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Notiziario quotidiano dal carcere

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Edizione di lunedì 21 luglio 2025

CARCERI

Strutture fatiscenti, suicidi e decessi. L’emergenza senza fine nei penitenziari

di Valentina Errante

Il Messaggero, 21 luglio 2025 Nel 2024 il record di morti dietro le sbarre. Decine i casi di celle senza doccia, acqua calda e riscaldamento. L’ultimo suicidio si è consumato sabato a Rebibbia. È il quarantunesimo del 2025, nel 2024 erano stati 91. L’emergenza del mondo carcerario non si arresta e a descriverla con cifre drammatiche è il rapporto diffuso dall’associazione Antigone lo scorso maggio. Celle con meno di tre metri quadrati a persona, senza riscaldamento o acqua calda. Oltre 62mila detenuti (62.445 al 30 aprile 2025) a fronte di una capienza regolamentare di 51.280 posti.

 

Il piano contro il sovraffollamento: diecimila posti in più e misure per i tossicomani

di Francesco Bechis

Il Messaggero, 21 luglio 2025 Domani via libera del governo alle nuove strutture per arginare il sovraffollamento. Diecimila posti in più. Rebibbia, Milano Opera e Bollate, Bologna e Cagliari. Celle modulari da montare in tempi rapidi all’interno di strutture riqualificate. E poi le misure alternative per i detenuti a fine pena che si sono distinti per buona condotta - circa diecimila - e per i tossicodipendenti avviati a scontare la pena residua nelle comunità. Il governo ha un piano per affrontare l’emergenza sovraffollamento nelle carceri. Atterrerà domani sul tavolo del Consiglio dei ministri, riferiscono fonti qualificate al Messaggero, dove il commissario per l’edilizia carceraria Marco Doglio illustrerà la mappa degli interventi per ampliare la capienza per i detenuti davanti alla premier Giorgia Meloni.

 

“Numero chiuso per contrastare il sovraffollamento delle carceri”, la proposta di Magi

di Miriam Di Peri

La Repubblica, 21 luglio 2025 La proposta di legge sottoscritta dal segretario di +Europa, Riccardo Magi, punta a istituire l’obbligatorietà delle pene alternative in assenza di celle libere nei penitenziari. Istituire il numero chiuso nelle carceri per contrastare il sovraffollamento sempre maggiore dietro le sbarre. La proposta di legge arriva dal deputato e segretario di +Europa, Riccardo Magi, e punta a sancire il principio, già adottato in altri Paesi europei, dell’obbligatorietà delle pene alternative in assenza di spazi sufficienti dietro le sbarre. A fine giugno era stato il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, a lanciare l’allarme, parlando di un fenomeno divenuto “insostenibile”.

 

Superare i vecchi concetti di detenzione

di Filippo Messana*

Corriere della Sera, 21 luglio 2025 Dobbiamo fare in modo che il posto di Magistrato di Sorveglianza non sia considerato come un modo per “spezzarsi la carriera” perché un “ufficio sine cura”. “Suicidi in carcere, un pesante fardello”. Così ha esordito il Ministro della giustizia Carlo Nordio in Parlamento, rispondendo al question-time sempre alla stessa domanda, posta male per la verità, dato che nessuno degli interroganti ha incalzato il Ministro sulle questioni che stanno a monte dei suicidi e che ne costituiscono l’inesorabile matrice.

 

I pesci piccoli che sognano l’evasione

di Francesco Merlo

La Repubblica, 21 luglio 2025 Hanno preso l’evaso per strada a Lloret de Mar, in Spagna, mettendogli una mano sulla spalla, e Andrea Cavallari “non ha fatto resistenza”, stringeva un telefonino, non era armato. E chissà perché solo al cinema stiamo tutti dalla parte di Steve McQueen e della sua “Grande fuga” sulla moto. Ci piace evadere nella tv di Prison Break e cantare la vita spericolata, ma nella realtà con chi stiamo? Detenuto modello a Bologna, Cavallari era fuggito il giorno della sua laurea in Legge, non legando lenzuola ma tradendo la fiducia del Tribunale di sorveglianza che lo aveva mandato all’università a discutere la tesi sul diritto d’impresa: 92 il voto. Non ci sono sondaggi e il Censis non studia cosa pensano gli italiani degli evasi veri.

