa di Reclusione di Opera, a Milano.

 

Torino. Il Cpr è già da ristrutturare. Gallo: “Costi enormi per 7 rimpatri in 2 mesi”

di Massimo Massenzio

Corriere di Torino, 21 maggio 2025 Nel Centro sono rimasti 27 ospiti e una sola area agibile. Dopo gli incendi e le rivolte all’interno del Cpr di corso Brunelleschi, non si placano le polemiche sui costi della struttura, riaperta lo scorso 24 marzo dopo due anni di chiusura. Ieri mattina la garante delle persone private della libertà Monica Gallo e l’assessore comunale alle Politiche Sociali Jacopo Rosatelli si sono presentati all’ingresso per rendersi conto della situazione, ma solo la garante, dopo 18 minuti di attesa, è riuscita a varcare il cancello.

 

Catanzaro. L’incontro con Pavese dietro le sbarre, tra emozioni profonde e la luce della Calabria

di Stefania Romito

rivieraweb.it, 21 maggio 2025 Ho vissuto molti momenti intensi nella mia vita, ma quello che ho sperimentato il 16 maggio, all’interno della Casa Circondariale “Ugo Caridi” di Catanzaro, resterà per sempre inciso nel mio cuore. È lì che ha preso ufficialmente il via il Progetto culturale-educativo “La cultura rende liberi”, da me ideato e curato, un percorso che mira a restituire dignità, ascolto e speranza attraverso la letteratura, in un luogo in cui il tempo sembra fermarsi, ma l’anima ha ancora il diritto di muoversi, di cercare, di rinascere.

 

Torino. “Adotta uno scrittore”, dal Salone del libro alle carceri

di Viola Mancuso

gnewsonline.it, 21 maggio 2025 Leggere un libro è come viaggiare: è questo lo spirito che anima “Adotta uno scrittore”, il progetto più longevo del Salone Internazionale del Libro, che da anni permette gli incontri degli studenti con alcuni tra i più importanti autori contemporanei. Al centro ci sono la parola e il desiderio di ampliare l’accesso alla cultura, coinvolgendo sempre più Istituti scolastici e penitenziari, affinché anche le scuole in carcere possano diventare veri e propri presìdi culturali. Nel tempo, oltre 20 carceri hanno preso parte al progetto, tra cui gli istituti di Roma Rebibbia, le case circondariali di Genova Marassi, Pavia, Verona Montorio, Vercelli, Catanzaro e la casa di reclusione di Palermo Ucciardone.

 

Rimini. Teatro sociale, l’AiCS a San Patrignano con la Compagnia “Stabile Assai” di Rebibbia

aics.it, 21 maggio 2025 Il 27 maggio, dalle 18 negli spazi della più nota comunità terapeutica del Paese. Detenuti ed ex detenuti porteranno in scena lo spettacolo “Fiumi di parole”. In chiusura, performance musicale dei Terapia d’Urto, band della Compagnia - tra gli ospiti il presidente AiCS Bruno Molea e il responsabile del settore primario della Comunità Marco Tamagnini. Musica e teatro per portare il carcere fuori dal carcere e per aprire le porte delle comunità terapeutiche. Un connubio speciale quello che si celebrerà martedì 27 maggio a Rimini, quando la Comunità di San Patrignano di Rimini ospiterà la Compagnia Stabile Assai di Rebibbia - gruppo teatrale carcerario promosso da AiCS.

 

Crotone. “Non fare autogoal”, ultima tappa tra i detenuti della Casa circondariale

laprovinciakr.it, 21 maggio 2025 Conclusa la campagna di sensibilizzazione tra scuole e carcere per educare alla prevenzione dall’uso di fumo e alcol e alla promozione di stili di vita sani tra giovani e adulti. Con l’ultima significativa tappa, tenutasi presso la Casa circondariale di Crotone, si è ufficialmente conclusa la campagna di sensibilizzazione “Non fare autogoal - I danni alla salute del tabagismo e dell’alcol”, promossa dall’assessorato all’Istruzione del Comune di Crotone, guidato dal professor Nicola Corigliano. Un’iniziativa che ha saputo coniugare rigore scientifico, impegno educativo e attenzione sociale, coinvolgendo un ampio spettro della cittadinanza, dagli studenti delle scuole superiori ai detenuti, nel nome della prevenzione e della salute pubblica.

