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Notiziario quotidiano dal carcere

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Edizione di mercoledì 25 giugno 2025

CARCERI

Sovraffollate e senza educatori. “Le carceri minorili sono allo sfascio”

di Ilaria Beretta

Avvenire, 25 giugno 2025 Gli esperti: “I ragazzi non sono più violenti ma il sistema ha cambiato mentalità”. Il fiore all’occhiello del sistema penitenziario italiano sta sfiorendo e “le carceri minorili si stanno trasformando in luoghi di abbandono”. È questo l’allarme che per l’ennesima volta ha sollevato ieri l’associazione Antigone, insieme a Defence for Children e Libera e ribadito durante il recente convegno “La crisi della penalità minorile: cause profonde e strategie per il cambiamento” organizzato da Antigone Emilia-Romagna che dalla regione allarga lo sguardo e consegna uno spaccato nazionale dello stato degli istituti per minorenni (Ipm) oggi caratterizzati - esattamente come le carceri per adulti - da sovraffollamento, mancanza di personale e strutture fatiscenti.

 

Carcere e silenzi, al fianco di Michele Passione

societadellaragione.it, 25 giugno 2025 La Società della Ragione esprime profonda preoccupazione per le dimissioni dell’avv. Michele Passione dall’incarico di legale del Garante nazionale dei diritti delle persone private della libertà personale. Come Società della Ragione abbiamo appreso con molta preoccupazione delle dimissioni dell’avvocato Michele Passione dal suo incarico di legale del Garante nazionale dei diritti delle persone private della libertà personale. Conosciamo bene la dedizione ed il rigore, oltre che la professionalità, con cui l’avv. Passione, componente storico della nostra Associazione, ha condotto il suo incarico, in questi lunghi dieci anni di intensa attività, non solo in sede giudiziaria, in processi significativi, come quello di Santa Maria Capua Vetere, ma anche accompagnando il Garante come esperto ...

 

Minore in carcere a Locri. Il giudice lo sa e se ne frega

di Angela Nocioni

L’Unità, 25 giugno 2025 Saha Alam è in un carcere per adulti dal 13 agosto, il gip ha ricevuto il certificato di famiglia e l’atto di nascita (tradotto) il 3 marzo. Il ministro manderà una ispezione in Calabria? È minorenne, oltre che innocente. È nato l’8 febbraio del 2008. Dall’agosto dell’anno scorso è rinchiuso in un carcere per adulti e stamattina andrà davanti a un tribunale ordinario. I giudici sanno che è minorenne, lo sanno almeno dal 3 marzo, ma il minore è stato lasciato nelle celle tra adulti e comparirà ugualmente davanti a un tribunale ordinario. Succede in una remota repubblica centroafricana? No, a Locri.

 

GIUSTIZIA

Sisto: “Ecco tutte le bufale dell’Anm sulla riforma della giustizia”

di Ermes Antonucci

Il Foglio, 25 giugno 2025 Il viceministro della Giustizia smonta una per una le principali argomentazioni mosse dall’Associazione nazionale magistrati contro la riforma costituzionale: “Il pm resterà indipendente, anche Falcone era favorevole alla separazione delle carriere”. “I magistrati vincono un concorso ed emettono sentenze in nome del popolo italiano. Il governo e il Parlamento hanno invece un mandato a governare il paese. Sentir dire dall’Associazione nazionale magistrati che la magistratura, secondo i sondaggi, ha più consenso del governo e del Parlamento mi preoccupa molto. Mi dà l’idea di una magistratura che non ha ben chiara la separazione dei poteri e che, in qualche modo, vuole fare politica”.

