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Notiziario quotidiano dal carcere

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Edizione di domenica 29 giugno 2025

CARCERI

Carcere, quando il volontariato è una vocazione. Incontri con i protagonisti

di Viola Mancuso

gnewsonline.it, 29 giugno 2025 Ogni sabato incontriamo persone rilevanti del terzo settore, donne e uomini che hanno creato lavoro e formazione per i detenuti, promosso la cultura come esercizio di libertà, sfidato ostacoli burocratici, combattuto pregiudizi e stereotipi. Tra passato e presente, attraverso queste figure, è possibile riscrivere la storia del mondo penitenziario dalla Riforma Gozzini a oggi. Una nuova iniziativa per il carcere, mutuata da zone di guerra e di emergenze umanitarie, è quella proposta da Chiara Cacciani che, insieme alla figlia quindicenne Anna Federici, merita un posto tra i nuovi protagonisti dell’impegno in carcere, per creatività e per la scelta di affrontare con il gioco temi ostici, come stereotipi, solitudine e disagio.

 

GIUSTIZIA

Le norme draconiane e la strada già scritta

di Vladimiro Zagrebelsky

La Stampa, 29 giugno 2025 Come è naturale, la Corte di Cassazione dispone di un proprio ufficio studi. Quando intervengono novità normative o emergono problemi o divergenze nella giurisprudenza, esso approfondisce in modo sistematico il tema, così fornendo materiale per le decisioni dei giudici della Cassazione. La Corte di Cassazione è istituita con il grave compito di assicurare “l’esatta osservanza e l’uniforme interpretazione della legge, l’unità del diritto oggettivo nazionale”.

 

Dopo la bocciatura della Cassazione, la Lega rilancia: “Ora un nuovo provvedimento”

di Lorenzo Stasi

L’Espresso, 29 giugno 2025 La nota del Carroccio: “Rafforzare ancora di più la sicurezza”. Il centrodestra critica la relazione degli ermellini. Nordio: “Incredulo”. Alla Lega non basta il decreto Sicurezza. E poco importa che la Cassazione ieri - 27 giugno - abbia bocciato nel metodo e nel merito, con un parere non vincolante, il pacchetto securitario voluto dal governo Meloni. Ora il Carroccio rilancia e, in una nota, scrive che “è fortemente auspicabile un nuovo provvedimento per rafforzare ancora di più la sicurezza, con particolare riferimento alla tutela delle Forze dell’Ordine. Difendere le divise significa difendere gli italiani”.

 

Sicurezza, la Lega sfida i giudici: “Nuovo testo per rafforzarla”

di Lodovica Bulian

Il Giornale, 29 giugno 2025 Il Carroccio rilancia dopo l’intervento della Cassazione e sollecita più tutele per le forze dell’ordine. Lo strumento: un altro decreto entro la fine dell’estate. Dopo la bocciatura del decreto Sicurezza da parte dell’ufficio del Massimario della Cassazione che in una relazione di 129 pagine ha criticato il provvedimento sia nel “metodo” che nel “merito”, la maggioranza rilancia. Non solo ribadisce la blindatura del decreto, considerato un pilastro del programma di governo, ma accelera. “È fortemente auspicabile un nuovo provvedimento per rafforzare ancora di più la sicurezza, con riferimento alla tutela delle forze dell’ordine. Difendere le divise significa difendere gli italiani”, si legge in una nota del Carroccio.

 

Un richiamo allo stato di diritto e ai limiti del potere

di Alessandra Algostino

Il Manifesto, 29 giugno 2025 Nel parere ormai noto sul decreto legge “sicurezza” si tratta delle norme costituzionali in materia di fonti del diritto, dei parametri costituzionali in tema di diritto penale, dei diritti costituzionali che connotano la forma di stato. Dopo il parere sul decreto legge “sicurezza”, di fronte ad un potere esecutivo che continua con protervia a ignorare la Costituzione, come il diritto dell’Unione europea e il diritto internazionale, la Corte di Cassazione ricorda i fondamentali, ricostruisce il quadro di limiti che presidiano la democrazia costituzionale e la garanzia dei diritti.