 

Oltre mille detenuti in Italia sono over 70

di Maria Raffaella Bisceglia

ilpattosociale.it, 21 luglio 2025 Oltre mille detenuti su 62mila hanno più di settant’anni secondo i dati del Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria. E secondo il Consiglio d’Europa, inoltre, l’Italia è il Paese europeo con più detenuti oltre i 65 anni d’età. Franco Della Casa, professore emerito di Diritto processuale penale all’Università di Genova, già docente di Diritto penitenziario nella stessa Università, parla di una “crescente moltitudine di invisibili”, riferendosi alla popolazione anziana detenuta. Valentina Calderone, Garante delle persone private della libertà personale del Comune di Roma, fa notare: “Se guardiamo la serie storica, dal 2005 il numero degli over 70 reclusi è costantemente cresciuto: dato che può essere collegato anche all’aumento degli ergastoli e che fa ipotizzare che una parte di queste persone siano diventate anziane in carcere”.

 

Nelle carceri minorili 7 detenuti su 10 a rischio radicalismo

di Maria Sorbi

Il Giornale, 21 luglio 2025 La scommessa fragile degli Imam-educatori. Nel carcere minorile Beccaria di Milano sette detenuti su dieci sono musulmani, immigrati di seconda generazione (sì, i cosiddetti maranza). Una sproporzione tale rispetto agli italiani da rappresentare un’autentica bomba sociale. Da disinnescare al più presto. Vengono arrestati per rapine, violenza, spaccio. Arrivano tutti da situazioni di estremo disagio: non sono inseriti socialmente, non vanno quasi mai a scuola, detestano tutto ciò che è Occidente. E soprattutto sono facilmente manipolabili, si accendono per niente e quindi sono anche esposti a potenziali tentativi di indottrinamento e radicalizzazione jihadista.

 

La jihadologa Elettra Santori: “Il proselitismo? Avviene più in cella che nelle moschee”

di Maria Sorbi

Il Giornale, 21 luglio 2025 La jihadologa e consigliere scientifico della Fondazione Intelligence Culture and Strategic Analysis conosce bene le vie della radicalizzazione e sa che in un istituto di minori, soli, ribelli e fragili, c’è terreno a sufficienza perché cresca il fanatismo islamico. “È fondamentale togliere l’acqua alla propaganda jihadista”. Questa la lettura che Elettra Santori dà dell’ingresso dell’imam nel carcere minorile Beccaria di Milano. Lei, jihadologa e consigliere scientifico della Fondazione Icsa (Intelligence Culture and Strategic Analysis), conosce bene le vie della radicalizzazione e sa che in un istituto di minori, soli, ribelli e fragili, c’è terreno a sufficienza perché cresca il fanatismo islamico.

 

GIUSTIZIA

Qualche dubbio sulla riforma della giustizia

di Luciano Violante

Corriere della Sera, 21 luglio 2025 Le novità che si vorrebbero introdurre nel sistema giudiziario presentano delle criticità che andrebbero corrette. La cosiddetta riforma della giustizia, in corso di approvazione, si fonda su tre pilastri. Il primo è costituito dalla separazione dei Pubblici Ministeri dai Giudici, con due distinti Csm, uno per i pm e l’altro per i giudici. Il secondo sottrae ai magistrati il potere di eleggere i propri rappresentanti ai Csm, che sarebbero invece costituiti per sorteggio. Il terzo pilastro è costituito dall’attribuzione della funzione disciplinare ad un’Alta Corte, sottraendola ai due Csm, che manterrebbero solo le funzioni di gestione della “carriera”, dei pm l’uno, dei giudici l’altro.