 

Carriere separate anche per gli avvocati. L’idea delle toghe

di Giulia Merlo

Il Domani, 25 giugno 2025 Nel testo approvato all’Assemblea generale di Cassazione c’è anche la proposta di separare chi patrocina il merito e chi difende davanti alla Cassazione. Se si separano giudice e pubblico ministero, allora è lecito pensare un qualche tipo di distinguo anche tra gli avvocati. È questa ipotesi che sta agitando i legali, tanto più che non viene da un pulpito qualsiasi ma dall’Assemblea generale di Cassazione. Evento più unico che raro è stato organizzato dalla Prima presidente Margherita Cassano il 19 giugno, all’indomani dell’approdo in Senato della riforma costituzionale della separazione delle carriere.

 

Giustizia, AIGA: “Separazione delle carriere, stop a litigi”

ansa.it, 25 giugno 2025 “È necessario evitare che il dibattito sulla separazione delle carriere sfoci in un “conflitto” tra politica e magistratura e, soprattutto, tra magistratura e avvocatura, perché a pagarne le conseguenze sarebbe inevitabilmente la fiducia dei cittadini nel sistema Giustizia e, quindi, lo stato di diritto”. Lo ha affermato il Carlo Foglieni, presidente AIGA - Associazione Italiana Giovani Avvocati, a margine del convegno “Separazione delle carriere: autonomia e garanzie nel sistema Giustizia”, organizzato a Padova dalla sezione AIGA locale. Il convegno è stato un momento di dialogo e confronto nel rispetto delle reciproche posizioni, con la partecipazione di rappresentanti del mondo politico e accademico, della magistratura e dell’avvocatura, istituzionale e associativa.

 

Caro Di Matteo, la pista nera è un binario morto: parliamo del summit sugli appalti a cavallo delle stragi di mafia

di Damiano Aliprandi

Il Dubbio, 25 giugno 2025 Il retroscena è emerso nel documento inedito pubblicato nel libro di Vincenzo Ceruso “Paolo Borsellino. La toga, la fede, il coraggio. Approfittando dell’inesistente “scandalo” di una commissione Antimafia - eterodiretta da Mario Mori per coprire chissà quale “indicibile” verità - il magistrato Nino Di Matteo, della Procura nazionale antimafia, intervistato da Il Fatto, accusa l’attuale presidente Chiara Colosimo di non voler indagare sulla memoria depositata dal senatore Roberto Scarpinato. Dimentica però che tutte le commissioni precedenti, compresa quella del centrodestra guidata da Giuseppe Pisanu, hanno inseguito le tesi poi naufragate dei pm di Palermo dell’epoca, tra cui lo stesso Di Matteo.

 

“Processare” Mori in commissione, l’idea di M5S e Pd. FI: “Brani passati a Report, si indaghi”

di Errico Novi

Il Dubbio, 25 giugno 2025 Antimafia 2, la vendetta. I fumogeni accesi domenica sera da Report sui lavori della bicamerale di Palazzo San Macuto, destinati in teoria a oscurare il filone “mafia-appalti”, innescano subito un processo di emulazione. In particolare tra i parlamentari del centrosinistra. Che diffondono due documenti, dopo che già lunedì il Movimento di Giuseppe Conte da una parte e il centrodestra dall’altra se l’erano date di santa ragione. Ieri ha preso forma la strategia d’opposizione sui lavori dell’Antimafia, prima con la nota dei capigruppo di Avs, 5S e Pd in commissione - Elisabetta Piccolotti, Luigi Nave e Walter Verini - e poi con la lunga lettera che i rappresentanti dem nella bicamerale hanno rivolto alla presidente meloniana dell’organismo di Palazzo San Macuto, Chiara Colosimo.

 

La svolta di Ciro, boss camorrista pentito per amore delle sue figlie

di Giorgio Paolucci

Avvenire, 25 giugno 2025 Inserito dal padre nel giro dello spaccio di droga a 10 anni, “promosso” capo a 16, nel corso della lunga detenzione avviene il ravvedimento, anche grazie all’aiuto di un frate. “Guardale. L’ho fatto per loro, perché possano avere un futuro diverso dal mio passato, un passato di cui mi vergogno e che non riesco a perdonarmi, ma che non è più il mio presente”. È la potenza inimmaginabile e rigeneratrice dell’amore. Ciro conserva nel portafoglio la fotografia delle figlie Anita e Daniela: sono loro che l’hanno convinto ad abbandonare la carriera di boss della camorra e a dare una svolta decisiva alla sua esistenza. Non con le parole, ma per il fatto stesso di esserci, perché gli ricordavano cosa conta davvero nella vita.

