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Notiziario quotidiano dal carcere
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Edizione di giovedì 31 luglio 2025
CARCERI
di Ornella Favero
Ristretti Orizzonti, 31 luglio 2025 L’estate in carcere è il contrario che in libertà: è triste, è soffocante, è angosciante. Ed è funestata dai “piani carcere”, che tornano a prenderci in giro con regolarità disarmante. Ho preso in mano il piano del 2014, ed è praticamente una fotocopia di quello appena presentato dal governo. Che però ha in più alcune definizioni “creative”, il nulla raccontato come se potesse davvero accadere.
di Giuliana Covella
Il Mattino, 31 luglio 2025 Per ridurre il sovraffollamento nelle carceri serve una liberazione anticipata speciale: è quanto emerso dalla mobilitazione nazionale che si è svolta questa mattina davanti all’ingresso del Tribunale di Napoli in piazzale Cenni di fronte al carcere di Poggioreale. Il presidio è stato organizzato dal garante regionale dei detenuti Samuele Ciambriello e dal garante comunale don Tonino Palmese, insieme alla Pastorale carceraria della Diocesi, la Camera Penale di Napoli, il Movimento Forense e l’Ordine degli avvocati di Napoli Nord. Tra i presenti il presidente del Consiglio regionale Gennaro Oliviero, padre Alex Zanotelli, il consigliere regionale Pasquale Di Fenza, associazioni, familiari dei detenuti.
di Michele Gambirasi
Il Manifesto, 31 luglio 2025 La mobilitazione dei Garanti territoriali dei detenuti, c’è la richiesta di un provvedimento di clemenza. Samuele Ciambriello, presidente della Conferenza e Garante della Campania: “A Poggioreale abbiamo incontrato una sola psichiatra. Mancano medici, pedagogisti, educatori. Ci sono, invece, il sovraffollamento e i morti”. Si è tenuta ieri la protesta indetta dalla Conferenza nazionale dei garanti territoriali dei detenuti in tutta Italia, per le condizioni detentive nelle carceri italiane, sempre più critiche per il sovraffollamento, che ha toccato quota 134%, e che in estate tendono a peggiorare a causa del caldo e della minore affluenza di volontari, personale e visite.
di Elisa Demma e Alessandro Gargiulo
Il Dubbio, 31 luglio 2025 Il sovraffollamento delle strutture penitenziarie in alcuni casi supera o si avvicina al 200%; a Melfi ad esempio ci sono circa 100 detenuti per poco più di 60 posti effettivamente disponibili, stesso discorso a Campobasso, per non parlare dei grandi penitenziari (Poggioreale, San Vittore, Le Vallette, Regina Coeli, Rebibbia) dove serve ricorrere alle centinaia e alle migliaia per descrivere il fenomeno. Il Movimento Forense alcuni anni fa ha inteso dotarsi di un Dipartimento Carceri il quale grazie alla generosità e alla sensibilità dei suoi componenti, per lo più civilisti, è riuscito ad effettuare una serie di visite nelle carceri italiane; in particolare l’attività si è sviluppata a Torino, Milano, Rovigo, Venezia, Roma, Campobasso, Napoli, Avellino, Benevento, Aversa, Ariano Irpino, Arienzo, Santa Maria Capua Vetere, Melfi, Catanzaro, Crotone, Reggio Calabria, Termini Imerese e Castelvetrano.
di Gianni Alemanno e Fabio Falbo*
Il Dubbio, 31 luglio 2025 Familiari in fin di vita, “permessi di necessità” negati troppo spesso e diritti calpestati. Permessi di necessita ignorati, scorte assenti, silenzi istituzionali, la dignità delle persone detenute e delle famiglie sacrificata sull’altare della burocrazia. Nel carcere della Capitale, dove la giustizia dovrebbe essere più attenta e garantista, si consuma una delle più gravi ferite del sistema penitenziario italiano: la negazione sistematica dei permessi di necessità per gravi motivi familiari alle persone detenute, anche quando si tratta di dare l’ultimo saluto a un familiare in fin di vita. Che cosa sono i “permessi di necessità”? Sono quei permessi che possono essere richiesti dalle persone detenute quando un parente stretto è in pericolo di vita, per un incidente o una grave malattia.