 

Piantedosi: “Cassazione troppo ideologica contro il decreto Sicurezza”

di Francesco Malfetano

La Stampa, 29 giugno 2025 Il ministro dell’Interno: “Mi sfugge quali principi costituzionali siano violati. Circoscrivere il reato di tortura come vuole Salvini? Sì, in un quadro di legalità”. “Mi sembra un esercizio connotato da una forte impostazione ideologica”. Matteo Piantedosi, ministro dell’Interno ed ex prefetto, difende a spada tratta il “suo” dl Sicurezza, attaccato dalla Cassazione con un collage di interventi pubblicati all’interno del massimario della Corte. “Mi sfugge quali principi della Costituzione violerebbe” spiega rispondendo alle “diverse criticità” segnalate, prima di non dirsi contrario (“In una cornice di legalità”) all’idea di circoscrivere il reato di tortura avanzata dal vicepremier Matteo Salvini.

 

Ciriani: “Avanti sulla giustizia fino al referendum. Sicuri che gli italiani staranno con noi”

di Paola Di Caro

Corriere della Sera, 29 giugno 2025

Il ministro per i Rapporti con il Parlamento (FdI): premierato, sì ad alcune modifiche. Luca Ciriani, di Fratelli d’Italia, ministro per i Rapporti con il Parlamento: gli italiani fanno spesso fatica ad arrivare a fine mese e voi proponete la settimana corta - dal lunedì al giovedì - per i parlamentari a stipendio invariato. Una mossa harakiri? “Ma assolutamente no, non è nemmeno una mossa”.

 

Maruotti (Anm): “Deriva pericolosa, è in atto una delegittimazione totale”

di Conchita Sannino

La Repubblica, 29 giugno 2025 Il segretario generale dell’Associazione nazionale magistrati: “Le forze dell’ordine vanno tutelate nello svolgimento dei loro compiti, ma non deve essere una tutela demagogica”. “Ormai anche la Suprema Corte è stabilmente nel loro mirino”. Scuote la testa Rocco Maruotti, segretario generale dell’Associazione nazionale magistrati. Esponente di Area, pm a Rieti, è la toga progressista al fianco di Cesare Parodi, di Magistratura indipendente, il torinese e moderato presidente dell’Anm. Non di rado, i due parlano lingue diverse, nelle stesse battaglie. “Ma questo - sorride Maruotti - è invece uno di quei casi in cui siamo molto compatti e consapevoli dei rischi”.

 

TERRITORIO

Prato. Carcere senza controllo: entra di tutto, 4 suicidi, scabbia e agenti indagati

di Giorgio Bernardini e Antonella Mollica

Corriere Fiorentino, 29 giugno 2025 Operazione della Procura con 300 uomini delle forze dell’ordine. Tescaroli: “Illegalità diffusa”. Perquisiti 127 detenuti, poliziotti accusati di corruzione: chiudevano un occhio dietro compenso: “Qua i poliziotti sono a libro paga”. Telefoni cellulari di ultima generazione, microtelefoni, smartwatch e persino un router per collegarsi a internet. E poi dosi di cocaina e hashish che viaggiavano nascoste nelle parti intime dei familiari che andavano ai colloqui, all’interno di cibo e indumenti. È bastato un anno di indagini coordinate dalla Procura di Prato, guidata da meno di un anno da Luca Tescaroli, per aprire il vaso di Pandora del carcere.

 

Torino. Detenuto psichiatrico “curato” con l’isolamento disciplinare

di Massimiliano Nerozzi

Corriere di Torino, 29 giugno 2025 Studenti di Giurisprudenza e Psicologia (con l’associazione Strali) “scrivono” il reclamo alla Sorveglianza. Dalle parole (e dallo studio) ai fatti, ovvero un reclamo davanti al magistrato di Sorveglianza a favore di un detenuto: la casa circondariale che lo ospita risulterebbe - questa la contestazione - “non aver mai affrontato la sua problematica psichiatrica”, ma di aver “ritenuto di “risolvere il problema” della gestione umana e sanitaria del ricorrente attraverso lunghi periodi di isolamento disciplinare”.

 

Gorizia. Il triestino morto in carcere è deceduto per overdose di benzodiazepina e metadone

triesteprima.it, 29 giugno 2025 Presentato un esposto per chiedere di fare chiarezza sul perché le sostanze erano riuscite ad entrare in carcere. Il giovane triestino detenuto nel carcere di Gorizia morto lo scorso primo maggio è deceduto a causa di una overdose di metadone e benzodiazepine. A darne notizia è Il Piccolo. Denis Battistuti Maganuco aveva 30 anni. In carcere c’era finito dopo il furto di farmaci avvenuto la sera del 28 aprile fuori da una farmacia di Staranzano.