 

GIURISPRUDENZA

Madri e donne incinte, non è retroattiva la stretta del decreto sicurezza

di Giovanni Negri

Il Sole 24 Ore, 25 giugno 2025 Prima pronuncia sul punto da parte del giudice di sorveglianza di Bologna. Non sono retroattive alcune delle misure più controverse e contestate del decreto sicurezza, quelle che aprono le porte di strutture detentive anche alle madri di figli fino a un anno e alle donne incinte. In una delle primissime applicazioni delle novità del Codice penale il magistrato di sorveglianza di Bologna ne ha affermato la natura sostanziale e non processuale, sottraendole quindi al principio del tempus regit actum e ritenendo invece applicabile il principio costituzionale dell’irretroattività della legge penale più sfavorevole.

Detenuto al 41-bis: per i colloqui col minore senza vetro divisorio occorrono validi motivi

di Simone Marani

altalex.com, 25 giugno 2025 È necessario provare che il minore non è strumentalizzabile per trasmettere o ricevere ordini, informazioni o direttive (Cassazione n. 22276/2025). Spetta al detenuto fornire la prova di una situazione particolare che possa giustificare l’effettuazione dei colloqui col minore ultra dodicenne in assenza di vetro divisorio. Questo è quanto emerge dalla sentenza 13 giugno 2025, n. 22276 (testo in calce) della Prima Sezione Penale della Corte di Cassazione.

 

TERRITORIO

Emilia Romagna. Visita dei Garanti alle celle di sicurezza di caserme, comandi e questure

Corriere di Bologna, 25 giugno 2025 Andare a verificare in Emilia Romagna lo stato delle camere di sicurezza di caserme, Comandi e Questure, le celle dove gli arrestati o i fermati restano in attesa della convalida del giudice. Anche se qualcuno lo chiama “carcere ombra”, non si tratta di penitenziari, ma non per questo l’attenzione deve sfumare. È l’essenza del progetto “Monitoraggio dei luoghi di privazione della libertà da parte delle Forze di polizia in Emilia Romagna” promosso da Garante regionale e Garante nazionale detenuti, nell’ambito di un confronto operativo con rappresentanti di carabinieri, polizia, Guardia di finanza e polizia locale. Se ne è parlato ieri a un convegno a Palazzo Hercolani, dove “per la prima volta a livello nazionale”, segnalano gli organizzatori, vengono riunite tutte le forze di polizia, d’intesa coi garanti e con l’assemblea legislativa della Regione.

 

Milano. San Vittore, suicida un detenuto di 22 anni. “Nelle carceri una situazione esplosiva”

Il Giorno, 25 giugno 2025 Il giovane marocchino, accusato di reati contro il patrimonio, è stato soccorso in condizioni disperate e portato all’Humanitas dove è deceduto. De Fazio (Uilpa): “Questo è il 36esimo caso in un anno. Reclusi e operatori accomunati dal perdurante calpestio dello stato di diritto”. Un 22enne di nazionalità marocchina, recluso da qualche mese per reati contro il patrimonio presso il carcere di San Vittore a Milano, si è tolto la vita ieri, martedì 24 giugno 2025. Secondo quanto riferito il giovane è stato soccorso e trasportato in gravi condizioni all’Humanitas, dove è deceduto alle 18.30 di martedì.

