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Notiziario quotidiano dal carcere

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Edizione di martedì 3 giugno 2025

CARCERI

Nordio: “Solo 32 carceri su 189 pronte per i colloqui intimi”

di Damiano Aliprandi

Il Dubbio, 3 giugno 2025 Nella risposta scritta all’interrogazione di Italia Viva, il Guardasigilli ammette il ritardo nel garantire il dritto all’affettività sancito dalla Consulta. Solo il 17 per cento degli istituti penitenziari italiani ha a disposizione uno spazio idoneo per i colloqui intimi, nonostante la Corte Costituzionale abbia sancito da più di un anno il diritto all’affettività in carcere. Su 189 penitenziari censiti, infatti, appena 32 hanno individuato un locale che garantisca riservatezza, dignità e sicurezza per consentire all’interno delle mura un incontro senza controllo visivo. Gli altri 157 hanno ammesso di non possedere alcuna stanza adatta: una fotografia impietosa dell’immobilismo amministrativo, mentre la Consulta e di conseguenza i Tribunali di Sorveglianza chiedono da tempo che quel diritto, riconosciuto come espressione della dignità umana, non resti soltanto una formula sulla carta.

 

La legge crea nuovi reati e così lo Stato continua a “fabbricare” detenuti

di Guglielmo Starace

L’Edicola del Sud, 3 giugno 2025 Il ventunesimo rapporto annuale di Antigone sulle condizioni di detenzione, presentato negli scorsi giorni, è opportunamente intitolato “Senza respiro”. Purtroppo il respiro manca non soltanto alle persone detenute, bensì a tutti coloro che incrociano le strade della loro esistenza con gli istituti destinati a privare le persone della libertà personale. La parola “carcere” ferma il respiro, l’idea delle mura rigide e invalicabili che ne segnano i confini consegna alle cittadine e ai cittadini l’idea di un mondo che separa - come se fosse possibile farlo - il male dal bene e che rassicura i buoni punendo, tenendoli da parte, i cattivi.

 

Quella che manca davvero in Italia è la certezza di una pena “civile”

di Paolo Doni

L’Eco di Bergamo, 3 giugno 2025 C’è un che di truce in alcuni commenti sugli ultimi, gravissimi fatti di cronaca. Una retorica tra lo spaccone e il cinico che sembra aver ormai monopolizzato il discorso pubblico. E che propone ricette apparentemente lineari e semplici come soluzioni a problemi che ciclicamente deflagrano in tragedie e che richiederebbero un approccio ben più complesso, mediato innanzitutto dagli strumenti della legalità. La summa di questo atteggiamento è senz’altro il Decreto sicurezza recentemente approvato dalla Camera con il voto di fiducia (tocca ora al Senato).

 

GIUSTIZIA

Se non parli, niente risarcimento: negato il diritto al silenzio

di Simona Musco

Il Dubbio, 3 giugno 2025 Se non parli, niente risarcimento, anche dopo cinque anni e mezzo di ingiusta detenzione. È questa, in buona sostanza, la tesi della procura generale di Milano, che si è opposta, assieme al ministero delle Finanze, al riconoscimento di 670mila euro di risarcimento chiesti dal 56enne Diego Barba per aver trascorso oltre 2mila giorni in carcere. Una pena nella pena, dal momento che per 10 mesi Barba è rimasto dietro le sbarre nonostante fossero scaduti i termini. E a ciò bisogna aggiungere i 213 giorni ulteriori con l’obbligo di firma e divieto di ingresso a Desio dove abitava con la famiglia.

 

La giustizia dei mostri: Garlasco e l’accusa “per suggestione”

di Tiziana Maiolo

Il Dubbio, 3 giugno 2025 In un’Italia sempre più sfiduciata verso i magistrati, il processo mediatico oscura ormai le sentenze. Che cosa sta succedendo nella giustizia italiana, se i genitori di Chiara Poggi, cioè i buoni, cioè le vittime, sono costretti a mostrare in tv la borsetta della figlia, in loro possesso, per smontare la diceria su uno “strano” furto dell’oggetto? Il fenomeno è particolare e del tutto inedito. Che gli italiani in gran parte non abbiano molta fiducia nella giustizia e nei magistrati è ormai cosa nota, e da tempo. Più recente è la messa in discussione delle sentenze, soprattutto nei grandi casi che scuotono l’opinione pubblica, da quello sulla morte di Yara Gambirasio fino alla strage di Erba e all’omicidio di Garlasco.