 

Così Nordio vuole il sistema Turchia

di Vladimiro Zagrebelsky

La Stampa, 21 luglio 2025 Sconcertanti, prima ancora che non condivisibili, sono talune esternazioni del ministro della Giustizia Nordio. C’è da chiedersi se esse siano il frutto meditato della questione affrontata o invece improvvisazioni tese a ottenere qualche titolo di giornale e attizzare il solito “scontro politica-magistratura”. È il caso dell’ultima, che promette di vietare al pubblico ministero l’impugnazione delle sentenze assolutorie di primo grado, come reazione al ricorso in Cassazione della procura della Repubblica di Palermo, contro la sentenza del Tribunale nel processo che ha visto imputato il ministro Salvini. Ignorando che la Costituzione all’art. 111 stabilisce che contro le sentenze e contro i provvedimenti sulla libertà personale è sempre ammesso ricorso in Cassazione per violazione di legge.

De Raho: “Le loro leggi puntano a intralciare il lavoro delle toghe”

di Giuliano Foschini

La Repubblica, 21 luglio 2025 Federico Cafiero de Raho, ex procuratore nazionale antimafia, oggi deputato del Movimento 5 Stelle. Perché dite che questa riforma della giustizia è un attacco alla Costituzione? “Credo che il punto sia ancora più generale. E cioè quello che il governo e l’attuale maggioranza politica hanno fatto in materia di giustizia”.

 

Interrogatorio e condanna “preventivi”, un cortocircuito pericoloso

di Francesco Petrelli*

Il Foglio, 21 luglio 2025 L’interrogatorio “preventivo” si sta trasformando in una “condanna pubblica preventiva”. Un cortocircuito pericolosissimo che rischia di pregiudicare un iter procedimentale garantista pensato a protezione e salvaguardia degli indagati. Lo aveva detto qualche anno fa la Corte di Cassazione, in una sua nota decisione sui fatti di una presunta corruzione metropolitana, che non si doveva correre il rischio di “criminalizzare” indiscriminatamente i rapporti fra imprenditori e politici. Ma nonostante il condivisibile monito, la trasposizione di qualsiasi relazione personale dal piano del lecito a quello dell’illecito, aiutati da norme e giurisprudenze che si prestano all’operazione, appare così agevole da rendere purtroppo del tutto ineffettiva quella autorevole raccomandazione.

 

Rende non era in mano ai clan. Ma il Comune fu sciolto

di Valentina Stella

Il Dubbio, 21 luglio 2025 Tra gli assolti perché “il fatto non sussiste” anche l’ex sindaco Marcello Manna, accusato di aver siglato un patto con la ‘ndrangheta: “Anni difficili. La politica è subalterna al potere giudiziario”. Giovedì il Tribunale di Cosenza si è espresso in merito all’inchiesta denominata “Reset”, condotta dalla Dda di Catanzaro, all’epoca guidata da Nicola Gratteri, contro la ‘ndrangheta cosentina: 61 condanne e 63 assoluzioni. L’inchiesta del 2022 era esplosa con un clamore mediatico travolgente, come di solito avviene in certe località calabresi. Arresti in grande stile, volanti, elicotteri, uomini in divisa che circondavano il Comune che fu appunto sciolto nel 2023 per presunte infiltrazioni mafiose.

 

TERRITORIO

Piemonte. Monica Formaiano nuovo Garante dei detenuti, Mellano lascia dopo 11 anni

di Andrea Joly

La Stampa, 21 luglio 2025 Il Consiglio regionale domani nomina l’ex assessora meloniana. “Corpi ammassati in celle chiuse, spazi inadeguati, tensione alle stelle, condizioni igienico-sanitarie inaccettabili, educatori e poliziotti in difficoltà”. È la cartolina delle carceri piemontesi del rapporto Antigone che verrà presentato giovedì a Palazzo Lascaris. Lì dove, domani, il Consiglio regionale nominerà - dopo vari rinvii in attesa dell’accordo - il nuovo garante dei detenuti piemontese. Al posto di Bruno Mellano, che dopo 11 anni non sarebbe potuto essere rinnovato, la maggioranza si sarebbe messa d’accordo sul nome dell’ex assessora alessandrina Monica Formaiano, avvocata di famiglia socialista con un passato in Forza Italia (fu assessora con Cuttica sindaco) e poi candidata alle Regionali 2024 con Fratelli d’Italia.

