|
|
Telefax 049.654233. Mail: redazione@ristretti.it Sito internet: www.ristretti.org |
Notiziario quotidiano dal carcere
--> Rassegne Tematiche <--
Edizione di domenica 11 maggio 2025
Il Foglio, 11 maggio 2025 Un appello al Dap che arriva dai docenti universitari di tutta Italia. Non convincono le motivazioni a favore delle “celle chiuse” quale modalità di custodia dei detenuti di alta sicurezza, da tempo coinvolti dalla testata in attività aventi come scopo la rieducazione. Ma le persone non sono “reati che camminano”: serve un modo più costituzionalmente orientato per garantire la sicurezza negli istituti penitenziari.
di Luigi Manconi e Marica Fantauzzi
La Repubblica, 11 maggio 2025 Una circolare del Dap limita l’apertura delle celle, mettendo a rischio il lavoro di Ristretti Orizzonti e il percorso di cambiamento di molti detenuti. L’appello di 35 docenti universitari. “A volte penso che il sole sia particolarmente affezionato alla nostra sezione, altrimenti non si spiegherebbe come mai ci faccia visita per ben due volte al giorno, soffermandosi a lungo. In realtà è il corridoio che, avendo alle sue estremità una finestra orientata verso est e l’altra verso ovest, accoglie volentieri i raggi solari, e su questo ha tutta la nostra comprensione dato che anche noi, silenziosi abitanti della sezione “studenti” del carcere, preferiamo di gran lunga restare in corridoio, approfittando di una concessione della direzione del carcere che lascia le porte delle celle aperte, dalle otto del mattino fino alle otto di sera.
a cura di Maria Corbi
La Stampa, 11 maggio 2025 In che mondo vogliamo vivere? Asserragliati nella fortezza, terrorizzati anche dal nostro vicino di casa, armati fino ai denti per difendere i nostri beni, diffidenti e capaci di vedere negli altri solo un potenziale nemico: è questo il mondo in cui vogliamo vivere? Da circa 12 anni noi di Ristretti Orizzonti avevamo lanciato una sfida: smettiamola di dire che “i mafiosi non cambiano mai”, facciamo in modo invece che gli venga voglia di cambiare, per i loro figli, per i nipoti, per il desiderio di diventare persone “perbene”, una bella espressione che fa capire che essere “a favore del bene” ti fa vivere meglio, è già quella una ricchezza. E così, avevamo chiesto di fare una sperimentazione: far lavorare insieme nella nostra redazione detenuti comuni e detenuti di Alta Sicurezza.
di Costanzo Apice*
L’Unità, 11 maggio 2025 C’è un momento della mia vita che ho percorso con il pensiero tante di quelle volte che mi sembra la scena di un film. Avevo 13 anni, io e mia sorella più piccola siamo davanti a mia madre che piange perché non ha i soldi per comprare da mangiare per noi. In preda alla rabbia non seppi fare altro che andare a rubare. Non avevo un padre, mia madre era iscritta all’ufficio di collocamento ma non ha mai avuto un lavoro, forse, se le cose fossero andate diversamente non sarei qui a raccontare la mia storia. Sono entrato in carcere a 15 anni e oggi ne ho 44. Solo pochi anni fa ho scoperto l’esistenza di educatori e psicologi, prima non sapevo nemmeno cos’era il percorso rieducativo. Per me il carcere significava punizione, e io ero sempre arrabbiato e ribelle.
di Manuela Galletta
giustizianews24.it, 11 maggio 2025 Un “investimento sulle carceri che non ha eguali e precedenti nella storia repubblicana”, una “riforma organica” della magistratura onoraria che “finalmente conferisce diritti e dignità” a “questi nobili servitori dello Stato” che “erano trattati come servi da chi ci ha preceduto”, e infine la volontà di procedere “all’arruolamento dei giudici onorari” per cercare di colmare le pesanti scoperture di organico. Dal Maschio Angioino a Napoli, dove giunge per partecipare al convegno dal titolo “La formazione specialistica per la Polizia penitenziaria: strumento di crescita e sicurezza nel sistema detentivo” organizzato dal Campus Città del Sapere (Polo di Napoli dell’università degli studi di Roma Unitelma Sapienza, presidente Bruno Pinti), il sottosegretario Andrea Delmastro delle Vedove ...
