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Notiziario quotidiano dal carcere
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Edizione di sabato 12 luglio 2025
di Cesare Burdese*
L’Unità, 12 luglio 2025 Recentemente, ho visitato insieme a Nessuno tocchi Caino e alle Camere penali liguri le carceri di Genova-Pontedecimo, Sanremo e Genova-Marassi. Al di là di compiere un’opera di misericordia corporale laica, entro in carcere per constatare le condizioni delle strutture detentive e della vita al loro interno, da molti decenni oggetto del mio impegno di architetto. Quello che ogni volta mi appare è il risultato plastico di azioni che hanno nel tempo contribuito a configurare uno scenario materiale detentivo contraddittorio e negativo, fuori dal dettato costituzionale.
di Osservatorio Regionale Campano sulle condizioni delle persone private della libertà personale
Ristretti Orizzonti, 12 luglio 2025 L’Osservatorio Regionale campano sulle condizioni delle persone private della libertà personale chiede al Parlamento e al Governo di ascoltare e comprendere le parole del Presidente della Repubblica che ha definito il sistema carcerario “contrassegnato da una grave e ormai insostenibile condizione di sovraffollamento nonché dalle condizioni strutturali inadeguate di molti istituti”. Il sovraffollamento medio ha, infatti, raggiunto il 130%, ma in moltissimi Istituti penitenziari, tra cui il carcere di Poggioreale, in cui i detenuti sono 2.164, il sovraffollamento reale supera il 160% e le parole del Presidente Mattarella sono inequivocabili: occorre intervenire immediatamente su questa condizione insostenibile.
di Fabio Falbo*
L’Unità, 12 luglio 2025 In un silenzio totale e senza difesa alcuna, quello che accade nelle carceri e di rispecchio nella società libera, non ha niente di ordine o sicurezza. Stiamo assistendo a quella censura velata che ostacola la libertà d’espressione non solo delle persone detenute. La nonviolenza è condannata in nome di una legge fatta a proprio piacimento. Più che mai deve essere vero che il fine giustifichi i mezzi e che la violenza sia levatrice della storia. Una storia scritta dal più forte che non ha letto il saggio di Lev Nikolaevic Tolstoj “Il regno di Dio è in voi”, che espone la dottrina della “non-resistenza al male per mezzo del male”.
Il Dubbio, 12 luglio 2025 Il vicepresidente del Csm lancia un appello per una riforma strutturale del sistema penitenziario: “Il diritto penale è una extrema ratio”. Il carcere, se lasciato a sé stesso, rischia di diventare “un’avanzata scuola del crimine, anziché luogo di rieducazione”. A lanciare l’allarme è Fabio Pinelli, vicepresidente del Consiglio superiore della magistratura, che in un’intervista a Repubblica sollecita una riflessione urgente e strutturata sul sistema penitenziario italiano. “Dobbiamo raccogliere una grande sfida - afferma Pinelli - aprendo con lucidità, cautela ma anche coraggio una riflessione per evitare che il carcere perda la sua funzione costituzionale”. L’intervento arriva in un momento di crescente attenzione sulla crisi delle carceri italiane, segnate da sovraffollamento cronico e da una persistente difficoltà nel garantire percorsi concreti di reinserimento.
di Vincenzo R. Spagnolo
Avvenire, 12 luglio 2025 L’avvocato Irma Conti, componente del collegio che vigila sui diritti delle persone recluse, segnala situazioni critiche in molte carceri e auspica pene alternative per almeno 19mila reclusi. “Il presidente della Repubblica ha pienamente ragione quando afferma che la situazione nelle carceri è insostenibile. E non da oggi: è una condizione strutturalmente critica, in cui alla privazione della libertà personale si somma quella della dignità umana. Non è questione di gestione amministrativa, ma di tenuta dei diritti fondamentali”.
di Christian Campigli
Il Tempo, 12 luglio 2025 Il sottosegretario alla Giustizia: “I detenuti dei circuiti di Alta e Media Sicurezza non potranno più circolare liberamente, così diminuiscono aggressioni e soprusi”. “La pena serve se rieduca. Tenere in cella per anni una persona che poi esce e torna a delinquere non ha senso”. Andrea Ostellari, sottosegretario alla Giustizia, spiega così la necessità di ritornare un settore, quello carcerario, troppo spesso dimenticato.
