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Notiziario quotidiano dal carcere
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Edizione di martedì 15 luglio 2025
di Valentina Stella
Il Dubbio, 15 luglio 2025 Anche l’Associazione Nazionale Magistrati si schiera a favore della proposta di legge Giachetti sulla liberazione anticipata speciale: la sua approvazione sarebbe “un rilevante segnale di attenzione verso una popolazione detenuta che vive quotidiane condizioni di restrizione molto lontane dai valori di umanità e dignità richiesti dalla Costituzione e dalle Carte internazionali”, si legge in un documento approvato all’unanimità sabato dal Comitato direttivo centrale ed elaborato dalla commissione “diritto penitenziario”, presieduta da Andrea Vacca.
di Alfonso Raimo
huffingtonpost.it, 15 luglio 2025 Intervista con l’ideatore della proposta cui ha aperto il presidente del Senato: uno sconto di pena aumentato e retroattivo per i detenuti che si sono comportati bene. “La mia proposta sarà modificata per venire incontro alle esigenze di tutti i partiti. L’importante è farla alla svelta”. Per ora il no solo da Lega e M5S. È possibile un’intesa tra tutte le forze politiche - con l’eccezione dei Cinque Stelle - per una misura di clemenza che consenta di alleggerire il sovraffollamento nelle carceri. “Ora si può fare. Basta solo un po’ di coraggio”, dice Roberto Giachetti, deputato di Italia viva e padre della proposta alla base del provvedimento. “Non ne faccio una questione personale. Ai partiti dico: togliete il mio nome, chiamatela come vi pare, pure legge Pippo, e modificatela.
di Vincenzo Scalia*
L’Unità, 15 luglio 2025 In carcere, al momento di lottare per i diritti di chi sta dentro, le divisioni politiche saltano. Questa trasversalità va mantenuta anche fuori. Una volta, in Sicilia, le vecchie generazioni raccomandavano ai nipoti di non augurare mai a nessuno di finire in carcere, di ammalarsi e di diventare povero. Una raccomandazione che andrebbe rinnovata nel contesto attuale, in particolare verso chi si definisce di sinistra. E non si tratta di distinguere tra radicali e moderati, riformisti e rivoluzionari. La confusione tra la giustizia sociale, ovvero la possibilità per tutti di fruire dei diritti fondamentali, e il giustizialismo, ovvero la regolazione delle questioni sociali a mezzo della risorsa penale, caratterizza tutto lo spettro politico di sinistra.
di Stefano Anastasìa
garantedetenutilazio.it, 15 luglio 2025 Non rieduca, non reintegra, lede la dignità umana. Il sistema penitenziario italiano tradisce ogni giorno la Costituzione. Anche oggi un uomo si è tolto la vita dietro le sbarre. È successo proprio oggi, mentre scrivo queste parole, ma potrebbe essere successo anche oggi, nel giorno in cui queste parole vengono lette da un loro occasionale lettore. Un giorno vale l’altro e ogni giorno è buono per morire, in carcere: questa, purtroppo, è una drammatica verità del nostro sistema giudiziario, e noi vi ci stiamo drammaticamente abituando.
di Filippo Blengino
L’Unità, 15 luglio 2025 Insieme a una delegazione di Radicali Italiani, varco i cancelli di una delle tante - troppe - strutture penitenziarie italiane. In un reparto sovraffollato oltre ogni decenza, incontro Andrea, 50 anni, casertano, sguardo fisso e voce bassa. Mi racconta una storia che non dimenticherò mai. Mi parla di Antonio, 22 anni. Dividevano la cella fino a due giorni prima. Antonio era finito dentro per il furto di uno scooter. Nessuna arma, nessuna violenza, niente sangue. Ma cinque mesi di carcere. Cinque mesi in attesa di giudizio. Nessuna condanna, ma già punito. Soffriva di ansia e depressione, e negli ultimi giorni era diverso: più nervoso, più spento.
di Vito Daniele Cimiotta
terzultimafermata.blog, 15 luglio 2025 Nel silenzio opprimente delle carceri, dove i corpi sono prigionieri ma anche le parole sembrano destinate a essere relegate nel buio, nascono giornali che sono autentici fari di verità e resilienza. I giornali scritti dai detenuti non sono semplici fogli di carta: sono ponti vitali tra due mondi, scrigni di dignità umana, luci che rischiarano l’ombra dell’indifferenza e dell’oblio in cui troppo spesso viene confinato il sistema penitenziario. Nel gennaio 2025, la chiusura improvvisa de La Fenice, testata del carcere di Ivrea, ha squarciato questo fragile equilibrio. Quel giornale aveva osato raccontare la realtà nuda e cruda: muffa nelle celle, acqua calda inesistente, sovraffollamento soffocante.