di Simona Musco
Il Dubbio, 31 luglio 2025 Intervista al procuratore di Perugia Raffaele Cantone, contrario alla separazione delle carriere: “Sono d’accordo con il procuratore Melillo, c’è la volontà, esplicita o meno, di indebolire la magistratura ordinaria”. La separazione delle carriere renderà il pubblico ministero troppo autonomo e autoreferenziale, creando uno squilibrio che potrebbe richiedere un controllo esterno, con tutte le implicazioni che ne derivano per l’indipendenza della magistratura. Parola di Raffaele Cantone, procuratore di Perugia, secondo cui “una magistratura divisa rischia di spingere il pubblico ministero verso il ruolo dell’avvocato della polizia, compromettendo elementi fondamentali della nostra tradizione giuridica”.
di Giovanni Fiandaca
Il Foglio, 31 luglio 2025 Una bozza affrettata, un concetto non chiaro. E il sospetto che serva a estromettere magistrati scomodi. L’attuale maggioranza governativa sconosce, o disconosce volutamente il diritto per riaffermare il primato assoluto della politica? Forse, sono in parte vere entrambe le ipotesi. Comunque sia, che questa maggioranza non intrattenga un buon rapporto con i princìpi e le regole dell’ordinamento giuridico è comprovato da riscontri certi. Penso ad esempio, oltre alla cattiva e poco trasparente gestione del caso Almasri, al pacchetto-sicurezza, approvato con decreto-legge ancorché in assenza dei presupposti costituzionali della decretazione d’urgenza; e, per di più, zeppo di criticità che - come hanno invano evidenziato qualificati giuristi intervenuti pure sulla stampa quotidiana - lo rendono in non pochi punti poco compatibile con la Costituzione.
di Vincenzo Scalia
L’Unità, 31 luglio 2025 Alla notizia della morte di Raffaele Fiore tanti i commenti sulla libertà condizionale ottenuta senza essersi pentito né dissociato. Ma l’ex Br non ha avuto trattamenti di favore. E poi la distinzione tra irriducibili e dissociati va superata per ricostruire con accuratezza la storia della lotta armata. Raffaele Fiore, ex-esponente di spicco della colonna torinese delle Brigate Rosse, uno dei membri del commando di via Fani, è morto il 29 luglio scorso a 71 anni. La notizia è stata immediatamente sommersa da una valanga di commenti relativi al fatto che avesse beneficiato della libertà condizionale dopo aver scontato soltanto (sic!) 18 anni di detenzione. Soprattutto, a livello di opinione pubblica, sembra sgomentare il fatto che Fiore non si sia mai pentito né dissociato.
di Antonio Alizzi
Il Dubbio, 31 luglio 2025 La sesta sezione penale della Corte di Cassazione, con una recente sentenza (n. 27080/ 2025), ha annullato senza rinvio una misura cautelare disposta nei confronti di un uomo accusato di favoreggiamento, evidenziando l’irrinunciabilità dell’interrogatorio preventivo introdotto dalla riforma del 2024. L’assenza di tale passaggio, senza adeguata motivazione, ha determinato una nullità genetica dell’intera ordinanza cautelare. La vicenda riguarda un uomo, destinatario di un provvedimento di arresti domiciliari emesso dal gip di Civitavecchia il 19 gennaio 2025 e confermato dal Tribunale del Riesame di Roma il 13 febbraio successivo.
