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Notiziario quotidiano dal carcere

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Edizione di lunedì 9 giugno 2025

CARCERI

Rivolte, suicidi e sovraffollamento. C’è anche un’Italia dietro le sbarre

di Damiano Aliprandi

Il Dubbio, 9 giugno 2025 Il sistema penitenziario è allo stremo: l’emergenza non è più solo una questione di sicurezza, ma di dignità umana e la politica resta sorda alla “rabbia”. La pressione nelle celle, stipate al limite dell’impossibile, è palpabile: ogni sussulto può trasformarsi in rivolta. Nel “37esimo Rapporto Italia” di Eurispes un capitolo dedicato a rivolte, suicidi e sovraffollamento svela senza esitazioni il dramma delle nostre carceri italiane. Nei nostri penitenziari la tensione è al limite: sono inagibili oltre 4.000 posti letto, aggravando la crisi. Nel 2024 i detenuti sono stati 61.861, a fronte di 51.312 posti disponibili, con un sovraffollamento medio del 20,55%.

 

Carcere, quando il volontariato è una vocazione. Incontri con i protagonisti

di Antonella Barone

gnewsonline.it, 9 giugno 2025 Difficile trovare una foto in cui Michalis Traitsis non sorrida. Di motivi per essere soddisfatto in effetti il fondatore di Balamòs Teatro ne ha: pur fra le varie criticità di cui parlerà nell’intervista, la sua visione del teatro ha superato i cancelli delle carceri veneziane, in cui opera da quasi vent’anni, per raggiungere la Biennale teatro, la Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia e molte istituzioni internazionali. Membro e socio fondatore del Coordinamento Nazionale Teatro in Carcere (partner di un Protocollo d’intesa con il dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria), ha ottenuto l’encomio del Presidente della Repubblica e, nel 2013, il premio Critici del teatro.

 

Reinserimento difficile e recidiva ancora alta. “È ora di ripensare il carcere”

di Stefano Liburdi

Il Tempo, 9 giugno 2025 Il Presidente della Biennale di Venezia Pietrangelo Buttafuoco immagina una giustizia che non sia solo punitiva ma che sappia riparare, reintegrare e che esplori modelli alternativi. Trasformare o chiudere questo modello di carceri a distanza di quasi mezzo secolo, quella stessa sfida viene oggi rilanciata, in un altro ambito, da una voce autorevole come è quella del Presidente della Biennale di Venezia Pietrangelo Buttafuoco, scrittore, intellettuale e filosofo, che propone di ripensare radicalmente il sistema carcerario, fino a immaginare - come accadde per i manicomi - la chiusura delle carceri o almeno la trasformazione.

 

GIUSTIZIA

L’incertezza del diritto nuoce ai magistrati

di Salvatore Merlo

Il Foglio, 9 giugno 2025 Il ministro Nordio alla Festa del Foglio. “Dopo la separazione delle carriere e la riforma del Csm, metteremo mano al codice di procedura penale”. Il reato di femminicidio, “un messaggio di attenzione”. Di recente noi abbiamo abolito il reato di abuso di ufficio che intasava i tribunali e ipotecava la serenità degli amministratori e ha alleggerito di molto il carico giudiziario. Poi ci sono invece delle situazioni dove non esiste una tutela e lì è giusto che intervenga la legge penale.

 

“Cambiare la giustizia, oppure cambiare la magistratura?”

 di Giovanni Longo

Gazzetta del Mezzogiorno, 9 giugno 2025 L’accelerazione impressa dal governo sulla riforma costituzionale della magistratura, non piace affatto all’Associazione nazionale magistrati che ha organizzato per martedì 10 giugno tre eventi pubblici, a Milano, Roma e Bari, per manifestare il dissenso. Nel capoluogo pugliese l’appuntamento è nell’aula della corte d’assise in via Dioguardi. Ad introdurre i lavori dal titolo “Riformare la magistratura per non riformare la giustizia?”, Antonella Cafagna, presidente distrettuale dell’Anm.

