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Notiziario quotidiano dal carcere
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Edizione di lunedì 2 giugno 2025
di Luca Falbo
lacnews24.it, 2 giugno 2025 Tra le aule detentive, libri e dispense si trasformano in strumenti per ritrovare se stessi, riscoprire aspirazioni sopite e costruire un domani diverso, al di là dei reticolati. La pena non può limitarsi a infliggere sofferenza: deve rieducare. Ecco perché portare lezioni, libri e docenti dietro le sbarre significa fare pienamente tesoro dell’articolo 27 della Costituzione, che riconosce alle pene una funzione rieducativa. In questo senso, l’università in carcere diventa una sorta di “laboratorio di rinascita”: non solo un percorso didattico, ma un processo di costruzione di identità alternative a quelle criminali. Qui, l’idea di studente si trasforma da mera etichetta a impegno esistenziale.
di Duccio Parodi
L’Unità, 2 giugno 2025 Le persone detenute scrivono per molti motivi e un unico bisogno: trovare ascolto. Ora c’è un premio dedicato a loro, la presentazione il 5 giugno nel carcere femminile di Taranto, il 6 nell’Ipm di Bari. Questo articolo è anche l’annuncio di due eventi che si svolgeranno, il primo, il 5 giugno nel carcere femminile di Taranto, il secondo, il 6 giugno nel carcere minorile di Bari, dove verrà presentato il progetto “Parole liberate: oltre il muro del carcere” promosso dal giornalista Michele De Lucia, dall’attore Riccardo Monopoli e dall’autore Duccio Parodi. Si tratta di un Premio riservato alle persone detenute alle quali viene proposto di essere co-autori di una canzone: la lirica vincitrice è poi affidata a un artista già affermato, affinché la metta in musica e la interpreti.
Il Tempo, 2 giugno 2025 Gianni Alemanno, già ministro e sindaco di Roma, e Fabio Falbo, detenuto al Braccio G8 di Rebibbia, scrivono una lettera al presidente della Repubblica Sergio Mattarella in occasione della Festa della Repubblica. Il tema è il sovraffollamento delle carceri, una piaga devastante che mina anche il percorso di reinserimento nella società sancito dalla Costituzione.
di Mattia Feltri
huffingtonpost.it, 2 giugno 2025 La premier disarmata davanti all’omicidio di Martina Carbonaro: “Eppure le leggi le abbiamo fatte…”. Ma ancora, dopo aver inventato 62 nuovi reati in un paese che ne commette sempre meno, non è pronto il disarmo: Giulia Bongiorno propone di arrestare i dodicenni. La sciagura giuridica del femminicidio. L’omicidio di Martina Carbonaro lascia senza fiato la premier Giorgia Meloni come ha lasciato senza fiato ognuno di noi. Da Astana, capitale del Kazakistan, venerdì ha speso parole dolenti e smarrite: “Forse non riusciamo a capire quello che succede alle nuove generazioni”, su cui infuria un inspiegabile aumento di violenza e autolesionismo, dice.
di Fabio Dragoni
La Verità, 2 giugno 2025 Il sottosegretario leghista Nicola Molteni: “Estenderemo lo sgombero lampo alle seconde case. La sinistra contesta perché è allergica alla polizia”. 14 nuovi reati e 9 aggravanti in più. Il deputato dell’opposizione Bobo Giachetti riassume il Decreto sicurezza appena approvato alla camera con il tormentone di Giorgio Bracardi: “In galera!”.
di Giorgio Spangher*
Il Dubbio, 2 giugno 2025 Il passaggio da un modello processuale a un altro implica inevitabilmente, al di là di altre variabili minori, una ridistribuzione del potere processuale. Per convincersi di questo fatto, basti pensare dove si collocava il pubblico ministero nel sistema inquisitorio: a fianco al giudice. Addirittura nel processo pretorile, la figura del giudice accorpava dentro in sé la figura del pubblico ministero. In dibattimento si era costretti a fare una specie di fictio per cui c’era l’avvocato che faceva le sue conclusioni e poi tanto il pretore decideva.
di Simona Musco
Il Dubbio, 2 giugno 2025 Se si volesse davvero misurare lo stato di salute della giustizia in Italia bisognerebbe guardare gli ostacoli che incontrano gli avvocati nel fare il proprio lavoro. E pensare all’insegnamento di Piero Calamandrei: “Dove si scredita l’avvocatura, colpita per prima è la dignità dei magistrati, e resa assai più difficile ed angosciosa la loro missione di giustizia”. Il caso che ha coinvolto Alessia Pontenani, difensore di Alessia Pifferi, la madre condannata all’ergastolo per aver lasciato morire di stenti la figlia Diana, di soli 18 mesi, è solo uno dei tanti cortocircuiti giudiziari che impattano sul diritto di difesa.
di Valentina Stella
Il Dubbio, 2 giugno 2025 Da Roma a Crotone, passando per Milano, sempre più frequenti i casi in cui gli avvocati vengono interrotti in udienza. “L’invadenza del giudice è certo la prima ragione della fisionomia anomala che l’esame condotto dalle parti assume nella prassi italiana” scriveva il professore avvocato Ennio Amodio nella sua presentazione al libro di Francis Wellmann “L’Arte della cross examination”, a cura di Giuseppe Frigo (Giuffrè, Milano, 2009). Si tratta di un tema a cui abbiamo dedicato negli anni molta attenzione.
