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Notiziario quotidiano dal carcere

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Edizione di giovedì 1 maggio 2025

CARCERI

Indultino, sì di Forza Italia: “Non possiamo essere contrari”. Ira della Lega

di Giacomo Puletti

Il Dubbio, 1 maggio 2025 Gli azzurri Zanettin e Calderone d’accordo ma il Carroccio non ci sta: “Rispetto per le vittime”. “Non possiamo dirci contrari”. Quattro semplici parole che testimoniano la volontà di Forza Italia, almeno negli annunci, di non lasciar cadere la proposta lanciata da Nessuno Tocchi Caino per un “mini- indulto” di un anno che permetterebbe di far uscire dalle carceri i detenuti con ancora 12 mesi di condanna da scontare. A parlare per gli azzurri sono i due capigruppo in commissione Giustizia: Tommaso Calderone alla Camera e Pierantonio Zanettin in Senato.

 

Indulto, si apre una crepa in Forza Italia

di Angela Stella

L’Unità, 1 maggio 2025 Due giorni fa sulle pagine del Corriere della Sera il senatore dem Pierferdinando Casini si era appellato alla premier Meloni: “occupiamoci di carceri e detenuti, anche attraverso provvedimenti di amnistia e indulto. È questa l’ultima lezione di Papa Francesco”. Ieri, dalle pagine del Dubbio, è arrivata anche l’adesione del vicepresidente della Camera, l’azzurro Giorgio Mulè, ad una proposta di legge per far sì che escano dalle carceri già sovraffollate tutti i detenuti con ancora soltanto un anno di pena rimasto da scontare: “Ho firmato, e sono stato l’unico di Fi a farlo, una proposta che prosegua nel solco tracciato da papa Francesco e che si concretizza in un indulto dell’ultimo anno di pena”, ha detto il deputato di Forza Italia.

 

Ritorna il partito trasversale dell’indulto: “Subito svuota-carceri, lo voleva il Papa”

di Ilaria Proietti

Il Fatto Quotidiano, 1 maggio 2025 Da Forza Italia alla dem Serracchiani: fuori chi deve scontare meno di 12 mesi. Amnistia, indulto, liberazione anticipata. Sarà per il torpore della lunga siesta da plurimi ponti, per gli animi davvero scossi per le solenni esequie appena celebrate o per il gusto del diversivo, ma il cimento politico delle ultime ore è l’atto di clemenza nel nome di Papa Francesco. Che, inascoltato, all’apertura dell’Anno giubilare a Rebibbia aveva chiesto dignità per i detenuti e forme di condono della pena: tre giorni fa ha aperto le danze il sempre quirinabile Pier Ferdinando Casini rilanciando l’accorato appello, via Corriere della Sera, per interventi concreti sulle carceri: “È questa l’ultima lezione del Papa. Il suo è stato tutto un Pontificato rivolto agli ultimi”.

 

La supplica di Wojtyla e la clemenza postuma del Parlamento

di Mauro Bazzucchi

Il Dubbio, 1 maggio 2025 La supplica del Pontefice e la clemenza “postuma”: Così andò 20 anni fa. “Merita attenzione la situazione delle carceri, nelle quali i detenuti vivono spesso in condizioni di penoso sovraffollamento. Un segno di clemenza verso di loro mediante una riduzione della pena costituirebbe una chiara manifestazione di sensibilità, che non mancherebbe di stimolare l’impegno di personale recupero in vista di un positivo reinserimento nella società”. Era il 14 novembre del 2002, quando Papa Giovanni Paolo II, già profondamente segnato dalla malattia, si spinse di fronte alle Camere riunite a Montecitorio a invocare esplicitamente l’amnistia, o quanto meno l’indulto, per i detenuti. Una richiesta accorata, avanzata in modalità inedite proprio nel luogo del legislatore, dopo che un eguale appello del Pontefice alla vigilia del Giubileo del 2000 andò completamente inascoltato dalla classe politica.