di Andrea Colombo
Il Manifesto, 12 luglio 2025 La maggioranza si scaglia contro la fuga di notizie sul caso del torturatore libico. Per il governo Matteo Renzi avrebbe diffuso informazioni coperte da segreto. Il Tribunale dei ministri deciderà solo la settimana prossima se procedere con la richiesta di autorizzazione a procedere contro la premier, i ministri Nordio e Piantedosi e il sottosegretario Mantovano. Ieri ha autorizzato la visione degli atti da parte della difesa di tutti e quattro gli esponenti del governo, l’avvocata e senatrice Giulia Bongiorno. L’intera opposizione reclama le dimissioni del guardasigilli per aver mentito al parlamento sulla tempistica con la quale avrebbe ricevuto il fascicolo da firmare per convalidare l’arresto di Almasri, tra il 19 e il 20 gennaio scorsi accusando la premier di complicità ove non reclamasse il passo indietro del ministro.
di Errico Novi
Il Dubbio, 12 luglio 2025
Il Tribunale dei ministri denuncia la fuga di notizie. Bongiorno, legale del governo, potrà visionare gli atti. È un po’ come la radiazione interstellare dopo il big bang: più ci si allontana dal botto palingenetico, più l’effetto svanisce. Così procede il furibondo attacco a Carlo Nordio, il processo mediatico imbastito nel giro di pochi giorni (prima le anticipazioni di Matteo Renzi, poi l’onda lunga dei giornali) nei confronti del guardasigilli. Accusato, solo dai media e non dal Tribunale dei ministri che lo indaga davvero, di aver mentito sul caso Almasri.
di Conchita Sannino
La Repubblica, 12 luglio 2025 Il vicepresidente del Csm: “Toghe nel mirino? Sorpreso da certe frasi del ministro, anacronistico evocare ancora Palamara”. Il caso Almasri? Non sarebbe opportuno alcun commento, e non ho conoscenza diretta degli elementi”. E poi guarda su, come a dire: ci sono già troppi fuochi accesi sulla giustizia. Eppure Fabio Pinelli, 59 anni, l’avvocato lucchese che dal gennaio 2023 è vicepresidente del Csm (area Lega, con profilo di “indipendente”) qualche sassolino dalla scarpa lo fa volare. Anche contro la destra. “Sulle carceri non abbiamo elaborato, come società e anche come comunità di giuristi, un pensiero: su come vincere l’utopia repressiva e mettere la rieducazione al centro”.
di Pietro Dubolino*
La Verità, 12 luglio 2025 Il disegno di legge, nella sua nuova formulazione, è addirittura peggiorato. Di male in peggio. Non trovo altre parole per commentare la nuova formulazione, approvata all’unanimità il 9 luglio dalla commissione Giustizia del Senato, del reato di “femminicidio” che si vorrebbe introdurre, in aggiunta all’ordinario omicidio, nel codice penale. La formulazione originaria, contenuta nel disegno di legge a suo tempo presentato dal governo, era la seguente: “Chiunque cagiona la morte di una donna quando il fatto è commesso come atto di discriminazione o di odio verso la persona offesa in quanto donna o per reprimere l’esercizio dei suoi diritti o delle sue libertà o, comunque, l’espressione della sua personalità è punito con l’ergastolo. Fuori dei casi di cui al primo periodo, si applica l’articolo 575”.
di Giuliano Ferrara
Il Foglio, 12 luglio 2025 La sua opinione sul caso Calabresi è stata secondo lui stesso avvalorata da una testimonianza a lui resa, che resta riservata nonostante la richiesta di chiarezza, per motivi di lealtà personale. Un intenibile paradosso. Luciano Violante ha fatto l’elogio della riservatezza, sollecitato da Sofri su Repubblica a svelare la “fonte non ostensibile” di cui aveva parlato all’epoca del processo per l’assassinio del commissario Calabresi, una fonte rimasta segreta ma capace di convincerlo della colpevolezza dell’imputato. La cosa è paradossale.
