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Notiziario quotidiano dal carcere
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Edizione di venerdì 16 maggio 2025
di Eleonora Martini
Il Manifesto, 16 maggio 2025 “Moral suasion” per la pdl Giachetti. Convinto dall’esperienza di Gianni Alemanno. Di solito funziona proprio così: si può passare una vita propagandando modelli penali e punitivi come unica soluzione a tutti i mali e sciorinando ad ogni caso di cronaca slogan manettari da insufflare nella pancia elettorale, fino a che dietro quelle sbarre di cui si vorrebbe perdere le chiavi capita qualche fratello, di sangue o di bandiera. È ciò che deve essere successo a Ignazio La Russa - di cui, nel campo, si ricordano in particolare le battaglie contro la legge sulla tortura - che, colpito dalla diretta testimonianza del suo ex alleato Gianni Alemanno, visitato a Pasqua insieme agli altri detenuti di Rebibbia, ha mostrato un qualche segno di ravvedimento. Che sia anche operoso, però, è tutto da vedere.
Il Dubbio, 16 maggio 2025 Il vicepresidente del Csm propone di estendere il beneficio a 60 o 90 giorni, per ridurre il numero dei reclusi e per conciliare il principio di legalità con il rispetto della persona detenuta. Pubblichiamo l’intervento dell’avvocato Fabio Pinelli, vicepresidente del Consiglio Superiore della Magistratura, al convegno “Per un Gesto di Clemenza nelle Carceri”, che si è svolto ieri in Senato.
di Angela Stella
L’Unità, 16 maggio 2025 Dopo le parole della seconda carica dello Stato, la radicale Rita Bernardini (Nessuno tocchi Caino) ha interrotto lo sciopero della fame. Le dichiarazioni del vicepresidente del Csm Fabio Pinelli. “Il vero problema delle carceri è il sovraffollamento”. Lo ha detto il presidente del Senato Ignazio La Russa intervenendo al convegno “Un gesto di clemenza per le carceri” in corso a Palazzo Giustiniani. “Ne ho parlato con Giorgia Meloni e anche lei lo considera un problema molto importante”, ha aggiunto La Russa che ha detto di aver chiesto “un incontro a Roberto Giachetti” per discutere della sua proposta. Il deputato di Iv ha messo a punto un provvedimento che punta a modificare il sistema di detrazione di pena per la liberazione anticipata dei detenuti.
Il Dubbio, 16 maggio 2025 La presidente di “Nessuno tocchi Caino” celebra il riconoscimento del sovraffollamento carcerario da parte delle istituzioni e sospende la sua protesta nonviolenta a favore della liberazione anticipata di chi sta in carcere. Rita Bernardini, presidente dell’associazione “Nessuno tocchi Caino”, ha sospeso oggi il suo sciopero della fame che proseguiva da 22 giorni, in segno di riconoscimento per l’intervento del presidente del Senato, Ignazio La Russa, il quale, durante un convegno sul sovraffollamento carcerario, ha espresso il suo sostegno a una proposta di legge sulla liberazione anticipata dei detenuti, un testo presentato dall’onorevole Roberto Giachetti, sostenuto da “Nessuno tocchi Caino”.
di Glauco Giostra
Avvenire, 16 maggio 2025 I progetti di riabilitazione e di reinserimento sociale funzionano nella stragrande maggioranza dei casi e fanno crollare la recidiva dei reati. Non è successo a Milano, ma generalizzare è un errore. La drammatica vicenda del condannato De Maria che, affidato da due anni al lavoro all’esterno, si è reso autore di un turpe omicidio e di una efferata aggressione, ha riacceso comprensibilmente un aspro confronto sulla opportunità di mantenere un sistema normativo che offre al condannato meritevole occasioni di graduale reinserimento sociale e lavorativo. A chi ricorda che ogni prognosi sconta purtroppo un inevitabile margine di fallibilità e che l’opportunità di progressivo rientro in società abbatte sensibilmente l’indice di recidiva, si obietta che queste considerazioni non leniscono naturalmente in nulla lo strazio delle vittime e dei loro cari. Ineccepibile, ma poco pertinente considerazione.