di Annalisa Costanzo
Il Dubbio, 31 luglio 2025 La giustizia, si sa, ha i suoi tempi e anche i suoi labirinti. Ma quando si parla di corruzione, il labirinto si fa ancora più intricato e la Corte di Cassazione, con una recente sentenza che pare destinata a fare scuola, ha bacchettando la Corte d’Appello di Lecce per aver interpretato in modo troppo estensivo i contorni del reato. Il cuore della censura della Suprema Corte batte su un principio cardine del diritto penale: perché si configuri il delitto di corruzione propria, non basta la mera dazione o promessa di denaro o di altre utilità indebite e la loro accettazione da parte del pubblico ufficiale. Un concetto che, a un primo sguardo, potrebbe sembrare controintuitivo per il cittadino comune, abituato a identificare la corruzione con lo scambio di denaro.
di Paola Pottino
La Repubblica, 31 luglio 2025 Il Garante dei detenuti: “Nelle strutture italiane ci sono 11.400 persone in più rispetto alla capienza massima”. Al Pagliarelli un recluso attende un intervento agli occhi da tre anni e nel frattempo è diventato cieco. Mancanza di cure sanitarie, spazi angusti e sporchi, carenza di agenti penitenziari, educatori, medici e sovraffollamento della popolazione carceraria. Sono soltanto alcuni dei problemi che vivono i detenuti nelle carceri siciliane, denunciati questa mattina davanti all’Ucciardone dai garanti dei diritti degli Istituti penitenziari di Palermo, Messina e Siracusa insieme ad alcune associazioni di volontariato.
di Veronica Valenti*
parmadaily.it, 31 luglio 2025 A Parma, un altro suicidio in carcere. Una persona di 53 anni si è impiccata, ieri pomeriggio. Ancora una volta, in isolamento. Ancora una volta, una storia di isolamento, nell’isolamento. Ancora una volta, stiamo vivendo quella stessa drammatica sensazione di impotenza, a fronte dell’ennesimo dramma umano consumato in carcere - il quarto a Parma, dal 2024 - su cui è doveroso intervenire, con urgenza, nell’immediato, non è più possibile aspettare. È ciò che chiedono, specie in questa giornata di lutto, così triste per Parma, le persone che condividono le iniziative in corso sulle condizioni inumane delle carceri italiane.
novaradio.info, 31 luglio 2025 “Il carcere di Sollicciano è un luogo disumano per i detenuti e per chi ci lavora” e “va chiuso”. La richiesta, mai così netta, arriva dalla sezione toscana di Magistratura Democratica Toscana spiegando che a quattro mesi di distanza dalla visita e dalla prima denuncia assieme all’associazione Antigone delle condizioni di estremo degrado del carcere, la “situazione è immutata”. Di pochi giorni fa l’ultima denuncia del garante cittadino, Giancarlo Parissi, sull’allagamento a causa della rottura di un tubo della sezione Atsm del carcere (detenuti psichiatrici) e il trasferimento dopo diversi giorni passati dai reclusi con gli stivali indosso e 10 centimetri di acqua nelle celle.
Corriere del Trentino, 31 luglio 2025 Coinvolgere i privati per il reinserimento dei detenuti nella società. È la proposta dei consiglieri provinciali di minoranza dopo la visita in carcere. Carcere sotto pressione e mancanza di prospettive di reinserimento nella società per i detenuti. Sono questi due i temi emersi dalla visita in carcere di ieri all’istituto penitenziario di Spini di Gardolo da parte di alcuni consiglieri provinciali che hanno risposto all’appello del Garante dei diritti dei detenuti di Trento, Giovanni Maria Pavarin, che ha aderito alla giornata della mobilitazione “Venite e vedete, venite e ascoltate!”, lanciata dalla conferenza nazionale dei Garanti territoriali delle persone private della libertà. Lo scopo dell’iniziativa: fare approvare provvedimenti per far fronte al problema del sovraffollamento nelle carceri.