 

Le idi di maggio dell’Antimafia

di Gery Palazzotto

Il Foglio, 3 giugno 2025 L’antimafia dei Giusti commemora le stragi con fatwa, ditini alzati e distinguo. Mentre si moltiplicano le voci allineate e i silenzi imposti. E Fiammetta Borsellino chiede: “Scusate, e la verità?”. Accadde che qualche crepa si allargò nelle mura candide dell’Alto Santuario, la Fondazione Falcone, retta dalla Grande Sorella Maria. Persino l’inginocchiatoio sociale sul quale tutte le più importanti cariche dello stato avevano reso omaggio al ricordo del giudice assassinato, ma più ancora alla solennità barocca di un’antimafia “buona”, quella della verità rivelata, scricchiolò.

 

GIURISPRUDENZA

Detenuti, più tempo per presentare reclamo contro il diniego di un permesso

Il Sole 24 Ore, 3 giugno 2025 La Corte costituzionale, sentenza numero 78 depositata oggi, ha sostituto il termine di 24 ore con quello più lungo di quindici giorni, già previsto in via generale per ogni reclamo. Viola il diritto di difesa del detenuto il termine di ventiquattro ore attualmente a disposizione del detenuto per proporre reclamo contro il provvedimento del giudice che gli abbia negato un permesso nel caso di imminente pericolo di vita di un familiare o di un convivente, o di altro evento familiare di particolare gravità. Lo ha stabilito la Corte costituzionale nella sentenza numero 78, depositata oggi, con la quale ha ritenuto fondata una questione di legittimità costituzionale sollevata dal Tribunale di sorveglianza di Sassari.

 

Mandato d’Arresto Europeo, senza verifiche sulle carceri consegna bloccata

ansa.it, 3 giugno 2025 Nessuna consegna se mancano controlli approfonditi sulle condizioni di detenzione nello Stato richiedente. È questo il principio riaffermato dalla Corte di Cassazione, che con la sentenza n. 14191/2025, depositata il 10 aprile, ha accolto il ricorso di un cittadino ungherese opponendosi al suo trasferimento in Ungheria per l’esecuzione di una condanna a due anni di reclusione per spaccio di stupefacenti. La Corte di appello di Messina aveva autorizzato la consegna sulla base di un mandato di arresto europeo, ma senza acquisire informazioni puntuali sulla situazione nelle carceri ungheresi, nonostante le criticità già segnalate dal Comitato europeo per la prevenzione della tortura in un rapporto recente.

 

TERRITORIO

Sicilia. “Redivivus”, il progetto di riciclo artistico nelle carceri minorili

di Giampiero Cinelli

thewatcherpost.it, 3 giugno 2025 Mani & Mente e Corepla, il Consorzio Nazionale per la Raccolta, il Riciclo e il Recupero degli Imballaggi in Plastica, insieme per un progetto di riciclo artistico da svolgere negli istituti penitenziari minorili e negli uffici di servizio sociale per i minorenni della Sicilia. L’iniziativa si chiama “Redivivus” e ha anche tra i suoi fini trasmettere l’importanza del riutilizzo della plastica e di altri materiali di scarto. “Abbiamo scelto questo nome perché anche il latino ci riconduce alla rinascita, nel nostro caso non getteremo fra i rifiuti il materiale cosiddetto di scarto come le bottiglie di plastica, ma al contrario lo riporteremo ad una seconda vita”, dice Mani & Mente in una nota. Redivivus sarà suddiviso in 8 corsi che prevedono il riciclo delle bottiglie di plastica trasparente, da trasformare in oggetti d’arte e artigianato.