Lecco. “Belli dentro”, inaugurata la palestra diffusa e l’area verde del carcere

di Andrea Besati

laprovinciaunicatv.it, 21 maggio 2025 L’importanza del coinvolgimento della comunità e dell’entusiasmo creatosi intorno al progetto è stata evidenziata anche da Luisa Mattina, direttrice della casa circondariale, e da Maria Grazia Nasazzi, presidente della Fondazione Comunitaria del Lecchese. Sono stati inaugurati martedì mattina i nuovi spazi realizzati all’interno della casa circondariale di Pescarenico nell’ambito del progetto “Belli dentro” sostenuto da fondazione comunitaria nel lecchese, Rotary club Lecco, Panathlon club Lecco, banca della Valsassina, Comune di Lecco e fondazione Scola. In tutte le tre salette socialità presenti nella casa circondariale, una per piano, è stata creata una palestra per lo svolgimento di attività fisica.

 

AFFARI SOCIALI

Referendum e delitto di Garlasco. Lo schermo preferisce il nero

di Vincenzo Vita

Il Manifesto, 21 maggio 2025 Con noncuranza verso Carte deontologiche e codici di autoregolamentazione, imperversa l’ubriacatura dei processi mediatici. Quante ore sono dedicate alla triste vicenda del delitto di Garlasco, la cui vittima Chiara Poggi non riesce a dormire in pace? Una quantità impressionante di tempo scorre attorno alla riapertura del caso, attraverso un metodo divulgativo sensazionalistico e di un cinismo disdicevole. Sul tema un’occhiata vigile andrebbe data, trattandosi di persone in carne e ossa. Non si confonda la doverosa trasparenza con il chiasso mediatico. Qual è la proporzione tra la bulimia della cronaca nera (quella che fa il verso alla fiction) e l’attenzione al diritto di essere informati sui referendum che si terranno i prossimi 8 e 9 giugno? Impossibile calcolare la differenza di attenzione, essendo incommensurabile.

 

Morire di alternanza scuola-lavoro: rivendicare i diritti degli studenti per ottenere più sicurezza

di Anita Fallani

Il Domani, 21 maggio 2025 Da gennaio a marzo le denunce di infortunio sono state 25.797. “I Pcto nella stragrande maggioranza dei casi non sono formazione al lavoro ma manodopera gratuita. Lo studente viene inserito nel ciclo produttivo senza diritti né tutele e infatti, non a caso, di Pcto si muore”, spiega il coordinatore nazionale del sindacato studentesco Rete degli Studenti Medi Paolo Notarnicola. Angela Lenoci, zia di Giuseppe, morto in alternanza scuola lavoro: “Gli studenti dovrebbero simulare il lavoro non svolgerlo”. Tra i dati Inail relativi agli infortuni e alle morti sul lavoro avvenute tra gennaio e marzo del 2025 ce n’è uno piuttosto allarmante: sono morti cinque studenti durante il cosiddetto Pcto (Percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento), l’ex alternanza scuola lavoro, che adesso il governo vuole estendere e anticipare al secondo anno di superiori negli istituti tecnici.

 

Fine vita, pressing Consulta ma la legge è ancora al palo

di Marzio Bartoloni e Patrizia Maciocchi

Il Sole 24 Ore, 21 maggio 2025 La Corte costituzionale nella sentenza numero 66, depositata oggi, ha affermato che il requisito non è in contrasto con la Costituzione e ha rinnovato i propri appelli al legislatore. Non è costituzionalmente illegittimo subordinare la non punibilità dell’aiuto al suicidio al requisito che il paziente necessiti, secondo la valutazione medica, di un trattamento di sostegno vitale. È quanto ha stabilito la Corte costituzionale nella sentenza numero 66, depositata oggi, in cui sono state ritenute non fondate varie questioni di legittimità costituzionale dell’articolo 580 del codice penale, sollevate dal GIP di Milano, al quale il pubblico ministero aveva chiesto di archiviare due procedimenti penali per aiuto al suicidio nei confronti di Marco Cappato (indagato per il delitto di cui all’articolo 580 cod. pen.) commessi il 2 agosto 2022 e il 25 novembre 2022.