 

“Quella sfilata di ipocrisia vista dal carcere. E ora chi si ricorderà di Bergoglio?”

di Gianni Alemanno*

Il Dubbio, 1 maggio 2025 Riceviamo da Gianni Alemanno e pubblichiamo nel rispetto delle norme dell’Ordinamento. Tutti i potenti della Terra, 400mila persone in piazza, il mondo che guarda commosso la televisione, Trump e Zelensky che parlano, seduti da soli dentro la Basilica di San Pietro. Ormai fa parte della retorica comune dire che il mondo si è inginocchiato di fronte alla morte di Papa Francesco. Anche qui in carcere, per una volta, le televisioni non sono sintonizzate sui programmi di Maria De Filippi, ma in tutte le celle si guarda in silenzio Piazza San Pietro. Per le persone detenute Papa Bergoglio non era semplicemente un’autorità religiosa o un uomo giusto e famoso da apprezzare, era, ed è, un parente, un padre, un nonno, o uno zio (come qui vengono invariabilmente chiamati i detenuti più anziani), a cui si è affezionati perché lo si sente concretamente vicino nel proteggere e nell’aiutare.

 

La fatica per i detenuti di un mondo alternativo

di Luigi Talienti

L’Edicola del Sud, 1 maggio 2025 Per me, come per gran parte degli uomini, il carcere era un luogo da evitare, perché abitato da “delinquenti”, da gente poco raccomandabile, con cui era meglio non avere a che fare. M’intimoriva e mi sentivo inadeguato e impreparato a ricoprire quel ruolo da docente, in quel mondo a me sconosciuto. Subito mi misi alla ricerca di testi attinenti e funzionali all’insegnamento, che lessi con grande avidità. Trovai poco sulla docenza in carcere, quasi non fosse contemplata nell’ordinamento scolastico, ma trovai nelle persone care e in docenti sapienti e dediti il conforto e l’incoraggiamento, che mi spinsero ad intraprendere con serenità quella strada, in totale fiducia nella forza d’animo quale azione motrice di innovamento.

 

E le carceri rimangono mute

di Fabio Cavallari

glistatigenerali.com, 1 maggio 2025 C’è un rumore sordo che si ripete. Cancelli di ferro che sbattono. Chiavi che graffiano l’aria. Dentro le carceri italiane l’odore è denso. Stanco. Dimenticato. Qui, dove la punizione ha preso il posto della giustizia, si consuma ogni giorno una pena che non ha volto. E che quasi nessuno vuole vedere. Mentre la politica discute di slogan e simboli, le celle continuano a riempirsi. Gli uomini e le donne rinchiusi non sono più storie da raccontare. Ma cifre da gestire. Non si parla più di umanizzazione. Non si parla più di dignità. Si parla di fermezza. Come se la fermezza potesse cancellare il bisogno di giustizia.

 

Detenuti e volontari assieme in azione per ripulire le città e costituire comunità più inclusive

agronline.it, 1 maggio 2025 Plastic Free Onlus impegnata nel contrasto all’inquinamento da plastica e Seconda Chance, associazione del Terzo Settore per il reinserimento socio-lavorativo dei detenuti, faranno scendere in campo centinaia di volontari e decine di detenuti in permesso premio per la pulizia dell’ambiente. Tredici città italiane saranno protagoniste sabato 3 maggio di una straordinaria mobilitazione all’insegna dell’ambiente e dell’inclusione. L’iniziativa, nata dalla consolidata collaborazione tra Plastic Free Onlus, l’organizzazione impegnata nel contrasto all’inquinamento da plastica, e Seconda Chance, associazione del Terzo Settore dedicata al reinserimento socio-lavorativo dei detenuti, vedrà scendere in campo fianco a fianco centinaia di volontari e decine di detenuti in permesso premio provenienti da istituti penitenziari di tutta Italia.

 

GIUSTIZIA

La forza di Francesco sulla giustizia penale

di Vladimiro Zagrebelsky

La Stampa, 1 maggio 2025 I detenuti, il rispetto e fratellanza verso di loro sono stati un tratto costante del pontificato di Papa Francesco. Non suo specifico naturalmente, dal momento che risale, come opera di misericordia, al Discorso della Montagna. Ma nelle indicazioni di questo Papa si trova una speciale forza, fino al suo paradossale “non so perché loro in carcere, invece che io”. Nel recinto dei potenti della politica mondiale, radunati al funerale, si è visto, serio e compunto, anche tutto quanto vi era di contrario a ciò che il Papa fino all’ultimo ha testimoniato: contrario e addirittura rivendicato, nel disprezzo e nell’insofferenza, espressi con tanta frequenza nella società e nel mondo politico. E oltre al carcere anche la pena di morte, che in ancora tanti Paesi del mondo è praticata.