 

Teramo. Morto in carcere per una overdose da cocaina e benzodiazepine

certastampa.it, 3 giugno 2025 Michele Venda, 42 anni, è morto nel carcere di Castrogno il 28 febbraio scorso per un’overdose di cocaina e benzodiazepine. Lo ha stabilito l’autopsia disposta dalla Procura, che riaccende i riflettori sull’emergenza droghe negli istituti penitenziari. Venda, affetto da gravi patologie cardiache, psichiatriche e neurologiche, era stato dichiarato incompatibile con il regime carcerario. Il tribunale di sorveglianza dell’Aquila ne aveva disposto il trasferimento in una struttura sanitaria a Pineto. Ma il trasferimento non è mai avvenuto.

Milano. San Vittore, ritorna d’attualità ipotesi di uno spostamento del carcere fuori dal centro

di Andrea Gussoni

mitomorrow.it, 3 giugno 2025 L’ipotesi di spostare San Vittore è emersa più volte nel dibattito cittadino, ma spesso ha incontrato resistenze legate al timore di speculazioni immobiliari sull’area oggi occupata dal carcere, in zona Aquileia-Papiniano. Il sindaco di Milano Beppe Sala ha rilanciato la proposta di trasferire il carcere di San Vittore in una nuova sede fuori dal centro cittadino, per affrontare il problema del sovraffollamento e garantire condizioni più dignitose ai detenuti. Ne ha parlato venerdì mattina a margine di un convegno sul sistema carcerario, all’indomani della pubblicazione del nuovo rapporto dell’associazione Antigone sulle carceri italiane.

 

Siena. Le Università: “Rispettare il regime aperto nel carcere”

radiosienatv.it, 3 giugno 2025 Oggi, la Casa di Reclusione di San Gimignano è l’istituto penitenziario italiano con la più alta percentuale di persone detenute iscritte all’Università; nell’ultima sessione di aprile, tre di loro hanno brillantemente conseguito la laurea. I Rettori dell’Università di Siena e dell’Università per Stranieri di Siena, insieme ai rispettivi delegati per il Polo universitario penitenziario, hanno indirizzato una lettera formale alla Direzione della Casa di Reclusione di San Gimignano, trasmettendola per conoscenza anche ai Ministri della Giustizia e dell’Università, nonché al Capo Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria e al Garante dei diritti delle persone private della libertà personale, per chiedere il ripristino del regime custodiale aperto, in attuazione dell’ “Accordo di collaborazione per la gestione del Campus Universitario per studenti detenuti”, sottoscritto a dicembre del 2023.

 

Ferrara. Il futuro dell’informazione. Media, politici e giustizia: “Cronaca, regole chiare”

Il Resto del Carlino, 3 giugno 2025 Il convegno in Comune con giornalisti, il senatore Balboni e l’avvocato Anselmo. La proposta: “Un protocollo”. Longhi (Procura): “Ma senza danni alle indagini”. “Questa giornata è stata l’occasione per lanciare l’idea e tentare di istituire un protocollo che ponga regole chiare e corrette nella cronaca giudiziaria in città, tra magistrati, giornalisti e avvocati”. Questo il primo riscontro del seminario-convegno che si è tenuto nella sala consiliare del Comune, nell’ambito dei 130 anni dell’Associazione stampa Ferrara (AsFe). Un confronto tra politici, magistrati, avvocati e giornalisti.

 

Rimini. Suicidi in carcere, uno spettacolo per riflettere: “Sbarre di solitudine”

altarimini.it, 3 giugno 2025 Avvocati, magistrati e docenti in scena per raccontare il lato umano della detenzione. Giovedì 5 giugno alle ore 17, presso la Sala degli Arazzi del Museo della Città, in via Luigi Tonini 1, si terrà la rappresentazione teatrale “Sbarre di solitudine” della compagnia Attori & Convenuti di Firenze. La compagnia, composta da avvocati, notai, magistrati e docenti universitari della Facoltà di Giurisprudenza, si dedica da anni alla realizzazione di spettacoli sui diritti umani. La rappresentazione affronta il tema dei suicidi in carcere, offrendo uno sguardo psicologico sulle conseguenze della detenzione, sia dal punto di vista del detenuto sia da quello degli agenti di polizia penitenziaria.