Il Dubbio, 16 maggio 2025 Il viceministro della giustizia Francesco Paolo Sisto ha commentato il caso di De Maria, il detenuto che, dopo aver ricevuto un permesso premio per lavorare come receptionist in un albergo, ha cercato di uccidere una donna con la quale aveva instaurato una relazione. Non riuscendo nell’omicidio, De Maria si è tolto la vita. In un’intervista a Radio Cusano, Sisto ha sottolineato come il caso sia particolarmente delicato e abbia messo in evidenza le problematiche psicologiche del detenuto. Sisto ha ribadito che la concessione di permessi premio a detenuti con precedenti penali gravi richiede un’accurata valutazione da parte del giudice di sorveglianza. Secondo il viceministro, il giudice deve agire con prudenza, soprattutto nei casi di detenuti come De Maria, che avevano precedenti di crimini efferati.
GIUSTIZIA
di Alessandro De Angelis
La Stampa, 16 maggio 2025 Ci sono dei dettagli che davvero spiegano il tutto. Uno di questi è quel che è successo giovedì, a Palazzo Madama. In breve: si votava il calendario dei lavori, perché i gruppi non avevano trovato un accordo. Si sa, anche sul calendario c’è un gioco politico. Fa parte della dinamica parlamentare. Ebbene le opposizioni, tra varie questioni anche non urgenti, hanno chiesto di anticipare l’informativa del ministro degli Esteri su Gaza. E questa non è proprio una richiesta strumentale, visto quel che sta succedendo da quelle parti visto che, tra l’altro, da quando è iniziato il conflitto in Medioriente non è mai svolta una seria discussione in Parlamento.
di Massimo Lugli
Il Foglio, 16 maggio 2025 Il caso Garlasco, quello Resinovich, l’altro di Pierina. Cosa si agita dietro alle indagini diventate show televisivi montati ad arte da giornalisti-polemisti, incapaci di raccontare, ma solo di schierarsi. Siamo tutti pubblici ministeri. Potrebbe essere il titolo di un nuovo gioco di società e farebbe furore, altro che Monopoli reloaded. Tra processi mediatici, inchieste delle “Iene”, perquisizioni in diretta, interrogatori in differita, conduttori e conduttrici che giocano a Vostro Onore, avvocati, criminologi, criminalisti, psicologi, magistrati scodellati in tutti i tg, una ventata di giustizialismo sembra agitare le platee televisive e infiammare i social.
di Damiano Aliprandi
Il Dubbio, 16 maggio 2025 La prima Sezione Penale della Cassazione ha annullato con rinvio l’ordinanza col quale il Tribunale di Sorveglianza de L’Aquila aveva concesso la semilibertà a Giuseppe Guglielmino, condannato all’ergastolo sin dal 1996 per plurimi reati di stampo mafioso, sei omicidi, soppressione di cadavere e detenzione illegale di armi. Questa sentenza dimostra che, anche dopo la caduta dell’ostatività, i paletti per la concessione dei benefici restano stringenti. Una dimostrazione di come furono strumentali gli allarmismi contro la Consulta che dichiarò incostituzionale il divieto assoluto dei benefici a chi non collabora con la giustizia. Così come, è un fatto, che le concessioni di tali benefici passano sempre a un vaglio accurato.
di Jacopo Storni
Corriere Fiorentino, 16 maggio 2025 L’ex direttrice punita: “Il Tar è stato chiaro, degrado del carcere non per colpa mia”. Era stata sanzionata e sospesa dall’incarico di direttrice di Sollicciano dal dipartimento dell’amministrazione penitenziaria a causa delle condizioni degradanti del carcere fiorentino. Adesso però, il Tar della Toscana ha accolto il ricorso dell’ex dirigente, Antonella Tuoni contro il provvedimento disciplinare, sostenendo di fatto che le drammatiche condizioni in cui versa il penitenziario non sono da imputare a lei, bensì proprio al Dap. Il tribunale amministrativo, come anticipato ieri da La Nazione, condanna il ministero alla restituzione delle somme trattenute sullo stipendio di Tuoni. Sarà poi calcolato il risarcimento del danno, che si attesterà sui 30 mila euro.