di Raffaele Cantone* e Gian Luigi Gatta**
La Repubblica, 11 maggio 2025 Giovedì scorso la Corte costituzionale ha dichiarato infondate le questioni di legittimità costituzionale della legge Nordio, che ha abolito il reato di abuso d’ufficio. In attesa delle motivazioni, proviamo a fare qualche considerazione sul significato della sentenza. Non si tratta di una decisione che appone il bollino verde su una legge, negandone il carattere problematico. La Corte non ha questa funzione: quando non dichiara l’incostituzionalità, esclude soltanto la violazione di un principio costituzionale ma non avalla scelte politiche, la cui responsabilità rimane del Parlamento. Se si guardano, del resto, i fatti oggetto dei procedimenti penali rimessi alla Corte emerge un campionario di problemi che parla da sé.
consiglio.regione.fvg.it, 11 maggio 2025 “La situazione nelle carceri sul nostro territorio è drammatica, e il decreto sicurezza non fa che peggiorarla. Oggi per la festa della mamma entriamo nella sezione femminile per porre l’attenzione su un aspetto particolarmente crudele della nuova norma: la detenzione per le madri e le donne incinte. Lunedì 12 parteciperò anche alla staffetta di digiuno promossa dal Garante di Udine”. Così, in una nota, la consigliera regionale del Patto per l’Autonomia-Civica Fvg Giulia Massolino che ha partecipato, oggi, a un incontro organizzato dalla Garante del Comune di Trieste avvocata Elisabetta Burla presso la Casa circondariale di via del Coroneo, con le detenute e l’associazione Nati per Leggere, nell’ambito della campagna Madri fuori della Società della Ragione.
di Chiara Caravelli
La Repubblica, 11 maggio 2025 Il flash mob itinerante dell’associazione fondata da don Ciotti “Fame di verità e giustizia” è partito da Bologna. In città il primato dei reati spia in regione, il 29% del totale: 290 estorsioni, 19 casi di riciclaggio, 6.147 truffe e frodi informatiche e 859 delitti informatici. Un’osteria, pochi tavoli e un menù speciale di 12 portate “difficili da digerire”. Dall’antipasto con il gioco d’azzardo ai primi con la privatizzazione dei beni confiscati alle mafie, per poi proseguire con i secondi dove si trovano la legge bavaglio e il sovraffollamento delle carceri. È il flash mob itinerante chiamato “Fame di verità e giustizia”, organizzato da Libera e portato sabato mattina in piazza de’ Celestini.
di Antonella Barone
gnewsonline.it, 11 maggio 2025 Arrivano senza un bagaglio, senza una lingua per comunicare, spesso senza un passato. A volte sono sporchi e malati. I viaggi su barconi o la fuga su altri mezzi di fortuna, la vita in strada, ma spesso anche la guerra e l’estrema povertà li hanno privati di un’identità, non solo giuridica. Erano o sono diventati irregolari, non possono essere reinseriti ma neanche espulsi, perché non hanno documenti, e sono quindi destinati al limbo criminogeno della clandestinità. È il ritratto, non penale ma umano, di gran parte dei detenuti stranieri che popolano le nostre carceri. Da qui l’iniziativa di Giovanni Monti, direttore della casa circondariale di Bolzano, di coinvolgere Croce Rossa Italiana e Mezzaluna Rossa per tentare di rintracciare i congiunti e ricostruire almeno le relazioni affettive di questi detenuti.
di Nicola Rotari
Corriere del Veneto, 11 maggio 2025 Il progetto di Alessandra Simone: prima l’ammonimento, poi rieducazione nelle associazioni. In prima linea che quindi non rovina il ragazzo sotto il profilo della fedina penale e del curriculum penale. È un provvedimento amministrativo, snello, agevole, che il questore può erogare per chiamarsi il ragazzo, che, essendo minorenne, verrà coi genitori, e dirgli: “Basta, c’è uno stop: questo è un comportamento che non devi attuare”. Questo è importante”.