 

“Colpo al Parlamento”: Magi ricorre in Consulta contro il Dl Sicurezza

di Eleonora Martini

Il Manifesto, 1 maggio 2025 “Uno strappo mai accaduto prima nella storia delle Repubblica”. Lo scippo istituzionale messo a segno con il decreto Sicurezza dal governo Meloni al solo scopo - dichiarato dallo stesso ministro dell’Interno Piantedosi - di evitare le “lungaggini” parlamentari sull’omonimo ddl giunto peraltro alle ultime battute dell’iter dopo un anno e mezzo di lavori alla Camera e al Senato, è un duro attacco alla democrazia. “Un colpo mortale al Parlamento”, perché “annienta le prerogative del singolo parlamentare e dell’intera istituzione”. Così il deputato Riccardo Magi, segretario di +Europa, in conferenza stampa a Montecitorio motiva il ricorso alla Corte costituzionale che ha preparato insieme all’avvocato penalista Fabio Lattanzi per sollevare un conflitto di attribuzione con l’esecutivo.

Dl Sicurezza, ricorso alla Corte Costituzionale di Magi: “Abolito il Parlamento”

di Angela Stella

L’Unità, 1 maggio 2025 Il segretario di +Europa solleva il conflitto di attribuzione tra poteri: “dal governo Meloni gravissima lesione delle prerogative costituzionali”. Crescono le adesioni all’appello dei giuristi contro il decreto. Il Segretario di +Europa, Riccardo Magi, deputato della I Commissione Affari Costituzionali, ha annunciato ieri, durante una conferenza stampa, la presentazione di un ricorso alla Corte Costituzionale per conflitto di attribuzione tra poteri dello Stato contro il Governo della Repubblica, in persona del Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, in cui ha denunciato “la gravissima lesione delle prerogative costituzionali spettanti al Parlamento e ai singoli parlamentari”, messa in atto dall’Esecutivo con l’adozione del Decreto-Legge “Sicurezza”.

 

Giustizia veloce o giustizia rapida? In realtà non è sempre la stessa cosa

di Renato Balduzzi

Avvenire, 1 maggio 2025 Nei mesi scorsi, si è avviata un’interessante discussione sulla differenza tra velocità e rapidità, distinguendo tra la velocità fisica, misurabile e crescente (il treno corre, come un tempo il cavallo correva), e la velocità per dir così mentale, la rapidità appunto, caratterizzata da un coinvolgimento immediato e travolgente, capace tuttavia di lasciare spazio, se del caso, alla lentezza e alla ponderazione. Tale discussione, promossa lo scorso gennaio da un articolo di padre Antonio Spadaro su questo giornale (sulla base anche di una delle più note Lezioni americane di Italo Calvino, quella appunto sulla “rapidità”), è stata intelligentemente ripresa, tra l’altro, in un articolo su “L’Osservatore Romano” di qualche settimana fa.

 

Uccise la sorella Alice Scagni, parla la madre: “Alberto è malato, tre anni in carcere senza cure”

di Marco Lignana

La Repubblica, 1 maggio 2025 Il primo maggio del 2022 il delitto nel quartiere genovese di Quinto. Antonella Zarri: “Scrive lettere sconcertanti, c’è scritto da tutte le parti che ha bisogno di farmaci”. “Mio figlio Alberto aveva dei seri problemi prima di uccidere la sorella Alice ed entrare in carcere. Da quando è in prigione non è mai stato curato. Mi chiedo come ne uscirà, se e quando uscirà da un istituto penitenziario. Adesso è a Ivrea, dopo l’ennesimo trasferimento, e di lui si sta occupando anche il garante dei detenuti. Manda solo lettere farneticanti, è sempre peggio”.

 

GIURISPRUDENZA

“Valutare in mondo autonomo gli indizi”. La Cassazione contro il copia-incolla dei giudici

di Antonio Alizzi

Il Dubbio, 1 maggio 2025 Negli ultimi anni, il tema della motivazione autonoma nei provvedimenti giudiziari è stato al centro del dibattito politico- giuridico. A tal proposito, si è consolidato il principio che vieta il cosiddetto ‘copia e incolla’ acritico delle richieste della procura da parte dei giudici, sia nella fase cautelare che in quella di merito. Il decreto Omnibus - su iniziativa di Forza Italia - ha introdotto modifiche tese a bandirlo nei procedimenti relativi alle intercettazioni, imponendo al giudice di motivare in modo autonomo e specifico il proprio consenso.