di Michela Bompani
La Repubblica, 16 maggio 2025 Entrano da un accesso riservato, nello Spazio Barchetta, progetto unico in Italia: un pool di operatori e educatori aiuta i minori figli di detenuti, che lo Stato non riconosce come soggetti fragili, e supporta anche mamme e papà. Un bambino tiene la mamma per mano: va a trovare papà. Con lei passa attraverso il metal detector, davanti al cane antidroga, sente il frastuono dei cancelli a sbarre che si aprono e chiudono. E poi arriva allo spazio colloqui, nel carcere. Nonostante questo, lo Stato non lo riconosce come soggetto fragile. A Genova, però, c’è un percorso diverso, e unico in Italia, che i minori figli di detenuti fanno per incontrare il proprio papà. Ha appena concluso la sperimentazione e sta per essere diffuso nelle altre case circondariali della Liguria.
Il Mattino, 16 maggio 2025 “Ci hanno chiesto più misure alternative e più permessi premio per il diritto all’affettività”. Oggi il garante campano dei diritti delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale, Samuele Ciambriello, insieme al neo-garante della provincia di Caserta, don Salvatore Saggiomo, hanno fatto visita al carcere di Arienzo dove sono stati accolti dalla direttrice Annalaura De Fusco e dal comandante Michele Mitti. Nella Casa di Reclusione i garanti hanno incontrato una delegazione di detenuti, una buona parte di loro partecipano al progetto di scrittura creativa e comunicativa, promosso dall’associazione Seven Half Lab, alla visita era presente anche il presidente Paola Ortolani.
foggiacittaaperta.it, 16 maggio 2025 Giovedì 22 maggio alle 10 e alle 15 presso il teatro del Carcere di Foggia andrà in scena lo spettacolo “Il tempo di cambiare”, interpretato proprio detenuti del penitenziario. È frutto del progetto “La liberazione interiore attraverso il teatro” sostenuto dalla Fondazione dei Monti Uniti, dalla Camera Penale di Capitanata, dall’Ordine degli Avvocati di Foggia, dal Rotary Club Foggia e Foggia Capitanata, e dall’Inner Wheel di Foggia. È il risultato di un progetto coinvolgente, iniziato a settembre 2024, in cui i detenuti hanno partecipato attivamente a tutte le fasi della creazione, dalla scrittura alla messa in scena, passando per la scenografia e i costumi. Accolto con entusiasmo dalla direttrice della cc di Foggia, dott.ssa Giulia Magliulo e dall’aerea trattamentale dell’istituto di pena.
di Catia Paluzzi
gnewsonline.it, 16 maggio 2025 Il testo è stato scelto tra i tanti realizzati dai ragazzi nelle attività del laboratorio di scrittura che si è tenuto nell’Istituto Penale per i Minorenni di Treviso, nell’ambito di un percorso educativo e riabilitativo che vuole promuovere nei giovani detenuti la riflessione critica su sé stessi e sulle proprie esperienze di vita. A firmarlo è Jamel, un giovane detenuto che ha deciso di raccontarsi con coraggio e sincerità, offrendo una testimonianza autentica e personale e ponendo al centro il tema dell’identità e del cambiamento. Il testo scritto con un linguaggio diretto ed essenziale rappresenta il tentativo di esprimere la complessità del vissuto individuale e la volontà di riscatto.
di Elisabetta Cibinel
secondowelfare.it, 16 maggio 2025 Lo spettacolo “Ottantaquattro pagine”, scritto dai detenuti del carcere di Torino, racconta la lettera di un giovane assassino che 100 anni fa ha cercato riscatto e perdono. Un’opera profonda e coinvolgente, dietro la quale c’è molto lavoro che merita di essere raccontato. Lo scorso 14 dicembre a Torino è stata una giornata particolarmente fredda, probabilmente la più fredda dell’autunno fino a quel momento. Chi verso le 20 di quel sabato sera fosse capitato dalle parti di corso Massimo avrebbe assistito a una scena insolita: decine di persone in coda - ognuna con la sua nuvoletta di vapore - davanti alla porta d’accesso di una sede dell’Università di Torino, evidentemente fuori orario. A poco a poco la fila si è accorciata e le persone hanno trovato posto sulle panche di legno della vecchia ...
