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Notiziario quotidiano dal carcere

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Edizione di domenica 8 giugno 2025

GIUSTIZIA

La giustizia è riconoscere a tutti la dignità di essere ascoltati

di Vittorio Pelligra

Il Sole 24 Ore, 8 giugno 2025 Immaginiamo una piazza. Un luogo popolata. Un’agorà viva, dove i cittadini parlano, ascoltano, dissentono, propongono. Per Jürgen Habermas, la giustizia non nasce né nei tribunali chiusi né nelle stanze silenziose del potere, ma in luoghi simili a questa piazza: luoghi dove si parla in condizioni di uguaglianza, dove si cercano ragioni valide, dove la parola è principio d’ordine e non solo strumento di influenza. La giustizia, nella sua forma più profonda, è il frutto di un discorso. E le istituzioni, in questa prospettiva, non sono altro che i pilastri di un discorso che è diventato struttura. Ciò che rende giusta una norma, dunque, non è il suo contenuto, ma la modalità con cui è stata accettata.

 

De Lucia: “Proliferazione di reati, così si ingolfa la macchina della giustizia”

Il Fatto Quotidiano, 8 giugno 2025 L’allarme del procuratore di Palermo: “Separare le carriere non sposta di un giorno la durata dei processi. Cosa Nostra? Si sta concentrando sul boom turistico in Sicilia”. Una proliferazione di reati, che bloccherà la macchina della giustizia. È l’allerta lanciata con un’intervista a La Stampa dal procuratore di Palermo, Maurizio De Lucia. “Il processo contro i mafiosi è un processo come gli altri e, bene o male, ancora si riesce a fare. Quello che non si riesce a fare è il processo normale, che il cittadino ha bisogno si svolga in tempi ragionevoli. Ora abbiamo un proliferare di reati, ma sempre con le stesse regole. Non possiamo aumentare i processi perché aumentano i reati: così si ingolfa tutta la macchina”.

 

Il caso Garlasco e la sfida della giustizia davanti ai progressi scientifici

di Manuela D’Alessandro

agi.it, 8 giugno 2025 Intervista al giudice Giuseppe Gennari che afferma che la scienza non sempre aiuta nell’accertamento della verità. “I magistrati italiani non sono preparati a maneggiare i progressi della scienza, e il rischio è che finiscano ostaggio del sapere scientifico, determinando gravi ripercussioni sui diritti degli imputati e la credibilità del processo”. Giuseppe Gennari, giudice del Tribunale di Milano e autore di numerosi articoli e monografie sulla genetica forense pubblicati su riviste giuridiche internazionali, trae spunto dalla riapertura dell’indagine sul delitto di Garlasco per riflettere sull’arretratezza italiana in questo campo e sulle devastanti conseguenze.

 

Il prezzo della verità: Brusca libero e le ferite che non smettono di bruciare

di Vincenzo R. Spagnolo

Avvenire, 8 giugno 2025 Le ferite inferte dalle stragi mafiose, nella storia recente della Repubblica, sono fra le più difficili da rimarginare. A farle riaprire, a volte, concorrono la riapertura di un’inchiesta, un anniversario o la flebile speranza di scovare altri brandelli di verità giudiziaria nella ricerca dei mandanti. E nel frattempo può accadere, ed è il caso di cui ragioniamo, che nel calendario di un tribunale arrivi il giorno del “fine pena” per uno di quegli assassini che le suddette stragi - e molte altre efferatezze - contribuirono ad architettare e a eseguire. Ora tocca a Giovanni Brusca, classe 1957, già capo mandamento di San Giuseppe Jato e boss dei Corleonesi, soprannominato lo scannacristiani.

 

La vendetta dello Stato contro Alfredo Cospito, l’anarchico seppellito al 41-bis

di Monica Cillerai*

L’Indipendente, 8 giugno 2025 Ventuno ore al giorno rinchiuso in una cella di tre metri per due, scavata quasi sotto terra. La luce elettrica va sempre tenuta accesa, nelle celle della sezione 41-bis del carcere di Bancali, frazione di Sassari. Perché quella naturale quasi non c’è. Alfredo Cospito, l’anarchico condannato a 23 anni di detenzione per una “strage” in cui non ci sono stati morti né feriti, vive ancora come sepolto vivo. “Nell’ultimo mese ad Alfredo hanno negato anche l’acquisto di libri” dice il suo avvocato, Flavio Rossi Albertini, a L’Indipendente. “Un libro sui vangeli apocrifi, uno sulla fisica quantistica e due libri di fantascienza. Più un cd musicale”. Ha tutta l’aria di essere una vendetta di Stato quella contro Alfredo Cospito.