 

Verso il referendum, c’è chi ha paura dei nuovi cittadini

di Marika Ikonomu

Il Domani, 21 maggio 2025 Ottenere la cittadinanza nel nostro paese è un percorso a ostacoli. Bontempelli: “Il referendum riguarda noi e la nostra idea di popolo”. “Io non mi sento italiano, ma per fortuna o purtroppo lo sono”. Giorgio Gaber nel 2003 cantava la sua idea di (non) appartenenza: “Mi scusi presidente, se arrivo all’impudenza di dire che non sento alcuna appartenenza”. Eppure, chi è nato da cittadini e cittadine italiane, secondo il principio dello ius sanguinis, non rischia di vedersi togliere la cittadinanza se non si sente italiano o commette reati, così come non è tenuto a provare di guadagnare abbastanza o sapere a sufficienza la lingua per ottenere un documento.

 

Trent’anni di Forum Droghe. Non mollare

di Stefano Vecchio

Il Manifesto, 21 maggio 2025 Abbiamo “festeggiato” i nostri trent’anni a Firenze, segnati dall’impegno a contrastare con tutti i modi possibili la politica ancora dominante della “guerra alla droga” e ai “drogati” con l’impegno rinnovato di rintracciare le linee rosse e complesse della nostra storia per recuperarne gli aspetti più trasgressivi e radicalmente critici per rilanciare l’iniziativa politica e l’elaborazione culturale in quest’epoca contrassegnata da una svolta politica neoautoritaria. Il trentennale, purtroppo, è stato segnato dalla grave perdita di Grazia Zuffa, fondatrice di Forum Droghe. Abbiamo voluto affidare al pensiero eccentrico, innovativo e prorompente di Grazia la funzione di orientamento e stimolo critico alla nostra riflessione e ricerca di nuovi orizzonti per innovare le nostre strategie politiche e culturali.

 

Migranti. “Meglio il carcere che finire a Shengjin”. Hamid Badoui, suicida a Torino

di Rita Rapisardi

Il Manifesto, 21 maggio 2025 Era qui da 15 anni, aveva la carta d’identità e la famiglia con documenti regolari. “Ci aveva fatto vedere una pagella di un istituto tecnico di Torino, fiero dei suoi voti, tutti sette e otto. Ma era visibilmente fragile, stremato dalla sua permanenza nel Cpr di Gijader”. È così che Cecilia Strada ricorda Hamid Badoui, quarantenne di origine marocchina morto suicida nella notte tra sabato e domenica nel carcere di Torino, appena tornato dopo una permanenza di oltre un mese nel centro albanese, dove l’europarlamentare lo aveva incontrato.

 

Migranti. Gjader non è Italia. Così la corte d’Appello rinnega la Cassazione

di Giansandro Merli

Il Manifesto, 21 maggio 2025 Il tribunale di secondo grado di Roma disattende una sentenza della Corte suprema che equipara i Cpr albanesi a quelli nazionali. Con un decreto dai toni molto duri, e dalle ampie motivazioni, la Corte d’appello di Roma ha disatteso una recente sentenza della Cassazione e non convalidato il trattenimento in Albania di un richiedente asilo del Ghana: l’uomo dovrà tornare in Italia e in libertà. La decisione è di lunedì scorso e fa riferimento alla sentenza con cui l’8 maggio la prima sezione penale degli ermellini aveva accolto il ricorso dell’avvocatura dello Stato contro la liberazione di un richiedente asilo dal centro di Gjader, decisa proprio dai magistrati di secondo grado della capitale.

 

ESTERI

Dall’Europa un altro colpo al diritto d’asilo

di Marika Ikonomu

Il Domani, 21 maggio 2025 L’esecutivo Ue propone un altro tassello del piano che mira a esternalizzare le frontiere e allontanare i richiedenti asilo. Apre alla possibilità di trasferire in Paesi terzi senza legami. La Commissione europea prosegue il suo cammino verso lo svuotamento del diritto di asilo e il sostegno delle politiche sempre più securitarie dei governi. Alla proposta di regolamento sui rimpatri, la lista comune di paesi sicuri, che pare disegnata su misura per legittimare il protocollo Italia-Albania, si aggiunge un ulteriore tassello che “renderà più facile l’applicazione per i paesi membri del concetto di paese sicuro”. Di fatto, in base al progetto della Commissione, gli stati membri possono considerare inammissibile una domanda di asilo se il richiedente ha la possibilità di ricevere protezione internazionale in un paese terzo considerato sicuro. La normativa attuale richiede che ci sia un legame dimostrato, tra la persona e il paese extra Ue.