di Francesco Petrelli*
Il Foglio, 15 luglio 2025 Il grave silenzio sulla tragedia delle carceri. Un hardware liberale e garantista mal si concilia con un software giustizialista. Pesa nel bilancio il grave silenzio tuttora serbato sulla tragedia delle carceri e la mancata risposta alle aperture che sono pure state espresse di recente da rappresentanti autorevoli della stessa maggioranza. Si tratta, infatti, di una crisi sia umanitaria che sociale che non può essere ignorata, restando prigionieri di slogan elettorali e di parole d’ordine che presuppongono una visione puramente repressiva del carcere e della pena, populisticamente appagante ma contraria ad ogni effettiva utilità in termini di sicurezza. Se si vuole essere “garantisti nel processo” non si può al tempo stesso essere “giustizialisti nell’esecuzione delle pene”.
di Vitalba Azzollini*
Il Domani, 15 luglio 2025 Alcune disposizioni del decreto Sicurezza trovano il proprio presupposto nella “qualità” dell’autore della condotta considerata più che nella offensività della condotta stessa. L’intenzione è quella di colpire l’appartenenza a certi “tipi” di individui. Alcune norme del decreto Sicurezza, come ha rilevato il Massimario della Cassazione, si basano non tanto sull’offensività della condotta sanzionata, quanto sulle qualità del suo autore. Si creano così artificiosamente “nemici della società”. Nonostante su queste pagine avessimo rilevato varie criticità, oltre a dubbi di costituzionalità, nel decreto Sicurezza, convertito in legge lo scorso 9 giugno, la relazione elaborata dall’ufficio del Massimario della corte di Cassazione, e duramente contestata dal governo, ha tracciato un quadro più grave rispetto a quello già delineato.
di Valentina Stella
Il Dubbio, 15 luglio 2025 Continuano le segnalazioni verso gli avvocati che “abbracciano” i loro assistiti al 41 bis. Dopo la vicenda del legale di Alfredo Cospito, Flavio Rossi Albertini, segnalato dal carcere di Sassari per aver stretto la mano e dato due baci sulla guancia al suo assistito, ad essere redarguita per lo stesso motivo per la quinta volta è stata l’avvocato Maria Teresa Pintus. Ieri, infatti, ha ricevuto l’ennesima notifica da parte del suo Coa di appartenenza con la quale le viene appunto comunicato che il 5 giugno è giunto l’ennesimo esposto dalla casa circondariale di Bancali firmato dal direttore con il quale viene segnalata per comportamento professionale non corretto: “In data 9/5/2025, al termine del colloquio effettuato con il suo assistito AP, salutava quest’ultimo con una stretta di mano e due baci sulle guance”.
di Valentina Stella
Il Dubbio, 15 luglio 2025 Il giudice ha disposto la misura in carcere per l’uomo, senza fissa dimora, dopo che ha “saltato” la firma. “Ma sbattere un uomo in galera a luglio in una situazione di insostenibile sovraffollamento carcerario è una misura cautelare del tutto sproporzionata”. “Ma è giusto mandare nell’attuale inferno che stanno vivendo le nostre carceri un poveraccio che ha rubato due spazzolini e qualche bottiglia d’olio?”: a porsi la domanda è il penalista Vincenzo Comi che insieme alla collega Marina Colella assiste un cileno di 40 anni, G.G..
di Antonio Alizzi
Il Dubbio, 15 luglio 2025 La Cassazione: quanto detto agli interrogatori preventivi è considerato solo se ci sono elementi favorevoli al ricorrente. La Corte di Cassazione ha confermato la custodia cautelare in carcere nei confronti di un uomo, rigettando il ricorso presentato dalla difesa contro l’ordinanza emessa dal Tribunale di Catania. L’indagato, accusato di estorsione aggravata e associazione di tipo mafioso nonché di traffico di stupefacenti, aveva contestato la mancata trasmissione al Riesame, da parte del pubblico ministero, degli interrogatori resi dagli altri coindagati nel procedimento, ritenendo che tali atti potessero contenere elementi favorevoli alla sua posizione.
di Patrizia Maciocchi
Il Sole 24 Ore, 15 luglio 2025 Anche se l’ordinamento penitenziario limita i colloqui visivi ai familiari, incontrare una donna rientra nel diritto all’affettività. Non può essere vietato, in nome del diritto all’affettività, il colloquio visivo del boss di mafia detenuto al 41-bis, con una donna con la quale, dopo uno scambio epistolare, durato circa 17 anni, si è instaurata una relazione sentimentale. E questo malgrado l’ordinamento penitenziario, per quanto riguarda il regime speciale differenziato, vieti espressamente (comma 2, articolo 41-bis) i colloqui del detenuto sottoposto al cosiddetto carcere duro, con persone diverse dai familiari, salvo casi eccezionale individuati di volta in volta dal direttore dell’istituto di pena.