Corriere del Veneto, 31 luglio 2025 Il Comune aderisce all’iniziativa “Ristretti in agosto”: visite al Del Papa. “È un altro quartiere della città”: così ha definito la casa circondariale di Vicenza “Filippo Del Papa”, il carcere di San Pio X, la direttrice Luciana Traetta. Un quartiere sovraffollato, in cui si vive in condizioni molto difficili, specie nel periodo estivo. Proprio per evidenziare una situazione che a livello nazionale è ormai al limite, l’Unione delle camere penali italiane, ha lanciato l’iniziativa “Ristretti in agosto”, che ha lo scopo di far conoscere da vicino la vita in carcere, non solo quella dei detenuti, ma anche degli operatori penitenziari.
Corriere dell’Irpinia, 31 luglio 2025 Dalla politica nessuna risposta. Non nasconde la propria delusione il garante regionale dei detenuti Carlo Mele. A rispondere al suo appello alla politica, in occasione della giornata di mobilitazione promossa dalla Conferenza dei garanti delle persone private della libertà, all’assunzione di responsabilità sulla condizione dei detenuti nelle carceri solo i due consiglieri regionali Livio Petitto e Vincenzo Ciampi. Mele spiega come “L’idea era quella di avviare un confronto con la politica ma è triste dover constatare che pochi hanno risposto al nostro appello. Non si tratta solo di sovraffollamento o delle condizioni in cui vivono i detenuti ma anche di problematiche logistiche, dalle strutture obsolete alla sanità insufficiente”.
di Gabriele Urzì
blogsicilia.it, 31 luglio 2025 Sovraffollamento e condizioni invivibili soprattutto alla nona sezione. Si è svolta davanti al carcere dell’Ucciardone di Palermo la manifestazione “Diritto di vivere” con la partecipazione dei garanti dei detenuti di Palermo, Messina e Siracusa e alla quale hanno aderito anche Antigone Sicilia, il Comitato esistono i diritti e le Associazioni forensi. “Il carcere deve essere rieducativo e tendere alla riabilitazione dell’individuo. Anche Papa Francesco si è sempre interessato dei detenuti. C’è una emergenza carceri e noi pensiamo che il governo, per i reati minori, debba proporre un’amnistia o un indulto così come chiede un disegno di legge presentato in Parlamento - ha dichiarato Gaetano d’Amico del comitato Esistono i diritti”.
di Antonia Casini
La Nazione, 31 luglio 2025 L’appello della direttrice Alice Lazzarotto alla politica. E i Garanti: “290 detenuti in un terzo delle celle”. “Tanta la tossicodipendenza ma anche le patologie psichiatriche a Pisa, che in carcere non possono essere curate, serve una presa di coscienza”. L’appello al mondo della politica arriva da Alice Lazzarotto, direttrice della casa circondariale Don Bosco, durante l’iniziativa del garante delle persone detenute di Pisa, l’avvocato Valentina Abu Awwad, e quello di Volterra, avvocato Ezio Menzione, per “fermare i suicidi in carcere”. Sono stati tre nel 2023 sul nostro territorio, uno l’anno passato. Presenti anche la Casa della donna, Controluce, San Vincenzo de Paoli e Camera penale. “Sovraffollamento e suicidio spesso vengono associati, ma il primo è un fatto oggettivo, il secondo è un tema complesso.
laprovinciadibiella.it, 31 luglio 2025 Venerdì scorso i Giovani democratici piemontesi hanno portato la loro delegazione all’interno della casa circondariale di Biella. Erano presenti Filippo Gambini, responsabile diritti Gd Piemonte, Alessandro Bardone, segretario provinciale biellese Gd, Lorenzo Zanotti ed Emma Barbonaglia. I Giovani democratici hanno invitato ad accompagnarli Anna Rossomando, vicepresidente del Senato, il senatore Andrea Giorgis, la consigliera regionale Emanuela Verzella e la segretaria provinciale del Pd Elisa Francese.