 

C’è la svolta sui Paesi sicuri: l’Ue apre ad accordi sul modello Ruanda

di Marco Bresolin

La Stampa, 21 maggio 2025 Le nuove regole permetterebbero di trasferire i richiedenti asilo anche dove non hanno “legami”. In Italia arriva il via libera al decreto Albania. L’Unione europea compie un altro passo in direzione della totale esternalizzazione della gestione dei flussi migratori. Dopo aver spianato la strada alla possibilità di creare centri per i rimpatri in Paesi terzi, in cui deportare i migranti che non hanno diritto all’asilo, la Commissione ha ora proposto di rivedere il concetto di “Paese terzo sicuro” per consentire di trasferire lì anche i migranti che hanno effettivamente i requisiti per ottenere la protezione internazionale. Una svolta che va persino oltre il primo “modello Albania”, quello che prevedeva di usare i centri nel Paese balcanico per effettuare l’esame delle domande: con il nuovo sistema, i migranti resteranno infatti nello Stato terzo in maniera definitiva. Intanto l’Italia rinnova in Senato la fiducia al decreto Albania, l’ispiratore di tante strette europee, che ora è legge.

Francia. A Calais il sogno dei migranti può diventare un incubo

di Francesca Ghirardelli

Avvenire, 21 maggio 2025 C’è chi prova per l’ennesima volta ad attraversare la Manica, chi teme i poliziotti e chi si prepara a una nuova odissea dopo il deserto e Lampedusa. Abbiamo raccolto le loro voci sul campo. Correre veloci sulla spiaggia non è facile, soprattutto quando si è al sesto mese di gravidanza, o si ha un figlio piccolo in braccio, o una gamba rotta immobilizzata da un tutore. “Stavamo correndo, appena usciti dal nascondiglio fra la vegetazione. Alcuni aiutavano a trasportare i bambini e gli anziani. La barca è arrivata all’improvviso, poi l’unica cosa che abbiamo visto è stato il gas lacrimogeno che cadeva. Abbiamo cercato di coprirci, ma l’abbiamo respirato”, racconta Immanuel, etiope di 25 anni, descrivendo ciò che gli è accaduto il giorno in cui lo abbiamo incontrato.

 

Stati Uniti. È un think tank libertario a smontare le bugie trumpiane sugli immigrati illegali

di Luciano Capone

Il Foglio, 21 maggio 2025 Dover spiegare a una esponente del governo che l’habeas corpus non è il diritto del presidente degli Stati Uniti di disporre della libertà delle persone ma, al contrario, il diritto delle persone a non essere private arbitrariamente della propria libertà senza una ragione convalidata da un tribunale, avrebbe fatto molto sorridere. Ma in quest’epoca è un po’ inquietante, soprattutto se a rispondere è la segretaria alla Sicurezza nazionale. A essere preoccupati per la violazione dei diritti civili da parte del governo americano non sono soltanto i liberal, come la senatrice democratica del New Hampshire, ma anche pezzi di mondo vicini al Partito repubblicano. Anche perché ormai è chiaro che le espulsioni illegali non sono casi singoli, come quello celebre di Abrego Garcia, ingiustamente spedito in una prigione in El Salvador e goffamente accusato, anche attraverso immagini di tatuaggi ritoccate con photoshop, di essere membro di una gang criminale.

 

Guyana. La Francia costruirà una prigione in mezzo alla foresta amazzonica

ilpost.it, 21 maggio 2025

Nella Guyana francese, dove un tempo c’era il famigerato carcere dell’isola del Diavolo. Il ministro della Giustizia francese Gérald Darmanin ha annunciato un piano per costruire una grande prigione di massima sicurezza in mezzo alla foresta pluviale della Guyana francese. Il piano, di cui non sono ancora chiari tutti i dettagli, è stato contestato da molti, secondo cui rischierebbe di far tornare la Guyana francese ai tempi in cui era una colonia penale della Francia. La Guyana francese è a tutti gli effetti una regione della Francia, ma si trova in Sudamerica, a più di 7mila chilometri da Parigi, e quasi tutto il suo territorio è coperto dalla foresta amazzonica. È anche una regione molto povera, abitata da poco meno di 300mila persone, e da cui passa moltissima cocaina, in transito dai laboratori di altri paesi sudamericani verso il resto della Francia.