 

Ferrara. Orrore in carcere, stuprata una detenuta trans

di Nicola Bianchi

Il Resto del Carlino, 29 giugno 2025 La denuncia di una 40enne italiana: “Erano in quattro”. La struttura non ha una sezione dedicata. Oggi nelle carceri italiane sono circa 80 le persone transgender ristrette. La denuncia è terribile e, se confermata dalle indagini, spalancherebbe uno squarcio ancora più devastante sulle carceri italiane, sovraffollate, violente, pronte in ogni momento a esplodere. Ferrara, Arginone, carcere di massima sicurezza, quasi 400 detenuti stipati tra caldo torrido e cemento armato. C’è una denuncia, contro ignoti, che porta la firma di una detenuta transgender poco più che quarantenne di nazionalità italiana che racconta di essere stata stuprata da altri detenuti (“erano in quattro”) in una cella della quarta sezione, quella per ‘protetti’ dove sono ospitate oltre 40 persone.

 

Lecce. Nata in carcere, ha bisogno di una casa. “Aiutatela a non finire in Comunità”

di Ilaria Marinaci

Corriere del Mezzogiorno, 29 giugno 2025 La madre detenuta a Lecce, la piccola di tre anni è stata affidata agli zii. “Cerchiamo urgentemente una casa in affitto per Nina e la sua famiglia”. L’appello corre sui social. A lanciarlo l’associazione Fermenti Lattici, che da anni lavora nel carcere Borgo San Nicola di Lecce con progetti a sostegno delle famiglie dei detenuti. Qui, due anni fa, comincia questa storia: Antonietta Rosato, Cecilia Maffei e Marianna Caretto, le tre educatrici dell’associazione, conoscono Nina (un nome di fantasia), che aveva solo pochi mesi quando è entrata nella sezione femminile con la mamma. Secondo la legge, infatti, una madre detenuta può decidere di tenere con sé il proprio figlio fino al compimento dei tre anni di età in ambienti separati della sezione: stanze più ampie, curate, colorate, con culle e fasciatoio.

 

Brescia. Carcere, il bilancio amaro della Garante Ravagnani: “In dieci anni nulla è cambiato”

bresciatoday.it, 29 giugno 2025 Passaggio di testimone alla professoressa Arianna Carminati: sarà lei la nuova Garante per i diritti delle persone private della libertà. “Pare proprio che anche gli ultimi dieci anni siano trascorsi invano”. È un bilancio denso di preoccupazione e amarezza quello tracciato da Luisa Ravagnani, che dopo un decennio lascia l’incarico di Garante per i diritti delle persone private della libertà personale del Comune di Brescia. Un ruolo ricoperto con dedizione e spirito critico, che ha permesso di tenere accesi i riflettori su un sistema penitenziario che, secondo Ravagnani, resta in gran parte “fermo ai problemi di sempre”.

 

Cuneo. C’è un panificio nato nel carcere che vuole diventare un modello in tutta Italia

di Tania Mauri

cibotoday.it, 29 giugno 2025 Si chiama Panatè Impresa Carceraria il progetto di inclusione professionale che porta pinsa e pane dentro le carceri italiane. L’obiettivo? Servire la ristorazione col minimo spreco. In Italia ci sono progetti che usano la produzione di pane come strumento di reinserimento lavorativo per i detenuti. Spesso gestiti da cooperative sociali, permettono loro di acquisire competenze nel campo della panificazione e di ottenere un contratto di lavoro, aiutandoli così a reintegrarsi nella società. Un esempio è Panatè srl società benefit, nata nel carcere di Cuneo, dove si produce pane artigianale con il nome “Panatè Impresa carceraria”, un gioco di parole che evidenzia l’intento di creare materie prime genuine con un modello di impresa sostenibile.