L’Edicola del Sud, 31 luglio 2025 Una denuncia forte e chiara arriva dal direttore dell’Istituto Penitenziario Minorile (Ipm) di Bari, Nicola Petruzzelli: “I detenuti minori sono condannati all’ozio involontario negli Istituti penitenziari per minori (Ipm) con tutte le conseguenze che ne derivano”. Le sue parole sono state pronunciate durante un’audizione alla Commissione di studio e di inchiesta sul fenomeno della criminalità organizzata in Puglia, presieduta da Luigi Caroli. Il focus dell’audizione era la formazione professionale rivolta a minori e giovani adulti presi in carico dagli uffici di esecuzione penale esterna e in stato di detenzione.
di Martina Vacca
La Nazione, 31 luglio 2025 L’allarme lanciato dall’avvocato Tommaso Sannini, referente di Pistoia “Ci sono 86 detenuti, ma la capienza è di 43. Condizione critica”. Di suicidi nella casa circondariale di Santa Caterina non ce ne sono stati. Ma è anche vero che non ci sono mai stati così tanti detenuti come ora. Oggi se ne contano 86, il doppio di quelli previsti, se è vero che la capienza del carcere di Pistoia è di 43 persone. A lanciare l’allarme, nella giornata di mobilitazione indetta dalla Conferenza nazionale dei garanti territoriali, è l’avvocato Tommaso Sannini, referente di Pistoia. “La situazione che si è creata negli ultimi mesi è insostenibile - spiega l’avvocato Sannini - ed è il risultato dei trasferimenti che abbiamo avuto da altre carceri negli ultimi mesi.
giornaledicalabria.it, 31 luglio 2025 Nel solco della continua attività di monitoraggio, ed in particolar modo nel giorno della mobilitazione promossa dalla Conferenza nazionale dei Garanti delle persone private della libertà, si inserisce la visita odierna dell’avvocato Luciano Giacobbe, garante dei detenuti del Comune di Catanzaro, accompagnato dall’avvocato Vittorio Ranieri, coordinatore regionale del Movimento Forense (e responsabile del Dipartimento carceri del distretto catanzarese), presso la Casa Circondariale “Ugo Caridi” del capoluogo di regione nonché presso l’Istituto penale per minorenni e la locale Comunità ministeriale.
genova24.it, 31 luglio 2025 La sindaca Silvia Salis ha diffuso un avviso pubblico urgente finalizzato a reperire un esperto o un’esperta che possa prendere il posto dell’avvocato Stefano Sambugaro, nominato dall’allora sindaco Marco Bucci nel 2022. L’incarico ha una durata di tre anni, anche se l’atto di Salis parla di dimissioni. Il garante si occupa della tutela dei diritti delle persone private della libertà personale residenti nel comune di Genova. La ricerca, come detto, è urgente: il documento invita a inviare la presentazione delle candidature entro il 5 agosto, così da procedere poi con la nomina.
di Elena Mancini
salto.bz, 31 luglio 2025 La figura non è mai stata realmente resa operativa in Alto Adige, ma ora ci stanno lavorando sia la Provincia che il Comune di Bolzano, con la possibilità che se ne nominino due, anche se non è ancora chiaro quando. Quanti garanti dei detenuti servono per il carcere di Bolzano? Non è l’inizio di una barzelletta ma una domanda che bisogna porsi visto che sia il comune di Bolzano che la Provincia, che per anni non hanno nominato nessuno, stanno finalmente rendendo operativa questa autorità indipendente, che ha il compito di tutelare e vigilare sui diritti delle persone private della libertà. Entrambe le istituzioni vengono da un lungo torpore sul tema.
di Luca Simeone
La Provincia Pavese, 31 luglio 2025 La capienza passerebbe a 635, intervento da 15 milioni Interessata anche la casa circondariale di Voghera: 48 in più. Nel nuovo piano carceri da 750 milioni appena approvato dal Consiglio dei ministri, che tra ampliamenti e ristrutturazioni dovrebbe portare quasi 10mila posti in più, una parte importante riguarda Pavia e Voghera. A Torre del Gallo si prevede la realizzazione di un nuovo padiglione, destinato a ospitare 120 detenuti. L’impegno economico previsto è di 15 milioni di euro e i tempi per portare a termine i lavori sono stimati tra i 22 e i 34 mesi. Con questi posti aggiuntivi la capienza dovrebbe passare dagli attuali 515 a 635 posti, diminuendo la percentuale di affollamento che in base all’ultima rilevazione di qualche mese fa era del 132,8% (684 i detenuti presenti, di cui 371 stranieri) ...