di Luca Pompei
rete8.it, 11 maggio 2025 Interessante incontro nei giorni scorsi alla Sala Consiliare della Provincia di Chieti sul delicato tema della detenzione femminile negli Istituti di pena, con il Patrocinio di Provincia e Comune, Consiglio degli Ordini degli avvocati di Chieti e dell’Università “d’Annunzio” con la compartecipazione dell’Ordine dei Giornalisti d’Abruzzo. La condizione carceraria è una delle più dolorose piaghe del nostro Paese. Sovraffollamento, esiguità del personale di custodia, strutture fatiscenti, tutti elementi che sono costate all’Italia una lunga serie di ammonimenti da parte di organizzazioni di diritto civile e Unione Europea.
di Ilenia Pistolesi
La Nazione, 11 maggio 2025 Appuntamento alle ore 10 del 16 maggio al centro studi della Fondazione Crv. “C’è un forte divario tra la sentenza della Corte Costituzionale e il Dap”. Il 16 maggio alle 10 al centro studi della Fondazione Cassa di Risparmio di Volterra arriva un convegno sul tema dell’affettività in carcere. Nell’evento, organizzato dal Garante dei detenuti del Comune di Volterra, avvocato Ezio Menzione, e dal garante dei detenuti della Toscana, avvocato Giuseppe Fanfani, si discuterà di come far sì che venga data attuazione alla sentenza della Corte Costituzionale del gennaio 2024, che riconosce il diritto di tutti i detenuti a fruire di colloqui intimi, senza controllo né auditivo né visivo, con la propria moglie o convivente.
La Voce di Rovigo, 11 maggio 2025
Obiettivo: “Creare un gruppo di operatori volontari per incontrare i ragazzi reclusi e alimentare con loro un percorso di ascolto”. Il Centro francescano di ascolto cerca volontari per il nuovo carcere minorile. L’apertura dell’Ipm (Istituto penale per minorenni) a Rovigo, annunciato per il prossimo anno, considerata la storia del Centro francescano di ascolto, vedrà impegnati i volontari nell’obiettivo di mettere insieme una rete con altre organizzazioni e “creare un gruppo di operatori volontari per incontrare i ragazzi reclusi e alimentare con loro un percorso di ascolto, per il recupero del senso di legalità e individuare le possibilità del loro reinserimento nella vita libera”.
librerialornitorinco.it, 11 maggio 2025 Tra sovraffollamento, rivolte, trattamenti disumanizzanti, torture, abusi ed emergenza suicidi, la situazione delle carceri italiane è tra le peggiori in Europa. Nel momento in cui qualcunə finisce in carcere, non perde unicamente la sua libertà di movimento: spesso, a quella si aggiungono la sua dignità di essere umano, la possibilità di un futuro diverso, l’aspirazione a un cambiamento. È scritto che la funzione della pena è rieducativa e riabilitativa; sulla carta, ma di certo non nei fatti, non in queste condizioni. Davvero pensiamo che rinchiudere fisicamente gli individui che commettono un crimine, escludendoli dalla società e relegandoli ai margini, sia il modo migliore per prevenire quei reati e costruire un mondo migliore e sicuro per tuttə?
di Sandro Benigni
viveresanbenedetto.it, 11 maggio 2025 L’incontro è aperto a tutti ed è a ingresso libero. Lunedì 12 maggio dalle ore 11, con un confronto sul carcere, entra nel vivo la ricca programmazione della biblioteca comunale “G. Lesca” di San Benedetto dedicata agli adolescenti. Il progetto “Bella Bro! Un anno di cultura vietato ai maggiori” prosegue con il Debate “Il carcere deve educare o punire?”. Dalle 11 alle 13 il piano terra della “Lesca” ospiterà un’ottantina di studenti dell’Iis “Antonio Guastaferro” di San Benedetto che si confronteranno sul tema del carcere come luogo di privazione delle libertà personali e ne argomenteranno le finalità rieducative e sanzionatorie. Il lavoro preparatorio è stato coordinato nei mesi scorsi dalla docente Nicoletta Troiani.