 

Roma. Made in Jail: la storia della Onlus che vende magliette realizzate dai detenuti

di Matteo Torrioli

romatoday.it, 29 giugno 2025 Attiva da 36 anni, dal 2001 gestisce un immobile confiscato alla criminalità su via Tuscolana. Trentasei anni di attività. Dalle carceri di Rebibbia fino alle fiere con uno scopo ben preciso: insegnare agli ex detenuti un lavoro. Made in Jail resiste nonostante il covid e la crisi economica. “La pandemia ci ha messo in ginocchio ma non molliamo” racconta a RomaToday Silvio Palermo, il fondatore di quella che, a tutti gli effetti, è una vera e propria casa di moda. Una onlus che si autofinanzia dalla vendita dei suoi prodotti, magliette e felpe disegnate da detenuti con slogan e claim sulla vita carceraria.

 

Cagliari. Un’estate meno torrida per detenuti e agenti grazie a una donazione di Domus de Luna

di Luigi Alfonso

vita.it, 29 giugno 2025 La Fondazione cagliaritana ha consegnato 250 torrette refrigeranti alla Casa circondariale “Ettore Scalas”, nell’ambito del progetto Alimentis sostenuto dalla Fondazione di Sardegna e dalla Regione Sardegna. L’anno scorso nelle celle furono registrate temperature sino ai 44 gradi centigradi. Duecentocinquanta torrette refrigeranti sono state consegnate dalla Fondazione Domus de Luna alla Casa circondariale “Ettore Scalas” di Cagliari-Uta, per offrire un po’ di sollievo ai detenuti nei mesi più caldi. L’iniziativa si inserisce nelle attività del progetto Alimentis, sostenuto dalla Fondazione di Sardegna e dalla Regione Sardegna, con il contributo dell’impresa Trony.

 

Padova. Psicologia e giustizia a confronto, il convegno nazionale sul disagio giovanile

primapadova.it, 29 giugno 2025 Un fenomeno complesso, legato a disagio psicologico, povertà educativa e bisogno di appartenenza, al centro del convegno “Adolescenti e violenza: tra Psicologia e Giustizia”. Aumentano in Italia e in Veneto gli episodi di violenza tra adolescenti, spesso agiti in gruppo e rilanciati sui social. Un fenomeno complesso, legato a disagio psicologico, povertà educativa e bisogno di appartenenza, al centro del convegno “Adolescenti e violenza: tra Psicologia e Giustizia”, promosso dall’Ordine degli Psicologi del Veneto a Padova (foto di copertina da Facebook).

 

Modena. “Crescere Nonostante”: in carcere per formare genitori detenuti, agenti, educatori

gruppoceis.it, 29 giugno 2025 Sono mesi intensi e significativi per il progetto “Crescere Nonostante”, promosso da CEIS A.R.T.E. finanziato nell’ambito del bando “Liberi di Crescere” e dedicato al sostegno dei minori con genitori detenuti attraverso percorsi educativi e di inclusione sociale. Le attività si sono progressivamente ampliate, dai seminari alla presa in carico territoriale, ai gruppi di sostegno per i genitori, fino ai laboratori di arte-terapia realizzati sia a Modena sia a Bologna.

 

Gorgona (Li). Quando il carcere diventa palcoscenico e la cultura diventa rinascita

di Eva Ricevuto

buonenotizie.it, 29 giugno 2025 A largo di Livorno, nell’isola-carcere della Gorgona, si accende una nuova luce: quella del teatro. Qui, detenuti e attori si ritrovano fianco a fianco nello stesso luogo, trasformando la reclusione in un’opportunità di espressione e riscatto umano. Dal 29 giugno al 1 luglio il carcere diventerà un palcoscenico e i detenuti si trasformeranno in attori: andrà in scena “Il Teatro del Mare”, un progetto ideato e diretto da Gianfranco Pedullà, regista teatrale che è sempre stato attivo nel portare il teatro dietro le sbarre.

 

CULTURA

Fuochi, storie e coscienza. Così nasce il nostro senso di giustizia

di Vittorio Pelligra

Il Sole 24 Ore, 29 giugno 2025 Al cuore della nostra capacità di cooperare, di costruire istituzioni, di fidarci degli altri, c’è qualcosa che precede il diritto e la politica e che sostiene la vita sociale ed economica come una infrastruttura invisibile: è il nostro senso di giustizia. L’antropologo Christopher Boehm esplora l’origine di questa infrastruttura e delle nostre capacità morali nella parte finale del suo “Moral Origins. The Evolution of Virtue, Altruism, and Shame” (2012).