 

Rimini. Contro il dl Sicurezza e per i diritti dei detenuti: protesta pacifica in piazza Cavour

altarimini.it, 3 giugno 2025 Flashmob dei Radicali Rimini e dell’associazione Coscioni. L’associazione Radicali Rimini “Piergiorgio Welby” era presente il 2 giugno, in piazza Cavour a Rimini insieme alla cellula locale dell’associazione Luca Coscioni per tenere un flashmob parallelo alle celebrazioni della festa della Repubblica. La manifestazione silenziosa aveva il fine di contestare la conversione in legge del dl Sicurezza appena approvato alla Camera dei Deputati e già in discussione al Senato. “Riteniamo infatti” dicono gli organizzatori “che la quasi totalità dei contenuti del provvedimento sia di stampo antidemocratico e spinga il diritto italiano a scivolare in una torsione oppressiva e autoritaria che non ha precedenti nella storia della Repubblica.

 

Bologna. “Il migliore dei mondi possibili” interpretato dai detenuti

Corriere di Bologna, 3 giugno 2025 La Casa Circondariale “Rocco D’Amato” da domani a venerdì 6 accoglierà lo spettacolo con i partecipanti del corso di formazione nei mestieri del teatro dello stesso istituto (domani e giovedì 5 ore 16.30, venerdì ore 10.30, info teatrodellargine.org). Al centro, un’aula scolastica, luogo di disciplina, di regole. Ma cosa accadrebbe se quel luogo si trasformasse in teatro? Complice di Voltaire, ogni ora scolastica diventa il punto di partenza per raccontare un pezzo di storia di quel romanzo filosofico, tra cadute e risalite, dogmi infranti e sogni ancora più infranti. Il Candido attraversa guerre, terremoti, ingiustizie. Qui, lo si fa dentro quattro mura, ribaltando il senso dell’ottimismo con ironia feroce. La scuola si fa metafora della vita e viceversa.

Ferrara. “Vivicittà” in carcere: Iliass Aouani e Detenuti Uniti per lo Sport

di Mario Tosatti

Il Resto del Carlino, 3 giugno 2025 Ospite d’eccezione Iliass Aouani, che nei mesi scorsi ha conquistato il titolo europeo di maratona. Un’atleta allenato dal ferrarese Massimo Magnani. Vivicittà, ‘la corsa più grande al Mondo’ in carcere con il campione europeo Iliass Aouani. All’interno delle mura della casa circondariale ‘Costantino Satta’ di Ferrara, si è tenuto nei giorni scorsi l’appuntamento sportivo e d’integrazione del ‘Vivicittà in carcere’ nell’ambito del progetto sociale, promosso da Uisp Ferrara e patrocinato dal Comune di Ferrara. Presenti Maria Martone, direttrice della casa circondariale di Ferrara, Cristina Coletti, assessore alle politiche sociosanitarie del Comune di Ferrara, Eleonora Banzi, presidente Uisp comitato di Ferrara, Paolo Calvano, consigliere regionale che ha anche corso. Gli oltre trenta detenuti del penitenziario e atleti del podismo ferrarese sono stati impegnati in una mattinata di attività sportiva.