di Marina Verdenelli
Il Resto del Carlino, 2 giugno 2025 Un protocollo per promuovere l’inclusione sociale e migliorare l’accesso ai servizi previdenziali e assistenziali per le persone detenute nelle strutture penitenziarie delle Marche. È stato siglato giovedì negli uffici regionali dell’Inps, ad Ancona. A sottoscrivere l’accordo c’erano più parti: Emanuela Zambataro, direttrice Inps Marche, Silvio Di Gregorio, provveditore interregionale dell’Amministrazione Penitenziaria Emilia Romagna-Marche, Ernesto Napolillo, direttore generale Detenuti e Trattamento Ministero della Giustizia - Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria, Simone Breccia, direttore Caritas Ancona-Osimo e Giorgio Magnanelli della Conferenza Regionale Volontariato e Giustizia.
trevisotoday.it, 2 giugno 2025 I ragazzi sono entrati in Casa circondariale, dove hanno potuto confrontarsi con i detenuti che frequentano la scuola in carcere. Dopo il dialogo e la conoscenza reciproca, i giovani del Pio X hanno anche tenuto una lezione in inglese incentrata sulla simulazione di un colloquio di lavoro. Anche quest’anno, il Collegio vescovile Pio X rinnova il progetto di consapevolezza e incontro con le persone detenute nella casa circondariale di Treviso.
primamonza.it, 2 giugno 2025 Un nuovo progetto, “Free for music”, attivato al Sanquirico per permettere ai detenuti di produrre canzoni. Il riscatto di Piffer dopo il “licenziamento”. D’ora in poi la musica si produrrà anche in carcere: un’etichetta discografica entrerà al Sanquirico di Monza. Dopo le polemiche per il suo “licenziamento” dalla Cooperativa per cui lavorava per il reinserimento dei detenuti per via del taglio di risorse, il consigliere di Civicamente Paolo Piffer non si è arreso e ha lanciato un nuovo progetto legato al Sanquirico che già promette di fare scuola.
di Marco D’Errico
Il Resto del Carlino, 2 giugno 2025 Occhi lucidi, tra il pubblico, quando si è chiuso il sipario, per quelle parole di ringraziamento pronunciate dai detenuti. Parole di riconoscenza, per quella dignità di persone che dietro le sbarre vale oro. Applausi e strette di mano, per uno spettacolo riuscitissimo, che ha divertito e stupito, per la bravura degli attori. Attori e attrici, meglio dire, perché al fianco dei ristretti c’erano anche tre studentesse dell’Istituto Donati, classe quarta dell’indirizzo tecnico. “Una preziosa osmosi tra scuola e carcere - ha sottolineato la prof. Alessandra Di Giuseppe, dirigente scolastica del Donati - frutto di un percorso di educazione alla legalità realizzato grazie alla passione e all’impegno delle persone coinvolte”. Ma torniamo all’inizio.
di Raffaella Romagnolo
La Stampa, 2 giugno 2025 Che uomini, che donne saranno i bambini di Gaza? Il ragazzino denutrito ritratto qualche giorno fa sul giornale, i polsi, le gambe, la cassa toracica oscenamente ossuti. Che ne sarà della bambina che in un breve video ho visto aggirarsi in controluce tra fiamme e macerie, sola, irrimediabilmente sola. Trenta secondi di strazio. Che vita avranno i bambini che sopravvivranno a questa guerra? Penso ai vivi, auspicabilmente vivi. Ma pensare ai vivi significa onorare i morti, perché pietà e civiltà cominciano proprio dal seppellire i propri cari. Non lo dice solo il poeta, ma il nostro vivere quotidiano fatto di riti come accompagnare chi abbiamo amato e non c’è più. Prima i morti, quindi.
DOCUMENTI
Articolo. "Perchè può essere utile una fattispecie di femminicidio", di Claudia Pecorella
APPUNTAMENTI DI RISTRETTI
APPUNTAMENTI
La Newsletter di Liberi dentro – Eduradio & Tv. Programmazione dal 2 all'8 giugno 2025
Convegno. "L’Università in carcere: lo studio come riscatto" (Roma, 4 giugno 2025)
Convegno. "Cure senza confini. Sfide e innovazioni in sanità penitenziaria" (Bologna, 5 giugno 2025)
Incontro di formazione: "Vittime e autori di reato nella violenza di genere" (Roma, 10 giugno 2025)
Incontro-dibattito. "Diritto e clemenza: che fare per il carcere?" (Roma, 11 giugno 2025)
Convegno: "La funzione rieducativa della pena. Biblioteche in carcere" (Nuoro, 3 e 4 ottobre 2025)
PODCAST
"Dialoghi abolizionisti". Ogni settimana un nuovo intervento di riflessione sulla prospettiva del superamento del carcere. (qui l'indice degli episodi)
CORSI E MASTER
CONCORSI E BANDI
Associazione Artisti Dentro: premio "Pittori Dentro" (Scadenza 20 giugno 2025)