 

AFFARI SOCIALI

L’amministrazione condivisa è un laboratorio di innovazione

di Barbara L. Boschetti*

Avvenire, 29 giugno 2025 Il futuro prossimo delle politiche pubbliche è condiviso. Ha bisogno, cioè, di strumenti e luoghi (anche virtuali) di condivisione; di strumenti e luoghi per la messa in comune di idee, punti di vista, pratiche, saperi. Proprio questa forma di condivisione - ad un tempo, progettuale, esperienziale e sapienziale - è, infatti, capace di dare vita ad una intelligenza e innovazione sociale che è essenziale per il design delle politiche pubbliche del prossimo futuro. Una forma di made in Italy in cui le comunità e gli ecosistemi urbani, con tutti i loro attori, si mettono in gioco per il bene comune.

 

Classe di cittadinanza: così la scuola isola i nuovi italiani

di Flavia Bevilacqua e Matilda Ferraris

Il Domani, 29 giugno 2025 Il numero di studenti con cittadinanza non italiana è in costante aumento, ma l’integrazione scolastica è affidata all’iniziativa dei singoli istituti. L’isolamento delle classi con stranieri. Al numero 85 di via Bixio all’Esquilino, quartiere del centro di Roma, c’è un istituto comprensivo di medie ed elementari conosciuto in città per la composizione delle sue classi. Si tratta dell’istituto Daniele Manin di cui fa parte la scuola di Donato, che nel 2005 era stata definita la più multietnica d’Italia, con bambini di oltre 80 nazionalità diverse. La scuola è tra le partecipanti al progetto “il Multiforme”, a cui aderiscono vari istituti di Roma centro per rispondere a bisogni di inclusione, educazione alle emozioni e sostegno alla genitorialità.

 

Migranti. Nella relazione della Cassazione tutte le falle del progetto Albania

di Giansandro Merli

Il Manifesto, 29 giugno 2025 Oltre ai problemi con il diritto europeo, emergono possibili profili di incostituzionalità. Dopo quella sul decreto sicurezza, un’altra relazione del massimario mette in dubbio le leggi bandiera del governo Meloni. C’è un’altra relazione dell’Ufficio massimario e ruolo della Cassazione che non piacerà al governo: riguarda il protocollo Italia-Albania. A differenza di quella sul decreto sicurezza, su cui ieri è continuata la polemica politica, è stata redatta dal servizio civile, non dal penale. È datata 18 giugno ma non è finita sulla pagina web della Corte. Si può però trovare su Italgiure, la banca dati di “norme, giurisprudenza e bibliografia” della Cassazione. In queste ore sta circolando tra i giuristi e il manifesto ha potuto visionarla.

 

Migranti. L’allarme dei medici: “I Cpr mettono a rischio la vita”

di Andrea Capocci

Il Manifesto, 29 giugno 2025 Salute nei CPR Appello della Federazione Nazionale degli Ordini. Centri di permanenza per i rimpatri (Cpr) devono essere chiusi perché “sono sistematicamente e profondamente patogeni e mettono a rischio la salute e la vita delle persone che vi vengono detenute”. La posizione e la citazione sono della Società italiana di medicina delle migrazioni e ieri l’appello è stato accolto anche dalla Federazione nazionale degli ordini dei medici (Fnomceo).

 

Droghe. Rischi sanitari e danni neurologici, ma in Italia la “droga del palloncino” rimane legale

di Giulio Cavalli

Il Domani, 29 giugno 2025 Dalla Francia al Portogallo, dalla Svezia alla Germania, è ora vietata la vendita ai minorenni, i governi hanno riconosciuto la pericolosità del protossido d’azoto e sono intervenuti. Il gas, incolore e con un sapore dolciastro, è usato da decenni in ambito medico, come anestetico lieve in odontoiatria e traumatologia. In Italia si è diffuso tra i giovani come droga euforica. Per raccontare questa storia si potrebbe partire da un paesino del cremasco. A Pandino qualche giorno fa il comandante della polizia locale e il sindaco hanno lanciato un appello pubblico dopo il ritrovamento di lattine sospette contenenti protossido d’azoto, comunemente noto come “gas esilarante” o “droga dei palloncini”.