 

Massa Carrara. Detenuto di 30 anni si toglie la vita in carcere

di Jacopo Storni

Corriere Fiorentino, 21 luglio 2025 Si è tolto la vita nel carcere di Massa un detenuto marocchino di circa trent’anni. L’uomo, in arresto per minacce, era arrivato nel penitenziario pochi giorni fa, il 16 luglio. Gli erano stati revocati gli arresti domiciliari. Aveva già tentato il suicidio qualche ora prima ma era stato salvato all’ultimo minuto. Secondo Eleuterio Grieco, segretario regionale della Uil Pa, l’uomo non sarebbe dovuto essere nel carcere di Massa che è destinato a detenuti che hanno pene più lunghe, a differenza dell’uomo. Un carcere piuttosto problematico, quello di Massa, visto che sono presenti 272 detenuti a fronte di una capienza regolamentare di 176. Molte celle da due posti ospitano tre reclusi.

 

Latina. Detenuto morto per un malore: il caso riaccende i riflettori sulle condizioni delle carceri

di Matteo Scarlino

latinatoday.it, 21 luglio 2025 Caldo, sovraffollamento, carenza di personale. Il quadro del sindacato, le reazioni della politica. Era stato portato in ospedale per un malore e poi dimesso. Una volta rientrato in carcere si è sentito di nuovo male. E questa volta il secondo malore è stato fatale per un detenuto del casa circondariale di Latina, che ha perso la vita nei giorni scorsi. Il caso riapre ora l’annosa questione delle condizioni delle carceri del Lazio, spesso critiche per il sovraffollamento, la carenza di organico del personale, il caldo. 

 

Cagliari. La chef Laura Sechi insegna alta cucina alle detenute: è il progetto “Le mani in pasta”

cagliaritoday.it, 21 luglio 2025 L’idea nasce per promuovere una mentalità “imprenditoriale” per un futuro di emancipazione lontano dalle sbarre e carico di prospettive. Saper realizzare prodotti alimentari tradizionali di qualità e confezionarli nel rispetto delle norme igienico-sanitarie per poterli vendere a privati e/o a ristoranti o alle gastronomie garantendo quindi tipicità e salubrità. Sono state le caratteristiche del progetto “Le Mani in Pasta”, il corso di pasta fresca tipica della Sardegna e dolci, curato dalla chef Laura Sechi di Vitanova di Cagliari. Una scommessa, promossa dall’associazione “Socialismo Diritti Riforme”, che ha consentito a 4 detenute della Casa Circondariale di Cagliari-Uta di ottenere anche l’attestato di partecipazione al corso di sicurezza alimentare (AHCCP) curato da Alberto Manca ...

 

AFFARI SOCIALI

L’Italia e il “no” al piano dell’Oms: scelta sbagliata

di Sergio Harari

Corriere della Sera, 21 luglio 2025 Il nostro Paese, in due recenti occasioni, ha preso posizioni francamente discutibili che la pongono in una pericolosa situazione di marginalità e isolamento. L’Organizzazione Mondiale della Sanità è un’istituzione non esente da critiche e con limiti che sono apparsi evidenti nella gestione della pandemia del 2020 e che erano già emersi in passato in occasione dell’emergenza causata dall’influenza suina nel 2009-10, ma resta un presidio fondamentale di sanità pubblica mondiale. L’Italia, in due recenti occasioni, ha preso posizioni francamente discutibili che la pongono in una pericolosa situazione di marginalità e isolamento.

 

Tre italiani su quattro favorevoli all’eutanasia, mentre la politica rimanda la legge sul fine vita

di Alessandra Ghisleri

La Stampa, 21 luglio 2025 Il 65% degli intervistati chiede la convocazione di un referendum per essere coinvolto nella scelta. Il tema dell’eutanasia - a cicli alterni - torna con forza al centro del dibattito pubblico italiano, spinto da numeri che parlano chiaro: il 93,4% dei cittadini conosce il significato del termine, e ben il 75,3% si dichiara favorevole alla sua legalizzazione, cioè con l’intervento delle istituzioni sanitarie aiutare una persona a morire per alleviare le sue sofferenze legate a malattie incurabili e su esplicita richiesta del paziente. Sono questi i dati di un sondaggio di Only Numbers i cui dati evidenziano un livello di consapevolezza e una volontà popolare difficili da ignorare. In un Paese dove la politica continua a rimandare una legge chiara sul fine vita, la società civile sembra invece avere le idee piuttosto chiare.