TERRITORIO
di Erica Manna
La Repubblica, 15 luglio 2025 La ditta che si è aggiudicata l’appalto in Liguria fornisce colazione, pranzo e cena per 3,93 euro. Così i detenuti, se hanno il permesso, preferiscono cucinare in cella. Fare colazione, pranzo e cena con 3,93 euro. Cosa si potrebbe mangiare, fuori? Eppure, è quello che accade dentro: perché è questo il valore della diaria giornaliera a persona proposto dalla ditta che si è aggiudicata il servizio per le carceri liguri, a Chiavari, Spezia, Imperia, Sanremo, Marassi e Pontedecimo. Un ribasso del 30,97 per cento, per un lotto stimato 9 milioni e 550 mila euro. Tre euro e 93, Iva esclusa. “Ma con una diaria inferiore ai 4 euro giornalieri - incalza il garante regionale dei detenuti, Doriano Saracino - i problemi legati alla qualità del vitto, se non addirittura alla quantità, sono difficilmente eliminabili”.
di Adamo Chiesa
lapiazzaweb.it, 15 luglio 2025
Grazie alla collaborazione con la Regione Veneto, il progetto promuove percorsi di orientamento, formazione e housing sociale per persone sottoposte a misure penali esterne o in uscita dal carcere. Un importante passo avanti nel reinserimento sociale e lavorativo delle persone coinvolte nel sistema penale arriva dal Ministero della Giustizia. Il Ministro Carlo Nordio ha infatti stanziato oltre due milioni di euro destinati al Veneto per l’attivazione di percorsi di orientamento, formazione e housing sociale rivolti a chi è sottoposto a misure penali esterne o in uscita dagli istituti penitenziari.
di Natascia Grbic
fanpage.it, 15 luglio 2025 Il garante Anastasia: “La solitudine uccide, in carcere più che fuori”. Un detenuto è morto dopo che venerdì scorso ha tentato il suicidio nel carcere di Frosinone. Subito soccorso e portato in ospedale, è stato immediatamente preso in carico dai medici che hanno provato di tutto per salvargli la vita. Purtroppo tutti i tentativi non sono andati a buon fine, il cuore del ragazzo non ha retto. Le lesioni riportate nel tentativo di togliersi la vita si sono verificate gravi e irreversibili. Oggi, purtroppo, il decesso. A dare notizia della morte del ragazzo è stato il Garante dei detenuti del Lazio, Stefano Anastasia. “Non ce l’ha fatta il ragazzo che ha tentato il suicidio venerdì scorso nel carcere di Frosinone - le parole di Anastasia -.
bergamotomorrow.it, 15 luglio 2025 Il gesto estremo di un detenuto pachistano riaccende l’allarme sulle condizioni nella casa circondariale di via Gleno. Sovraffollamento, carenze di personale e disagio psichico al centro della denuncia. Un detenuto pachistano di 32 anni ha perso la vita a seguito di un gesto estremo compiuto a metà giugno nel carcere di via Gleno, a Bergamo. L’uomo è deceduto dopo alcuni giorni di ricovero in ospedale, nonostante gli sforzi tempestivi per tentare di salvargli la vita. Un episodio che getta nuova luce sulle condizioni di disagio psichico e sociale che affliggono le carceri italiane, con la struttura bergamasca tra le più critiche a livello nazionale.
di Nicola Bianchi
Il Resto del Carlino, 15 luglio 2025 Gli ispettori mandati da Roma dopo la denuncia dello stupro in una cella. La denuncia del presunto stupro ai danni di una detenuta trans in una cella dell’Arginone - “mi hanno attirata con l’inganno e mi hanno violentata in tre” - un’inchiesta in Procura, due interrogazioni al ministro Nordio, l’arrivo della senatrice Cucchi per un’ispezione a sorpresa e ora l’arrivo degli ispettori mandati da Roma. Tutto racchiuso in un fazzoletto di giorni.