 

TERRITORIO

Bologna. La Regione: “La Dozza non regge più”

di Ludovica Addarii

incronaca.unibo.it, 1 maggio 2025 L’assessora al welfare: “A Bologna una struttura vecchia, impossibile un lavoro di recupero”. “A Bologna, la Dozza ha una situazione strutturale ormai talmente complessa e vetusta da rendere impossibile un lavoro di recupero all’interno di questa struttura, ci sono tanti investimenti da fare”. L’assessora al welfare dell’Emilia-Romagna, Isabella Conti, denuncia le gravi criticità legate alla condizione delle carceri nella regione, focalizzando l’attenzione su uno degli istituti più problematici del territorio. “È un carcere che è stato realizzato nel 1982 con criteri vecchissimi, dove all’interno di una cella che era prevista per un detenuto ce ne stanno due di default. Alla Dozza ci sono 856 detenuti, quando la struttura potrebbe ospitarne solo 500”.

 

Bologna. Una fabbrica dietro le sbarre

di Federica Cecchi

incronaca.unibo.it, 1 maggio 2025 Naldi: “Dal carcere alle aziende bolognesi, 30 ex detenuti ora metalmeccanici”. “La cosa più devastante in carcere è che il tempo non ha significato, non ha senso”, dice Gian Guido Naldi, uno dei fondatori di “Fare Impresa in Dozza”. Il progetto nato più di dieci anni fa che ha portato ad avere un’azienda nella Casa Circondariale di Bologna, dove attualmente 15 detenuti lavorano come operai metalmeccanici nel settore del packaging industriale. Di fronte alle drammatiche condizioni degli istituti penitenziari emiliano-romagnoli, quotidianamente riportate sulle testate nazionali e locali, tra emergenze psicologiche, igienico-sanitarie e sovraffollamento, dare un’opportunità contrattuale ai detenuti rappresenta una concreta soluzione per ridare loro dignità e offrire loro una possibilità reale di reinserimento nella società.

 

Forlì. Garante dei detenuti, è caos. La maggioranza esce: così salta il voto in Comune

di Matteo Bondi

Il Resto del Carlino, 1 maggio 2025 Opposizione all’attacco. Ragni (FdI): “La sinistra non si è confrontata. Vogliono rimestare, ma siamo uniti”. Gallozzi (Civica): “Ne riparleremo”. Il consiglio comunale di lunedì, in serata, si è concluso per mancanza di numero legale: in aula erano presenti i consiglieri dell’opposizione e il solo Damiano Bartolini di Fratelli d’Italia, il resto della maggioranza non è rientrato dopo una sospensione dei lavori. A quel punto la seduta è stata chiusa. Si sarebbe dovuto votare la mozione, presentata dalla minoranza, riguardante l’istituzione del garante per i detenuti. “Chiedevamo all’Amministrazione di iniziare il percorso per l’istituzione di un garante dei detenuti a Forlì - spiegano i consiglieri di minoranza.

 

Pisa. Grazie al progetto di Unipi pubblicate indicazioni europee per la vaccinazione in carcere

di Mario Alberto Ferrari

La Nazione, 1 maggio 2025 Ampliamento dell’offerta e delle coperture vaccinali, equità e continuità assistenziale tra i principali benefici attesi: sono il risultato del progetto RISE-Vac coordinato dall’Università di Pisa. Pubblicate le prime indicazioni a livello europeo per potenziare i servizi vaccinali negli istituti penitenziari. Il documento, intitolato “Strengthening vaccination services in prison settings: Public health guidance” è il risultato del progetto europeo RISE-Vac (Reaching the hard-to-reach: increasing access and vaccine uptake among prison populations in Europe), finanziato dal 3° Programma Salute dell’Unione Europea e coordinato dall’Università di Pisa.