 

Scherzi del decreto-vessillo: più tempo per fare appello, tagliola per la Cassazione

di Fabrizio Costarella e Cosimo Palumbo*

Il Dubbio, 9 giugno 2025 Il termine per proporre appello è ora di trenta giorni, quello per il ricorso per Cassazione è rimasto di dieci. Nel presentare il ddl “Sicurezza”, molti politici si erano intestati il ​​merito di alcune novelle subito iscritte, senza ragione, nel novero delle conquiste memorabili per la civiltà del diritto. Grande enfasi, in particolare, era stata riservata all’aumento del termine per impugnare i provvedimenti di prevenzione, portato da dieci a trenta giorni, a fronte di procedimenti utilizzati da elevatissima complessità tecnica (non solo di natura giuridica, ma anche contabile, fiscale, societaria, commerciale) e di atti la cui stesura necessita di competenze multidisciplinari.

 

L’Italia degli impuniti. Chi paga davvero il conto?

di Milena Gabanelli e Simona Ravizza

Corriere della Sera, 9 giugno 2025 “Uno dei più grandi freni dei delitti non è la crudeltà delle pene, ma l’infallibilità di esse”. Già nel 1764 il giurista e filosofo Cesare Beccaria nel celebre trattato Dei delitti e delle pene ha indicato uno dei pilastri fondamentali di ogni sistema giudiziario: a scoraggiare i crimini non è la severità delle punizioni, ma la certezza che quelle punizioni vengano effettivamente applicate. La capacità di eseguire le pene inflitte a chi ha violato il Codice penale, dunque, è una partita sulla quale l’apparato giudiziario gioca la propria credibilità e quella dell’intero Stato. Cosa succede in Italia?

 

GIURISPRUDENZA

Quasi mezzo milione per un’ingiusta detenzione scontata non in carcere ma in casa di lavoro

di Antonio Alizzi

Il Dubbio, 9 giugno 2025 La Cassazione ha respinto il ricorso del Ministero dell’Economia che, tramite l’Avvocatura dello Stato, aveva impugnato un provvedimento della Corte d’Appello di Roma. La quarta sezione penale della Corte di Cassazione, con una sentenza destinata a fare scuola, ha respinto il ricorso del ministero dell’Economia e delle Finanze contro la decisione della Corte d’appello di Roma che aveva riconosciuto a un uomo il diritto all’equa riparazione per ingiusta detenzione, in relazione alla misura di sicurezza della casa di lavoro applicata dal 24 ottobre 2016 al 20 giugno 2021. L’imputato prosciolto per vizio totale di mente rispetto alle accuse di molestia o disturbo alle persone, era stato sottoposto prima a libertà vigilata, poi - a seguito di presunta irreperibilità e successiva denuncia per ricettazione - alla misura ...

 

TERRITORIO

Cagliari. Lutto nel carcere di Uta: Sandro Arzu si è tolto la vita dopo due anni di latitanza

di Giulia Rinaldi

unita.tv, 9 giugno 2025 Un nuovo episodio drammatico si è consumato nella casa circondariale di Cagliari-Uta, dove nella notte Sandro Arzu si è suicidato. L’uomo, tenuto in custodia da appena tre settimane, aveva un passato giudiziario segnato da una condanna per omicidio e traffico di stupefacenti. Il caso riporta sotto i riflettori questioni delicate legate alla gestione dei detenuti in attesa di processo. La notizia della morte di Arzu ha subito destato sgomento all’interno della struttura penitenziaria di Cagliari-Uta. Secondo quanto riferito da fonti interne e dall’associazione Socialismo Diritti Riforme, l’uomo ha deciso di porre fine alla propria vita durante la notte. Gli agenti penitenziari, allarmati dalla situazione, hanno chiamato immediatamente il personale sanitario, che si è adoperato in un tentativo di rianimazione durato diversi minuti.