TERRITORIO
firenzetoday.it, 12 luglio 2025 In Toscana sono oltre 2.100 le persone detenute o in uscita dal carcere coinvolte in percorsi di inclusione sociale, lavorativa e giustizia riparativa ma nell’ultimo anno si registrano anche molti tentativi di suicidio tra detenuti. Luci e ombre della situazione carceraria toscana sono state trattate nel corso del convegno “Carcere inclusione sociale, comunità: il sistema delle politiche regionali per la giustizia penale in Toscana” organizzato dalla Regione Toscana e Anci Toscana. A concludere la tre-giorni, una lectio magistralis della prima presidente della Corte di Cassazione Margherita Cassano.
di Giulia Ghirardi
fanpage.it, 12 luglio 2025 Un ex detenuto del carcere del Canton Mombello di Brescia ha deciso di raccontare a Fanpage.it le “condizioni disumane” che ha vissuto all’interno dell’Istituto, un luogo dove “la mentalità è quella di buttate via la chiave, dove le persone si uccidono e, se escono, lo fanno senza più un’anima”. “Si vive come scarafaggi, costretti a nascondersi dal sole. Viene il vomito all’interno di quella sezione, di quei corridoi pieni di polvere, dove si fatica anche a respirare. Ma di tutto questo a nessuno importa nulla”. A parlare è Walter M., ex detenuto del carcere del Canton Mombello di Brescia, che ha deciso di raccontare a Fanpage.it le “condizioni disumane” che ha vissuto all’interno dell’Istituto, un luogo dove “la mentalità è quella di buttate via la chiave, dove le persone si uccidono e, se escono, lo fanno senza più un’anima”.
di Ilaria Dioguardi
vita.it, 12 luglio 2025 L’istituto a custodia attenuata per madri con bambini al seguito a Lauro, nella provincia di Avellino, sembrava apprestarsi a chiudere, a fine febbraio, con il trasferimento negli istituti del Nord, delle donne presenti con i figli. “Per tre mesi non ci sono state detenute. Poi hanno ricominciato ad arrivare”. Cosa è successo? Lo abbiamo chiesto al garante delle persone private della libertà personale della Campania Samuele Ciambriello.
di Vincenzo Falci
seguonews.com, 12 luglio 2025 Sei agenti penitenziari del “Malaspina” indagati. Due perché accusati di avere malmenato un detenuto durante una traduzione, gli altri - tra loro anche il comandante del nucleo traduzioni e piantonamenti di Caltanissetta - perché li avrebbero favoriti nascondendo la verità. Due di loro sono stati pure sospesi dal servizio. Un sovrintendente per un mese e un ispettore per quattro mesi. Misure cautelari interdittive che già pure il tribunale del riesame ha confermato. Ai sei indagati sono state contestate le ipotesi, a vario titolo, di lesioni personali aggravate, favoreggiamento personale, falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici e omessa denuncia di reato da parte del pubblico ufficiale.
comune.ragusa.it, 12 luglio 2025 Si è svolto presso la Casa Circondariale di Ragusa il terzo seminario rivolto ai detenuti e al personale penitenziario. Nell’ambito del progetto “Educare alla salute: Incontri sulla prevenzione delle malattie infettive”, si è svolto presso la Casa Circondariale di Ragusa il terzo seminario rivolto ai detenuti e al personale penitenziario. L’iniziativa, ideata da AJS Connection Srl con il contributo non condizionante di Gilead Sciences, gode del patrocinio non oneroso del Dasoe - Dipartimento per le Attività Sanitarie e Osservatorio Epidemiologico dell’Assessorato alla Salute della Regione Siciliana, di Federsanità Anci Sicilia e dell’Arnas Garibaldi di Catania.
di Ilaria Dioguardi
vita.it, 12 luglio 2025 Fumettista e insegnante di fumetto, Tonio Vinci ha passato mesi con i detenuti del carcere di Pescara e di Sulmona. Dopo quest’esperienza, ha scritto “Fumetti per l’evasione”, in cui racconta cosa succede quando un autore di fumetti tiene un corso all’interno di un carcere per insegnare ai detenuti a raccontare - e a raccontarsi - attraverso i disegni. “Utilizzo il fumetto per entrare in posti in cui sarebbe altrimenti impossibile entrare e per strappare un sorriso alle persone”. Uno di questi luoghi è il carcere. In Fumetti per l’evasione (Momo edizioni), Tonio Vinci racconta la sua esperienza con i detenuti, che sono i protagonisti del libro.