 

TERRITORIO

Sicilia. Politiche sociali, accoglienza extra-carceraria di genitori detenuti con figli al seguito

di Roberta Barba

tfnweb.it, 8 giugno 2025 Tutelare la genitorialità delle persone recluse e l’infanzia, mettendo a disposizione dell’Autorità giudiziaria residenze idonee a evitare la presenza di bambini in carcere. L’assessorato regionale della Famiglia e delle politiche sociali pubblicherà, la prossima settimana, un Avviso rivolto agli enti del Terzo settore per selezionare un progetto sperimentale per l’accoglienza extra-carceraria di genitori detenuti con figli al seguito. Le risorse complessive assegnate dal ministero della Giustizia alla Sicilia ammontano a oltre 294 mila euro e il governo Schifani li destinerà a interventi volti alla copertura delle rette per il mantenimento sia dei genitori che dei figli presenti nella struttura e per l’attivazione di percorsi di inclusione sociale.

 

Bologna. L’allarme del Garante dei detenuti: “Dozza al limite, Pratello peggiorato”

bolognatoday.it, 8 giugno 2025 Antonio Ianniello denuncia due situazioni critiche: sovraffollamento e degrado nel carcere minorile del Pratello, condizioni inumane e rischio salute alla Dozza. Una fotografia preoccupante delle condizioni carcerarie a Bologna arriva dalla relazione 2024 presentata in commissione a Palazzo D’Accursio dal garante dei detenuti del Comune, Antonio Ianniello. Due i nodi principali segnalati: il carcere minorile del Pratello, dove l’apertura del secondo piano avrebbe peggiorato drasticamente la qualità della detenzione, e il carcere della Dozza, dove il numero dei detenuti ha superato livelli critici, toccando soglie che per il garante rischiano di configurare trattamenti disumani.

 

Milano. Il direttore di Bollate: “Lo scopo del carcere è restituire alla società dei buoni cittadini”

di Gianluigi Nuzzi

La Stampa, 8 giugno 2025 Giorgio Leggieri: “Servono risposte costruttive. Imprevedibile il caso De Maria”. La tragedia di Emanuele De Maria, omicida e suicida è stata strumentalizzata e deformata da chi ha utilizzato la lente sfuocata dell’indignazione facile per modesti bottini politici e di revisionismo del lungo e tortuoso percorso di reintegrazione finora compiuto. De Maria era detenuto nel carcere di Bollate, istituto modello con il più basso tasso di recidiva di reati in Italia. La storia di De Maria non era prevedibile, il fascicolo era ricco di relazioni positive dei suoi miglioramenti. Direttore è Giorgio Leggieri, in prima linea per mettere la dignità di chi vive dietro le sbarre al centro di programmi e iniziative.

 

Bergamo. Carcere fra i dieci con maggiore affollamento: i detenuti sono il 187,42% dei posti

Corriere della Sera, 8 giugno 2025 Il rapporto del Garante nazionale delle persone private della libertà, con dati aggiornati a una settimana fa. Il carcere di Bergamo è fra i primi dieci in Italia per livello di sovraffollamento. È quanto emerge dall’ultimo report del Garante nazionale delle persone private della libertà, secondo il quale ci sono 62.722 detenuti presenti nelle carceri italiane, a fronte di 46.706 posti disponibili, con un indice di sovraffollamento del 134,29% a livello nazionale e di un “significativo aumento” del numero di presenze in carcere - con un incremento di 10.499 unità - registrato dal dicembre 2020.