di Andrea Bucci
La Stampa, 15 luglio 2025 In manette era finito un ragazzo che aveva filmato un controllo: era rimasto una notte in commissariato senza accuse concrete. Riconosciuta una provvisionale di 5.000 euro. Due poliziotti del reparto prevenzione crimine sono stati condannati, ieri mattina, 14 luglio 2025, per aver illegalmente detenuto una notte in commissariato un ragazzo fermato durante un controllo in un esercizio commerciale La giudice ha anche riconosciuto alla parte civile, il ragazzo trattenuto in Commissariato, il pagamento in solido di una provvisionale di 5 mila euro.
friulioggi.it, 15 luglio 2025 Nuovo protocollo a favore dei detenuti del carcere di Udine. Firmato un nuovo protocollo d’intesa che rafforza il ponte tra il carcere e la città di Udine, portando dentro le mura cultura, lettura, socialità e occasioni di riscatto. Il Comune di Udine, la Casa Circondariale, l’Associazione Icaro Volontariato Giustizia Odv, il Garante dei diritti delle persone private della libertà personale e il Cpia (Centro Provinciale per l’Istruzione degli Adulti) hanno siglato un accordo che rinnova e potenzia un’esperienza già avviata, mettendo al centro l’accesso alla cultura come strumento di crescita personale e collettiva per le persone detenute.
di Riccardo Lazzari
udinetoday.it, 15 luglio 2025 Entro fine anno le “love room” per le visite intime. Il nuovo progetto culturale instrada gruppi di lettura e cineforum, aggiunge testi di grammatica italiana, ma per l’ex garante dei detenuti “Tutto questo può funzionare se non c’è il sovraffollamento”. Nuovi libri, riviste e multimedia, anche in lingua straniera, nella biblioteca del carcere; prestiti interbibliotecari, gruppi di lettura, cineforum. E poi testi per imparare l’italiano, laboratori creativi, percorsi ludico-educativi, di scrittura e di educazione all’immagine, oltre a - potenzialmente - incontri con gli autori.
di Viola Mancuso
gnewsonline.it, 15 luglio 2025 Venerdì pomeriggio, il teatro del carcere di Rebibbia ha ospitato un evento d’eccezione: lo spettacolo “La Rivoluzione alla Sudamericana”, messo in scena dai detenuti della compagnia Teatro libero di Rebibbia, con la partecipazione dell’attore Alessandro Marverti. Curato dalla regista Laura Andreini, lo spettacolo è stato presentato in occasione del modulo “Cultura e carcere” a cura di Fabio Cavalli, nell’ambito della 12esima edizione del master di 2° livello in “Diritto penitenziario e Costituzione” diretto da Marco Ruotolo, professore ordinario di diritto costituzionale dell’Università degli studi di Roma Tre, e dalla direttrice vicaria Silvia Talini, ricercatrice di diritto costituzionale presso il medesimo ateneo.
barlettalive.it, 15 luglio 2025 “In ultimo, signori, io vi domando che per davvero l’articolo che riguarda il trattamento umano da fare ai condannati sia tale; e sia tale in maniera efficiente, non in maniera soltanto empirica ed astratta; perché noi conosciamo che non si può raggiungere una rieducazione del reo, se non lo si mette in una condizione in cui egli non senta ogni giorno la desolazione e l’asprezza di un sistema carcerario che in Italia deve essere modificato alle fondamenta.” Sembrano scritte oggi queste parole, invece risalgono al 28 marzo del 1947, durante i lavori dell’Assemblea Costituente per l’art. 27 della Costituzione, pronunciate dall’On. Giuseppe Fusco del Partito liberale.
di Giorgio Mandelli
Corriere della Sera, 15 luglio 2025 Un’orchestra e tre cori, compreso quello degli Amici della Nave di San Vittore composto da ex ospiti del carcere milanese, volontari e volontarie: una esperienza di musica per l’inclusione e il racconto del concerto, scritto in prima persona da uno dei protagonisti. Ore 5 del mattino, sabato 12 luglio: sveglia, si parte. Per dove? Maciano, in provincia di Rimini. Paese di poche anime in cima alla Valle del Marecchia. Chi l’avrebbe mai detto che l’entroterra riminese potesse affascinarmi così tanto. Quiete, aria pulita, gente a modo.