di Alessandra Codeluppi
Il Resto del Carlino, 11 maggio 2025 Gli studenti hanno buttato piatti e vasi d’argilla per terra, frantumandoli. Poi hanno preso i cocci e li hanno riattaccati usando la pistola a caldo. “Così si può ricostruire una situazione che si è rotta, come avviene dopo un reato: riunendo i pezzi da cui nascerà qualcosa che sarà per sempre diverso da prima, ma nuovo. Dire “buttare via la chiave” per un detenuto equivale a “buttare via i cocci”: così ha spiegato loro il senso della giustizia riparativa Davide Orlandini, mediatore del centro ‘Anfora’ (cooperativa L’Ovile), che promuove la risoluzione dei conflitti attraverso il dialogo tra vittima e colpevole.
agi.it, 11 maggio 2025 Un titolo evocativo “Galeotto fu il racconto”, una raccolta di testi di autori vari che hanno un dato comune: sono detenuti in regime di arresti domiciliari. È il frutto di un corso di scrittura creativa a cui ha partecipato una ventina di persone agli arresti domiciliari: è stato organizzato dalla Caritas diocesana di Ragusa con la collaborazione dell’Uepe - Ufficio per l’esecuzione penale esterna. Il corso è stato strutturato in due classi, corrispondenti alle due macro aree territoriali di Ragusa e Vittoria, in 10 incontri a cadenza settimanale e di due ore e mezza ciascuno tra ottobre e dicembre dello scorso anno; uno scrittore e grafico Emanuele Cavarra come docente e una tutor psicologa, Barbara Buscemi.
valsassinaoggi.it, 11 maggio 2025 Prende il via il “Progetto Belli Dentro” con la realizzazione di una “palestra diffusa” all’interno della Casa Circondariale di Lecco. Il Rotary Club Lecco da tempo collabora con la Fondazione Comunitaria del Lecchese e un suo rappresentante è componente del Fondo Aiutiamoci all’interno del quale è stato sviluppato e realizzato un ampio ed articolato progetto a sostegno della Casa Circondariale di Lecco. Uno di questi progetti riguarda la realizzazione di una “palestra diffusa” interna all’Istituto; per concretizzare questo progetto, oltre alla indispensabile raccolta fondi, è stato necessario risolvere una serie di questioni tecniche e organizzative, più ampie e diverse rispetto a quelle normalmente richieste per realizzare una palestra.
di Luisa Taliento
iodonna.it, 11 maggio 2025 Giulia di Barolo all’incoronazione di Napoleone conobbe l’uomo che avrebbe amato tutta la vita (e per cui lasciò la Francia per il Piemonte e i suoi vigneti). Ma fu la sorte delle meno fortunate a segnare il suo percorso, come racconta un nuovo libro. “Tancredi accennò un inchino e Juliette si tirò in piedi, guardandolo incuriosita. “Non ho mai conosciuto nessuno con un nome così evocativo, da poema cavalleresco” gli disse, sincera. “Sono Juliette Colbert di Maulévrier”. Sorrise di nuovo e lui batté le palpebre, come se un raggio di sole lo avesse abbagliato”. I due giovani si conobbero così, a Parigi, durante un’occasione speciale, quella dell’incoronazione dell’imperatore Napoleone Bonaparte. Fu quello che si dice un classico colpo di fulmine, raccontato da Marina Marazza nel libro Sangue delle Langhe.
AFFARI SOCIALI
di Paolo Foschini
Corriere della Sera, 11 maggio 2025 “L’impulso verso una Europa unita, tra Stati che una volta erano stati in guerra, è così forte e più forte che mai proprio tra noi pochi, ancora vivi, che quella guerra l’abbiamo vissuta”. Così Liliana Segre alla folla di ragazzi venuti ad ascoltarla nella seconda giornata di Milano Civil Week. “Ho 95 anni e come tutte le persone anziane posso dimenticare le cose recenti, ma ricordo molto bene gli anni della mia giovinezza”. Comincia così il racconto che Liliana Segre, come centinaia e forse ormai migliaia di altre volte, ha condiviso anche davanti alla folla di studenti venuti ad ascoltarla nella seconda giornata di Milano Civil Week. L’arresto, il treno, la marcia della morte, l’essere sopravvissuta “continuando a camminare, una gamba davanti all’altra, anche in salita”.