AFFARI SOCIALI
di Carlo Verdelli
Corriere della Sera, 16 maggio 2025 La consultazione dell’8 e 9 giugno: l’astensione è contemplata e legittima. Ma segna un’ulteriore avanzata del disinteresse verso lo stato del Paese. Si è parlato parecchio di consigli su come impiegare i prossimi 8 e 9 giugno: stare a casa, passare il tempo con i figli per chi li ha, concedersi una vacanzina. Si è discusso pochissimo, al limite del niente, delle materie per cui saremo chiamati ad esprimerci proprio quell’8 e 9 giugno. Eppure sono temi tutt’altro che marginali. Quattro riguardano il lavoro, con questioni relative a sicurezza, licenziamenti, contratti a termine, appalti. Uno, la cittadinanza per gli stranieri, che prevedrebbe la riduzione da 10 a 5 gli anni per ottenerla, in linea con Francia, Germania, Paesi Bassi e tanti altri.
di Vitalba Azzollini*
Il Domani, 16 maggio 2025 L’invito al non voto, pur legittimo, svilisce la sovranità popolare, che si esprime anche attraverso uno strumento che rende protagonisti i cittadini, qual è il referendum abrogativo. Chi fa propaganda per l’astensione, inoltre, evita di entrare nel merito dei quesiti. Ma il popolo può ritenersi costituzionalmente “sovrano” in quanto pienamente informato. Come può essere giudicata l’astensione in occasione di un referendum abrogativo, per la cui validità è necessario il raggiungimento del quorum del 50 per cento più uno degli aventi diritto?
di Marta Di Donfrancesco
L’Espresso, 16 maggio 2025 L’eurodeputato del Pd dopo la riunione del gruppo di lavoro della commissione Libe del Parlamento europeo: “C’è un governo che a tappe forzate sta cercando di comprimere le libertà fondamentali”. Diritti che arretrano per la comunità Lgbtqia+, spyware nei cellulari dei giornalisti, dl sicurezza, continui attacchi della classe politica ai magistrati, controllo della Rai da parte del governo. Tutti elementi che, secondo l’eurodeputato Pd Alessandro Zan, membro della commissione Libe del Parlamento europeo sullo stato di diritto, fanno sì che “l’Italia stia diventando una democratura”.
di Vladimiro Zagrebelsky
La Stampa, 16 maggio 2025 Il governo danese, con l’appoggio di quello italiano, starebbe preparando una protesta contro l’orientamento adottato dalla Corte europea dei diritti umani nella decisione dei ricorsi presentati da migranti. È uscita la notizia che il governo danese, con l’appoggio di quello italiano, starebbe preparando una protesta contro l’orientamento adottato dalla Corte europea dei diritti umani nella decisione dei ricorsi presentati da migranti contro i governi per provvedimenti di espulsione. La notizia è ancora molto preliminare e generica. Come sarà redatta la protesta? Quali altri governi la condivideranno? A quale istituzione verrà indirizzata? Alla Corte o al Consiglio d’Europa di cui la Corte è espressione? Al Comitato dei ministri del Consiglio d’Europa o alla sua Assemblea parlamentare?