 

Vicenza. Sport e lavoro per dare nuova speranza di futuro ai detenuti

di Andrea Alba

vocedeiberici.it, 1 maggio 2025 Lavoro è libertà: tanto più per una persona che, scontata la pena, esce dal carcere. A Vicenza da ben 26 anni il CSI, Centro Sportivo Italiano, e una serie di cooperative sociali operano in stretta collaborazione con il penitenziario “Delpapa” (San Pio X), riuscendo a coinvolgere molti detenuti: “In Italia chi esce dal carcere in più della metà dei casi finisce per commettere un nuovo reato. Ma con le pene alternative il rischio di recidiva si abbassa moltissimo: fino al dieci, venti per cento”. A spiegarlo è Enrico Mastella, ex presidente della sezione vicentina dell’associazione CSI, che dal 1999 è responsabile del Progetto Carcere Sport Insieme.

 

Rimini. Giustizia e legalità in aula. Studenti incontrano i magistrati

di Lorenzo Muccioli

Il Resto del Carlino, 1 maggio 2025 Giustizia e sicurezza: due temi al centro della mattina di formazione vissuta ieri dagli studenti del liceo Serpieri. Nella cornice dell’auditorium scolastico, su iniziativa del referente per l’educazione civica Gianfranco Bonvicini, si è svolto un momento di confronto diretto con il sostituto procuratore della Repubblica di Rimini, Daniele Paci, affiancato da rappresentanti delle forze dell’ordine. All’apertura dell’evento, la dirigente scolastica Francesca Tornatore ha rivolto un sentito saluto ai presenti, ringraziando gli ospiti per la disponibilità e sottolineando l’importanza di creare occasioni concrete di dialogo tra istituzioni e nuove generazioni.

Napoli. Reinserimento dei giovani detenuti, incontro alla International School of Naples

di Mauro Vignola

cronachedi.it, 1 maggio 2025 Si è svolto oggi presso la sede dell’ISN - The International School of Naples, l’incontro dal titolo “Human Rights, Re-education and Prison in the National and European Scenario”, un momento di approfondimento e dialogo promosso nell’ambito del Progetto PESES, ideato da Carlo Cottarelli, con l’obiettivo di offrire agli studenti delle scuole secondarie un’opportunità di confronto con protagonisti ed esperti della recente scena politica economica italiana. L’evento ha visto come prima relatrice la professoressa Rossella Sabia, docente alla Luiss, che ha coinvolto attivamente gli studenti in una riflessione critica su concetti fondamentali come crimine, pena e rieducazione, analizzandone le interrelazioni in un contesto sia nazionale che europeo. Gli studenti hanno avuto l’opportunità di porre domande e confrontarsi apertamente su tematiche di grande rilevanza sociale e giuridica.

 

Bergamo. La colletta per arginare la deriva di chi sta dietro le sbarre

di Davide Ferrario

Correrie della Sera, 1 maggio 2025 Chi è detenuto non pensa a scappare ma agli psicofarmaci in una deriva autodistruttiva. La raccolta di fondi dell’Ordine degli avvocati e una proiezione semideserta. In “Tutta colpa di Giuda”, il film che ho girato nel carcere di Torino nel 2009, c’è una scena in cui Kasia Smutniak bacia Fabio Troiano sulla soglia di una stanza. Il momento è sentimentale, ma se la macchina da presa si fosse spostata di pochi metri avrebbe descritto tutt’altra atmosfera. L’interno del locale era infatti pieno fino al soffitto di rotoli di carta igienica fallata, recuperati al macero dal direttore dell’istituto perché nelle galere italiane serve anche quello.

 

Pisa. Successo per la mostra “Prigionieri” a Palazzo Toniolo

pisatoday.it, 1 maggio 2025 Soddisfazione da parte della Fondazione Opera Giuseppe Toniolo per la risposta della città all’esposizione di 33 scatti in bianco e nero realizzati da Valerio Bispuri all’interno di alcune delle più grandi carceri italiane. È terminata martedì 29 aprile la mostra “Prigionieri” di Valerio Bispuri a Palazzo Toniolo, un’esposizione che, in soli dieci giorni di apertura, ha superato i 700 visitatori. Un risultato straordinario per uno spazio che, fino ad oggi, non aveva mai accolto esposizioni - tantomeno fotografiche - conferma quanto il tema del carcere sia attuale e fortemente sentito.