 

Nuoro. Esercizi spirituali in carcere, Padre Manunza: insegnano a vivere meglio

di Roberta Barbi

vaticannews.va, 3 giugno 2025 L’idea è stata del cappellano della casa circondariale del capoluogo sardo che ha coinvolto i gesuiti di Cagliari nell’iniziativa. Gli esercizi spirituali di sant’Ignazio di Loyola, racconta padre Manunza, “sono il modo di Dio di farci trovare la felicità e la salvezza”. Un percorso spirituale “di iniziazione e discernimento”: questi sono gli esercizi spirituali ignaziani. Un modo per dialogare personalmente con il Signore e riconoscerlo presente ed operante nelle nostre vite. Lo sa bene padre Carlo Manunza, il gesuita che si è offerto di proporli alle persone detenute nella casa circondariale di Nuoro, accogliendo la richiesta del cappellano. “Definendo gli esercizi con le parole di Sant’Ignazio - racconta ai media vaticani - questi sono un cammino per consentire a Dio di mettere ordine nella nostra vita, così da poterlo meglio lodare e servire”.

 

Roma. Porte aperte con Vivicittà per le detenute di Rebibbia: il valore sociale dello sport

di Ivano Maiorella*

Corriere della Sera, 3 giugno 2025 La manifestazione della Uisp fa tappa a Roma. Una ventina di appuntamenti nelle carceri di tutta Italia come messaggio di speranza. Una giornata vissuta all’interno della casa circondariale femminile Germana Stefanini di Roma Rebibbia può avere molti significati. Il valore sociale dello sport è pratica di vita con gli altri, inclusione, rispetto. Perché la convivenza è fatta di regole. Dopo aver coinvolto una ventina di carceri in tutta Italia, Vivicittà - Porte Aperte e il suo messaggio di speranza fanno tappa qui: un chilometro e mezzo con un percorso di quattrocento metri da ripetere quattro volte. È il pomeriggio di mercoledì 28 maggio, il caldo è soffocante e gli organizzatori e le organizzatrici dell’Uisp Roma sono al lavoro da ore.

 

CULTURA

Dal carcere al palco. Geniattori e detenuti: il riscatto è in scena

di Alessandro Salemi

Il Giorno, 3 giugno 2025 Compagnia teatrale e reclusi regalano emozioni al Teatro Parioli di Roma. Successo al concorso nazionale Maurizio Costanzo: “Traguardo incredibile”. Le associazioni culturali di Monza vivono un momento di grande slancio. Dopo l’arresto forzato della pandemia, la città ha riscoperto l’entusiasmo, la partecipazione e il valore del fare cultura. Un’energia che si tocca con mano nei numeri e nei fatti: sono 193 le realtà culturali iscritte all’albo comunale. Anche il sostegno pubblico ha imboccato la via della crescita: nel 2024 il Comune ha stanziato 178.297 euro di contributi, di cui 31.535 tramite bando, mentre per il 2025 si prevede un ulteriore balzo a 217.250 euro, con 35.000 euro distribuiti via bando. Ma oltre le cifre, a parlare è soprattutto la qualità dei progetti che le associazioni sanno generare.

“La lezione di papà Maurizio: umiltà e rispetto del lavoro”

di Monica Mosca

Il Giornale, 3 giugno 2025 La figlia del conduttore Camilla Costanzo ha istituito un premio teatrale per i detenuti: “Ha sempre avuto a cuore il tema delle carceri”. “Mi piace pensare che sia stato papà a illuminarmi in questa avventura, a indicarmi la strada e a suggerirmi cosa fare. Io ci credo, lo sento sempre vicino, la sua presenza è per me costante, quasi concreta”. A raccontare è Camilla Costanzo, figlia del compianto Maurizio, scomparso nel febbraio 2023. È stata lei a volere, ideare e realizzare con successo la prima edizione del “Premio Maurizio Costanzo nelle Carceri”, portato in scena al Parioli di Roma dai detenuti della Casa Circondariale Sanquirico di Monza.

 

L’ex bandito Giovanni Farina si racconta: i rapimenti, il carcere, la poesia

di Andrea Massidda

La Nuova Sardegna, 3 giugno 2025 Ripercorrere la sua vita è come attraversare una terra di confine tra infanzia e latitanza, tra la Sardegna aspra della sua famiglia di pastori e la Toscana diffidente che negli anni Cinquanta guardava i sardi come stranieri. Per Giovanni Farina, che Wikipedia descrive come “criminale, poeta e scrittore italiano” nato a Tempio Pausania nel 1950, le montagne tra Firenze e Prato, dove da bambino aiutava suo padre con le pecore, furono probabilmente il primo carcere immaginario. Poi vennero quelli veri, con una condanna a Fine Pena Mai per sequestri di persona.