 

Palermo. “Ucciardone al collasso: tra caldo, degrado e carenze, Nona Sezione da chiudere subito”

di Ilaria Calabrò

strettoweb.com, 9 giugno 2025 Senza materassi, arredi né ascensori funzionanti, il carcere di Palermo versa in condizioni drammatiche. Sindacati denunciano: “Turni massacranti, sicurezza a rischio e personale allo stremo. Servono interventi urgenti”. “L’Ucciardone, il noto carcere di Palermo, sta affrontando una crisi profonda e preoccupante. La Nona da chiudere subito lo ribadiamo, ma siamo convinti che il segnale significativo e la vicinanza al personale del sottosegretario alla giustizia Andrea Del Mastro e del Capo di gabinetto Giusi Bartolozzi porterà in tempi brevi alla chiusura della predetta struttura. Le condizioni all’interno del carcere sono drammatiche e stanno degenerando”, lo riferiscono il segretario nazionale Cnpp Maurizio Mezzatesta e il Segretario Generale SPP Aldo Di Giacomo.

Napoli. Intervista don Tonino Palmese: “Io, sacerdote da 40 anni lotto per i diritti dei reclusi”

di Maria Chiara Aulisio

Il Mattino, 9 giugno 2025 Quarant’anni di sacerdozio li celebrerà il 22 giugno, alle 10.30, nella chiesa della Santissima Trinità, in via Portamedina, quella del Vecchio Pellegrini per intenderci, dove don Tonino Palmese - salesiano, presidente della Fondazione Polis, che sostiene le vittime innocenti della criminalità, e Garante dei diritti dei detenuti per il Comune di Napoli - ogni domenica dice messa.

 

Mantova. Don Ciotti, discepolo di don Mazzolari. “Il carcere è ora una discarica sociale”

di Stefano Joppi

Gazzetta di Mantova, 9 giugno 2025 Chiesa affollata domenica 8 giugno per ascoltare l’appello del prete degli ultimi. “Nel nome della sicurezza si giustifica tutto”. Puntuale, accompagnato da quattro uomini della scorta, è entrato nella parrocchiale di San Pietro per chiudere la “Tre giorni Mazzolariana”. Lui, don Luigi Ciotti, prima di prendere posto al tavolo dei relatori saluta le tante persone presenti nella maestosa chiesa che ospita le spoglie di don Primo Mazzolari. Si ferma a salutare due ragazzine e ha per loro parole di “pietà” sussurrando: “Quando siete stanche andate pure via. Non abbiate timore”. Una dolce attenzione non colta dalle due giovanissime che, come tutti, sono rimaste incollate ai banchi dell’edificio religioso senza mai un tentennamento. In silenzio per più di un’ora ad ascoltare le parole pregne di umanità e amore verso gli ultimi di don Ciotti, introdotto da don Bruno Bignami, direttore dell’ufficio Cei per i problemi sociali e il lavoro.

 

Roma. “Che fare per il carcere?”: al Senato la riflessione del cardinale Zuppi

huffingtonpost.it, 9 giugno 2025 Al convegno, organizzato per l’11 giugno da Luigi Manconi e Stefano Anastasia, si discuterà delle misure possibili per migliorare la situazione degli istituti di pena e ridare speranza ai detenuti. Sovraffollamento, emergenza suicidi, carenza di spazi e di prospettive: il carcere vive uno dei suoi momenti più bui. E i detenuti hanno bisogno di risposte e di speranza. Si ragionerà di questo mercoledì 11 giugno, nel chiostro di Santa Maria della Minerva, una delle sedi del Senato, a Roma. L’incontro, promosso da Luigi Manconi professore e presidente dell’associazione A buon diritto, da Stefano Anastasia, professore e garante dei detenuti di Lazio e Umbria e dal deputato del Pd Paolo Ciani, sarà l’occasione per parlare del futuro dei penitenziari e delle misure che possono essere adottate per rendere il carcere più vivibile.

