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Notiziario quotidiano dal carcere
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Edizione di lunedì 19 maggio 2025
di Edmondo Bruti Liberati
La Stampa, 19 maggio 2025 La Russa apre alla proposta di Giachetti. Ora il Parlamento approvi la legge. L’attuale situazione dei nostri penitenziari certifica la resa dello Stato. Il Governo è impegnato per la conversione in legge del decreto-legge sicurezza dopo il forte strappo istituzionale della “blindatura” di una proposta che aveva incontrato difficoltà in Parlamento. La proclamata finalità securitaria, l’introduzione di numerosi nuovi reati e l’aggravamento delle pene produrrebbero un aumento dei detenuti, tale da rendere ancor più drammatica la situazione del sovraffollamento con tutte le tensioni che ne derivano.
di Chiara Airoma
centrostudilivatino.it, 19 maggio 2025 Un dialogo a più voci tenutosi nella giornata del 15 maggio presso il Consiglio Superiore della Magistratura sul tema delle REMS. Nella giornata del 15 maggio si è tenuto presso il Consiglio Superiore della Magistratura un convegno dal titolo “REMS: Stato dell’arte e prospettive di intervento”. Le REMS (Residenze per l’Esecuzione delle Misure di Sicurezza) sono strutture sanitarie che accolgono persone affette da disturbi mentali che hanno commesso un reato e che per questo sono state sottoposte a una misura di sicurezza detentiva. Queste strutture, a differenza dei precedenti e poi aboliti Ospedali Psichiatrici Giudiziari (OPG), si dovrebbero concentrare sulla cura e la riabilitazione delle persone, offrendo loro cure specifiche (che non potrebbero ricevere in carcere) in un ambiente protetto, nonché un percorso di reinserimento sociale.
di Rosario Di Raimondo
La Repubblica, 19 maggio 2025 L’ex magistrato difende la scelta dei suoi colleghi: “Avrei fatto anch’io la stessa scelta: per ottenere i permessi al detenuto non si chiede solo buona condotta, ma molto di più”. “Avrei fatto le stesse cose che ha fatto il magistrato di sorveglianza. Tra le migliaia di casi che vanno a buon fine, questo è un’eccezione”. Così Francesco Maisto, garante dei detenuti del Comune di Milano e già presidente del tribunale di Sorveglianza di Bologna, legge la storia di Emanuele De Maria, il detenuto di Bollate ammesso al lavoro esterno in un hotel che ha ucciso la collega Chamila Wijesuriya e quasi ammazzato un altro dipendente, Hani Nasr, prima di suicidarsi buttandosi dal Duomo.
di Andrea Bucci
La Stampa, 19 maggio 2025 Detenuto di 42 anni arrestato e portato al Lorusso e Cutugno domenica: il cadavere trovato oggi alle 6 in cella. Un detenuto del carcere Lorusso e Cutugno, Hanid Bodoui, 42 anni, si è tolto la vita poche ore prima di essere portato in tribunale dove era atteso per l’udienza di convalida dell’arresto. Si tratta di un uomo arrestato per resistenza a pubblico ufficiale nella notte tra sabato e domenica in corso Giulio Cesare.
di Ornella Mincione
Il Mattino, 19 maggio 2025 Casa Accoglienza “Raffaele Nogaro” sarà ufficialmente aperta al pubblico giovedì 29 alle 11: è l’associazione Generazione Libera odv a dare la notizia dell’inaugurazione della struttura situata in via Cipulli n. 14, a Piana di Monte Verna. “Questo importante progetto - si legge nella nota dell’associazione - nasce con l’obiettivo di fornire un sostegno concreto e un luogo sicuro per coloro che si trovano in una situazione di disagio e bisogno”. La casa di accoglienza infatti ospiterà i detenuti ed ex detenuti senza fissa dimora. “Invitiamo tutti coloro che desiderano sostenere questa causa a partecipare all’inaugurazione e a contribuire con il loro supporto alla realizzazione di questa importante iniziativa”, dicono ancora i referenti di generazione libera. In realtà, a fare luce sulla casa di accoglienza e sul suo significato è il lungo post di Facebook scritto dagli autori dell’associazione di volontariato.