 

“Sto nel chill”, “ti ho blastato”, “troppo cringe”. E chi è “sigma”?

di Elisabetta Andreis e Gianni Santucci

Corriere della Sera, 3 giugno 2025 Viaggio nello slang dei giovani di oggi (dove il babbo è un nabbo). Inglesismi, influenze arabeggianti, gergo di strada: un gruppo di 14-15-16enni ha guidato il Corriere tra i neologismi dei ragazzi di oggi. E gli adulti non possono giudicare, perché negli anni 80 usavano “sfitinzia”, “cbcr” e “saccagnare”. “L’outfit drippa” (drip: stiloso). “Flexo le mie scarpe” (flexare: ostentare). “Droppami la foto” (condividimela). “Fai al fly” (al volo, sbrigati). “Sono nel prime” (al top). “È una pick me assurda” (fa di tutto per attirare attenzione dei ragazzi). “Oggi sto nel chill, la prof non interroga” (chillarsela, gran bella condizione). “La prof fa un compito a sorpresa, che sgravo” (insopportabile).

 

AFFARI SOCIALI

In trappola: i nuovi manicomi

di Ludovica Jona*

Il Manifesto, 3 giugno 2025 Pochi mesi di detenzione domiciliare per droga si sono trasformati in segregazione a vita per un sessantenne rinchiuso nelle strutture convenzionate del Lazio. Un affare per i privati. “Vivo nella residenza di Colle Cesarano. Sono entrato sano e ora mi trovo così angosciato e disamorato da lasciarmi andare. Sono anni che vengo sbattuto da una struttura all’altra. La libertà è diventata un’utopia. In passato ho commesso qualche errore ma ora non ho più nulla a che fare con gli stupefacenti: che motivo ho di continuare a soffrire, apprezzando le cose belle della vita?”.

 

Referendum. La nuova legge sulla cittadinanza è una riforma a metà: completiamola

di Gianpiero Dalla Zuanna

Avvenire, 3 giugno 2025 A seguito di vari interventi legislativi e delle imponenti emigrazioni susseguitisi a partire dall’Unità d’Italia, le persone con cittadinanza italiana si sono moltiplicate a dismisura, grazie a un’interpretazione estensiva del principio dello ius sanguinis (diritto di sangue). Fino alla mezzanotte (ora di Roma…) del 27 marzo 2025, chiunque poteva dimostrare di avere un antenato emigrato dall’Italia dopo l’Unità, per legge era cittadino italiano. Per vedersi riconosciuto questo diritto, poteva far domanda all’Ufficio Anagrafe del Comune di provenienza del suo antenato, al Consolato italiano nel suo stato di residenza, o alla Corte d’Appello della regione di provenienza del suo antenato.

 

Migranti. Sorpresa: tornano a crescere gli sbarchi in Italia. Il picco a maggio

di Simone Marcer

Avvenire, 3 giugno 2025 I dati del Viminale, secondo il cruscotto statistico: 2.028 persone in più arrivate nei primi 5 mesi del 2025. Continuano allarmi e Sos in mare. Oim: 233 morti da inizio anno nel Mediterraneo centrale. Almeno 233 persone sono morte e 225 risultano disperse sulla rotta del Mediterraneo Centrale dall’inizio dell’anno al 31 maggio. Lo rende noto l’Organizzazione internazionale per le migrazioni (Oim) in Libia nel suo ultimo aggiornamento pubblicato su “X”. Nello stesso periodo, precisa l’agenzia dell’Onu, i migranti intercettati in mare e riportati in Libia sono stati 9.585, di cui 8.147 uomini, 960 donne, 333 minori e 145 di cui non si conoscono i dati di genere. Lo scorso anno sono state invece 2.452 le morti documentate nel Mar Mediterraneo.