 

ESTERI

Tonnellate di cibo buttate pur di non darle a chi ha fame: l’ultimo scandalo

di Elena Molinari

Avvenire, 21 luglio 2025 Ci sono aiuti alimentari bloccati in tutto il mondo, dopo la decisione americana di chiudere l’agenzia per la cooperazione. Un esempio? Le scorte conservate nei magazzini arabi saranno distrutte. Meno di tre settimane dopo la chiusura finale di Usaid, centinaia di tonnellate di razioni alimentari di emergenza saranno distrutte a causa dell’annullamento dei programmi che le dovevano distribuire, mentre altre migliaia sono prossime alla scadenza. A gennaio, l’Amministrazione Trump ha cominciato a smantellare l’agenzia, chiuso il suo quartier general a Washington, eliminato prima l’83% dei suoi programmi e poi, il primo luglio, cessato del tutto l’erogazione di aiuti esteri, trasferendo la competenza dell’Agenzia statunitense per lo sviluppo internazionale (da oltre 60 anni la più grande organizzazione di aiuti umanitari ...

 

“Siamo come in un pollaio, fateci uscire”: l’appello dell’italiano detenuto ad Alligator Alcatraz

di Anna Lombardi

La Repubblica, 21 luglio 2025 Dai microfoni del Tg2, Gaetano Mirabella Costa, detenuto nel centro statunitense per migranti irregolari, si rivolge alle istituzioni: “Non ho la possibilità di parlare con un avvocato e nemmeno con un giudice”. “Siamo in gabbia come polli, 32 persone con tre bagni aperti, tutti vedono tutto. Non so di cosa mi accusano, non posso parlare con un avvocato né con un giudice”. È un racconto terribile quello che Gaetano Mirabella Costa, uno dei due italiani rinchiusi nel carcere-inferno inaugurato due settimane fa fra le paludi di Everglades, Florida, ed evocativamente battezzato Alligator Alcatraz dall’amministrazione Trump, fa ai microfoni del Tg2. Le condizioni di detenzione sono disperate: “Le autorità italiane mi aiutino a uscire da quest’incubo”.

 

I prigionieri ucraini liberati da Mosca muoiono per le torture

di Nello Scavo

Avvenire, 21 luglio 2025 I militari di Kiev rilasciati dal Cremlino dopo un lungo periodo di detenzione conservano cicatrici profonde, nel corpo e nell’anima. Ecco le storie del loro ritorno in patria, spesso traumatico. Quando ha tirato la cerniera per aprire il sacco di plastica bianca con il corpo del militare, il medico forense per un istante s’è ritratto. Aveva gli occhi ancora aperti il soldato ucraino restituito con altre decine di corpi dei caduti in battaglia. Ma il fuciliere di una trentina d’anni non era stato ucciso in combattimento. Nessuna ferita d’arma, niente schegge da esplosioni. Addosso cicatrici da sevizie quotidiane, gli organi interni ridotti in poltiglia.

 

Caos aiuti a Gaza: fame, disperazione e stragi continue

di Lorenzo Cremonesi

Corriere della Sera, 21 luglio 2025 L’Unicef: “Almeno 76 bambini morti per assenza di cibo”. I quattro centri della Ghf sono entrati in funzione dal 26 maggio. L’Onu: morti mille palestinesi. Israele: “Distribuite 70 milioni di razioni”. “Si fa presto a dire fame”, recitava il titolo di un famoso libro italiano sull’universo concentrazionario durante la Seconda guerra mondiale. E questo titolo torna alla mente ascoltando negli ultimi mesi le testimonianze della gente di Gaza, dei medici locali e degli operatori umanitari internazionali che vivono nella morsa imposta dall’esercito israeliano. 