di Simone Giraudi
lavocedialba.it, 19 maggio 2025 Giovedì 15 maggio, in municipio a Cuneo, la commissione consiliare di illustrazione dell’Ufficio: con 16 funzionari e un educatore si occupano di tutto il territorio cuneese. In totale, nel 2024, in provincia di Cuneo sono state 1.253 le persone sottoposte a misure alternative al carcere che sono state interessate dai progetti dell’Ufficio di Esecuzione Penale Esterna. Un dato importante, che va a comporre quello piemontese - 9.730 persone e 4.500 detenuti - e quello nazionale, che segna 142.773 persone in esecuzione penale esterna e 62.445 detenuti. A sciorinare i dati - nel corso dell’ultima riunione della VI commissione consiliare del Comune di Cuneo, occorsa nella serata di giovedì 15 maggio - le dottoresse Elena Boranga (direttrice dell’Ufficio) e Silvia Eicholzer.
di Beatrice Tominic
fanpage.it, 19 maggio 2025 Ha trascorso oltre 600 giorni fra Latina e Rebibbia in una cella troppo piccola. Il Ministero è stato condannato a ripagarlo, ma dopo cinque anni non è ancora arrivato alcune risarcimento al detenuto. Ha trascorso 130 giorni nel carcere di Latina e 510 in quello romano di Rebibbia in una cella più piccola di tre metri quadrati e in pessime condizioni, con poca luce e poca aria. L’uomo, un cinquantottenne della provincia di Latina, assistito dall’avvocato Antonio Cavaliere, ha presentato ricorso contro lo Stato e il Ministero della Giustizia, che alla fine è stato condannato a pagare al detenuto un risarcimento. Risarcimento che, a cinque anni dalla sentenza, non è mai arrivato.
ilpost.it, 19 maggio 2025 È quello di Marassi, a Genova, in cui ci sono spazi colorati per giocare e professionisti che assistono le famiglie divise. Il carcere maschile di Marassi, a Genova, ha un ingresso speciale per i minori che vanno a trovare i loro padri detenuti. Dà direttamente sulla strada, e non c’è nessun metal detector da attraversare, nessun cane antidroga che annusa, e nessun suono disturbante di sbarre che scorrono: oltre la porta ci sono pennarelli, libri e giochi, e anche alcuni professionisti tra educatori e psicologi che intrattengono i minori mentre i familiari svolgono la lunga trafila di controlli per entrare a fare visita a qualcuno dei detenuti, un momento che spesso aggiunge stress e mestizia a chi sta già vivendo una condizione molto difficile.
casertanews.it, 19 maggio 2025 Il 22 maggio alle 10 si terrà l’inaugurazione della nuova struttura “Colloqui detenuti” presso la Casa di Reclusione di Aversa. Un progetto programmato già da tempo e finalmente concretizzatosi grazie alla caparbietà e l’impegno costante della direzione del penitenziario normanno, guidato dalla direttrice Stella Scialpi e il comandante del reparto di polizia penitenziaria Francesca Acerra, nonché degli esecutori e addetti settore Mof, ingegneri e maestri artigiani che hanno realizzato e coordinato i lavori.
di Sara Sonnessa
torinocronaca.it, 19 maggio 2025 Dopo la rivolta dello scorso venerdì notte (quando l’area bianca è stata incendiata da alcuni migranti detenuti) la capienza del Cpr in corso Brunelleschi è dimezzata. Dei 57 detenuti, ne resteranno solo 30 all’interno della struttura gestita dalla cooperativa Sanitalia. Sono passati due mesi dalla riapertura del Centro: macerie, incendi, proteste e metà del Cpr è distrutto. Lo scorso 1 maggio un gruppo di ristretti aveva ingaggiato una sommossa, 4 migranti feriti - tra cui un 28enne marocchino che è riuscito a evadere: era stato trasportato presso l’ospedale Martini per un ricovero e da lì si è dato alla fuga facendo perdere le sue tracce.