 

Migranti. “Nessun reato per il genitore che entra illegalmente in Europa con i figli minori”

Il Dubbio, 3 giugno 2025 La Corte di Giustizia risponde al Tribunale di Bologna: non è favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, ma esercizio della responsabilità familiare. Un cittadino di un Paese terzo che attraversa illegalmente le frontiere dell’Unione europea insieme ai propri figli minorenni non può essere sanzionato penalmente per favoreggiamento dell’ingresso illegale. Lo ha stabilito la Corte di Giustizia dell’Unione europea, rispondendo a un rinvio pregiudiziale formulato dal Tribunale di Bologna. La pronuncia fa riferimento a un caso del 2019, quando una donna, cittadina di un Paese extra-Ue, fu fermata all’aeroporto di Bologna insieme alla figlia e alla nipote minorenni.

 

ESTERI

Svizzera. Pene a vita, condizionale dopo 17 anni

Corriere del Ticino, 3 giugno 2025 In futuro, una persona condannata alla prigione a vita dovrà trascorrere almeno 17 anni in carcere, invece di 15 come adesso, prima di poter beneficiare di una liberazione con la condizionale. È quanto prevede una modifica del Codice penale adottata dal Consiglio degli Stati. Nel corso dell’esame di questo, progetto, il plenum ha poi stabilito che le nuove disposizioni devono valere anche per chi sta già scontando una pena detentiva a vita. Una minoranza, invece, voleva che la modifica del Codice penale si applicasse solo alle persone condannate dopo l’entrata in vigore delle nuove disposizioni. A suo avviso, i carcerati che si sono comportati bene per molto tempo non dovrebbero essere penalizzati con ulteriori anni di carcere. Il dossier torna al Nazionale.

Venezuela. Il compagno di cella di Trentini: “Quel carcere è un inferno, fatelo liberare subito”

di Giuliano Foschini

La Repubblica, 3 giugno 2025 David Guilleme, infermiere americano, è stato arrestato a Caracas durante una vacanza “Io e Alberto ostaggi del regime”. David Guilleme, 30 anni, infermiere americano, fu preso a Cucuta, confine con la Colombia, mentre provava a entrare in Venezuela. Era con la sua fidanzata, volevano passare tre settimane di vacanze. E invece furono bloccati, incappucciati e portati in una prigione. “Uno dei comandanti del reggimento è venuto da me e mi ha messo il piede in testa. Mi ha detto: Benvenuto in Venezuela. Benvenuto all’inferno!”.

 

Stati Uniti. Presunti colpevoli: la polizia raccoglie il Dna dei bimbi migranti

di Marina Catucci

Il Manifesto, 3 giugno 2025 La Customs and Border Protection (Cbp) ha effettuato dei tamponi per prelevare il Dna di bambini migranti di appena 4 anni fermati al confine, in modo da caricare i loro dati genetici in un database gestito dall’Fbi che potrà così rintracciarli in caso, da adulti, dovessero commettere un crimine. I documenti in cui si parla di questa prassi sono stati rilasciati in sordina dalla US Customs and Border Protection all’inizio di quest’anno, e offrono lo sguardo più dettagliato raccolto fino ad oggi sulla portata del programma di raccolta del Dna per mano del Cbp, rivelando quanto profondamente la sorveglianza biometrica del governo si spinge nelle vite dei bambini migranti, alcuni dei quali, prima ancora di imparare a leggere o ad allacciarsi le scarpe, hanno il proprio Dna già conservato in un sistema costruito per ...