 

Prato. “Seminare Idee”, riflessioni sul carcere nel reading di Fattori e Gionfrida

di Andrea Capecchi

reportpistoia.com, 9 giugno 2025 Andare oltre gli stereotipi per vedere il carcere come un mezzo di rieducazione e reinserimento sociale, in cui anche il teatro può essere uno strumento di grande aiuto. Nella suggestiva cornice rinascimentale del chiostro di San Domenico a Prato è andata in scena una conferenza spettacolo con l’attrice Antonella Fattori e la regista e drammaturga Livia Gionfrida, nell’ambito della seconda giornata del festival Seminare Idee. Un incontro tra musica e parole attraverso un reading teatrale che ha dato vita ai racconti e alle esperienze vissute dagli ospiti di carceri maschili e femminili, ponendo l’accento sulle loro emozioni, le loro sensazioni e paure, il complesso rapporto che si instaura con il “luogo” carcere e coloro che lo abitano.

 

Catanzaro. I giovani detenuti dell’Ipm in scena al Comunale: la solidarietà per i piccoli pazienti

moveoncalabria.it, 9 giugno 2025 Un palco, tante storie. Storie di sofferenza e di coraggio, di errore e di rinascita, di malattia e di speranza. È da questa straordinaria trama di vite che nasce l’evento promosso dall’associazione Acsa & Ste ETS e dalla Camera Penale di Catanzaro, in collaborazione con l’Istituto penale per i minorenni (Ipm) di Catanzaro, il Teatro Comunale, l’Agenzia Present & Future e con il prezioso sostegno dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria “Renato Dulbecco”, guidata dal commissario straordinario Simona Carbone. Un’iniziativa speciale, profondamente umana, che ha visto protagonisti i giovani detenuti dell’Ipm di Catanzaro impegnati nella messa in scena di un’opera di Eduardo De Filippo.

 

Livorno. Al carcere di Gorgona uno spettacolo coi detenuti protagonisti

gonews.it, 9 giugno 2025 Dopo il successo della “Trilogia del Mare” (Ulisse, Metamorfosi, Una Tempesta), il progetto “Il Teatro del Mare”, ideato e diretto da Gianfranco Pedullà, prosegue con una nuova creazione originale: La Città Invisibile, che debutterà in prima nazionale all’interno della Casa di Reclusione dell’Isola di Gorgona nei giorni domenica 29, lunedì 30 giugno e martedì 1° luglio 2025. Lo spettacolo è il frutto di un laboratorio teatrale e musicale condotto da Gianfranco Pedullà, Francesco Giorgi e Chiara Migliorini, con la partecipazione attiva dei detenuti.

 

AFFARI SOCIALI

Italia 2025: il pensiero essenziale ci salverà

di Gian Maria Fara*

Il Dubbio, 9 giugno 2025 Un estratto dell’introduzione del presidente Gian Maria Fara, al 37° Rapporto Italia realizzato da Eurispes. Siamo ancora di fronte al bivio delle scelte di fondo, personali e collettive, che occorre compiere in risposta alle nuove sfide determinate dai cambiamenti, spesso sorprendenti e radicali, che sono avvenuti nella situazione geopolitica internazionale, nella evoluzione della scienza e della tecnologia, nel modo di pensare e nei comportamenti sociali, delle persone e delle comunità e, soprattutto, sul fronte della finanziarizzazione dell’economia, non più da intendersi come fatto tecnico, bensì come strumento di controllo e di indirizzo della politica.

 

Sui temi etici il Paese va indietro. Ma sono i giovani a spingere il cambiamento

di Francesca Spasiano

Il Dubbio, 9 giugno 2025 Fine vita, adozioni gay, procreazione: gli italiani restano scettici. ma il consenso cresce sui diritti civili: quasi sei su dieci dicono sì al riconoscimento dei figli di coppie dello stesso sesso. Fine vita, procreazione assistita, diritti civili, droghe e prostituzione. Fotografare l’opinione degli italiani sui temi etici rientra tra le sfide più complesse. Perché oscilla, arretra, spacca i cittadini quasi sempre a metà, come dimostra anche l’ultimo Rapporto Italia curato dall’Eurispes. Che da anni “conduce un’indagine sistematica volta a rilevare l’opinione pubblica italiana su questioni di rilevanza etica, giuridica e sociale, fornendo un quadro evolutivo delle percezioni collettive riguardo a tematiche di primaria importanza”.