di Silvio Cacciatore
ilreggino.it, 19 maggio 2025 Studenti, attivisti, magistrati e garanti in piazza per sostenere chiedere giustizia e verità. Una giornata di dignità civile in un paese dove in troppi avevano scelto di tacere. Il procuratore Musolino: “Non siete soli”. C’è stato un tempo in cui Seminara taceva. Le persiane abbassate, le parole sussurrate, le mani giunte dietro la schiena. Un tempo in cui la violenza si poteva commentare solo con frasi svuotate, con lo sguardo voltato altrove, con la sentenza velenosa sussurrata all’orecchio: “se l’è cercata”. Quel tempo non è finito. Ma oggi, in una piazza rimasta troppo a lungo ferma e vuota, una nuova voce ha cominciato a farsi sentire. È arrivata da fuori, da chi ha scelto di esserci nonostante tutto, e si è fatta spazio con la sola forza che hanno i gesti veri: una presenza senza rumore, ma piena.
mantovauno.it, 19 maggio 2025 Un confronto aperto sul delicato tema della giustizia e del sistema carcerario italiano avrà luogo martedì 20 maggio alle ore 18 presso la sala conferenze dell’Hotel Casa Poli di Mantova. L’iniziativa, organizzata dalla Federazione Provinciale del Partito Socialista Italiano (Psi), si intitola “Carcere e società: esclusione o reinclusione?”, e si propone di riflettere sul ruolo della detenzione nella società contemporanea. Tra i relatori spiccano figure di rilievo nel panorama giuridico e politico italiano. Interverranno Graziella Bonomi, garante dei diritti delle persone detenute e private della libertà personale per la città di Mantova; Roberto Casari, già presidente di CPL Concordia e Maurizio Turco, segretario del Partito Radicale e presidente della “Fondazione Marco Pannella”.
Corriere Romagna, 19 maggio 2025 “In accordo con la direttrice Carmela De Lorenzo e il cappellano don Enzo Zannoni, anche quest’anno, nell’imminenza dell’estate, abbiamo donato indumenti agli ospiti del carcere di Forlì”. A comunicare l’ennesimo gesto caritativo a beneficio della popolazione maschile della Casa circondariale di via Della Rocca, è il presidente della moschea di via Masetti, Mohamed Ballouk. Nell’elenco del vestiario, rigorosamente nuovo, consegnato sabato scorso a don Zannoni, compaiono 150 canotte, 150 magliette mezza manica collo tondo, 150 pantaloncini e 150 slip. “È un dono della comunità islamica forlivese - precisa Ballouk - che viene elargito a tutti i carcerati, nessuno escluso”.
di Aldo Grasso
Corriere della Sera, 19 maggio 2025 Di fronte alla sequenza pavloviana delle brevi dichiarazioni dei politici che telegiornali e giornali radio della Rai propongono con una ostentazione euforica e minacciosa (i famosi “vocali” presi a prestito da TikTok) viene da rimpiangere il pastone. Devo spiegare che cos’è e perché per tanti anni è stato vissuto con un grande fastidio. Tecnicamente il pastone è un servizio giornalistico che contiene il resoconto di tutti i fatti della giornata politica; l’espressione gergale nasce dal fatto che quei due o tre minuti esprimevano l’idea di un impasto di notizie, commenti e dichiarazioni di esponenti dei diversi schieramenti politici. Il pastone è stato sempre vissuto con fastidio, come ricordava, alcuni anni fa, Michele Serra: “Il pastone è stato fin qui in tutti i tigì Rai una specie di ammainabandiera ...
di Paolo Ercolani*
Il Fatto Quotidiano, 19 maggio 2025 Questa impressionante opulenza informativa, in linea teorica sarebbe positiva, ma alle suddette condizioni si rivela disastrosa e alla base di due fenomeni socialmente devastanti. La grande confusione che caratterizza il nostro tempo, rendendo quantomai ostica la comprensione delle questioni ideologiche, geopolitiche o anche solo culturali in senso lato, non è dovuta a una complessità specifica di questa epoca. Tutte le epoche storiche, infatti, hanno presentato elementi di complessità tali da non rendere possibile l’individuazione netta e definitiva di torti e ragioni. Tuttavia, per noi occidentali le cose sono state colpevolmente più semplici fino a poco tempo fa.
di Andrea Galli
Corriere della Sera, 19 maggio 2025 Un genitore: “La fascinazione per lo stile di vita fatto di soldi facili, vestiti griffati e auto di lusso esiste eccome”. La nuova puntata dell’inchiesta del Corriere. Questa donna, giovane, dice d’arrivare dall’Albania, dalla zona a nord, quella delle montagne, verso il Kosovo; siede dentro una macchina giapponese con le mani sul volante e guardandosi nello specchietto retrovisore; è una macchina nuova, scura, pulita, sembra appena lavata, parcheggiata all’immediato principio di una strada laterale che hanno trasformato in una discarica abusiva, su ogni spiazzo d’asfalto all’angolo con gli alberi hanno appoggiato scarti industriali e di cantieri edili, materassi, sacchi neri.