di Pasquale Pugliese*
Il Fatto Quotidiano, 15 luglio 2025 Dolci, Capitini, Langer: sono alcuni dei punti di riferimento umani e culturali che Goffredo Fofi avrà sempre presenti nell’indicare l’urgenza della via nonviolenta alla rivoluzione.La formazione del giovane Goffredo Fofi, maestro, si è svolta sul campo della nonviolenza, partecipando all’esperienza di Danilo Dolci in Sicilia - dove si trasferisce diciannovenne da Gubbio, nel 1956 - con l’insegnamento e la cura ai bambini delle baracche del Cortile Cascino di Palermo, uno dei luoghi più poveri dell’Italia del tempo, e attraverso la lotta alla miseria e ai poteri che la imponevano, con gli strumenti della disobbedienza civile a Trappeto e Partinico: dai digiuni collettivi allo “sciopero al rovescio”, che portò al primo processo contro Danilo Dolci e i suoi collaboratori.
di Damiano Aliprandi
Il Dubbio, 15 luglio 2025 Le parole del rapporto parlano chiaro: ‘condizioni detentive degradanti’, ‘violazioni della dignità personale’, ‘assenza di protocolli anti- suicidari’. È il quadro drammatico che emerge dopo la visita ispettiva condotta al Centro di Permanenza per i Rimpatri (CPR) di Roma- Ponte Galeria dall’onorevole Rachele Scarpa (PD) e dall’avvocato Martina Ciardullo, collaboratrice del Progetto InLimine dell’Associazione per gli Studi Giuridici sull’Immigrazione. Al momento della visita effettuata a fine maggio, il centro ospitava 35 persone - 30 uomini e 5 donne - di diverse nazionalità, principalmente tunisina, marocchina, gambiana e nigeriana.
di Enrico Conte
ilpensieromediterraneo.it, 15 luglio 2025 Non è la prima volta che il Pensiero Mediterraneo si occupa di strutture carcerarie delle quali, in questi giorni, è giunto a occuparsene anche il Presidente della Repubblica Mattarella e il Presidente del Senato La Russa, che hanno denunciato una situazione insostenibile: sovraffollamento, 39 suicidi nei primi sei mesi del 2025, condizioni invivibili delle celle, organico sotto dimensionato, sia con riguardo al personale della penitenziaria che con riguardo a psicologi, educatori e assistenti sociali. Una condizione di degrado strutturale che contrasta con i valori della dignità umana, che vengono sistematicamente calpestati, e che si pone in stridente frizione con un principio costituzionale, la funzione rieducativa della pena (art 27 Cost).
di Paolo Valentino
Corriere della Sera, 15 luglio 2025 La guida dell’Unhcr: i controlli attuali non bastano, serve un vero sistema di salvataggio continentale. “Sono stato a Lampedusa e sono rimasto bene impressionato dall’ottima gestione dell’hotspot, che ora è stato affidato dal governo alla Croce Rossa. E l’ho detto al ministro Piantedosi, auspicando che sia d’esempio per altri centri in Italia. Durante la visita ho anche ricordato che il meccanismo dei salvataggi in mare in parte funziona, ma pure che il numero dei morti resta drammatico: 500 nel 2025 su questa rotta, il che può essere ovviato solo da un vero sistema europeo di salvataggio, più robusto e coordinato”. Filippo Grandi è l’Alto commissario dell’Onu per i rifugiati. A Roma per la Conferenza sulla ricostruzione dell’Ucraina, ha incontrato anche il presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
di Alex Zanotelli
Il Manifesto, 15 luglio 2025 Un demone si aggira per l’Europa e per il mondo: il demone del riarmo. Per volontà della Commissione europea (senza passare per l’Europarlamento), la Ue ha deciso di investire 800 miliardi di euro in armi. Non solo, al vertice Nato dell’Aja a fine giugno, il segretario generale Rutte ha chiesto ai 27 paesi membri di passare dal 2% del pil al 5% per la difesa, entro il 2035. La Spagna di Sanchez ha subito annunciato che non poteva accettare quell’imposizione, mentre l’Italia di Meloni ha subito chinato il capo, come china il capo alle decisioni di Trump di inviare milioni in armi all’Ucraina che “pagheranno loro” (vale a dire noi) e il guadagno sarà un maxi dividendo in primis per l’America e poi per l’Europa.