 

Firenze. Violenti e vittime a confronto. “Sì al Centro della giustizia riparativa”

di Jacopo Storni

Corriere Fiorentino, 8 giugno 2025 Palazzo Vecchio ha dato la sua disponibilità al Ministero per il progetto di “Giustizia riparativa”. Prima l’hanno offesa, poi l’hanno aggredita fisicamente. Infine, qualche settimana dopo, le hanno chiesto scusa, riflettendo su ciò che avevano compiuto, immedesimandosi nella vittima e cercando di capire da dove provenisse quella violenza. È la storia, una delle tante, dove gli autori (o le autrici come in questo caso) di violenza incontrano le loro vittime. Un confronto diretto, faccia a faccia, moderato da esperti mediatori, dove due ragazze hanno agito bullismo nei confronti di una loro compagna di classe straniera.

Melfi (Pz). Potenziato il diritto alle cure per i detenuti

di Eliana Positano*

aspbasilicata.it, 8 giugno 2025 Partito il progetto di telemedicina che vede coinvolti Asp, Rotary e il carcere federiciano che fa da apripista. Si è concluso l’ultimo atto per la definitiva messa a punto e partenza del progetto di Telemedicina che interessa i detenuti della Casa Circondariale di Melfi e che rappresenta il risultato di un patto a tre tra Rotary Club Melfi Distretto 2120 Melfi, Asp Basilicata e Ministero della Giustizia siglato lo scorso marzo.

 

Volterra (Pi). I nodi della Rems: “Aspettiamo nuova struttura. Ma dal 2015 sembra indietreggiare”

di Ilenia Pistolesi

La Nazione, 8 giugno 2025 Il garante Ezio Menzione: “Liste d’attesa lunghe. Per gli ingressi possono passare da 8 mesi a un anno” “Attualmente, lo spazio disponibile per entrambe le infermerie è assolutamente insufficiente”. La Rems sotto la lente del garante dei detenuti della struttura per pazienti psichiatrici autori di reato e della Fortezza, l’avvocato Ezio Menzione, che disegna una cornice nella quale persistono una sequela di criticità dovute in particolar modo agli ambienti.

 

Avellino. Peppe Battaglia racconta l’esperienza di rieducazione di un gruppo di detenuti

corriereirpinia.it, 8 giugno 2025 Il Garante Mele: necessario immaginare pene alternative al carcere. Sceglie di raccontare l’esperienza straordinaria di un gruppo di detenuti, coinvolti a Tufo in progetti sociali il libro di Peppe Battaglia, “La libertà è un organismo vivente”. Una esperienza capace di costituire una comunità di detenuti politici determinati nel loro progetto di ritorno alla vita sociale grazie all’accoglienza del territorio irpino. Comunità di Servizio Sociale dei detenuti era il nome dell’associazione che organizzò un laboratorio in Carcere, capace di tradursi in realtà concreta a Tufo con la realizzazione di articoli di pelletteria, il cui ricavato veniva devoluto a sostegno

 

Siracusa. Progetto teatrale “Il Carcere va a Scuola”

superioreaugusta.edu.it, 8 giugno 2025 Anche quest’anno, così come è tradizione per la nostra scuola dal 2010, il progetto “Il Carcere va a Scuola”, nato dalla collaborazione tra il Ruiz e la Casa di Reclusione di Brucoli, si è concluso con la messa in scena di una bella esperienza teatrale, che si è rivelata un importante strumento di crescita, inclusione e riflessione. La straordinaria compagnia teatrale del Ruiz e i detenuti della Casa di reclusione di Brucoli hanno, infatti, messo in scena con notevole successo la commedia di Peppino De Filippo “Non è vero ma ci credo” in due distinti spettacoli: mercoledì 4 giugno per un pubblico di soli detenuti, venerdì 6 giugno, invece, è stata la volta degli studenti della scuola.

 

CULTURA

Sport negli istituti carcerari: la ricerca di speranza e dignità

di Ivano Maiorella

imgpress.it, 8 giugno 2025 Vivicittà Porte Aperte: il messaggio di speranza e dignità di questa storica corsa dell’Uisp fa parlare di sé in tutta Italia, dall’istituto penitenziario Marassi di Genova (servizio Tgr Rai Liguria) a quello femminile di Roma Rebibbia (su Corriere della Sera-Buone notizie), da quello di Ferrara (su Msn) a quelli che si svolgeranno nei prossimi giorni, ad Ancona Montacuto (9 giugno) e Ancona Barcaglione (17 giugno). A che cosa si deve questo interesse dei media? Al crescente significato sociale che assume questo intervento, attraverso una manifestazione nota come Vivicittà, da sempre portabandiera di diritti, dignità, inclusione.