units.it, 31 luglio 2025 Chiusa la prima fase del progetto UniTS nella Casa Circondariale di Gorizia. Venerdì 1º agosto si svolgerà nella Casa Circondariale di Gorizia l’incontro finale del primo ciclo di seminari “A scuola di cittadinanza, un percorso condiviso”, nell’ambito del Progetto di impegno pubblico e sociale - Terza missione dell’Università degli Studi di Trieste, ideato e coordinato dalla prof.ssa Elisabetta De Giorgi del Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali. Destinatari del progetto sono i detenuti della Casa Circondariale di Gorizia. Obiettivo del progetto è affrontare insieme il tema della legalità e cercare di capire perché il rispetto delle regole sia tanto importante, poiché vivere all’interno di una comunità comporta avere diritti, che spesso ignoriamo, e doveri, che a volte percepiamo solo come obblighi.
di Martina Toppi
La Provincia di Como, 31 luglio 2025 Beatrice Rumi, coordinatrice del sistema bibliotecario di Como, lavora anche alla biblioteca del Bassone. Un luogo di speranza, i cui titoli raccontano le aspirazioni di chi cerca nelle storie spunti di crescita personale. Quando il furgone che trasporta i libri da una biblioteca all’altra della rete provinciale di Como, passa anche dal carcere Bassone. Lì da otto anni Beatrice Rumi, coordinatrice del sistema bibliotecario intercomunale di Como, ogni venerdì trascorre il suo tempo tra le pagine e i detenuti. Con 500 libri prestati, nel 2024, e quasi 300 in questa prima metà del 2025, per Rumi è tempo di fare il bilancio di un’operazione - quella di far sopravvivere una biblioteca da 6.500 libri in una casa circondariale - che ha provato a cambiare l’esperienza quotidiana dei detenuti all’interno del carcere comasco.
di Gilda Sciortino
vita.it, 31 luglio 2025 A Viagrande, in provincia di Catania, in un bene confiscato alla mafia si realizzano progetti sperimentali in collaborazione con l’Asp legati ai “budget di salute”. Il cohousing, la lavoro e la società sono i tre assi. Un lavoro sinergico tra più cooperative, a cominciare dalla capofila Team a cui è stata assegnata la villa. Si chiama “Centro Tesori” non a caso, il centro d’eccellenza per i progetti di inclusione di persone fragili e di legalità che sorge a Viagrande, in provincia di Catania, in un bene confiscato alla mafia nel 1986 e affidato nel 2016 dal Consorzio Etneo per la legalità e lo sviluppo alla cooperativa Team.
instart.info, 31 luglio 2025 Continua Onde Mediterranee, con gli appuntamenti di approfondimento di “Lettere Mediterranee”. Mercoledì 30 luglio si parla diritti in relazione alla salute mentale, di carceri e Cpr. Con Piero Pieri, Massimo Cirri, Matteo Caccia e altri ospiti. In attesa della ricca proposta di Onde Musica, (dal 31 luglio al 3 agosto, al Castello di Gradisca gli Offlaga Disco Pax, Meg e La Rappresentante di Lista, Anna Castiglia e Pojana Rock e Massimo Coppola con Roberta Sammarelli), continuano le proposte di Lettere Mediterranee.