 

Palermo. “Attivamente”: un passo concreto verso l’inclusione sociale attraverso lo sport

palermotoday.it, 1 maggio 2025 A Villa Niscemi la conferenza Inaugurale del progetto, inserito nel programma nazionale “Sport di Tutti-Carceri”. Si è svolta l’altro ieri, 29 aprile, nella suggestiva Sala delle Carrozze di Villa Niscemi, la Conferenza Inaugurale del progetto AttivaMente, inserito nel programma nazionale “Sport di Tutti - Carceri”, promosso dal Ministro per lo Sport e i Giovani e realizzato in collaborazione con Sport e Salute. L’iniziativa, promossa da Ceipes Ets, con il coinvolgimento di Palermo Sport&Dev e della Società Sportiva Roggero di Lauria, mira a favorire il reinserimento sociale dei giovani detenuti dell’Istituto Penale Minorile “Malaspina” di Palermo, utilizzando lo sport come strumento di sviluppo delle competenze personali, di educazione e di inclusione sociale.

 

Sassari. Un libro racconta dopo 25 anni i “fatti San Sebastiano”

di Luca Fiori

La Nuova Sardegna, 1 maggio 2025 Il cronista Pier Luigi Piredda e l’educatore Giampaolo Cassitta hanno raccolto documenti e testimonianze. “Aria Mossa” edito da “Il Maestrale” sarà presentato il 9 maggio a Sassari. La protesta scoppiata nel vecchio carcere di “San Sebastiano” di Sassari a fine marzo del 2000, repressa con la mattanza del 3 aprile di 25 anni fa che portò - dopo la denuncia dei familiari dei detenuti - a un’indagine della Procura della Repubblica che avrebbe riguardato novantacinque tra agenti e personale dell’amministrazione penitenziaria, è stata ricostruita in un libro scritto a quattro mani dal giornalista Pier Luigi Piredda, cronista della Nuova Sardegna, ora in pensione, e Giampaolo Cassitta, nel 2000 educatore nel carcere di Alghero.

 

AFFARI SOCIALI

L’occasione dei referendum: una proposta per rompere il silenzio

di Luigi Ferrajoli

Il Manifesto, 1 maggio 2025 Ogni volta che hanno occasione di parlare ai media, tutti gli esponenti politici dell’opposizione non dovrebbero fare altro che invitare i cittadini a votare l’8 e il 9 giugno. La destra ha deciso di sabotare i cinque referendum abrogativi dell’8 e del 9 giugno. Di questi referendum i giornali non parlano, su di essi le televisioni non informano, i dibattiti pubblici li ignorano. L’obiettivo delle destre è il loro fallimento. Il successo dei referendum dipende infatti dal raggiungimento del quorum, cioè dal fatto che vadano a votare almeno la metà degli elettori. La destra punta sull’astensionismo, sull’apatia, sull’egoismo, sull’indifferenza morale, sul disimpegno civile, sul disinteresse politico delle persone per problemi che direttamente non le riguardano.

 

Educazione sessuale a scuola solo col sì dei genitori, Valditara: “Scelta di libertà”

di Flavia Amabile

La Stampa, 1 maggio 2025 Il titolare del dicastero: “Nelle scuole bisogna insegnare i valori dell’occidente. Non sarà il ministero a scegliere chi farà la formazione ma le scuole in autonomia”. L’opposizione è contraria al consenso dei genitori ai corsi di educazione sessuale nelle scuole? “Solo un intollerante può considerare negativamente una scelta di libertà”, risponde il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara. L’opposizione sostiene che le sue misure siano dettate da fanatismo? E lui li accusa di non conoscere la Costituzione e di essere oscurantisti. Dei due provvedimenti approvati ieri mattina dal consiglio dei ministri quello sull’educazione sessuale nelle scuole è il più criticato dalle opposizioni. È inevitabile che sia così: l’educazione sessuale nelle scuole è da anni terreno di battaglia. Solo nei primi tre mesi del 2025 sono finiti nel mirino della destra corsi in mezza Italia.

 

Educazione sessuo-affettiva in ostaggio, Valditara impone il consenso informato dei genitori

di Simone Alliva

Il Domani, 1 maggio 2025 Valditara lancia il ddl sul consenso genitoriale per l’educazione sessuale a scuola, accogliendo le pressioni delle lobby Pro Vita. Previsti controlli sul materiale didattico e attività alternative per chi rifiuta. Il PD: “Attacco all’autonomia scolastica”. Pasquino: “Sessuofobia travestita da tutela”. Nava (Genitori democratici): “Lasciamo che i nostri ragazzi si informino e formino su You Porn, sicuramente più efficace dell’educazione familiare”.