 

Pregiudizi antichi e società distratta: che cosa pensano gli italiani degli ebrei

di Daniele Zaccaria

Il Dubbio, 9 giugno 2025 Seppure siano lontani i livelli di antisemitismo di Francia e Germania, anche nel nostro Paese stereotipi e leggende culturali sono duri a morire. In Italia l’antisemitismo non urla: sussurra. Non si manifesta in cortei e svastiche, ma si insinua nelle pieghe della disinformazione, negli stereotipi che resistono al tempo come pietra dura, nella pigrizia culturale di chi confonde l’ebreo con l’israeliano, il popolo con il governo, la Storia con l’opinione. Non siamo la Francia delle sinagoghe sorvegliate da militari armati, né la Germania delle aggressioni ai luoghi di culto ebraici documentati ogni anno. Ma anche da noi il pregiudizio esiste, magari diluito con la vecchia giudeofobia di matrice cristiana.

 

Quei figli che l’Italia non vede: “Le comunità Rom e Sinti private dell’identità”

di Youssef Hassan Holgado e Marika Ikonomu

Il Domani, 9 giugno 2025 Nedzad ha 33 anni, Aisa ne ha 23 e due figli. Nati in Italia, senza cittadinanza. Gli ostacoli del reddito e della residenza sotto continue minacce di sgombero. Nel campo di via Salone il tempo è fermo. All’ingresso, due vigili siedono annoiati in una volante. È un posto lontano da tutto, nella periferia est di Roma. A giugno fa già caldo nei container, ad agosto è invivibile. “Non c’è nulla. Per andare in città dobbiamo prendere il treno, ma d’estate non passa mai”, dice Aisa Husovic. Ventitré anni e due figli da crescere, si è ritrovata al punto di partenza dopo che il comune di Guidonia, alle porte di Roma, ha sgomberato l’insediamento di via Albuccione, dove vivevano diverse comunità Rom.

 

ESTERI

Informazione, odio e amore dei potenti (da sempre)

di Massimo Sideri

Corriere della Sera, 9 giugno 2025 Lo scontro tra l’uomo più ricco del mondo e il più potente, Elon Musk e Donald Trump, via X e Truth, le due piattaforme che controllano, ci riporta al passato. Odio e amore: nonostante ne parlino spesso male, sembra irresistibile l’attrazione che i magnati e i potenti provano per l’informazione. E non da oggi: lo scontro tra l’uomo più ricco del mondo e il più potente, Elon Musk e Donald Trump, via X e Truth, le due piattaforme che controllano, ci riporta al passato.

 

Gaza, l’esercito israeliano sequestra la nave della Freedom Flotilla e porta l’equipaggio in Israele

di Greta Privitera

Corriere della Sera, 9 giugno 2025 Un’attivista a bordo: “Quel mare non è di Netanyahu”. Dopo mezzanotte i motoscafi della marina militare israeliana accerchiano il vascello. Nei giorni scorsi, il Corriere ha parlato con Yasemin Acar: “Non possiamo salvare due milioni di persone stremate, ma non possiamo nemmeno accettare quell’inferno”. Non sorprende, ma vedere i video e le foto dei dodici attivisti della Madleen, la nave umanitaria della Freedom Flotilla, con le mani alzate mentre eseguono l’ordine di gettare i telefoni in mare, fa una certa impressione.

 

“Mladić sta morendo”. Per il boia di Srebrenica chiesta la scarcerazione. Ed è subito polemica

di Stefano Giantin

ilnordest.it, 9 giugno 2025 Fa discutere l’istanza dei legali dell’ex generale condannato all’ergastolo. “Sottoposto a cure palliative e inguaribile, ha solo pochi mesi di vita”. Venticinque pagine per chiedere il rilascio anticipato di uno dei responsabili delle maggiori atrocità compiute durante la guerra in Bosnia: liberazione che potrebbe avvenire proprio nell’anno in cui si commemora il trentennale della sua “opera” più abietta: il genocidio di Srebrenica. È lo scenario che riguarda il caso di Ratko Mladic, ex generale serbo-bosniaco, leader militare dei serbi di Bosnia durante il conflitto negli Anni Novanta, condannato in via definitiva all’ergastolo per crimini di guerra, contro l’umanità e genocidio: sulla sua coscienza atti efferati come l’assedio di Sarajevo e, appunto, i massacri del luglio 1995.