di Alessandra Negri
Corriere della Sera, 31 luglio 2025 L’esperienza di una autrice di racconti per l’infanzia e l’incontro con i pazienti del reparto La Nave nel carcere milanese, dopo la lettura di un suo testo da parte loro. Qualche giorno fai sono entrata alla Nave, reparto di trattamento avanzato della Casa Circondariale di San Vittore a Milano. Il reparto è gestito da una équipe della Azienda socio-sanitaria territoriale Santi Paolo e Carlo. Ho incontrato i suoi 60 pazienti-detenuti per rispondere alle loro domande su Almo che avevano letto nei giorni precedenti. Faccio fatica a tradurre a parole l’accoglienza, il calore e la profondissima umanità delle persone che ho incontrato. Faccio fatica a raccontare l’emozione di parlare con loro del peso bloccante delle aspettative e del pre-giudizio.
di Roberta Barbi
vaticannews.va, 31 luglio 2025 Stanno per concludersi i lavori del grande progetto artistico che la Fondazione pontificia Scholas Occurrentes, in collaborazione con la direzione del carcere e l’Accademia delle Belle Arti di Napoli ha condotto nell’istituto di pena minorile di Nisida. L’educatore che li ha seguiti: “Un modo per far vivere dentro la speranza del Giubileo”. Il titolo dell’opera viene da un’idea di Papa Francesco, che nell’ammirare un murale straordinariamente lungo realizzato dai ragazzi di Scholas - la Fondazione nata in Argentina proprio quando Jorge Mario Bergoglio era arcivescovo di Buenos Aires - per la Giornata Mondiale della Gioventù in Portogallo nel 2023, lo ribattezzò la “Cappella Sistina dei giovani”.
catarticaedizioni.com, 31 luglio 2025 “Granelli di sabbia” (Catartica Edizioni, 2025), è una raccolta di poesie e racconti nati all’interno della colonia penale di Is Arenas, durante un laboratorio di scrittura immersiva condotto da Davide Forte. Qualche giorno fa è uscita una recensione sulle nostre pagine (Granelli di sabbia di Davide Forte - Scrivere per ricomporsi), e oggi abbiamo voluto scambiare due chiacchiere proprio con l’autore e ideatore di questo progetto.
AFFARI SOCIALI
di Giulio Sensi
Corriere della Sera, 31 luglio 2025 Il calo generale era previsto per via della pandemia. Il Nord Est si conferma l’area più attiva. Cresce il numero degli italiani che sceglie forme organizzate e calano i giovani, ma quelli che si impegnano aumentano il tempo dedicato. Resiste alle crisi, cala ma non si arrende e continua a mettersi in gioco per gli altri e l’ambiente. È l’Italia del volontariato che è stata misurata in modo approfondito nel 2023 dall’Istat. I dati raccolti su 25.000 famiglie sono stati diffusi oggi e fotografano una certa diminuzione dei volontari attivi rispetto a dieci anni prima: sono 3,6% in meno rispetto al 2013, un calo che gli addetti ai lavori temevano potesse essere maggiore viste le crisi vissute in questi anni e la pandemia che ha ridisegnato molte forme di impegno. 4,7 milioni di persone - il 9,1% della popolazione ...
di Gianfranco Pellegrino*
Il Domani, 31 luglio 2025 L’idea che dare la morte agli altri sia una forma di contaminazione è suggestiva, ma proviene da un pensiero magico e pre-moderno, o da un orizzonte religioso rispettabile ma controverso, che mette la vita esclusivamente nelle mani di Dio. Ci possono essere casi drammatici in cui gli esseri umani debbono amministrare la vita e la morte dei loro simili. Gli storici politici e i politologi del futuro cercheranno di capire che tipo di regime è stato quello italiano di questi anni - un regime istituzionale in cui a un ceto politico distratto si contrapponeva una Corte costituzionale estremamente avanzata su certi temi, specialmente quelli dell’inizio e della fine della vita.