 

DOCUMENTI

Articolo. "Decreto sicurezza e questione carceraria", di Francesco Palazzo

Appello. "Resistenza civile contro il Decreto Sicurezza: catena di solidarietà per i diritti di tutte e tutti"

Articolo. "Le disposizioni sulla giustizia del ddl sull’intelligenza artificiale approvato dal Senato: un’ottica conservativa", di Claudio Castelli

Radio Carcere, di Riccardo Arena: "Il Decreto Sicurezza? Sbagliato nel merito e nel metodo". L'analisi di Giovanni Zaccaro Magistrato e Segretario di Area e di Francesco Petrelli avvocato e Presidente delle Camere Penali

 

APPUNTAMENTI DI RISTRETTI

Giornata Nazionale di Studi: "DISINNESCARE..." - iscrizioni CHIUSE (Casa di Reclusione di Padova, 23 maggio 2025)

Assemblea Nazionale Conferenza Nazionale Volontariato Giustizia ETS: "La meglio o la peggio gioventù"? (Napoli, 10 maggio 2025)

 

APPUNTAMENTI 

La Newsletter di Liberi dentro – Eduradio & Tv. Programmazione fino al 4 maggio 2025

Incontro-dibattito: "Ogni prigione è un'isola". Riflessioni sul volume di Daria Bignardi (Urbino, 5 maggio 2025)

Seminario: "È possibile modificare il procedimento previsto per la concessione dell'amnistia e dell'indulto?" (Roma, 5 maggio 2025)

"Curae Festival". Teatro, Giustizia minorile, Mediazione e Giustizia Riparativa (Pontremoli-MS, dal 6 al 10 maggio 2025)

Cineforum Giuristi Democratici. "I diritti al cinema: la detenzione" (Padova, varie date fino al 7 maggio 2024)

Presentazione libro: "Chiusi dentro. I campi di confinamento nell'Europa del XXI secolo" (Padova, 7 maggio 2025)

Incontro-dibattito: "Sogna ragazzo, sogna. Mai solo all'IPM, per ripartire" (Rovigo, 8 maggio 2025)

Incontro-dibattito. "Il carcere delle famiglie: le voci inascoltate di chi è rimasto fuori" (Milano, 8 maggio 2025)

Performance teatrale e successivo dibattito: "Genitorialità in carcere" (Arezzo, 9 maggio 2025)

Convegno. "La doppia pena delle donne in carcere. Quale genere di detenzione?" (Chieti, 9 maggio 2025)

Presentazione libro: "Decostruire la pena. Per una proposta abolizionista", di Giuseppe Mosconi (Verona, 10 maggio 2025)

Seminario Consiglio Superiore Magistratura: "REMS, stato dell'arte e prospettive di intervento" (Roma, 15 maggio 2025)

Tavola rotonda. "Il bilanciamento tra esigenze di custodia e di trattamento: il coinvolgimento della comunità esterna nella vita del carcere" (Firenze, 16 e 17 maggio 2025)

Convegno: "Emergenza carcere tra realtà locale e prospettive europee" (Milano, 19 maggio 2025)

"Sulla scena del crimine". Ciclo di incontri che pongono al centro le persone detenute e i loro diritti (Pescara, fino al 29 maggio 2025)

XII Programma Nazionale di Promozione del Teatro e della Danza in Carcere (Varie città, fino al 31 maggio 2025)

Serata di presentazione del giornale "Mabul", con partita di calcio e spazi di discussione (Milano, 5 luglio 2025)

Convegno: "La funzione rieducativa della pena. Biblioteche in carcere" (Nuoro, 3 e 4 ottobre 2025)

 

PODCAST

"Dialoghi abolizionisti". Ogni settimana un nuovo intervento di riflessione sulla prospettiva del superamento del carcere. (qui l'indice degli episodi)

 

CORSI E MASTER

Incontri di Formazione: "Dialoghi riparativi sul modello della community group conferencing" (Padova, fino al 4 giugno 2025)

 

CONCORSI  E BANDI

Associazione Museo Nazionale del Cinema. Concorso nazionale "LiberAzioni Festival 2025" (Scadenza 15 giugno 2025)

Associazione Artisti Dentro: premi "Scrittori Dentro" (Scadenza 20 marzo 2025), "Cuochi Dentro" (Scadenza 31 maggio 2025), "Pittori Dentro" (Scadenza 20 giugno 2025)