 

I toni irritati di Papa Leone e l’incubo che il Medio Oriente diventi l’epicentro di tutti i conflitti

di Massimo Franco

Corriere della Sera, 21 luglio 2025 L’intervento del cardinale Pietro Parolin è arrivato dopo la telefonata del premier Benjamin Netanyahu a Leone XIV. E chiaramente è stata concordata parola per parola con il Pontefice. Certifica non solo che quella chiamata non basta a cancellare quanto è avvenuto negli ultimi giorni e mesi. Segna anche il recupero della Segreteria di Stato vaticana come cuore del governo della Santa Sede dopo gli anni convulsi di Francesco. E conferma una lettura condivisa e coordinata della strategia mediorientale. Negli ultimi giorni ha prevalso la convinzione che la Roma papale dovesse pronunciare un giudizio netto e duro dopo il bombardamento israeliano della chiesa cristiana della Sacra Famiglia a Gaza.

 

La crisi dei profughi sudanesi, il Ciad è sul punto di rottura

di Luca Attanasio

Il Domani, 21 luglio 2025 Sul Paese pesa l’impatto dell’ingresso di oltre un milione di persone. Ma non è l’unica emergenza. N’Djamena deve affrontare la progressiva distruzione dell’ambiente e i gravi disequilibri dell’ecosistema. Il conflitto che si combatte in Sudan dalla metà di aprile 2023, oltre a causare internamente centinaia di migliaia di vittime, sfollamenti biblici, distruzione, epidemie e fame, sta provocando una serie di effetti a cascata su una vastissima area che va dall’Egitto e la Libia a nord, l’Etiopia, fino all’Eritrea a est, il Sud Sudan e il Centrafrica a sud, e il Ciad a ovest. In questi paesi, tutti caratterizzati a loro volta da problematiche molto serie, gli esempi più lampanti sono la situazione di grave tensione in Libia, il Sud Sudan in uno stato di pre-guerra, e l’Etiopia in cui si riaccendono focolai di conflitto preoccupanti ...

 

DOCUMENTI

Articolo. "Dal processo accusatorio al processo millantatorio", di Antonio Nastasio

Articolo. "La giustizia irriverente. Iconografie e teorie sul diritto ingiusto", di Anna Simone

Articolo. "Salute mentale e carcere: le crepe di un sistema che fallisce", di Laura Ghiandoni

Articolo. "Modifiche alla normativa penitenziaria e regime detentivo dei condannati per reati ostativi: nota a margine di un’interessante sentenza della Cassazione", di Gaia Filocamo

Articolo. "Un’importante sentenza della Corte costituzionale sul principio di proporzionalità della pena come criterio di interpretazione restrittiva delle fattispecie penali", di Gian Luigi Gatta

 

PODCAST

IrpiMedia. "Ergastolo ostativo e diritto alla speranza. Moussa e il vuoto della salute mentale in carcere"

 

APPUNTAMENTI 

La Newsletter di Liberi dentro – Eduradio & Tv. Programmazione dal 21 al 27 luglio 2025

Incontro-dibattito. "Amnistia e indulto. Le condizioni del carcere e il ruolo del Garante delle persone private della libertà" (Roma, 21 luglio 2025)

Progetto "Summer Days 2025" dell'Associazione CRIVOP Italia ODV (Vari istituti penitenziari, fino al 31 agosto 2025)

Convegno. "Sfide e opportunità dell’apprendimento in carcere: riflessioni a partire dalla didattica della matematica" (Bologna, 11 e 12 settembre 2025)

Convegno. "Leggi criminogene e restringimento della dialettica democratica: quali strumenti e quali spazi per il dissenso?" (Paluzza-UD, 12 - 14 settembre 2025)

Summer School. "50 anni di ordinamento penitenziario: il carcere come specchio delle trasformazioni sociali in Italia" (Torino, dal 15 al 19 settembre 2025)

Convegno: "La funzione rieducativa della pena. Biblioteche in carcere" (Nuoro, 3 e 4 ottobre 2025)

56° Convegno nazionale SEAC: "Le pena e le leggi" (Bologna, 24 e 25 ottobre 2025)

"L'ipocrisia del carcere". Assemblea del Movimento No Prison (Assisi-PG, 13 e 14 novembre 2025)

 

CONCORSI  E BANDI

Premio letterario nazionale "inVISIBILI nell'INvisibile. Le parole che non vi ho detto". Edizione 2025 (scadenza 15 agosto 2025)

Master Universitario I Livello Università di Milano Bicocca: "Devianza, sistema della giustizia e servizi sociali" (Scadenza domande 19 settembre 2025)