 

Palermo. Detenuto del Pagliarelli perde la vista in attesa di un intervento di cataratta

Giornale di Sicilia, 25 giugno 2025 “Un detenuto di 70 anni nella casa circondariale Pagliarelli di Palermo è rimasto cieco da un occhio in attesa di un intervento di cataratta”. La denuncia è di Pino Apprendi, garante dei detenuti di Palermo. “Il carcerato, il 13 febbraio del 2024 - scrive Apprendi - è stato visitato per una cataratta, il 15 maggio sottoposto ad ulteriore controllo e il 13 luglio il medico della struttura carceraria lo ha avvisato che sarebbe stato necessario un intervento urgente. Ma nulla è accaduto fini al 17 maggio 2025. Intanto il recluso ha perduto la vista a un occhio”. “Voglio ricordare che i detenuti non hanno scelta - ha concluso il garante. Non possono recarsi in strutture convenzionate come un libero cittadino, per cui qualsiasi patologia, come nel caso specifico, diventa cronica e a volte si conclude con la morte”.

 

Brescia. Emergenza caldo, la Garante dei detenuti: “In cella non si respira, servono ore d’aria”

fanpage.it, 25 giugno 2025 Luisa Ravagnani, Garante dei detenuti nel Comune di Brescia, ha spiegato a Fanpage.it la drammatica situazione che si vive all’interno del carcere Canton Mombello: “Con l’arrivo dell’estate, è tornata l’emergenza caldo. In cella non si respira. Servono ore d’aria, frigoriferi e ventilatori”. “Un anno fa è stata spedita una lettera al Presidente della Repubblica dalla casa circondariale di Canton Mombello per segnalare la drammaticità che si vive all’interno dell’istituto di pena bresciano”, ha spiegato a Fanpage.it Luisa Ravagnani, Garante dei detenuti nel Comune di Brescia. “Da allora niente è cambiato e, con l’arrivo dell’estate, come ogni anno è tornata l’emergenza caldo”.

 

Oristano. Rischio suicidi e carenze sanitarie a Massama: l’allarme dal Garante dei detenuti

linkoristano.it, 25 giugno 2025 Presentata la relazione sulle attività del 2024, dove emergono anche un numero elevato di richieste di trasferimento e poche opportunità lavorative. “Duecentoquaranta detenuti, molti dei quali passano le giornate a guardare il soffitto. In alcune celle ci piove dentro, sui muri c’è la muffa, e quando qualcuno sta male i citofoni non funzionano. C’è poco volontariato, poche attività, e il medico non è presente 24 ore su 24. Un detenuto mi ha mostrato la corda che si era preparato”. Così si era espressa la Garante dei detenuti Irene Testa al termine di una visita al carcere di Massama lo scorso maggio. Parole che trovano conferma nell’ultima relazione annuale presentata pochi giorni fa.

 

Padova. L’ospedale apre il reparto detenuti, primo ricoverato

di Gabriele Fusar Poli

Corriere del Veneto, 25 giugno 2025 Dal Due Palazzi è arrivato il paziente numero uno in Medicina Protetta. Ostellari: “Ridotto il rischio di fuga”. Sebbene pronto da inizio 2020 non era mai stato utilizzato, per svariati motivi. Almeno fino a ieri, quando nel reparto di Medicina protetta dell’azienda ospedaliera è stato ricoverato il primo detenuto proveniente dal carcere Due Palazzi. A darne notizia Andrea Ostellari, sottosegretario alla Giustizia, il quale ha sottolineato: “L’obiettivo, tanto atteso dagli agenti di polizia penitenziaria e dai loro rappresentanti sindacali, è stato raggiunto grazie a un proficuo dialogo fra il Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria e l’assessorato regionale alla Salute, guidato da Manuela Lanzarin.

 

Roma. Bioeconomia e inclusione sociale: intesa Giustizia minorile-Unitelma Sapienza

gnewsonline.it, 25 giugno 2025 In occasione dell’evento finale del progetto “Rigenera”, tenutosi ieri a Roma, presso la sede dell’Unitelma Sapienza, Antonio Sangermano, capo del dipartimento per la Giustizia minorile e di comunità, e Bruno Botta, rettore, dell’Università degli Studi di Roma, hanno sottoscritto un protocollo d’intesa volto a promuovere l’identità sociale, l’inclusione e il diritto allo studio dei ragazzi in difficoltà. In particolare, il protocollo si pone l’obiettivo di incoraggiare i giovani adulti tra i 18 e i 25 anni, sottoposti a misura penale - che abbiano già completato con successo gli studi superiori e mostrino un atteggiamento propositivo verso un percorso di risocializzazione - a intraprendere il percorso di studi universitari.