Il Dubbio, 31 luglio 2025 I Garanti delle persone detenute della Regione Lazio e di Roma Capitale hanno visitato anche il carcere all’interno del Centro italiano di trattenimento in territorio albanese. “Il numero estremamente limitato delle persone attualmente presenti nel Cpr, appena 27, insieme con la disponibilità di posti nei Centri collocati sul territorio nazionale rende non giustificato il trasferimento in Albania di queste persone. Anche se abbiamo potuto verificare che le risorse umane, professionali e finanziarie a disposizione dell’ente gestore, consentono al momento un trattamento adeguato dei trattenuti.
di Giorgia Linardi*
La Stampa, 31 luglio 2025 Siamo stati testimoni dell’ennesima tragedia nel Mediterraneo centrale, dove lo Stato, che dovrebbe essere esempio del rispetto dello stato di diritto, tace e ci costringe a restare a guardare. L’aereo di monitoraggio di Sea-Watch ha avvistato il barcone stracolmo di persone lunedì mattina, per poi apprendere dai sopravvissuti che erano in mare già da tre giorni. Nessuna delle autorità informate, da nessuna sponda del Mediterraneo, è intervenuta. C’erano già persone in acqua, ma le politiche europee di voluta assenza dal Mediterraneo le hanno scientemente abbandonate. Nel “mare nostro” c’è un vuoto istituzionale creato ad arte, in cui al grido di aiuto di persone in pericolo con il colore di pelle e il passaporto sbagliato non risponde nessuno, se non la società civile.
di Rosario Aitala
Avvenire, 31 luglio 2025 Alle origini di una parola che, coniata per la prima volta nel 1944 dal polacco Rafael Lemkin, continua a far discutere. Il rischio è sempre la propaganda. Il diritto internazionale, ha scritto Natalino Irti, si leva al tramonto, quando la giornata è conclusa o prossima a concludersi, intendendo dire che non anticipa ma segue le mutevoli vicende della storia. Nel fluire del tempo c’è però sempre un prima e un dopo. Il diritto che pigramente viene alla luce per sanzionare politicamente e moralmente persecuzioni e stermini già consumati, serve principalmente per prevenire e per punire atrocità future.
di Chiara Saraceno
La Stampa, 31 luglio 2025 Ciò che accade a Gaza è sicuramente materiale incandescente nel dibattito pubblico e privato, perché si mescolano e sovrappongono questioni diverse: l’irrisolta questione palestinese e il loro diritto ad avere un proprio stato e prima ancora a rimanere sul proprio territorio e nelle proprie case, il diritto di Israele a non essere continuamente sotto minaccia, l’orrore del massacro di israeliani da parte di Hamas del 7 ottobre 2023 e quello degli eccidi quotidiani da parte dell’esercito israeliano che da oramai due anni decimano sistematicamente la popolazione di Gaza, persino quando è in fila per (poco) cibo.
di Greta Privitera
Corriere della Sera, 31 luglio 2025 In un mese 81 condanne a morte eseguite dalla Repubblica islamica. Erano membri dell’organizzazione dei Mojahedin del Popolo. Con la fine della Guerra dei 12 giorni, il regime ha intensificato la repressione. Salgono a quota 1459 le esecuzioni in un anno, sotto la presidenza di Pezeshkian. Era l’alba a Karaj, una città a nord di Teheran, quando nella prigione di Ghezelhesar, Mehdi Hassani, 48 anni, e Behrouz Ehsani, 69, sono stati giustiziati. Non sono bastati i video disperati dei figli, gli appelli dei Premio Nobel, quelli degli intellettuali che chiedevano aiuto alla comunità internazionale. Ieri, appena è sorto il sole, i prigionieri politici membri dell’organizzazione dei Mojahedin del Popolo sono stati uccisi.
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APPUNTAMENTI
La Newsletter di Liberi dentro – Eduradio & Tv. Programmazione fino al 3 agosto 2025
Convegno: "La funzione rieducativa della pena. Biblioteche in carcere" (Nuoro, 3 e 4 ottobre 2025)
56° Convegno nazionale SEAC: "Le pena e le leggi" (Bologna, 24 e 25 ottobre 2025)
"L'ipocrisia del carcere". Assemblea del Movimento No Prison (Assisi-PG, 13 e 14 novembre 2025)
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