AFFARI SOCIALI
di Valentina Rorato
Corriere della Sera, 19 maggio 2025 È quanto emerge da un nuovo studio finanziato dal Consiglio per la ricerca sanitaria della Nuova Zelanda, che sottolinea come questo vizio da parte di genitori o tutori sia associato a diverse forme di maltrattamento sui piccoli. Prevenire l’abuso di alcol per prevenire la violenza sui bambini. È quanto emerge da un nuovo studio finanziato dal Consiglio per la ricerca sanitaria della Nuova Zelanda, che sottolinea come questo vizio da parte di genitori o tutori sia associato a diverse forme di maltrattamento sui piccoli. “I caregiver che bevono in modo eccessivo hanno il doppio delle probabilità di essere violenti con i minori rispetto ai caregiver senza questo problema. Sebbene molti fattori contribuiscano al maltrattamento dei minori, l’alcol è un fattore di rischio prevenibile”, spiega June Leung, ricercatrice ...
di Giuseppe Antonelli
Corriere della Sera, 19 maggio 2025 E il vocabolo speculare “reimmigrazione” era usato già negli anni del fascismo. Parole nuove per idee vecchie. Parole nuove per rendere rassicuranti cose spaventose. Parole nuove per rendere accettabili cose inaccettabili. Parole pensate per camuffare cose che, chiamate con il loro nome, risulterebbero più difficili da dire. Gli esempi sono molti. Dal condono che diventa pace fiscale all’intolleranza trasformata in tolleranza zero, fino alle stragi di civili riportate come effetti collaterali di una guerra. Anche l’etichetta cambiamento climatico, che oggi sembra neutra, è stata coniata dai conservatori americani per sostituire la più allarmante riscaldamento globale.
di Lea Ypi
La Stampa, 19 maggio 2025 La promessa dei populisti è di risolvere i conflitti attribuendo la colpa del fallimento agli esclusi. Quando ero adolescente in Albania negli Anni 90, il padre di una delle migliori amiche era un trafficante di persone. Lo chiamavamo “Ben lo Zoppo”. Non aveva scelto di fare il trafficante - le riforme di privatizzazione che seguirono il crollo del comunismo in Albania costrinsero i dirigenti del cantiere navale a licenziare i lavoratori e così Ben e sua moglie si ritrovarono disoccupati. L’Occidente aveva passato decenni a criticare l’Est per i suoi confini chiusi. Chi riusciva a fuggire venivano accolto da eroe. All’improvviso, la retorica cambiò.
di Paolo Lambruschi
Avvenire, 19 maggio 2025 Mediobanca e Unhcr insieme per rilanciare la figura del tutor volontario, istituita dalla legge Zampa. Sostenere i minori stranieri non accompagnati in Italia con la formazione l’inserimento e soprattutto promuovendo la figura del tutore volontario. È l’impegno che ha preso il Gruppo Mediobanca che ha deciso di rafforzare la collaborazione con Unhcr, l’agenzia Onu per i rifugiati per sostenere un programma integrato di protezione dei minori stranieri non accompagnati. L’Italia nel 2024 ha registrato quasi 67mila arrivi via mare, il 19% dei quali erano bambini e il 69% di loro sono arrivati sulle nostre coste senza famiglia, spesso perduta per mare o lungo le rotte migratorie con traumi indelebili. In base al report del ministero del Lavoro, il più completo, a marzo erano poco più di 16mila i minori soli sul nostro territorio ...