 

Napoli. I detenuti di Poggioreale protagonisti dello spettacolo teatrale “La Macchia”

anteprima24.it, 25 giugno 2025 Stamane, a Napoli, nella chiesa principale della Casa Circondariale “G. Salvia” di Poggioreale è andato in scena lo spettacolo teatrale “La Macchia”, per la regia di Riccardo Sergio. Un’iniziativa sostenuta dal Garante delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale, Samuele Ciambriello e dalla Giunta Regionale della Campania. Il progetto ha visto la luce grazie a un laboratorio teatrale guidato dall’Associazione di Promozione Sociale Polluce con i detenuti del Padiglione Genova di Poggioreale.

 

AFFARI SOCIALI

Abusi, manganelli e provocazioni

di Vincenzo Scalia

Il Manifesto, 25 giugno 2025 Un anno addietro, la nostra premier, commentando i pestaggi subiti da alcuni studenti medi a Pisa e Firenze, affermò che criticare le forze dell’ordine è pericoloso. È seguito il decreto sicurezza, che fornisce assistenza statale agli esponenti delle forze dell’ordine sotto processo per abusi di potere, e consente loro di usare le armi private che possiedono quando non sono in servizio. La recente vicenda di Genova, che vede indagati 15 esponenti della polizia urbana del capoluogo ligure per lesioni, peculato, falso ideologico, ci induce a riflettere sui pericoli che conseguono dall’allentare le briglie del controllo sugli apparati deputati all’uso della forza. L’inchiesta è partita dalla denuncia di due loro colleghe, insoddisfatte dell’esito dell’inchiesta interna, dalla quale uscivano come scarsamente credibili.

Eutanasia, la Consulta ora decide sui diritti di chi non è autonomo

di Lorenzo D’Avack

Il Dubbio, 25 giugno 2025 L’8 luglio l’eutanasia arriverà per la prima volta davanti alla Corte: possibile svolta sul fine vita. Come già ha evidenziato Il Dubbio, il prossimo 8 luglio la sentenza n. 242/ 2019 della Corte costituzionale sul suicidio medicalmente assistito torna davanti alla Consulta. L’udienza riguarda il caso di una donna toscana di 55 anni affetta da sclerosi multipla progressiva, completamente paralizzata, che, pur avendo tutti i criteri per accedere alla domanda di suicidio assistito stabiliti dalla stessa Corte, non è in condizioni fisiche di assumere autonomamente il farmaco letale e chiede che possa somministrarlo il suo medico di fiducia. Il tribunale di Firenze (Ordinanza 30 aprile 2025) ha sollevato questione di legittimità sul reato di omicidio del consenziente (art. 579 codice penale) e la parola passa ancora ...

 

Fine vita con dolore. In arrivo il ddl secondo lo Stato etico

di Eleonora Martini

Il Manifesto, 25 giugno 2025 Al Senato la maggioranza presenta la bozza del testo atteso in Aula il 17 luglio. Un comitato governativo decide per il paziente. Tempi di risposta fino a 240 giorni. In caso di diniego, la nuova richiesta solo dopo 4 anni. La chiamano legge sul Fine vita ma assomiglia molto a una punizione. Almeno stando alle bozze del ddl sul suicidio medicalmente assistito, atteso in Aula al Senato il 17 luglio, che ieri sono state presentate finalmente ai senatori del Comitato ristretto che le attendevano da sei mesi. Un testo che i relatori Zanettin (Fi) e Zullo (Fdi) sono riusciti ad elaborare solo superando le divisioni interne alla maggioranza con una “sintesi tra le diverse sensibilità”, come riferisce soddisfatta la presidente leghista della commissione Giustizia, Giulia Bongiorno, assicurando che l’iter non slitterà ulteriormente.