ansa.it, 12 luglio 2025 Il disegnatore in carcere a Regina Coeli per conclusione corso. I consigli su come dare vita ai personaggi, l’indicazione di quali matite scegliere per un lavoro ben fatto e, dopo i complimenti per il talento dimostrato, un ‘disegnetto’ per tutti: é stato Zerocalcare il protagonista dell’ultima giornata del corso di illustrazione e fumetto tenuto dall’artista Daniele De Sando. Una full-immersion particolare: si è infatti trattato di un corso per i giovani detenuti e si è tenuto nel carcere di Regina Coeli a Roma.
di Fabio Gianfilippi
sistemapenale.it, 12 luglio 2025 Recensione a Donatella Stasio, “L’amore in gabbia. La ricerca della libertà di un reduce dal carcere”, Castelvecchi, 2025. Donatella Stasio ha appena pubblicato per Castelvecchi “L’Amore in gabbia”. Nel sottotitolo leggiamo che si tratta della “ricerca della libertà di un reduce dal carcere”. È la storia, raccontata attraverso il fitto dialogo con l’autrice, di Gianluca, che ha conosciuto a lungo la detenzione nel nostro Paese e che, ora che ce l’ha alle spalle, come “uno che ce l’ha fatta”, può raccontarci non solo quello che ha provato vivendola, ma quello che ne è rimasto, quando a libertà riacquistata ha compreso che il cammino per ottenerla davvero cominciava, in un certo senso, soltanto allora.
AFFARI SOCIALI
di Ernesto Galli della Loggia
Corriere della Sera, 12 luglio 2025 Egemonia non vuol dire, infatti, avere una lista di posti a disposizione e cominciare a riempirli sostituendo gli amichetti degli altri con i propri, all’insegna del fatidico “levati tu che mi ci metto io”. Nessuno si aspettava dal governo di destra qualcosa come la messa in cantiere dell’Enciclopedia Italiana. Non solo perché i tempi non sono più quelli, non solo perché lo sconsigliava un’ovvia prudenza, e non solo perché di Giovanni Gentile non mi pare che in giro ce ne siano molti. Ma soprattutto per una ragione: perché anche Giorgia Meloni sa che nei regimi democratici non spetta ai governi di occuparsi troppo e troppo da vicino di cose della cultura così grandi e ideologicamente connotate come quella.
di Francesco Pallante
volerelaluna.it, 12 luglio 2025 La reclusione degli stranieri nei Centri di permanenza per il rimpatrio continua a sollevare gravi questioni di compatibilità con la Costituzione, da ultimo tornate all’attenzione della Corte costituzionale nella sentenza n. 96 del 2025 pubblicata nei giorni scorsi. Alla base di tutto - è bene evidenziarlo - vi è una deficienza dello Stato, consistente nell’incapacità di provvedere, in tempi ragionevoli, all’accompagnamento alla frontiera degli stranieri privi di regolare titolo di soggiorno. La reclusione nei Cpr viene di conseguenza, e dovrebbe avere minima durata: lo stretto tempo necessario a effettuare l’espulsione.
di Valentina Marotta
Corriere Fiorentino, 12 luglio 2025 La presidente della Cassazione critica i Cpr e propone un portale per il lavoro. “Nei Cpr i migranti, senza prospettive, diventano manovalanza del crimine”. Non ha mai avuto dubbi la presidente della Corte di Cassazione Margherita Cassano. E ieri, ancora una volta, ha ribadito il principio nel corso del convegno intitolato “Carcere, inclusione sociale, comunità: il sistema delle politiche regionali per la giustizia penale in Toscana”, organizzato dalla Regione insieme ad Anci Toscana. Immediato tuttavia l’attacco al vertice istituzionale della capogruppo della Lega in Consiglio regionale Elena Meini: “Siamo allibiti dalle parole del presidente della Cassazione.
di Simone Libutti
Il Manifesto, 12 luglio 2025 Manifestazione fuori dal Cpr di Palazzo San Gervasio a Potenza: “Dentro le temperature possono arrivare anche a 45 gradi”. Gli attivisti rilanciano la mobilitazione per l’autunno in Albania. “Non voglio morire qua” urla un ragazzo nel pomeriggio di giovedì 10 luglio scavalcando con la voce il muro che divide i moduli 14 e 15 del Cpr di Palazzo San Gervasio, in provincia di Potenza, dalla strada in cui si tiene il presidio contro la detenzione amministrativa, indetto dall’Assemblea lucana No Cpr dalla rete transnazionale Network against migrant detention. “Era dal 2011 che non si teneva una manifestazione di questa rilevanza” dice Maurizio Trittio, residente nel comune di Palazzo San Gervasio che già aveva denunciato, con due esposti in Procura e uno sciopero della fame, la situazione inumana del Cpr ...