 

AFFARI SOCIALI

Il dissenso oggi è messo fuori legge. L’invito ad astenersi al referendum è un esempio clamoroso

di Sara Gandini

Il Fatto Quotidiano, 8 giugno 2025 La sfiducia - spesso motivata - verso le istituzioni porta non pochi a un disfattismo carico di astio e di supponenza. Oggi si tratta di riannodare il filo e collegare i puntini. In pochi hanno colto che il punto nevralgico della “questione pandemica” su cui ci siamo intrattenuti più e più volte, atteneva alla nuova criminalizzazione e gestione autoritaria del dissenso. Temi importanti come il dispositivo biopolitico del greenpass e l’affidabilità (elevata per alcune fasce di popolazione, molto meno per altre) dei vaccini di nuova generazione, hanno catturato il dibattito come attrattori gravitazionali.

 

Odiatori in rete: se le parole diventano pietre

di Emilio Carelli

L’Espresso, 8 giugno 2025 L’educazione civica digitale deve diventare una priorità coinvolgendo studenti e insegnanti. La tragica morte di Martina, la giovane di 14 anni brutalmente uccisa dall’ex fidanzato, ci ha profondamente scossi. È un evento che, da solo, sarebbe sufficiente a innescare una riflessione collettiva sulla violenza di genere e sul senso dell’amore nei giovani. Eppure, ciò che ha ulteriormente aggravato il dolore per questa vicenda è stato un post vergognoso, pubblicato da un professore di 65 anni, il quale, in un atto di disumanità inaccettabile, ha auspicato la stessa sorte per una bambina di soli 8 anni.

 

Migranti. Vi racconto i miei 23 anni di attesa per diventare (forse) italiano

di Alidad Shiri

Avvenire, 8 giugno 2025 Circa 20 anni fa sono arrivato in questo Paese come minore straniero non accompagnato, avevo 14 anni. Successivamente sono diventato titolare di status di rifugiato politico, con la fatica di un lungo interrogatorio in Commissione Territoriale a Gorizia. Sono cresciuto qui, ho studiato qui, mi sono sentito accolto, ho stretto una bella ampia rete di amicizie. Ho studiato con passione il nostro sistema politico, la nostra Costituzione, le due culture che in Alto Adige coesistono, con le proprie peculiarità, e ho coltivato particolarmente la lingua italiana comunicando e scrivendo molto, interesse che mi è stato riconosciuto dalla Società Dante Alighieri per la diffusione della lingua e cultura italiana nel mondo con il “Diploma di Benemerenza” ottenuto a Roma.

 

Migranti. Frenano le pulsioni anti-immigrazione in Italia. Ma altrove il nativismo attecchisce

di Enzo Risso

Il Domani, 8 giugno 2025 Lo stop all’immigrazione è un’opzione politica auspicata dal 40 per cento degli italiani, ma il dato è in decrescita rispetto al 2016, quando era ben sei punti percentuali in più. Ma ci sono stati dove il numero invece è in crescita: posti in cui la narrazione nativista si radica, soprattutto per quanto riguarda il tema del lavoro.

 

ESTERI

Manifestazione per Gaza, prove di unità e tante contraddizioni: la parola “genocidio” divide

di Antonio Polito

Corriere della Sera, 8 giugno 2025 Elly Schlein non la dice, Conte sì. Lerner: “Tifare Hamas un’offesa”. Cominciamo col dire grazie alle decine di migliaia di italiani (dal palco hanno detto centinaia di migliaia, può darsi) che hanno sfidato un sole impietoso manifestando pacificamente per una giustissima causa. Cessate il fuoco a Gaza! Basta massacro! Viviamo un tempo in cui è diventato fin troppo facile irridere l’impegno civile. E qui siamo davanti a una tragedia storica che davvero non permette quel genere di cinismo. Vale per tutti, compreso chi in piazza di solito non va ma quel “basta massacro” lo condivide. “Anche se vi credete assolti, siete lo stesso coinvolti”, recitava un cartello sulla via del corteo, citando Fabrizio De André.