 

“Dal concepimento alla morte naturale”: la legge sul fine vita per colpire l’aborto

di Simone Alliva

Il Domani, 25 giugno 2025 Il testo proposto dalla maggioranza prevede cure palliative obbligatorie, un Comitato etico nominato dal governo e un vincolo di quattro anni in caso di parere negativo. Possibili conseguenze giuridiche sull’interruzione volontaria di gravidanza: “La norma mina il quadro di principio su cui si fonda la legge 194”. La vita è un diritto da tutelare “dal concepimento alla morte naturale”. È questa la formula con cui la maggioranza di governo apre la bozza di legge sul fine vita, in discussione nelle commissioni Affari sociali e Giustizia del Senato. Una frase che non compare nella Costituzione né nella legge 194 sull’aborto, ma che in questa proposta diventa principio cardine.

 

Fine vita. “Ddl maggioranza? Testo vecchio, va contro la Consulta”

di Alberto Sofia

Il Fatto Quotidiano, 25 giugno 2025 “L’idea di escludere il Servizio sanitario nazionale rientra nei motivi per sarebbe immediatamente impugnabile”. “In base a quanto emerso dalle anticipazioni e dalle bozze circolate, il testo del disegno di legge della maggioranza sul tema del fine vita è già vecchio e va contro quanto già deciso dalla Corte costituzionale”. A bocciare la direzione intrapresa dalle forze di centrodestra è Filomena Gallo, segretaria dell’associazione Luca Coscioni, a margine di un’iniziativa in Senato organizzata della senatrice del Movimento 5 Stelle e vicepresidente di Palazzo Madama, Mariolina Castellone, dal titolo “Democrazia e partecipazione sul tema del fine vita: l’esperienza francese”. In particolare, ha aggiunto Gallo, “l’idea di escludere il Servizio sanitario nazionale, al quale la Consulta ha dato un compito ...

 

Migranti. La Cassazione: stop ai Cpr in Albania

di Gianfranco Schiavone

L’Unità, 25 giugno 2025 Secondo la Suprema Corte il protocollo è in totale contrasto con la direttiva rimpatri. Una recente sentenza della Corte di Cassazione è destinata a segnare una svolta in merito alla scelta, di cui il Governo italiano si è a lungo vantato in Europa, di utilizzare il centro di Gjader, in Albania, con la funzione di Cpr. Nonostante la sentenza sia di straordinaria importanza, quasi nessuno ne ha parlato. Il 22 marzo 2025 il prefetto di Ancona disponeva l’espulsione di un cittadino tunisino con accompagnamento alla frontiera e applicazione della misura del trattenimento nel CPR di Bari; la misura veniva convalidata dal giudice di pace competente.

 

Migranti. Gradisca, la rete No Cpr denuncia violenze contro una persona vulnerabile

Il Manifesto, 25 giugno 2025 Un nuovo video dall’interno del Centro di permanenza per i rimpatri di Gradisca, in provincia di Gorizia, è stato pubblicato oggi. “La mia terapia dello psichiatra. Guardate vogliono picchiarmi. Non ce l’avete la mia terapia in questo centro. Non mi fai paura. Prova di toccarmi senza lo psichiatra”. Segue il suono delle botte, dei manganelli che si abbattono uno dopo l’altro. Un nuovo video dall’interno del Centro di permanenza per i rimpatri di Gradisca, in provincia di Gorizia, è stato pubblicato oggi (martedì 24 giugno) dalla rete No ai Cpr. Dalle immagini prima si intuisce lo stato di agitazione dell’uomo, poi si vedono le violenze dei finanzieri, infine si sentono urla terrificanti di sottofondo.