di Franz Baraggino
Il Fatto Quotidiano, 12 luglio 2025 Ci provò anche l’Italia, Corte Ue disse no. Fu il governo Berlusconi IV a tentare la stessa strada: la Corte di giustizia europea dichiarò la violazione della direttiva Ue 2008/115. Al Parlamento di Atene la Camera dei deputati ha approvato con ampia maggioranza (177 voti a favore, 74 contrari e 42 astenuti) l’emendamento che sospende l’esame delle domande di asilo di chi arriva via mare dal Nord Africa, annunciato mercoledì dal governo di centrodestra dopo il boom di arrivi sull’isola di Creta per un aumento delle partenze dalla Libia che sta riguardando anche l’Italia.
di Rosella Postorino
La Stampa, 12 luglio 2025 A trent’anni dal genocidio di Srebrenica, nel giorno della commemorazione, io penso al tradimento. Penso ai bosniaci musulmani che in quella cittadina tra le montagne avevano cercato rifugio, perché era stata definita “zona sicura”, e rimasero invece intrappolati in una gabbia a cielo aperto, sotto il tiro dell’artiglieria serba, nel freddo invernale senza elettricità, falò di pneumatici accesi su strade innevate, per pranzo zucca e mais, per cena paglia e ghiande, le riserve d’acqua distrutte; penso a chi è morto di stenti, senza assistenza medica; a quello che una delegazione del Consiglio di Sicurezza inviata nell’aprile del 1995 chiamò “genocidio al rallentatore”, usando la parola che non si poteva pronunciare.
di Francesco Strazzari
Il Manifesto, 12 luglio 2025 Oggi il governo israeliano dichiara che gli abitanti di Gaza dovrebbero poter partire se lo desiderano, e che collabora con gli Stati Uniti per trovare paesi disposti a offrire ai palestinesi un futuro, garantendo libertà di scelta. Che piaccia o no, queste dichiarazioni riecheggiano in modo inquietante le parole di Mladić, quando affermava che gli abitanti di Srebrenica potevano restare o andarsene. Non lo permetteremo mai più, ma continua ad accadere. Le fosse comuni hanno restituito 8.372 corpi, di centinaia manca ancora la ricomposizione. Questo fu Srebrenica: una sacca ingestibile, gonfiata all’inverosimile da disperazione e resistenza, nelle complesse vicende della pulizia etnica lungo il fronte bosniaco.
di Mauro Del Corno
Il Fatto Quotidiano, 12 luglio 2025 Sostegno a Francesca Albanese anche da parte dell’Ue. Dalle istituzioni italiane neppure una parola. In attesa di una qualche presa di posizione di una qualche istituzione italiana, è l’Unione europea ad esprimere solidarietà per le sanzioni annunciate dagli Stati Uniti contro la relatrice speciale delle Nazioni Unite per la Palestina, Francesca Albanese. “L’Ue sostiene fermamente il sistema dei diritti umani delle Nazioni Unite e si rammarica profondamente della decisione di imporre sanzioni a Francesca Albanese, relatrice speciale delle Nazioni Unite sui diritti umani nei territori palestinesi occupati”, ha detto il portavoce della Commissione europea per gli Affari esteri Anouar El Anouni durante il briefing quotidiano alla stampa.
DOCUMENTI
APPUNTAMENTI
La Newsletter di Liberi dentro – Eduradio & Tv. Programmazione dal 14 al 20 luglio 2025
Convegno: "La funzione rieducativa della pena. Biblioteche in carcere" (Nuoro, 3 e 4 ottobre 2025)
56° Convegno nazionale SEAC: "Le pena e le leggi" (Bologna, 24 e 25 ottobre 2025)
"L'ipocrisia del carcere". Assemblea del Movimento No Prison (Assisi-PG, 13 e 14 novembre 2025)
CONCORSI E BANDI