di Flavia Amabile
La Stampa, 15 luglio 2025 Sono le testate B61-12 che fanno parte di un programma di ammodernamento dell’arsenale nucleare Usa. Europa Verde: “Abitanti a rischio”. L’Italia ha un arsenale nucleare nascosto. Poco importa che non sia italiano, si trova comunque all’interno dei confini e rende il nostro il Paese dell’Ue con il maggior numero di ordigni nucleari Usa e l’unico a disporre di due basi operative nell’ambito della condivisione nucleare della alleanza. Un primato segreto, che nessuno conferma in modo ufficiale, ma che è certo. Secondo il rapporto Nuclear Weapons Ban Monitor 2024, presentato a marzo alla Conferenza degli Stati Parti del Trattato per la Proibizione delle Armi Nucleari, a New York, le testate si trovano nelle basi di Ghedi e Aviano.
di Youssef Hassan Holgado e Enrica Riera
Il Domani, 15 luglio 2025 Osama Njeem Almasri è stato scarcerato dalle autorità italiane nonostante il mandato di arresto della Corte penale internazionale. In un post su Facebook, poi cancellato, l’annuncio del ministero della Giustizia. “Non verrà consegnato alcun cittadino libico alla Corte penale dell’Aia”. In Libia gli eventi politici si susseguono a grande velocità. Gli scenari cambiano a seconda di alleanze, accordi e scontri tra milizie. E così se fino a qualche settimana fa il governo italiano rischiava di rimediare una figuraccia per il pasticcio causato con il caso Almasri, nel caso in cui fosse estradato dalla Libia, ora viene salvato dal governo alleato di Tripoli.
di Silvia Giagnoni
Il Manifesto, 15 luglio 2025 In Florida già 750 persone sarebbero detenute a Alligator Alcatraz. Cibo “pieno di larve”, non si può fare la doccia. Sequestrata la Bibbia a un prigioniero: “Non c’è diritto alla religione qui”. Sulla Tamiami Trail, la US41 che collega Tampa a Miami e che attraversa le Florida Everglades, campeggiano da qualche giorno ufficialissimi cartelli stradali verdi con su scritto Alligator Alcatraz come del resto all’entrata dell’omonimo centro di detenzione, dove hanno preso il posto (e soprattutto i riflettori) della vecchia insegna scolorita del Dade-Collier Training and Transition Airport. Davanti al cartello, si alternano coloro che protestano a quelli che sorridono grande mentre si fanno selfie.
di Alessio Marchionna
Internazionale, 15 luglio 2025 Il 1° luglio, pochi giorni prima che il maltempo e le alluvioni colpissero la zona centrale del Texas, causando più di cento morti, qualche centinaia di chilometri più a est una piccola tempesta è arrivata sulla Florida. Per la precisione sulle Everglades, la regione paludosa nella punta meridionale dello stato. È lì che le autorità statali hanno costruito in gran segreto e in tempi record (appena otto giorni) la prigione ribattezzata orgogliosamente Alligator Alcatraz, il nuovo fiore all’occhiello della campagna di espulsioni di migranti dell’amministrazione Trump.
di Francesca De Benedetti ed Enrica Riera
Il Domani, 15 luglio 2025 Il 30 giugno è stata disposta l’archiviazione, eppure le stesse carte del tribunale di Roma mostrano che l’ipotesi del suicidio non torna. Oggi il corteo a Napoli. Mario Paciolla è stato ucciso due volte. La prima è il 15 luglio 2020, quando il cadavere del 33enne napoletano che operava nella missione di pace Onu in Colombia è stato ritrovato nel suo appartamento a San Vicente del Caguan, con l’apparenza di un corpo impiccato, tagli, sangue. La seconda è il 30 giugno 2025, quando con l’archiviazione dell’indagine per suicidio anche la possibilità di una verità giudiziaria è stata seppellita. Eppure già nelle carte del tribunale di Roma - quelle riguardanti il rigetto della prima richiesta di archiviazione dell’inchiesta per omicidio - emergono contraddizioni, incongruenze, lacune.
DOCUMENTI
Articolo. "The wild boys", di Michele Passione
Caso Bibbiano: nota dell’Associazione italiana dei magistrati per i minorenni e la famiglia (Airnmf)
APPUNTAMENTI
La Newsletter di Liberi dentro – Eduradio & Tv. Programmazione fino al 20 luglio 2025
Convegno: "La funzione rieducativa della pena. Biblioteche in carcere" (Nuoro, 3 e 4 ottobre 2025)
56° Convegno nazionale SEAC: "Le pena e le leggi" (Bologna, 24 e 25 ottobre 2025)
"L'ipocrisia del carcere". Assemblea del Movimento No Prison (Assisi-PG, 13 e 14 novembre 2025)
CONCORSI E BANDI