 

Droghe. Record di morti per cocaina, allarme antidepressivi nei ragazzi

ansa.it, 25 giugno 2025 Seppure in Italia il consumo di droghe tra i giovani “appare leggermente diminuito” nel 2024 rispetto al 2023, nell’anno appena trascorso si registrano due record negativi: le morti per cocaina e l’uso di antidepressivi senza prescrizioni da parte dei giovanissimi. A raccontare il variegato mondo delle tossicodipendenze è la Relazione annuale al Parlamento in Italia nel 2025, con dati che si riferiscono al 2024. Nel 2024 il 35% dei decessi accertati per intossicazione acuta letale è stato attribuito proprio alla cocaina, percentuale che registra proprio nel 2024 il suo massimo storico. E sempre lo scorso anno, per la prima volta, il numero di decessi direttamente attribuiti alla cocaina/crack (80 casi), accertati dalle Forze dell’ordine, è risultato equivalente a quello legato all’assunzione di eroina/oppiacei (81 casi).

 

ESTERI

L’Europa si inchina a Donald Trump: le spese militari salgono al 5% del Pil

di Marco Bresolin

La Stampa, 25 giugno 2025 “L’Europa pagherà il suo contributo in modo consistente, come è giusto che sia, e sarà una tua vittoria. Non è stato facile, ma siamo riusciti a far sì che tutti si impegnino a raggiungere il 5%”. Nel messaggio privato che il segretario generale della Nato Mark Rutte ha inviato a Donald Trump, e che il presidente americano ha immediatamente reso pubblico, sono racchiusi almeno tre elementi che ben descrivono il senso del vertice dell’Alleanza atlantica, iniziato formalmente ieri sera all’Aja nel momento in cui il capo della Casa Bianca ha fatto il suo ingresso nel Palazzo Reale verso le 20.30. Un vertice che darà il “la” a uno storico piano di riarmo basato su due presupposti: la Russia è una minaccia per l’Europa e la protezione sin qui fornita dagli Stati Uniti non è più garantita, tanto che Trump ha fatto capire ...

 

Stati Uniti. Migranti, la corte dà l’ok alle espulsioni di Trump

di Matteo Persivale

Corriere della Sera, 25 giugno 2025 I supremi giudici sbloccano le deportazioni. E vicino a Miami nascerà un carcere nella palude. “Alligator Alcatraz” pare il titolo di uno quei film di serie B degli anni Settanta così amati da Quentin Tarantino: ci si immagina il carcere subtropicale con il direttore in giacca e cravatta dallo sguardo crudele e i modi gelidi, i secondini sudati, i detenuti disperati con le barbe lunghe che cercano di organizzare un’evasione impossibile a causa del fossato con i coccodrilli.

 

Stati Uniti. La nuova guerra di Trump contro i migranti: deportati verso il Sud Sudan

di Paolo Lambruschi

Avvenire, 25 giugno 2025 I “Paesi terzi”, aggettivo quasi rassicurante, meritano sempre una attenzione particolare. Specialmente se un organo della magistratura autorizza un governo a deportarvi migranti. Riepilogo veloce. La Corte suprema degli Stati Uniti ha accolto ieri la richiesta d’urgenza del presidente Donald Trump di riprendere le espulsioni dei migranti verso Paesi diversi dalla loro patria, compresi luoghi come il Sud Sudan, e con un preavviso minimo. La decisione rappresenta, secondo gli osservatori politici, una vittoria significativa per l’amministrazione Trump, la quale aveva sostenuto che un tribunale di grado inferiore avesse usurpato la propria autorità ordinando al Dipartimento della sicurezza interna di fornire ai migranti un avviso scritto su dove sarebbero stati indirizzati, nonché la possibilità di contestare ...