 

I portuali di Genova contro le navi delle armi

di Riccardo Degli Innocenti

Il Manifesto, 8 giugno 2025 Già per l’opposizione dei portuali della Cgt di Fos sur mer (Marsiglia) non erano stati caricati i tre container contenenti parti di mitragliatrici e di cannoni prodotti in Francia e destinati all’industria militare di Tel Aviv. Anche a Genova non è stato imbarcato alcun carico militare. Ha avuto successo il presidio di lavoratori e cittadini convocato di prima mattina al varco del Genoa Port Terminal del gruppo Spinelli-Hapag Lloyd da parte del Collettivo Autonomo Lavoratori del Porto (Calp), da anni protagonista di iniziative di lotta contro il trasporto di armi, e dalla sezione sindacale Porti di Usb.

 

DOCUMENTI

Garante nazionale: report analitico osservatorio penitenziario adulti aggiornato al 30 maggio 2025

Comunicato Associazione "A Roma Insieme - Leda Colombini ODV" riguardante il Decreto Sicurezza

 

APPUNTAMENTI DI RISTRETTI

Registrazione Giornata conclusiva progetto "A scuola di libertà. Carcere e scuole: educazione alla legalità"

 

APPUNTAMENTI 

La Newsletter di Liberi dentro – Eduradio & Tv. Programmazione dal 9 al 15 giugno 2025

Incontro-dibattito: "Le due città. Spazi di detenzione capaci di ganatire un equilibrio tra sicurezza e riabilitazione" (Torino, 9 giugno 2025)

Incontro di formazione: "Vittime e autori di reato nella violenza di genere" (Roma, 10 giugno 2025)

Convegno. "Trasformare la pena. Formazione per la rieducazione e il reinserimento lavorativo" (Torino, 10 giugno 2025)

Incontro-dibattito. "Diritto e clemenza: che fare per il carcere?" (Roma, 11 giugno 2025)

Incontro-dibattito. "Dentro le mura, fuori dalla giustizia. Decostruire la narrazione della pena e immaginare un futuro oltre il carcere" (Genova, 13 giugno 2025)

Spettacolo teatrale e tavola rotonda: "Il ruolo della giustizia riparativa nel recupero relazionale" (Padova, 14 giugno 2025)

Convegno. "Il lavoro apre le porte opportunità economiche e sociali" (Casa di Reclusione Milano Opera, 17 giugno 2025)

Seminario. "Recidiva zero. Studio, lavoro e formazione in carcere e fuori dal carcere - II edizione" (Roma, 17 giugno 2025)

Presentazione libro: "Respiro. Il carcere oggi tra condanna e riscatto", di Luisa Bove (Milano, 19 giugno 2025)

Convegno. "Esecuzione penale e ordinamento penitenziario: 1975-2025, tra norme, riforme, di ritti e realtà" (Roma, 20 giugno 2025)

Incontro-dibattito. "Non ci sono poteri buoni: Fabrizio De Andrè e il potere giudiziario" (Livorno, 20 giugno 2025)

Serata di presentazione del giornale "Mabul", con partita di calcio e spazi di discussione (Milano, 5 luglio 2025)

Convegno. "Sfide e opportunità dell’apprendimento in carcere: riflessioni a partire dalla didattica della matematica" (Bologna, 11 e 12 settembre 2025)

Convegno: "La funzione rieducativa della pena. Biblioteche in carcere" (Nuoro, 3 e 4 ottobre 2025)

 

PODCAST

"La Battitura". Un morto che si riveste da solo, le chiavi del carcere in mano ai detenuti, telecamere cieche. E' il 9 marzo 2020, l'Italia è chiusa per covid, i penitenziari ribollono

"Dialoghi abolizionisti". Ogni settimana un nuovo intervento di riflessione sulla prospettiva del superamento del carcere. (qui l'indice degli episodi)

  

CONCORSI  E BANDI

Associazione Museo Nazionale del Cinema. Concorso nazionale "LiberAzioni Festival 2025" (Scadenza 15 giugno 2025)

Associazione Artisti Dentro: premio "Pittori Dentro" (Scadenza 20 giugno 2025)

Concorso Internazionale di Scrittura Femminile Città di Trieste. Sezione dedicata ai racconti scritti dalle donne detenute (Scadenza 30 giugno 2025)