di Michele Gambirasi
Il Manifesto, 11 maggio 2025 I partiti del sì: “La seconda carica dello Stato invita a disertare il voto, hanno paura”. Magi (+Europa): “Un’onda democratica li sommergerà”. Conte annuncia il proprio sì al quesito sulla cittadinanza, ma rimane la libertà di voto per i 5S. Invoca un’”effetto sobrietà” l’opposizione dopo l’uscita del presidente del Senato La Russa che venerdì sera ha detto che farà propaganda per l’astensionismo. Se la proclamazione del lutto nazionale (dopo la morte del papa) in concomitanza con il 25 aprile non ha sgonfiato le piazze della Liberazione, l’auspicio delle minoranze è che la campagna astensionista del governo si tramuti un boomerang utile a raggiungere l’agognato quorum. Campagna che ha prodotto i primi piccoli smottamenti anche nel fronte delle opposizioni.
di Luca Sofri
ilpost.it, 11 maggio 2025 Per la Corte non devono essere riportati in Italia se fanno domanda d’asilo dopo essere arrivati nel CPR di Gjader. Secondo la Corte di Cassazione la detenzione di un migrante nel centro di permanenza per il rimpatrio (CPR) costruito dall’Italia a Gjader, in Albania, è legittima anche se la persona fa domanda di richiesta d’asilo. Questo principio giuridico contenuto in una sentenza della Corte, di cui ha dato notizia il Corriere della Sera sull’edizione cartacea di sabato e che non è ancora pubblicata sul sito della Cassazione, cambia un po’ le cose per i migranti portati in Albania.
di Luciana Cimino
Il Manifesto, 11 maggio 2025 I richiedenti asilo possono essere trattenuti a Gjader. Nella notte 83 persone, tra cui 16 minori, soccorse dalle ong, due cadaveri. Matteo Piantedosi è un uomo fortunato. Ieri, alla scuola politica della Lega, davanti a Matteo Salvini che non fa mistero di volergli scippare il Viminale, il ministro dell’Interno è arrivato con un grosso scudo: una sentenza della Corte di Cassazione che stabilisce che anche i richiedenti asilo potranno essere trattenuti nei centri per migranti in Albania.
ESTERI
La Repubblica, 11 maggio 2025 La denuncia di Human Rights Watch. Sulla base di numerosi resoconti dei media che citano funzionari statunitensi, l’amministrazione Trump pronta a deportare un numero imprecisato di migranti reclusi in USA. Il governo degli Stati Uniti trasferisce con la forza i migranti in Libia, dove le condizioni di detenzione disumane sono ormai note e ben documentate, tra torture, maltrattamenti, aggressioni sessuali e uccisioni. Lo denuncia Human Rights Watch. Sulla base di numerosi resoconti dei media che citano funzionari statunitensi, l’amministrazione Trump potrebbe essere pronta a deportare a breve in Libia un numero imprecisato di migranti, detenuti negli USA.
DOCUMENTI
Garante nazionale. Focus suicidi e decessi in carcere: aggiornamento al 6 maggio 2025
APPUNTAMENTI DI RISTRETTI
APPUNTAMENTI
La Newsletter di Liberi dentro – Eduradio & Tv. Programmazione dal 12 al 18 maggio 2025
Presentazione libro. "Una storia criminale del mondo. Colonialismo e diritti umani dal 1492 a oggi", di Eugenio Raul Zaffaroni (Roma, 19 maggio 2025)
Convegno: "Emergenza carcere tra realtà locale e prospettive europee" (Milano, 19 maggio 2025)
Convegno: "La funzione rieducativa della pena. Biblioteche in carcere" (Nuoro, 3 e 4 ottobre 2025)
PODCAST
"Dialoghi abolizionisti". Ogni settimana un nuovo intervento di riflessione sulla prospettiva del superamento del carcere. (qui l'indice degli episodi)
CORSI E MASTER
CONCORSI E BANDI