 

Turchia. Avvocati sotto assedio: la lunga notte della giustizia

di Gennaro Grimolizzi

Il Dubbio, 25 giugno 2025 Istituzioni forensi mobilitate per i colleghi: il caso dell’Ordine di Istanbul al centro del convegno organizzato dai Coa di Brescia e Cremona. In Turchia l’avvocatura è sotto attacco. Pochi mesi fa l’Ordine degli avvocati di Istanbul - il più grande al mondo con quasi 70 mila iscritti -, presieduto dal costituzionalista Ibrahim Kaboglu, è stato dichiarato decaduto con l’accusa di “propaganda a favore di un’organizzazione terroristica” e “diffusione di informazioni fuorvianti”. Inoltre, nello scorso fine settimana l’avvocato Mehmet Pehlivan, difensore del sindaco di Istanbul Ekrem Imamoglu (nel frattempo sospeso dalla carica), in carcere da marzo con l’accusa di corruzione, è stato arresto per la seconda volta.

 

Algeria. Come una condanna a morte: chiesti 10 anni di carcere per Boualem Sansal

di Adalgisa Marrocco

huffingtonpost.it, 25 giugno 2025 L’accusa chiede di raddoppiare in appello la pena per lo scrittore franco-algerino, ottantenne e malato di cancro, accusato di “attentato all’unità nazionale” e detenuto dal novembre scorso. Il verdetto atteso il primo luglio, diplomazie al lavoro per una grazia presidenziale. Dieci anni di reclusione per un uomo di quasi ottant’anni, affetto da un tumore alla prostata. È la richiesta avanzata dalla procura della Corte d’appello di Algeri nei confronti di Boualem Sansal, scrittore franco-algerino detenuto dal 16 novembre 2024 con l’accusa di aver attentato all’unità nazionale. Il verdetto definitivo, riporta Le Figaro, è atteso per il 1° luglio, ma la pena richiesta dal pubblico ministero equivale, di fatto, a una condanna a morte.

 

DOCUMENTI

Liberi dentro – Eduradio & Tv. Puntata 24 giugno 2025: "Disinnescare i conflitti - Percorsi di Libertà, Fabrizio Pomes"

Articolo. "Dalla separazione delle carriere al giusto processo", di Giovanni Maria Flick

Articolo. "Riflessioni sul disegno di legge in materia di femminicidio", di Antonella Massaro

Articolo. "Tre momenti di parresia di fronte al fine-vita", di Massimo Donini

 

APPUNTAMENTI 

Corso di formazione Cooperativa La Ginestra: "Giustizia riparativa e informazione" (Padova, 25 giugno e 2 luglio 2025)

Incontro-dibattito presentazione libro "Populismo punitivo. Critica del discorso penale moderno", di Alejandro Nava Tovar (Roma, 26 giugno 2025)

La Newsletter di Liberi dentro – Eduradio & Tv. Programmazione fino al 29 giugno 2025

Seminario. "Il progetto di legge Sciascia-Tortora. Per un'amministrazione della giustizia (più) umana e consapevole" (Milano, 30 giugno 2025)

Convegno: "Cinquant'anni di Ordinamento penitenziario: riforma e crisi del carcere. In ricordo di Alessandro Margara" (Firenze, 2 luglio 2025)

Serata di presentazione del giornale "Mabul", con partita di calcio e spazi di discussione (Milano, 5 luglio 2025)

Convegno. "Sfide e opportunità dell’apprendimento in carcere: riflessioni a partire dalla didattica della matematica" (Bologna, 11 e 12 settembre 2025)

Convegno: "La funzione rieducativa della pena. Biblioteche in carcere" (Nuoro, 3 e 4 ottobre 2025)

"L'ipocrisia del carcere". Assemblea del Movimento No Prison (Assisi-PG, 13 e 14 novembre 2025)

 

PODCAST

"Dialoghi abolizionisti". Ogni settimana un nuovo intervento di riflessione sulla prospettiva del superamento del carcere. (qui l'indice degli episodi)

  

CONCORSI  E BANDI

Concorso Internazionale di Scrittura Femminile Città di Trieste. Sezione dedicata ai racconti scritti dalle donne detenute (Scadenza 30 giugno 2025)

Premio letterario nazionale "inVISIBILI nell'INvisibile. Le parole che non vi ho detto". Edizione 2025 (scadenza 1 agosto 2025)