 

ESTERI

Caso Almasri, il procuratore della Cpi: “L’Italia ha favorito la Libia e ha violato la cooperazione internazionale”

di Enrica Riera

Il Domani, 29 giugno 2025 Nell’ambito dell’inchiesta aperta presso la Corte penale internazionale sulla vicenda del rimpatrio del torturatore libico, interviene l’ufficio del procuratore. Che con una relazione di quattordici pagine chiede nuovamente ai giudici di effettuare “una constatazione formale di inadempienza contro lo Stato italiano e di deferire la questione all’assemblea degli Stati parti o al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite”.

 

Iran. Uccise 71 persone nell’attacco israeliano sul carcere di Evin

reuters.com, 29 giugno 2025 L’attacco israeliano di lunedì contro il carcere di Evin a Teheran, durante la guerra dei 12 giorni con l’Iran, ha ucciso 71 persone. Lo ha riferito la magistratura iraniana. “Secondo le statistiche ufficiali, 71 persone sono state uccise nell’attacco al carcere di Evin”, ha dichiarato il portavoce della magistratura Asghar Jahangir. Al momento dei raid erano detenuti nel carcere esponenti dell’opposizione e prigionieri stranieri o con doppia cittadinanza. Secondo il portavoce, citato da Mehr, tra le vittime figurano personale amministrativo del carcere, soldati di leva, detenuti, familiari di detenuti che erano in visita o si erano recati per seguire questioni legali e residenti locali che vivono nelle vicinanze del carcere. “Tragicamente, tra quei vicini, alcuni sono stati martirizzati”, ha aggiunto.

 

DOCUMENTI

Mappa interattiva: "Suicidi in carcere dal 2002 al 2025", a cura di Alessandro Vallin

D.L. Sicurezza: la relazione dell'Ufficio del Massimario della Corte di cassazione

Il Riformista-PQM. "Il dubbio ragionevole. La difesa dell'innocente ruota intorno ad un aggettivo. Qual è, allora, il dubbio "irragionevole"?

"Un appello urgente per salvare la giustizia minorile italiana", di Antigone, Defence for Children Italia, Libera

Liberi dentro – Eduradio & Tv. Puntata 27 giugno 2025: "Disinnescare i conflitti - Islam, cultura e religione"

 

APPUNTAMENTI 

La Newsletter di Liberi dentro – Eduradio & Tv. Programmazione dal 30 giugno al 6 luglio 2025

Presentazione della sedicesima edizione del Libro Bianco sulle droghe: "Non mollare" (Udine, 30 giugno 2025)

Seminario. "Il progetto di legge Sciascia-Tortora. Per un'amministrazione della giustizia (più) umana e consapevole" (Milano, 30 giugno 2025)

Corso di formazione Cooperativa La Ginestra: "Giustizia riparativa e informazione" (Padova, 2 luglio 2025)

Convegno: "Cinquant'anni di Ordinamento penitenziario: riforma e crisi del carcere. In ricordo di Alessandro Margara" (Firenze, 2 luglio 2025)

Serata di presentazione del giornale "Mabul", con partita di calcio e spazi di discussione (Milano, 5 luglio 2025)

"Carceri, punire o rieducare? Incontro con Fabio Pinelli, Vicepresidente Consiglio Superiore della Magistratura (Milano, 7 luglio 2025)

Seminario: "Le persone dimenticate. Il sistema carcerario in Italia e le criticità" (Roma, 10 luglio 2025)

Convegno. "Sfide e opportunità dell’apprendimento in carcere: riflessioni a partire dalla didattica della matematica" (Bologna, 11 e 12 settembre 2025)

Convegno: "La funzione rieducativa della pena. Biblioteche in carcere" (Nuoro, 3 e 4 ottobre 2025)

"L'ipocrisia del carcere". Assemblea del Movimento No Prison (Assisi-PG, 13 e 14 novembre 2025)

 

PODCAST

"Dialoghi abolizionisti". Ogni settimana un nuovo intervento di riflessione sulla prospettiva del superamento del carcere. (qui l'indice degli episodi)

  

CONCORSI  E BANDI

Concorso Internazionale di Scrittura Femminile Città di Trieste. Sezione dedicata ai racconti scritti dalle donne detenute (Scadenza 30 giugno 2025)

Premio letterario nazionale "inVISIBILI nell'INvisibile. Le parole che non vi ho detto". Edizione 2025 (scadenza 1 agosto 2025)