 

DOCUMENTI

Articolo. "Riconoscere al Ministero della giustizia la gestione delle R.E.M.S.? Le discutibili proposte del Csm e il diritto alla salute dei detenuti e internati", di Francesco Schiaffo

Radio Carcere, di Riccardo Arena. "Magistrati di Sorveglianza & Carcere". Dialogo tra Fabio Fiorentin e Paola Cervo. "Proposta di legge Zuncheddu". L’adesione dell’Associazione Italiana Giovani Avvocati (Aiga)

 

APPUNTAMENTI DI RISTRETTI

Giornata Nazionale di Studi: "DISINNESCARE..." - programma definitivo (Casa di Reclusione di Padova, 23 maggio 2025)

Giornata conclusiva progetto "A scuola di libertà. Carcere e scuole: educazione alla legalità" (Online, 4 giugno 2025)

 

APPUNTAMENTI 

Seminario Università Federico II di Napoli: "La violenza del e nel carcere" (Napoli, 21 maggio 2025)

Convegno. "Oltre le sbarre: innovazione e recupero nelle carceri per un futuro inclusivo. Il ruolo della formazione e del teatro" (Roma, 21 maggio 2025)

Convegno. "Lo sport dentro. Il ruolo della pratica sportiva nelle carceri per promuovere educazione e qualità della vita" (Roma, 21 maggio 2025)

Incontro-dibattito: "Disumano e degradante. Il Decreto sicurezza e il carcere"" (Torino, 22 maggio 2025)

Conferenza Università Verona: "Percorso del detenuto e suo ingresso in istituto penitenziario" (Verona, 22 maggio 2025)

Presentazione libro: "Oltre la vendetta. La giustizia riparativa in Italia", di Marcello Bortolato e Edoardo Vigna (Venezia, 23 maggio 2025)

Seminario. "Parole dietro le sbarre. Le comunicazioni dei detenuti: valenza trattamentale ed esperienze concrete" (Urbino, 23 maggio 2025)

Inaugurazione "Ostello delle idee. Spazio comune per una Padova inclusiva" (Padova, 24 maggio 2025)

La Newsletter di Liberi dentro – Eduradio & Tv. Programmazione fino al 25 maggio 2025

Convegno. "Focus sulla giustizia riparativa in Italia, dagli esordi alle prospettive di futuro" (Bologna, 28 maggio 2025)

"Sulla scena del crimine". Ciclo di incontri che pongono al centro le persone detenute e i loro diritti (Pescara, fino al 29 maggio 2025)

Giornata conclusiva e cerimonia di premiazione della IV edizione del Premio Nazionale "Maurizio Battistutta" (Udine, 31 maggio 2025)

XII Programma Nazionale di Promozione del Teatro e della Danza in Carcere (Varie città, fino al 31 maggio 2025)

Convegno. "Cure senza confini. Sfide e innovazioni in sanità penitenziaria" (Bologna, 5 giugno 2025)

Convegno nazionale AIPDP "La rieducazione tra pena e riparazione (Pisa e Gorgona-LI, 6-7 giugno 2025)

Convegno. "50 anni dalla legge sull'ordinamento penitenziario: bilanci e prospettive" (Cagliari, 6 e 7 giugno 2025)

Seminario. "Recidiva zero. Studio, lavoro e formazione in carcere e fuori dal carcere - II edizione" (Roma, 17 giugno 2025)

Serata di presentazione del giornale "Mabul", con partita di calcio e spazi di discussione (Milano, 5 luglio 2025)

Convegno: "La funzione rieducativa della pena. Biblioteche in carcere" (Nuoro, 3 e 4 ottobre 2025)

 

PODCAST

"Dialoghi abolizionisti". Ogni settimana un nuovo intervento di riflessione sulla prospettiva del superamento del carcere. (qui l'indice degli episodi)

 

CORSI E MASTER

Incontri di Formazione: "Dialoghi riparativi sul modello della community group conferencing" (Padova, fino al 4 giugno 2025)

 

CONCORSI  E BANDI

Associazione Museo Nazionale del Cinema. Concorso nazionale "LiberAzioni Festival 2025" (Scadenza 15 giugno 2025)

Associazione Artisti Dentro: premi "Cuochi Dentro" (Scadenza 31 maggio 2025), "Pittori Dentro" (Scadenza 20 giugno 2025)