Il Domani, 16 maggio 2025 Il procuratore della Corte penale internazionale, Karim Khan, ha chiesto al procuratore generale libico di arrestare Osama Najim Almasri e autorizzare il suo trasferimento all’Aia per consentirne il giudizio. Svolta inattesa nel caso Almasri. Karim Khan, procuratore della Corte penale internazionale, ha chiesto ufficialmente al procuratore generale della Libia, Siddiq Al Sour, di procedere all’arresto di Osama Najim Almasri e autorizzare il suo trasferimento all’Aia per consentirne il giudizio. Il 19 gennaio 2025 era stato arrestato a Torino su mandato proprio della Cpi, che lo accusa di crimini di guerra e contro l’umanità. Ma il 21 gennaio, la Corte d’appello di Roma lo aveva rilasciato per un vizio procedurale permettendo la sua fuga in Libia.
di Gabriele Segre
La Stampa, 16 maggio 2025 Israele vince sul campo e perde in termini di immagine, per Hamas è il contrario. Le due parti devono capire che non possono cogliere una vittoria su ogni fronte. Che si occupi di Ucraina o attraversi il Medio Oriente, come ha fatto questa settimana, dovremmo ormai aver imparato che le promesse visionarie e le minacce altisonanti di Donald Trump vanno accolte con la massima prudenza. Non sono dichiarazioni di principio, ma l’espressione di una convinzione tanto profonda quanto carica di rischi: anche le ideologie più rigide e le identità più radicate possano essere piegate alla logica della trattativa, purché sostenuta da sufficiente pressione e determinazione.
di Martina Marchiò*
La Stampa, 16 maggio 2025 La guerra cambia i lineamenti delle persone. Forse perché ne modifica lo sguardo, lo rende perso, forse un po’ più spento, rendendo gli occhi più piccoli e cerchiati. Le persone che hanno visto la guerra le riconosci dallo sguardo che qualche volta si perde e dalla capacità di tendere l’orecchio per ascoltare cosa accade lontano. Qui a Gaza le persone iniziano ad avere gli occhi cerchiati, molte si trascinano per la strada, alcune mi guardano facendo con la mano il gesto di portare qualcosa alla bocca per indicare che hanno bisogno di cibo. Spesso abbasso lo sguardo sentendomi colpevole, poi rivolgo un sorriso: “Sorry! Scusa non ho niente da darti” dico con la voce bassa. Quasi sempre la persona comprende e mi sorride. Come si fa a restare occhi negli occhi con chi ha fame e vorrebbe solo mangiare.
di Laura Berlinghieri
La Stampa, 16 maggio 2025 Appelli, petizioni e cortei. Ma il cooperante veneziano, accusato di cospirazione, resta detenuto nel carcere alla periferia di Caracas. Sei mesi senza Alberto Trentini. Sei mesi senza il cooperante 45enne del Lido di Venezia, detenuto senza alcuna spiegazione plausibile in un carcere a trenta chilometri da Caracas. Era il 15 novembre scorso, quando l’uomo è stato fermato a un posto di blocco insieme al suo autista, lungo la strada tra la capitale e Guasdualito, al confine con la Colombia. Aveva sentito la madre poco prima: è stata l’ultima volta in cui questa donna è riuscita a parlare, anche se solo via messaggio, con suo figlio.
DOCUMENTI
Articolo. "Un Paese meno sicuro per effetto del decreto-legge sicurezza", di Emilio Dolcini
Articolo. "Decreto sicurezza e carceri: una risposta sbagliata", di Cesare Burdese
APPUNTAMENTI DI RISTRETTI
APPUNTAMENTI
La Newsletter di Liberi dentro – Eduradio & Tv. Programmazione fino al 18 maggio 2025
Presentazione libro. "Una storia criminale del mondo. Colonialismo e diritti umani dal 1492 a oggi", di Eugenio Raul Zaffaroni (Roma, 19 maggio 2025)
Convegno: "Emergenza carcere tra realtà locale e prospettive europee" (Milano, 19 maggio 2025)
Inaugurazione "Ostello delle idee. Spazio comune per una Padova inclusiva" (Padova, 24 maggio 2025)
Convegno. "Cure senza confini. Sfide e innovazioni in sanità penitenziaria" (Bologna, 5 giugno 2025)
Convegno: "La funzione rieducativa della pena. Biblioteche in carcere" (Nuoro, 3 e 4 ottobre 2025)
PODCAST
"Dialoghi abolizionisti". Ogni settimana un nuovo intervento di riflessione sulla prospettiva del superamento del carcere. (qui l'indice degli episodi)
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