 

DOCUMENTI

Registrazione audio-video Giornata di studi "Disinnescare. Attrezziamoci per disinnescare i conflitti, non per fomentarli"

Articolo. "Perchè può essere utile una fattispecie di femminicidio", di Claudia Pecorella

APPUNTAMENTI DI RISTRETTI

Giornata conclusiva progetto "A scuola di libertà. Carcere e scuole: educazione alla legalità" (Online, 4 giugno 2025)

Registrazione audio-video Giornata di studi "Disinnescare. Attrezziamoci per disinnescare i conflitti, non per fomentarli"

 

APPUNTAMENTI 

Convegno. "L’Università in carcere: lo studio come riscatto" (Roma, 4 giugno 2025)

Spettacolo teatrale: "CibARIA. Racconti da dentro" e Tavola rotonda "RipARTEnze. Attivazioni da fuori" (Padova, 4 giugno 2025)

Incontro-dibattito. "Sbarre di solitudine. Vite spezzate in una prigione d'ombre" (Genova, 13 giugno 2025)

Convegno. "Cure senza confini. Sfide e innovazioni in sanità penitenziaria" (Bologna, 5 giugno 2025)

Convegno nazionale AIPDP "La rieducazione tra pena e riparazione (Pisa e Gorgona-LI, 6-7 giugno 2025)

Convegno. "50 anni dalla legge sull'ordinamento penitenziario: bilanci e prospettive" (Cagliari, 6 e 7 giugno 2025)

La Newsletter di Liberi dentro – Eduradio & Tv. Programmazione fino all'8 giugno 2025

Incontro-dibattito: "Le due città. Spazi di detenzione capaci di ganatire un equilibrio tra sicurezza e riabilitazione" (Torino, 9 giugno 2025)

Incontro di formazione: "Vittime e autori di reato nella violenza di genere" (Roma, 10 giugno 2025)

Convegno. "Trasformare la pena. Formazione per la rieducazione e il reinserimento lavorativo" (Torino, 10 giugno 2025)

Incontro-dibattito. "Diritto e clemenza: che fare per il carcere?" (Roma, 11 giugno 2025)

Incontro-dibattito. "Dentro le mura, fuori dalla giustizia. Decostruire la narrazione della pena e immaginare un futuro oltre il carcere" (Genova, 13 giugno 2025)

Spettacolo teatrale e tavola rotonda: "Il ruolo della giustizia riparativa nel recupero relazionale" (Padova, 14 giugno 2025)

Convegno. "Il lavoro apre le porte opportunità economiche e sociali" (Casa di Reclusione Milano Opera, 17 giugno 2025)

Seminario. "Recidiva zero. Studio, lavoro e formazione in carcere e fuori dal carcere - II edizione" (Roma, 17 giugno 2025)

Presentazione libro: "Respiro. Il carcere oggi tra condanna e riscatto", di Luisa Bove (Milano, 19 giugno 2025)

Incontro-dibattito. "Non ci sono poteri buoni: Fabrizio De Andrè e il potere giudiziario" (Livorno, 20 giugno 2025)

Serata di presentazione del giornale "Mabul", con partita di calcio e spazi di discussione (Milano, 5 luglio 2025)

Convegno. "Sfide e opportunità dell’apprendimento in carcere: riflessioni a partire dalla didattica della matematica" (Bologna, 11 e 12 settembre 2025)

Convegno: "La funzione rieducativa della pena. Biblioteche in carcere" (Nuoro, 3 e 4 ottobre 2025)

 

PODCAST

"La Battitura". Un morto che si riveste da solo, le chiavi del carcere in mano ai detenuti, telecamere cieche. E' il 9 marzo 2020, l'Italia è chiusa per covid, i penitenziari ribollono

"Dialoghi abolizionisti". Ogni settimana un nuovo intervento di riflessione sulla prospettiva del superamento del carcere. (qui l'indice degli episodi)

 

CORSI E MASTER

Incontri di Formazione: "Dialoghi riparativi sul modello della community group conferencing" (Padova, fino al 4 giugno 2025)

 

CONCORSI  E BANDI

Associazione Museo Nazionale del Cinema. Concorso nazionale "LiberAzioni Festival 2025" (Scadenza 15 giugno 2025)

Associazione Artisti Dentro: premio "Pittori Dentro" (Scadenza 20 giugno 2025)

Concorso Internazionale di Scrittura Femminile Città di Trieste. Sezione dedicata ai racconti scritti dalle donne detenute (Scadenza 30 giugno 2025)