di Salvatore Frequente
Il Fatto Quotidiano, 19 maggio 2025 E i pazienti in cura restano a rischio. I ministeri dell’Interno e della Salute corrono ai ripari sul tema della guida dopo l’assunzione di stupefacenti, ma rimangono ancora tanti dubbi. Il legale: “Un maldestro tentativo di correre ai ripari”. A diversi mesi dall’entrata in vigore della riforma del Codice della strada, i ministeri dell’Interno e della Salute corrono ai ripari sul tema della guida dopo l’assunzione di stupefacenti, cercando di mettere ordine a una norma finita alla Consulta per possibili vizi di costituzionalità. Ma le nuove linee guida se da un lato chiariscono aspetti come l’inutilizzabilità degli esami delle urine per accertare la positività alle droghe, dall’altro sembrano più un tentativo finalizzato solamente a provare a legittimare - legalmente e tecnicamente - una norma molto contestata anche da giuristi e medici.
di Giusi Fasano
Corriere della Sera, 19 maggio 2025 La parola pace è così abusata da sembrare ormai priva di tutta la sua potenza pratica, reale. Incatenata alle pretese di questo o quello, evocata in ogni dove, citata sempre e sempre più astratta. L’ha descritta con grande lucidità, in una recente intervista ad Avvenire, il cardinale Pierbattista Pizzaballa, patriarca latino di Gerusalemme: “La pace”, ha detto riferendosi alla situazione in Terra Santa, “qui è la grande assente: non soltanto nelle nostre città e nella realtà quotidiana, ma anche nel pensiero. Resta soltanto un desiderio”.
di Luciano Casolari
Il Fatto Quotidiano, 19 maggio 2025 Subito dopo il ‘68, i giovani avevano il desiderio e l’illusione di cambiare il mondo. Ora sembrano prevalere il distacco e il disincanto. Come mai di fronte alla prospettiva di trasferire enormi risorse, prese soprattutto a discapito dei poveri, verso le armi non emerge una diffusa indignazione? Come può succedere che l’affermazione perentoria sulla ineluttabilità di una guerra entro i prossimi dieci anni contro una potenza nucleare dotata di 6mila testate nucleari non provochi un sussulto nella popolazione? Questa domanda mi pare centrale in questa fase della vita del nostro Paese e della sempre incompiuta Unione europea.
di Youssef Hassan Holgado
Il Domani, 19 maggio 2025 La delegazione italiana è arrivata alla frontiera con Gaza, mentre arrivano le notizie dell’uccisione del capo di Hamas, Mohammed Sinwar, e le ulteriori centinaia di vittime della grande offensiva dell’Idf. Il valico di Rafah è vuoto. Così come la strada percorsa per arrivare a questo unico punto di frontiera tra l’Egitto e la Striscia di Gaza. Un contrasto visivo netto rispetto a qualche mese fa, quando era impossibile riuscire a contare i tir fermi in fila ad aspettare per entrare. La carovana italiana di “Gaza oltre il confine”, composta da parlamentari ed eurodeputati delle opposizioni, ong e giornalisti è arrivata al valico di Rafah la mattina presto. Sono presenti solo gli operatori della Croce Rossa e i medici egiziani. Il silenzio è interrotto dal suono dei boati dell’artiglieria e dalle bombe dell’aviazione israeliana.
DOCUMENTI
APPUNTAMENTI DI RISTRETTI
APPUNTAMENTI
La Newsletter di Liberi dentro – Eduradio & Tv. Programmazione dal 19 al 25 maggio 2025
Presentazione libro. "Una storia criminale del mondo. Colonialismo e diritti umani dal 1492 a oggi", di Eugenio Raul Zaffaroni (Roma, 19 maggio 2025)
Convegno: "Emergenza carcere tra realtà locale e prospettive europee" (Milano, 19 maggio 2025)
Inaugurazione "Ostello delle idee. Spazio comune per una Padova inclusiva" (Padova, 24 maggio 2025)
Convegno. "Cure senza confini. Sfide e innovazioni in sanità penitenziaria" (Bologna, 5 giugno 2025)
Convegno: "La funzione rieducativa della pena. Biblioteche in carcere" (Nuoro, 3 e 4 ottobre 2025)
PODCAST
"Dialoghi abolizionisti". Ogni settimana un nuovo intervento di riflessione sulla prospettiva del superamento del carcere. (qui l'indice degli episodi)
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