 

DOCUMENTI

Articolo: "L’eccezionalità del caso Regeni e la tenuta del sistema delle letture dibattimentali", di Chiara Torrente

Garante nazionale: report analitico osservatorio penitenziario adulti aggiornato al 30 maggio 2025

 

APPUNTAMENTI DI RISTRETTI

Registrazione Giornata conclusiva progetto "A scuola di libertà. Carcere e scuole: educazione alla legalità"

 

APPUNTAMENTI 

La Newsletter di Liberi dentro – Eduradio & Tv. Programmazione dal 9 al 15 giugno 2025

Incontro-dibattito: "Un carcere diverso è possibile: una sfida da raccogliere, un futuro da riscrivere" (Monza, 9 giugno 2025)

Incontro-dibattito: "Le due città. Spazi di detenzione capaci di garantire un equilibrio tra sicurezza e riabilitazione" (Torino, 9 giugno 2025)

Incontro di formazione: "Vittime e autori di reato nella violenza di genere" (Roma, 10 giugno 2025)

Convegno: "Il sistema carcerario nel quadro ordinamentale italiano ed europeo" (Roma, 10 giugno 2025)

Convegno. "Trasformare la pena. Formazione per la rieducazione e il reinserimento lavorativo" (Torino, 10 giugno 2025)

Incontro-dibattito. "Diritto e clemenza: che fare per il carcere?" (Roma, 11 giugno 2025)

Incontro-dibattito. "Dentro le mura, fuori dalla giustizia. Decostruire la narrazione della pena e immaginare un futuro oltre il carcere" (Genova, 13 giugno 2025)

Spettacolo teatrale e tavola rotonda: "Il ruolo della giustizia riparativa nel recupero relazionale" (Padova, 14 giugno 2025)

Convegno. "Il lavoro apre le porte opportunità economiche e sociali" (Casa di Reclusione Milano Opera, 17 giugno 2025)

Seminario. "Recidiva zero. Studio, lavoro e formazione in carcere e fuori dal carcere - II edizione" (Roma, 17 giugno 2025)

Presentazione libro: "Respiro. Il carcere oggi tra condanna e riscatto", di Luisa Bove (Milano, 19 giugno 2025)

Convegno. "Esecuzione penale e ordinamento penitenziario: 1975-2025, tra norme, riforme, di ritti e realtà" (Roma, 20 giugno 2025)

Incontro-dibattito. "Non ci sono poteri buoni: Fabrizio De Andrè e il potere giudiziario" (Livorno, 20 giugno 2025)

Serata di presentazione del giornale "Mabul", con partita di calcio e spazi di discussione (Milano, 5 luglio 2025)

Convegno. "Sfide e opportunità dell’apprendimento in carcere: riflessioni a partire dalla didattica della matematica" (Bologna, 11 e 12 settembre 2025)

Convegno: "La funzione rieducativa della pena. Biblioteche in carcere" (Nuoro, 3 e 4 ottobre 2025)

 

PODCAST

"La Battitura". Un morto che si riveste da solo, le chiavi del carcere in mano ai detenuti, telecamere cieche. E' il 9 marzo 2020, l'Italia è chiusa per covid, i penitenziari ribollono

"Dialoghi abolizionisti". Ogni settimana un nuovo intervento di riflessione sulla prospettiva del superamento del carcere. (qui l'indice degli episodi)

  

CONCORSI  E BANDI

Associazione Museo Nazionale del Cinema. Concorso nazionale "LiberAzioni Festival 2025" (Scadenza 15 giugno 2025)

Associazione Artisti Dentro: premio "Pittori Dentro" (Scadenza 20 giugno 2025)

Concorso Internazionale di Scrittura Femminile Città di Trieste. Sezione dedicata ai racconti scritti dalle donne detenute (Scadenza 30 giugno 2025)